IMPIANTO TERMO AUTONOMO WIRELESS IN AMBITO CONDOMINIALE

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1 IMPIANTO TERMO AUTONOMO WIRELESS IN AMBITO CONDOMINIALE FUNZIONAMENTO DELL'IMPIANTO ELABORAZIONE DEI DATI DI CONSUMO NELLA STAGIONE 2013/2014 DATI ECONOMICI E PROIEZIONI STATISTICHE RELATORE: Ing. PAOLO LUCCI Laureato in Ingegneria Elettronica spec. Telecomunicazioni Isc. Ord. Ing. della provincia di Terni al n. 58 Funzionario tecnico della Amm.ne Prov.le di Terni Pag. n. 1

2 INTRODUZIONE(*) (*) fonte COSTER Qualunque sistema di termoregolazione e di contabilizzazione individuale, genera un risparmio energetico unito ad un buon comfort, solo se l'utilizzatore può usarlo nel suo appartamento con grande comodità, per adattarlo facilmente alle sue esigenze. L'esame è stato fatto su più di 100 utilizzatori, con le più diverse caratteristiche. Per poter ottimizzare Comfort e Risparmio energetico, sono risultate indispensabili alcune esigenze, considerate importanti dagli utilizzatori. Per realizzare queste esigenze, gli utenti hanno preteso la massima comodità. Le comodità più richieste sono state : Pag. n. 2

3 1. GESTIRE IL RISCALDAMENTO CON DIVERSE TEMPERATURE NELLA GIORNATA. Quasi tutti gli utenti esigono un riscaldamento rinforzato al risveglio delle prime ore del mattino, soprattutto nei bagni. Dopo queste ore è sufficiente una temperatura normale o ridotta se non si è in casa. Durante il resto della giornata i comportamenti si fanno i più svariati possibili. Durante la notte vi è quasi sempre un abbassamento condominiale del riscaldamento, anche se molti preferirebbero deciderlo personalmente : vi sono casi di persone disabili, bambini o ammalati. Gli utenti hanno richiesto anche la possibilità di poter avere diverse temperature nei diversi locali, raggruppati o meno a zone. 2. GESTIRE IL RISCALDAMENTO CON DIVERSI PROGRAMMI NELLA SETTIMANA Questa esigenza nasce soprattutto quando qualche appartamento è usato come ufficio o studio professionale. 3. ABBASSARE IL RISCALDAMENTO IN CASO DI ASSENZA TEMPORANEA. Quando l'utilizzatore si assenta per qualche giorno (week-end o altro) vuole abbassare o spegnere il riscaldamento, con riaccensione automatica un po' prima del suo rientro, per trovare l'appartamento già caldo. 4. FACILITA' DI ALZARE O ABBASSARE TEMPORANEAMENTE IL PROPRIO RISCALDAMENTO. E' l'esigenza di poter alzare o abbassare temporaneamente il riscaldamento di tutto l'appartamento, con un'unica e semplice manovra. Pag. n. 3

4 Il sistema TERMOAUTONOMO WIRELESS, conosce in ogni momento la richiesta globale di calore di tutto l'edificio. Conoscendo questa richiesta, può comandare in modo automatico il funzionamento della centrale termica per ottimizzare sia il servizio che il risparmio energetico. Non è più la centrale termica che decide come deve funzionare il riscaldamento, ma è tutto il complesso delle richieste termiche condominiali che controlla automaticamente quello che deve fare la centrale termica. Chi comanda non è più la centrale termica, ma è il complesso degli utilizzatori. Il sistema di controllo UCX 08, montato in centrale termica, conosce in ogni momento la situazione d'uso dell'impianto di riscaldamento da parte di tutti gli inquilini, e può perciò controllare la generazione di calore e la distribuzione da parte della centrale termica. In questo modo si ottimizza sia il comfort che il risparmio energetico. I controlli principali sono : MODULAZIONE DELLA VELOCITA' DELLA POMPA A GIRI VARIABILI dell'impianto. UCX 08 è fornito di un'uscita Volt capace di pilotare la velocità di una pompa a giri variabili, per modulare velocità e portata in modo proporzionale al numero di radiatori aperti in ogni momento. SPEGNIMENTO DEL BRUCIATORE QUANDO MANCA RICHIESTA DI RISCALDAMENTO oppure è molto bassa. COMANDO DI ANTIGELO AD UN REGOLATORE CLIMATICO COSTER, quando non serve calore all'edificio. POSSIBILITA' DI ADATTARE LA REGOLAZIONE CLIMATICA alle vere necessità dell'edificio. COMANDO DI PROLUNGAMENTO STAGIONE DI RISCALDAMENTO, se il freddo prosegue COMANDO RISCALDAMENTO DI EMERGENZA PER TUTTO IL CONDOMINIO Pag. n. 4

