ANALISI DEI DATI SULL EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE IN PIEMONTE DAL 2004 AL 2011
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- Giovanni Crippa
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1 DIREZIONE PROGRAMMAZIONE STRATEGICA, PIANIFICAZIONE TERRITORIALE ed EDILIZIA ANALISI DEI DATI SULL EDILIZIA ABITATIVA SOCIALE IN PIEMONTE DAL 2004 AL 2011 Elaborazione testi tabelle grafici e cartografie A cura di Laura Schutt Scupolito Con la collaborazione di Teodoro De Castro, Stefania Falletti, Maria Lucia Lucarelli, Anna Zimelli Dati aggiornati a settembre
2 INQUADRAMENTO GENERALE Dal 2005 l allora Settore Osservatorio regionale dell Edilizia ha iniziato una più efficiente collaborazione della raccolta dei dati comunali sulle case popolari assegnate, sugli sfratti e le famiglie in disagio abitativo, unificando la richiesta ai Comuni con il Settore Disciplina e Vigilanza in materia di Edilizia sociale mettendo su di un unico data base i dati che interessavano i due Settori, pur per finalità diverse. La legge regionale n. 3 del 17 febbraio 2010 (Norme in materia di edilizia sociale) abrogante la l.r. 46/55, prevede all art 55 prevede l obbligo, dietro specifica richiesta, a carico degli Enti proprietari e gestori di patrimonio di edilizia residenziale pubblica, nonchè degli organismi presso gli stessi operanti, a trasmettere alla Regione, a fini statistici e di osservatorio, atti e documenti prodotti nella materia disciplinata dalla legge succitata. Anche l articolo n. 35bis della legge regionale 46/1995 (Nuove norme per le assegnazioni e per la determinazione dei canoni degli alloggi di edilizia residenziale pubblica) modificata dalla LR 51/96 istituiva Particolari adempimenti sopra citati. Il database dei dati L obbligo normativo di Trasmissione dei dati I dati analizzati sono dal dicembre 2004 al 31 dicembre Si è preso questo periodo in esame poiché dal 2005 i Comuni hanno potuto iniziare a inserire direttamente i dati nella procedura informatica Erps che si trova sulla Le analisi Tutte le tabelle e grafici successivi sono delle elaborazioni effettuate dal Settore Statistica e studi su dati trasmessi dai singoli Comuni. I dati sono aggiornati a settembre L analisi riguarda la localizzazione delle case popolari (circa il 4% delle case accatastate in Piemonte) e le assegnazioni sia in graduatoria che fuori di essa - che vengono effettuate annualmente dai Comuni tramite deliberazioni della Giunta comunale. Tale analisi è stata effettuata sia in base alle province che alla grandezza (numero di abitanti) dei Comuni. I Comuni saranno definiti piccolissimi sotto i abitanti; piccoli tra i e abitanti, medi tra i abitanti e i , e grandi sopra i abitanti. Lo studio è articolato nelle seguenti sezioni: Il campione comunale analizzato Il patrimonio immobiliare di Edilizia residenziale pubblica Le assegnazioni Erp a loro volta suddivise in: Gli alloggi disponibili annualmente Il totale delle assegnazioni Le assegnazioni su graduatoria Le assegnazioni su riserva per: sfratto o emergenza sociale 2
3 IL QUESTIONARIO Qui di seguito si riporta il questionario cui ogni anno i Comuni con un patrimonio di case popolari site nel Comune, sono tenuti ad inviare alla Regione Piemonte, attraverso la procedura informatica ERPS. La sezione A) riguarda lo stock di Erp e da chi è gestito. Si rimanda allo studio regionale La spiegazione delle Sezioni La sezione B) fotografa quanto è successo nell anno in considerazione relativamente agli alloggi resisi disponibili (Art. 14: All'assegnazione degli alloggi provvede il Comune nel cui territorio gli alloggi stessi sono stati realizzati, con atto deliberativo), al numero e al modo (graduatoria o su riserva) in cui sono avvenute le assegnazioni. Art. 13: I Comuni sono autorizzati ad assegnare un'aliquota non eccedente il 50 per cento, arrotondata all'unità superiore, degli alloggi che si rendono disponibili su base annua, al di fuori delle graduatorie di cui all'articolo 11, per far fronte a specifiche e documentate situazioni di emergenza abitativa 3
