CIRCOLARE D INFORMAZIONE N. 8- SICUREZZA SUL LAVORO PARTE TERZA 5 QUALI SONO I COMPITI DEL DATORE DI LAVORO A FRONTE DELLE NUOVE NORMATIVE?

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "CIRCOLARE D INFORMAZIONE N. 8- SICUREZZA SUL LAVORO PARTE TERZA 5 QUALI SONO I COMPITI DEL DATORE DI LAVORO A FRONTE DELLE NUOVE NORMATIVE?"

Transcript

1 CIRCOLARE D INFORMAZIONE N. 8- SICUREZZA SUL LAVORO PARTE TERZA 5 QUALI SONO I COMPITI DEL DATORE DI LAVORO A FRONTE DELLE NUOVE NORMATIVE? Il decreto legislativo del 2 febbraio 2002, n. 25, è un'importante norma che va a modificare ulteriormente il D.Lgs. n. 626/1994 aggiungendo, completamente ex novo, il titolo VII-bis "Protezione da agenti chimici" che si inserisce dopo il titolo VII del D.Lgs n. 626/1994 "Protezione da agenti cancerogeni". Il D.Lgs. n. 25/2002 entra in vigore il 23 marzo del 2002 (quindici giorni dopo la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale). Secondo quanto definito dalle norme transitorie dell'articolo 4, D.Lgs. n. 25/2002, si prevede che i datori di lavoro che, al presente, svolgano attività rientranti nel campo di applicazione del decreto debbano uniformarvisi entro tre mesi dalla sua entrata in vigore: tali disposizioni devono pertanto essere applicate entro il 23 giugno Un aspetto sostanziale riguarda il fatto che le nuove norme valgono per tutti i luoghi di lavoro dove siano presenti agenti chimici pericolosi: quindi anche per i cantieri. 1. Il primo passo da fare da parte del DATORE DI LAVORO è quello di verificare se c è o meno la presenza nella propria azienda, o all interno di lavorazioni effettuate dai dipendenti nei propri cantieri, di agenti chimici pericolosi (compresi anche quelli etichettati come irritanti e nocivi oltre a quelli tossici e molto tossici). Risulta evidente come tale definizione comporti un notevole sforzo da parte del datore di lavoro per verificare con attenzione tutte le informazioni (e non solo quelle contenute nella scheda tossicologica) relative alle possibili conseguenze che l'agente possa avere sulla salute e sicurezza dei lavoratori; la mancata attuazione di tale sforzo evidentemente può comportare una eventuale responsabilità penale in caso di insorgenza di un'ipotetica patologia da lavoro. Pag.17

2 2. Il secondo passo è quello di procurarsi dal fornitore del prodotto chimico la scheda di sicurezza del prodotto stesso per poterne distinguere il grado di pericolosità in base alla sua classificazione: il processo di classificazione consiste nell'inserire una sostanza in una o più categorie di pericolo di cui all'articolo 2, paragrafo 2, della direttiva 93/32/CEE, attribuendole la o le corrispondenti frasi di rischio. La classificazione ha implicazioni dirette non solo per l'etichettatura, ma anche per altre disposizioni legislative e regolamentari relative alle sostanze pericolose. La classificazione per singola categoria di pericolo viene indicata in riquadri separati, generalmente utilizzando un'abbreviazione che rimanda alla categoria di pericolo e alla o alle corrispondenti frasi di rischio. Tuttavia, in alcuni casi (ad esempio per le sostanze classificate come infiammabili o sensibilizzanti e per alcune sostanze classificate come pericolose per l'ambiente) compaiono solo le frasi di rischio. In appresso figurano le abbreviazioni di ciascuna categoria di pericolo: Esplosivo: E Comburente: O Estremamente infiammabile: F+ Facilmente infiammabile: F Infiammabile: R 10 Altamente tossico: T+ Tossico: T Nocivo: Xn Corrosivo: C Irritante: Xi Sensibilizzante: R 42 e/o R 43 Cancerogeno: Carc. Cat. Mutageno: Muta. Cat. Tossico per il ciclo riproduttivo: Repr. Cat. Sulla stessa riga sono indicate in riquadri separati frasi di rischio supplementari che descrivono altre proprietà sebbene non facciano formalmente parte della classificazione. Dopo che una sostanza o un preparato sono stati classificati, l'etichetta adeguata viene determinata in conformità delle disposizioni dell'articolo 16 del decreto legislativo 3 febbraio 1997, n. 52 e dell'articolo 7 del decreto ministeriale 28 gennaio 1992 per le sostanze ed i preparati rispettivamente. L'etichetta contiene le informazioni seguenti: a) denominazione/i delle sostanze che figureranno sull'etichetta; b) nome e indirizzo completi, compreso il numero di telefono, del fabbricante/importatore; c) simboli e indicazioni di pericolo; d) frasi indicanti rischi specifici (frasi R); e) frasi indicanti i consigli di prudenza (frasi S); f) per le sostanze, il numero CE. Sull etichetta della sostanza chimica deve figurare: la lettera attribuita alla sostanza utilizzata come abbreviazione per l'eventuale simbolo e l'indicazione di pericolo; le frasi di rischio, rappresentate da una serie di cifre precedute dalla lettera R che indica la natura dei rischi particolari. Le cifre sono separate da: un trattino orizzontale (-) per indicare enunciazioni separate dei rischi particolari (R), o una barra inclinata (/) per indicare l'enunciazione combinata, in una sola frase, dei rischi particolari; i consigli di prudenza, rappresentati da una serie di cifre precedute dalla lettera S che indica le precauzioni di sicurezza raccomandate. Anche in questo caso le cifre sono separate da un trattino orizzontale o da una barra inclinata. I consigli di prudenza si riferiscono solo alle sostanze; per i preparati i consigli sono scelti in base alle regole abituali. Si osserva che per talune sostanze e preparati pericolosi Pag.18

