Secondo i dati ISTAT relativi al Censimento della Popolazione del 2001, nel distretto vivono persone.
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- Gabriele Cappelli
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1 Sezione anagrafica Denominazione Distretto della Meccanica Fabrianese Sede del Distretto Il Distretto comprende 16 comuni, 14 nella provincia di Ancona e due nella provincia di Macerata. I comuni interessati sono quelli di: Jesi, Monsano, Castelplanio, Castelbellino, Mergo, Rosora, Maiolati Spontini, Monte Roberto, Sassoferrato, Genga, Serra San Quirico, San Paolo di Jesi, Fabriano, Cerreto d'esi, Esanatoglia e Matelica. Secondo i dati ISTAT relativi al Censimento della Popolazione del 2001, nel distretto vivono persone. Specializzazione produttiva Il Distretto è caratterizzato dalla presenza di imprese principalmente legate all industria dell elettrodomestico, la cui storia ha alimentato lo sviluppo di una filiera meccanica ricca di eccellenze e competenze. La produzione di elettrodomestici nel fabrianese si concentra prevalentemente in due comparti: la produzione di elettrodomestici bianchi (di cui sono imprese rappresentative Indesit Company e Antonio Merloni); la produzione di cappe aspiranti (Faber, Best, Elica, Tecnowind). Ambiti merceologici del Distretto della Meccanica Fabrianese (Ateco 2007) C ATTIVITA MANIFATTURIERE Fucinatura, imbutitura, stampaggio e profilatura dei metalli; metallurgia delle polveri Fabbricazione di componenti elettronici Fabbricazione di elettrodomestici.
2 Fabbricazione di altre apparecchiature elettriche nca Fabbricazione di macchine per l'industria delle materie plastiche e della gomma (incluse parti e accessori). Ente di riferimento CO.I.CO. Via Ceresani snc - Loc Campo dell'olmo Fabriano (AN) Tel. 0732/ Fax. 0732/ info@coicofabriano.it - Riconoscimento regionale e Normativa di riferimento Il Distretto della Meccanica di Fabriano è stato riconosciuto con la Delibera del Consiglio Regionale n. 259 del Successivamente con delibera di giunta n del 20/12/99 ha affidato alle Province interessate il compito di costituire a livello locale appositi Comitati di Indirizzo e Coordinamento dei Distretti, con funzioni di programmazione, indirizzo e controllo degli interventi distrettuali da realizzare. Il distretto non aderisce alla Federazione Distretti Italiani Dati quantitativi N. Imprese (2009) 76 Var.% Imprese (2009/2007) +65,22 N. Imprese fino a 49 addetti (2008) 38 (73,08%) Var.% Imprese fino a 49 addetti (2008/2007) +22,58 N. Addetti (2008) Var.% Addetti (2008/2007) -4,87 Export 2009 (Ml Euro) 791 Var.% Export 2009/ ,57 Dati qualitativi Breve presentazione e descrizione del Distretto Quello della meccanica rappresenta un importantissimo settore dell industria manifatturiera marchigiana che, negli ultimi anni, ha visto crescere il suo peso nell economia marchigiana sia in termini di unità locali sia in termini di addetti. Rispetto ai sistemi territoriali di piccole medie imprese nel Centro-Nord Italia, il distretto di Fabriano presenta alcuni elementi comuni ed alcuni elementi di peculiarità. Oltre alla consueta specializzazione delle imprese in un determinato settore (quello delle macchine ed apparecchi per uso domestico) e alla concentrazione di imprese finali e intermedie in un ambito spaziale relativamente delimitato, si rileva, infatti, una più marcata presenza di imprese di elevate dimensioni, concentrate prevalentemente nelle fasi finali delle produzioni manifatturiere. La dimensione media delle unità locali del distretto è di circa 16 addetti, contro un valore medio regionale pari a 9.