4 La sezione C) ha uno arco temporale che va da quando è stata approvata l ultima graduatoria all anno di riferimento dell analisi (es: dall approvazione 2007 al 2011). Art. 9: La graduatoria è predisposta da un organo collegiale di nomina regionale istituita presso l'atc. La commissione è competente per territorio. Pertanto I richiedenti inseriti in graduatoria restano invariati; possono crescere le assegnazioni effettuate (è la somma delle assegnazioni su graduatoria dal 2007 al 2011, il cui valore è nella 4riga del punto B) e le cancellazioni (ovvero i nuclei che hanno volontariamente rinunciato o i nuclei inseriti in graduatoria che abbiano nel frattempo beneficiato di assegnazioni su riserva.di conseguenza se uno dei valori sopra aumenta, le domande insoddisfatte diminuiscono (n totale delle domande insoddisfatte corrisponde alla differenza tra i richiedenti validamente collocati nell ultima graduatoria meno le assegnazioni effettuate sulla medesima e meno quelli cancellati). La sezione D) comprende quanto avviene nel Comune relativamente alle tematiche di fabbisogno edilizio. Gli sfratti riguardano soprattutto i nuclei famigliari che sono in affitto utilizzando il canale privato (e non pubblico come le case popolari). Non a caso una delle due voci delle assegnazioni su riserva concerne le famiglie sfrattate. Le Famiglie in situazione di disagio abitativo devono intendersi quelle senza fissa dimora o con sistemazioni precarie o in abitazioni inadeguate e/o malsane, documentate presso il Comune. Le Famiglie assistite sono numero di famiglie che beneficiano di forme di assistenza economica da parte del Comune. Esempi di aiuti economici sono i fondi comunali che co - finanziano il fondo nazionale per il sostegno alla locazione, il bonus per il riscaldamento (vedi il Comune di Ivrea che nel 2010 ha aiutato circa 300 famiglie) o per le utenze domestiche. L analisi si concentra sulle Sezioni A) e B) riguardante i l patrimonio di edilizia sovvenzionata sito nel Comune e le assegnazioni di alloggi di edilizia sovvenzionata. 4
5 IL CAMPIONE COMUNALE ANALIZZATO I 392Comuni Nel 2011, in Piemonte sono presenti 392 Comuni in cui sono allocate delle case popolari. L immagine 1 mostra nel Piemonte la distribuzione comunale delle case popolari. All interno della cartografia vi è un ulteriore suddivisione: la dislocazione dei Comuni con Erp in base al numero degli abitanti. 33 Comuni con più di abitanti 99 Comuni con una popolazione compresa tra i e abitanti 164 Comuni con una popolazione compresa tra i e abitanti 94 Comuni con meno di abitanti Tendenzialmente non vi sono case popolari nelle Comunità montane. Comuni senza case popolari Comuni per ampiezza demografica: > ab < Il grafico 1 rappresenta le 4 classi di analisi dei Comuni, in base alla popolazione residente. I 33 Comuni sopra i abitanti (che contengono gli 8 capoluoghi di provincia) rappresentano l 8% del totale dei Comuni in cui vi sono case popolari, i 164 Comuni con popolazione tra i e abitanti rappresenta il 42% e le due classi con meno di abitanti e tra i e abitanti rappresentano, in maniera rispettiva, il 24% e il 25%. 5
6 Grafico 1 Numerosità dei Comuni con case popolari in base al numero degli abitanti I Comuni in base all ampiezza 25% < abit > e < > e < > abit 8% 43% 24% Di seguito i Comuni vengono identificati in base al numero di abitanti: più di = grandi tra i e = medi tra i e = piccoli sotto i abitanti = piccolissimi Definizioni La tabella 1 mostra la numerosità del campione dei Comuni che hanno risposto all annuale questionario, suddivisi per le 4 classi di ampiezza dei Comuni. Nel tempo, la numerosità delle risposte è andata aumentando. Tab 1 Numerosità dei Comuni che hanno risposto con case popolari dal 2004 al 2011 Abitanti N Comuni - campione Totali < > e < > e < > Totale Comuni Il campione analizzato Il grafico 2 mostra la percentuale di risposta dei Comuni in base alla dimensione dei Comuni stessi. I 32 Comuni (diventati 33 dal 2010) con oltre abitanti hanno sempre risposto tutti, i Comuni di media dimensione sono passati, nel tempo, dall 82% al 98%, i Comuni piccoli hanno anch essi aumentato la percentuale di risposta dal 65% al 90%, mentre rimane pressochè stabile al 77% la collaborazione dei Comuni piccolissimi. La risposta dei Comuni 6