3 venduti al pubblico alcune frasi S sono obbligatorie. Le frasi S 1, S 2 ed S 45 sono obbligatorie per tutte le sostanze e i preparati altamente tossici, tossici e corrosivi venduti al pubblico. Le frasi S 2 e S 46 sono obbligatorie per tutte le altre sostanze e preparati pericolosi venduti al pubblico ad eccezione di quelli classificati soltanto come pericolosi per l'ambiente. Le frasi S 1 e S 2 possono anche non comparire sull'etichetta qualora la sostanza o il preparato siano venduti per usi esclusivamente industriali. 3. Il terzo passo da effettuare dal DATORE DI LAVORO è quello di determinare: a. il livello, il tipo e la durata dell'esposizione; b. le circostanze in cui viene svolto il lavoro in presenza di tali agenti, compresa la quantità degli stessi; c. i valori limite di esposizione professionale o i valori limite biologici. Viene delineato, in sostanza, un processo che attraverso quattro fasi (identificazione dei pericoli, stima della relazione dose risposta - dose-response assessment -, accertamento dell'esposizione - exposure assesment -, definizione del rischio - risk characterization -) consente la caratterizzazione dei potenziali effetti sulla salute dell'uomo in relazione all'esposizione a fattori di rischio chimici di origine lavorativa. La relativa complessità della metodologia delineata impone che, soprattutto per quanto riguarda il rischio di esposizione a fattori chimici, la valutazione debba essere effettuata in stretta "collaborazione con il responsabile del servizio di prevenzione e protezione e con il medico competente, nei casi in cui sia obbligatoria la sorveglianza sanitaria, previa consultazione del rappresentante per la sicurezza" (art. 4, comma 6, D.Lgs. n. 626/1994). Per quanto riguarda il rischio chimico sembra logico affermare che i casi di obbligatorietà della sorveglianza sanitaria debbano essere non esclusi a priori in quanto ogni tipo di sostanza potrebbe rientrare nella definizione di agente chimico pericoloso: è opportuno pertanto che, in questa delicata fase, il datore di lavoro si avvalga anche delle specifiche conoscenze tossicologiche di un medico competente. Pag.19

4 6 QUALI SONO I PREPARATI CHIMICI PIU DIFFUSI IN EDILIZIA? ADDITIVI PER MALTE E CALCESTRUZZI: Iperfluidificanti: a base di polimeri acrilici, che permettono di ottenere calcestruzzi fluidi a lunga conservazione senza alcuna diminuzione delle resistenze meccaniche alle brevi stagionature. In genere non liberano formaldeide nei calcestruzzi autoclavati. Dosaggi più usati: da 0,9 a 1,9 lt.per ogni 100 kg di cemento. Superfluidificanti: Polvere grigia da aggiungere all'impasto di calcestruzzo. Dosaggi più usati: da 20 a 60 kg per ogni m³ di calcestruzzo. Esistono anche a base di naftalinsolfonato e permettono una notevole riduzione dell'acqua di impasto, con un sensibile aumento delle resistenze meccaniche anche a breve stagionatura. Dosaggi più usati: da 0,4 a 1,3 lt per ogni 100 kg di cemento. Additivi ritardanti: per calcestruzzi con effetto fluidificante. Esplica un'azione ritardante sui tempi di presa dei calcestruzzi. Dosaggi più usati: da 0,25 a 0,45 lt per ogni 100 kg di cemento. FluidificantI: aeranti per calcestruzzi e malte cementizie. Additivi schiumogeni e coadiuvanti di pompaggio per calcestruzzi leggeri e riempimenti fluidi. Antigelo per una presa regolare di malte cementizie e calcestruzzi fino a -10 C. Lattice di gomma sintetica per malte cementizie, per migliorarne adesività e resistenza. Disarmanti emulsionabili per casseri in legno. Disarmanti ad azione chimico-fisica per casseri metallici. Antievaporanti: prodotto liquido contenente solvente protettivo del calcestruzzo, impiegato come prodotto di cura del calcestruzzo fresco ADESIVI VARI: Adesivi poliuretanici a 2 componenti per l'incollaggio di pannelli in cartongesso alluminato e polistirolo espanso. Adesivi neoprenici per l'incollaggio di laminati plastici e similari. Collanti acetovinilici per falegnameria ad uso generale. Adesivi cementizi ad alto contenuto di resine sintetiche per la posa all'interno e all'esterno di pavimenti e rivestimenti. Adesivi cementizi contenenti resine polimeriche per la posa all'interno e all'esterno di pavimenti e rivestimenti in ceramica, gres porcellanato e pietre naturali. Ancoranti chimici a base di resine sintetiche. SIGILLANTI: Sigillanti acrilici per sigillatura di giunti soggetti a lievi movimenti tra calcestruzzo, murature di mattoni, legno. Malta speciale a presa rapida per la fugatura di piastrelle ceramiche e pietre naturali. Malta cementizia preconfezionata per le fughe delle piastrelle ceramiche. Malta epossidica antiacida a 2 o 3 componenti per la stuccatura di rivestimenti ceramici. Sigillante siliconico antimuffa per giunti di dilatazione di pavimenti e rivestimenti ceramici. Sigillanti - adesivi bicomponente a base di resine epossidiche, quarzi e additivi speciali, per incollare e stuccare pavimenti e rivestimenti ceramici. Silicone acetico: silicone antimuffa per la sigillatura di vetro, ceramica, alluminio, docce, lavelli. Pag.20

5 Silicone acrilico: sigillante in dispersione acquosa adatto per sigillare battiscopa, angoli, etc. all'interno. Sigillante poliuretanico: prodotto per sigillare giunti di prefabbricati, giunti di pavimenti o di piscine, per sigillare tegole di legno, metallo e cemento e per tutte quelle applicazioni in cui si richiede una elevata resistenza agli agenti atmosferici. Sigillanti idroespansivi in cartuccia. IMPERMEABILIZZANTI E PROTETTIVI: Emulsione acquosa per le protezioni di materiali alcalini assorbenti. Emulsione acrilico siliconica per la idrofobizzazione di materiali litoidi da costruzione e pietre naturali. Emulsione acquosa di resina acrilico siliconica per il trattamento di materiali litoidi e da costruzione con azione antimuffa. Resina metilsiliconica in ragia minerale per la idrofobizzazione di materiali da costruzione porosi. VERNICI Vernice epossidica per il rivestimento di superfici in calcestruzzo. Vernice epossi-bituminosa per la protezione di superfici in calcestruzzo e acciaio. Vernice bituminosa antiruggine ed impermeabilizzante per metalli e calcestruzzo. Vernici e prodotti impregnanti per il legno. Vernici per pareti murarie interne ed esterne. Pag.21

6 Pag.22

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP.

