Documento di lavoro per il Tavolo-Tunisia

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Documento di lavoro per il Tavolo-Tunisia"

Transcript

1 Documento di lavoro per il Tavolo-Tunisia 1. Il Tavolo-Tunisia della cooperazione decentrata, coordinato dal MAE-DGCS/Ufficio della cooperazione decentrata, si è costituito presso il MAE il 7 aprile 2009 e in questa occasione ha programmato di svolgere, a cura delle Regioni e delle Province, iniziative seminariali (workshop) finalizzate a promuovere la cooperazione con la Tunisia. Nei workshop, a cui hanno partecipato il MAE, l Ambasciatore o il Console di Tunisia, la FIPA (Agenzia tunisina di promozione degli investimenti esteri) e Assafrica (Confindustria), sono stati presentati agli imprenditori locali gli strumenti finanziari messi a disposizione dal MAE (Linea di credito per le PMI tunisine, credito agevolato agli operatori italiani per costituire società miste) e le opportunità offerte dalla Tunisia agli investitori esteri. In seguito a tali iniziative le manifestazioni di interesse degli imprenditori (profili delle imprese) sono state raccolte in un Catalogo dinamico delle imprese, messo a disposizione della controparte tunisina per facilitare la ricerca del partner. Sono stati realizzati, tra maggio 2009 e luglio 2010, 25 workshop in altrettante città italiane e sono stati raccolti in Catalogo almeno 450 profili d impresa pubblicati sul sito web di Assafrica&Mediterraneo (Confindustria), accessibili agli operatori economici tunisini che vorranno consultarli per cercare il loro partner economico e per depositarvi il profilo della propria impresa. Sullo stesso sito ( le imprese italiane potranno trovare l eventuale partner tunisino. Le imprese che hanno fornito i loro dati appartengono ai seguenti settori: aeronautica ed aerospaziale, alimentari e agroindustria, arredamento, edilizia, elettricità, energia ed energie rinnovabili, estrazione e lavori in pietra, floricoltura, componentistica, macchine utensili e impiantistica, chimica e materie plastiche, cantieristica, pesca, legno, abbigliamento e accessori, disinquinamento dei terreni e delle acque, telecomunicazioni e trasporti, servizi alle imprese, ricerca scientifica e innovazione tecnologica. Il Catalogo delle imprese, che viene aggiornato permanentemente, è uno strumento di grande trasparenza e a costo zero, messo a disposizione del partenariato italo-tunisino e giunge a coronamento di un anno di attività del Tavolo- Tunisia. A conferma dell interesse suscitato dai workshop promossi dagli Enti territoriali con l adesione delle rappresentanze diplomatiche tunisine in Italia e la partecipazione della FIPA (Agenzia governativa tunisina di promozione degli investimenti esteri), più di trecento operatori economici italiani hanno partecipato agli incontri business to business organizzati dalla FIPA nel quadro del XII Forum di Cartagine sugli investimenti, tenutosi a Tunisi il 3-4 giugno Nel primo anno di lavoro, il Tavolo-Tunisia ha quindi concentrato le proprie attività nella presentazione agli imprenditori degli strumenti finanziari del Ministero e delle opportunità offerte agli investitori dalla Tunisia, allo scopo di sensibilizzare gli operatori economici italiani, conseguendo importanti risultati grazie all impegno degli Enti territoriali e delle Associazioni imprenditoriali che condividono la prospettiva di realizzare in Tunisia un modello di cooperazione, incentrata sul partenariato territoriale, che coinvolge gli attori pubblici e privati, nazionali e locali, dei due Paesi, in accordo con le raccomandazioni dell OCSE sulla efficacia degli aiuti e con le Linee guida della cooperazione allo sviluppo del MAE. Questa prospettiva, condivisa da tutti gli attori, si materializza via via e si consolida in un progetto comune, attraverso la circolazione delle idee, la diffusione, l applicazione e il perfezionamento delle buone pratiche sperimentate localmente tra tutti i soggetti attivi del Tavolo, con il coordinamento e la supervisione del Ministero, senza formule e sovrastrutture

2 multilivello di gestione. Il Tavolo-Tunisia si configura, pertanto, come una rete che condivide gli obiettivi e la metodologia di approccio, relativamente alla quale il Ministero svolge un ruolo di coordinamento, sia per facilitare la diffusione delle informazioni e delle buone pratiche degli Enti territoriali e degli attori locali, sia per perfezionare i metodi e gli strumenti e, infine, per accompagnare le istituzioni locali italiane nei rapporti con i partner pubblici e privati tunisini. 3. Nella fase operativa appena conclusa, la Regione Sicilia ha svolto, per un certo periodo, il ruolo di capofila. Attualmente, le Regioni e le Province del Tavolo-Tunisia che hanno maggiormente contribuito al conseguimento dei suddetti risultati, intendono dare avvio ad una nuova fase operativa, proponendola agli altri Enti territoriali inclusi nella rete e dandone avviso in generale attraverso la Conferenza delle Regioni, l UPI e l Anci. Come è stato più volte sottolineato, la linea di credito per le PMI tunisine a cui si aggiunge il credito agevolato concesso agli imprenditori italiani del settore primario e dell agro-trasformazione per realizzare imprese miste all estero (rispettivamente artt. 6 e 7 della L. 49/87) rappresenta e continua a rappresentare un importante strumento per favorire la conoscenza e la collaborazione tra il tessuto produttivo dei due paesi. Il Tavolo-Tunisia continuerà, pertanto, a diffonderne la conoscenza e a promuoverne l utilizzo presso gli imprenditori tunisini ed italiani, con le opportune iniziative, perché l uso di tale strumento prelude alla costruzione di rapporti più strutturati e stabili tra le imprese ed i territori dei due paesi, a partire dalla costituzione di imprese, consorzi e filiere miste. 4. Ne consegue che, per capitalizzare e dare continuità e sviluppo a quanto finora conseguito dal Tavolo-Tunisia, sembra opportuno attivare una successiva fase operativa in cui impegnare tutta la rete, con l obiettivo di incrementare la conoscenza e l utilizzo degli strumenti finanziari offerti dal MAE (crediti d aiuto) e di promuovere contestualmente la costituzione di società miste in Tunisia. Per realizzare tale obiettivo sarà necessario offrire agli imprenditori che manifestano il loro interesse per la Tunisia e che, pertanto, si iscrivono al Catalogo dinamico delle imprese, uno specifico servizio di promozione e supporto degli investimenti in Tunisia, funzionante a livello locale e a costo zero per le Amministrazioni (perché informatizzato), da attivare presso la Camera di commercio o lo Sportello Sprint locale se operativo. Lo scopo del servizio sarà di armonizzare gli strumenti e i servizi di supporto ai processi di internazionalizzazione delle imprese, messi a disposizione da Agenzie nazionali e locali (Ministero degli Esteri, SIMEST, SACE, Enti territoriali, Camere di commercio, Istituti finanziari e di garanzia operanti sul territorio, Associazioni imprenditoriali e loro servizi, sportello SPRINT), in collegamento con le Unioni tunisine degli imprenditori (UTICA e UTAP) e le Agenzie tunisine di promozione degli investimenti (FIPA e APIA), per fornire informazioni, prestare assistenza tecnica, offrire supporto finanziario, facilitare l accesso al credito e alle garanzie creditizi, accompagnare le imprese per costituire società miste in Tunisia. 5. Il servizio di promozione e supporto degli investimenti in Tunisia agisce come strumento facilitatore di rete e pertanto potrà, nello specifico: 5.1 informare ed aggiornare gli imprenditori sulle opportunità di investimento, le facilitazioni fiscali e gli incentivi finanziari offerti dalla Tunisia (in collegamento con UTICA, UTAP, FIPA, APIA); 5.2 orientare gli imprenditori per avere accesso alle agevolazioni finanziarie alle