7 Grafico 2 Percentuale di risposte comunali in base al numero degli abitanti 100% < > e < > e < > % 90% 85% 80% 75% 70% 65% 60% Il grafico 3 rappresenta i 392 Comuni con case popolari suddiviso per provincia ed il rapporto tra tali Comuni e quelli totali provinciali. in base alla provincia Grafico 3 Numerosità dei Comuni con case popolari in base alla provincia e rapporto tra questi Comuni e il totale dei Comuni provinciali Comuni con erps 86 comuni erps /n totale provincia % 45% 40% 35% 30% 25% La distribuzione geografica dei Comuni erps % 15% 10% 5% 0 AL AT BI CN NO TO VB VC 0% La provincia di Asti presenta soltanto 20 Comuni ed ha il rapporto percentuale più basso (17%) rispetto tutte le altre province piemontesi. L ambito di Torino, benché in valore assoluto possieda il maggior numero di Comuni (106) con case popolari, il rapporto con il totale dei Comuni presenti nella provincia è nella media regionale ossia il 34%. L alessandrino, che è terzo per numerosità assoluta di Comuni con edilizia sociale (54), mostra una percentuale del rapporto, il 28%, sotto la media regionale Il territorio che mostra il più alto livello tra Comuni erps e quelli insediati è quello Biellese: il valore del rapporto è il 44%. Cuneo, che ha 86 Comuni, insieme al Verbano Cusio Ossola e a Vercelli hanno un rapporto attorno alla media regionale, che misura il 33% 7
8 La tabella 2 mostra, nei sette anni presi in considerazione, i Comuni che hanno risposto al questionario regionale suddivisi per Provincia. Tab 2 Numerosità provinciale dei Comuni con case popolari che hanno risposto N Comuni - campione Province Totali Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Piemonte Dal 2009 tutti i Comuni astigiani inviano i dati richiesti e la collaborazione dei Comuni è aumentata. Il grafico 4 raffigura per provincia l andamento dei Comuni che hanno risposto al questionario da quando è stato possibile usufruire della procedura informatica messa a punto dalla Regione Piemonte. Grafico 4 Numerosità dei Comuni con case popolari che hanno risposto Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli 8
9 IL PATRIMONIO IMMOBILIARE DI EDILIZIA RESIDENZIALE PUBBLICA Il patrimonio di case popolari in Piemonte è superiore ai alloggi pari all 1,9% delle unità abitative presenti nella regione. Il grafico 5 è un confronto tra la situazione italiana e quella europea al Il patrimonio di case popolari in Italia è 5% ovvero tra i più bassi dell Europa. Il Piemonte, nel 2011, non soltanto rientra nella percentuale italiana, ma ha un valore che ne è la metà a distanza di un quinquennio. Grafico 5 Percentuale di case erps sul totale alloggi in Europa Olanda Alloggi sociali in affitto sul totale degli alloggi (%) Regno Unito Svezia Danimarca Francia Germania (ovest) 9 Irlanda 7 Belgio 5 Italia 3 2 Portogallo Spagna 0 Grecia L entità numerica In confronto con l Europa Fonte:RiccardoVal Gris, L edilizia sociale in Italia, Federcasa, 2006 Il grafico 6 raffronta, al 2011, il numero di alloggi popolari presenti in Piemonte, Lombardia, Veneto ed Emilia Romagna e li raffronta con le unità abitative 1 presenti nel rispettivo ambito. Grafico 6 le case popolari e lo stock abitativo per Regioni. Anno ,9% N ALL ERPS ,8% % su stock abitativo ,2% ,0% 2,5% 2,0% 1,5% 1,0% 0,5% Il confronto con altre Regioni 0 PIEMONTE VENETO EMILIA ROMAGNA LOMBARDIA 0,0% 1 Il dato è fornito dall Agenzia del Territorio 9
10 Utilizzando il numero delle famiglie residenti al , si stima che in Piemonte circa ogni 39 famiglie, una sia in affitto in una casa popolare; in Lombardia ogni 31 famiglie, nell Emilia Romagna ogni 36 e in Veneto ogni 44. La tabella 3 mostra gli alloggi presenti sul territorio in base alla grandezza dei Comuni: nel 2011 si passa dai 547 alloggi nei Comuni piccolissimi ai dei Comuni grandi. Tab 3 Case popolari site nei Comuni suddivisi per grandezza e per anno Case popolari Abitanti Media < > e < > e < > Totale alloggi Il patrimonio suddiviso in base a: l ampiezza dei Comuni e Il grafico 7 suddivide, in percentuale, il patrimonio di case popolari in base all ampiezza dei comuni. Il 79% delle case popolari si trova nei 33 Comuni con più di abitanti, tenuto conto che circa , pari al 35% di tutto il parco alloggi, si trovano nel solo Comune di Torino. Nei 264 Comuni (piccolissimi e piccoli) sotto i abitanti è allocato meno del 5% di tutte le case popolari. Nei 99 Comuni medi è invece concentrato quasi il 16%. Grafico 7 Suddivisione percentuale del patrimonio erp tra le 4 classi di Comuni 1,1% 79,2% 3,8% 15,9% < abitanti > e < > e < > abitanti Il grafico 8 mostra il patrimonio si case suddiviso tra le varie province piemontesi: nella provincia di Torino è concentrato il 59% mentre attorno al 4% vi sono le province di Asti, Biella e Verbania. La seconda provincia con maggiore concentrazione, pari al 10%, è alessandrino, seguono a cascata le province di Cuneo (7,2%), Novara (6,8%) e Vercelli (5,7%). 