LIVELLO MACRO LINGUE E COMUNITA REPERTORIO DI LINGUE NEL CONTESTO SOCIALE

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1 La socio-linguistica studia i rapporti tra la lingua nella sua variabilità e la società; da un punto di vista macro sociolinguistico, ogni comunità linguistica ha un certo repertorio linguistico ovvero un insieme di risorse a disposizione di una comunità linguistica (repertorio comunitario) o di un parlante (repertorio individuale). La velocità con cui avviene il mutamento di una lingua è correlato a fattori esterni e interni alle lingue. esterni: stabilità sociale ed economica interni: formazione di forme prodotte per analogia con altre forme della lingua Le variazioni possono essere Sincronica o Diacronica La sociolinguistica opera su due piani: MACRO SOCIOLINGUISTICO: Analisi di un intera comunità sociale e dei loro sistemi linguistici MICRO SOCIOLINGUISTICO: Analisi degli eventi di interazione comunicativa, ovvero l attenzione si focalizza sul singolo evento comunicativo e sulle produzioni verbali dei parlanti all interno dell evento. LIVELLO MACRO LINGUE E COMUNITA REPERTORIO DI LINGUE NEL CONTESTO SOCIALE Il repertorio linguistico è fondamentale nel mappare un gruppo linguistico, e per repertorio si intende l insieme delle lingue parlante nell ambito di una comunità, per repertorio linguistico intendiamo l insieme delle risorse linguistiche a disposizione di una comunità linguistica o di un parlante, quindi può essere sia collettivo che individuale. Individuale: consiste nell insieme di lingue o di varietà di lingua di un parlante; il repertorio linguistico individuale è una sottoporre del repertorio della comunità a cui un individuo appartiene. Comunitario: comprende i rapporti gerarchici tra le varie varietà, le regole che caratterizzano il comportamento linguistico e gli atteggiamenti linguistici dei parlanti Un repertorio linguistico comprende i rapporti gerarchici tra le varietà linguistiche, le norme di impiego che regolano il comportamento linguistico e gli atteggiamenti linguistici dei parlanti. Anche le realtà che a priva vista appaiono monolingui presentano una struttura più complessa, non esiste il monolinguismo, anche le comunità che possono apparire monolingui hanno una struttura di tipo più complesso, si pensi che nel mondo esistono 220 nazioni mentre le lingue parlate sono Es. il repertorio linguistico della comunità bergamasca sarà costituito dalla somma dell italiano con tutte le sue varietà diamesiche, diatopiche, diafasiche e distrofiche e del dialetto bergamasco. Si possono distinguere vari tipi di repertorio plurilingue e sono 4: BILINGUISMO a livello comunitario si ha quando le lingue compresente non sono in rapporto di gerarchia ne hanno differenziazioni funzionale, se le lingue sono più di due si parla di plurilinguismo. Il bilinguismo solo raramente ha riconoscimento ufficiale nel mondo occidentale a cauda dell ideologia sull unità di lingua cultura e nazione. Si distingue così il plurilinguismo di diritto come in Svizzera (cantoni svizzeri) regolato dalla legge e India e il plurilinguismo di fatto come in Italia non regolato dalla legge Esiste inoltre il bilinguismo Endogeno e Esogeno - Endogeno quando la compresenza di più lingue è dovuta alla tradizione - Esogeno quando la compresenza di più lingue nella comunità è dovuta alle immigrazioni; A proposito del bilinguismo esogeno può essere additivo ovvero gli individui non parlano bene la 1

2 lingua es. italiana ma si riesce a capirli; o sottratto ci si sottrae alla conoscenza di una lingua che non conosciamo bene. DIGLOSSIA: si riferisce al repertorio di una comunità in cui sono presenti due varietà della medesima lingua, una varietà bassa ed una varietà alta con una distribuzione funzionale di tipo complementare. Nella diglossia le due varietà presentano parentela genealogica, distanza strutturale, distribuzione degli usi e differenze della codificazione. DILALIA: Lingua più dialetto, significa 2 modi di parlare; la lingua alta occupa spazi della lingua bassa es. il dialetto occupa spazi in casa e tra amici. Per dilalìa si intende un repertorio simile alla diglossia, perché le due varietà linguistiche sono