Nikon D700 Full Frame, una scelta di qualità

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1 Test Nikon D700 Full Frame, una scelta di qualità La D700 si rivela una reflex in cui tutte le scelte sono finalizzate a realizzare immagini di elevata qualità: sensore Full Frame da 12 Mpxl, ampio range di sensibilità, rumore molto contenuto elevata velocità operativa e di scatto. 16 PC PHOTO C è qualche cosa in questo nome che mi rammenta sensazioni passate, qualche cosa che mi suona più familiare rispetto a nomi come D300, sebbene anch essa derivi da D3 o D200. Quel qualcosa rimanda alla D70, la fotocamera con cui Nikon ha proposto per la prima volta una reflex digitale dal costo accessibile e dalle prestazioni finalmente degne del marchio. Oggi la D700 rappresenta la risposta di Nikon alla domanda insistente del proprio pubblico per una reflex digitale capace di esaudire il desiderio di passare al formato pieno senza gli esborsi richiesti dalla pur bella D3. La sorpresa è che la D700 arriva non molto tempo dopo il lancio della Full Frame professionale, ed è dotata dello stesso sensore FX che valorizza al meglio le ottiche del sistema. Vediamola. Le prime impressioni Ho toccato con mano la D700 per la prima volta durante una rapida presentazione organizzata da Nital a Villa Torretta, alle porte di Milano. Il Nital Day, evento aperto al pubblico e replicato a breve distanza di tempo a Roma, aveva attirato una folla di visitatori interessati ai numerosi seminari e agli interventi dei tecnici; fatto sta che c era anche una fiammante D700 e che sono riuscito a averla per qualche ora. Di solito non capita di poter verificare le prestazioni di una macchina alla prima presentazione; in questo caso quindi si può parlare di vere e proprie impressioni di uso! Il feeling trasmesso dalla D700 è stato quello di una reflex solida e

2 Grande ma non grandissima, la D700 è sicuramente completa di tutto quello che occorre a una reflex professionale. straordinariamente capace di riportarci alle sensazioni che ci sapeva regalare lo scatto su pellicola. Il motivo è presto detto: quante Full Frame digitali ricordate di aver preso in mano da quando la pellicola ha lasciato la vostra borsa fotografica? Al massimo una, penso, e sono comunque pochi quelli che hanno potuto permettersela, visti i costi. Ma ci sono le Aps, potreste obiettare. Vero, ma io stesso sono rimasto sorpreso quando, guardando all interno del mirino della D700 con il suo mm montato, ho visto davvero un mm! Mi pareva di ritrovare un mondo perduto anni fa, grazie anche all ottimo mirino ottico che copre buona parte della scena inquadrata. Chi ha avuto una esperienza di fotografia analogica capirà di cosa sto parlando. Per il resto la fotocamera si allinea alle impostazioni che caratterizzano le recenti reflex, con i controlli tradizionali disposti laddove ci è stato insegnato di cercarli; in particolare, Nikon mantiene i pulsanti per la lettura esposimetrica, per la selezione dei punti AF e per la scelta del metodo di gestione dell autofocus. Troviamo poi, in alto a sinistra, raccolti insieme, i pulsanti di selezione WB/Iso/Qual (Bilanciamento del bianco, Sensibilità e Qualità) sopra il comando per la scelta dei modi di scatto (Singolo, Continuo lento o veloce, Autoscatto, Alzo dello Specchio e Live View). Probabilmente col tempo il Live View e la modalità video finiranno per acquisire comandi dedicati. Per ora questa D700 è la più portabile tra le reflex professionali, con la possibilità di corredarla anche con un impugnatura verticale opzionale che offre un alimentazione supplementare capace di portare lo scatto in cadenza rapida a valori molto elevati (dai 5 fps di base arriva a 8 fps, uno in meno della D300 che si attesta a 6 fps, 4 in meno rispetto alla D3 in FX da 9 fps). Dopo il Nital Day, riesco a riavere la D700 pochi giorni prima di Photokina; come resistere alla tentazione di portarmela dietro per farci il reportage della fiera! Ed infatti eccomi a girare per i padiglioni con la D700 in mano o, meglio, appesa alla spalla grazie alla sua cinghia. Un po invidiato, dagli sguardi di chi me la vede penzolare sul fianco. Si tratta quindi di un effettivo lavoro, da cui deriva una prova parecchio differente da quelle a cui siamo soliti quando ci arriva una fotocamera da sottoporre a test; d altra parte poter PC PHOTO 17