3 garanzie bancarie offerte in Italia dalle suddette Agenzie nazionali e locali e per usufruire delle eventuali forme di assistenza e supporto necessarie alla formulazione di studi di fattibilità (in collegamento con MAE, SIMEST, Istituzioni finanziarie e di garanzia operanti sul territorio, Associazioni imprenditoriali); 5.3 individuare utilizzando il Catalogo delle imprese e di concerto con le controparti tunisine il partner tunisino, la localizzazione più vantaggiosa dell investimento in Tunisia, le facilitazioni fiscali e gli incentivi finanziari applicabili all impresa mista in ragione del settore produttivo e della localizzazione, oltre ad una previsione di mercato relativa all impresa mista dalla quale derivi la convenienza durevole dell investimento (in collegamento con UTICA, UTAP, FIPA, APIA e sistema camerale italiano); 5.4 organizzare l accompagnamento in Tunisia dell imprenditore locale, compresi gli incontri B2B (in collegamento con l Ente territoriale, le Associazioni imprenditoriali, il sistema camerale, le controparti tunisine). Il risultato di questa attività sarà la formulazione di un Progetto personalizzato di investimento per costituire una società mista in Tunisia. 6. Il Servizio per gli investimenti in Tunisia consiste fondamentalmente in un interfaccia tra gli imprenditori e la rete delle Agenzie nazionali e locali che gestisce, elabora e diffonde con mezzi informatici, un formulario. Il formulario viene inviato all imprenditore che ne fa richiesta, il quale lo compila con il profilo della propria impresa, specificando, tra l altro, il settore, il fatturato, il numero di addetti, le eventuali relazioni economiche e commerciali all estero, che tipo di business intende realizzare in Tunisia, l entità dell investimento che si propone di realizzare, la quota di capitale che intende apportare direttamente e l eventuale segnalazione del partner tunisino se già individuato attraverso il catalogo delle imprese. Il formulario, compilato dall imprenditore, ritorna quindi al Servizio che, dopo averlo inserito nel Catalogo delle Imprese online, lo inoltra successivamente alle diverse Agenzie che hanno aderito alle rete di sostegno locale, ciascuna delle quali apporta il proprio specifico contributo alla formulazione di una o più ipotesi di investimento personalizzato in Tunisia (per es. Simest propone di partecipare al capitale sociale con una quota X, la Banca locale ritiene di poter offrire un finanziamento Y a un tasso Z, il Consorzio fidi propone un costo G per concedere la garanzia bancaria, l Ente territoriale interviene con proprie risorse R per contribuire ai costi assicurativi o dello studio di fattibilità, il MAE finanzia la fornitura di beni strumentali all impresa mista e, se si tratta di produzione agricola o agrotrasformazione concede un credito agevolato per finanziare una quota del capitale di rischio dell investitore italiano). Una volta interpellate anche le Agenzie pubbliche e private della Tunisia per ottenere il necessario supplemento di informazioni relative al partner tunisino, alla localizzazione dell investimento, alle facilitazioni fiscali, agli incentivi finanziari, il Servizio restituisce all imprenditore il formulario che contiene ora l ipotesi personalizzata di progetto d investimento in Tunisia, costituita dalle sommatoria delle proposte studiate dalle diverse Agenzie della rete e corredata dalla lista dei contatti a cui l imprenditore si rivolgerà (Simest, Banche, Confidi, ecc.) per ottenere le agevolazioni finanziarie e le garanzie necessari a supportare il proprio progetto personalizzato di investimento in Tunisia. Il profilo dell impresa interessata compare anche online, sul Catalogo delle imprese, a disposizione degli eventuali partner tunisini. Infine l Ente territoriale, che segue il monitoraggio dell intero processo, prepara gli incontri B2B mirati in Tunisia, agendo di concerto con le Associazioni degli