5 RISPARMIO ENERGETICO (*) (*) fonte COSTER Il sistema di termo autonomia in impianti centralizzati a radiatori è stato provato in parecchi condomini esistenti con almeno 20/30 anni di età. Da test eseguiti in più condomini sono stati rilevati i coefficienti d'uso in più stagioni: quasi tutti gli stabili hanno rilevato un coefficiente d'uso condominiale stagionale medio dal 25% al 50%. Infatti mediamente i radiatori aperti non sono stati più del 30%-50% di quelli presenti. Gli inquilini avevano mantenuto una temperatura ambiente media stagionale intorno ai 21 C, stando attenti a non sprecare calore. Questi bassi coefficienti d'uso non possono essere spiegati solo con la voglia di risparmio, anche se ha avuto il suo peso. La ragione vera è nel progetto termico troppo abbondante che è stato fatto a suo tempo, per evitare problemi, visto che non c'erano ragioni di risparmio energetico. Una seconda ragione sta nel fatto che per accontentare tutti gli inquilini, e per evitare lamentele, la temperatura climatica dei radiatori, viene tarata sempre piuttosto abbondante. Questo spiega l'eccessivo calore che si ha in un appartamento non regolato localmente da un sistema di termo autonomia. Spesso l'utente deve aprire le finestre per eliminare un po di calorie. Un'altra ragione è che nei sistemi non regolati non si tiene conto delle fonti di calore estranee ai radiatori, come luci, irraggiamento solare, elettrodomestici, persone presenti e calore che proviene dalla cucina. Tutto questo calore da altre fonti, può essere una quota parte molto importante, di cui il sistema di termoregolazione locale tiene conto, limitando automaticamente l'emissione di calore dei radiatori. Pag. n. 5

6 ESEMPIO CONDIZIONI IMPOSTE Supponiamo che l'appartamento abbia bisogno di un calore espresso da un coefficiente pari a 100 per mantenere i termosifoni alla temperatura di 21 C. A suo tempo il progettista ha aumentato almeno del 30% i radiatori, per stare più tranquillo: l'emissione dei radiatori va tarata elevando il coefficiente a 130. Per accontentare tutti, la regolazione climatica viene aumentata almeno di 2 C rispetto alla temperatura ambiente. EFFETTI Ogni grado centigrado di temperatura ambiente in più è pari al 7% in più di calore ai radiatori: +2 C vuol dire 14% in più. Il coefficiente di calore, prima impostato al valore 130, ora aumenta del 14 %, portandosi così a 150. Quando i radiatori sono sempre aperti emettono calore pari a 150. La rete di distribuzione in queste condizioni emette calore per un valore pari circa a 50 (si suppone il rendimento pari al 75%) La rete emette sempre e comunque un calore pari a 50 poiché, come si è visto, non dipende dall'uso che si fa dei radiatori. L'appartamento con un vero fabbisogno di 100, riceve già come minimo 50 dalla rete di distribuzione, senza contare la presenza di altre fonti interne. I radiatori regolati emetteranno, quindi, la differenza: = 50: i radiatori sono, cioè, chiamati ad erogare un calore pari a 50 per avere 21 C, che è esattamente un terzo di quello che avrebbero emesso se restavano sempre aperti come prima (valore pari a 150). Pag. n.

