SOMMARIO CALCOLO DELLA PENSILINA... 12
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- Gaspare Bondi
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1 SOMMARIO Oggetto :... 2 Dimensioni... 2 Forma... 2 Norme... 3 Struttura... 4 Materiali... 4 Spostamenti verticali ed orizzontali... 5 Raccomandazioni... 5 Criteri di Calcolo... 5 Combinazioni di carico... 8 Codici di carico... 9 Condizioni di carico... 9 Analisi dei risultati... 9 CALCOLO DELLA PENSILINA Fig. 1 Modello solido struttura di pensilina Fig. 2 Sezione trasversale della pensilina Fig. 3 Vista carpenteria copertura pensilina Fig. 3 Vista carpenteria copertura pensilina Fig.4 Deformata statica condizione di carico n Fig.5 Deformata statica condizione di carico n Fig.6 Deformata statica condizione di carico n Fig.7 Inviluppo dei massimi spostamenti dinamici Fig.8 Armonica del primo modo di vibrare Fig. 9 Armonica del quarto modo di vibrare Fig.10 Mappa delle tensioni ideali nelle aste INTESTAZIONE E DATI CARATTERISTICI DELLA STRUTTURA SEZIONI ELEMENTO FINITO TRAVE ELEMENTO FINITO TRAVE DI FONDAZIONE ALIQUOTE COMBINAZIONI DI CARICO SPOSTAMENTI / ROTAZIONI NODI PRESSIONI FONDAZIONI VERIFICA DEGLI ELEMENTI IN CEMENTO ARMATO VERIFICA DEGLI ELEMENTI IN LEGNO LAMELLARE VERIFICA DEI COLLEGAMENTI
2 RELAZIONE DI CALCOLO Oggetto : Progetto esecutivo, ai sensi della L.R. n. 7/2002 dei LAVORI DI COMPLETAMENTO DEL CAMPO SPORTIVO COMUNALE ( ADEGUAMENTO ) nel comune di GALATI MAMERTINO, (provincia di Messina). Progetto di una pensilina in cemento armato e legno a protezione della gradinata, per zona sismica 2. Committente: COMUNE DI GALATI MAMERTINO Premessa La presente relazione riguarda lo studio di una specifica soluzione di pensilina monopiano a sbalzo, inserita tra i W.C. ed il botteghino sulla gradinata, in seno ai lavori di cui in oggetto. Tale pensilina, sarà costituita da una struttura principale (pilastri e travi di fondazione) in cemento armato, e da una copertura leggera in legno lamellare (costituita da una trave inclinata, da due puntoni arcuati e da arcarecci), a sostegno di un manto di tegole. Trattandosi di pensilina, a protezione della gradinata sottostante, dei W.C. e botteghino, non è prevista alcun tipo di tampognatura. Dimensioni Le dimensioni massime della pensilina in oggetto sono le seguenti: m 37,82 per lo sviluppo longitudinale m 5,98 per la profondità massima m 4,35 per la profondità minima m 5,00 per l altezza massima, dallo spiccato del gradone n 12,00 numero complessivo dei pilastri Forma La forma del corpo in pianta è perfettamente lineare. La pensilina possiede le caratteristiche di semplicità, simmetria, iperstaticità e regolarità. Nonostante la regolarità sono state comunque lo stesso valutati il baricentro delle masse ed il baricentro delle rigidezze, per apprezzarne eventuali piccole eccentricità ed gli effetti torcenti. L analisi di tipo numerico è stata realizzata mediante il programma di calcolo MasterSap, prodotto da Studio Software AMV di Ronchi dei Legionari (Gorizia). Il motore di calcolo adottato da MasterSap, denominato LiFE-Pack, è un programma ad elementi finiti che permette l analisi statica e dinamica in ambito lineare e non lineare, con estensioni per il calcolo degli effetti 2
3 del secondo ordine, i cui algoritmi tengono in debito conto sia della spazialità del manufatto, sia tutte quelle peculiarità geometriche insite nella stessa struttura. Il solutore lineare usato in analisi statica ed in analisi modale è basato su un classico algoritmo di fattorizzazione multifrontale per matrici sparse che utilizza la tecnica di condensazione supernodale ai fini di velocizzare le operazioni. E stato utilizzata un analisi lineare dinamica nel rispetto delle norme indicate in precedenza. Le procedure di verifica adottate seguono il metodo di calcolo agli stati limite ultimo. Risulta oramai noto infatti che l input eseguito con il metodo grafico restituisce, avendo cura di procedere su di una