3 Oltre la metà delle imprese si rapporta con un mercato di riferimento nazionale mentre circa il 20% si spinge in quello europeo e in quello extraeuropeo. I principali clienti delle pmi del distretto sono i grandi marchi industriali locali dell elettrodomestico e delle cappe (Faber, Indesit, Best, MTS, Antonio Merloni, Elica, Tecnowind ed altri), tuttavia ormai sono rarissimi i casi di realtà produttive monocliente o con larga prevalenza di un committente nelle commesse di lavorazione. Patto per lo sviluppo del Distretto: Il COICO definisce il Programma di sviluppo dell area distrettuale e lo presenta alla Regione. La Regione approva il programma, previa convocazione della Conferenza dei Servizi e del Tavolo di concertazione per la politica industriale, verificandone la congruenza con il Programma Regionale di Sviluppo (PRS) e il Piano di Inquadramento Territoriale (PIT), indicando eventuali proposte di integrazione o modifica. Programma di sviluppo Strategie di Sviluppo del Distretto In uno scenario internazionale in profonda evoluzione, le aziende del distretto di Fabriano hanno visto mutare le condizioni competitive che ne avevano favorito lo sviluppo: - l elettrodomestico ha cominciato ad essere percepito dal consumatore quasi come una commodity, cioè come un prodotto indifferenziato; - il complesso scenario mondiale delle materie prime ha ridisegnato le logiche di approvvigionamento; - la redditività in calo e la scarsa crescita della domanda hanno spinto le imprese verso la razionalizzazione continua dei processi interni e talvolta a drastiche ristrutturazioni; - la competizione si è spostata sulle scelte di localizzazione della produzione e sulle combinazioni prodotto/cliente da servire; - il posizionamento geografico e il radicamento col territorio locale hanno perso progressivamente di valore. La spinta verso l internazionalizzazione è dunque diventata una condizione imprescindibile sia per l espansione che per la sopravvivenza stessa delle aziende. Nell ultimo periodo, la situazione di crisi che caratterizza la Antonio Merloni ha indotto la Regione Marche ad elaborare un Accordo di programma da siglare con il Governo nazionale. Nell'Accordo di programma proposto dalla Regione tre le principali misure: 1.Difesa del lavoro La Regione ha chiesto al Governo nazionale di attivare ammortizzatori sociali in deroga per le piccole imprese industriali, artigianali e di servizi del distretto, che altrimenti si trovano senza le coperture previste per le grandi imprese. Gli interventi sono attivabili solo con il concorso normativo del Governo nazionale e prevedono la concessione del trattamento di CIGS e dell'indennità di mobilità anche ai lavoratori delle piccole imprese. La Regione sollecita anche il
4 ripristino dell'operativi del Fondo per il salvataggio e la ristrutturazione delle imprese e l'estensione di alcuni benefici previsti per i servizi pubblici nazionali. Inoltre, sono state definite specifiche azioni regionali, in collaborazione con le Province e gli altri Enti locali: reimpiego di lavoratori svantaggiati; formazione per lavoratori di aziende in crisi; sostegno alla creazione di impresa e prestiti d'onore. La Regione sta anche valutando l'attivazione delle opportunità del Fondo globalizzazione istituito dall'ue, che interviene a sostegno dei lavoratori a fronte a rilevanti crisi di settore o di territorio. 2.Sostegno all'attrazione di nuove iniziative produttive La Regione ha programmato uno specifico fondo regionale per incentivare la localizzazione di nuovi insediamenti produttivi di piccole imprese, attraverso l'abbattimento degli oneri di urbanizzazione ed il sostegno della BEI a nuove iniziative produttive. Prevista l'infrastrutturazione a banda larga veloce dell'intero distretto. 