7 EFFETTO FINALE i radiatori vengono usati un terzo rispetto a prima, poiché si tiene conto di tutto il surplus di calore che arriva all'appartamento o da fonti diverse, o dall'eccesso di potenza calorica inviata ai radiatori. Pag. n. 7

8 ESEMPIO DI IMPIANTO TERMO AUTONOMO INSTALLATO IN UN CONDOMINIO IN CENTRO CITTA' PROGETTISTA E R.U.P.: ING. PAOLO LUCCI (AMM.RE) DATI CARATTERISTICI DELL'EDIFICIO e DELL'IMPIANTO Numero appartamenti 10 (9 abitazioni + 1 ufficio, di circa 90 mq cad.) Numero totale di radiatori 1 (90% in ghisa) Numero totale di radiatori non serviti 2 (incorporati nei mobili) Potenza totale radiatori 9,81 kw (quasi invariata dal 190) Potenza caldaia 107 kw (sostituita nel 2008) Combustibile metano EFFETTUATA LA MAPPATURA DELL'IMPIANTO!! Nel condominio vi sono 3 SCALE, distinte ed aventi impianti termici separati. La SCALA A n. 10 uu.ii. - è stata interessata dalla trasformazione del proprio impianto termico in termo autonomo La SCALA B n. 18 uu.ii. - NON è stata interessata dalla trasformazione del proprio impianto termico. La SCALA C n. 5 uu.ii. - è da sempre termo autonoma con caldaie nelle singole uu.ii. Individuali. Pag. n. 8

9 DATI RILEVATI STAGIONALI Nel seguito vengono riportati i dati raccolti dalla tele gestione condominiale nel periodo di funzionamento, ovvero: dal 1 Novembre 2013 al 15 Aprile 2014 corrispondente all'intera stagione invernale. VA, COMUNQUE, FATTO NOTARE CHE, ESSENDO QUESTO IL PRIMO ANNO DI FUNZIONAMENTO DEL NUOVO IMPIANTO, ESSO È STATO FISICAMENTE INSTALLATO AGLI INIZI DEL MESE DI NOVEMBRE MA, PER RAGIONI DI VERIFICA E COLLAUDO, È STATO RESO FUNZIONANTE ED ATTIVO SOLO A PARTIRE DAL 1 GENNAIO NOTA. Aldilà della lettura della mole dei dati rilevati o stimati, va fatto notare come, il dato personale più significativo (ai fini della spesa economica pro capite) è il cosiddetto CUI% (Coefficiente d'uso Individuale). Tale parametro, derivante dall'utilizzo dell'impianto termo autonomo nella propria abitazione, indica il grado di utilizzazione dei radiatori rispetto alla situazione SENZA tale impianto, ovvero con tutti i radiatori accesi nello stesso modo nelle fasce prefissate di accensione. Un valore del CUI% elevato indica un uso dei radiatori maggiore nel tempo e, corrispondentemente, un costo finale maggiore per il riscaldamento della propria abitazione. Pag. n. 9

10 MEDIA DEI RADIATORI ACCESI DURANTE LE 24 ORE Dati utili stagionali: dal 1.1 al Il diagramma rappresenta la media dei radiatori accesi durante le 24 ore, di tutti i giorni della stagione di riscaldamento. Tutti i giorni è stata fatta la misura della media dei radiatori accesi, da tutti gli inquilini degli appartamenti, normalmente abitati. Ogni inquilino ha controllato il suo riscaldamento secondo la propria volontà. Pag. n. 10

11 Il condominio ha superato la media del 20% dei radiatori accesi solo a gennaio, che nella stagione invernale è stato un periodo poco più freddo della media. Media annuale(*) dei radiatori accesi = 13,7% (*) nel periodo stagionale indicato. Pag. n. 11