mappa fedelmente riprodotta, l esatto modello matematico delle strutture calcolate. Tale modello contiene in sé tutti quelle variabili che caratterizzano la struttura nel suo insieme, per una appropriata valutazione di eventuali deficienze dimensionali. Norme I presenti calcoli sono stati redatti nello spirito delle norme tecniche, di cui alle leggi speciali, per zona sismica 2. Il fattore di importanza è stato preso pari a I = 1,20, mentre la categoria di suolo di fondazione è C (per depositi, di sabbie e ghiaie molto addensate). - Norme tecniche per il calcolo, l'esecuzione ed il collaudo delle strutture in c. a. e per le strutture metalliche ai sensi della legge 05/11/1971, n OPCM 3274 d. d. 20/03/2003 Primi elementi in materia di criteri generali per la classificazione sismica del territorio nazionale e di normative tecniche per le costruzioni in zona sismica, e successive modifiche e integrazioni (OPCM /05/ 05); - Legge n.64 del 2 febbraio 1974 e DM 16/01/1996 riguardanti le norme tecniche per le costruzioni in zone sismiche; Circolare n. 65 del 10/04/ 97 e art. 32 L. R. 7/2003; Operativamente le calcolazioni vengono sviluppate in due distinte condizioni: Stato limite di danno e Stato limite ultimo. Stato limite di danno: le costruzioni nel loro complesso, includendo gli elementi strutturali e quelli non strutturali, ivi comprese le apparecchiature rilevanti alla funzione dell edificio, non devono subire danni gravi ed interruzioni d'uso in conseguenza di eventi sismici che abbiano una probabilità di occorrenza più elevata di quella della azione sismica di progetto. Stato limite ultimo: sotto l'effetto della azione sismica di progetto definita al successivo punto 3, le strutture degli edifici, ivi compresi gli eventuali dispositivi antisismici di isolamento e/o dissipazione, pur subendo danni di grave entità agli elementi strutturali e non strutturali, devono mantenere una residua resistenza e rigidezza nei confronti delle azioni orizzontali e l intera capacità portante nei confronti dei carichi verticali. 3
4 Struttura Il graticcio di fondazione, risulterà costituito da un unica trave rovescia rettilinea in conglomerato cementizio armato, a sua volta irrigidita da mensole di fondazione in corrispondenza de pilastri più sollecitati. Le strutture in elevazione sarà realizzata con pilastri in c. a., disposti in modo lineare. I montanti saranno vincolati alla fondazione da incastro perfetto su trave ad L, che segue la stessa morfologia della gradinata, poggianti su un cuscino di sotto fondazione in conglomerato cementizio non armato. La struttura di copertura inclinata sarà confezionata con un traverso e da due saettoni arcuati, tutti in legno lamellare. Gli arcarecci, di collegamento tra le varie travature, saranno anch essi in legno lamellare, con un interasse non superiore a cm 62 per consentire una facile messa in opera del sovrastante tavolato. La sovrastante copertura a falda unica, avrà una pendenza del 10%, e risulterà, quindi, composta da un tavolato di legno abete di cm 3, da arcarecci sempre in legno, ed infine da un manto di tegole canadesi. Materiali I materiali impiegati per la realizzazione delle membrature in oggetto, con i valori delle sollecitazioni ammissibili, sono i seguenti: cls per magrone di sottofondazione: classe Rck = 200 dan/cm 2 ; cls per fondazione e pilastri : classe Rck = 250 dan/cm 2 ; armature metalliche: tondino ad aderenza migliorata del tipo FeB 44 K, con fyk: 4400 kg/cmq; arcarecci in legno abete lamellare : classe MS 13 (Qualità I). Si precisa che l'acciaio che verrà usato nel corso dei lavori sarà certificato e controllato in stabilimento, così come esige la normativa attuale. Si prescrive inoltre l'uso di conglomerati additivati con fluidificanti ed espansivi, per consentire un migliore lavorabilità con un ridotto rapporto acqua/cemento, così da confezionare calcestruzzi che possiedano un ritiro compensato, una congrua stabilità volumetrica, senza