Gli spostamenti di emergenza e Le steccature
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- Orlando Bonfanti
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1 Gli spostamenti di emergenza e Le steccature
2 LO SPOSTAMENTO DI EMERGENZA SI EFFETTUA QUANDO: SIA URGENTE SOTTRARRE L INFORTUNATO DA FONTI DI PERICOLO INCOMBENTI PER RENDERE POSSIBILE L ESECUZIONE DELLA RESPIRAZIONE ARTIFICIALE E DEL MASSAGGIO CARDIACO, SE LA SITUAZIONE IN CUI L INFORTUNATO SI TROVA LO IMPEDISCE
3 PRIMO CASO Infortunato in cui NON SI SOSPETTA una frattura delle vertebre Provvedere allo spostamento con la modalità più idonea in relazione al tipo di lesione, nella figura è riportata una delle più utilizzate, particolarmente idonea, anche, per lo spostamento di passeggeri d automobile in caso di sinistro.
4 METODO DELLA STAMPELLA UMANA Tale metodo è utilizzato per reggere un infortunato cosciente capace di camminare se assistito. Non dovrà essere usato in caso di incidente ad un arto superiore. Mettersi dal lato leso dell infortunato; portare il suo braccio intorno al proprio collo e tenere la sua mano con la propria mano libera; passare il braccio intorno alla vita dell infortunato, a livello delle anche. METODO DEL POMPIERE Questo metodo è indicato quando si ha bisogno di avere una mano libera
5 SEGGIOLINO A DUE MANI Questo metodo è usato per portare un infortunato incapace di collaborare con i soccorritori. I SOCCORRITORI FORMANO UN SEGGIOLINO SOLO CON DUE MANI PASSANDO CIASCUNO L ALTRO BRACCIO DIETRO ALLA SCHIENA DELL INFORTUNATO, SORREGGENDOLO SEGGIOLINO A QUATTRO MANI Questo metodo è usato per portare un infortunato cosciente, che può aiutare i portatori servendosi di uno o di ambedue le braccia per sostenersi. Mettersi in piedi, uno di fronte l altro, dietro all infortunato; formare un seggiolino afferrando ognuno il suo polso sinistro con la mano destra e il polso libero del compagno con la mano libera e poi abbassarsi, facendo sedere l infortunato sulle mani così predisposte
6 METODO DELLA SEDIA Quando una vittima cosciente, senza ferite importanti, deve essere spostata su e giù per le scale o in un corridoio, può essere seduta su una sedia normale e portata da due persone. Il percorso deve essere libero da ostacoli o pericoli tipo tappeti. La vittima deve essere sempre rivolta verso il senso di marcia.
7 SECONDO CASO Infortunato in cui SI SOSPETTA una frattura della colonna vertebrale Sospettare la presenza di lesioni vertebrali in questi casi: caduta dall alto proiezione o sbalzamento da veicoli forti colpi al tronco o alla testa quando l infortunato lamenta formicolio alle gambe o alle braccia SPOSTARLO SOLO SE È ASSOLUTAMENTE INDISPENSABILE
8 1 Tecnica (3 soccorritori) PONTE OLANDESE Il 1 soccorritore mantiene la testa dell infortunato in TRAZIONE e ALLINEATA con collo e torace Gli altri soccorritori ponendosi a cavalcioni dell infortunato, lo sollevano alzandosi contemporaneamente al primo
9 2 Tecnica (4 o più soccorritori)
10 3 Tecnica (1 soccorritore) METODO DELLA SLITTA Consiste nel trascinare l infortunato sul suolo senza sollevarlo, piegandogli le braccia sul suo petto e ponendosi dietro la sua testa. Deve essere utilizzato solo quando l infortunato è incapace di rialzarsi e deve essere allontanato subito da una sorgente di pericolo.
