Tumore al cervello, causa possibile nella "regressione" di cellule mature
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- Marcella Gioia
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1 Tumore al cervello, causa possibile nella "regressione" di cellule mature Su Science uno studio che indica nelle cellule tornate allo stato di indifferenziate un meccanismo del glioblastoma multiforme. I mutamenti genetici provocati dalla malattia "ripristinano" le staminali e la loro capacità di moltiplicarsi. Una scoperta importante per la fase terapeutica di IRMA D'ARIA Il glioblastoma multiforme, il più comune ed aggressivo tipo di tumore del cervello, potrebbe nascere dalle cellule cerebrali mature tornate allo stato di cellule indifferenziate. Questa sorprendente scoperta potrebbe avere importanti implicazioni nel trattamento di questi tumori poiché svela che ogni cellula tumorale non asportata con la chirurgia o la chemioterapia può potenzialmente far ricrescere il tumore. Già altre ricerche svolte in precedenza avevano dimostrato che i tumori originano prevalentemente dalle staminali neurali indifferenziate. Ora questo nuovo studio condotto sui topi, appena pubblicato Science 1, dimostra che le cellule neurali pienamente mature e differenziate possono essere trasformate dai geni che causano il cancro. Questi geni mettono in moto a loro volta altri cambiamenti genetici che fanno trasformare le cellule mature in indifferenziate facendole così tornare allo stadio di cellule staminali, ovvero in grado di moltiplicarsi all'infinito. Le staminali del cervello - Da tempo i ricercatori indagano sull'origine di questo tipo di tumore che ha una delle peggiori prognosi con una sopravvivenza media di appena 12 mesi. La teoria storicamente più consolidata era quella secondo cui il glioblastoma deriva dalla trasformazione neoplastica di cellule mature di origine gliale. Poi negli ultimi anni si è scoperto che esiste un compartimento di cellule staminali anche nel cervello e sono nate nuove teorie. "Si è ipotizzato che questi tumori cerebrali potessero derivare dalla trasformazione oncogenica delle cellule staminali sia perché continuano a dividersi, sia perché esprimono ed attivano vie di segnali molecolare condivise con le cellule tumorali", spiega Rossella Galli, responsabile del Laboratorio di Biologia delle cellule staminali neurali presso l'ospedale San Raffaele di Milano. A sfavore di questa teoria, però, sta il fatto che nel cervello le cellule staminali sono localizzate in nicchie molto delimitate, in particolar modo intorno ai ventricoli laterali, che non è la zona in cui si sviluppa il glioblastoma. "Questo studio - aggiunge Galli - può aprire nuove prospettive nella comprensione dei meccanismi che trasformano una cellula normale in una che impazzisce e fa crescere il tumore. Ma per arrivare a delle conclusioni concrete, non basta conoscere soltanto la cellula di origine: bisogna comprendere il comportamento di tutte le altre cellule tumorali". 1/2
2 La "manutenzione" del cervello - Le cellule staminali sono protagoniste anche di un studio italiano, pubblicato su Brain e condotto da un'équipe di ricercatori dell'irccs San Raffaele in collaborazione con colleghi dell'università di Roma Tor Vergata e dell'università di Teramo. Le cellule staminali del cervello adulto rappresentano lo strumento principale per la manutenzione dell'efficienza del cervello. Fino ad ora si pensava che queste cellule potessero svolgere la funzione di manutenzione solo sostituendo - una volta differenziatesi in cellule mature - quelle cellule del cervello (come i neuroni) che, per vari motivi, venivano danneggiate o perse. Un meccanismo di difesa - Quindi le cellule staminali del cervello, una volta percepiti i segnali di pericolo come quelli che caratterizzano gravi malattie neurologiche (per esempio l'ictus cerebrale e l'epilessia), sono in grado di secernere in tempi brevissimi alcune sostanze, cannabinoidi endogeni, che fungono da potenti agenti anti-infiammatori naturali in grado di prevenire e frenare il danno cellulare che può comportare la morte dei neuroni del cervello. "Questo studio svela una nuova e sorprendente funzione delle cellule staminali del cervello adulto e che prima non si pensava potessero svolgere - spiega Gianvito Martino, responsabile della Divisione di Neuroscienze dell'irccs San Raffaele e coordinatore dello studio -. Queste cellule si sono, infatti, dimostrate in grado di riuscire a capire in anticipo quali tra le sostanze che giungono al