evidenti fessurazioni, per ottenere infine un conglomerato cementizio impermeabile, ad elevata durabilità e soddisfacente resistenza. Naturalmente si potrà ottenere il massimo del peso specifico del conglomerato in esame e quindi un'ottima compattazione, priva di nidi di ghiaia e vuoti d'aria, oltre che per effetto di una ben calibrata scelta del fuso granulometrico, anche da un appropriato e sagace utilizzo di una apparecchiatura vibrante per getti a forte armatura. I getti di conglomerato, oltre ad essere additivati come anzidetto, dovranno essere particolarmente curati, erogandoli lentamente e vibrandoli sapientemente, ciò per evitare segregazione del materiale inerte, bolle 4
5 d'aria, nidi di ghiaia o comunque brusche soluzioni di continuità di materiale, che possano nuocere alla resistenza complessiva dei plinti di fondazione. Spostamenti verticali ed orizzontali Il presente paragrafo ha lo scopo di chiarire le risultanze relative al punto C.6.3 del D.M. 16/01/1996 e riferentesi agli spostamenti elastici relativi tra due punti della struttura dovuti al sisma convenzionale, al fine di limitare la danneggiabilità delle parti non strutturali e degli impianti. Nel caso specifico, non essendo previste tampognature si può senz altro affermare che la struttura di copertura potrà agevolemente inflettersi, data la sua spiccata elasticità, senza creare alcun martellamento con le inesistenti tampognature sottostanti. Raccomandazioni Lo strato di conglomerato a copertura delle armature metalliche (copriferro) dovrà essere non minore di cm 3, per consentire una efficace protezione dagli agenti atmosferici esterni, dalle acque dilavanti e dalle escursioni termiche. I getti di conglomerato, oltre ad essere additivati come anzidetto, dovranno essere particolarmente curati, erogandoli lentamente e vibrandoli sapientemente, ciò per evitare segregazione del materiale inerte, bolle d'aria, nidi di ghiaia o comunque brusche soluzioni di continuità di materiale, che possano nuocere alla resistenza complessiva del manufatto protettivo da realizzare. Criteri di Calcolo Dati di input La struttura può essere suddivisa in sottostrutture, chiamate gruppi. La struttura è individuata da nodi riportati in coordinate. Ogni nodo possiede sei gradi di libertà, associati alle sei possibili deformazioni. I gradi di libertà possono essere liberi (codice 0), bloccati (1) o soggetti a connessione master slave (>1, ovvero < 0 se assegnati automaticamente da programma in corrispondenza del nodo baricentrico delle masse di piano). I materiali sono individuati da un codice specifico e descritti dal modulo di elasticità, dal coefficiente di Poisson, dal peso specifico, dal coefficiente di dilatazione termica. Le sezioni sono individuate in ogni caso da un codice numerico specifico e dal tipo: - Rettangolare piena (Rp); - Rettangolare cava (Rc); - Circolare piena (Cp); - Circolare cava (Cc); - T (T.); - T rovescia (Tr); - L (L.); - C rovescia (Cr); - Cassone (Ca); - Profilo singolo (Ps); - Profilo doppio (Pd); - Generica (Ge). 5
6 descritti con i relativi parametri identificativi. I carichi in luce sono individuati da un codice numerico, da un tipo e da una descrizione. Sono previsti carichi distribuiti trapezoidali riferiti agli assi globali (fx, fy, fz, fv) e locali (fx, fy, fz), forze concentrate riferite agli assi globali (FX, FY, FZ, FV) o locali (Fx, Fy, Fz), momenti concentrati riferiti agli assi locali (Mx, My, Mz), momento torcente distribuito riferito all'asse locale x (mx), carichi termici (tx, ty, tz), descritti con i relativi parametri identificativi, aliquote inerziali comprese, rispetto al riferimento locale. I carichi in luce possono essere attribuiti solo a elementi finiti del tipo trave o trave di fondazione. I gruppi formati da elementi del tipo asta reticolare riportano, in ordine, il numero dei nodi iniziale, finale e di riferimento, i codici dei materiali e delle sezioni utilizzate, nonché la