3 Rispetto alla D3 la D700 aggiunge un flash interno di potenza sufficiente a gestire un buon fill-in. Il mm che abbiamo utilizzato nel corso del reportage sulla Photokina si è rivelato un ottica di grande versatilità, orientata verso le focali medio-lunghe, ma con un 24mm che permette di far fronte ad ogni situazione. valutare il comportamento pratico della D700 non può che essere d aiuto. Nel corso di una settimana di utilizzo intenso ho potuto apprezzare soprattutto la grande rapidità di effettuare le regolazioni e le impostazioni di scatto ricorrenti. Al contrario di quanto si possa pensare, le situazioni di scatto che si 18 PC PHOTO presentano all interno dei padiglioni della fiera sono un test assai severo per una reflex; ogni stand ed ogni espositore ha un proprio tipo di illuminazione, per non parlare della presenza di ogni tipo di superficie e di ogni possibile riflesso. Si va dai velluti e dalle lampade al tungsteno con temperatura di luce bassissima a superfici come il vetro o il plexiglas e riflettori potentissimi di temperatura luce simile a quella solare. E poi appena fuori dallo stand la luce cala di colpo; ci sono passaggi in cui si mescolano la luce artificiale e quella proveniente da ampie vetrate insomma le difficoltà di ripresa sono davvero grandi. Affidare il tutto agli automatismi del-

4 Mirino, comandi sul dorso, pulsante di scatto, ghiere e connessioni. Tutto sulla D700 parla una lingua professionale, come sulla D3. Il taglio professionale è confermato da particolari come la connessione per l impugnatura verticale, la tendina di chiusura del mirino per le pose lunghe, il display sulla calotta e i comandi meccanici. PC PHOTO 19

5 la reflex sarebbe la scelta più pratica, ma non mi piace. E poi ho la fissazione per scattare senza usare il flash, anche se in taluni casi l ho sfruttato in fill-in. L ottica mm f/ VR non è luminosissima, ma la sua stabilizzazione si è rivelata la vera arma vincente, assieme alle sensibilità elevate e pulite. E poi la buona autonomia. Io faccio un uso moderato del monitor; non passo le ore a riguardare gli scatti, ma comunque, dopo ogni sequenza, do un occhiata al lavoro fatto per eliminare le nefandezze. La latitudine di posa sicura è di circa 8 stop. Ho scattato sempre in Jpeg per le esigenze redazionali, usando il Nef + Jpeg solo per gli scatti che mi interessavano a livello di ricerca personale; infatti anche in eventi di questo tipo le situazioni interessanti non mancano mai! Il primo vantaggio di un sensore Full Frame si sente quando ci si trova in ambienti ristretti in cui i millimetri reali dell ottica possono fare la differenza tra il riuscire o meno a catturare quanto serve; di contro non sarebbe stato facile salire oltre i 120mm di focale a mano libera, dati i vincoli alla 20 PC PHOTO