distanti e funzionalmente distinte però non ce una netta distinzione tra usi alti e bassi. La varietà alta è diffusa anche nella conversazione ordinaria e dunque invade i domini e le funzioni della varietà bassa. Si tratta della situazione tipica italiana I dialetti sono sistemi linguistici diversi dalla lingua nazionale BIDIALETTISMO: è un altro caso particolare di diglossia; questo si ha quando sono compresenti due varietà della stessa lingua es. Toscana e Lazio in queste regioni la lingua regionale diventa lingua nazionale e i parlanti non se ne rendono conto. LE LINGUE IN ITALIA OGGI All interno del repertorio italiano possiamo individuare 3 tipi di lingue: Lingue di minoranza In Italia diversi tipi di minoranze linguistiche, dal 1999 con la legge 482 le lingue riconosciute in Italia sono circa una quindicina tra le più parlate abbiamo: Sardo-Friulano-Tedesco-Francese- Sloveno-Franco provenzale-albanese-ladino ecc Vengono detti lingue di minoranza in quando non sono dialetti dell italiano e si ridanno a tradizioni linguistico culturali diverse dall italiano. Le diverse alloglotte possono essere classificate secondo diversi paramenti e il più diffuso è quello genealogico cioè in base ai gruppi di appartenenza. Dialetti: le differenze tra lingua e dialetto si pongono a livello funzionale, sociale e comunicativo. Il dialetto è sempre subordinato sociolinguisticamente ad un altra lingua. I dialetti sono lingue diverse non varietà dell italiano; i dialetti parlati sul nostro territorio sono definiti sul piano geolinguistico italoromanzi e sono raggruppati in base a più criteri che tengono in considerazione aspetti extralinguistici come Geografici e Storici; l italiano per i dialetti è una lingua tetto ovvero è la lingua di riferimento Per separare il territorio in base al tratto linguistico si utilizzano le isoglosse, ovvero linee che delimitano in modo immaginario le zone in un territorio che condividono un tratto linguistico comune. L isoglossa più importanza è la linea La Spezia Rimini che divide le parlate calo italiche del nord con i dialetti centro meridionali. Una seconda isoglossa di estrema importanza passa da Roma ad Ancora e distingue il dialetto toscano e i dialetti dell area mediana dai dialetti meridionali. Il dialetto toscano e il dialetto corso sono estremamente simili. Infine abbiamo i dialetti meridionali che si distinguono in Centro meridionale e Meridionali estremi (salentino, calabrese e siciliani) I dialetti di quest area sono chiamati Italo-Romanzi Esistono inoltre 4 dialetti sardi che si distinguono come un sistema linguistico a parte all interno del gruppo delle lingue romanze. La maggior parte della popolazione in Italia dispone di un repertorio linguistico dialalico, con compresenza e parziale sovrapposizione di due codici italiano e dialetto. 2

3 Italiano e sue varietà Rispetto alle dimensioni di variazione della lingua ricordiamo la prima grande distinzione tra: Variazione diacronica: riguarda come una lingua cambia nel corso del tempo Variazione sincronica: riguarda i cambiamenti di una lingua in un preciso momento isolato lungo l asse del tempo. Le dimensioni di variazione in sincronia sono: Variazione diatonica - diversa origine e distribuzione geografica dei parlanti Variazione diastratica - variazione collegata al ceto o strato sociale inteso come status economico, professione e titolo di studio dei parlanti riguarda anche età, sesso, gruppo etnico. Variazione diafasica: variazione in base al grado di formalità della situazione e all argomento Variazione diamesica: variazione relativa al mezzo fisico utilizzato per la comunicazione Le 4 variazioni agiscono intrecciandosi tra loro in ogni discorso, ogni produzione linguistica di qualsiasi parlante può essere sempre letta alla luce delle 4 variabili. Es. di un discorso possiamo dire in che forma è realizzato (scritta-parlata), se è formale o informale, se è prodotto da una persona colta o no, se è prodotto da una persona del nord o del sud italia. La variazione della lingua è continua e sfumata STANDARDIZZAZIONE DELLA LINGUA ITALIANA La standardizzazione della lingua avviene attraverso 3 nozioni: Ausbau (elaborazione): elaborazione