'-a+/p,v^no SOCIETÀ. di FIRENZE. Estensore: Carolina Cuzzoni. Deliberazione Giunta Esecutiva n.63 del 29 dicembre?all

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "'-a+/p,v^no SOCIETÀ. di FIRENZE. Estensore: Carolina Cuzzoni. Deliberazione Giunta Esecutiva n.63 del 29 dicembre?all"

Transcript

1 SOCIETÀ della 5AN-LITE di FIRENZE Deliberazione Giunta Esecutiva n.63 del 29 dicembre?all Oggetto: Approvaziane del Regolamento di Organtzzazione della Società della Salute Stefania Saccardi Luigi Marroni(Delega M.Ensabella) Andrea Ceccarelli Presidente Membro Membro presente X X X assente L' Assessore Proponente: Assessore Uttrcro proponente: Direzione Società della Salute Stefania Saccardi '-a+/p,v^no ti ti v Direttore: Carolin a Cuzzont Estensore: Carolina Cuzzoni Parere di regolarità tecnica ex art. 49 c.l T.U.E.L. D.lgs Allegati p.i

2 La Giunta Esecutiva della Società della Salute di Firenze PREMESSO CHE: con deliberazioni C.C. n.919/121 del 17 novembre 2003 e del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria di Firenze n.814 del 28/11/03 sono stati approvati la Convenzione e lo Statuto del Consorzio pubblico tra il Comune di Firenze e l Azienda Sanitaria di Firenze denominato Società della Salute di Firenze ; in data 25 luglio 2006 sono state sottoscritte, da parte degli enti consorziati, le modifiche e integrazioni alla Convenzione costitutiva del Consorzio, approvate con deliberazione del Consiglio Comunale, n. 50 del , e del Direttore Generale dell Azienda Sanitaria di Firenze, n. 542 del ; VISTA la L.R. 10 novembre 2008 n. 60 Modifiche alla L.R. 24 febbraio 2005, n. 40 Disciplina del servizio sanitario regionale e, segnatamente:il capo III bis Società della Salute, art. 71 bis e ss., che disciplina il nuovo assetto organizzativo dei servizi sanitari, socio-sanitari e sociali territoriali tramite la costituzione delle Società della Salute; PRESO ATTO che, con deliberazioni del Consiglio Comunale di Firenze, n. 2009/C/00046 del , e dell Azienda Sanitaria di Firenze, n. 249 del , sono stati approvati i nuovi schemi di convenzione e di statuto della Società della Salute di Firenze, alla luce delle modifiche introdotte dalla L.R. 60/2008; PRESO ATTO che, in data 8 marzo 2010, è stata stipulata dagli enti consorziati la nuova Convenzione della Società della Salute di Firenze, con allegato il nuovo Statuto del Consorzio, entrato in vigore a seguito di detta stipula; RICHIAMATA la deliberazione dell Assemblea dei Soci, n.15 del 13 maggio 2010 avente ad oggetto: Insediamento dell Assemblea dei Soci: accertamento della regolare costituzione e nomina del componente non di diritto della Giunta Esecutiva ; RICHIAMATA altresì la deliberazione della Giunta esecutiva n.10del 13 maggio 2010 avente ad oggetto: Insediamento della Giunta esecutiva: accertamento della regolare costituzione ; VISTA la deliberazione della Giunta SdS n. 18 del 22/12/2008: avente per oggetto Adozione dello schema di Piano Integrato di Salute e della Relazione annuale sullo stato di salute anni ; VISTA la deliberazione di Assemblea dei Soci n 7del 30 giugno 2011 avente per oggetto Proroga della validità del Piano Integrato di Salute , secondo quanto previsto dalla delibera G.R.T. 243 del 11 aprile 2011 Approvazione disposizioni operative per il funzionamento delle Società della Salute in Toscana. Modifica alla DGRT n del 28 dicembre ; VISTA altresì la deliberazione di Assemblea dei Soci n 10 del 30 giugno2011 avente per oggetto Approvazione Piano Attuativo 2011, specificamente recependo le disposizioni attuative di cui al p. B della delibera G.R.T. 243 /2011 sopracitata; RICORDATO l art. 71 bis L.R. 40/2005 e s.m.i. comma 3 lettera c) e d) il quale prevede che la Società della Salute eserciti le funzioni di organizzazione e gestione delle attività sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria e delle altre prestazioni sanitarie a rilevanza sociale di cui all art. 3 septies, comma 3 del decreto delegato, individuate dal piano sanitario e sociale integrato regionale e le funzioni di organizzazione e gestione delle attività di assistenza sociale individuate ai sensi degli indirizzi contenuti piano sanitario e sociale integrato regionale ; RICHIAMATO l art. 71 quindecies della L.R. 40/2005 e smi con cui si dispone che La società della salute disciplina con proprio regolamento l organizzazione interna ; VISTO l art. 10 dello Statuto Consortile Assemblea dei Soci-funzionamento ; VISTA la Delibera della Regione Toscana n. 243 del 11/04/2011 Approvazione disposizioni operative per il funzionamento delle Società della Salute in Toscana. Modifica alla DGRT n.1265 del 28/12/2009 ; Preso atto del parere favorevole relativo alla regolarità tecnica del presente provvedimento, ai sensi dell'art. 49, co.1, del Dlgs 267/00; 2

3 Cbqfe modalità dell'art. l0 dello Statuto; ' DELIBERA Per i motivi espressi in narrativa: 1) 2) di approvare il Regolamento di Organrzzazione della Società della Salute, di cui all'allegato a) parte integrante della presente deliberazione; Di dare pubblicità alla presente deliberazione mediante affissione all'albo Pretorio delconsorzio ove vi rimarrà per dieci giorni consecutivi e mediante pubblicazione sul sito internet della Società della Salute, ove resterà accessibile a tempo indeterminato. i,,

4 Allegato lettera A REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE DELLA SOCIETA DELLA SALUTE DI FIRENZE Art 1 - Oggetto e ambito di applicazione del regolamento...2 Art 2 - Compiti e funzioni istituzionali della Società della Salute di Firenze... 2 Art 3 - Finalità e caratteristiche peculiari della SdS- Firenze...2 Art 4 - Criteri di organizzazione... 3 Art 5 - Personale... 3 Art 6 - Relazioni Sindacali... 3 Art 7 - Sistema Budgetario... 4 Art 8 - I Contratti di servizio... 4 Art 9 - Conferimenti dell Azienda USL... 4 Art 10 - Funzioni del Direttore... 5 Art 11 - Conferimento dell incarico di Direttore... 6 Art 12 - Risoluzione del contratto del Direttore... 6 Art 13 - Assetto organizzativo... 7 Art 14 - Struttura organizzativa... 7 Art 15 - Staff tecnico... 7 Art 16 - Ufficio di direzione... 7 Art 17 - Coordinatore Amministrativo... 8 Art 18 - Coordinatore Sanitario... 8 Art 19 - Coordinatore Sociale... 9 Art 20 - Servizi di produzione e di erogazione delle prestazioni... 9 Art 21 - Area amministrativa... 9 Art 22 - Gestione di funzioni e di servizi Art 23 - Provvisorietà e flessibilità del presente regolamento...10 Art 24 - Forma di pubblicità