6 scelta dei tempi di scatto. Dunque posso dire che il formato pieno della D700 mi è stato molto utile ed ha veramente fatto la differenza rispetto a precedenti esperienze in Aps. Le caratteristiche tecniche Vista di fronte la D700 sembra una D3 a cui sia stata tolta l impugnatura verticale e la motorizzazione che consente alla professionale di raggiungere l impressionante cadenza di scatto di 11 fotogrammi al secondo (invero nel fondello della reflex top di gamma Nikon c è anche altro). Fatto sta che la D700 prende parecchio dalla D3. Aprendola e svitando lo svitabile (ironicamente, certo!) vi troviamo un contenuto che in parte è sicuramente noto, ma in cui troviamo anche del nuovo, a conferma che Nikon continua a far evolvere la sua gamma di prodotto. Il sensore è un FX Full Frame da 12 megapixel, che è poi quello utilizzato sulla D3. Questo significa prima di tutto un buon utilizzo dei 14 bit in uscita dal convertitore A/D a 12 canali (!) ad opera del processore Expeed il quale supporta anche una capacità di ripresa in raffica veloce da 5 fotogrammi al secondo, e di 8 fotogrammi al secondo con l aggiunta del battery grip. Questa velocità di raffica, assai simile a quella della D3, non raggiunge però gli 11 fotogrammi al secondo (con riduzione dell area di immagine al formato DX). Fossero pochi gli 8 fotogrammi al secondo! L immagine della D700 è praticamente la stessa in uscita dalla D3 e questo significa anche un allineamento dei formati di salvataggio e dei metodi di compressione: Jpeg e Raw/Nef, anche abbinati a vari livelli qualitativi, con il Raw compresso con o senza perdita, a 12 o 14 bit colore. Una serie di possibilità che vanno sfruttate al meglio usando il valido Nikon Capture NX2, mio consiglio personale. Sempre in comune con la D3, data la medesima sezione di acquisizione e di elaborazione implementata, troviamo sulla D700 l impressionante range di sensibilità da 200 a 6400 Iso espandibile a ben Iso. Allo stesso modo la D700 supporta i Picture Control, anche personalizzabili all elaboratore tramite l apposita utility. Peso del Jpeg Il Jpeg salvato dalla D700 non è poi molto diverso da quello convertito da Raw/Nef, perlomeno finchè non tiriamo in ballo i 16 bit colore. Una maschera di contrasto permette di avvicinare ulteriormente i due risultati. Riduzione Rumore Sensibilità Iso La consueta analisi del peso del Jpeg alle varie sensibilità per i diversi livelli del filtro di riduzione rumore (NR). Occorre ricordare che il rumore è considerato dal software come dettaglio, da cui l aumento del peso del file alle sensibilità rumorose.

7 Anche ad una verifica visiva si nota come, oltre i 1600 Iso, la D700 appiattisca il rumore iniziando da quello cromatico, sicuramente il più complesso da gestire in post-produzione. I risultati sono veramente incredibili fino a 3200 Iso! 22 PC PHOTO

8 Anche il monitor è il medesimo delle recenti reflex Nikon, D3, D300, D90: punti in risoluzione Vga ( pixel circa). La definizione di questi nuovi schermi è veramente notevole per il dettaglio mostrato e la D700 ne approfitta alla grande per implementare la nuova grafica dei menu caratterizzata da una particolare leggibilità e chiarezza. A titolo di curiosità segnalo che questi menu derivano da uno studio di ergonomia svolto nel nostro paese. Le elevate prestazioni del monitor favoriscono anche la lettura delle immagini in riproduzione e la visualizzazione in Live View. In questa modalità di ripresa la D700 permette di scegliere tra la messa a fuoco a rilevamento di fase, con abbassamento dello specchio ed impiego del medesimo modulo TTL della visione ottica, quanto a rilevazione del contrasto, più lenta ma che mantiene la visione a schermo dato che viene bypassato lo specchio. A differenza della D3, sulla nuova macchina si aggiunge il sistema di eliminazione dello sporco basato sulla vibrazione del filtro anteposto al sensore, cosa che sarà apprezzata da quanti amano l immagine pulita. Inoltre vi è la funzione di orizzonte virtuale che rileva l inclinazione della macchina sull asse orizzontale (a monitor o anche utilizzando la stessa scala esposimetrica presente nel display sulla calotta). Questa funzione sarebbe assai più utile al fotografo che lavora su treppiedi in ambito architettonico se potesse segnalare anche l inclinazione della macchina sull asse ottico, rilevando la fuga prospettica per l inclinazione della macchina in verticale. E ancora troviamo, in parte comuni con la D3, la possibilità di utilizzare ottiche DX, con il ritaglio automatico dell inquadratura all interno del mirino (l immagine che risulta ha una risoluzione di 5.1 Megapixel), l uscita in alta definizione video Hdmi, il supporto Udma per le schede CF (un singolo slot, mentre sulla D3 sono due), il D-Lighting Attivo (ormai uno standard sulle ultime Nikon) oltre a quello Passivo utilizzabile anche via software. La D700 può in ogni caso contare sull ottimo modulo di gestione dell autofocus a 51 punti indipendenti A 3200 Iso è possibile ancora stampare un formato A3 senza dover temere la comparsa di rumore o artefatti simili. E a tale sensibilità che ho ripreso scorci notturni di Colonia montando sulla D700 un ottica stabilizzata. Con illuminazione continua gli 800 Iso mi hanno permesso di fermare il movimento della modella (sul set di Hasselblad), grazie al tempo di 1/400s. Un ulteriore aiuto è venuto dallo stabilizzatore. PC PHOTO 23