L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. COORDINAMENTO INTERREGIONALE DELLA PREVENZIONE IN SANITA L evoluzione dei modelli di valutazione del rischio da agenti chimici pericolosi in ambito nazionale in conformità ai Regolamenti REACH e CLP. Celsino

Dettagli

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA

GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA GLI ASPETTI SANITARI DEL RISCHIO CHIMICO E BIOLOGICO BENEVENTO 30 NOVEMBRE 2010 DOTT. FRANCO PALLOTTA Titolo IX Sostanze Pericolose Capo I Protezione da Agenti Chimici Il rischio infortuni è da ricondurre

Dettagli

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle.

Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Aggiornamento delle etichette e delle schede di sicurezza per i produttori di sostanze e a cascata per tutti gli utilizzatori a valle. Salve,Dottore/ssa il mese di dicembre vede l entrata in vigore del

Dettagli

SISTEMA NAVI CERCOL CERCOL

SISTEMA NAVI CERCOL CERCOL Introduzione All interno di imbarcazioni, dagli yacht privati alle grandi navi da crociera, gli acciai strutturali ed inossidabili costituiscono la grande maggioranza dei sottofondi degli ambienti comuni

Dettagli

Nota informativa: REGOLAMENTO CLP novità per gli utilizzatori (CE) n. 1272/2008. ing. Andrea Raviolo

Nota informativa: REGOLAMENTO CLP novità per gli utilizzatori (CE) n. 1272/2008. ing. Andrea Raviolo Nota informativa: REGOLAMENTO CLP novità per gli utilizzatori (CE) n. 1272/2008 ing. Andrea Raviolo Ordine degli Ingegneri della Provincia di Modena Commissione H&S - 14/07/2015 Regolamento (CE) n. 1272/2008

Dettagli

0-4. Campi di applicazione. Caratteristiche tecniche

0-4. Campi di applicazione. Caratteristiche tecniche Fugamagica 0-4 Stucco cementizio ad alte prestazioni a granulometria finissima per la fugatura di piastrelle ceramiche da 0 a 4 mm 2 IP-MC-IR Caratteristiche tecniche Prodotto in polvere a base di cemento,

Dettagli

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013

Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Circolare N.85 del 23 Maggio 2013 Dal 01.06.2013 obbligatorie le procedure standardizzate per la valutazione dei rischi Gentile cliente con la presente intendiamo informarla che a partire dal 01.06.2013

Dettagli

Vigilanza su rischio chimico e Regolamenti REACH/CLP

Vigilanza su rischio chimico e Regolamenti REACH/CLP Igiene del Lavoro e sorveglianza sanitaria in edilizia nei cantieri EXPO 2015: Vigilanza su rischio chimico e Regolamenti REACH/CLP Congresso nazionale SIMLI Milano, 26 novembre 2015 Rischio chimico in

Dettagli

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici

D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici D. Lgs. 81/08 TITOLO IX - SOSTANZE PERICOLOSE Capo I Protezione da agenti chimici Claudio Arcari Piacenza,15 Febbraio 2001 Decreto Legislativo 9 aprile 2008, n. 81 Titolo I Titolo II Titolo III Titolo

Dettagli

Aggiornamento. Catalogo / Listino 2015. Sottofondi, Impermeabilizzanti, Adesivi, Stucchi e Prodotti Speciali per l Edilizia

Aggiornamento. Catalogo / Listino 2015. Sottofondi, Impermeabilizzanti, Adesivi, Stucchi e Prodotti Speciali per l Edilizia Aggiornamento Catalogo / Listino 2015 Sottofondi, Impermeabilizzanti, Adesivi, Stucchi e Prodotti Speciali per l Edilizia impermeabilizzanti starlastik Malta cementizia monocomponente fibrorinforzata ad

Dettagli

La valutazione del rischio chimico

La valutazione del rischio chimico La valutazione del rischio chimico Introduzione Per sua stessa definizione, l agente chimico è una sostanza o un preparato di natura chimica. L agente chimico può presentarsi sotto forma di gas, vapore,

Dettagli

DICHIARAZIONI D.L. 626/94

DICHIARAZIONI D.L. 626/94 Montichiari - DICHIARAZIONI D.L. 626/94 Montichiari - DICHIARAZIONE DI COMPOSIZIONE DEGLI ALLESTIMENTI AI FINI DELLA PREVENZIONE INCENDI L azienda Pad. N. Stand Referente per la sicurezza In ottemperanza

Dettagli

SISTEMI DECORATIVI MICROCEMENTI PER PARETI, SOFFITTI E PAVIMENTI

SISTEMI DECORATIVI MICROCEMENTI PER PARETI, SOFFITTI E PAVIMENTI SISTEMI DECORATIVI MICROCEMENTI PER PARETI, SOFFITTI E PAVIMENTI INDICE creatività FINITURE esclusività 1. IL MICROCEMENTO 4 1.1. VANTAGGI E APPLICAZIONI DEL SISTEMA SikaDecor Nature 6 1.2. STRUTTURA DEL

Dettagli

pro-t Scheda tecnica Applicazioni consigliate: Materiali Supporti Caratteristiche

pro-t Scheda tecnica Applicazioni consigliate: Materiali Supporti Caratteristiche Scheda tecnica pro-t Profilato di transizione tra pavimenti. Lamina di metallo a forma di T che si inserisce nel giunto di separazione di due pavimenti diversi e consente di coprire leggere differenze