12 ABITUDINI DEI CONDOMINI CONDOMINIO DI TERNI CENTRO TERNI E.F. 2013/2014 ELABORAZIONE CONSUMI IMP. RISCALDAMENTO SCALA A TR agg.to al: 17/11/ TERMOAUTONOMO WIRELESS COSTER DATI CONSUMI RISCALDAMENTO Nome Impianto : SCALA A Indirizzo : Consumi al : 1/04/2014 Rendimento Rete Distrib.: Quota % raccomandata spese fisse : CUC % (Coeff. Uso Cond.): APP TOT. NOME MILLES. BIANCHI ROSSI GIALLO VERDI AZZURRI NERI VIOLA GRIGI MARRONI CELESTI PA uso PA max 123,0 74,20 99,70 70,30 99,70 75,40 99,70 70,70 104,40 97,00 914, ,00 % 0,80 % 21,49 % CUI % 11 % 28 % 0% 17 % 23 % 20 % 33 % 22 % 21 % 42 % 22 % Gli inquilini hanno tenuto aperti i loro radiatori durante la stagione di riscaldamento, ad un valore medio del 22% rispetto al 100% della stagione precedente, prima dell'installazione del Termoautonomo Wireless. In questo impianto la potenza installata nei radiatori, e la regolazione climatica sono sovrabbondanti. NOTA. Prima della regolazione con il Termoautonomo dovevano tenere spesso le finestre aperte, per il troppo calore emesso dai radiatori. Pag. n. 12

13 LEGENDA: Rendimento della Rete idraulica di distribuzione tra la centrale termica e i radiatori. Questo rendimento ha, secondo le norme, un valore pari al 75%. Solo se esiste una certificazione energetica ben fatta, introdurre il valore che da questa è stata calcolato, che non si dovrebbe discostare molto dal 75%. PA Uso. Punti Anno usati Consumo di calore reale espresso in PA (Punti Anno.. circa 10 KWh), che l'utente ha richiesto ai suoi radiatori. PA = UR (Unità di Ripartizione) UNI PA Max. Punti Anno Massimi Consumo di calore massimo espresso in PA (Punti Anno circa 10 KWh), che l'utente avrebbe richiesto ai suoi radiatori lasciandoli tutti sempre aperti, come era prima del termoautonomo. PA = UR (Unità di Ripartizione) UNI CUI %. Coefficiente d'uso Individuale. Rapporto Percentuale fra il consumo reale di calore e quello che avrebbe avuto l'utente lasciando i suoi radiatori sempre aperti come prima del termoautonomo. E' l' "abitudine termica" dell'utente che dipende dal suo modo di abitare l'appartamento. CUC %. Coefficiente d'uso Condominiale. Rappresenta l'uso percentuale che tutti gli utenti, nel loro insieme, hanno fatto dell'impianto di riscaldamento rispetto all'ultima stagione senza sistema termoautonomo. Il CUC% (Coefficiente di Uso Cond.le) varia in funzione dell'utilizzazione media dell'impianto termo autonomo. Nel caso in esame, alla fine della stagione invernale (con le avvertenze sopra indicate), è risultato un CUC% pari al 22% circa, con una quota fissa percentuale pari al 0% circa(*). Ogni riduzione del CUC, implica un corrispondente incremento delle quota fissa da ripartire su base millesimale (*) definita anche QUOTA INVOLONTARIA, secondo la norma UNI 10200:2013 Dai dati rilevati risulta chiaro come, nel periodo di funzionamento dell'impianto termo-autonomo, l'utilizzazione media dell'impianto si sia progressivamente ridotta, a vantaggio però di una corrispondente individualizzazione dello stesso (desumibile dei valori dei CUI%), gestita attraverso la creazione di profili personali improntati al buon senso, al risparmio economico e all'uso razionale di tale risorsa. Pag. n. 13