5 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art 1 - Oggetto e ambito di applicazione del regolamento L organizzazione della Società della Salute di Firenze è disciplinata, oltre che dallo Statuto, anche dal presente Regolamento Interno nel rispetto della normativa, di cui all art 71 quinquies L. R. T. n 40/2005, modificata ed integrata dalla L R. T. n 60/2008 e n 65/2009. Lo Statuto, atto costitutivo del Consorzio unitamente alla Convenzione, detta le linee fondamentali di organizzazione con particolare riferimento agli organi consortili (Assemblea dei Soci; Giunta Esecutiva; Presidente SdS; Direttore SdS; Collegio Sindacale). Per l Assemblea dei Soci e la Giunta Esecutiva è previsto specifico regolamento di funzionamento come da articoli 8 e 10 dello Statuto della Società della Salute di Firenze. Gli articoli 15 e 16 dello Statuto della Società della Salute di Firenze prevedono specifici regolamenti per il Comitato di Partecipazione e la Consulta del Terzo settore, organismi di partecipazione della SdS. Le modalità di costituzione e di funzionamento del comitato sono stabilite in apposito regolamento interno approvato dall assemblea dei soci su proposta della comitato stesso con deliberazione n. 18 del 29/6/2010. Le modalità di costituzione e di funzionamento della consulta sono stabilite in apposito regolamento interno approvato dall assemblea dei soci su proposta della consulta stessa con deliberazione n. 23 del 23/12/2010. Il Regolamento Interno, invece, ai sensi dell art 71 quinquies-decies L. R. T. n 40/2005 e successive modifiche, individua le strutture organizzative operative con le relative funzioni, dirette dal Direttore della SdS-Firenze Ai sensi della delibera della G. R. T. n 243 del 11/04/2011 avente ad oggetto Approvazione disposizioni operative per il funzionamento delle Società della Salute in Toscana, il presente Regolamento definisce le funzioni e le strutture necessarie per l espletamento di quelle attività relative a quei servizi sociali e sociosanitari, di cui si assume la gestione diretta. Al fine di avere un organizzazione interna, minima ed essenziale, la più snella e la più flessibile possibile, in ossequio al principio di non duplicazione delle funzioni e a quello del contenimento dei costi, elementi fondanti della delibera regionale n. 243/2011 suddetta, il presente regolamento prevede il ricorso a forme di gestione indiretta tramite convenzioni o accordi di avvalimento per attività amministrative strumentali che sono più propriamente attività tecniche amministrative contabili e che possono essere esternalizzate mediante accordi di avvalimento, oppure mediante apposite convenzioni agli Enti Consorziati: ASL 10 e Comune di Firenze, oppure ad ESTAVC, dove esistano da tempo apparati organizzativi consolidati e altamente specializzati per la gestione di tali servizi tecnici Saranno così individuate e definite le strutture organizzative con le rispettive funzioni operative, gestite direttamente dalla SDS-FIRENZE e quelle gestite indirettamente tramite appositi accordi di avvalimento, oppure tramite specifiche convenzioni con gli Enti associati (Comune di Firenze e AUSL 10), oppure con ESTAVC In caso di avvalimento, il Consorzio mantiene comunque la titolarità e l esercizio della funzione. Si avvale, soltanto, tramite specifico accordo, di risorse tecniche e strumentali, altamente specializzate, che appartengono ad altri Enti (ESTAV, Azienda USL 10 e Comune di Firenze) Art 2 - Compiti e funzioni istituzionali della Società della Salute di Firenze I compiti e le funzioni istituzionali della Società della Salute sono fissati dall art 71 bis della L.R. 40/2005 e s.m.i. Art 3 - Finalità e caratteristiche peculiari della SdS- Firenze Il presente Regolamento nell individuazione delle strutture organizzative, oltre ai compiti e alle funzioni istituzionali, previsti dallo Statuto, tiene conto anche delle finalità proprie e peculiari della SdS-Firenze, di seguito elencate: ridefinizione dei percorsi assistenziali in modo da costruire un ventaglio di risposte, un sistema di offerta di servizi sanitari, socio-sanitari e sociali, flessibile e dinamico, 2

6 integrazione e coordinamento e non duplicazione di servizi comunali e di servizi aziendali; maggior livello possibile di coordinamento ed integrazione tra servizi sanitari ospedalieri e servizi sanitari territoriali, socio-sanitari e sociali, in modo da assicurare la continuità del percorso assistenziale dall ospedale al territorio creazione e sviluppo, in sinergia con le altre SdS dell area fiorentina e di ESTAVC, di un adeguato sistema socio- sanitario informatico che supporti e colleghi la gestione delle risorse disponibili con la gestione dell offerta dei servizi socio-sanitari, con particolare riferimento alla gestione dei posti letto disponibili nelle RSA convenzionate; sviluppo di maggiori sinergie con le altre SdS dell area fiorentina con la creazione di specifici gruppi di lavoro in modo da sviluppare risposte univoche in tutta l area fiorentina ai bisogni sanitari, sociosanitari e sociali della popolazione, ivi residente; snellimento e unificazione delle procedure in modo da agevolare l accesso e la fruibilità dei servizi da parte dell utenza. Art 4 - Criteri di organizzazione La SdS-Firenze disciplina il proprio assetto organizzativo in funzione delle esigenze e dei bisogni sociosanitari dei cittadini, tenendo presente le caratteristiche peculiari del bacino d utenza di riferimento in modo da assicurare efficacia, efficienza, economicità, trasparenza e imparzialità nell erogazione dei servizi istituzionali, osservando il principio di non duplicazione delle funzioni tra gli Enti consorziati. Gli assetti organizzativi sono costruiti in percorsi trasversali costruiti sulla tipologia di utenti cui si riferiscono, percorsi ai quali vengono attribuite le risorse umane ed economiche che rappresentano tutto il mix dell offerta socio-sanitaria rivolta a quella tipologia di utenti. I percorsi sono dotati di ampia flessibilità in modo da essere funzionali agli scopi e agli obiettivi programmati attraverso la costante verifica dei risultati attesi e del costante monitoraggio degli obiettivi prefissati ed in modo da calibrare il mix dell offerta sulle risorse disponibili e ridefinirlo sulle linee individuate dallo staff tecnico in relazione ad una valutazione di cambiamento del bisogno. La Società della Salute di Firenze armonizza la presa in carico dei bisogni socio-assistenziali della popolazione di riferimento con le risorse disponibili nell ambito di un appropriata programmazione strategica (PIS e POA) e gestionale (Budget) secondo le linee della programmazione regionale (Piano Sanitario e Sociale Integrato) e gli altri atti di programmazione del Comune di Firenze ed assicura l osservanza del principio di distinzione tra funzioni d indirizzo e di controllo, riservate agli organi di governo della SdS e compiti di gestione, riservati al Direttore, alla Dirigenza e ai Responsabili dei percorsi. Art 5 - Personale Ai sensi dell art 142 bis norme transitorie L. R. T. n 40/2005 e successive modifiche ed integrazioni nella fase di prima applicazione il personale utilizzato nelle Società della Salute è quello messo a disposizione dagli Enti Consorziati, salva l esigenza di particolari professionalità non presenti o non disponibili presso gli Enti stessi. Al personale assegnato funzionalmente si applica il CCNL del comparto di provenienza. L utilizzo del personale da assegnare funzionalmente alla SdS avviene previa verifica delle competenze e delle compatibilità necessarie da parte del Direttore. Il personale assegnato risponde funzionalmente al Direttore della SdS. Nell assetto definitivo a seguito degli indirizzi regionali, come specificato all art. 71 sexiesdecies della LR 40/2005 e s.m.i., il personale della Società della Salute sarà assunto secondo la normativa vigente, previa verifica della disponibilità di personale presso gli Enti Consorziati ed espletamento delle procedure. In caso di assunzioni dirette ovvero di trasferimento, al personale dipendente della Società della Salute, si applica, in via transitoria e fino alla ridefinizione da parte dell ARAN del CCNL il contratto relativo al personale del Servizio Sanitario Nazionale. Art 6 - Relazioni Sindacali La SdS-Firenze garantisce lo sviluppo delle relazioni sindacali nel rispetto dei ruoli e delle responsabilità dell Amministrazione e dei Sindacati con l obiettivo di contemperare l interesse dei dipendenti al miglioramento delle condizioni di lavoro con l esigenza d incrementare e mantenere livelli elevati di efficienza ed efficacia nell erogazione dei servizi istituzionali della SdS-Firenze. 3