della lingua a seconda dell utilizzo in diversi contesti Per lo studio di una lingua ci sono 9 gradi di elaborazione e viene elaborata a seconda di 2 paramentri: argomenti trattati es. Scienze naturali - Tecnoloigche ; Temi culturali generali; Temi storici e tradizioni livelli di sviluppo scolastico Elementari - Scuola secondaria e Università I dialetti italiani non sono misurabili su una scala di elaborazione perché non vengono insegnanti a scuola Standardizzazione di una lingua: Nel tempo una lingua si può standardizzare a seconda: Dimensioni della comunità Prestigio di una comunità Le dimensioni ed il prestigio differenziano la lingua dal dialetto. Le fasi della standardizzazione sono 4: I. SELEZIONE: una certa comunità sceglie una o più varietà da standardizzare e alla lingua scelta si attribuisce prestigio; la lingua scelta non dipende dai parlanti. II. CODIFICAZIONE: viene stabilita la grammatica attraverso studi, dizionari ecc è un percorso elaborato e mai veloce. La grammatica italiana emerge nel III. ELABORAZIONE DELLA FUNZIONE: il governo centrale decide chi usa sulla lingua IV. ACCETTAZIONE: l intera comunità accetta e usa questa variazione Standardizzazione dell italiano: Durante il periodo di Carlo Magno esistevano diverse pronunce e le persone colte chiedono una standardizzazione si forma cosi una frattura rispetto al latino e si afferma il volgare. I primi cenni sull esistenza di un volgare italiano sono: Patrio ore (lingua dei padri) nativa voce (lingua materna) 3

4 Placito campano testo considerato convenzionalmente come l atto di nascita della lingua italiana La standardizzazione dell italiano avvenimenti storici: Primi cenni storici e primi testi Nascita prime grammatiche: prendono in esempio la grammatica latina e viene applicata all italiano Codificazione di Pietro Bembo e sviluppo della stampa dove avviene la diffusione dei testi al grande pubblico Avviene l unificazione nazionale e linguistica nel XIX secolo Alla nascita dello Stato Unitario circa l 80% della popolazione era analfabeta, ma nel XIX secolo l italiano diventa lingua nazionale, grazie alla diffusione dell istruzione obbligatoria con la legge Casati, che porta all aumento dell alfabetizzazione. Alla base della diffusione dell italiano nel 900 che rendono l italiano lingua nazionale sono: Burocrazia - Servizio militare - Industrializzazione - Obbligo scolastico - Politica linguistica del fascismo - Media ITALIANO E DIMENSIONI DI VARIAZIONE Le diverse varietà sono identificate in base alle dimensioni di variazione sincronica ovvero i fatti linguistici considerati in un dato momento, si contrappone alla diacronia che invece studia le lingue e la loro evoluzione nel corso del tempo. VARIAZIONE SINCRONICA: DIATOPICA Diatopia variazione linguistica attraverso lo spazio geografico, tiene conto del fatto che i parlanti utilizzano varietà diverse di lingua da regione a regione, e le differenze vengono percepite a livello di pronuncia, ma estesi anche alla morfologia, sintassi e lessico le diverse varietà diatopiche dell italiano sono: Gli italiani regionali. Es. imperativo negativo con senza SENZA CORRERE tipico siciliano al posto di NON CORRERE Es. sintagma avverbiale SOLO PIU tipico del piemontese al posto di ORMAI SOLTANTO Mi son rimaste solo più tre pagine - Mi son rimaste orami soltanto 3 pagine Per quanto riguarda il lessico la principale variazione diatopica riguarda: GEOSINONIMI: Sono parole di uso regionale ( regionalismi) che, nelle varie parti del territorio italiano, designano uno stesso oggetto. Al pari dei sinonimi, sono quindi dotati di significato uguale e forma diversa (rispetto ai corrispondenti termini dell italiano standard), ma, a differenza dei sinonimi, hanno nel territorio in cui è parlata una lingua una diffusione areale limitata. TAPPARELLA NORD - SERRANDA TOSCANA - PERSIANA CENTRO SUD LACCI - STRINGHE - LACCI PUCCIARE - ZUPPARE - INZZUPPARE GEOOMONIMI: Sono parole uguali che assumono significati diversi a seconda delle diverse aree geografiche. BABBO in Toscana e Sardegna Padre ; in Sicilia Babbeo PASSATA in Toscana Cerchietto per capelli ; Settentrione e Meridione Passata di pomodoro 4