Dettagli

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica

B2-2. Gestione delle sostanze pericolose a scuola. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO B Unità didattica SiRVeSS Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Gestione delle sostanze pericolose a scuola MODULO B Unità didattica B2-2 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03

Dettagli

17 FORUM MEDICINA VEGETALE Implicazioni tecniche del nuovo quadro normativo europeo nella produzione integrata

17 FORUM MEDICINA VEGETALE Implicazioni tecniche del nuovo quadro normativo europeo nella produzione integrata 17 FORUM MEDICINA VEGEALE Implicazioni tecniche del nuovo quadro normativo europeo nella produzione integrata 17 FORUM MEDICINA VEGEALE Implicazioni tecniche del nuovo quadro normativo europeo nella produzione

Dettagli

D. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi

D. LGS 81/2008. Oggetto della valutazione dei rischi D. LGS 81/2008 LA VALUTAZIONE DEI RISCHI Oggetto della valutazione dei rischi 1. La valutazione dei rischi anche nella scelta delle attrezzature di lavoro e delle sostanze o dei preparati chimici impiegati,

Dettagli

Aggiornamenti nella valutazione e nella gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro

Aggiornamenti nella valutazione e nella gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro EUGENIO MELANI Aggiornamenti nella valutazione e nella gestione del rischio chimico negli ambienti di lavoro 26/02/13 1 ORDINE DEI CHIMICI DI BRESCIA - 26 FEBBRAIO 2013 D. Lgs. n. 52/1997 (dir.67/548/cee)

Dettagli

OSMOCEM D-S Componente A

OSMOCEM D-S Componente A Xi Revisione n 2 del 6/07/2005 SCHEDA DATI DI SICUREZZA CONFORME ALLA DIRETTIVA 91/155/CEE OSMOCEM D-S Componente A 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 Identificazione del preparato Tipo

Dettagli

rifiuto da catalogare

rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? rifiuto da catalogare famiglia da 01 a 12 o da 17 a 20? (esclusi XX

Dettagli

LINEA PROFESSIONALE. per la cura e la pulizia dei PAVIMENTI

LINEA PROFESSIONALE. per la cura e la pulizia dei PAVIMENTI LINEA PROFESSIONALE per la cura e la pulizia dei PAVIMENTI LINEA PROFESSIONALE CASA MAURER PLUS TRE VOLTE VINCENTE Pulizia profonda; Rispetto per i materiali trattati; Massima sicurezza nell utilizzo.

Dettagli

REACH CLP. Scheda di sicurezza. Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals. Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging

REACH CLP. Scheda di sicurezza. Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals. Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging Antonella De Pasquale, Ispettore REACH - CLP Capannori, 21 marzo 2013 CLP REACH Reg. 1272/08/CE Classification Labelling Packaging Reg. 1907/06/CE Registration Evaluation Authorization CHemicals Scheda

Dettagli

EDILIZIA 12. Dosare. malta e cemento

EDILIZIA 12. Dosare. malta e cemento EDILIZIA 12 Dosare malta e cemento 1 La composizione della malta La malta si usa per assemblare mattoni e blocchi di calcestruzzo, per preparare l'intonaco per le facciate e preparare le solette,... CALCE

Dettagli

Impermeabilizzare nelle costruzioni a secco FERMACELL

Impermeabilizzare nelle costruzioni a secco FERMACELL Schede tecniche FERMACELL Impermeabilizzare nelle costruzioni a secco FERMACELL Sollecitazione dell umidità Campi di utilizzo Secondo la sollecitazione di umidità cui è sottoposto un elemento costruttivo,

Dettagli

OSMOCEM RD Componente A

OSMOCEM RD Componente A Xi Revisione n 2 del 6/07/2005 SCHEDA DATI DI SICUREZZA CONFORME ALLA DIRETTIVA 91/155/CEE OSMOCEM RD Componente A 1) IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA 1.1 Identificazione del preparato Tipo

Dettagli

level 1 n Scheda tecnica Applicazioni consigliate Materiali Supporti Caratteristiche

level 1 n Scheda tecnica Applicazioni consigliate Materiali Supporti Caratteristiche Scheda tecnica level 1 n level 1 n è una malta autolivellante a indurimento rapido per il livellamento e la regolarizzazione di fondi di posa di ogni genere di pavimenti interni. Da 1 a 10 mm di spessore.

Dettagli

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE

SCHEDA DI SICUREZZA 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DELLA SOCIETA PRODUTTRICE AF SCHEDA DI SICUREZZA Preparato da: s.r.l. Data revisione: 03 giugno 2008 Numero revisione: 01 Revisione precedente: 03 settembre 2003 Stato del documento: Definitivo 1 IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E

Dettagli

Il rischio cancerogeno e mutageno

Il rischio cancerogeno e mutageno Il rischio cancerogeno e mutageno Le sostanze cancerogene Un cancerogeno è un agente capace di provocare l insorgenza del cancro o di aumentarne la frequenza in una popolazione esposta. Il cancro è caratterizzato

Dettagli

Rivestimenti e sigillanti endotermici

Rivestimenti e sigillanti endotermici 18 A completamento delle soluzioni per la protezione passiva antincendio, riportate nel capitolo Fire Barrier (17), in questa sezione, sono rappresentati i sistemi Interam e FireDam per il rivestimento

Dettagli

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere.