4 industriali e la Camera di commercio del territorio, e con UTICA, UTAP, APIA, FIPA. 6.1 Per dar vita al suddetto Servizio, l Ente territoriale convoca un primo incontro con le Agenzie nazionali e del territorio, pubbliche e private (Ministero degli Esteri, SIMEST, SACE, Enti locali, Camere di commercio, Istituti finanziari e di garanzia operanti sul territorio, Associazioni imprenditoriali e loro servizi, sportello SPRINT) per condividere il progetto di dotare gli imprenditori di un servizio di assistenza, supporto ed accompagnamento all investimento in Tunisia, finalizzato a coordinare l offerta dei prodotti e servizi offerti dalle suddette Agenzie allo scopo di rafforzare e migliorare, a livello locale, il supporto finanziario, l assistenza tecnica e l accompagnamento a favore delle imprese locali che intendono costituire società miste in Tunisia; 6.2 L Ente territoriale, per consolidare il partenariato locale pubblico-privato a sostegno del servizio che si intende offrire agli impenditori, può stipulare protocolli d intesa con la Camera di commercio e le Associazioni imprenditoriali più rappresentative. 6.3 L Ente territoriale organizza un evento pubblico per presentare agli imprenditori il servizio di supporto agli investimenti in Tunisia. 6.4 L Ente territoriale appronta materialmente il servizio di supporto agli investimenti, presso la CCIA e/o come funzione locale dello SPRINT. 7. Il Tavolo-Tunisia della cooperazione decentrata è una rete di Regioni ed Enti locali che hanno manifestato al Ministero degli esteri il loro interesse alla cooperazione con la Tunisia, chiedendo al Ministero di facilitare le azioni di sistema all estero intraprese dalle pubbliche istituzioni di concerto con il loro partenariato socio-economico locale, anche avvalendosi degli strumenti finanziari messi a disposizione dal Ministero stesso, come la Linea di credito per le PMI tunisine. L obiettivo prioritario di queste azioni consiste nel dar vita ad imprese, consorzi e filiere miste italo-tunisine, attraverso la diretta concertazione con le pubbliche amministrazioni centrali e locali della Tunisia, le Agenzie governative di promozione degli investimenti e le associazioni degli imprenditori di tutti i settori produttivi. Il Tavolo-Tunisia deve porsi anche un ulteriore obiettivo a più lungo termine, che tenga conto delle strategie di sviluppo del partner tunisino. 8. Entro il 2016 la Tunisia intende triplicare le esportazioni, moltiplicare gli investimenti nei settori tessile e dell abbigliamento, agro-alimentare, elettromeccanica e ICT, sviluppare le infrastrutture (porti, intermodalità, reti energetiche, telecomunicazioni), rafforzare i settori della formazione professionale e dell alta formazione, dar vita a nuovi poli scientifici e tecnologici, e incrementare quelli esistenti, in cui concentrare le imprese e i relativi servizi, dare grande impulso allo sviluppo urbanistico e promuovere il settore turistico. Per sostenere tale sforzo, la Tunisia offre agli investitori esteri significativi incentivi fiscali e potrà contare su risorse governative, sul supporto delle risorse europee (ENPI-Paese) e sugli investimenti diretti esteri, provenienti principalmente dall area del Golfo. Questa strategia di sviluppo porta il nome di Orizzonte 2016, ed è stata presentata dal Governo tunisino all Italia, alla Francia, alla Spagna, al Regno Unito e alla Germania, chiedendo a questi paesi di aiutare la Tunisia a realizzare i propri obiettivi di sviluppo. Tenendo conto di questo scenario, il Tavolo-Tunisia ha realizzato, nel corso del primo anno di attività ( ), come è già stato ricordato, un ciclo di iniziative di animazione territoriale (workshop), finalizzate a presentare la Linea di credito

5 messa a disposizione delle PMI tunisine dal MAE e le opportunità offerte dalla Tunisia agli investitori stranieri e a promuovere l interesse imprenditoriale per la Tunisia, raccogliendo in un Catalogo dinamico i profili delle imprese interessate a fornire beni e servizi alle PMI tunisine a valere sulla linea di credito italiana, privilegiando le imprese fornitrici e gli investitori appartenenti ai settori indicati come prioritari nella Strategia tunisina Orizzonte L obiettivo a più lungo termine che gli Enti territoriali del Tavolo-Tunisia devono porsi sin da ora è, pertanto, di mettere in rete i sistemi socio-economici locali italiani con le aree di sviluppo della Tunisia, primi tra tutti i poli di sviluppo innovativo (tecnopoli) individuati nel quadro della Strategia Orizzonte 2016, e ciò per almeno due ragioni. Innanzi tutto, l Italia ha una più lunga tradizione in materia di sviluppo locale (dai distretti industriali alle varie forme di programmazione negoziata territoriale) e quindi può contare su un vantaggio competitivo, in questo campo, rispetto ai suddetti Paesi europei. La seconda ragione è che la competitività delle imprese locali che intendono realizzare investimenti in Tunisia viene incrementata se alle spalle dell impresa giocano organicamente e costantemente tutti i fattori diversificati di competitività e di sviluppo che fanno capo al territorio. L efficacia di questi fattori per il successo dell impresa è anche il principale elemento di deterrenza verso la delocalizzazione dell impresa stessa, e, al contrario, rappresenta un incentivo a reinvestire nel territorio d origine. 9. L obiettivo di più lungo termine e la prospettiva nella quale le azioni degli Enti territoriali del Tavolo-Tunisia devono collocarsi è, quindi, la realizzazione del partenariato territoriale con la Tunisia attraverso la cooperazione tra i sistemi produttivi locali dei due Paesi ed il trasferimento di modelli produttivi, di gestione territoriale e di welfare per lo sviluppo sostenibile. Il partenariato territoriale con la Tunisia si propone di convertire in cooperazione i fattori potenziali di competizione economica e commerciale e gli altri fattori critici che riguardano i flussi migratori, le problematiche ambientali nel Mediterraneo, i temi della salvaguardia del patrimonio culturale comune e delle differenze culturali, della sicurezza e della convivenza secondo la migliore tradizione della cooperazione allo sviluppo nel quadro di una strategia win-win o, in altri termini, di co-sviluppo. Questa impostazione riprende, peraltro, le raccomandazioni dell OCSE in materia di efficacia degli aiuti e l approccio multistakeholder promosso dalla Cooperazione Italiana. 10. Per quanto precede, la rete degli Enti territoriali che costituisce il Tavolo-Tunisia coordinato dal Ministero degli Esteri, deve proporsi di rafforzare l efficienza dei sistemi territoriali di sviluppo (Enti locali, imprese, associazioni di categoria, sindacati, sistema camerale, istituti finanziari, servizi pubblici e servizi alle imprese, trasporti e logistica, reti energetiche, di informazione e di comunicazione, ricerca e sviluppo, programmazione urbana, smaltimento dei rifiuti, ecc.) e di consolidare il partenariato pubblico-privato locale. Queste politiche di sviluppo locale, di competenza degli Enti territoriali, hanno lo scopo di incrementare le economie esterne, accrescere le capacità di innovazione ed abbattere i costi in modo da sostenere l impresa che investe in Tunisia, con l apporto dei vantaggi competitivi del territorio di origine (rafforzamento delle infrastrutture di comunicazione e logistica, servizi di sostegno all innovazione ed altri servizi all impresa, servizi ambientali, servizi di salvaguardia e valorizzazione del patrimonio culturale e delle tradizioni produttive, formazione professionale, politiche attive del lavoro e buone relazioni industriali, cooperazione e coesione sociale).