temperatura di sollecitazione. I gruppi formati da elementi del tipo trave riportano, in ordine, i numeri dei nodi iniziale (I), finale (J) e di riferimento (K), la situazione degli svincoli ai nodi I e J (0=connessione rigida, 1=svincolato, da 2 a 9 le situazioni intermedie, con il codice 2 prossimo al valore 0 e 9 al codice 1), i codici dei materiali e delle sezioni, la situazione di carico nelle otto possibili condizioni A, B, C, D, E, F, G, H. Se nel prospetto dei carichi è presente un codice del tipo C**, esso individua il corrispondente codice di carico, ed è presente un numero, esso individua il coefficiente moltiplicativo del carico corrispondente. In caso di analisi sismica con il metodo statico equivalente viene riportato un prospetto riguardante il peso sismico del gruppo, le coordinate baricentriche relative, il coefficiente di distribuzione globale del gruppo funzione della sua quota, il coefficiente globale ricavato dal precedente in base ai parametri sismici, la forza sismica relativa. I gruppi relativi all'elemento trave di fondazione riportano informazioni analoghe; le condizioni di carico sono limitate a due (A e B); è indicata la caratteristica del suolo, la larghezza di contatto con il terreno e il numero di suddivisioni interne. I gruppi relativi agli elementi in stato piano di tensione, deformazione, assialsimmetrici e guscio/piastra (elementi bidimensionali) riportano informazioni sui nodi (vertici) dell'elemento, sui materiali, sullo spessore, sui carichi (anche termici, temperatura ed eventualmente gradiente termico), con relativa aliquota dinamica. Nel caso di vincoli agenti secondo le direzioni globali X Y Z i relativi gruppi riportano per ogni nodo, su due righe distinte (la prima per le traslazioni, la seconda per le rotazioni), le informazioni relative alle deformazioni imposte e alla relativa rigidezza. Per vincoli agenti secondo qualsiasi direzione vengono riportati anche i nodi di riferimento. Per i plinti viene riportato il nodo di attacco, il nodo di orientamento, il codice di sezione in pianta, l'altezza e la costante elastica di Winkler del terreno. Per i gruppi degli elementi finiti asta reticolare e degli elementi bidimensionali viene anche riportato un prospetto relativo alle aliquote dichiarate del peso proprio (nelle tre direzioni globali X Y Z), del carico termico per ciascuna condizione di carico e degli eventuali altri carichi abilitabili. Per i gruppi di vincoli viene riportato un prospetto riguardante i coefficienti moltiplicatori delle deformazioni imposte per ogni condizione di carico. Per le combinazioni di carico viene riportato un prospetto delle aliquote di ciascuna delle 8 condizioni di carico, la direzione eventuale del sisma agente, nonché l'entità dei carichi o delle masse dinamiche nodali assegnati. 6
7 Risultati nell'analisi statica o sismica statica equivalente. I risultati si riferiscono separatamente a ogni combinazione di carico. Per ogni nodo non bloccato vengono riportati gli spostamenti e le rotazioni, nonché i valori massimi delle deformazioni. Per ogni gruppo di aste reticolari viene riportata la tensione e la forza assiale agente. Per ogni gruppo di travi vengono riportate le sei sollecitazioni ai nodi estremi. Per ogni gruppo di travi di fondazioni vengono riportate le tre sollecitazioni e le tre deformazioni non nulle, nonché la pressione sul suolo, per i nodi estremi e intermedi di ciascuna trave. Per ogni gruppo di elementi in stato piano di tensione vengono riportate le tensioni membranali, le tensioni principali, con relativo angolo di riferimento. Le tensioni in questione possono essere evidenziate al centro e nei punti medi dei lati dell'elemento. Per ogni gruppo di elementi guscio/piastra vengono riportate, per il centro dell'elemento, le tensioni membranali, i momenti flettenti e torcenti e le tensioni ideali sul lato superiore e inferiore. Per ogni gruppo di vincoli e plinti vengono riportate le reazioni al