14 ANALISI DEI DATI RILEVATI CONSUMI IMP. RISCALDAMENTO - SCALA B E.F. 2013/2014 CONDOMINIO DI TERNI CENTRO TERNI DATI RILEVATI DEI CONSUMI IMP. RISCALDAMENTO SCALA B TR agg.to al: 17/11/ E.F. Precedente Fattura UE Precedente 2013/GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) 2014/GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) 2014/GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) 2014/GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) 2014/GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) 2014/GN/ /GN/---- Data Lettura Lettura effettive (mc) 12/04/ /11/ /12/ /12/ /01/ /02/ /03/2014 1/04/2014 Periodo rif.to Fattura Gestore Gestore Gestore Amm.re Gestore Gestore Gestore Amm.re Lettura fattura (mc) APR.-OTT Lettore Tipo lettura Consumo (mc) * Coef.C Importo (.) rilevato NOV ,22 438,44 DIC , ,30 GEN FEB (conguaglio+acc.to) MAR (conguaglio+acc.to) APR MAG , , , ,22 autolettura rilevato 2.430, , ,80 72, ,9 TOT. CONSUMI E.F. 2013/2014 (parziale) ,92 (*) Nota 1. I dati riportati nei campi a fondo grigio si intendono CALCOLATI sulla base dell'autolettura effettuata il 1/04/2014 Questo foglio contiene i dati rilevati riferiti ai consumi di combustibile (gas metano) dell'impianto della SCALA B. I consumi stimati (in grigio, nelle tabelle) si riferiscono alle ultime fatturazioni della stagione invernale non ancora pervenute/emesse dal gestore. Tuttavia, poiché l'impianto è stato spento alla fine della stagione invernale ed è stata acquisita l'ultima lettura del contatore del gestore, è perfettamente lecito considerare tali stime pressoché stabili e veritiere. Pag. n. 14

15 CONSUMI IMP. RISCALDAMENTO SCALA A CONDOMINIO DI TERNI CENTRO TERNI E.F. 2013/2014 DATI RILEVATI DEI CONSUMI CONSUMI IMP. RISCALDAMENTO SCALA A TR agg.to al: 18/11/ E.F. Precedente Fattura UE Precedente 2013/GN/xxxxxx 2014/GN/xxxxxx 2014/GN/xxxxxx (conguaglio) 2014/GN/xxxxxx Data Lettura 12/04/ /11/ /12/ /12/ /01/ /01/ /02/ /03/2014 1/04/2014 Periodo rif.to Fattura APR.-OTT NOV DIC Lettura effettive (mc) Lettura fattura (mc) Lettore Gestore Gestore Gestore Amm.re Gestore Amm.re Amm.re Amm.re Amm.re Tipo lettura GEN GEN (conguaglio) FEB /GN/xxxxxx (conguaglio+acc.to) MAR (conguaglio+acc.to) 2014/GN/xxxxxx /GN/ APR /GN/ MAG TOT. CONSUMI E.F. 2013/2014 (parziale).128 Consumo (mc) * Coef.C Importo (.) rilevato 217, ,0 187, ,23 autolettura 2.350, ,71 5, ,92 980,25 autolettura rilevato 1.004,03 3,2.475,19 848,50 537, ,9 Questo foglio contiene i dati rilevati riferiti ai consumi di combustibile (gas metano) dell'impianto di SCALA A. I consumi riportati si riferiscono alle stagioni invernali 2012/2013 e 2013/2014. Tali consumi, laddove stimati (in grigio, nelle tabelle), si riferiscono alle fatturazioni delle ultime due stagioni invernali non ancora pervenute/emesse dal gestore. Tuttavia, poiché l'impianto è stato spento alla fine della stagione invernale ed è stata acquisita l'ultima lettura del contatore del gestore, è perfettamente lecito considerare tali stime pressoché stabili e veritiere. Pag. n. 15