11 POSSIBILI POSIZIONI IN CUI PORRE L INFORTUNATO
12 BENDAGGI E STECCATURE
13 Frattura e distorsione scapola e clavicola
14 Frattura delle falangi Frattura delle ossa del piede
15 Fratture e distorsioni anca, coscia e bacino
16 Fratture e distorsioni coscia e gamba se non sono a disposizione mezzi per la steccatura
17 Frattura della caviglia
18 PATOLOGIA DA INCENDIO E USTIONI
19 Patologia da incendio ustioni fumi tossici traumi vittima la vittima di un incendio può essere intossicata senza essere ustionata, al contrario ustioni gravi sono sempre concomitanti con una intossicazione da fumo USTIONATO=INTOSSICATO
20 Principali cause di morte relative ad incendi contatto diretto con le fiamme temperature troppo elevate 32.4% deficit di O2 CO altri gas tossici 57.6% fumi panico 10% effetti meccanici
21 Nel soccorrere chi è stato coinvolto in un incendio bisogna considerare che: molte vittime contemporaneamente possono subire lesioni di diversa tipologia anche persone apparentemente illese possono peggiorare successivamente i rischi connessi all incendio possono danneggiare gli stessi soccorritori
22 Inalazione di fumi Incendi di dimensioni limitate possono possono generare grandi quantità di fumo. Il fumo impedisce la visibilità e rende difficoltosa la respirazione. I fumi possono danneggiare le vie aeree a tre livelli: - glottide: infiammazione ed edema con conseguente grave compromissione respiratoria - trachea e bronchi: corrosione della mucosa, deposizione di fuliggine; la sintomatologia può insorgere anche dopo 48 h - parenchima polmonare:edema polmonare acuto
23 Come sospettare e valutare l intossicazione da fumo circostanza irritazione di occhi e gola fuliggine: presenza nelle secrezioni ustioni:colorazione nerastra intorno alle labbra, al naso e alla bocca disfonia (voce rauca) disturbi respiratori: sensazione di soffocamento, dispnea, polipnea, sibili e rantoli stato di coscienza: alterazioni anche transitorie o stato confusionale
24 Inalazione di fumi Cosa fare? spostare rapidamente il paziente in un area non contaminata da fumo, mantenendo l allineamento del rachide durante lo spostamento chiamare il 118 garantire la pervietà delle vie aeree
25 Cosa sono le ustioni Sono lesioni della cute provocate dal calore, freddo, agenti chimici o fisici come: sole, elettricità, radiazioni ionizzanti (raggi X), sostanze caustiche (acidi, alcali), liquidi bollenti.
26 Anatomia della cute
27 Stadiazione delle ustioni 1 Grado: lesione limitata all epidermide (parte superficiale della cute). Si presenta con arrossamento, lieve gonfiore, calore e senso di bruciore. L ustione è poco dolorosa e dopo 2 o 3 giorni guarisce spontaneamente.
28 Stadiazione delle ustioni 2 Grado: lesione dell epidermide e del derma (strato più profondo della cute). Può essere suddivisa in: 2 grado superficiale o vesciche (flittene) chiuse: si presenta con la comparsa di vesciche chiuse contenenti un liquido chiaro; le terminazioni nervose sono irritate, l ustione è più dolorosa e più lunga a guarire; 2 grado profondo o vesciche (flittene) aperte: evoluzione prevedibile del grado precedente; comporta la perdita di liquidi e la possibilità dell insorgenza di complicanze settiche.
29 Stadiazione delle ustioni 3 Grado: distruzione che interessa tutta la cute (epidermide, derma e ipoderma) e che può raggiungere le strutture sottostanti (muscoli, ossa). Si presenta con la parte carbonizzata; in genere è indolore essendo state distrutte le terminazioni nervose. La guarigione si ha sempre per cicatrizzazione.