2 ultimo dato Istat disponibile 10
11 Grafico 8 Il patrimonio Erp suddiviso per provincia. Anno ,8% 5,7% 10,4% Alessandria Asti Biella Il patrimonio suddiviso tra le province 59,1% 7,2% 3,7% 3,4% Cuneo Novara Torino Verbania 6,8% Vercelli La tabella 4 suddivide la distribuzione delle case popolari tra capoluogo e resto della provincia relativamente al Tab 4 Case popolari suddivise tra capoluogo e resto provincia Case popolari nel 2011 Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Totale alloggi capoluogo resto provincia Come mostra il grafico 9, la suddivisione degli alloggi ERP tra capoluogo e resto provincia è molto diversa tra le realtà piemontesi: i due estremi sono Asti che detiene il 75% delle case dell intera provincia, mentre Cuneo e Verbania hanno soltanto ¼ del patrimonio di alloggi popolari situati nel capoluogo. E tra capoluogo e resto provincia Nei capoluoghi di Torino Biella Novara e Vercelli circa il 60% delle case è concentrato nei capoluoghi, mentre è quasi distribuito equamente tra capoluogo e provincia nella provincia di Alessandria (il 40% è nel capoluogo). Grafico 9 Suddivisione percentuale del patrimonio Erp tra capoluogo e provincia 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% AL AT BI CN NO TO VB VC % Capoluogo 40% 75% 59% 20% 62% 59% 26% 64% % Resto pr 60% 25% 41% 80% 38% 41% 74% 36% 11
12 La tabella 5 mostra, dal 2004 al 2011, il numero di alloggi sociali gestiti da tre tipi di operatore: il Comune stesso, tramite delega l Agenzia territoriale per la Casa di competenza o altri gestori. Tab 5 Serie storica delle Case popolari suddivise per Ente gestore Case popolari Gestite dall ATC Gestite dal Comune Da altra gestione Totale annuale L Ente gestore Il grafico 10 distingue le case gestite mediamente dall ATC e dal Comune in base all ampiezza dei Comuni. Nell 80% dei casi gli alloggi sono gestiti dall ATC, tale percentuale aumenta sino alla quasi totalità nei comuni grandi. La tendenza si inverte nel caso degli alloggi gestiti dai Comuni che aumenta con il diminuire dell ampiezza territoriale: si passa dal 2% nei comuni grandi al 20% nei comuni piccolissimi. Grafico 10 Suddivisione percentuale media degli alloggi ERP per ampiezza del Comune e in base all Ente gestore Atc o Comune Alloggi gestiti dall'atc Alloggi gestiti dal Comune 100% 90% 80% 80% 88% 94% 98% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% 20% 11% 6% 2% < abit > e < > e < > abit La tabella 6 supporta quanto descritto dal grafico 7 aggiungendo l arco temporale dal 2004 al 2011; sono riportate le cifre degli alloggi gestiti da Atc o dal Comune in base alla grandezza del comune e dell anno. 12
13 Tab. 6 Serie storica della Suddivisione degli alloggi ERP per ampiezza del Comune e in base all Ente gestore. Case popolari < abitanti Gestite da ATC > e < > e < > abitanti < abitanti Gestite dal Comune > e < > e < > abitanti
14 LE ASSEGNAZIONI La tabella 7 mostra quanti alloggi popolari si rendono disponibili, nell ambito di riferimento, per essere ri assegnati. La quantità è oscillante nel tempo poiché ogni anno possono essere comprati nuovi alloggi, finite opere di ristrutturazione o venduti o da escludere (su richiesta comunale alla Regione) dall ambito di utilizzo come ERP. Nel 2011 gli alloggi a disposizione per essere assegnati sono stati di unità. La percentuale media dal 2006 al 2011 si aggira attorno al 4%; ciò sta ad indicare che, in Piemonte, la casa popolare è per la vita, in quanto difficilmente si perde il diritto ad essa. La disponibilità annuale di alloggi Tab. 7 Serie storica degli Alloggi disponibili nell anno e percentuale rispetto al