6 Queste stesse politiche, essendo vantaggiose per l impresa che internazionalizza, sono un incentivo a reinvestire nel territorio di origine e un disincentivo alla delocalizzazione e costituiscono più in generale un fattore di attrattività degli investimenti. Il rafforzamento dei sistemi produttivi territoriali è, infine, funzionale alla costruzione del partenariato territoriale tra gli attori italiani (le istituzioni, gli agglomerati e le reti locali di imprese, i distretti industriali e le esperienze di progettazione integrata territoriale di cui l Italia, sia pure con luci ed ombre, è ricca, e tutti gli altri attori pubblici e privati che vi interagiscono) e gli attori tunisini, cioè le istituzioni e i poli tematici di innovazione tecnologica, di concentrazione dei servizi e delle infrastrutture e di attrattività degli investimenti nazionali ed internazionali (tecnopoli), promossi dalla Tunisia nel quadro della Strategia di sviluppo industriale Orizzonte 2016, che prevede l estensione ed il rafforzamento dell organizzazione per cluster della produzione nazionale. Il partenariato territoriale implica a sua volta un duplice reciproco vantaggio: per la Tunisia, che acquisisce tecnologia, modelli produttivi, funzionali e di gestione, si avvale dell Italia come piattaforma logistica per gli sbocchi commerciali verso la Mitteleuropa e l Eurasia e per l Italia che converte la competizione potenziale con la Tunisia in cooperazione e rafforza le proprie posizioni sia sui mercati europeo ed eurasiatico, sia e soprattutto sul mercato mediterraneo e mediorientale. Va considerato anche che il Nord-Africa e la Tunisia in particolare rappresentano una piattaforma privilegiata di relazioni economiche ed interscambio con i Paesi dell Africa sub-sahariana. Adottare collettivamente questa strategia win-win significa inoltre, soprattutto per le regioni del centro-sud d Italia, riconoscere che il baricentro privilegiato dell economia e degli scambi deve essere il Mediterraneo, e che è pertanto necessario, a vantaggio di tutto il sistema-italia, proiettare verso questo quadrante il sistema delle economie meridionali. Il Tavolo-Tunisia può costituire, a tal fine, un utile laboratorio di sistema. 11. Il partenariato territoriale, promosso dalle istituzioni pubbliche con il concorso degli attori privati dei due Paesi, individua nel partenariato economico una componente strategica, perché è finalizzato a promuovere la crescita ed a incrementare l occupazione sia in Italia che in Tunisia, ma integra necessariamente anche altre tematiche di natura culturale, ambientale, sociale. Pertanto, attraverso il partenariato territoriale, non soltanto vengono proposti, concertati e trasferiti modelli di organizzazione e gestione produttiva, ma anche modelli di sviluppo locale equilibrati e sostenibili, capaci di incrementare l occupazione, intensificare e diffondere saperi e buone pratiche locali, valorizzare i fattori di diversificazione storico-culturale ed ambientale e integrare modelli di welfare. Il Tavolo-Tunisia della cooperazione decentrata può operare, in prospettiva, per mettere in rete le esperienze italiane di partenariato internazionale realizzate, secondo questa strategia, dalle istituzioni e dai sistemi socio-economici locali, per condividere e generalizzare buone pratiche e coordinare le politiche locali che a questo modello si ispirano, per fare sistema, nel quadro delle politiche nazionali, e realizzare un migliore posizionamento dell Italia nel Quadrante mediterraneo, a partire dall esperienza pilota con la Tunisia. Questa prospettiva di sistema può avere il nome, per analogia con il Catalogo delle imprese, che è la realizzazione del primo anno di lavoro del Tavolo, di Catalogo dei sistemi territoriali: CAST-Tunisia, anche per evidenziarne la natura di progetto di partenariato territoriale caratterizzato dall approccio multiattori e multistakeholder e per azioni di sistema.

Unioncamere Calabria - Lamezia Terme - 2 aprile 2015. L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020

Unioncamere Calabria - Lamezia Terme - 2 aprile 2015. L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020 L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione 2014-2020 Programmazione 2014-2020 In un mondo oramai globalizzato le PMI devono essere in grado di affrontare la sempre più crescente concorrenza

Dettagli

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione

ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione PROVINCIA DI POTENZA Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio Home PIANO D AZIONE ENEPOLIS Indice ATTIVITÀ E Piano di informazione e comunicazione L attività E comprende tre azioni specifiche;

Dettagli

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali

Piani integrati per lo sviluppo locale. Progetti di marketing territoriale. Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Piani integrati per lo sviluppo locale Progetti di marketing territoriale Progettazione e start-up di Sistemi Turistici Locali Sviluppo di prodotti turistici Strategie e piani di comunicazione Percorsi

Dettagli

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa

AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa AIBE ED EXPO 2015 S.p.A. Protocollo d intesa Siglato a Milano il 17 Maggio 2010 PROTOCOLLO D INTESA TRA Associazione fra le Banche Estere in Italia (di seguito AIBE ), con sede in Milano in Piazzale Cadorna

Dettagli

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it

CHI SIAMO. Viale Assunta 37 20063 Cernusco s/n Milano 02-92107970 info@cimscarl.it CHI SIAMO C.I.M. non è un comune consorzio ma una società consortile creata dopo approfonditi studi ed esperienze maturate da un gruppo di specialisti in grado di operare in molte aree geografiche del

Dettagli

Legnano, 26 ottobre 2011

Legnano, 26 ottobre 2011 Legnano, 26 ottobre 2011 Euroimpresa Legnano nasce nel luglio del 1996 quale naturale evoluzione del Comitato di reindustrializzazione di Legnano, costituito su spinta della Provincia di Milano e del Comune

Dettagli

Agenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni

Agenda. Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria. Consulenza globale. Ambiti d intervento. Conferma e arricchimento soluzioni Agenda Gli accordi Intesa Sanpaolo Confindustria Piccola Industria Consulenza globale Ambiti d intervento Conferma e arricchimento soluzioni 1 Intesa Sanpaolo - Confindustria Piccola Industria Un impegno

Dettagli

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS

La costituzione degli Istituti Tecnici Superiori e la riorganizzazione del sistema dell IFTS Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Direzione generale per l istruzione e formazione tecnica superiore e per i rapporti con i sistemi formativi delle Regioni La costituzione degli

Dettagli

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo.

Vuole rappresentare un punto di riferimento affidabile in quei delicati momenti di cambiamento e di sviluppo del nuovo. MASTER si propone come facilitatore nella costruzione e pianificazione di strategie di medio e lungo termine necessarie ad interagire con gli scenari economici e sociali ad elevato dinamismo. Vuole rappresentare

Dettagli

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI)

POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) POI ENERGIE RINNOVABILI E RISPARMIO ENERGETICO 2007-2013 (POI) Avanzamento Attività Organismo Intermedio Ministero dello Sviluppo Economico Direzione generale per gli incentivi alle imprese D.G.I.A.I Linee

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus)

Protocollo d intesa tra. Regione Toscana e. Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Protocollo d intesa tra Regione Toscana e Water Right and Energy Foundation Onlus (W.E.R.F. Onlus) Consolidamento e sviluppo della collaborazione per attività cooperazione internazionale nel settore dell'accesso

Dettagli

Ruolo e attività del punto nuova impresa

Ruolo e attività del punto nuova impresa SISTEMA DOTALE E CULTURA D IMPRESA: UNA RETE DI SERVIZI PER IL TERRITORIO MANTOVANO a cura di Alessandra Ligabue PROMOIMPRESA Ruolo e attività del punto nuova impresa PromoImpresa, in qualità di Azienda