cervello sono potenzialmente dannose ed, una volta riconosciute, di poterle rendere inoffensive. Il fatto che le cellule staminali del cervello che svolgono questa funzione, cioè quelle che si trovano nelle zone in cui il cervello è esposto all'ambiente esterno, siano presenti in vari mammiferi, uomo compreso, ci fa pensare che il meccanismo descritto sia evolutivamente conservato e quindi rivesta una particolare importanza tra i meccanismi naturali che il cervello usa per difendersi". Dunque, le cellule staminali del cervello, oltre alla funzione rigenerativa hanno una importante funzione protettiva: sono veri e propri guardiani dell'incolumità cerebrale. La terapia del futuro - Secondo i ricercatori italiani, la possibilità che le cellule staminali del cervello siano capaci non solo di riparare un danno cerebrale, ma anche, e forse soprattutto, di prevenirlo fa pensare che in futuro le terapie a base di cellule staminali non solo saranno sempre più efficienti, ma possibilmente potranno anche essere utilizzate in diverse fasi di malattia, comprese le fasi iniziali in cui il danno d'organo è ancora limitato e la necessità di prevenirne la diffusione è massima. 2/2
3 Martedì 23 ottobre 2012 IMMIGRATI: DIRITTI FONDAMENTALI E TERRITORIO LOCALE NEL WORKSHOP DI UN PROGETTO DI RICERCA DI ECCELLENZA Teramo, 22 ottobre 2012 La condizione di straniero immigrato rispetto all esercizio della giustizia penale sia nell ottica di una repressione efficace dei reati contestati agli immigrati che in quella delle garanzie che vanno loro assicurate sarà al centro di un Workshop che si svolgerà martedì 23 ottobre, a partire dalle ore 9.30, nella Sala consiliare del Rettorato, in viale Crucioli. L incontro, dal titolo Lo straniero dinanzi alla giustizia penale: problemi di efficace perseguibilità e di garanzie specifiche alla luce della normativa nazionale ed europea, è stato promosso nell ambito del progetto di ricerca di eccellenza Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale, finanziato dalla Fondazione Tercas, e metterà a confronto studiosi, magistrati e operatori specializzati per approfondire le problematiche e gli strumenti normativi disponibili. Dopo i saluti di Michele Pisante, prorettore alla Ricerca dell Università di Teramo, e di Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Teramo, interverranno Marco Pedrazzi e Chiara Amalfitano, dell Università di Milano; Giulia Bittoni, dell Università di Bologna; Martina Guidi, dell Università Luiss; Tommaso Rafaraci e Nicoletta Parisi, dell Università di Catania; Angela Martone, dell Università di Salerno; Nicola Pisani, Eleonora Paglia, Rosita Del Coco ed Emanuela Pistoia, dell Università di Teramo; Giulia Fiorelli e Diletta Perugia, dell Università di Roma Tre; Federica Centorame, dell Università di Urbino; Antonio Converti e Giovanni Cirillo, del Tribunale di Teramo; Irene Scordamaglia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Stefano Venturini, del Tribunale di Avezzano.
4 Immigrazione e giustizia al centro di un workshop dell Università di Teramo Immigrati e giustizia. Di questo rapporto si parlerà in un workshop in programma domani (ore 9.30) nella Sala consiliare del Rettorato dell'università di Teramo (viale Crucioli). L'incontro, dal titolo "Lo straniero dinanzi alla giustizia penale: problemi di efficace perseguibilità e di garanzie specifiche alla luce della normativa nazionale ed europea", è stato promosso nell'ambito del progetto di ricerca di eccellenza "Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale", finanziato dalla Fondazione Tercas, e metterà a confronto studiosi, magistrati e operatori specializzati per approfondire problematiche e strumenti normativi disponibili. Dopo i saluti di Michele Pisante, prorettore alla Ricerca dell'università di Teramo, e di Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Teramo, interverranno Marco Pedrazzi e Chiara Amalfitano, dell'università di Milano; Giulia Bittoni, dell'università di Bologna; Martina Guidi, dell'università Luiss; Tommaso Rafaraci e Nicoletta Parisi, dell'università di Catania; Angela Martone, dell'università di Salerno; Nicola Pisani, Eleonora Paglia, Rosita Del Coco ed Emanuela Pistoia, dell'università di Teramo; Giulia Fiorelli e Diletta Perugia, dell'università di Roma Tre; Federica Centorame, dell'università di Urbino; Antonio Converti e Giovanni Cirillo, del Tribunale di Teramo; Irene Scordamaglia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Stefano Venturini, del Tribunale di Avezzano.