5 DIAFASICA Diafasia è la variazione linguistica collegata con il mutare delle situazioni comunicativele quali dipendono da variabili come le circostanze che possono essere formali o informali in cui ha luogo lo scambio, importante è lo status e il ruolo degli interlocutori, gli scopi e l argomento dell interazione. Varia per ogni singolo parlante a seconda delle situazioni. La variazione diafasica origina: In base alla situazione si parla di registri In base all argomento si parla di sottocodici I registri si dividono in registri alti e registri bassi, l altezza di un registro rappresenta il grado di formalità o informali ovvero gli stili adoperati. Un registro alto e un registro basso si identificano dalla caratteristiche fonetiche, morfosintattiche e lessicali. Sottocodici sono varietà di lingua identificabili in base all argomento del discorso, sono un sottoinsieme della lingua e vengono utilizzati da: Utilizzati dagli addetti ai lavori Spiegare ai non esperti un determinato argomento I sottocodici sono quindi: lingue speciali, lingue settoriali. A livello lessicale i sottocodici si caratterizzano principalmente per: ricorso a lingue straniere, formazione di nuove parole, uso di parole comuni con diverso significato e utilizzo di sigle e acronimi come parole piene di significato es. Tac A livello morfosintattico i sottocodici si caratterizzano dal processo di nominalizzazione ovvero quando un predicato viene trasformato in nome, perdita d importanza del verbo, abolizione di ogni forma verbale e utilizzo di frasi nominali, infine uso del passivo e delle forme impersonali. A livello della struttura testuale si caratterizzano per coesione e coerenza. Esistono sottocodici particolari definiti Gerghi Le caratteristiche dei gerghi sono un lessico specifico e funzione criptica e identitaria (caratteristiche del dialetto). I gerghi si formano su una lingua o dialetto e creano nuove parole o metafore. In Italia si formano principalmente nel Medioevo dalla malavita e dai mestieri come arrotini, muratori e anche varietà come il furbesco e il suo uso scherzoso. Es. in area lombarda il gaì dei pastori bergamaschi; il linguaggio giovanile e quello da caserma sono considerati una sorta di gergo sulla base della loro funzione. DIASTRATICA (stratificazione sociale, genere, età ed etnia) E la variazione in base al gruppo sociale, per gruppo sociale si intende: Ceto o strato sociale: ITALIANO COLTO VS ITALIANO POPOLARE Sesso: influisce sugli atteggiamenti sociolinguistici; donne e uomini hanno stili comunicativi diversi; la donna ha uno stile più cortese e formale, uno stile definito uno a molti, l uomo invece ha uno stile uno a uno è più diretto. Età: Ci sono 4 fasi e nelle società con lunga aspettative c è una 5 fase e sono: Infanzia, Adolescenza, Maturità, Vecchiaia, Senescenza Lingua dei giovani Lingua degli adulti Lingua degli anziani 5

6 In base alle diverse fasce di età ci sono diversi atteggiamenti linguistici e diverse varietà linguistiche. Identità etnica (In Italia non c è una forte differenziazione etnica forte, è una varietà nata in Usa. Che hanno condizionato la lingua sono anche i fenomeni migratori in Europa. Si differenziano due tipi di varietà: Varietà di apprendimento: usate dagli apprendisti di una nuova lingua e che cambiano nel tempo Varietà etniche: varietà che un certo gruppo crea es. in Germania un gruppo di italiani ha creato una varietà di tedesco con influenze italiane DIAMESICA Per variazione diamesica si intende la variazione linguistica legata al canale mezzo fisico utilizzato per la comunicazione. Il mezzo usato per comunicare (aria, pagina scritta, pc, cellulare ecc), origina varietà diverse di lingua: Parlata, Scritta, Mediata. I tre assi fondamentali sono: Canale Scritto e Parlato Ci sono alcuni tratti tipici del parlato che è impossibile trasferire nello scritto es. volume della voce, intonazione, pause. Ci sono alcuni tratti dello scritto che non si possono trasferire nel parlato es. grafia, sottolineature Le differenze tra scritto e parlato emergono a livello di: testualità, sintassi, morfologia e lessico TESTUALITA : il parlato è più frammentato attraverso pause, false partenze, correzioni, rispetto allo scritto