Dettagli

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo

Rapporto Finale Dicembre 2009. Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino Palermo Distretti produttivi e nodi logistici lungo il percorso italiano del Corridoio 1 Berlino - Palermo Rapporto Finale Dicembre 2009 Dicembre 2009 pagina 1 Uniontrasporti è una società promossa da Unioncamere

Dettagli

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE

LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE LA CARTA DEI PRINCIPI PER LA SOSTENIBILITÀ AMBIENTALE: CONTESTO ED OBIETTIVI DELL INIZIATIVA CONFEDERALE Annalisa Oddone, Confindustria Confindustria Sardegna Meridionale 12 giugno 2012 CARTA DEI PRINCIPI

Dettagli

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA

SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA PROGETTO TRASFERIMENTO BORSA CONTINUA NAZIONALE DEL LAVORO SCHEDA PROGETTO BCNL - SCUOLA Piano di attività integrate fra i progetti: Ministero Pubblica Istruzione - Impresa Formativa Simulata e Ministero

Dettagli

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE

PROTOCOLLO D INTESA PREMESSO CHE REGIONE AUTONOMA FRIULI VENEZIA GIULIA AGENZIA NAZIONALE PER I GIOVANI PROTOCOLLO D INTESA Tra la Regione Autonoma Friuli Venezia Giulia e l Agenzia Nazionale per i Giovani in relazione alle attività e

Dettagli

Ministero del Commercio Internazionale

Ministero del Commercio Internazionale Ministero del Commercio Internazionale La missione SPRINT Puglia è lo sportello operativo a livello regionale, per promuovere e favorire l accesso delle PMI e degli operatori economici pugliesi ad iniziative,

Dettagli

SISTEMA DI SOSTEGNO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE

SISTEMA DI SOSTEGNO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE Section pour la Promotion des Echanges de l Ambassade d Italie Le Directeur SISTEMA DI SOSTEGNO ALL INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE IMPRESE ITALIANE (cliccando sugli ipertesti si puo accedere ad ulteriori

Dettagli

La rete per la promozione della salute in Lombardia

La rete per la promozione della salute in Lombardia La differenza che vale Gli ospedali di ANDREA: amici del bambino e della sua famiglia Bosisio Parini (LC) - 12-14 Novembre 2009 - IRCCS E. MEDEA La rete per la promozione della salute in Lombardia Giancarlo

Dettagli

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020

L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 I Fondi Europei per la competitività e l innovazione delle PMI campane: strategie e opportunità di finanziamento L internazionalizzazione delle PMI nella programmazione regionale 2014-2020 Dr. Ennio Parisi

Dettagli

PROGETTO TAVOLO GIOVANI

PROGETTO TAVOLO GIOVANI PROGETTO TAVOLO GIOVANI Costituzione di un Tavolo di coordinamento con le associazioni di giovani di Cinisello Balsamo e le organizzazioni sociali che compongono il mondo delle realtà giovanili locali

Dettagli

Valutare gli esiti di una consultazione online

Valutare gli esiti di una consultazione online Progetto PerformancePA Ambito A - Linea 1 - Una rete per la riforma della PA Valutare gli esiti di una consultazione online Autore: Antonella Fancello, Laura Manconi Creatore: Formez PA, Progetto Performance

Dettagli

UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA

UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA UN SERVIZIO A MISURA D IMPRESA Nasce Trentino International, lo Sportello integrato per l internazionalizzazione. Uno strumento pensato per le aziende trentine che vogliono aprirsi ai mercati esteri con

Dettagli

workshop: GSE Corrente incontra le imprese italiane

workshop: GSE Corrente incontra le imprese italiane Milan, 9 May 2014 workshop: GSE Corrente incontra le imprese italiane il GSE con Corrente aggrega e promuove la filiera italiana delle tecnologie sostenibili Il Supporto alla filiera Alla luce degli impegni

Dettagli

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport.

newsletter N.4 Dicembre 2013 Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione, la formazione, la gioventù e lo sport. newsletter N.4 Dicembre 2013 Questo numero è stato realizzato da: Franca Fiacco ISFOL Agenzia Nazionale LLP Programma settoriale Leonardo da Vinci Erasmus+ il nuovo programma integrato per l istruzione,

Dettagli

STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO. (L. 49/87, Artt. 6 e 7)

STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO. (L. 49/87, Artt. 6 e 7) STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA ALLO SVILUPPO (L. 49/87, Artt. 6 e 7) 2 STRUMENTI FINANZIARI DELLA COOPERAZIONE ECONOMICA La Legge-quadro sulla cooperazione allo sviluppo n. 49/87 prevede

Dettagli

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster

Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Deliverable 5.10 Comunication & Exploitation Plan Piano di comunicazione dei cluster Introduzione La comunicazione nei progetti finanziati dalla Commissione europea svolge sempre un ruolo rilevante in

Dettagli

Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali

Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali Obiettivo generale del POR FESR Abruzzo Promuovere l innovazione del sistema produttivo e l attrattività del territorio per meglio competere sui mercati globali ASSI PRIORITARI DI INTERVENTO: Ґ Ricerca

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

BSC Brescia Smart City

BSC Brescia Smart City BSC Brescia Smart City Ruolo, programma, obiettivi 2014 > 2020 Smart City : di cosa parliamo Con il termine Smart City/Community (SC) si intende quel luogo e/o contesto territoriale ove l'utilizzo pianificato

Dettagli

Accesso al Micro Credito per Immigrati Modena 16/03/2011

Accesso al Micro Credito per Immigrati Modena 16/03/2011 Progetto co-finanziato dall Unione Europea Ministero dell Interno Fondo Europeo per l Integrazione di Cittadini di Paesi Terzi Accesso al Micro Credito per Immigrati Modena 16/03/2011 Finalità sperimentare

Dettagli

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi

SOMMARIO. Art. 8 Conoscenza dei bisogni e valutazione del gradimento dei servizi Regolamento per il funzionamento dell Ufficio relazioni con il Pubblico Approvato con deliberazione della Giunta Provinciale N.128 del 15.09.2005 SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni

Dettagli

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA

VIENE STIPULATO IL SEGUENTE PROTOCOLLO D INTESA PROTOCOLLO DI INTESA PER LA REALIZZAZIONE DI UN PARTENARIATO PUBBLICO / PRIVATO A FAVORE DELLA MOBILITA EUROPEA GEOGRAFICA E PROFESSIONALE DEI LAVORATORI NELL AMBITO DEL PROGRAMMA COMUNITARIO EURES (EUROPEAN