totale patrimonio ERP Totale alloggi popolari Alloggi disponibili nell anno 6,8% 7,8% 4,0% 4,3% 3,6% 3,7% 3,8% 4,4% In base all ampiezza comunale Il grafico 11 mostra nel particolare la percentuale di alloggi che si rendono disponibili in base all ampiezza del comune. Nei comuni medi e grandi la percentuale di turnazione è stabile nel tempo e si aggira attorno al 4%, raddoppia il valore, ovvero attorno l 8%, nei comuni piccoli, mentre nei comuni piccolissimi il valore è altalenante ma discendente passando dal 19% nel triennio al 3,5 nel biennio Grafico 11 Serie storica della Percentuale di alloggi che si rendono disponibili nell anno rispetto al totale del patrimonio ERP in base alla grandezza dei Comuni. < > e < > e < > % 18% 16% 14% 12% 10% 8% 6% 4% 2% 0% Per provincia Nell ultimo quinquennio dal 2007 al 2011, la disponibilità media degli alloggi tra le varie province, come raffigura il grafico 12, è suddivisa in modo abbastanza simile tra le varie province (dal 3% di Asti al 10% di Alessandria), ad eccezione della provincia di Torino dove la disponibilità media è oltre il 55%. 14
15 Grafico 12 Suddivisione tra province della disponibilità media degli anni di case popolari. TO 56,8% AL CN BI NO VC VB 10% 8,6% 6,6% 6% 5,2% 3,5 % AT 3,2% 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% La tabella 8 mostra le assegnazioni che sono state effettuate nei vari capoluoghi di provincia nell ultimo quinquennio. L ultima colonna indica la percentuale media (dei cinque anni presi in considerazione) degli alloggi disponibili nel capoluogo rispetto al totale degli alloggi resisi disponibili annualmente nell intera provincia. Tab. 8 Assegnazioni nei capoluoghi rispetto al totale degli alloggi disponibili regionali Totale all. disponibili All disponibili capoluogo Media all di cui nel Capoluogo capoluogo/ all totali Alessandria % Asti % Biella % Cuneo % Novara % Torino % Verbania % Vercelli % Totale capoluoghi % La disponibilità nei capoluoghi rispetto quella regionale L immagine 2 localizza le varie realtà: dalla percentuale minima del 12% a Cuneo a quella massima del 71% di Novara. Attorno al 60% ci sono i capoluoghi Vercelli, Torino e Asti; la percentuale risulta equamente divisa tra Biella e resto provincia; attorno ad un terzo sono concentrate nelle città di Verbania e Alessandria. 15
16 % media d'assegnazione case disponibili VB BI NO VC TO AT AL CN Il grafico 13 indica graficamente il rapporto tra le case disponibili e il patrimonio di alloggi per anno e per provincia. La linea rossa indica la media del rapporto, sopra indicato, tra le 8 province ed il suo valore è attorno al 4,3%. Grafico 13- Percentuale di alloggi ERP resisi disponibili annualmente rispetto al patrimonio provinciale Gli alloggi liberi annualmente rispetto il patrimonio totale 9% AL AT BI CN NO TO VB VC Media 8% 7% 6% 5% 4% 3% 2%
17 E evidente che il turn over annuale di alloggi nella provincia di Biella è il doppio della media piemontese. I valori più bassi sono rintracciabili nella provincia di Asti dal 2007 al 2009 e nella provincia del Verbano nel biennio Un alto tasso di disponibilità, rispetto la media, è anche quello della provincia di Cuneo che è attorno al 4,8%. Tutte le altre province hanno valori tendenziali attorno al 3,8%. Le assegnazioni annuali I Comuni, a fronte di una data disponibilità annuale di alloggi che può pervenire dall anno precedente o durante l anno in scorso, assegnano tali alloggi attraverso una deliberazione stabilendo se scorrere la graduatoria o porre rimedio ad una urgenza imprevista (assegnazioni su riserva). La tabella 9 ed il grafico 14 mostrano le assegnazioni che sono state effettuate annualmente in base alla grandezza dei Comuni. Tab. 9 Serie storica delle Assegnazioni annuali per grandezza dei Comuni Abitanti < > e < > e < > Totale assegnaz Assegnazioni annuali Negli anni 2004, 2007 e 2011 si sono verificate il maggior numero di assegnazioni, le quali si aggirano attorno alle famiglie, mentre nel 2005 esse sono scese a nuclei familiari. La capacità media annuale di assegnare gli alloggi resisi disponibili in un anno è sempre maggiore al 64%, con la punta massima del 75% nel 2005 e 73% nel La media regionale Grafico14- Serie storica della Capacità media annua di assegnazione e numero complessivo di assegnazioni annuali 76% 74% 72% 70% 68% 66% 64% 62% 60% 58% Capacità media annuale d'assegnaz. n. Assegnazioni 75% 73% 71% 71% 67% 68% 66% 65% L impossibilità di assegnare il 100% è dovuta sia dal fatto che ciclicamente gli alloggi 17