Gli accordi definiscono la durata, i contenuti e le modalità della formazione da svolgere. Torino, 24 gennaio 2012 Oggetto: Accordo Stato Regioni per la formazione dei lavoratori ai sensi dell articolo 37, comma 2, del decreto legislativo 9 aprile 2008, n*81 NOTA INFORMATIVA Dopo quasi tre anni

Dettagli

Agenti chimici: il regolamento CLP

Agenti chimici: il regolamento CLP Informazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Gennaio 2013 Pillole di sicurezza A cura del RSPP e dell Unità Organizzativa a Supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione

Dettagli

FUGAMAGICA WOOD. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione

FUGAMAGICA WOOD. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione FUGAMAGICA WOOD Stucco cementizio idrorepellente, ad alte prestazioni e granulometria finissima per la fugatura di piastrelle in legno ceramico. 1504-2 IP-MC-IR Caratteristiche tecniche Prodotto in polvere

Dettagli

Schede tecniche e linee guida per l installazione

Schede tecniche e linee guida per l installazione Schede tecniche e linee guida per l installazione 43 Intumex RS10 - Collare tagliafuoco Generalità Intumex RS10 è un tagliafuoco per tubazioni in plastica realizzato in acciaio inossidabile vericiato a

Dettagli

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI

PROCEDURE STANDARDIZZATE PER LA VALUTAZIONE DEI RISCHI DELLE PMI N.30 PDF Numero 10 PDF - anno 2012 DIRETTORE RINO PAVANELLO Rivista Ambiente e Lavoro 2012 PDF Manuale Tecnico-giuridico di In-formazione e Documentazione per RSPP, RLS, Giuristi, Operatori, Tecnici e

Dettagli

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Regolamento CPL UTILIZZATORI PROFESSIONALI RIVENDITORI

Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Regolamento CPL UTILIZZATORI PROFESSIONALI RIVENDITORI Corso per l uso sostenibile dei prodotti fitosanitari Regolamento CPL UTILIZZATORI PROFESSIONALI RIVENDITORI Cos è il regolamento CLP e perché è stato definito? Sistema mondiale armonizzato di classificazione

Dettagli

Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto

Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto Sicurezza sul lavoro: le domande più frequenti! dvrinregola.it è un progetto 1 Come mi devo comportare quando assumo un dipendente, un collaboratore o uno stagista? Che conseguenze subisco se non provvedo

Dettagli

www.lavoripubblici.it

www.lavoripubblici.it Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici ****** Istruzioni per l applicazione delle Norme tecniche per le costruzioni di cui al D.M. 14 gennaio 2008 16 INTRODUZIONE Il Decreto Ministeriale 14 gennaio 2008,

Dettagli

PAVIMENTAZIONI RESILIENTI

PAVIMENTAZIONI RESILIENTI 178 PAVIMENTAZIONI RESILIENTI 179 I MATERIALI RESILIENTI I pavimenti resilienti, sono in genere costituiti da materiali altamente resistenti agli urti (da resilienza = capacità del materiale di riprendere

Dettagli

Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti. Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010

Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti. Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010 Il nuovo testo unico sulla prevenzione aggiornato al D.Lgs 106/2009: indicazioni per i dirigenti Albano Laziale, 13/15 Aprile 2010 Agenti Chimici Pericolosi Dr. Sandro Sanna Dirigente Medico SPRESAL ASL

Dettagli

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA

RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA RISCHIO CHIMICO NELLE ATTIVITA DI PULIZIA Unità didattica 3 CORSO DI FORMAZIONE SPECIFICA DEI LAVORATORI RISCHIO CHIMICO IL RISCHIO ESISTE LADDOVE CI SIA UNA ESPOSIZIONE AD UN QUALUNQUE AGENTE CHIMICO.

Dettagli

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE

SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA NELLE AZIENDE SANITARIE Gestione Agenti chimici Stabilisce le modalità di controllo dell introduzione e della presenza degli agenti chimici pericolosi assicurando che

Dettagli

Rischio cancerogeno A5.5. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica

Rischio cancerogeno A5.5. CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03. MODULO A Unità didattica Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Rischio cancerogeno MODULO A Unità didattica A5.5 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ

Dettagli

R E A C H C L P T. U.

R E A C H C L P T. U. R E A C H C L P T. U. DECRETO LEG/VO 81/08 -TITOLO IX CAPO I PROTEZIONE DA AGENTI CHIMICI CAPO II PROTEZIONE DA AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI : LE IMPLICAZIONI DEL REACH E DEL CLP NELL AMBITO DELLA NORMATIVA

Dettagli

Tecnica applicativa. Costruzione a secco. Pannelli di copertura in cartongesso e al silicato di calcio*

Tecnica applicativa. Costruzione a secco. Pannelli di copertura in cartongesso e al silicato di calcio* Tecnica applicativa Costruzione a secco Pannelli di copertura in cartongesso e al silicato di calcio* Pannelli di copertura per ambienti umidi Il sistema di installazione a controparete Viega Eco Plus

Dettagli

ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI

ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI ETICHETTATURA DI AGENTI CANCEROGENI E MUTAGENI Premessa Si riportano le norme relative all etichettatura attualmente vigenti, sebbene le prime (punto 1, Direttiva 67/548/CEE) saranno, entro il 015, integralmente

Dettagli

Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza

Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza In collaborazione con: Con il coordinamento scientifico di: Tabella 1. Prospetto delle Classi di Laurea Corso di formazione per Rappresentante dei Lavoratori per la Sicurezza Normativa Con l'introduzione

Dettagli

LA POSA NEI CENTRI WELLNESS

LA POSA NEI CENTRI WELLNESS 24 LA POSA NEI CENTRI WELLNESS 25 SOLLECITAZIONI DILATAZIONE TERMICA: un rivestimento ceramico, sottoposto all azione del calore generato da un bagno turco o da una sauna, può arrivare a subire un escursione

Dettagli

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze

Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013. Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Circolare N.24 del 07 Febbraio 2013 Sicurezza sul lavoro. Obblighi e scadenze Sicurezza sul lavoro: obblighi e scadenze Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che, il D.Lgs n. 81/2008

Dettagli

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti

Nome commerciale: PROMASPRAY P300 Data di pubblicazione 10/11/2010 La presente versione annulla sostituisce le precedenti 1. Identificazione del prodotto e della Società Nome del prodotto: PROMASPRAY P300 Impiego previsto: PROMASPRAY P300 è un intonaco applicato a spruzzo, adatto per la protezione passiva al fuoco di strutture