Dettagli

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola

ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA. con protocollo 0004232 che riconoscono alla scuola ACCORDO DI RETE RETE NAZIONALE SCUOLE ITALIA ORIENTA Visto il D.P.R. n. 275/1999, art. 7, che prevede la possibilità per le istituzioni Scolastiche autonome di stipulare accordi di rete per perseguire

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA

PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA PROGRAMMA N. 14: CITTÀ MULTIETNICA 14. CITTA MULTIETNICA SUPPORTARE INSERIMENTO IMMIGRATI Confermando il ruolo che il Centro Servizi per Stranieri ha assunto all interno delle politiche per l immigrazione,

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013

BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015. Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 BERGAMO SMART CITY VERSO EXPO 2015 Start Up Innovative -Le imprese fanno sistema Parco Scientifico Tecnologico Kilometro Rosso - 26 novembre 2013 START UP E INCUBATORI Il Decreto Sviluppo (179/2012), introducendo

Dettagli

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE

PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER. Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE PROGRAMMA DI SVILUPPO RURALE 2007/2013 ASSE IV LEADER Programma di Sviluppo Locale del GAL Giarolo Leader CRESCERE IN RETE MISURA 431 Azione 2.b Informazione sull attività del GAL Attività di animazione

Dettagli

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE

Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Women In Development UN MODELLO EUROPEO PER LO SVILUPPO LOCALE GENDER ORIENTED PIANO DI COMUNICAZIONE Introduzione Il progetto W.In D. (Women In Development) si inserisce nelle attività previste e finanziate

Dettagli

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio

tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio PROTOCOLLO D INTESA PER LA PROMOZIONE DELLE RETI D IMPRESA In data tra Provincia di Lecce, Provincia di Torino, Camera di Commercio I.A.A. di Lecce e BIC Lazio premesso che Con l'art. 3, comma 4-ter, del

Dettagli

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF):

Premesso che il Sistema di e-learning federato per la pubblica amministrazione dell Emilia-Romagna (SELF): CONVENZIONE PER L ADESIONE AL SISTEMA DI E-LEARNING FEDERATO DELL EMILIA-ROMAGNA PER LA PUBBLICA AMMINISTRAZIONE E L UTILIZZO DEI SERVIZI PER LA FORMAZIONE Premesso che il Sistema di e-learning federato

Dettagli

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE

PROGETTO INTERCULTURALE DI RETE CENTRO DI ALFABETIZZAZIONE IN ITALIANO L2 Istituto Comprensivo C. Angiolieri Siena Centro di Alfabetizzazione Italiano L2 C. Angiolieri Scuola Secondaria di II grado Scuola Secondaria di I grado Scuola

Dettagli

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici

17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione. 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.30 Ass. Sidonia Ruggeri Assessore alla Cultura e Pubblica Istruzione 17.40 Ass. Balducci Giovanni Assessore al Turismo Servizi Demografici 17.50 - Ass. Costantini Angelo Ass. Politiche del Lavoro -

Dettagli

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa

Alternanza scuola lavoro: che cosa significa Alternanza scuola lavoro: che cosa significa È una modalità didattica realizzata in collaborazione fra scuole e imprese per offrire ai giovani competenze spendibili nel mercato del lavoro e favorire l

Dettagli

PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA

PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA PROGRAMMA INTEGRATO DI SVILUPPO DEL MONTEPIANO REATINO INTESA di PROGRAMMA Oggi 16 luglio 2007, presso l ex convento San Francesco di Labro si sono riuniti tutti i Soggetti partecipanti al Programma Integrato

Dettagli

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa

Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Programmi di formazione e orientamento per gli istituti superiori della provincia di Pisa Catalogo 2013/2014 La Camera di Commercio di Pisa attraverso le proprie aziende speciali è da sempre impegnata

Dettagli

La carta dei servizi al cliente

La carta dei servizi al cliente La carta dei servizi al cliente novembre 2013 COS E LA CARTA DEI SERVIZI La Carta dei Servizi dell ICE Agenzia si ispira alle direttive nazionali ed europee in tema di qualità dei servizi e rappresenta

Dettagli

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito

METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Seminario informativo METTERSI IN PROPRIO opportunitàe strumenti di accesso al credito Settore Politiche orizzontali di sostegno alle imprese Via Luca Giordano, 13 50132 Firenze Gli strumenti di accesso

Dettagli

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA

UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA r MOD~LARIO MAF. - ex 60 ex ("'od. ~~ ~~~ 6J UNIONCAMERE Unione Italiana dene Camere di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura PROTOCOLLO D'INTESA TRA MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE, di seguito

Dettagli

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007

Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 Regolamento Approvato dal Consiglio di Amministrazione del CSI-Piemonte il 16 luglio 2007 REGOLAMENTO CENTRO ON LINE STORIA E CULTURA DELL INDUSTRIA: IL NORD OVEST DAL 1850 ARTICOLO 1 Obiettivi e finalità

Dettagli

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministero dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico L Associazione Bancaria Italiana (ABI) Il Presidente dell ABI La CONFINDUSTRIA Il Presidente di CONFINDUSTRIA La Conferenza dei

Dettagli

I SERVIZI ALLE IMPRESE: ACCESSO AL CREDITO. Luisa Silvestro ufficio crediti agevolati. Camera di commercio di Cuneo

I SERVIZI ALLE IMPRESE: ACCESSO AL CREDITO. Luisa Silvestro ufficio crediti agevolati. Camera di commercio di Cuneo I SERVIZI ALLE IMPRESE: ACCESSO AL CREDITO Luisa Silvestro ufficio crediti agevolati Camera di commercio di Cuneo La riforma delle Camere di commercio Il D. Lgs. 23/2010 modifica la L. 580/1993 Le camere

Dettagli

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21

INDICE. Che cosa vuol dire partecipazione. La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini. Lo strumento che garantisce la partecipazione in A21 INDICE CAPITOLI COSA SI RACCONTA PRESENTAZIONE DI ABCITTA PARTECIPAZIONE Che cosa vuol dire partecipazione AGENDA 21 La relazione tra A21 e partecipazione dei cittadini IL FORUM Lo strumento che garantisce

Dettagli

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità

i giovani non sono soggetti da integrare ma parte della comunità con propri ruoli, potenzialità e responsabilità Chiara Criscuoli chiara.criscuoli@giovanisi.it Il Progetto Giovanisì: i motivi I giovani sono coinvolti da alcuni cambiamenti dovuti sia a fattori socio economici che culturali: -Il prolungamento della

Dettagli

COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE

COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE Ce COMMERCIO ESTERO E INTERNAZIONALIZZAZIONE 06 Ce commercio estero e internazionalizzazione 1 01 Commercio estero e internazionalizzazione L Ufficio commercio estero e internazionalizzazione svolge attività