nodo soggetto a vincolo. Elementi Il programma esegue l'analisi statica e dinamica di strutture generiche disposte nello spazio, considerando il comportamento elastico lineare di un insieme di elementi finiti. Gli elementi finiti sono del tipo: - trave, - trave di fondazione. Alcuni elementi sono realizzati come combinazione di più elementi singoli, ad esempio per simulare in maniera più immediata l'interazione suolo struttura. a) Trave L'elemento trave è soggetto a tutte le possibili deformazioni nello spazio e alle corrispondenti sei sollecitazioni, determinate ai nodi di estremità. Possono essere applicati carichi, in luce in tutte le direzioni, del tipo distribuito e concentrato (forze e momenti) e carichi termici con effetto estensionale e flettente. L'elemento può essere genericamente svincolato ai nodi di estremità; può essere composto con qualsiasi materiale e avere sezione generica. I nodi di estremità dell'elemento trave possono essere definiti applicando regole di connessione rigida, utili anche per modellare piani orizzontali di solaio. All'elemento trave il programma applica, se previsto, automaticamente i carichi inerziali di tipo sismico previsti dalla vigente normativa per il calcolo statico equivalente. Possono essere inoltre applicati carichi nodali. b) Trave di fondazione L'elemento trave di fondazione orizzontale è ottenuto per sovrapposizione dell'elemento trave e del vincolo alla traslazione verticale. Sono bloccati i gradi di libertà alla traslazione orizzontale e alla rotazione intorno all'asse verticale. Possono essere applicati carichi in luce e carichi nodali. 7
8 Combinazioni di carico DM 96 s.l. statico Le combinazioni di carico s.l.u. sono ottenute mediante diverse combinazioni dei carichi permanenti ed accidentali in modo da considerare tutte le situazioni più sfavorevoli agenti sulla struttura. I carichi vengono applicati mediante opportuni coefficienti parziali di sicurezza, considerando l eventualità più gravosa per la sicurezza della struttura. Risultano introdotte specifiche combinazioni di carico per valutare lo stato limite di esercizio (tensioni, fessurazione, deformabilità). Oltre all impostazione spaziale delle situazioni di carico potenzialmente più critiche, in sede di dimensionamento vengono ulteriormente valutate, per le varie travate, tutte le condizioni di lavoro derivanti dall alternanza dei carichi variabili, i cui effetti si sovrappongono a quelli dei pesi propri e dei carichi permanenti. Vengono anche imposte delle sollecitazioni flettenti di sicurezza in campata e risultano controllate le deformazioni in luce degli elementi. DM 96 s.l. sismico Le combinazioni di carico s.l.u. statiche (in assenza di azioni sismiche) sono ottenute mediante diverse combinazioni dei carichi permanenti ed accidentali in modo da considerare tutte le situazioni più sfavorevoli agenti sulla struttura. I carichi vengono applicati mediante opportuni coefficienti parziali di sicurezza, considerando l eventualità più gravosa per la sicurezza della struttura. Risultano introdotte specifiche combinazioni di carico per valutare lo stato limite di esercizio (tensioni, fessurazione, deformabilità). Le azioni sismiche sono valutate in conformità a quanto stabilito dalle norme e specificato nel paragrafo sulle azioni. Oltre all impostazione spaziale delle situazioni di carico potenzialmente più critiche, in sede di dimensionamento vengono ulteriormente valutate, per le varie travate, tutte le condizioni di lavoro statico derivanti dall alternanza dei carichi variabili, i cui effetti si sovrappongono a quelli dei pesi propri e dei carichi permanenti. Vengono anche imposte delle sollecitazioni flettenti di sicurezza in campata e risultano controllate le deformazioni in luce degli elementi. Ordinanza 3274 Le combinazioni di carico s.l.u. statiche (in assenza di azioni sismiche) sono ottenute mediante diverse combinazioni dei carichi permanenti ed accidentali in modo da considerare tutte le situazioni più sfavorevoli agenti sulla struttura. I carichi vengono applicati mediante opportuni coefficienti parziali di sicurezza, considerando l eventualità più gravosa per la sicurezza della struttura. Le azioni sismiche sono valutate in conformità a quanto stabilito dalle norme e specificato nel paragrafo sulle azioni. Vengono in particolare controllate le deformazioni allo stato limite ultimo, allo stato limite di danno e gli effetti del second ordine. 8