Dettagli

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group

LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA INGENIA Group Obblighi e sanzioni del datore di lavoro Manuale commerciale 11/2013 Per informazioni: coordinamento@ingeniagroup.it LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA OBBLIGHI E SANZIONI

Dettagli

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto

La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto La formazione degli addetti alle attività che comportano esposizione ad amianto 1 Riferimenti normativi Decreto Legislativo 19 settembre 1994 n. 626 capo VI Decreto Ministeriale 16 gennaio 1997 Decreto

Dettagli

Programma. La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo

Programma. La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo Programma La formaldeide: caratteristiche e pericolosità (cenni) Impieghi della formaldeide nel settore legno-arredo L emissione di formaldeide dai prodotti del settore legnoarredo Metodi di prova per

Dettagli

I LEGAMI TRA CLP E REACH: LE SDS E GLI SCENARI DI ESPOSIZIONE. Ilaria Malerba

I LEGAMI TRA CLP E REACH: LE SDS E GLI SCENARI DI ESPOSIZIONE. Ilaria Malerba I LEGAMI TRA CLP E : LE SDS E GLI SCENARI DI ESPOSIZIONE Ilaria Malerba Bologna, 11 Giugno 2009 GHS Identificazione del pericolo Pericoli chimico-fisici Pericoli per la salute Pericoli per l ambiente Strumenti

Dettagli

PRIMERS PER DI-NOC TM Istruzioni d uso

PRIMERS PER DI-NOC TM Istruzioni d uso Primers per DI-NOC TM Caratteristiche ed istruzioni d uso PRIMERS PER DI-NOC TM Istruzioni d uso Primers > EC-1368 NT > p-94 > WP-2000 > WP-3000 Caratteristiche > EC-1368 NT (Base solvente) _ Gomma sintetica

Dettagli

Breve compendio delle ceramiche esistenti e delle loro qualità.

Breve compendio delle ceramiche esistenti e delle loro qualità. Breve compendio delle ceramiche esistenti e delle loro qualità. Materiale sintetico parzialmente o totalmente cristallino solido, inorganico, non metallico, formato a freddo e consolidato per trattamento

Dettagli

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza

Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Legenda relativa alle frasi di Rischio e ai Simboli presenti su etichette e schede di sicurezza Normativa di riferimento: Classificazione, imballaggio ed etichettatura di sostanze pericolose - Ministero

Dettagli

(Atti legislativi) DIRETTIVE

(Atti legislativi) DIRETTIVE 5.3.2014 Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 65/1 I (Atti legislativi) DIRETTIVE DIRETTIVA 2014/27/UE DEL PARLAMENTO EUROPEO E DEL CONSIGLIO del 26 febbraio 2014 che modifica le direttive 92/58/CEE,

Dettagli

ADESIT SF. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione. Stucco cementizio a grana finissima per la fugatura di piastrelle ceramiche da 0 a 4 mm.

ADESIT SF. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione. Stucco cementizio a grana finissima per la fugatura di piastrelle ceramiche da 0 a 4 mm. STUCCATURA DELLE FUGHE E SIGILLATURE ELASTICHE Stucco cementizio a grana finissima per la fugatura di piastrelle ceramiche da 0 a 4 mm. 1504-2 IP-MC-IR Caratteristiche tecniche Prodotto in polvere a base

Dettagli

Sviluppo di nuovi sistemi agglomeranti no-bake a basso impatto ambientale

Sviluppo di nuovi sistemi agglomeranti no-bake a basso impatto ambientale Sviluppo di nuovi sistemi agglomeranti no-bake a basso impatto ambientale Novembre 2014 No bake Resine furaniche e fenol-furaniche NO TOSSICHE secondo l ultima classificazione europea dell alcool furfurilico

Dettagli

Nuova classificazione di pericolo per gli adesivi. Attuazione del CLP nell UE

Nuova classificazione di pericolo per gli adesivi. Attuazione del CLP nell UE Nuova classificazione di pericolo per gli adesivi Attuazione del CLP nell UE Il regolamento UE CLP (Classification, Labeling and Packaging) relativo a classificazione, etichettatura e imballaggio dei prodotti

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

Modifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del 7.4.98

Modifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del 7.4.98 Protezione da agenti chimici titolo IX capo 1 DLgs 81/08 Modifica il DLgs 25/02 (costituente il titolo VII bis del DLgs 626/94) che recepiva la direttiva 98/24/CE del 7.4.98 Protezione da agenti chimici

Dettagli

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA

SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA SCHEDA INFORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA (In accordo alla direttiva 91/155/CE e s.m.i.) P016 Intonaco Cementizio Fibrorinforzato 1/8 1. Identificazione del preparato e del produttore 1.1 Identificazione

Dettagli

VICRete Plus EN 1504-3

VICRete Plus EN 1504-3 VICRete Plus Prodotto di riparazione strutturale del calcestruzzo per mezzo di malte CC di riparazione (a base di cemento idraulico) Bettoncino per applicazione meccanizzata. Appositamente studiato per

Dettagli

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO...

PROCEDURA. Gestione del processo di radioprotezione per personale esterno all AOU Careggi esposto a radiazioni ionizzanti SOMMARIO 1. SCOPO... SOMMARIO 1. SCOPO... 2 2. CAMPO DI APPLICAZIONE... 2 3. RIFERIMENTI... 2 4. DEFINIZIONI ED ABBREVIAZIONI... 3 5. RESPONSABILITÀ... 3 6. MODALITÀ OPERATIVE... 4 6.1. VALUTAZIONE DELLA RICHIESTA... 4 6.2.