9 Non male, eh? Posso garantire che non sono molte le fotocamere in grado si mantenere a fuoco un tale soggetto con disinvoltura, anche se, per onestà, la D700 con il mm non è veloce come la D3. 24 PC PHOTO Multi-CAM3500FX che figura sulla D3, e che consente una misurazione accurata della focheggiatura, anche in abbinamento ai dati colore provenienti dal sistema di misurazione esposimetrica basato sul chip da 1005 pixel RGB. Il risultato di questa combinazione (e dei dati provenienti dall ottica) è una stupefacente efficacia del Tracking della messa a fuoco che consente di seguire un soggetto in rapido movimento anche nelle situazioni in cui la semplice messa a fuoco continua confonderebbe sfondo e soggetto di contrasto simile. Insomma: anche la D700 dispone delle prestazioni esposimetriche in 3D Color Matrix II delle più recenti reflex Nikon. Il corpo macchina è in lega di magnesio, completamente sigillato contro le infiltrazioni di pioggia e polvere, e include un flash ittl a sollevamento automatico con numero guida 17 a 200 Iso e sincro X a 1/250s (come per tutti gli altri flash della casa). Questo è possibile anche per l impiego di un gruppo pentaprisma (specchio e gruppo del mirino) che ha una copertura minore rispetto a quello della sorella maggiore; sulla D700 arriviamo a una copertura del 95% con ingrandimento di 0.72x. Diverso sulla D700 è anche l otturatore, che consente comunque i medesimi tempi di scatto da 30 secondi a 1/8000s, mentre il dorso perde il display inferiore a favore di una maggiore quantità di informazioni sul monitor Lcd. Diversa è anche la batteria (ovvio) sia come forma che come capacità, ma è la stessa utilizzata da Nikon per le fotocamere di questa fascia di utilizzo. Circa il peso della D700, non è che quasi un chilogrammo sia pochissimo, ma questa nuova fotocamera è comunque più leggera della D3 grazie al fatto che l alimentazione supplementare è opzionale. Con il battery grip invece le dimensioni diventano molto simili a quelle della D3. La prova sul campo Il corpo macchina non è certo piccolo e montando uno zoom anche solo un po esteso ci ricorda immediatamente che abbiamo tra le mani una Full Frame da 12 Megapixel. Nonostante questo non mi sento di definire la D700 come una reflex ingombrante; per di più la presa e la stabilità si fanno più sicure avendo fra le mani un po di sostanza da stringere. I comandi di AF-On e staratura +/- si trovano immediatamente, rispettivamente con pollice e indice della mano destra, ed il pad direzionale con pulsante centrale pare sagomato sulle dimensioni del polpastrello! Non mi piace molto invece lo sportellone gommato a protezione delle connessioni Hdmi, video, Usb e di alimentazione; mi pare veramente troppo grande e approssimativo per le porte da proteggere. Assai più raffinata è la zona del pentaprisma, con l oculare protetto da un profilo in gomma né troppo spesso, né troppo piccolo. Da ricordare poi il flash a scomparsa ad alzo manuale, la tendina di oscuramento del mirino per gli scatti su treppiede ed infine la correzione diottrica del mirino. Completa il tutto la slitta porta accessori su cui inserire eventualmente un flash del sistema di illuminazione Nikon (CLS), di certo uno dei migliori sul mercato, se non il migliore. Sulla D700 vi è anche l illuminatore ausiliario a led a supporto della messa a fuoco nelle situazioni di luce scarsa, preferibile all impiego del flash interno; il led si trova presso l impugnatura, sopra i due pulsanti addetti alla selezione dell anteprima della profondità di campo e all applicazione di una funzione personalizzata (pulsante Fn). Come su tutte le professionali della

10 Lo Slow-Sync mi è sempre piaciuto. E grazie al flash interno della D700 se ho potuto effettuarlo anche senza un illuminatore esterno. In una situazione di luce mista come questa (illuminazione a metà tra solare e tungsteno, ma comunque continua) i risultati migliori sono quelli forniti dall automatismo. PC PHOTO 25