5 IMMIGRATI: DIRITTI FONDAMENTALI E TERRITORIO LOCALE NEL WORKSHOP DI UN PROGETTO DI RICERCA DI ECCELLENZA La condizione di straniero immigrato rispetto all esercizio della giustizia penale sia nell ottica di una repressione efficace dei reati contestati agli immigrati che in quella delle garanzie che vanno loro assicurate sarà al centro di un Workshop che si svolgerà martedì 23 ottobre, a partire dalle ore 9.30, nella Sala consiliare del Rettorato, in viale Crucioli. L incontro, dal titolo Lo straniero dinanzi alla giustizia penale: problemi di efficace perseguibilità e di garanzie specifiche alla luce della normativa nazionale ed europea, è stato promosso nell ambito del progetto di ricerca di eccellenza Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale, finanziato dalla Fondazione Tercas, e metterà a confronto studiosi, magistrati e operatori specializzati per approfondire le problematiche e gli strumenti normativi disponibili. Dopo i saluti di Michele Pisante, prorettore alla Ricerca dell Università di Teramo, e di Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Teramo, interverranno Marco Pedrazzi e Chiara Amalfitano, dell Università di Milano; Giulia Bittoni, dell Università di Bologna; Martina Guidi, dell Università Luiss; Tommaso Rafaraci e Nicoletta Parisi, dell Università di Catania; Angela Martone, dell Università di Salerno; Nicola Pisani, Eleonora Paglia, Rosita Del Coco ed Emanuela Pistoia, dell Università di Teramo; Giulia Fiorelli e Diletta Perugia, dell Università di Roma Tre; Federica Centorame, dell Università di Urbino; Antonio Converti e Giovanni Cirillo, del Tribunale di Teramo; Irene Scordamaglia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Stefano Venturini, del Tribunale di Avezzano.
6 Lo straniero dinanzi alla giustizia penale, studiosi e magistrati a confronto sui diritti degli immigrati Teramo: La condizione di straniero immigrato rispetto all esercizio della giustizia penale sia nell ottica di una repressione efficace dei reati contestati agli immigrati che in quella delle garanzie che vanno loro assicurate sarà al centro di un Workshop che si svolgerà martedì 23 ottobre, a partire dalle ore 9.30, nella Sala consiliare del Rettorato, in viale Crucioli. L incontro, dal titolo Lo straniero dinanzi alla giustizia penale: problemi di efficace perseguibilità e di garanzie specifiche alla luce della normativa nazionale ed europea, è stato promosso nell ambito del progetto di ricerca di eccellenza Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale, finanziato dalla Fondazione Tercas, e metterà a confronto studiosi, magistrati e operatori specializzati per approfondire le problematiche e gli strumenti normativi disponibili. Dopo i saluti di Michele Pisante, prorettore alla Ricerca dell Università di Teramo, e di Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Teramo, interverranno Marco Pedrazzi e Chiara Amalfitano, dell Università di Milano; Giulia Bittoni, dell Università di Bologna; Martina Guidi, dell Università Luiss; Tommaso Rafaraci e Nicoletta Parisi, dell Università di Catania; Angela Martone, dell Università di Salerno; Nicola Pisani, Eleonora Paglia, Rosita Del Coco ed Emanuela Pistoia, dell Università di Teramo; Giulia Fiorelli e Diletta Perugia, dell Università di Roma Tre; Federica Centorame, dell Università di Urbino; Antonio Converti e Giovanni Cirillo, del Tribunale di Teramo; Irene Scordamaglia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Stefano Venturini, del Tribunale di Avezzano.