Dettagli

Valutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100)

Valutazione dei Rischi. Normativa e documenti di riferimento. Definizioni (UNI EN ISO 12100) Definizione e individuazione dei fattori di rischio, individuazione delle misure di prevenzione e protezione, riunione periodica Rev. 1 del 28/11/2012 ARISSA Maggio 2015 2 Normativa e documenti di riferimento

Dettagli

La valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro

La valutazione dei rischi: l autocertificazione. Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro La valutazione dei rischi: l autocertificazione Dr. Duccio Calderini A.S.L. di Varese Servizio Igiene e Sicurezza del Lavoro VdR: definizione Art. 2 q): valutazione globale e documentata di tutti i rischi

Dettagli

IMPERMEABILIZZAZIONE E POSA IN BAGNI, DOCCE E LOCALI UMIDI

IMPERMEABILIZZAZIONE E POSA IN BAGNI, DOCCE E LOCALI UMIDI 116 IMPERMEABILIZZAZIONE E POSA IN BAGNI, DOCCE E LOCALI UMIDI 117 SOLLECITAZIONI E PROBLEMATICHE DEI SUPPORTI NATURA DEI MATERIALI UTILIZZATI: attualmente, data la praticità e velocità di esecuzione,

Dettagli

NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI

NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI NUOVE MODALITA DI DI CLASSIFICAZIONE DEI RIFIUTI Regolamento UE 1357/2014 Decisione 2014/955/UE Regolamento UE 1342/2014 www.labanalysis.it/?/servizi/ambiente/rifiuti/ Cosa cambia? Il Reg. UE 1357/2014

Dettagli

Schede tecniche prodotti per la pulizia, la detergenza e la manutenzione delle pavimentazioni

Schede tecniche prodotti per la pulizia, la detergenza e la manutenzione delle pavimentazioni prodotti per la pulizia, la detergenza e la manutenzione delle pavimentazioni Pagina n.2 / 11 Sommario PULISCI PAVIMENTI... 3 DETERGENTE FORTE... 4 DETERGENTE ACIDO... 5 DETERGENTE BASICO... 6 CERA STUCCO...

Dettagli

CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ

CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ Sistema di Riferimento Veneto per la Sicurezza nelle Scuole Rischio cancerogeno MODULO A Unità didattica A5.5 CORSO DI FORMAZIONE RESPONSABILI E ADDETTI SPP EX D.Lgs. 195/03 CLASSIFICAZIONE DI CANCEROGENICITÀ

Dettagli

Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza

Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza Dipinto inizio 900 artista sconosciuto Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza Seminario regionale Firenze venerdì 9 novembre 2012 1 NORMATIVA SPECIFICA D.Lgs.194/95 che recepiva la direttiva

Dettagli

Linee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti

Linee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti Gestione e consulenza rifiuti elettronici e da ufficio v.2.0 del 06/09/2011 Linee guida compilazione formulario di identificazione rifiuti LINEE GUIDA PER LA COMPILAZIONE DEL FORMULARIO 2 Le presenti linee

Dettagli

PICASILAN W. Scheda Tecnica

PICASILAN W. Scheda Tecnica REV. A PICASILAN W Descrizione Caratteristiche generali Campi di applicazione Proprietà fisiche Preparazione e Applicazione Confezioni Conservazione Precauzioni ed avvertenze Picasilan W DESCRIZIONE Impregnante

Dettagli

Presentazione REACH & CLP

Presentazione REACH & CLP Presentazione REACH & CLP In breve Anno 2011 Azienda con sistema gestione qualità certificato UNI EN ISO 9001:2008 Nr 50 100 9099 REACH Il REACH Registration, Evaluation, Authorisation of Chemicals è il

Dettagli

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi:

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi: Newsletter del MARZO 2013 In sintesi: Entrata in vigore del regolamento CE 453/2010 CE E CLP _ Sostanze Chimiche_ Entrata in vigore regolamento CE 305/2011 CPR_ Prodotti da Costruzione_ Entrata in vigore

Dettagli

www.siam it net info@studio81 adr.it Dr.Stefano Manassero - - - - Formazione Verifica messa - - - - Consulente REACH/CLP Rev.

www.siam it net info@studio81 adr.it Dr.Stefano Manassero - - - - Formazione Verifica messa - - - - Consulente REACH/CLP Rev. NOVITA ADR 013 1 PARTE 1. DISPOSIZIONI GENERALI, DEFINIZIO ONI E FORMAZIONE 1.1. 5 : Quando è richiesta l applicazione di una norma e vi è un qualsiasi tipo di conflitto tra questa norma e le disposizioni

Dettagli

Scheda identificativa dei prodotti in legno

Scheda identificativa dei prodotti in legno Scheda identificativa dei prodotti in legno Legge 10.04.1991 n. 126 Decreto Ministeriale 8.02.1997 n. 101 Circolare Ministeriale 3.08.2004 n. 1 1 Ambito di applicazione ed entrata in vigore la legge 126/1991

Dettagli

MINIMASTER IN REDAZIONE DI SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA

MINIMASTER IN REDAZIONE DI SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA MINIMASTER IN REDAZIONE DI SCHEDE DI DATI DI SICUREZZA Corso di aggiornamento RSPP ASPP Date Sabato 02 Aprile 2016 Orari Dalle ore 9.00 alle ore 13.00 Durata 4 ore Sede C.F.A. Normachem srl, via Roma 14

Dettagli

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37

Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 Formazione ed Informazione dei Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 e s. m. i., art. 36 e 37 AGENFORM Centro di Formazione Professionale Viale Amendola Eboli(SA) Consulente Dott. Ing. Elena Chiappa FORMAZIONE:

Dettagli

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici

Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Ing. Marco CONTI SEMINARIO FORMATIVO Il Riconoscimento della formazione pregressa e gli organismi paritetici Il riconoscimento della formazione pregressa per lavoratori e datori di lavoro RICONOSCIMENTO

Dettagli

La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale

La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale La corretta adozione delle misure di prevenzione e protezione collettiva e individuale Dr. Celsino Govoni Servizio Sanità Pubblica Assessorato Politiche per la Salute Regione Emilia-Romagna (c.govoni@ausl.mo.it)

Dettagli

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO

LINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI

Dettagli

CERTIQUALITY STEFANO ALDINI

CERTIQUALITY STEFANO ALDINI CERTIQUALITY Procedure semplificate, D.Lgs. 231 ed efficacia dei Modelli Organizzativi per la prevenzione delle responsabilità: il ruolo delle verifiche indipendenti dei sistemi di gestione della salute