MORFOLOGIA: Nel parlato i sottosistema della lingua si presentano meno ricchi ed articolati che nello scritto. LESSICO: è più povero nel parlato che nello scritto a causa dell impossibilità di pianificare il discorso in anticipo si ha una minore diversificazione nella scelta delle parole Tipologia di interazione formale infomale Le interazioni possono essere faccia a faccia, quasi mediata. Faccia a faccia è la più comune avviene quando due soggetti sono compresenti l uno davanti all altro nel corso della comunicazione, si utilizza il canale visivo e uditivo Interazione mediata: non serve compresenza degli interlocutori può avvenire tramite telefono cellulare, attraverso lettere, sms, comunicazione mediata dai computer (chat, forum, ). Interazione quasi mediata: avviene attraverso i mezzi di comunicazione di massa, radio, tv, cinema e stampa. Chi riceve questa comunicazione è sconosciuto a chi la inoltra ed è passivo. Varietà di lingua IL CASO ITALIANO Le varietà dell italiano standard ufficiale sono: Standard e Neo standard Standard è una lingua di livello alto, appoggiata sulla tradizione letteraria, è la lingua descritta e regolata dai manuali di grammatica Neo standard: italiano regionale colto medio, mettendo l accento sulla differenziazione regionale sarà percepibile la provenienza degli utenti. Coincide con buona parte del linguaggio standard, anche se accoglie una serie molto ampia di fenomeni propri del parlato che in precedenza sono stati considerati fuori dallo standard. Tratti dell italiano neostandard lo troviamo principalmente nel giornalismo scritto, avviene una ristrutturazione a livello di morfosintassi - a livello verbale e a livello pronominale 6

7 MORFOSINTASSI Es. al posto di dire: Comincio le lezione il mercoledì, si utilizza Le lezioni le comincio il mercoledì, in questa frase abbiamo una dislocazione a sinistra, spostando in prima posizione l elemento su cui si vuole concentrare l attenzione. Es. al posto di dire Hai già comprato il nuovo libro di Bocaccio? si dice L hai già comprato il nuovo libro di..? In questa frase abbiamo una dislocazione a destra perché si anticipa l elemento su cui si vuole attirare l attenzione. VERBALE Es. Se arrivavi prima trovavi ancora posto, l imperfetto trovavi viene preferito al condizionale avresti trovato. E una struttura molto frequente nel parlato. Anche per la scelta di arrivavi all indicativo al posto di fossi arrivato congiuntivo. PRONOMINALE Es. Ho visto marta e gli ho detto di raggiungere in pizzeria. Viene utilizzato gli che in passato era usato solo per il maschile singolare al posto di Le Italiano popolare: è la varietà di lingua scritta e parlata usata da individui aventi come lingua madre il dialetto, la morfologia è molto semplice e il lessico è povero e sovraesteso con molto interferenze del dialetto. La sintassi predilige frasi semplici unite per paratassi. Il parlante che utilizza l italiano popolare ha grandi difficoltà a dominare l architettura del discorso. Dimensione di variazione coinvolte principalmente è la diastratia. Tratti tipici dell italiano popolare sono: Il sistema delle desinenze maschile, femminile e plurale è ridotto e si si generalizza tutto con la desinenza o per il maschile singolare es. calciatori, si utilizza la desinenza a per il femminile singolare es. Mia moglia, e si utilizza la i come desinenza maschile plurale es. camioni Le preposizioni sono poche e spesso cambiano le reggenze es. ha baciato a sua moglie al ritorno della visita Molte congiunzioni sono sostituite dal che polivalente Es. un biglietto che c era scritto Dal punto di vista lessicale vengono semplificate le parole difficili o ignote vengono ricondotte ad una parola più famigliare; vengono utilizzate parole dal significato più generale, infine vengono abbreviate le parole attraverso l eliminazione dei morfemi finali. L italiano popolare ha realizzazioni principalmente orali tuttavia non mancano testimonianze scritte e le possiamo trovare in: Lettere private Memorie autobiografiche Istanze scritte SCELTE LINGUISTICHE OLTRE I CONFINI LINGUISTICI Nel singolo parlante una delle lingue del repertorio è dominante sia per quanto riguarda il suo utilizzo, sia per il grado di competenza e abilità dimostrata dal parlante in questa rispetto alle altre; la distribuzione delle lingue nei diversi domini da luogo a quella che Weinreich chiama Configurazione di dominanza. Es. Parlante X che madre lingua italiana ma emigra in Inghilterra e parla inglese Famiglia Italiano Amici Italiano Lavoro Inglese 7