11 _ + Controllo Vignettatura Per valutare l applicazione del filtro di correzione della vignettatura osservate l angolo in basso a sinistra; il risultato è buono, ma occorre essere cauti ad usarlo con le elevate sensibilità. casa, i pulsanti citati sopra, nonché quelli di blocco AE-L / AF-L possono essere destinati a funzioni differenti da quelle previste in fabbrica, anche in combinazione con la rotazione di una ghiera. Per esempio possiamo usare Fn per richiamare la ripresa in Live View (invece di usare la ghiera sulla calotta), comodo. Con il comando per la profondità di campo si può attivare l orizzonte virtuale nel display (usa la scala esposimetrica come bolla di livello, grande!) e il tasto AE-L/AF-L può consentire di variare la modalità di lettura esposimetrica in Spot. Veramente molto efficiente. Per il sistema AF, sulla D700 come su tutte le professionali Nikon, si possono scegliere configurazioni a svariati livelli di complessità; dato che il sistema AF implementato è intelligente ; per iniziare conviene affidarsi alla macro-impostazioni prima di avventurarsi all interno di modifiche delle regolazioni personali del caso. E per verificare l efficienza del sistema si può scegliere l AF-C (continuo) in abbinamento alla scelta dell area AF Dinamica; l ampiezza della zona si può stabilire dal menu di personalizzazione a3 dove troviamo anche la scelta del numero dei punti AF attorno a quello selezionato, 9, 21 o 51, oppure anche i 51 punti in Tracking 3D; in questa modalità l inseguimento del soggetto tiene conto anche dei dati provenienti dal sistema esposimetrico. L efficacia del metodo è veramente sorprendente e solo ambiti di lavoro che richiedono una particolare velocità di risposta (in autodromo per esempio) lasciano preferire l area dinamica ristretta a 9 punti, o addirittura al singolo punto AF. Personalmente ho lavorato coi 9 in AF-C, almeno in questo caso. Come sempre presente, in ambito professionale, vi è la possibilità di attivare l autofocus con il pulsante AF- On sul dorso; slegandolo in questo modo, dal pulsante di scatto, si può controllare ripetutamente la messa a fuoco operando come si fosse in AF- C, ma senza essere costretti a passare in continuazione da AF-S ad AF-C. Una scelta professionale, come compete alla D700. Le prestazioni del modulo AF dipendono ovviamente dall ottica montata e per esaltare al meglio l efficienza 26 PC PHOTO

12 In queste immagini è effettivamente difficile valutare l operato del D-Lighting; per apprezzarlo conviene guardare l istogramma, e in particolare la distanza di luci ed ombre dai bordi. del sistema consiglio un obiettivo di tipo sportivo, ad esempio un tele luminoso a focale fissa più che uno zoom. Comunque nel corso del lavoro non ho avuto nessun problema di autofocus all interno dei padiglioni, ove l ho usata in prevalenza. Anche dovendo riprendere un esibizione con rapaci di grosse e medie dimensioni lanciati verso il pubblico di fotografi il sistema continuo è riuscito a mantenerli egregiamente a fuoco nonostante le condizioni di ripresa veramente difficili. In definitiva la D700 si è dimostrata una reflex di grande versatilità, capace di essere rapida nelle situazioni da prendere al volo e altrettanto efficiente quando il fattore critico è l illuminazione ambiente. L esame delle immagini La prima cosa che colpisce usando la D700 è l ampiezza della gamma di sensibilità a disposizione del fotografo, che arriva a ben Iso, sebbene in sensibilità espansa. In realtà l amplificazione del segnale che si può considerare effettiva è di 6400 Iso: fossero pochi! Alle sensibilità in gioco si accompagnano quattro livelli di riduzione del rumore, etichettati come Nessuna, Moderata, Normale e Alta. In generale l approccio della macchina è quello di eliminare prima di tutto il rumore cromatico che, effettivamente, si fa notare solo alle sensibilità espanse. All interno del range Iso è impossibile lamentarsi; Sono tante e varie le versioni di un medesimo fotogramma che si possono ottenere grazie all applicazione di diversi Picture Control. In tutti i casi l interfaccia di selezione è completa e flessibile. Solo un appunto per la gestione separata dei pre-set personali. PC PHOTO 27