7 Il sistema delle relazioni sindacali si realizza secondo le modalità delineate dal D. Lgs. N. 165/2001 e successive modifiche ed integrazioni e secondo gli indirizzi regionali in materia. Art 7 - Sistema Budgetario La SdS-Firenze adotta il sistema budgetario come metodologia per pianificare le scelte operative dei vari Centri di Responsabilità in cui si articola il Consorzio sulla base degli atti di programmazione. Il sistema budgetario è costituito dall insieme dei vari budget dei vari Centri di responsabilità in cui si articola la SdS. I Centri di responsabilità sono individuati dal Piano dei Centri dei Costi, che sarà oggetto di un altro apposito regolamento. Allo stato è sufficiente evidenziare che i centri dei costi corrispondono alle articolazioni organizzative e ai percorsi della Sds- Firenze. Il Direttore assegna annualmente ad ogni Centro di Responsabilità obiettivi, dotazioni di risorse umane e strumentali, budget economici, vincoli e tempi di attuazione che nel loro insieme vanno a formare i criteri di valutazione delle performance dei singoli responsabili. Il budget è uno strumento programmatico, uno strumento previsionale, di durata annuale, che definisce e assegna obiettivi, risorse e risultati attesi ai vari Centri di Responsabilità in cui si articola la SdS e se ne verificano i risultati attraverso documenti consuntivi (contabilità analitica o per centri di costi) in modo da evidenziare costi e ricavi nei vari ambiti gestionali. Per quanto riguarda la contabilità analitica o contabilità per centri di costi saranno osservate le direttive regionali in materia, nonché quelle degli organi di governo della SdS e sarà adottato un apposito regolamento in merito come previsto dalla Statuto. Come pure saranno oggetto di apposito regolamento anche le modalità con le quali si effettua il controllo di gestione, ossia le procedure da attivarsi al fine di verificare l andamento dei costi, dei rendimenti e dei risultati attesi, nonché gli scostamenti verificatesi e le misure correttive da porre in essere per il raggiungimento degli obiettivi programmati. La verifica dei risultati conseguiti e degli scostamenti positivi o negativi dalle previsioni di budget costituisce elemento fondamentale per la valutazione dei responsabili di struttura. Art 8 - I Contratti di servizio Per quanto previsto all art 114 del D. Lgs. 18 agosto 2000 n. 267, allo scopo di vincolare la produzione di servizi di cui ai commi c) e d) dell art. 71 bis della L.R. n. 40 del 2005 e smi, tra la SdS, ente strumentale del Comune, e il Comune stesso viene redatto un Contratto di servizio che disciplini patti e condizioni di esercizio dei servizi resi. In particolare il Contratto di servizio definisce: i criteri di erogazione dei servizi e le modalità, i vincoli con cui la SdS svolge i servizi e rende le prestazioni in nome del Comune, le modalità con cui il Comune esercita la vigilanza, le quantità e le modalità di finanziamento delle prestazioni rese. le modalità di liquidazione dei finanziamenti prestabiliti. Il Contratto di servizio ha la medesima durata della SdS ed è rinnovato periodicamente (almeno una volta all anno) al fine di ridefinire specifici obiettivi e le quote di finanziamento annuali. Art 9 - Conferimenti dell Azienda USL I conferimenti dell Azienda USL associata vengono stabiliti annualmente in riferimento alle attività sociosanitarie ad alta integrazione sanitaria e alle altre prestazioni sanitarie a rilevanza sociale di cui all articolo 3 septies, comma 3 del decreto legislativo 502/1992, relative ai settori della non autosufficienza e della disabilità, nonché degli altri settori che saranno definiti dal PSSIR. Una apposita convenzione determina le modalità e i tempi di trasferimento delle risorse 4

8 TITOLO II - Il Direttore Art 10 - Funzioni del Direttore Il direttore della Società della Salute, come già stabilito dall Art. 12 dello Statuto della SdS di Firenze, predispone gli atti di programmazione e ne cura l attuazione, assicura la programmazione e la gestione operativa delle attività di cui all articolo 71 bis, comma 3, lettere c) e d) della LRT n. 40/2005 e successive modifiche ed integrazioni, esercita la direzione amministrativa e finanziaria della Società della Salute. Il direttore esercita tutte le competenze previste dalla vigente normativa, dallo statuto, dalla convenzione e dai regolamenti, nonché quelle espressamente conferitegli dalla assemblea dei soci e dalla giunta esecutiva ed è responsabile dell attuazione degli atti adottati dall assemblea dei soci e dalla giunta esecutiva. In particolare: ha la direzione tecnica, amministrativa e finanziaria del consorzio ed assicura la programmazione e la gestione operativa delle attività del consorzio; predispone, sulla base degli indirizzi espressi dall assemblea dei soci, la proposta di piano integrato di salute, lo schema di relazione annuale dello stato di salute, gli atti di programmazione operativa ed attuativa annuale, il bilancio di previsione annuale e pluriennale, il bilancio di esercizio, il programma di attività, propone l inserimento all ordine del giorno delle proposte di deliberazione da sottoporre all esame e all approvazione della assemblea dei soci e della giunta esecutiva; definisce con i responsabili delle unità funzionali della zona-distretto [strutture organizzative dell azienda unità sanitaria locale] il budget di rispettiva competenza, lo autorizza e lo controlla; assume tutti i provvedimenti di attuazione delle deliberazione degli organi della Società della Salute e vigila sulla loro attuazione; dirige le strutture individuate dal presente regolamento; esercita le funzioni di responsabile della zona-distretto di Firenze, su delega conferita dal Direttore Generale dell Azienda Sanitaria, e assicura il coordinamento tra le unità funzionali della zona-distretto e quelle eventualmente istituite nella Società della Salute; è titolare delle funzioni direzionali attribuite dalla vigente normativa ai dirigenti comunali nelle materie di competenza della SdS; concorre, in pendenza dell affidamento al consorzio della gestione delle attività di assistenza sociale di competenza del Comune, alla definizione del programma esecutivo di gestione (PEG) e del programma dettagliato degli obiettivi (PDO) con i responsabili delle strutture organizzative del Comune; dirige le strutture operative dei servizi sanitari e sociali integrati, di cui la SdS assume la gestione diretta, nonché le strutture di supporto della SdS messe a disposizione dagli Enti consorziati; rappresenta in giudizio il consorzio, per gli atti di propria competenza; Al direttore spetta, altresì, di: sovrintendere e coordinare le funzioni dei dirigenti; a) presiedere le commissioni di gara e di concorso, stipulare i contratti e le convenzioni, con possibilità di delegare tali funzioni a dirigenti del consorzio, secondo le norme vigenti; organizzare funzioni e attribuzioni delle strutture organizzative di cui al successivo 14; adottare i provvedimenti per il miglioramento dell efficienza e della funzionalità dei servizi del consorzio; adottare i provvedimenti organizzativi urgenti indispensabili per garantire servizi essenziali; determinare con propri provvedimenti la costituzione di gruppi di progetto; g) gestire le relazioni sindacali relative al rapporto di servizio del personale assegnato al consorzio; rappresentare l Azienda Consortile in tutte le sedi tecniche ed operative e nei casi in cui sia espressamente delegato dal presidente; 5

9 firmare gli ordinativi d incassi e di pagamento o delegare a tale funzione un responsabile di struttura; firmare la corrispondenza e tutti gli atti che non siano di competenza di altri organi assegnando la firma anche di atti esterni ai propri responsabili di struttura; assumere la funzione di datore di lavoro ai sensi dell art. 2 del D. Lgs. n. 81/2008, e può delegare tale funzione ai responsabili delle strutture organizzative ai sensi dell art 16 del citato D. Lgs., unitamente alle risorse specificamente destinate a tale funzione. Spetta al Direttore l adozione di ogni altro atto e provvedimento gestionale, anche non indicato e specificato nel presente articolo, attuativo degli obiettivi, programmi e direttive degli organi di governo, che sia espressione di discrezionalità tecnica o amministrativa di tipo gestionale. Il Direttore nomina, scegliendolo tra il personale apicale, un Vicedirettore che lo sostituisca in sua assenza e al quale, oltre all attribuzione di compiti vicari di direzione generale, può delegare, determinando il contenuto, i limiti e le eventuali modalità di esercizio della delega, una o più delle funzioni previste dal presente articolo. Nell esercizio delle funzioni delegate il Vicedirettore rappresenta la Società davanti ai terzi. Il dipendente investito delle funzioni vicarie di direzione, opera senza diritto a compenso aggiuntivo. Art 11 - Conferimento dell incarico di Direttore Il Direttore è nominato dal Presidente, su proposta della Giunta Esecutiva, previa intesa con il Presidente della Giunta Regionale. La Giunta Esecutiva nel proporre il nome del contraente può procedere in modo diretto e fiduciario scegliendo tra il personale dipendente degli enti soci o anche tra eventuali elenchi o procedere ad una valutazione di candidature previo pubblicazione di bando pubblico. In questo ultimo caso tra la pubblicazione del bando e la scadenza delle domande deve trascorrere almeno un mese. L incarico di Direttore può essere conferito solo ai soggetti in possesso delle caratteristiche di cui al comma 2 dell art. 71 novies della Legge Regionale n. 40/2005 e s.m.i. L incarico è conferito mediante stipula di apposito contratto di diritto privato stipulato dal Presidente sulla base dello schema-tipo regionale in osservanza delle norme di cui al libro V, titolo II, del Codice Civile. La nomina a Direttore di un dipendente della Regione, di un ente locale, di una azienda regionale o di una azienda sanitaria con sede nel territorio regionale è subordinata al collocamento in aspettativa senza assegni. Il trattamento economico del Direttore è determinato in misura non superiore a quello previsto dalla normativa vigente per il Direttore amministrativo delle Azienda Sanitaria. Art 12 - Risoluzione del contratto del Direttore Il Presidente risolve il contratto con il Direttore in caso di: sopravvenienza di alcuno dei fatti previsti dall art. 3, comma 11 del D. Lgs. n. 502 del 1992, lettera b); mancata rimozione delle cause di incompatibilità; gravi motivi; gravi violazioni di legge o del principio del buon andamento o di imparzialità della Pubblica Amministrazione; di altri motivi specificati dalla normativa regionale e dal contratto individuale di lavoro. 6