30 Gravità delle ustioni Una ustione è giudicata: importante se interessa il 9% della superficie del corpo grave se interessa il 18% della superficie del corpo gravissima se interessa il 27% o più della superficie del corpo
31 Regola del 9
32 Complicanze Shock: questo stato è dovuto alla perdita del plasma (parte liquida del sangue) attraverso le zone ustionate. Queste perdite di plasma sono tanto più grandi quanto più estese sono le ustioni. Esse causano una diminuzione del volume del liquido circolante e quindi uno stato di shock. Altra complicanza da temersi negli ustionati gravi è l insufficienza renale per accumulo di tossine a livello di questi organi Infezione: la superficie ustionata costituisce un eccellente terreno per lo sviluppo dei microbi Insufficienza renale: per accumulo di tossine a livello di quest organo
33 Cosa fare in caso di ustioni a) In caso di incendio: allungare la vittima per terra e soffocare le fiamme per mezzo di una coperta o vestiti bagnati. b) In caso di ustione da una sostanza chimica: allontanare la sostanza lavando prolungatamente con acqua corrente abbondante ma con getto non troppo forte (10-20 minuti) c) In caso di ustione da una sostanza semisolida (es. catrame): raffreddare la sostanza lavando prolungatamente con acqua corrente abbondante ma con getto non troppo forte (10-20 minuti), non cercare di rimuovere la sostanza. d) In caso di ustione termica: mettere la parte ustionata sotto acqua corrente fredda o immergerla in acqua fredda, per 5-10 minuti; togliere anelli, braccialetti, orologi, indumenti compressivi attorno alla parte ustionata; coprire con una garza sterile e bendare senza esercitare compressione; in caso di ustioni alle mani o ai piedi tenere separate le dita utilizzando dei tamponi di garza inumiditi con acqua.
34 Cosa fare in caso di ustioni Interventi da attuare in ogni caso: utilizzare per l intervento di primo soccorso sempre guanti e garze sterili, perché una delle complicanze più importanti nelle ustioni è la contaminazione delle zone ustionate; togliere delicatamente gli indumenti. Se alcune parti rimangono attaccate sulla parte ustionata, tagliarli in periferia lasciando la parte attaccata; coprire con una garza sterile e bendare senza esercitare compressione; in caso di liquidi irritanti e/o corrosivi che abbiano colpito grandi zone del corpo collocare immediatamente la vittima sotto una doccia di acqua e togliere i vestiti.
35 Cosa non fare in caso di ustioni rompere le bolle che si sono formate usare estintori chimici direttamente sulla cute starnutire, tossire o respirare nelle vicinanze della cute ustionata usare preparati antiustione sulla cute non integra
36 Lesioni da elettricità Colpo di calore e ipotermia
37 TRAUMI DA ELETTRICITÀ Cosa può accadere una semplice scossa non grave importanti contrazioni muscolari con rischio di ferite o fratture se la vittima è proiettata ustioni compromissione delle funzioni vitali fino all arresto cardio-respiratorio
38 Elettrocuzione Per elettrocuzione si intende una scarica accidentale di una corrente elettrica sia naturale che artificiale attraverso l organismo umano. Questo può provocare effetti nocivi e/o letali sull organismo a seconda dell intensità della corrente e del tempo di esposizione, cioè della quantità di elettricità che attraversa l organismo. La scarica può provocare infatti ustioni e addirittura folgorazione. Essa agisce sulla muscolatura provocando crampi e sul sistema nervoso provocando paralisi.
39 Le tensioni maggiori sono le più pericolose, tuttavia sono a rischio anche le cosiddette basse tensioni. L alta tensione respinge e quindi il contatto avviene per breve tempo e l infortunato può essere salvato mediante idonee manovre rianimatorie; le basse tensioni invece provocano crampi alle mani, che impediscono il distacco dalla fonte della scarica, ed alla gola, che non consentono di chiamare soccorso.
40 Folgorazione La folgorazione è una scossa molto forte che provoca blocco dei muscoli, ustioni anche gravi e, attraversando il cuore, può portare fino ad arresto respiratorio e cardiaco
41 Folgorazione Gli effetti del passaggio di corrente variano a secondo che si tratti di corrente continua o alternata. A parità di tensione (volt) la c.a. è 4-5 volte più pericolosa della c.c. Anche per intensità di c.a. relativamente deboli, si può avere una fibrillazione ventricolare se la c.a. attraversa il torace (il contenuto ematico del cuore è un buon conduttore). Per tensioni >5000 volt la scarica elettrica può avvenire senza contatto, a distanza di 5-20 cm dal conduttore
42 Cosa fare? essere prudenti, eliminare la causa prevenire i rischi: non intervenire senza certezza che la corrente sia interrotta!!! posizione laterale di sicurezza se la vittima è incosciente ventilazione/massaggio cardiaco se è in arresto cardiorespiratorio (BLS) allertare o far allertare il 118
43 MANOVRE RIANIMATORIE DI BASE (vedi BLS)
44 Il colpo di calore- colpo di sole La permanenza prolungata in ambienti surriscaldati può provocare patologie diverse, riunite sotto la definizione di patologie da calore. Sono: la sincope da calore i crampi muscolari da calore l esaurimento da calore il colpo da calore
45 Segni e sintomi colorito del volto rosso acceso elevata temperatura corporea (oltre 40 ) volto quasi inespressivo, soggetto irritabile pelle secca e molto calda alterazioni della respirazione andatura incerta possibile perdita di coscienza
46 Cosa fare? togliere gli indumenti trasportare la vittima in un luogo fresco e ventilato porre il soggetto sdraiato con le spalle leggermente sollevate spugnare con acqua fredda, applicare borse di ghiaccio (con accortezza!)