Dettagli

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento

AZIONE DI SISTEMA FILO. Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento AZIONE DI SISTEMA FILO Formazione Imprenditorialità Lavoro Orientamento Azione di sistema: FILO- Formazione, imprenditorialità, lavoro e orientamento Il ruolo delle Camere di Commercio sui temi dello sviluppo

Dettagli

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra

SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA. fra Regione Campania SCHEMA di PROTOCOLLO D INTESA fra L Ente Parco Nazionale del Cilento e Vallo di Diano La Provincia di Salerno Le Comunità Montane..., La Comunità Montana..., La Comunità Montana..., Ecc

Dettagli

Centro Servizi del Distretto

Centro Servizi del Distretto Centro Servizi del Distretto Idea progettuale Progetto integrato per il rilancio e lo sviluppo del Distretto dell Abbigliamento Valle del Liri Il Centro Servizi del Distretto Idea progettuale 1 Premessa

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

più credito per la tua impresa

più credito per la tua impresa Sei un impresa che vuole acquistare nuovi macchinari, impianti o attrezzature? più credito per la tua impresa : Agevolazioni anche per i settori di pesca e agricoltura Beni strumentali, l agevolazione

Dettagli

La CAssetta degli attrezzi

La CAssetta degli attrezzi in collaborazione con Fondo Sociale Europeo Investiamo sul nostro futuro La CAssetta degli attrezzi per costruire il tuo futuro Hai un idea da realizzare? Istruzioni per l uso www.fse.basilicata.it - www.eures.europa.eu

Dettagli

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012

Elenco Intermediari operanti nel settore finanziario n. 27193. RELAZIONE SULLA GESTIONE AL BILANCIO AL 31.12.2012 CITHEF S.C. a R.L. Sede Legale: Via Santa Lucia, 81 80132 Napoli Capitale Sociale:euro 610.330 i.v. R.E.A. Napoli n.507434 Registro Imprese di Napoli e C.F. 06629110633 Elenco Intermediari operanti nel

Dettagli

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE

L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE L ATI composta da Associazione Nuovi Lavori e BIC Puglia s.c.a.r.l., nell ambito del progetto URLO Una rete per le opportunità, PROMUOVE un PROTOCOLLO D INTESA tra CONSIGLIERA PARITÀ PROVINCIALE DONNE

Dettagli

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 PIANO DI ZONA 2005/2007 AREA INSERIMENTI LAVORATIVI

PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 PIANO DI ZONA 2005/2007 AREA INSERIMENTI LAVORATIVI PROGRAMMA ATTUATIVO 2006 PIANO DI ZONA 2005/2007 AREA INSERIMENTI LAVORATIVI 384 PROGETTI FINANZIATI 385 PROGETTO di SVILUPPO/INNOVAZIONE/QUALIFICAZIONE: Denominazione: Piazza del lavoro Comune o forma

Dettagli

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia

REGOLAMENTO del Centro Territoriale di Supporto Istituto Comprensivo Calcedonia Centro Territoriale di Supporto Calcedonia Istituto Comprensivo Calcedonia Via A. Guglielmini, 23 - Salerno Tel: 089792310-089792000/Fax: 089799631 htpp//www.icscuolacalcedoniasalerno.gov.it REGOLAMENTO

Dettagli

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR

IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca PROTOCOLLO DI INTESA TRA IL MINISTERO DELL'ISTRUZIONE, DELL UNIVERSITÀ E DELLA RICERCA MIUR E LA SOCIETA DANTE ALIGHIERI Protocollo d'intesa Tra

Dettagli

INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI

INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI INNOVAZIONE, RICERCA E SPIN OFF IMPRENDITORIALE LE NUOVE STRADE DEL LAVORO PASSANO DI QUI IL PROGETTO Il progetto DONNE E SCIENZA: ricerca, innovazione e spin-off imprenditoriale è un percorso integrato

Dettagli

Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese

Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese Partecipate: Just do it! Una comunità professionale per piccole e medie imprese F O N D AZIO N E C A R IPLO Il progetto, promosso da Fondazione Rete Civica di Milano, in partnership con Formaper, azienda

Dettagli

Cassa depositi e prestiti. Sostegno al sistema produttivo

Cassa depositi e prestiti. Sostegno al sistema produttivo Cassa depositi e prestiti Sostegno al sistema produttivo CDP a sostegno del sistema produttivo e dello sviluppo delle infrastrutture Cassa depositi e prestiti è un operatore chiave a sostegno del sistema

Dettagli

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI

Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Corso di Alta Formazione Imprenditorialità e Innovazione per l Internazionalizzazione delle PMI Evento Finale 25 marzo 2013 -Bergamo Palazzo dei Contratti e delle Manifestazioni BERGAMO SVILUPPO AZIENDA

Dettagli

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze

AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze AGRICOLTURA E ARTIGIANATO. Un analisi delle esperienze Attività produttive Artigianato e Agricoltura Questo progetto si pone quattro diversi obiettivi: OBIETTIVO 1: Implementare un modello di economia

Dettagli

AVVISO ICS LINEA A. Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione

AVVISO ICS LINEA A. Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione AVVISO ICS LINEA A Politiche attive per il lavoro per cooperative di nuova costituzione Obiettivi favorire e dare vita a nuove opportunità lavorative per disoccupati e inoccupati incentivare l iniziativa

Dettagli

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva

LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva LEONARDO DA VINCI Formazione professionale Scheda riassuntiva Descrizione generale Il Programma Leonardo da Vinci si propone di collegare le politiche alle pratiche nel campo dell istruzione e formazione

Dettagli

SOUSSE (Tunisia) www.ecoleformat.com e.cocomello@ctici.org.tn Bld du Maghreb Arabe Khezama Est 4051 Sousse T +216 73276243 F +216 73 277395

SOUSSE (Tunisia) www.ecoleformat.com e.cocomello@ctici.org.tn Bld du Maghreb Arabe Khezama Est 4051 Sousse T +216 73276243 F +216 73 277395 SOUSSE (Tunisia) www.ecoleformat.com e.cocomello@ctici.org.tn Bld du Maghreb Arabe Khezama Est 4051 Sousse T +216 73276243 F +216 73 277395 ITALIAN CONSULTING AGENCY Questa società è nata con l intento

Dettagli

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA

LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA LAVORO IN VALLE BREMBANA E VALLE IMAGNA ALLEGATO 2 Premessa Le Valli Brembana e Imagna sono oggi tra le aree più problematiche in Provincia di Bergamo, per quanto riguarda l occupazione. La crisi della