18 devono subire opere di manutenzione. La tabella 10 indica la capacità di assegnazione degli alloggi disponibili annualmente. In media, ogni anno, vengono assegnati i 2/3 delle case popolari disponibili. Tale media supera l 80% nei Comuni grandi e medi; è attorno al 64% nei piccoli Comuni e scende sotto il 50% nei Comuni piccolissimi. Tab. 10 Serie storica del Rapporto tra gli alloggi disponibili e le assegnazioni in base alla grandezza dei Comuni La capacità di assegnazione in base all ampiezza comunale Abitanti Percentuale di assegnazione delle case disponibili < % 43% 47% 36% 32% 51% 51% 44% > e < > e < % 57% 56% 73% 60% 66% 68% 63% 90% 76% 75% 88% 83% 80% 86% 79% > % 89% 81% 82% 93% 85% 88% 85% Media annuale 75% 66% 65% 71% 67% 70% 73% 68% Il grafico 15 mette in evidenza l andamento negli anni della capacità di assegnazione delle quattro categorie di Comuni rispetto alla media regionale, rappresentata dalla linea rossa in grassetto. Grafico 15 Serie storica della Capacità di assegnazione degli alloggi disponibili per grandezza dei Comuni 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% < abit > e < > e < > abit Media annuale Le assegnazioni delle case disponibili possono essere effettuate, da parte dei Comuni con apposita deliberazione, o prendendo il nominativo dalla graduatoria finale relativa all ultimo bando emesso o su riserva, nelle due eccezioni (sfratto o altre emergenze) previste dall art. 12 della LR 46/95 e smi. La tabella 11 mostra la percentuale di soddisfacimento di bisogno di case popolari che riesce ad essere raggiunto rispetto alla lista d attesa dei richiedenti ammessi in graduatoria ovvero alle domande insoddisfatte. Tale valore si aggira, nel periodo considerato, attorno al 9,2% ma nell ultimo triennio ( ) esso è al di sotto della media. 18 Il divario fra assegnazioni e richiesta di ERP
19 Al 2011 rimangono insoddisfatte circa nuclei familiari contro i cui è stata assegnata una casa. Tab. 11 Serie storica delle assegnazioni regionali e delle domande insoddisfatte di case popolari Assegnazioni Le assegnazioni su graduatoria e su riserva Domande insoddisfatte Assegnazioni / Insoddisfatte ,4% 10,3% 10,6% 10,5% 9,5% 8,8% 7,2% 8,4% La tabella 12 mostra, per anno, le assegnazioni su graduatoria e su riserva: le assegnazioni sono dovute soprattutto dalle situazioni urgenti cui i Comuni devono rispondere (la media degli 8 anni è il 57%). Tab. 12 Serie storica delle assegnazioni regionali su graduatoria e su riserva Assegnazioni Media graduatoria % riserva % Totale annuale % Nel grafico 16 si può rilevare l andamento delle risposte all emergenza abitativa in comparazione con la sistemazione nell Erp da graduatoria. Da evidenziare, nel triennio , la maggiore urgenza dell emergenza (cedi colonne segnate in arancione). Grafico 16 Serie storica delle assegnazioni su graduatoria e su riserva graduatoria riserva In base all ampiezza dei Comuni La tabella 13 mostra, nei vari anni e in base alla grandezza dei Comuni, le assegnazioni su graduatoria e su riserva. Il colore blu segnala quando le assegnazioni su riserva sono inferiori che su graduatoria: tale condizione avviene soltanto nei Comuni di media grandezza. 19
20 Tab. 13 Serie storia delle assegnazioni su graduatoria e su riserva in base alla grandezza dei Comuni Abitanti Assegnazioni < > e < > e < > Totale assegnaz graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva graduatoria riserva L immagine 3 mostra geograficamente in colore blu ove sono i Comuni medi con case popolari in cui le assegnazioni su graduatoria sono maggiori di quelle su riserva. Nelle altre tre tipologie di Comuni prevalgono le assegnazioni su riserva. Province Comuni senza case popolari Comuni per modalità di assegnazione ERP: > su graduatoria ( ) > su riserva ( < 1000 abit.) > su riserva ( ) > su riserva ( > abit.) Le assegnazioni su graduatoria rispetto quelle su riserva 20