47 IPOTERMIA (Assideramento) E l abbassamento della temperatura corporea sotto i 34 (a volte utilizzata a scopo terapeutico); è favorita da traumi cranici e dall etilismo. Sintomi: brividi iniziali, aumento della frequenza respiratoria alterazioni della parola e dei movimenti, disinteresse per la situazione, ipersonnia rigidità muscolare alterazioni della coscienza fino al coma
48 I casi di assideramento sono in genere collegati ad incidenti in montagna, ma anche ad intossicazioni da alcool, monossido di carbonio, digiuno prolungato, danno midollare, danno metabolico... La mortalità è direttamente correlata alla temperatura e alla durata dell esposizione. Tra la mortalità è del 30% Tra la mortalità è del 45% Sotto i 26 la mortalità è del 65-80%
49 Principi di base di soccorso sul luogo dell evento tempestività dell intervento evitare che il paziente si raffreddi ulteriormente: protezione dal vento, indumenti caldi e asciutti, borse d acqua calda avvolte in panni, coperte isolanti muovere il paziente il meno possibile, se ipotermia medio-grave
50 IPOTERMIA Quando la temperatura scende sotto i 24 i muscoli diventano rigidi come marmo e quindi sopraggiunge la morte. N.B. il freddo rallenta la morte cellulare (funzione protettiva del freddo sulle cellule cerebrali) e quindi è possibile un completo recupero anche se la vittima è rimasta ipotermica per lunghi periodi di tempo.
51 Una grave ipotermia può portare alla morte apparente che potrà essere confermata soltanto dopo aver riscaldato la vittima ad una temperatura > 33. Durante tutto il periodo di riscaldamento dovrà essere garantita una rianimazione cardio - polmonare.
52 I limiti di tolleranza prima che insorga un danno ipossico cerebrale in caso di arresto cardiaco da ipotermia sono: - 10 a a a 16
53 Classificazione delle ipotermie stadio 1: temperatura centrale *35-32, coscienza mantenuta, brividi stadio 2: temperatura centrale 32-33, coscienza disturbata, assenza di brividi, diminuzione frequenza cardiaca e respiratoria stadio 3: temperatura centrale 28-24, perdita di coscienza, respiro e polso ancora percettibili stadio 4: temperatura centrale <24, morte apparente stadio 5: temperatura centrale <15, morte *La temperatura centrale è misurata al retto, anche se la temperatura centrale (cuore, cervello) è probabilmente di 1-2 < a quella del retto
54 Congelamento Lesioni di sezioni del corpo per esposizione prolungata a basse temperature. La pelle, prima del congelamento, può apparire arrossata, ma successivamente si presenta bianca o grigio giallastra. Vi può essere o no dolore.