3.Interventi per il rilancio e la diversificazione dell'economia Con il Governo nazionale la Regione intende concordare ulteriori strumenti che sono già stati individuati e di cui è iniziata l'istruttoria tecnica: estensione al distretto fabrianese dei benefici della Legge 181 per progetti di reindustrializzazione, rilancio e riconversione produttiva a vantaggio dell'indotto di piccole imprese; proroga dell'ammissibilità degli interventi europei per i territori in fuoriuscita dal 1 gennaio 2009, con nuovi regimi di aiuto anche per progetti delle piccole imprese di diversificazione dell'economia locale; contratti di programma con riduzioni delle soglie minime di investimento; applicazione di regimi di aiuti speciali 87.3.c; orientamento territoriale dei progetti nazionali di "Industria 2015" e di quelli a favore dei distretti produttivi di piccole imprese. Organismi di rappresentanza e di governance distrettuale Il CO.I.CO - Comitato di indirizzo e coordinamento della Meccanica Fabrianese è stato istituito dalla Regione Marche con la L.R. n.32 del 30 novembre 1999 con l'obiettivo di promuovere gli interessi del Distretto, e favorire la formulazione di vere e proprie proposte progettuali da parte delle imprese che vi aderiscono. A tale riguardo, l'obiettivo principale del COICO è il sostegno e lo sviluppo del distretto attraverso proposte imperniate sui settori che caratterizzano l'economia del territorio, interpretando tutti i fattori strategici, con particolare riferimento alla sfera della ricerca industriale e precompetitiva, dell'innovazione e del trasferimento tecnologico, dei processi di internazionalizzazione e promozione, dello sviluppo della qualità, della ecosostenibilità aziendale e della formazione professionale. Il COICO promuove un servizio gratuito di informazione ed assistenza tecnica alle imprese relativamente a iniziative, bandi e finanziamenti pubblici riguardanti: Innovazione e trasferimento tecnologico; Sviluppo precompetitivo e ricerca; Internazionalizzazione ed animazione economica; Gestione informatizzata delle transazioni commerciali; Creazione di competenze professionali evolute; Interconnessione con progetti di logistica intelligente; Sviluppo della qualità di distretto e della ecosostenibilità aziendale. Il CO.I.CO. ha sede presso la Meccano Spa - Via Ceresani snc - Loc Campo dell'olmo Fabriano AN Contatti: Dr.ssa Carla Bimbo - Ufficio Consulenza alle Imprese - info@coicofabriano.it - Tel. 0732/ Fax. 0732/ Ing. Paolo Poeta - Presidente CO.I.CO - presidente@coicofabriano.it Presenza di centri servizio a supporto delle attività e delle strategie distrettuali
5 Meccano nasce come centro di innovazione tecnologica per le imprese artigiane ed industriali del settore meccanico. È un centro di servizi per la piccola e media industria finalizzato alla promozione, all'attivazione e al coordinamento dell'innovazione nel campo industriale. Dispone di una struttura formata da tecnici molto qualificati e di attrezzature tecnologiche all'avanguardia. Il Centro opera in sinergia con esperti di grandi aziende, di Università e di istituzioni scientifiche nazionali. Questo porta ad un flusso continuamente aggiornato di know-how tecnologico e scientifico sui temi dell'innovazione nell'industria meccanica. Meccano si propone come polo di riferimento per lo sviluppo della ricerca applicata, e a questo scopo partecipa alle principali iniziative europee. Inoltre Meccano opera sui temi della qualità per il settore meccanico come Laboratorio di Prove accreditato dal SINAL/WELAC e come centro di consulenza per la certificazione alle norme ISO Meccano offre servizi di: Calcolo strutturale e termico ad elementi finiti (CAE) Progettazione e sviluppo disegni automatizzati (CAD) Informatizzazione degli archivi cartacei Editoria tecnica e libretti di istruzione Servizi di CAM e fabbricazione flessibile Lavorazioni e processi produttivi innovativi (laser, CNC, robotica) Prototipazione veloce e assemblaggio prototipi Organizzazione della garanzia di qualità industriale con supporto di servizi di tecnologia e materiali (normazione tecnica) Laboratorio di certificazione per analisi e prove accreditato dal SINAL/WELAC Scambio di disegni e messaggi tra sistemi informatici (PDE e EDI) Formazione tecnica e manageriale
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