13 Il recupero di luci ed ombre, nello sviluppo del Raw/Nef con Capture NX2 consente di raggiungere una latitudine di posa di oltre 10 stop! Si può eseguire una compensazione dell esposizione, oppure effettuare un recupero, appunto, di Alte Luci o Ombre. In questo secondo caso il programma effettua una contemporanea compensazione dei mezzi toni per non snaturare l immagine. il merito va ovviamente alla scelta di contenere la risoluzione a 12 Megapixel, nonostante la dimensione del sensore permettesse di inserire un numero di pixel ben superiore. La risoluzione è comunque elevata e la differenza con i sensori da circa 16 Megapixel è praticamente inavvertibile. Merito anche delle ottime ottiche del sistema Nikon che, se scelte oculatamente, consentono di ottenere il meglio dalla reflex. I filtri anti-rumore sono particolarmente efficaci fino a ben 1600 Iso; oltre tale valore i livelli Off e Moderata portano a risultati sostanzialmente simili, distaccandosi nettamente solo alle sensibilità più elevate. In generale quindi può essere sensato contenere l applicazione del NR ad un livello Moderato, per ricorrere ai filtri più aggressivi solo in caso di necessità. Che poi, per preferenza personale, io tenga l algoritmo spento fino a Iso 6400 è un altro conto. Anche per la neutralità del rumore. In termini di utilizzabilità, gli scatti ai vari gradini della scala Iso sono attualmente i migliori tra le digitali Full Frame che ho provato, al pari di quelli della sorella D3 (vedremo prossimamente la A900 e la Eos 5D MK II). In generale però si può considerare che il divario che separa D700 e D3 dalle concorrenti di pari livello non è più così consistente come nel caso dei confronti che si facevano in passato tra le reflex Aps di pari livello. E questo non per particolari meriti o demeriti delle reflex, ma semplicemente perché le tecnologie si vanno avvicinando e perché sembra che i produttori stiano raggiungendo il limite fisico della densità dei pixel sul sensore; le maggiori differenze si notano soprattutto nei metodi di riduzione rumore, che costituiscono la discriminante tra chi sa ottimizzare le tecnologie a propria disposizione e chi no. Detto ciò, il sensore della D700 (e D3) appare ad oggi il migliore quando occorre impostare sensibilità al di sopra dei 1600/3200 Iso. La sua latitudine di posa è attorno agli 8 stop, un valore non ai vertici ma che di certo produce immagini più semplici da gestire a livello di contrasto della scena rispetto a quelle dalla latitudine di posa estesissima ma che vanno necessariamente sottoposte a fotoritocco dopo lo scatto. In realtà potremmo forse riconoscerle mezzo stop in più di latitudine di posa, ma una certa perdita cromatica mi sconsiglia di farlo. Questa valutazione si riferisce ovviamente alla sensibilità di base, ovvero 200 Iso, dato che i 100 Iso della D700 sono una sensibilità estesa e appaiono troppo tagliati nelle luci per essere presi in considerazione in questo ambito. E lo stesso vale per l estensione della sensibilità nelle ombre. Tutto logico. Per sfruttare al meglio la latitudine di posa in Jpeg conviene usare il D-Lighting Attivo, il quale riesce in genere a recuperare qualcosa come 1 stop nelle luci; meglio comunque lavorare in Raw/Nef andando a recuperare la latitudine di posa nello sviluppo del file. La D700 dispone anche di un controllo software della vignettatura per un buon numero di obiettivi 28 PC PHOTO