21 Il grafico 17 mostra l indice di coesistenza delle assegnazioni: ovvero quante assegnazioni su graduatoria sono fatte ogni assegnazione su riserva. La linea rossa rappresenta l unità: ad ogni assegnazione su graduatoria una è su riserva. Il valore Regione, nel 2007 in cui le assegnazioni su graduatoria erano 865 e quelle su riserva 962, non si discosta significativamente dall unità. Al crescere della percentuale di assegnazioni su riserva, la forbice aumenta. Il punto massimo è nel 2011, dove i 20 Comuni piccolissimi, che hanno avuto case popolari a disposizione, hanno assegnato nel complesso 5 alloggi ERP su graduatoria cui sono corrisposte 23 su riserva. Grafico 17 Indice storico di coesistenza fra assegnazioni su graduatoria e su riserva rispetto alla grandezza dei Comuni < abit > e < > e < ,00 4,50 4,00 3,50 3,00 2,50 2,00 1,50 1,00 0,50 0,00 > abit Regione Pareggio A differenza delle altre tre categorie di Comuni, i Comuni medi (5.000 e < ab.), in tutti gli otto anni presi in considerazione, hanno assegnazioni più su graduatoria che su riserva. Le assegnazioni provinciali Nella tabella 14 vi sono le assegnazioni complessive effettuate dal 2004 al 2011 nelle singole province torinesi. In Piemonte, nel periodo preso in considerazione, sono mediamente assegnate case popolari all anno. Tab. 14 Serie storica delle assegnazioni per provincia Totale Assegnazioni Provincia Media Alessandria Asti Biella Cuneo Novara Torino Verbania Vercelli Piemonte Il grafico 18 mostra la differenza media tra la situazione nel capoluogo e nel resto della provincia, nel quinquennio , relativamente alle assegnazioni. Le assegnazioni tra capoluogo e resto della provincia 21
22 Grafico 18 - percentuale media delle assegnazioni totali nel capoluogo e nel resto pr. capoluogo resto prov TO AL NO Piemonte AT VC BI CN VB 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% 100% Dal 2007 al 2011, circa il 75% delle assegnazioni sono fatte nei capoluoghi di provincia. L immagine 4 individua geograficamente ove avvengono le assegnazioni provinciali graduando la colorazione delle province in base al numero assoluto di assegnazioni (dalle 36 di Asti alle 1098 di Torino) e con un istogramma raffigura quante assegnazioni avvengono nel capoluogo (colonna gialla) e quante nel resto provincia. Assegnazioni ERP nel: Capoluogo Resto prov. N. di assegnazioni per provincia: VB BI NO VC TO AT AL CN 22
23 Le assegnazioni sopra la media regionale avvengono soprattutto a Torino, Alessandria e Novara; attorno al 60% sono nelle città di Vercelli e Biella, mentre sono paritarie tra la città di Cuneo e il resto della provincia. Unica eccezione, ove le assegnazioni avvengono maggiormente (62%) nella provincia, è nel Verbano Cusio Ossola. Il grafico 19 mostra la media quinquennale delle assegnazioni su graduatoria nelle singole province sia in valore percentuale che in valore assoluto. Nella provincia del Verbano Chiuso Ossola l 84% delle assegnazioni attingono dalla graduatoria, mentre soltanto un terzo di tali assegnazioni sono effettuate nel torinese (anche se le assegnazioni sono in valore assoluto le più elevate, pari a 323). Il quadro mostra come metà delle province (Vercelli, Novara, Asti e Verbano) assegnino oltre la metà delle case popolari basandosi sulle graduatoria e le restanti province ricorrano alle assegnazioni per casi d urgenza. Grafico 19 - Media in percentuale e in valore assoluto delle assegnazioni su graduatoria nelle province. Anni La media delle assegnazioni provinciali su graduatoria VB 84% (52) AT 72% (46) NO VC AL CN BI TO 59% (66) 51% (51) 47% (86) 45% (67) 41% (41) 34% (323) 0% 10% 20% 30% 40% 50% 60% 70% 80% 90% L ex. Art.13 della legge regionale L.R. 46/94 autorizzava ii Comuni ad effettuare assegnazioni su riserva: o per sfratto o per emergenza abitativa individuata dal Comune stesso. La tabella 15 riporta le assegnazioni su riserva suddividendole per anno e in base all ampiezza dei Comuni. Tab. 5 Serie storica delle assegnazioni su riserva in base alla grandezza dei Comuni Abitanti Assegnazioni totali su riserva media peso sul totale < ,6% Le assegnazioni su riserva > e < ,8% > e < ,7% > ,9% Totale % 23