10 TITOLO III ASSETTO ORGANIZZATIVO Art 13 - Assetto organizzativo Le strutture organizzative sono articolazioni della SdS-Firenze, in cui si concentrano le competenze professionali e le risorse umane, tecnologiche e strumentali, finalizzate allo svolgimento delle funzioni e dei compiti assegnati istituzionalmente alle SdS dall art 71 bis L. R. T. n 40/2005 e s.m.i.. L assetto organizzativo della SdS è articolato nel modo seguente: Funzioni connesse alle attività di staff, programmazione e controllo Funzioni connesse alla produzione diretta dei servizi sanitari, socio sanitari e sociali Funzioni tecnico professionali Funzioni tecnico amministrative necessarie al funzionamento delle altre funzioni Art 14 - Struttura organizzativa L articolazione della struttura organizzativa della Società della Salute di Firenze è composta da: - strutture complesse: unità organizzativa di primo livello, dotata di alto grado di autonomia gestionale e organizzativa per la quale viene richiesta l assunzione diretta di elevate responsabilità di prodotto e di risultato. - strutture semplici: unità organizzativa di secondo livello, intermedia tra la unità operativa complessa e il settore; costituisce l articolazione organizzativa comprendente il complesso omogeneo di attività e procedimenti. Costituisce un centro di responsabilità interna, correlato alle funzioni della unità operativa complessa di riferimento; - settori: unità organizzative di terzo livello che costituiscono l articolazione minima della Società della Salute; al settore compete lo svolgimento, in ambiti adeguati di autonomia, delle specifiche attività assegnate, nonché l erogazione di servizi alla collettività Art 15 - Staff tecnico Lo Staff tecnico aggrega funzioni operative appartenenti a settori omogenei di attività e svolge compiti di supporto alla direzione. In particolare sono in staff alla direzione le funzioni di: a. controllo di gestione; b. programmazione economico finanziaria c. sviluppo del sistema informatico; d. gestione flussi e. elaborazione dati, servizio statistico e reporting; f. ufficio di piano g. ufficio stampa e comunicazione sociale. h. supporto agli organismi di partecipazione È responsabile del servizio un dipendente a ciò nominato dal Direttore; può essere responsabile dello staff il Direttore medesimo. Fanno parte dello staff sia dipendenti della SdS affidati alla struttura a tempo pieno o a tempo parziale, sia consulenti o professionisti esterni entro i limiti di legge e comunque entro quanto previsto nei singoli Bilanci di previsione e piani operativi annuali. Possono anche contribuire al lavoro di staff dipendenti già in forze ad altre strutture organizzative previo accordo con i rispettivi responsabili. Art 16 - Ufficio di direzione L Ufficio di Direzione è composto dai Responsabili di Struttura, dai Coordinatori dell attività infermieristica e riabilitativa, dal referente dei MMG e di 3 Coordinatori. 7

11 L Ufficio di Direzione è costituto con atto del Direttore della SdS. All ufficio di Direzione spettano compiti di alta direzione, in particolare la funzione di predisporre le linee e le azioni strategiche, le priorità nell ambito della programmazione, approvata sia a livello regionale dal piano sanitario e sociale integrato, sia a livello locale dal PIS e del POA e dagli atti di programmazione comunale. L Ufficio di Direzione coadiuva il Direttore nel processo di definizione dei budget con i Responsabili dei percorsi con assegnazione degli obiettivi e delle risorse, nonché il processo del controllo di gestione e del sistema di misurazione e di valutazione delle performance dei Dirigenti e dei Responsabili di posizioni organizzative secondo le regole del D. Lgs.vo n 150/2009 (riforma Brunetta art 9 e art 4 comma 2 D. Lgs n. 150/2009) con le modalità che saranno oggetto di successivi e futuri Regolamenti, che presuppongono un maggiore grado di sviluppo nel processo di organizzazione e di consolidamento delle SdS. Art 17 - Coordinatore Amministrativo Il Coordinatore Ammnistrativo ha funzioni di coordinamento e di controllo su tutte le attività amministrative, tecniche e contabili svolte a livello di SdS. Possiede autonomi poteri di gestione nelle materie di propria competenza e risponde direttamente al Direttore SdS della organizzazione e della gestione dei servizi amministrativi secondo gli obiettivi prefissati e programmati. Supervisiona e coordina la gestione dei budget di percorso. Svolge funzioni di supporto tecnico nelle materie di propria competenza, formulando pareri e proposte al Direttore SdS. Coadiuva il Direttore SdS nelle relazioni con le O. O. S. S. Collabora con il Coordinatore sanitario e con il Coordinatore sociale ed è componente dell Ufficio di Direzione, contribuendo, così, a definire le linee strategiche di organizzazione e di gestione del Consorzio. Per lo svolgimento dei propri compiti e funzioni il Coordinatore Amministrativo si avvale della collaborazione di tutte le articolazioni organizzative amministrative della SdS-Firenze, che ne dipendono funzionalmente. L incarico di Coordinatore amministrativo è individuato dal Direttore della SdS con proprio atto su base fiduciaria; è a tempo determinato e rinnovabile. Art 18 - Coordinatore Sanitario Il Coordinatore sanitario ha funzioni di coordinamento e di controllo su tutte le attività sanitarie territoriali della zona-distretto di riferimento e su quelle socio-sanitarie ad alta integrazione. Supervisiona e coordina la gestione dei budget di percorso. Segue le attività sanitarie svolte nei presidi territoriali. Promuove l integrazione tra le strutture territoriali zonali con quelle della SdS. Promuove iniziative e progetti in campo socio-sanitario e sociale che attengono all area dei minori, dell adolescenza, dei disabili, dei malati di mente, dei tossicodipendenti, dei carcerati e, più in generale, delle fasce di popolazione più deboli e più emarginate. Collabora con il Coordinatore amministrativo e con il Coordinatore sociale. E componente del Ufficio di Direzione insieme al Coordinatore amministrativo e al Coordinatore sociale e partecipa alla definizione delle strategie e delle priorità di gestione delle attività del consorzio. Collabora con il Direttore SdS per l analisi dei bisogni sanitari e socio-sanitari dell utenza per la predisposizione del Profilo di salute e del PIS L incarico di Coordinatore sanitario è affidato dal Direttore SdS con proprio atto su base fiduciaria tra i componenti dell Ufficio di Direzione. 8

12 E incarico a tempo determinato e rinnovabile. Art 19 - Coordinatore Sociale Il Coordinatore Sociale ha funzioni di coordinamento professionale di tutti i servizi socio-assistenziali nell ambito degli indirizzi e del quadro programmatico, definito dai vertici strategici del Consorzio (Assemblea dei Soci e Giunta Esecutiva). Ha poteri organizzativi nell ambito delle direttive impartite dal Direttore SdS nelle materie di propria competenza. Supervisiona e coordina la gestione dei budget di percorso. Collabora con il Coordinatore Amministrativo e con quello Sanitario e partecipa come componente dell Ufficio di Direzione, suggerendo progetti e proposte finalizzate a realizzare la massima integrazione possibile nel settore socio-assistenziale, al fine di razionalizzare ed ottimizzare le risorse e i percorsi socioassistenziali per renderli più appropriati ai bisogni sociali dell utenza. Svolge funzioni di supporto tecnico al Direttore SdS, formulando pareri e proposte nelle materie di propria competenza con particolare riferimento all analisi dei bisogni sociali al fine della predisposizione del Profilo di Salute e del Piano Integrato di Salute L incarico di Coordinatore Sociale è individuato dal Direttore SdS con proprio atto su base fiduciaria.; è un incarico a tempo determinato e rinnovabile. Art 20 - Servizi di produzione e di erogazione delle prestazioni I servizi di produzione ed erogazione delle prestazioni sono organizzati per percorsi di alta integrazione individuati sulla tipologia di utenti cui si rivolgono. I percorsi sociosanitari sono lo strumento individuato per avere una gestione integrata delle risorse umane ed economiche di provenienza dagli enti consorziati, che ne costituiscono il budget, in modo da eliminare le duplicazioni e le sovrammissioni di servizi; i vantaggi che si possono avere da tale organizzazione sono: efficienza e specializzazione del personale con elevati rendimenti operativi, gestione unitaria ed integrata dei percorsi, elevata flessibilità, cioè la possibilità di adeguarsi alle mutevoli condizioni, gestendo le risorse umane a seconda delle necessità operative dei singoli percorsi, grande capacità di formazione e sviluppo della professionalità del personale, facilità di discussione e adattamento a problemi inaspettati, economie di scala. Devono avere attraverso un sistema informativo integrato e flessibile, un controllo delle risorse a disposizione ed utilizzarle in modo integrato e flessibile, con criteri di efficienza, appropriatezza ed efficacia. La responsabilità dei percorsi è affidata a due strutture organizzative: una proveniente dall area sociosanitaria ed una proveniente dall area amministrativa che condividono le responsabilità del budget di percorso, rispondono funzionalmente ai coordinatori dell area di provenienza professionale e gerarchicamente al Direttore SdS. Le Strutture organizzative responsabili dei percorsi sono dotate di autonomia tecnico-professionale, di autonomia gestionale specifica e quindi negoziano e gestiscono il budget e dirigono il personale assegnato ad esse. Art 21 - Area amministrativa Le strutture organizzative professionali che afferiscono all area amministrativa si articolano, in questa prima fase di avviamento, tenuto conto del grado di evoluzione organizzativa, in Uffici e Settori, che costituiscono, a loro volta, sottoarticolazioni degli Uffici. la cui responsabilità può essere affidata come incarico, con atto scritto e motivato dal Direttore SdS, con Posizioni Organizzative graduate a seconda della complessità dell incarico. Le funzioni amministrative, tecniche e contabili sono coordinati e diretti dal Coordinatore Amministrativo, che è membro dell Ufficio di Direzione-. I Settori esercitano la loro autonomia nell ambito delle direttive impartite dal Responsabile dell Ufficio di riferimento. 9