55 Cosa fare Coprire la regione congelata con indumenti o coperte, non strofinare portare la persona al coperto al più presto possibile non applicare borse di acqua calda, non mettere vicino a fonti di calore
56 Lesioni da sostanze chimiche
57 Lesioni da sostanze chimiche Possono essere causate da una sostanza o un preparato allo stato solido, liquido o gassoso, che interagendo con l organismo, causa danni alla salute
58 Vie di penetrazione Le principali vie di penetrazione degli agenti chimici nell organismo sono: inalazione ingestione contatto con cute e mucose
59 E legata a: Entità della lesione caratteristiche dell agente chimico quantità di sostanza assorbita durata dell esposizione
60 Rischi possibili incendi irritazioni o lesioni del derma e delle mucose intossicazioni acute intossicazioni croniche
61 PERICOLI PER LA SALUTE T T+ ETICHETTATURA T Tossico: Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccole quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. T+ Molto Tossico: Sostanze e preparati che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo, in piccolissime quantità, possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. FRASI DI RISCHIO R23: Tossico per inalazione R24: tossico a contatto con la pelle R25: Tossico per ingestione R26: molto tossico per inalazione R27: molto tossico a contatto con la pelle R28: molto tossico per ingestione R39: pericolo di effetti irreversibili molto gravi
62 PERICOLI PER LA SALUTE Xn ETICHETTATURA Xn Nocivo: Sostanze o preparati non corrosivi che, in caso di inalazione, ingestione o assorbimento cutaneo possono essere letali oppure provocare lesioni acute o croniche. FRASI DI RISCHIO R22: nocivo per ingestione R23: nocivo per inalazione R21: nocivo per contatto con la pelle Xi Xi Irritante: sostanze o preparati non corrosivi che, a contatto con la pelle o le mucose, possono provocare una reazione infiammatoria R36: irritante per gli occhi R37: irritante per le vie respiratorie R38: irritante per la pelle R41: rischio di gravi lesioni agli occhi
63 PERICOLI PER LA SALUTE Xi-Xn ETICHETTATURA Xi-Xn Sensibilizzante: Sostanze e preparati che, in caso di inalazione o assorbimento cutaneo possono causare ipersensibilizzazione FRASI DI RISCHIO R42: può provocare sensibilizzazione per inalazione R43: può provocare sensibilizzazione per contatto con la pelle C Corrosivo: sostanze o preparati che, a contatto con tessuti vivi, possono esercitare su di essi un azione distruttiva R34: provoca ustioni R35: provoca gravi ustioni
64 COSA FARE IN CASO DI INGESTIONE DI SOSTANZE TOSSICHE raccogliere informazioni sull evento ed eventuali flaconi e\o etichette delle sostanze ingerite contattare il 118 e il Centro Antiveleni per eventuali istruzioni conservare e portare in pronto soccorso l eventuale vomito per l identificazione della sostanza tossica ingerita
65 TERAPIA IN CASO DI INALAZIONE utilizzare maschere adeguate allontanare il paziente dalla fonte di intossicazione ed identificarla mantenere pervie le vie aeree contattare il 118
66 Lesioni chimiche agli occhi (assorbimento attraverso mucose) Cosa fare? Lavaggio oculare abbondante e continuo forzando la chiusura delle palpebre (blefarospasmo) per consentire il lavaggio. Proteggere l occhio con garza sterile
67 Oggetti liberi o invisibili nell occhio
68 MEDICAZIONE OCULARE Penetrazione di oggetto di grosse dimensioni che impedisce la chiusura stessa dell occhio
69 Lesioni da assorbimento cutaneo Cosa fare? Togliere gli abiti intrisi di sostanza tossica Lavare abbondantemente la cute e gli occhi, se interessati.
70 BLS BASE LIFE SUPPORT
71 BLS (Base Life Support) GIUSTA SEQUENZA DI INTERVENTI Le manovre possono essere riassunte nel seguente modo: A=airway (vie aeree), e cioè assicurare la pervietà delle vie aeree; B=breathing (respiro), e cioè aiutare il soggetto a respirare (ventilare); C=circulation (circolazione), e cioè assicurare la circolazione corporea del sangue (massaggio cardiaco).