16 ELABORAZIONE COMPARATIVA CONSUMI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DELLE DUE SCALE CONDOMINIO DI TERNI CENTRO TERNI E.F. 2013/2014 ELABORAZIONE COMPARATIVA CONSUMI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO agg.to al: 17/11/ FATTURAZIONI IMPIANTO SCALA B (NON TERMOAUTONOMO) Fattura UE Precedente 2013/GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx 2014/GN/ /GN/---- Periodo rif.to Fattura APR.-OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG Tipo lettura Consumo (mc) * Coef.C rilevato autolettura rilevato 0 515, , , , , , , , , , ,80 72, , , ,9 Lettura fattura (mc) TOT. CONSUMI E.F. 2013/2014 Importo (.) FATTURAZIONI IMPIANTO SCALA A (TERMO AUTONOMO) Fattura UE Periodo rif.to Fattura Lettura fattura (mc) Precedente 2013/GN/xxxxxx 2014/GN/xxxxx APR.-OTT NOV DIC /GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx 2014/GN/xxxxx GEN FEB MAR /GN/ /GN/---- APR MAG Tipo lettura Consumo (mc) * Coef.C Importo (.) rilevato 0 217, , autolettura 2.350, , , autolettura rilevato 3,2 537,70.475, ,73 Modalità di funzionamento 0 non termo-autonomo 187,34 non termo-autonomo 1.013,23 non termo-autonomo dal in 1.881,71 termo-autonomo 980,25 termo-autonomo 848,50 termo-autonomo termo-autonomo TOT. CONSUMI E.F. 2013/ ,00 termo-autonomo (*) Nota 1. I dati riportati nei campi a fondo grigio si intendono CALCOLATI sulla base dell'autolettura effettuata il 1/04/2014. Questo foglio contiene delle analisi comparative dei CONSUMI tra i due impianti della SCALA A (trasformato in imp. termo autonomo) e di SCALA B (non modificato). Pag. n. 1

17 In particolare, nella tabella più significativa CONSUMI A CONFRONTO TRA IMPIANTI RIPROPORZIONATI, vengono messi a confronto i dati contabili dei consumi dei due impianti nella stagione invernale appena trascorsa. Al fine di poter comparare i due impianti termici aventi diverso numero diverso di utenze servite, viene effettuata una semplice riproporzione tra i dati rilevati. CONSUMI A CONFRONTO TRA IMPIANTI RIPROPORZIONATI CONSUMI A CONFRONTO TRA IMPIANTI RIPROPORZIONATI (**) Periodo rif.to Fattura SCALA B SCALA A NON TERMOAUTONOMO TERMOAUTONOMO Consumo RIPROP. (mc) * Coef.C APR.-OTT NOV DIC GEN FEB MAR APR MAG TOT. CONSUMI E.F. 2013/2014 Importo RIPROP. (.) (**) Consumo (mc) * Coef.C Importo (.) Differenza Importi (.) Differenza percentuale importi (%) 38, ,2 3.01, , ,17 777,0 328, , ,14 1.2, ,0 571,81 217, , , , ,03 3,2 187, , ,71 980,25 848,50 537,70 141,49 77,49 303,43 81,92 493,10 34,11 8,17% 4,48% 17,52% 39,38% 28,48% 1,97% % 10.05, ,27.475, , ,54 24,12% (**) FATT. DI PROPORZIONE 0,75 = (*) Nota 1. I dati riportati nei campi a fondo grigio si intendono CALCOLATI sulla base dell'autolettura effettuata il 1/04/2014 (**) Nota 2. Il fattore di proporzione si è reso necessario per poter correttamente confrontare impianti aventi numero di utenze diverse. Il fattore di proporzione tra gli impianti è stato calcolato mediante rapporto di proporzione tra i consumi annuali degli stessi. In part., tale rapporto è stato calcolato considerando i consumi annuali dell'ef 2012/2013, che risultano pari a: (**) Nota 2. Il fattore di proporzione si è reso necessario per poter correttamente confrontare impianti aventi numero di utenze diverse. Pag. n. 17