Dettagli

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020

LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 LE NUOVE POLITICHE PER L INTERNAZIONALIZZAZIONE DELLE I MPRESE NELLA PROSPETTIVA DELLA PROGRAMMAZIONE 2014-2020 \ OBIETTIVI TEMATICI (art.9 Reg.Generale) Interventi attivabili nel periodo 2014-2020 Grado

Dettagli

Un valido sostegno per imprese che guardano oltre i confini. Associazione Italiana Commercio Estero

Un valido sostegno per imprese che guardano oltre i confini. Associazione Italiana Commercio Estero Un valido sostegno per imprese che guardano oltre i confini Associazione Italiana Commercio Estero Chi siamo A chi ci rivolgiamo I nostri obiettivi I servizi per i soci Chi siamo Aice da oltre 60 anni

Dettagli

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera

PROVINCIA DI MATERA. Regolamento per il funzionamento. dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera PROVINCIA DI MATERA Regolamento per il funzionamento dell Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia di Matera SOMMARIO Art. 1 Principi generali Art. 2 Finalità e funzioni dell Ufficio Relazioni

Dettagli

Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione. Brescia, 5 novembre 2015

Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione. Brescia, 5 novembre 2015 Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione Brescia, 5 novembre 2015 2 Agevolazioni a supporto dell internazionalizzazione Contributi a fondo perduto Voucher Export Manager Campo Libero Bando Reti

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione

Dettagli

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE

ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE ALLEGATO 2 FIGURE PROFESSIONALI DI FILIALE IMPRESE INDICE Direttore di Filiale Imprese... 3 Coordinatore... 4 Gestore Imprese... 5 Addetto Imprese... 6 Specialista Estero Merci... 7 Specialista Credito

Dettagli

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese

Ricerca e Innovazione nelle imprese. Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese Ricerca e Innovazione nelle imprese Misure di sostegno immediato alle attività innovative e di ricerca delle imprese OBIETTIVI DELL INTERVENTO Rafforzare la ripresa economica con azioni qualificate per

Dettagli

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA

INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA ) PREMESSA INDIRIZZI ATTUATIVI DEL PROGETTO IMMIGRAZIONE BUONE PRASSI PER L AREA FIORENTINA, MODULO IMMIGRATI E LAVORO DI CURA (in attuazione di quanto stabilito dalla Delibera della Giunta della Società della Salute

Dettagli

Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane

Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo. Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Lo Sviluppo delle PMI nel Bacino del Mediterraneo Agenzia per la promozione all estero e l internazionalizzazione delle imprese italiane Antonio Ventresca a.ventresca@ice.it ICE - Agenzia per la promozione

Dettagli

TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO"

TURISMO, BRAMBILLA: 400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO TURISMO, BRAMBILLA: "400 ML PER I CONTRATTI DI SVILUPPO, PER LA PRIMA VOLTA SOSTEGNO CONCRETO DEL GOVERNO A INVESTIMENTI NEL TURISMO" "Per la prima volta in Italia, il governo dispone un concreto e significativo

Dettagli

Brokeraggio Informativo

Brokeraggio Informativo Brokeraggio Informativo Statistiche e Banche dati economiche, Indici Istat, Biblioteca, Elenchi di Imprese, Rilascio atti e bilanci, Banche dati per i mercati esteri, Nuova Imprenditoria, Marchi e Brevetti

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO

AGENDA 21 LOCALE DELLE PROVINCE D ABRUZZO Regione Abruzzo AGENDA 21 LOCALE DELLE Rete Agende 21 Locali della Regione Abruzzo PIANO DI LAVORO della PROVINCIA DELL AQUILA PREMESSA L Agenda 21 è il documento messo a punto a livello mondiale durante

Dettagli

SMART BUILDING IN TORINO SMART CITY Torino, 28.09 01.10.2011. Invito a presentare candidature

SMART BUILDING IN TORINO SMART CITY Torino, 28.09 01.10.2011. Invito a presentare candidature SMART BUILDING IN TORINO SMART CITY Torino, 28.09 01.10.2011 Invito a presentare candidature 1 Obiettivi La Città di Torino nel febbraio 2011 si è candidata formalmente a diventare una Smart City, iniziativa

Dettagli

Protocollo di Intesa Tra

Protocollo di Intesa Tra Protocollo di Intesa Tra Camera di Commercio di Ancona e Ordine degli Ingegneri di Ancona in materia di Mediazione PROTOCOLLO DI INTESA TRA LA CAMERA DI COMMERCIO DI ANCONA E L ORDINE DEGLI INGEGNERI DELLA

Dettagli

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01)

ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO. SETTORE e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) TITOLO DEL PROGETTO: Storiche biblioteche crescono ELEMENTI ESSENZIALI DEL PROGETTO SETT e Area di Intervento: Patrimonio artistico e culturale (D)- cura e conservazione biblioteche (01) OBIETTIVI DEL

Dettagli

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014

MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 MIUR.AOODGPS.REGISTRO UFFICIALE(U).0000187.14-02-2014 ALLEGATO A RELAZIONE TECNICA CONFAO, in relazione alle richieste provenienti dagli istituti scolastici associati e al fine di promuovere un apprendimento

Dettagli

Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia

Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia Programmi di finanziamento sul trasferimento tecnologico in Italia Il presente progetto è finanziato con il sostegno della Commissione europea. L autore è il solo responsabile di questa pubblicazione (comunicazione)

Dettagli

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità)

Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ. Art. 1 (Finalità) Promozione e riconoscimento dei distretti agroalimentari di qualità DAQ Art. 1 (Finalità) 1. La presente legge disciplina le procedure di individuazione e di riconoscimento dei Distretti Agroalimentare

Dettagli

www.centroestero.org

www.centroestero.org COMPETERE NEL MONDO Le attività del sistema Piemonte all estero Camere di commercio Province Comuni Regione Piemonte Centro Estero Associazioni di categoria Banche PROGETTI D AREA, D SERVIZI, INIZIATIVE

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

Obiettivi della Riforma

Obiettivi della Riforma Rilancimpresa FVG 1 Obiettivi della Riforma Introdurre misure per l attrazione di nuovi investimenti, per attrarre investimenti nazionali e internazionali per l insediamento di nuove iniziative imprenditoriali;

Dettagli

PIANO DEGLI INTERVENTI

PIANO DEGLI INTERVENTI DEL. CIPE N. 7/2006 PROGRAMMI OPERATIVI DI SUPPORTO ALLO SVILUPPO 2007-2009 ADVISORING PER LO SVILUPPO DEGLI STUDI DI FATTIBILITA E SUPPORTO ALLA COMMITTENZA PUBBLICA PIANO DEGLI INTERVENTI ALLEGATO 1

Dettagli