9 In sede di dimensionamento vengono analizzate tutte le combinazioni, anche sismiche, impostate ai fini della verifica s.l.u. Vengono anche processate le specifiche combinazioni di carico introdotte per valutare lo stato limite di esercizio (tensioni, fessurazione, deformabilità). Oltre all impostazione spaziale delle situazioni di carico potenzialmente più critiche, in sede di dimensionamento vengono ulteriormente valutate, per le varie travate, tutte le condizioni di lavoro statico derivanti dall alternanza dei carichi variabili, i cui effetti si sovrappongono a quelli dei pesi propri e dei carichi permanenti. Vengono anche imposte delle sollecitazioni flettenti di sicurezza in campata e risultano controllate le deformazioni in luce degli elementi. Codici di carico Premesso che spesso le aste subiscono l'azione di un numero limitato di carichi standard (ad esempio: peso proprio solaio, permanente e accidentale uffici, neve, tamponamento), il cui effetto finale dipende dal valore unitario di tale carico e dalla luce di influenza. Si preferisce registrare nel progetto i carichi standard (relativamente pochi), con il loro valore unitario, e quindi assegnare a ogni asta la luce di influenza per ciascun carico interessato. Per assegnare un carico ad un'asta, esso viene preventivamente codificato (in sostanza registrato nel progetto in corso), assegnandogli un numero compreso fra 1 a 999. I codici da 1 a 24 sono quelli destinati a recepire i carichi standard.le stesse operazioni di inserimento vanno eseguite per i carichi non standard, con la sola differenza che il codice numerico libero va oltre il codice 24. Condizioni di carico I profili esaminati in questo elaborato sono stati calcolati tenendo conto delle seguenti condizioni di carico : - Condizione di carico n.1 peso proprio profili, pannelli ed escursione termica - Condizione di carico n.2 carico dovuta alla neve; - Condizione di carico n.3 carico dovuto alla spinta del vento. Analisi dei risultati La struttura è stata suddivisa in sottostrutture, chiamate gruppi, ogni gruppo viene individuato nei suoi elementi, oltre che da un nome che lo identifica inequivocabilmente (travi di fondazione, pilastri ecc.), dai nodi riportati in coordinate e stampate nella prima parte del tabulato di calcolo. La modellazione viene di poi visualizzata, data la mole di nodi che ne scaturisce, tramite delle stampe a colori che ne evidenziano la morfologia e l'attendibilità con il manufatto esistente. Il modello matematico viene reso in tal modo, sia nelle caratteristiche geometriche, sia in quelle meccaniche, il più possibile rispondente alla realtà dei manufatti, oggetto di verifica. Per una sintesi di quelle informazioni necessarie ad una completa visualizzazione delle tensioni nelle strutture verificate si é preferito fornire delle stampe a colori, le quali ultime sono state elaborate tenendo in conto l'interpolazione dei valori delle sollecitazioni nei vari elementi della struttura. 9