8 Lo studioso ha applicato il concetto al singolo parlante, altri poi l hanno applicato a comunità plurilingui, questo esame di dominanza è importante per testare la stabilità del bilinguismo. La configurazione di dominanza di una lingua indica quale e la scelta del codice da parte di un parlante bilingue; le diverse lingue possono alternarsi secondo modi diversi. Alternanza di codice: selezione di lingua secondo il dominio e l interlocutore (Anche in riferimento al dialetto) Commutazione di codice: quando il passaggio da un codice all altro avviene all interno dello stesso microtesto, a volte il passaggio da un codice all altro è collegato ad un qualche cambiamento nel flusso della situazione comunicativa. Il passaggio da un codice all altro può essere interfrasale (in frasi diverse) o intrafrasale (nella stessa frase). La commutazione di codice avviene per una limitata conoscenza di un codice, lacune lessicali, adeguamento all interlocutore o cambio di argomento. Le funzioni sono espressive, la motivazione di cambio codice è sempre motivata Mescolanza di codice: quando il passaggio avviene all interno di un singolo atto linguistico e una singola frase senza che l uso del discorso mistilinee rechi significato o assolva ad una funzione. L entrata di una lingua diversa avviene solo nei punti in cui non si viola la struttura sintattica di nessuna delle due lingue. Prestiti e Calchi Prestito: passa l intero significante es. weekend poi può essere adattato al sistema della lingua che l accoglie nella fonetica, nella morfologia e nella semantica. Le motivazioni del prestito sono esigenza di indicare nuovi oggetti o concetti, quindi prestiti per necessità o per il problema dell omonimia es. Bellul Guerra vs Bellum Bello o i prestiti dotti dal latino all italiano Solidu(m) soldo-solido. Il prestito a volte si può avvertire come un invasione linguistico culturale, non tutte le lingue reagiscono allo stesso modo, quanto più esistono accademie che hanno forza nel paese tanto più può essere esercitata una politica linguistica può esserci il rifiuto del prestito. Calco: la parola viene ricreata con materiale morfematico della lingua d arrivo L adattamento con la lingua d arrivo si valuta con il grado di integrazione si va dalla parola non assimilata a morfemi derivativi a morfemi flessivi. Ibridiscmo è un unità lessicale formata con materiale lessicale di una lingua, e materiale grammaticale di un altra, posso essere prestiti momentanei. Es. i mattonelli al posto di le mattonelle I diversi casi del prestito, calchi e gli ibridismi sono fenomeni che avvengono al livello del lessico, ma il trasferimento di materiale linguistico da una lingua all altra avviene anche a livello fonologico e morfologico Interferenza: con questo concetto si intende il trasporto di tratti di proprietà, categorie o regole e non di materiale di superficie. Es. autorizzare oggi significa permettere - in precedenza significava rendere autorevole 8

9 REPERTORIO E LINGUE CASI SPECIALI Situazioni di contatto tra lingue PIDGIN: sono lingue semplificate nate come mezzo di comunicazione tra parlanti di madre lingua diversa, venuti in contatto in situazioni di colonizzazione, con occasioni di comunicazione limitate a questioni pratiche di sopravvivenza. Si tratta di lingue valide per la comunicazione essenziale tipicamente gli scambi commerciali, caratterizzate da processi di semplificazione inversi rispetto al normale apprendimento di una lingua. Sono codici semplificati, si formano perché le popolazioni prive di una lingua comune hanno bisogno di comunicare e si sviluppa a causa di un contatto tra popolazioni ch enon possiedono una lingua comune. Rispetto all apprendimento tipico di una lingua che necessità di complessità, il pidgin è caratterizzato da semplificazione. Si tratta di lingue funzionalmente ridotte che prendono