72 VALUTAZIONE DELLO STATO DI COSCIENZA Per valutare lo stato di coscienza della vittima si scuotono leggermente germente le spalle e si formulano, ad alta voce, frasi chiare e semplici che prevedono o una risposta breve. Ad esempio:: come si sente? riesce a sentirmi? Se il soggetto non risponde agli stimoli verbali si passa a stimoli dolorifici
73 A APERTURA DELLE VIE AEREE IPERESTENSIONE DEL CAPO si pone una mano sulla fronte della vittima e si applica una leggera gera forza verso il basso SOLLEVAMENTO DEL MENTO con le due dita dell altra mano, posizionate sulla parte ossea del mento, si pratica una trazione verso l alto, l in modo da ottenere un sollevamento di tutta la mandibola e la liberazione delle vie aeree
74 A PULIZIA DEL CAVO ORALE LIQUIDI - si utilizzano le dita ricoperte da una garza ruotando la testa lateralmente SOLIDI - si introducono le dita in bocca cercando di asportare il corpo estraneo facendo molta attenzione a non spingerlo ulteriormente in basso rendendo così la situazione più difficile
75 B VALUTAZIONE DELL ASSENZA DI RESPIRO Avvicinare la guancia al volto dell infortunato GUARDARE se c èc espansione toracica ASCOLTARE l eventuale presenza di rumori respiratori SENTIRE,, sulla propria guancia, la presenza di fuoriuscita di aria Questo momento non deve durare più di 5 secondi
76 Guardo se solleva il torace Ascolto eventuali gorgoglii (per 3-5 ) Sento se RESPIRA POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA NON RESPIRA Provare ad eseguire due ventilazioni NON ESPANDE ESPANDE Ripetere iperestensione MANOVRA DI HEIMLICH PULIZIA CAVO ORALE NON ESPANDE
77 LA MANOVRA DI HEIMLICH La manovra consiste nell esercitare un intensa e brusca pressione della regione addominale in corrispondenza dello stomaco e del fegato. Così facendo si produce un innalzamento del diaframma (muscolo che separa il torace dall addome) di parecchi centimetri e si riesce a comprimere nel torace una cospicua massa d aria. Si cerca così di spingere verso l alto il corpo estraneo che ha bloccato le alte vie aeree.
78 RESPIRAZIONE BOCCA - BOCCA Le insufflazioni iniziali devono essere due lente e profonde
79 Inserimento di una cannula orofaringea
80 C VALUTAZIONE DELL ASSENZA DI POLSO Viene eseguita ricercando l arteria carotide Per trovare il punto esatto il soccorritore deve posizionare i polpastrelli del dito indice e medio sopra la CARTILAGINE TIROIDEA (pomo di Adamo) e farli scorrere lateralmente, con una leggera pressione, all indietro La valutazione deve durare dai 5 ai 10 secondi
81 POLSO ASSENTE POLSO PRESENTE MASSAGGIO CARDIACO ESTERNO (MCE) SOLO VENTILAZIONE (12/MIN) NO MASSAGGIO CARDIACO 1 SOCCORRITORE: 2 VENTILAZIONI + 30 COMPRESSIONI 2 SOCCORRITORI: 2 VENTILAZIONI + 30 COMPRESSIONI CONTROLLARE IL POLSO OGNI 1-2 MINUTI
82 IDENTIFICAZIONE DELLA ZONA DI COMPRESSIONE SUL TORACE Il punto esatto di compressione del torace è sulla metà inferiore dello sterno rimanendo due dita sopra la punta dello sterno stesso so (apofisi xifoidea) Il MCE deve essere effettuato precisamente in questo punto essendo la parte di maggiore elasticità del torace e trovandosi il cuore in posizione sottostante
83 FASE DI COMPRESSIONE E DI RILASCIAMENTO Appoggiare esclusivamente l eminenza l del palmo della mano sul torace. Comprimere lo sterno abbassandolo di cm e permettere poi il completo rilasciamento del torace favorendo il riempimento di sangue del cuore. Le fasi di compressione e rilasciamento devono avere la stessa durata Frequenza compressioni toraciche: 80/100 al minuto
84 Variazioni di pressione prodotte durante la RCP che consentono al a sangue di circolare Compressione Rilascio della compressione
85 POSIZIONE DEL SOCCORRITORE E TECNICA DI COMPRESSIONE
86 POSIZIONI SCORRETTE NELLA RCP Una posizione scorretta delle mani durante la RCP può danneggiare la cassa toracica e gli organi sottostanti
87 RIANIMAZIONE CARDIOPOLMONARE (RCP) Alla ripresa del circolo spontaneo il soccorritore dovrà assistere, se non ricomparsa, la ventilazione Dopo aver rilevato di nuovo la presenza del polso, occorre mantenere la pervietà delle vie aeree e quindi verificare la ripresa del circolo spontaneo Successivamente la vittima verrà posta nella posizione laterale di sicurezza, mantenendo da parte del soccorritore il controllo delle FUNZIONI VITALI
88 LA POSIZIONE LATERALE DI SICUREZZA
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