13 Le funzioni sono: segreteria generale, ufficio affari generali e legali, ufficio bilancio, contabilità generale ed analitica e cassa economale, rapporti con enti che svolgono per la SdS funzioni in convenzione o avvilimento per le aree di competenza. Art 22 - Gestione di funzioni e di servizi Nell intento di attuare massima snellezza ed efficienza e ridurre al minimo i costi di gestione pare opportuno dare la massima attuazione possibile all istituto dell avvalimento per esternalizzare tutte quelle attività amministrative strumentali alle funzioni istituzionali del Consorzio (gestione e di erogazione di servizi sanitari territoriali, sociali e socio-sanitari ad alta integrazione). Pertanto, s individuano le funzioni operative, di seguito elencate, che potranno essere oggetto di futuri accordi di avvalimento con ESTAVC, oppure oggetto di convenzione, il cui schema sarà elaborato o, in sede regionale, oppure dai singoli Enti mediante la costituzioni di appositi gruppi di lavoro. Le funzioni operative gestite indirettamente tramite convenzioni specifiche oppure tramite accordi di avvalimento potranno essere: approvvigionamento di beni e servizi; gestione dei magazzini e della logistica; gestione e manutenzione delle tecnologie informatiche e delle reti informatiche; gestione del patrimonio per le funzioni ottimizzabili in materia di manutenzione e appalti; gestione delle procedure concorsuali e delle procedure selettive in materia di assunzione di personale; gestione delle procedure per il pagamento delle competenze del personale; gestione delle attivita di formazione continua per il personale; gestione della contabilita generale e della contabilita analitica; gestione delle attivita di comunicazione istituzionale (urp); gestione delle attivita sanitarie ed amministrative in tema di prevenzione e sicurezza sul lavoro e relativi adempimenti ex d. lgs. n 81/2008; attività di tutela giuridica e legale (v. art 100 e ss. L. R. T. n 40/2005). TITOLO IV - DISPOSIZIONI FINALI Art 23 - Provvisorietà e flessibilità del presente regolamento La novità dell Ente e la rilevanza delle funzioni svolte determinano la necessità che il presente regolamento sia flessibile e soggetto a futuri adeguamenti alle modifiche organizzative e procedurali, che saranno via via introdotte e che andranno di pari passo con il processo di evoluzione delle SdS secondo le indicazioni regionali. Art 24 - Forma di pubblicità In osservanza alla normativa sulla trasparenza sarà data la massima diffusione possibile al presente regolamento. Una copia sarà pubblicata, oltre che nell Albo on line, anche nella homepage del sito web della SdS-Firenze, nella rete informatica del Comune di Firenze e in quella dell Azienda Usl 10 di Firenze. Ancora, una copia cartacea sarà sempre disponibile in luoghi idonei alla consultazione da parte dei cittadini e delle Associazioni e di chiunque ne abbia interesse. 10

14 11

15 A s s e t t o i s t i t u z i o n a l e ASSEMBLEA DEI SOCI COMUNE + AUSL (Sindaco o Assessori con deleghe nelle materie di interesse + 5 Presidenti Circoscrizioni + DG AUSL) PRESIDENTE Organismi di partecipazione COMITATO DI PARTECIPAZIONE CONSULTA DEL TERZO SETTORE GIUNTA (3 membri) Presidente Giunta, DG AUSL, Presidente Circoscrizione PRESIDENTE (coincide con Presidente della Giunta) DIRETTORE Nominato dal PRESIDENTE su proposta della GIUNTA COLLEGIO SINDACALE 3 membri nominati dalla Giunta di cui uno su indicazione della AUSL e due su indicazione del Cons. Com.le di FIRENZE LA RAPPRESENTANZA LEGALE E ATTRIBUITA AL PRESIDENTE DEL CONSORZIO 12

16 A s s e t t o o r g a n i z z a t i v o DIRETTORE STAFF TECNICO UFFICIO DI DIREZIONE AREA AMMINISTRATIVA AREA SANITARIA AREA SOCIALE Strutture semplici ammin.ve e professionali Percorso A (Percorso di alta integrazione socio-sanitaria) Strutture semplici ammin.ve e professionali Percorso B 13

SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Codice Fiscale 91025730473

SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Codice Fiscale 91025730473 SOCIETA DELLA SALUTE DELLA VALDINIEVOLE Piazza XX Settembre, 22 51017 Pescia (PT) Codice Fiscale 91025730473 DETERMINA DEL DIRETTORE n. 15 del 10.04.2014 Oggetto: Assegnazione dei budget a seguito dell

Dettagli

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE COMUNE DI GAGGIO MONTANO Provin cia di Bologn a REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITA E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvat o c on De libe raz ione Giunt a Munic ipale n. 1 5 6 in dat

Dettagli

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE

REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE REGOLAMENTO CONTENENTE I CRITERI PER L EROGAZIONE DEI PREMI DI RISULTATO AL PERSONALE DIPENDENTE Approvato con deliberazione del Consiglio dei Delegati n. 13 del 30/12/2008 Approvato dalla Provincia di

Dettagli

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena)

Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Unione di Comuni Terre di Castelli (Provincia di Modena) Determinazione nr. 217 Del 09/04/2015 Risorse Umane OGGETTO: Avviso di mobilitã volontaria esterna per la copertura di n. 1 posto vacante a tempo

Dettagli

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I

R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I COMUNE DI REGGELLO PROVINCIA DI FIRENZE Allegato alla delibera del Consiglio Comunale n. 05 del 08 gennaio 2013 IL VICE SEGRETARIO COMUNALE R E G O L A M E N T O C O M U N A L E S U I C O N T R O L L I

Dettagli

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE

CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE CITTÀ DI IMOLA REGOLAMENTO DI DISCIPLINA DELLA VALUTAZIONE, INTEGRITÀ E TRASPARENZA DELLA PERFORMANCE Approvato con deliberazione C.C. n. 30 del 23/02/2011 1 INDICE Titolo I Programmazione e valutazione

Dettagli

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010

Giusta delibera n. 302 del 18/11/2010 Comune di Trapani Regolamento di disciplina della misurazione, valutazione e integrità e trasparenza della Performance - Modifiche di raccordo ad alcuni articoli del Regolamento istituito dall' O.I.V.