Dettagli

Azienda Sanitaria Firenze

Azienda Sanitaria Firenze Azienda Sanitaria Firenze I Sistemi di Gestione della Salute e Sicurezza nei Luoghi di Lavoro in relazione al D.Lgs. 231/01 DALLA VERIFICA DELL APPLICAZIONE FORMALE ALLA VALUTAZIONE DELL EFFICACIA DEL

Dettagli

CERTIFICAZIONE UNI 10686 (TIPO A )

CERTIFICAZIONE UNI 10686 (TIPO A ) pag. 1 di 2 AMIANTO KO (esterno a vista) Serie 0925 CERTIFICAZIONE UNI 10686 (TIPO A ) Consolidante per l incapsulamento delle fibre di amianto. Per una protezione a vista per esterno secondo la norma

Dettagli

Segnaletica rischio chimico

Segnaletica rischio chimico Segnaletica rischio chimico Introduzione: La manipolazione delle sostanze chimiche, presuppone pericoli che in alcuni casi possono essere anche gravi; ogni sostanza chimica, ha un diverso rischio proveniente

Dettagli

GIUNTI STRUTTURALI 91

GIUNTI STRUTTURALI 91 90 GIUNTI STRUTTURALI 91 INTRODUZIONE Gli edifici di grandi dimensioni aventi cubature superiori ai 3000 m 3 sono generalmente costituiti da più corpi di fabbrica l uno accostato all altro, ma appaiono

Dettagli

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio. SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per

Dettagli

ADEPROOF ELASTOCEM. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione. Malta cementizia bicomponente elastica impermeabilizzante e protettiva.

ADEPROOF ELASTOCEM. Caratteristiche tecniche. Campi di applicazione. Malta cementizia bicomponente elastica impermeabilizzante e protettiva. ADEPROOF ELASTOCEM Malta cementizia bicomponente elastica impermeabilizzante e protettiva. EN 1504-2 PI-MC-IR Caratteristiche tecniche Malta bicomponente a base di cementi, inerti selezionati, additivi

Dettagli

Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I

Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I P7_TA-PROV(2011)0208 Diciture o marche che consentono di identificare la partita alla quale appartiene una derrata alimentare ***I Risoluzione legislativa del Parlamento europeo dell'11 maggio 2011 sulla

Dettagli

Massetti-specifiche tecniche e prescrizioni

Massetti-specifiche tecniche e prescrizioni Massetti-specifiche tecniche e prescrizioni 2 3 Riscaldamento a pavimento ciclo di preaccensione Operazione prevista dalle norme UNI 11371 e 1264.4 oltre al Manuale IL PARQUET Affinchè il risultato finale

Dettagli

SCHEDA DEI DATI DI SICUREZZA CALCESTRUZZI PRECONFEZIONATI MARIOTTI CALCESTRUZZI SRL

SCHEDA DEI DATI DI SICUREZZA CALCESTRUZZI PRECONFEZIONATI MARIOTTI CALCESTRUZZI SRL Pagina 1 di 9 1. INFORMAZIONI GENERALI: IDENTIFICAZIONE DEL PREPARATO E DEL PRODOTTO 1.1 IDENTIFICAZIONE DEL PRODOTTO Conglomerato cementizio fresco, prima dell indurimento. In base alla diversa miscelazione

Dettagli

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO

SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO LA FORMAZIONE SULLA SICUREZZA DEL PERSONALE SCOLASTICO Il D.lvo 81/2008 e le novità introdotte dagli Accordi Stato-Regione del 21 dicembre 2011 Accordo Stato- Regioni Attuazione delle disposizioni del

Dettagli

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA

LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA LA SICUREZZA E LA SALUTE SUL LAVORO cominciamo a SCUOLA Nebbie, Oli, Fumi, Vapori, Polveri Etichettatura protocollo d intesa 5 febbraio 2015 ASL Brescia ASL Vallecamonica Sebino - Direzione Territoriale

Dettagli

Regolamento CLP ricadute sulla normativa per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro

Regolamento CLP ricadute sulla normativa per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Regolamento CLP ricadute sulla normativa per la salute e sicurezza nei luoghi di lavoro Ludovica Malaguti Aliberti Centro Nazionale Sostanze Chimiche Istituto Superiore di Sanità Protezione da sostanze

Dettagli

TEST USCITA Formazione Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 COGNOME E NOME DATA

TEST USCITA Formazione Lavoratori ai sensi del D.Lgs 81/08 COGNOME E NOME DATA COGNOME E NOME DATA 1. Il D.lgs n. 81/08 disciplina: I rapporti di lavoro subordinato; La tutela sociale per i lavoratori; La salute e la sicurezza sui luoghi di lavoro. 2. Le disposizioni di cui al D.lgs

Dettagli

LA MARCATURA CE (1) La Direttiva 89/106/CE (Direttiva sui Prodotti da Costruzione) Requisiti Essenziali

LA MARCATURA CE (1) La Direttiva 89/106/CE (Direttiva sui Prodotti da Costruzione) Requisiti Essenziali LA MARCATURA CE (1) La Direttiva 89/106/CE (Direttiva sui Prodotti da Costruzione) Requisiti Essenziali 1. Resistenza meccanica e stabilità; 2. Sicurezza in caso di incendio; 3. Igiene, salute e ambiente;

Dettagli

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS)

Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Leggere attentamente l etichetta e la Scheda di 2Sicurezza (SDS) Come si legge un etichetta L etichetta di un agrofarmaco deriva dalla valutazione di numerosi studi effettuati sul prodotto inerenti aspetti

Dettagli

DEFINIZIONI INDISPENSABILI

DEFINIZIONI INDISPENSABILI 1 DEFINIZIONI INDISPENSABILI Preimballaggio Per imballaggio preconfezionato, o preimballaggio, si intende l insieme del prodotto e dell imballaggio nel quale è confezionato. Possiamo affermare quindi che

Dettagli