7 L OPINIONISTA GIORNALE DI INFORMAZIONE REGIONALE Lunedì 22 ottobre 2012 Teramo,Workshop sul diritto degli immigrati TERAMO - Si svolgerà oggi 23 ottobre, a partire dalle ore 9.30, nella Sala consiliare del Rettorato, in viale Crucioli a Teramo, il Workshop promosso nell ambito del progetto di ricerca su Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale. La condizione di straniero immigrato solleva una molteplicità di delicati problemi rispetto all esercizio della giustizia penale, sia nell ottica di una repressione efficace dei reati contestati agli immigrati che in quella delle garanzie che vanno loro assicurate. Sotto ambedue gli aspetti l ordinamento giuridico nazionale si confronta con la normativa europea, vale a dire con la Convenzione europea dei diritti dell uomo, gli strumenti di cooperazione giudiziaria e di polizia dell UE e la relativa Carta dei diritti fondamentali. L incontro, dal titolo Lo straniero dinanzi alla giustizia penale: problemi di efficace perseguibilità e di garanzie specifiche alla luce della normativa nazionale ed europea, è stato promosso nell ambito del progetto di ricerca di eccellenza Diritti fondamentali degli stranieri immigrati e dimensione locale, finanziato dalla Fondazione Tercas, e metterà a confronto studiosi, magistrati e operatori impegnati su questi temi al fine di approfondire le problematiche e gli strumenti normativi disponibili. Fra i relatori: professori di Diritto dell Unione Europea e Diritto Processuale Penale di Università italiane, giovani studiosi dei temi del workshop individuati tramite un apposita call e magistrati del territorio. Dopo i saluti di Michele Pisante, prorettore alla Ricerca dell Università di Teramo, e di Giovanni Spinosa, presidente del Tribunale di Teramo, interverranno Marco Pedrazzi e Chiara Amalfitano, dell Università di Milano; Giulia Bittoni, dell Università di Bologna; Martina Guidi, dell Università Luiss; Tommaso Rafaraci e Nicoletta Parisi, dell Università di Catania; Angela Martone, dell Università di Salerno; Nicola Pisani, Eleonora Paglia, Rosita Del Coco ed Emanuela Pistoia, dell Università di Teramo; Giulia Fiorelli e Diletta Perugia, dell Università di Roma Tre; Federica Centorame, dell Università di Urbino; Antonio Converti e Giovanni Cirillo, del Tribunale di Teramo; Irene Scordamaglia, della Procura della Repubblica presso il Tribunale di Teramo; Stefano Venturini, del Tribunale di Avezzano.
8 Rome Model United Nations Teramo Si terrà a Roma dal 7 all 11 marzo 2013 la quarta edizione di Rome Model United Nations, un progetto promosso dall associazione Giovani nel mondo per far conoscere agli studenti universitari il lavoro interno delle Nazioni Unite. I Model United Nations sono programmi formativi sviluppati attraverso un gioco di simulazione diplomatica che riproduce il dibattito di una o più commissioni ONU. Gli studenti partecipanti rappresentano i Paesi membri come veri delegati, con lo scopo di trovare soluzioni comuni ed efficaci sui temi in agenda attraverso la stipula e l approvazione di risoluzioni. Saranno milleduecento provenienti da 50 diversi Paesi gli studenti universitari delegati che si incontreranno a Roma per animare un dibattito unico per il suo carattere internazionale e per l originalità delle tematiche affrontate. Il progetto impegnerà gli studenti partecipanti in 30 ore di preparazione didattica preconferenza e in 40 ore di simulazione pratica di riproduzione dei lavori in commissione dei delegati delle Nazioni Unite. Il referente della facoltà di Scienze della Comunicazione dell Università di Teramo è Christian Corsi docente di Comunicazione di impresa, pubblicità e marketing e quello del Centro Linguistico di Ateneo per la lingua inglese è Sabrina Mazzara.
9 La Facoltà di Scienze della Comunicazione partecipa al Rome Model United Nations Si terrà a Roma dal 7 all 11 marzo 2013 la quarta edizione di Rome Model United Nations, un progetto promosso dall associazione Giovani nel mondo per far conoscere agli studenti universitari il lavoro interno delle Nazioni Unite. I Model United Nations sono programmi formativi sviluppati attraverso un gioco di simulazione diplomatica che riproduce il dibattito di una o più commissioni ONU. Gli studenti partecipanti rappresentano i Paesi membri come veri delegati, con lo scopo di trovare soluzioni comuni ed efficaci sui temi in agenda attraverso la stipula e l approvazione di risoluzioni. Saranno milleduecento - provenienti da 50 diversi Paesi - gli studenti universitari delegati che si incontreranno a Roma per animare un dibattito unico per il suo carattere internazionale e per l'originalità delle tematiche affrontate. Il progetto impegnerà gli studenti partecipanti in 30 ore di preparazione didattica pre-conferenza e in 40 ore di simulazione pratica di riproduzione dei lavori in commissione dei delegati delle Nazioni Unite. Il referente della facoltà di Scienze della Comunicazione dell Università di Teramo è Christian Corsi - docente di Comunicazione di impresa, pubblicità e marketing - e quello del Centro Linguistico di Ateneo per la lingua inglese è Sabrina Mazzara. Per info: ccorsi@unite.it
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