Dettagli

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE

REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE COMUNE DI CORMANO PROVINCIA DI MILANO REGOLAMENTO INTERNO DEL CONTROLLO DI GESTIONE (approvato con deliberazione C.C. n. 58 del 01/12/2003) 1 INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 AMBITO DI

Dettagli

Disciplinare del Controllo di gestione

Disciplinare del Controllo di gestione Disciplinare del Controllo di gestione INDICE CAPO I - PRINCIPI E FINALITA ART. 1 Oggetto del Disciplinare pag. 3 ART. 2 Il controllo di gestione pag. 3 CAPO II - CONTABILITA ANALITICA ART. 3- Organizzazione

Dettagli

Deliberazione N.: 1090 del: 16/11/2015

Deliberazione N.: 1090 del: 16/11/2015 Deliberazione N.: 1090 del: 16/11/2015 Oggetto : VALUTAZIONE E STIPULA DI CONTRATTO DI COLLABORAZIONE LIBERO PROFESSIONALE PER ATTIVITA DI CONSULENZA FISCALE E TRIBUTARIA A SUPPORTO DEL SERVIZIO ECONOMICO

Dettagli

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA

COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA COMUNE DI LIMONE PIEMONTE REGOLAMENTO RELATIVO ALLA VALUTAZIONE DEL PERSONALE E FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE Approvato con deliberazione G.C. n. 45 del 27-02-2007 Modificato con deliberazione

Dettagli

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni

Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni Provincia- Revisione della disciplina delle funzioni L art. 1, comma 86, della l. n. 56/2014 ha elencato le funzioni fondamentali delle Province non comprendendo tra queste il servizio idrico integrato;

Dettagli

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE

CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE CAPITOLO 12 - SISTEMA DEGLI INCARICHI E DI VALUTAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE 12.1 Individuazione delle Strutture Semplici e Complesse Nell individuare le strutture complesse di cui all allegato n. 2

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

Deliberazione Giunta Esecutiva n. 42 del 3 dicembre 2010

Deliberazione Giunta Esecutiva n. 42 del 3 dicembre 2010 Deliberazione Giunta Esecutiva n. 42 del 3 dicembre 2010 Oggetto: Approvazione Protocollo di Intesa tra Centro Affidi Comune di Firenze e Forum Toscano delle Associazioni per i diritti della Famiglia -

Dettagli

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi

Titolo XII. Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi Titolo XII Il Sistema di valutazione, misurazione e trasparenza della Performance Merito e Premi CAPO I IL SISTEMA DI VALUTAZIONE MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Art. 63 Le disposizioni contenute nel presente

Dettagli

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare:

L articolazione degli uffici di tipo B supporta l articolazione operativa per competenza ed in particolare: Riorganizzazione della struttura di supporto alle attività del CIV della V consiliatura e conseguenti modifiche al Regolamento di funzionamento del CIV Il regolamento di funzionamento del CIV prevede che

Dettagli

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI COMUNE DI BALLAO Piazza E. Lussu n.3 ~ 09040 Ballao (Cagliari) ~ 070/957319 ~ Fax 070/957187 C.F. n.80001950924 ~ P.IVA n.00540180924 ~ c/c p. n.16649097 REGOLAMENTO CONTROLLI INTERNI I N D I C E TITOLO

Dettagli

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali

Co.Ge.S.Co. Consorzio per la Gestione di Servizi Comunali Oggetto: Determinazione a contrarre ai fini dell affidamento della gestione associata del Servizio di Assistenza Domiciliare Socio-assistenziale Anziani e Disabili - periodo: 01/01/2013-30/06/2015. IL

Dettagli

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica.

Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Regolamento per l introduzione del bilancio unico e dei sistemi di contabilità economico-patrimoniale e analitica. Art. 1 Ambito di applicazione 1. Il presente Regolamento è adottato ai sensi della normativa

Dettagli

REGOLAMENTO PROGETTO METANO

REGOLAMENTO PROGETTO METANO REGOLAMENTO PER LA COSTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DELL UFFICIO OPERATIVO DELLA CONVENZIONE DI COMUNI PROGETTO METANO Ufficio Progetto Metano - Comune di Torino 1 Art. 1 FINALITA 1. Il presente Regolamento,

Dettagli

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Comune di Firenze Deliberazione n. 62 del 4 ottobre 2006 Oggetto: Bilancio Preventivo 2006 Prima variazione. Azienda Sanitaria di Firenze presente assente Graziano

Dettagli

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE

REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE Approvato con Deliberazione di Giunta Provinciale n. 132 del 13.07.2011 REGOLAMENTO PROVINCIALE SUL PIANO DELLA PERFORMANCE E SUI SISTEMI DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE ART. 1 FINALITÀ La Provincia di Brindisi,

Dettagli

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE

REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE SERVIZIO SANITARIO NAZIONALE REGIONE PUGLIA AZIENDA SANITARIA LOCALE DELLA PROVINCIA DI FOGGIA REGOLAMENTO AZIENDALE DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DEL COLLEGIO DI DIREZIONE Articolo 1 Costituzione

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore elettrico,

Dettagli

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale

Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale Azienda per l Assistenza Sanitaria n. 5 Friuli Occidentale DECRETO DEL DIRETTORE GENERALE N. 5 DEL 02/01/2015 OGGETTO Nomina Coordinatore Sociosanitario Dott. Paolo Bordon nominato con D.G.R. 2544 del

Dettagli

PIANO DELLA PERFORMANCE

PIANO DELLA PERFORMANCE PIANO DELLA PERFORMANCE PROGRAMMI E PROGETTI DELL AMMINISTRAZIONE PER IL PERIODO 2011-2012 - 2013 L Albero della Performance Consiglio Comunale Piano di mandato Sindaco e Giunta Comunale Piano della Performance

Dettagli

Deliberazione Giunta Esecutiva n. 34 del 24/09/2012

Deliberazione Giunta Esecutiva n. 34 del 24/09/2012 Deliberazione Giunta Esecutiva n. 34 del 24/09/2012 Oggetto: Approvazione Protocollo di Intesa tra Centro Affidi Comune di Firenze e il Coordinamento UBI MINOR Coordinamento Associativo per la tutela e

Dettagli

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014

Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Comune di Novara Determina Personale Organizzazione/0000194 del 12/12/2014 Area / Servizio Area Organizzativa (05.UdO) Proposta Istruttoria Unità Area Organizzativa (05.UdO) Proponente Monzani/Battaini

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale.

LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE. Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. LEGGE REGIONALE N. 36 DEL 27-11-2006 REGIONE PIEMONTE Autorizzazione ed accreditamento dei soggetti operanti nel mercato del lavoro regionale. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE PIEMONTE N. 48 del

Dettagli

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE IL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Come indicato nel Piano Annuale della Performance (P.A.P.), predisposto a partire dall anno 2015, l Azienda annualmente esplicita gli obiettivi,

Dettagli

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n.

Prot. n. 24708 IL DIRETTORE. VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. Prot. n. 24708 IL DIRETTORE VISTO il decreto legislativo 30 luglio 1999, n. 300; VISTO il decreto legislativo 30 marzo 2001, n. 165; VISTI in particolare gli articoli 6, comma 3, e 1, comma 1, del decreto

Dettagli

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA

COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA COMUNE DI FOSSO PROVINCIA DI VENEZIA DISPOSIZIONI ORGANIZZATIVE PER LA DISCIPLINA DELL ALBO PRETORIO INFORMATICO INDICE ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART. 6 ART. 7 ART. 8 ART. 9 ART. 10 ART. 11 ART.

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO APPROVATO DAL CONSIGLIO GENERALE NELL ADUNANZA DEL 28/06/2013 Fondazione Cassa di Risparmio di Pesaro 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI

Dettagli

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como

C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como C O M U N E D I S A N S I R O Provincia di Como SERVIZIO AMMINISTRATIVO E CONTABILE N. 65 del 27-03-2012 Oggetto: AFFIDAMENTO INCARICO PER LA COMPILAZIONE E TRASMISSIONE MODELLO 770 - TRIENNIO FISCALE

Dettagli

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO

Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Comune di Firenze Deliberazione n. 5 del 7 febbraio 2007 Società della Salute di Firenze ESECUTIVO Azienda Sanitaria di Firenze Oggetto: Servizio Marginalità e Inclusione Sociale Ufficio Immigrazione.

Dettagli

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE

SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 85 DEL 29-12-2009 REGIONE TOSCANA

LEGGE REGIONALE N. 85 DEL 29-12-2009 REGIONE TOSCANA LEGGE REGIONALE N. 85 DEL 29-12-2009 REGIONE TOSCANA Riconoscimento Fondazione Toscana Gabriele Monasterio per la ricerca medica e di sanità pubblica come ente di diritto pubblico. Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE

Dettagli

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.)

PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) PROGETTO DI FUSIONE (art. 2501-ter C.C.) Il Consiglio di amministrazione della Banca di Credito di Impruneta società cooperativa, con sede in Impruneta (FI) e il Consiglio di amministrazione del Credito

Dettagli

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti

Regolamento 27 maggio 2008, n.14. Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti Regolamento 27 maggio 2008, n.14 Regolamento relativo alla presentazione e valutazione di progetti volti al miglioramento della produttività e del servizio Art. 1 Oggetto del regolamento 1. Al fine di

Dettagli

Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze

Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze Società della Salute di Firenze Azienda Sanitaria di Comune di Firenze ESECUTIVO Firenze Deliberazione n. 73 del 25 ottobre 2006 Oggetto: Approvazione Protocollo d Intesa tra la Società della Salute e

Dettagli

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.

MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VALLIO TERME - Provincia di Brescia - REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 1 del 30.04.2013 Articolo 1 OGGETTO 1. Il presente regolamento

Dettagli

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005;

VISTO l articolo 38 della legge regionale 18/2005; Oggetto: LEGGE 12.03.1999 N. 68 - APPROVAZIONE CONVENZIONE PROGRAMMATICA PER L ASSUNZIONE DI 1 UNITÀ DI PERSONALE APPARTENENTE ALLE LISTE EX ART. 8 L. 68/1999. ASSICURAZIONI GENERALI SPA. VISTA la legge

Dettagli

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005

PIEMONTE. D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 PIEMONTE D.G.R. n. 76 688 del 1/8/2005 Oggetto: Programmazione della rete scolastica nella Regione Piemonte - anni scolastici 2005/06-2006/07 art. 138 del D.lgs 112/98. Indicazioni programmatiche inerenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE E L APPLICAZIONE DEL SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 22 del 20.04.2011 in vigore dal 26.05.2011 TITOLO

Dettagli

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006)

Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Legge Regionale 23 Novembre 2006, n. 20. Istituzione del fondo regionale per la non autosufficienza. (BUR N. 34 del 9 dicembre 2006) Art.1 (Oggetto e finalità) 1. La Regione con la presente legge, in armonia

Dettagli

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004

statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 statuto Testo approvato dalla XXXI Assemblea Generale congressuale Roma, 1 dicembre 2004 Art. 1 DENOMINAZIONE E SEDE È costituita dal 1908 l Unione delle Province d Italia (U.P.I.). Essa ha sede in Roma.

Dettagli

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente

CITTÀ DI AGROPOLI. Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente CITTÀ DI AGROPOLI Regolamento per la pubblicazione delle Determinazioni sul sito internet istituzionale dell Ente Approvato con deliberazione della Giunta comunale n 358 del 06.12.2012 Regolamento per

Dettagli

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna

COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona. Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna COMUNE DI TREGNAGO Provincia di Verona Regolamento comunale per il conferimento degli incarichi di collaborazione esterna Approvato con D.G.C. n. 104 del 31.07.2008 Modificato con D.G.C. n. 139 del 30.10.2008

Dettagli

CONTRATTO DI SERVIZIO. tra:

CONTRATTO DI SERVIZIO. tra: In data. 2011 è stipulato il seguente: CONTRATTO DI SERVIZIO tra: l Azienda Unità Sanitaria 11, (successivamente denominata AUSL), Codice Fiscale e Partita IVA 04616830487, con sede legale in Empoli, Via

Dettagli

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA

REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA REGOLAMENTO CENTRI DI RICERCA (con la modifiche proposta al Senato Accademico nella seduta del 25 novembre 2014 e deliberate dal Comitato Esecutivo nella seduta del 10 dicembre 2014) Regolamento del Centro

Dettagli

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI VENTOTENE PROVINCIA DI LATINA REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con delibera del Consiglio Comunale n. 3 del 26.04.2013 1 CAPO I Art.1 Art.2 Art.3 Art.4 PRINCIPI GENERALI

Dettagli

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI CASTENEDOLO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER LA DISCIPLINA DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione di Consiglio Comunale n. 2 del 06.02.2013 1 Articolo 1 OGGETTO

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE

REGOLAMENTO COMUNALE REGOLAMENTO COMUNALE PER LA ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE del COMUNE DI CORATO (Regolamento approvato con deliberazione di C.C.

Dettagli

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona

Azienda Pubblica di Servizi alla Persona Opere Sociali di N.S. di Misericordia Savona PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA La trasparenza è uno strumento per il controllo diffuso da parte dei cittadini dell attività amministrativa e un elemento dell azione di prevenzione

Dettagli

DISCIPLINA DELL ASSETTO ISTITUZIONALE, ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DEGLI IRCCS BURLO GAROFOLO DI TRIESTE E C.R.O. DI AVIANO

DISCIPLINA DELL ASSETTO ISTITUZIONALE, ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DEGLI IRCCS BURLO GAROFOLO DI TRIESTE E C.R.O. DI AVIANO DISCIPLINA DELL ASSETTO ISTITUZIONALE, ORGANIZZATIVO E GESTIONALE DEGLI IRCCS BURLO GAROFOLO DI TRIESTE E C.R.O. DI AVIANO TITOLO I - DISPOSIZIONI GENERALI Art.1 (Oggetto) 1. La presente legge riordina

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI PREMESSA

REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI PREMESSA REGOLAMENTO PER L AFFIDAMENTO DEGLI INCARICHI DIRIGENZIALI Allegato A PREMESSA Il presente regolamento definisce le procedure per l affidamento, la conferma e la revoca degli incarichi dirigenziali di

Dettagli

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona

COMUNE DI SPOTORNO Provincia di Savona REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA E ASSISTENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI SPOTORNO APPROVATO CON DELIBERAZIONE CONSIGLIO COMUNALE N. 10 DEL

Dettagli

STRUTTURA SEMPLICE ALTA INTEGRAZIONE E GESTIONE SERVIZI SOCIO - ASSISTENZIALI N. 109 DEL 23/12/2014

STRUTTURA SEMPLICE ALTA INTEGRAZIONE E GESTIONE SERVIZI SOCIO - ASSISTENZIALI N. 109 DEL 23/12/2014 A zie n d a USL 10 di Firen ze - Co m un i Zon a So cio-sanit aria de l Mugello Società della Salute del Mugello C.F. e P. IVA 05517830484 Via Palmiro Togliatti, 29-50032 BORGO SAN LORENZO (FI) Tel. 0558451430

Dettagli

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE

REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE REGOLAMENTO DI ATENEO PER LA DISCIPLINA DELLE INIZIATIVE E DELLE ATTIVITÀ FORMATIVE NELL AMBITO DI PROGRAMMI E PROGETTI FINALIZZATI ART.1 AMBITO DI APPLICAZIONE Il presente Regolamento definisce e disciplina

Dettagli

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GARGNANO Provincia di Brescia REGOLAMENTO COMUNALE PER L ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE - appendice al regolamento sull ordinamento degli uffici e dei servizi - (Approvato

Dettagli

Società della Salute della Lunigiana CONVENZIONE

Società della Salute della Lunigiana CONVENZIONE Società della Salute della Lunigiana CONVENZIONE 1 INDICE...1 CONVENZIONE...1...1 INDICE...2 ART. 1 Costituzione Denominazione Sede Durata...3 ART. 2 Finalità...3 ART. 4 Modalità di gestione...5 ART. 5

Dettagli

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.

COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to. COMUNE DI ROBASSOMERO PROVINCIA DI TORINO tel. 011 9234400 - Fax 011 9234422 E-mail: comune@comune.robassomero.to.it - www.comune.robassomero.to.it Approvato con deliberazione G.C. n. 103/29.12.2010 INDICE

Dettagli

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione

Comune di Nuoro DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE. Settore AA.GG. e Personale. Ufficio Formazione Comune di Nuoro Settore AA.GG. e Personale Ufficio Formazione DISCIPLINARE PER LA FORMAZIONE DELLE RISORSE UMANE Ultimo aggiornamento settembre 2008 Art. 1 (Oggetto e finalità) 1. Le disposizioni contenute

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO

REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO REGOLAMENTO PER LA GESTIONE DEL PATRIMONIO FONDAZIONE CASSA DI RISPARMIO DI FANO 1 INDICE AMBITO DI APPLICAZIONE p. 3 TITOLO I: PRINCIPI GENERALI Art. 1 Finalità del processo di gestione del patrimonio

Dettagli

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Comune di Castagneto Carducci Provincia di Livorno COMUNE DI CASTAGNETO CARDUCCI Provincia di Livorno REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Delibera di Consiglio Comunale n. 7 del

Dettagli

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA

COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA COMUNE DI PERUGIA AREA DEL PERSONALE DEL COMPARTO DELLE POSIZIONI ORGANIZZATIVE E DELLE ALTE PROFESSIONALITA METODOLOGIA DI VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Approvato con atto G.C. n. 492 del 07.12.2011 1

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Premessa PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ Le recenti e numerose modifiche previste nell ambito del vasto progetto di riforma della P.A. impongono agli Enti Locali il controllo e la

Dettagli

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA

REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA REGOLAMENTO PER L INTEGRAZIONE E IL DIRITTO ALLO STUDIO DEGLI STUDENTI DISABILI DELL UNIVERSITA DEGLI STUDI DELLA BASILICATA Emanato con D.R. n. 686 del 29 novembre 2010 Entrato in vigore il 1 dicembre