24 Negli otto anni presi in considerazione, ogni anno sono state effettuate mediamente 940 assegnazioni su riserva. Circa il 80% di queste assegnazioni sono effettuate nei 32 Comuni con più di abitanti. D altro canto tale percentuale corrisponde al fatto che circa la stessa percentuale di patrimonio risiede in questi Comuni grandi. Per sfratto e per emergenza Il grafico 20 mostra, in Piemonte, la percentuale di assegnazioni su riserva suddivise fra le due modalità ammesse: sfratto o emergenza. Nel triennio le assegnazioni per sfratto coincidono con lo stesso numero delle assegnazioni per emergenza. Nel complesso degli 8 anni, i Comuni hanno assegnato maggiormente per emergenza che sfratto. Grafico 20 - Serie storica delle assegnazioni su riserva totali suddivise tra sfratto e emergenza La serie storica piemontese 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% sfratto emergenze 0% La tabella 16 mostra, in base all ampiezza dei Comuni, le assegnazioni su riserva effettuate o per sfratto o per emergenza (colorate in arancione). Nei circa 74 Comuni piccolissimi la problematica dello sfratto è praticamente assente, mentre nei Comuni grandi, nel tempo, è andata aumentando (+63% dal 2007) per giungere nel 2011 sino alla quota di 455 famiglie che hanno dovuto chiedere una sistemazione al Comune. La situazione nei Comuni in base alla grandezza Nel periodo esaminato, l emergenza sociale delle famiglie è diminuita nei Comuni piccolissimi e medi mentre è aumentata dell 80% nei Comuni piccoli e grandi. Tab Serie storica delle assegnazioni su riserva totali suddivise tra sfratto e emergenza e per grandezza dei Comuni Abitanti Assegnazioni per sfratto < > e < > e < > Totale Se a livello regionale il totale delle assegnazioni per sfratto sono similari a quelle per 24 Assegnazioni per emergenza
25 emergenze, a livello di ampiezza dei Comuni vi sono delle grandi differenze. Il grafico 21 mette in evidenza quali sono le criticità che maggiormente devono affrontare in base alla grandezza del Comune. Grafico 21 Serie storica dell indice di coesistenza di assegnazioni per sfratto rispetto a quelle per emergenza Rapporto di coesistanza tra assegnazione per sfratto ogni assegnazione per emergenza 1,40 < abit > e < > e < > abit 1,20 1,00 0,80 0,60 0,40 0,20 0,00 I Comuni piccolissimi e piccoli non hanno problemi di sfratto ma devono affrontare emergenze sociali, tanto che soltanto un quarto (sotto la soglia dello 0,20) delle assegnazioni su riserva sono per tale motivazione. Dal 2006 al 2010 i Comuni medi (riga verde) hanno visto aumentare il numero degli sfrattati tanto che nel biennio le assegnazioni su riserva per sfratto hanno bilanciato e superato quelle per emergenza. I grandi Comuni hanno affrontato maggiormente la problematica dello sfratto, ad eccezione degli anni 2007 e Il grafico 22 mostra nei capoluoghi di provincia la percentuale di assegnazioni su riserva per sfratto effettuate nel quinquennio Nel grafico non risulta la città di Verbania in quanto non vi sono state assegnazioni per sfratto mentre nella città di Asti e, dal 2010, nella città di Vercelli gli sfratti sono una emergenza da fronteggiare. Anche nella città di Novara gli sfratti raggiungono il 60% delle assegnazioni su riserva. Grafico 22 Assegnazioni per sfratto nei capoluoghi La situazione nei capoluoghi di provincia Assegn. per sfratto 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% AL AT BI CN NO TO VC Parallelamente il grafico 23 mostra in quali capoluoghi la necessità di assegnare su 25
26 riserva sia dovuta ad emergenze, anziché per sfratto. Verbania e Cuneo hanno una percentuale del 100%, mentre Vercelli dal 2009 ha dovuto fronteggiare l urgenza sfratto che l emergenza (sociale). Torino si trova in una situazione quasi paritaria nel tipo di emergenza abitativa che deve risolvere: 55% delle assegnazioni per emergenza e 45% per sfratto Grafico 23 Assegnazioni per emergenza nei capoluoghi Assegnaz. per emergenza 100% 90% 80% 70% 60% 50% 40% 30% 20% 10% 0% AL AT BI CN NO TO VB VC L immagine 5 mostra, a livello cartografico, per gli otto capoluoghi piemontesi le assegnazioni su riserva che sono state effettuate nell anno 2011, suddivise tra sfratto e emergenza. Assegnazioni su riserva: Emergenza Sfratto VB BI NO VC TO AT AL CN 26
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