materiali di tipo diverso da i sistemi linguistici in contatto. I pidgin uniscono elementi della lingua indigena detta anche lingua di sostrato ed elementi di lingua straniera, principalmente il lessico che spesso è di origine europea che gode di elevato prestigio a livello internazionale. Questa lingua viene denominata anche lingua di superstrato; gli elementi delle due lingue vengono rielaborati e ristrutturati dando luogo ad una grammatica propria, talvolta il grado di pidgnizzazione è tale che viene meno la comprensione della lingua d origine ovvero un parlante inglese può non comprendere un pidgin a base inglese. I pidgin non hanno parlanti nativi essendo lingue seconde sussidiarie, la lingua che fornisce al pidgin la maggior parte del materiale lessicale è detta anche lingua lessicalizzatrice e i pidgin vengono classificati in relazione alla loro lingua lessicalizzatrice. Avremo pidgin a base inglese, a base portoghese, a base francese ecc. Sono sistemi linguistici distinti non una varietà della loro lingua lessicalizzatrice. CREOLI: si chiama creolo un pidgin che nel corso del tempo è diventato una lingua materna piove viene appreso come prima lingua da una comunità di parlanti. E caratterizzato da complessità grammatica e lessicale. I bambini che la parlano e la elaborano la trasformano e diventa una lingua più complessa in quanto deve soddisfare i bisogni comunicativi più ampi. L importanza dei creoli sta nel fatto che si tratta di lingue nuove. Il processo che da un pidgin conduce allo sviluppo di un creolo si dice creolizzazione. Il pidgin acquista parlanti nativi viene fissato attraverso la scrittura. Lo studioso Holm afferma che nel mondo 88 tra pidgin e creoli, di cui 35 a base inglese, 14 a base francese e 9 a base portoghese che sembrano concentri in una particolare area caraibica, sulle coste dell africa centro occidentale e nell area indonesiane e malesiana, tutti luoghi che videro lo stanziamento nell epoca coloniale di gruppi dominanti europei in luogo plurilingui. Nel caso in cui un creolo venga parlando nel contesto in cui è presente anche la lingua dominante, c è un avvicinamento del creolo alla lingua dominante e il creolo perde i suoi tratti distintivi. Avviene cosi la decreolizzazione e avviene per ragioni di prestigio della lingua locale. LINGUE MISTE: Dopo i pidgin e i creoli, il terzo esito possibile di una situazione intensa di contatto, una lingua mista emerge in un contesto di bilinguismo comunitario caratterizzato da scissione per quando riguarda l origine per cui è impossibile una ricostruzione genetica univoca. Definire quali sono le lingue miste non è facile ma i criteri prioritari sono: 9

10 Presenza di due lingue genitori che contribuiscono equamente alla formazione del sistema linguistico Costruzione di una lingua nuova, indipendente dalle due lingue genitrici Non si può ricostruire in modo univo l origine e la parentela, pidgin, creole e lingue miste sono sistemi linguistici nuovi. La lingua mista nasce come esigenze di una comunità o di un gruppo di mantenere distinto dalla comunità più ampia nella quale viene inserito, è una lingua identitaria, nata per delimitare in modo netto un sottogruppo etnico o sociale rispetto al contesto. Le lingue miste non semplificano e poi ricostruiscono la grammatica come nel caso dei pidgin e dei creoli, ma adottano la grammatica di una delle lingue di contatto, oppure entrambe le lingue contribuiscono alla costruzione del sistema grammaticale. Es. lingua sviluppata in Ecuador tra gli operai pendolari provenienti dalle regioni rurali e che si dirigevano a Quito. Es. parlate pararomanì ovvero dialetti rom che sono stati a contatto con la lingua dell area di insediamento LINGUE VEICOLARI: lingua usata per la comunicazione internazionale fra parlanti lingue diverse es. inglese oggi LINGUE ARTIFICIALI: lingue create a tavolino tra una o più persone. es. lingue artificiali artistiche (fumetti) filosofiche legate a correnti di pensiero. ESPERANTO: lo scopo era quello di creare una lingua espressiva, frutto della condivisione di elementi di lingue diverse per promuovere la pace e la tolleranza. 10

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