10 Tale metodo riesce a dare un panorama chiaro, esauriente ed intuitivo delle sollecitazioni in gioco nelle membrature esaminate, senza appesantire la stampa del calcolo a tutto vantaggio della maggiore intelligenza dell'elaborato. ANALISI DEL CARICO NEVE - Cantiere: Galati Mamertino- NORMATIVE DI RIFERIMENTO [D.M. 16/1/96]: Norme tecniche relative ai Criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi [Circ. M.LL.PP. 4/7/96 n. 156]: Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme tecniche relative ai criterigenerali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi' di cui al DM 16/1/96 CARICO NEVE AL SUOLO Località: GALATI MAMERTINO Regione : Sicilia Zona : 3 hslm : 700 m qsk : 2.30 kn/m² COEFFICIENTI DI FORMA PER IL CARICO NEVE Tipologia tetto: copertura ad una falda alfa : 3 µ :,8 qsd : 1,84 kn/m² [Circ. M.LL.PP. 4/7/96 n. 156]: Istruzioni per l'applicazione delle 'Norme tecniche relative ai criteri generali per la verifica di sicurezza delle costruzioni e dei carichi e sovraccarichi' di cui al DM 16/1/96 Località : GALATI MAMERTINO Regione : Sicilia Zona : 4 hslm : 790 m H edificio (gronda) : 5,5 m Quota falda : 6 m Inclinazione tetto : -3 V,ref ao : 28 m/s : 500 m 10
11 ka : 0,03 1/s q,ref : 490 N/m² Classe rugosità : A Categoria esposizione : V kr : 0,23 zo : 0,7 m z,min : 12 m COEFFICIENTI DI ESPOSIZIONE: Ce (quota gronda) : 1,48 Ce (quota colmo ) : 1,48 Ce (quota z=zmin) : 1,48 Coeff. topografia : 1, Coeff. dinamico : 1, COEFFICIENTI DI FORMA: - Superfici sopravvento - Parete: Cpe :,8 Cpi :,5 Cp : 1,3 Tetto: Cpe :, Cpi :,5 Cp :,5 COEFFICIENTI DI FORMA: - Superfici sottovento - Parete: Cpe :, Cpi : -,5 Cp : -,5 Tetto: Cpe : -,4 Cpi : -,5 Cp : -,9 PRESSIONE DEL VENTO: - Superfici sopravvento - Parete: 11
12 Pmax (z=hmax) Pmin (z=zmin) : 942,37 N/m² : 942,37 N/m² Tetto: P : 362,45 N/m² PRESSIONE DEL VENTO: - Superfici sottovento - Parete: Pmax (z=hmax) : -362,45 N/m² Pmin (z=zmin) : -362,45 N/m² Tetto: P : -652,41 N/m² PRESSIONE DEL VENTO: - Valori totali - Parete: Pmax (z=hmax) : 1304,82 N/m² Pmin (z=zmin) : 1304,82 N/m² SEGUE : CALCOLO DELLA PENSILINA 12
13 Fig. 1 Modello solido struttura di pensilina lineare a protezione della piccola gradinata perimetrale al campo sportivo. 13
14 Fig. 2 Sezione trasversale della pensilina costituita da fondazione annegata nella gradinata, montante in c.a. e traversi in legno lamellare. 14
15 Fig. 3 Vista carpenteria copertura pensilina confezionata con travi portanti ed arcarecci in legno lamellare. 15
16 Fig.4 Deformata statica condizione di carico n.1 sollecitazione dovuta ai carichi verticali e dinamici. 16
17 Fig.5 Deformata statica condizione di carico n.2 sollecitazione dovuta alla precipitazione nevosa massima. 17
18 Fig.6 Deformata statica condizione di carico n.3 sollecitazione dovuto al vento ascendente. 18
19 Fig.7 Inviluppo dei massimi spostamenti dinamici nelle peggiori condizioni di carico e sovraccarico 19
20 Fig.8 Armonica del primo modo di vibrare relativo al modello di pensilina oggetto di studio 20
21 Fig. 9 Armonica del quarto modo di vibrare della pensilina proposta e verificata. 21
22 Fig.10 Mappa delle tensioni ideali nelle aste per gli inviluppi di sollecitazione dovuti alle condizioni di carico precedenti. 22
23 INTESTAZIONE E DATI CARATTERISTICI DELLA STRUTTURA (Ordinanza 3274) =============================================================================================================== Nome dell'archivio di lavoro : Pensilina Intestazione del lavoro : Pensilina in legno lamellare Tipo di struttura : Nello spazio Tipo di analisi : Statica e Dinamica Spettro di risposta : Stato limite ultimo Tipo di soluzione : Lineare Unita' di misura delle Forze : kg Unita' di misura Lunghezze : cm PARAMETRI SISMICI Zona sismica : 2 a/g = 0.25 Categoria del suolo : C Fattore di importanza : 1.2 Numero di frequenze : 6 Coefficiente di smorzamento : 5% Eccentricità accidentale : 5% Angolo del sisma nel piano orizzontale : 0 Fattore q di struttura per sisma orizzont. : qor=2 Sisma lungo l'asse Z : No Combinazione dei modi : CQC Combinazione componenti azioni sismiche : Eurocodice 8 : 0.3 : 0.3 GRUPPI DELLA STRUTTURA ELEMENTO FINITO TRAVE n.gruppo descrizione 1 Montanti 2 Traverso 3 Saette circolari 4 Arcarecci ELEMENTO FINITO TRAVE DI FONDAZIONE n.gruppo descrizione 1 Fondazioni NODI DEL SISTEMA nodo coord X coord Y coord Z temp ux uy uz rx ry rz
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