Dettagli

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI

NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Allegato A NUOVO REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE E FUNZIONAMENTO DELLA CASSA CONGUAGLIO PER IL SETTORE ELETTRICO TITOLO I - FUNZIONI E ORGANI Articolo 1 (Funzioni) 1.1 La Cassa conguaglio per il settore

Dettagli

IL DIRETTORE GENERALE

IL DIRETTORE GENERALE DELIBERA N. 39 DEL 30.1.2014-OGGETTO: UOC GESTIONE DEL PERSONALE APPROVAZIONE PIANO TRIENNALE DI PREVENZIONE DELLA CORRUZIONE E PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA DELL AZIENDA OSPEDALIERA

Dettagli

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE Adottato con deliberazione del Consiglio comunale n. 40 del 30 ottobre 2012 1 REGOLAMENTO DEGLI STRUMENTI PARTECIPATIVI DEL COMUNE DI VIMERCATE

Dettagli

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE

Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE Comune di OLGIATE OLONA SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE 1. INTRODUZIONE La legge-delega 4 marzo 2009, n. 15, ed il decreto legislativo 27 ottobre 2009, n. 150, di seguito Decreto,

Dettagli

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI

REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTÀ DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI REGOLAMENTO SULLA FACOLTA DI ACCESSO TELEMATICO E RIUTILIZZO DEI DATI Sommario Art. 1 - Principi, finalità, e oggetto...3 Art. 2 -

Dettagli

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Ente di Gestione per i Parchi e la Biodiversità Delta del Po REGOLAMENTO DEL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con Deliberazione del Comitato Esecutivo n. 51 del 30/05/2014 Indice Art. 1 Oggetto

Dettagli

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA

1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA INTRODUZIONE: 1. ORGANIZZAZIONE E FUNZIONI DELLA SOCIETÀ... 2. AMBITO NORMATIVO... IL PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E LA PUBBLICITA 1. IL PROCEDIMENTO DI ELABORAZIONE E ADOZIONE. 2. IL FLUSSO

Dettagli

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE

REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -

Dettagli

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria

COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria Approvato con Delibera G.C. n. 20 del 30/01/2013 COMUNE DI CINQUEFRONDI Provincia di Reggio Calabria PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ *** 2013 2015 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche

Dettagli

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito

Dettagli

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE

REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMUNE DI MONTECCHIO MAGGIORE Provincia di Vicenza REGOLAMENTO DEL SERVIZIO COMUNALE DI PROTEZIONE CIVILE COMITATO VOLONTARIO PROTEZIONE CIVILE MONTECCHIO MAGGIORE Via del Vigo 336075 Montecchio Maggiore

Dettagli

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE

REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE REGOLAMENTO PER L ISTITUZIONE DI FORME DI PREVIDENZA COMPLEMENTARE PER IL PERSONALE DELLA POLIZIA MUNICIPALE DEL COMUNE DI FINALE LIGURE ALLEGATO SUB A) alla deliberazione di C.C. N. 41 del 20.04.2009

Dettagli

Albo pretorio on line Regolamento

Albo pretorio on line Regolamento AGENZIA REGIONALE PER LA PROTEZIONE DELL AMBIENTE DELLA SARDEGNA ARPAS Direzione amministrativa Servizio affari generali Albo pretorio on line Regolamento Allegato alla Determinazione del Direttore del

Dettagli

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR

Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR Programma triennale per la trasparenza e l integrità ANVUR 2012-2014 1 1. PREMESSA L art. 2, comma 138, del decreto-legge 3 ottobre 2006, n. 262, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 novembre

Dettagli

REGOLAMENTO GENERALE DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA DELLA SALUTE DELL ALTA VAL DI CECINA

REGOLAMENTO GENERALE DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA DELLA SALUTE DELL ALTA VAL DI CECINA REGOLAMENTO GENERALE DI ORGANIZZAZIONE PER IL FUNZIONAMENTO DELLA SOCIETA DELLA SALUTE DELL ALTA VAL DI CECINA settembre 2011 1 Il presente regolamento è frutto di un lavoro di condivisione tra le SDS

Dettagli

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI

COMUNE DI SALUDECIO REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI COMUNE DI SALUDECIO Provincia di Rimini ******************************** REGOLAMENTO COMUNALE SUI CONTROLLI INTERNI ART. 3 D.L.10.10.2012 n.174 convertito nella L. 07.12.2012 n.213 Approvato con delibera

Dettagli

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI

REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI PROVINCIA DI LIVORNO REGOLAMENTO SUL SISTEMA DEI CONTROLLI INTERNI Approvato con deliberazione del Consiglio Provinciale n. 216/20.12.2012 In vigore dal 1 febbraio 2013 SOMMARIO TITOLO I 3 Controllo Di

Dettagli

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche

Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Autorità Nazionale Anticorruzione e per la valutazione e la trasparenza delle amministrazioni pubbliche Metodologia dell attività di vigilanza e controllo dell Autorità in relazione agli obblighi di pubblicazione

Dettagli

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO

COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO COMITATO METODOLOGIE di ASSICURAZIONE della QUALITA' REGOLAMENTO Titolo I Denominazione, Funzionamento, Sede, Scopo, Durata Art. 1 - Denominazione Nell ambito dell Associazione Italiana Cultura Qualità

Dettagli

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP)

SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) SISTEMA DI MISURAZIONE E VALUTAZIONE DELLA PERFORMANCE (SMIVAP) PREMESSA Il Sistema di Misurazione e Valutazione della Performance, per il seguito anche SMIVAP, è improntato all applicazione delle disposizioni

Dettagli

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 ***

PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 1 *** 2013 2015 1 Approvato con delibera della GC n 30 del 29/01/2013, immediatamente eseguibile. 1 PREMESSA Le recenti e numerose modifiche normative

Dettagli

Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO.

Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015. Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Deliberazione N.: 259 del: 24/03/2015 Oggetto : ADOZIONE REGOLAMENTO AZIENDALE PER LA DISCIPLINA DELLE ATTIVITÀ DI VOLONTARIATO. Pubblicazione all Albo on line per giorni quindici consecutivi dal: 24/03/2015

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014)

REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) REGOLAMENTO PER LA PUBBLICAZIONE DI ATTI E PROVVEDIMENTI ALL ALBO CAMERALE. (Adottato con delibera della Giunta Camerale n.72, del 17 ottobre 2014) Art.1 - Oggetto Il presente Regolamento disciplina, ai

Dettagli

Il COMMISSARIO STRAORDINARIO E LIQUIDATORE

Il COMMISSARIO STRAORDINARIO E LIQUIDATORE DETEMINAZIONE DEL COMMISSARIO STRAORDINARIO E LIQUIDATORE N. 003 del Registro Enna, 27/01/2016 OGGETTO: Nomina incarico di Posizione organizzativa al Responsabile del Servizio Economico e Finanziario rag.

Dettagli

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ;

l Ente produttore di seguito congiuntamente indicate le Parti ; SCHEMA DI CONVENZIONE CON GLI ENTI DEL TERRITORIO PER I SERVIZI DI CONSERVAZIONE DEI DOCUMENTI INFORMATICI tra la Regione Marche, rappresentata dal Dirigente della P.F. Sistemi Informativi e Telematici

Dettagli

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione

REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione REGIONE TOSCANA REGIONE TOSCANA Azienda USL3 di Pistoia REGOLAMENTO del Sistema Integrato di Valutazione - AREA della DIRIGENZA MEDICA e VETERINARIA - 1 Finalità La gestione degli incarichi e delle verifiche

Dettagli

SETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017. Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015

SETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017. Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015 SETA SPA PROGRAMMA TRIENNALE PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITÀ 2015-2017 Approvato dal Consiglio di Amministrazione del 16.02.2015 1 Sommario Fonti di riferimento pag. 3 I contenuti del Programma pag. 3

Dettagli

COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO

COMUNE DI SAN GIOVANNI LUPATOTO VERBALE DI DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA COMUNALE COPIA SEDUTA DEL 11/10/2012 Del. Nr. 245 Prot. n. del Oggetto: Personale: approvazione programma triennale per la trasparenza e l'integrità 2012-2014. FEDERICO

Dettagli

Comune di Signa Provincia di Firenze REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELL UFFICIO PENSIONI

Comune di Signa Provincia di Firenze REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELL UFFICIO PENSIONI Comune di Signa Provincia di Firenze REGOLAMENTO DI ORGANIZZAZIONE PER LA GESTIONE IN FORMA ASSOCIATA DELL UFFICIO PENSIONI Approvato con delibera di Giunta Comunale n. 116 del 29/07/2002 modificato con

Dettagli