18 Il fattore di proporzione tra gli impianti è stato calcolato mediante rapporto di proporzione tra i consumi annuali degli stessi. In part., tale rapporto è stato calcolato considerando i consumi annuali dell'e.f. 2012/2013 rilevati dalle fatturazioni, che risultavano pari a: a = Imp. SCALA A - consumo tot. Stagione 2012/2013, ,80 b = Imp. SCALA B - consumo tot. Stagione 2012/2013, ,5 Fattore di proporzione = a / b da ciò ne consegue che, tale fattore risulta pari a ca. : 0,75 Pag. n. 18

19 QUADRO ECONOMICO COMPARATIVO TRA GLI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO DELLE DUE SCALE QUADRO ECONOMICO COMPARATIVO TRA CONTABILIZZAZIONI - PRE/POST IMPIANTO TERMOAUTONOMO PERIODO DI CONTABILIZZAZIONE: 01/11-15/ INTERA STAGIONE CONSUM I EFFETTIVI (da EF 2013/2014):.128 PERC. RISPARM IO CONSUM O GAS (Termoautonomo): 24,12% COSTO GAS/mc (medio): 0,89 TOTALE SPESA GAS (effettiva): 5.453,92 TOTALE RISPARMIO GAS () (*): 1.315,23 mc gas (*) Euro/mc Euro Euro (*) Nota 1. Il risparmio del gas nella stagione è stato calcolato dalla comparazione dei consumi tra gli impianti della SCALA B (centralizzata) e la SCALA A (termo autonoma). Dalla lettura del foglio "ELABORAZIONE COMPARATIVA CONSUMI IMPIANTI DI RISCALDAMENTO" - tabella "CONSUMI A CONFRONTO TRA IMPIANTI RIPROPORZIONATI", si evince come, riproporzionando gli impianti stessi, si sia ottenuto un risparmio percentuale nei consumi pari al24,12% (*) PRECEDENTE ATTUALE (NON (TERMOAUTON TERMOAUTONO OMO) MO) SCALA e INTERNO NOMINATIVO CONDOMINI MARIO CARLO GIANNI PAOLO LUCA MARIA GIOVANNA TIZIANA LIDIA LUIGI TOTALE SCALA A IMPORTO QUOTA DA BILANCIO DI PREV.NE (.) IMPORTO QUOTA (.) IMPORTO QUOTA (.) DIFFERENZA DIFFERENZA IM PORTI Q.TE IM PORTI Q.TE PRE/POST PRE/POST TERM OAUTONOM TERM OAUTONOM O O (.) (%) 1.081,01 48,9 871,98 14,85 871,98 59,45 871,98 18,34 913,09 848,37 970,24 582,4 782,3 551,85 782,3 591,88 782,3 554,99 819,53 71,44 52,9 477,82 455,28 407,34 44,24 424,17 7,37 41,87 09,75 98,13 317,29 104,4 327,3 144,51 138,39 17,71 115,2 138,11 209,77 3, , , ,35 32,70% 17,9% 41,83% 2,19% 17,8% 28,34% 14,73% 24,89% 25,0% 8,31% 23,82% MEDIA Malgrado l'impianto trasformato in termo autonomo della Scala A sia stato messo in esercizio solo a stagione già iniziata (dal ), tuttavia, dai dati accertati risulta chiaro che esso ha consentito un sensibile risparmio economico e di consumo di gas metano, valutato in circa il 24% rispetto all'analogo impianto della Scala B, funzionante in modo centralizzato. Pag. n. 19

20 QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO DEI COSTI VIVI SOSTENUTI PER LA REALIZZAZIONE DELL'IMPIANTO TERMO AUTONOMO QUADRO ECONOMICO REALIZZAZIONE IMPIANTO TERMOAUTONOMO CONTABILITA' TRASFORMAZIONE IMPIANTO RISCALDAMENTO CENTR. IN TERMO-AUTONOMO SCALA e INTERNO Tab. E RISCALDAMEN TO IMPIANTO NOMINATIVO CONDOMINI MARIO CARLO GIANNI PAOLO LUCA MARIA GIOVANNA TIZIANA LIDIA LUIGI TOTALE QUOTA TOT. QUOTA DETRAZIONE NUMERO QUOTA TOT. LAVORI IRPEF AL 5% PER ELEMENTI LAVORI (PARTE SALDO LAVORI (PARTE ECOBONUS (in 10 RISC. PER U.I. INDIVID. I) COMUNE C) anni) 123,0 74,20 99,70 70,30 99,70 75,40 99,70 70,70 104,40 97, ,03 04,54 812,30 572,77 812,30 14,32 812,30 57,03 850,0 790, , , , , ,23 915, , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,80 994, , ,25 1.2, ,53 914, , , , ,38 C. QUADRO ECONOMICO RIEPILOGATIVO FINALE TOTALE DI PARTE COMUNE ( C ) - IVATO AL 10% TOTALE DI PARTE INDIVIDUALE ( I ) - IVATO AL 10% TOTALE LAVORI AL NETTO DELL'IVA TOTALE IVA (AGEVOLATA AL 10%) TOTALE LAVORI (IVA INCLUSA) 8.197, , , , ,50 Usufruendo delle vigenti agevolazioni fiscali - detrazione IRPEF al 5% in 10 anni - per l'installazione di impianti di termoregolazione mediante contabilizzazione dei consumi, è stato possibile ottenere tali benefici a vantaggio dei condomini. Pag. n. 20

21 QUADRO ECONOMICO DI SINTESI DI AMMORTAMENTO PLURIENNALE DEI COSTI DELL'IMPIANTO TERMO AUTONOMO QUADRO ECONOMICO AMMORTAMENTO COSTI DI IMPIANTO SCALA e INTERNO NOMINATIVO CONDOMINI 1 MARIO 2 CARLO 3 GIANNI 4 PAOLO 5 LUCA MARIA 7 GIOVANNA 8 TIZIANA 9 LIDIA 10 LUIGI SALDO LAVORI TOTALE SCALA A QUOTA QUOTA DETRAZIONE QUOTA RISPARMIO NUMERO ANNI IRPEF AL 5% INVESTIMENT (medio) ANNUO PER RECUPERO PER O (non PER QUOTA ECOBONUS (in detraibile) RISCALDAMEN INVESTIMENTO 10 anni) TO 2.288, , , , , , , , , , ,37 800,89 317, ,78 595,9 105, ,83 8,8 327, ,13 584,84 145, ,80 732,74 138,00 994,1 535,32 18, ,83 8,8 115, ,25 585,98 138,00 1.2,72 82, ,53 0,98 3, , ,38.51, , , MEDIA CONCLUSIONI Dalla visione delle quote pro capite di spesa e dalle deduzioni ottenibili grazie alle agevolazioni governative, si deduce che un impianto termo autonomo del tipo realizzato nel condominio tipo mostrato, oltre a garantire confort, autonomia, risparmio ed ecosostenibilità ambientale, ha un periodo relativamente breve di ammortamento delle spese di investimento sostenute che risulta dell'ordine dei 4-5 anni. Pag. n. 21

22 ESEMPIO DI IMPIANTO TERMO AUTONOMO INSTALLATO IN UN CONDOMINIO IN CENTRO CITTA' Pag. n. 22

23 Grazie per l'attenzione Ing. PAOLO LUCCI rif.ti gsm: Pag. n. 23

UNI 10200:IN PRATICA SI FA COSI' V 2.0, UN CASO REALE

UNI 10200:IN PRATICA SI FA COSI' V 2.0, UN CASO REALE UNI 10200:IN PRATICA SI FA COSI' V 2.0, UN CASO REALE IMPIANTO TERMO AUTONOMO WIRELESS IN AMBITO CONDOMINIALE TRASFORMAZIONE DELL'IMPIANTO DI RISCALDAMENTO CENTRALIZZATO IN TERMOAUTONOMO NORMATIVE VIGENTI,

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