14 Scheda Tecnica Risoluzione massima (pixel) 4256 x 2832 Rapporto tra i lati 3:2 Pixel effettivi 12.1 Mpxl Dimensione sensore 36 x 24mm Densità pixel 1.4 MP/cm² Tipo sensore CMOS Sensibilità ISO ( con espansione) Stabilizzatore No Tipo messa a fuoco Nikon Multi-CAM3500 FX Bilanciamento del bianco manuale, preset e gradi Kelvin Velocità Minima Otturatore 30 secondi Velocità Massima Otturatore 1/8000s Flash incorporato Si N.Guida flash 17 (ISO 200 Compensazione esposizione +/-5 EV Esposimetro 3D Matrix metering II, Center weighted, Spot Raffica 5 fps, 8 fps con battery pack) Registrazione video No Autoscatto da 2 a 20 secondi Sensori d orientamento Si Formato schede memoria Compact Flash Formati non compressi RAW, TIFF Formati compressi JPEG (EXIF 2.21) Mirino Pentaprisma, copertura 95% coverage, ingrandimento 0.72x Display LCD 3.0 Risoluzione LCD (Pixel) punti Uscita video Si Porta USB 2.0 Batteria Ioni di litio Nikon EN-EL3e Peso (batterie incluse) 1074 grammi Dimensioni 147 x 123 x 77 mm Live View Si contenuti in un database interno; probabilmente questo è dovuto al fatto che, a differenza delle reflex Aps, la taglia Full Frame del sensore finisce per utilizzare anche le zone più esterne del cerchio d immagine proiettato dalle ottiche, zone notoriamente più soggette a caduta di luce e nitidezza. Il controllo della vignettatura è attivabile da menu su quattro livelli; in generale il risultato appare all altezza delle aspettative e può essere mantenuto attivo sebbene convenga prestare una certa attenzione nel caso in cui impieghiamo Iso elevati in scene estremamente scure; in questi casi le zone ai margini del fotogramma, aperte via software per compensare la vignettatura, potrebbero portare ad una maggiore percezione del rumore digitale. A livello di sistema esposimetrico, ci si può fidare ciecamente dell ottimo 3D Matrix che consente di eseguire scatti anche complessi sul piano dell illuminazione, sapendo per di più che la quantità di informazioni raccolte dal sensore è tale da garantire, nei casi più difficili, eccellenti recuperi in post-produzione. La resa dei colori, grazie anche alla latitudine di posa non eccessiva, è brillante e i toni ben fruibili. Non ho rilevato particolari carenze, anzi. Direi che le immagini sono sempre correttamente neutre, compatibilmente con l illuminazione presente sulla scena. Nel complesso la D700 risulta molto ben bilanciata. Il monitor sul dorso mostra una eccezionale leggibilità ed un ottima fedeltà colore e quando la luce ambiente lo rende inutilizzabile viene in soccorso l istogramma, disponibile sia per la Luminosità che per i singoli canali RGB. Della qualità del monitor approfitta anche il Live View, che per questo può costituire una alternativa alla visione a mirino. A livello di autofocus è ancora preferibile la messa a fuoco a rilevamento di fase (modalità mano libera ) per la maggiore velocità operativa. In Live View manca l istogramma per lo scatto in fase di realizzazione. Il giudizio Gli aspetti sui quali Nikon potrebbe lavorare per migliorare le prestazioni della D700 è innanzitutto il Live View e poi un estensione della lati- Quanto Costa Nikon D700: con Nikkor mm: Entrambe le configurazioni con Lexar Pro 300x da 2 GB. Distribuzione: Nital, via Tabacchi 33, Torino. infoline tudine di posa nell impiego in Jpeg, cercando di avvicinarla a quella che si ottiene effettuando la conversione da Raw/Nef. Per il resto la completezza della reflex e soprattutto la sua grande flessibilità in tutti i contesti la rendono molto affidabile. E una reflex interessante innanzitutto per il reporter grazie al pieno formato del sensore che consente di sfruttare pienamente le ottiche grandangolari e per le prestazioni alle sensibilità elevate. E chi ha la necessità di usare l illuminazione flash apprezzerà il sistema di illuminazione creativo CLS, pienamente supportato dalla D700 che per altro dispone anche di un utile illuminatore interno. Al fotografo sportivo piacerà di certo la raffica da 5 fotogrammi al secondo, estendibile a 8 con l impugnatura opzionale. In generale poi il corpo macchina è indubbiamente solido, la velocità operativa elevata e il sistema esposimetrico e quello AF ai vertici della categoria. Dal punto di vista del miglioramento dell immagine, pregevoli sono il D- Lighting Attivo e il controllo della vignettatura con database interno; i Picture Control danno al fotografo un ampia possibilità di scelta su come operare per ottenere i risultati preferiti. Per chi guarda solo i numeri, la risoluzione è solo normale e forse la scelta di contenerla a 12 Megapixel potrebbe creare sorpresa nel pubblico; in realtà chi la prova si accorgerà che la definizione dei file sia tale da non far desiderare di più. Solo chi ama elaborare corposamente (anche in termini conservativi) potrebbe obiettare qualcosa. Penso che oggi la D700, insieme ad un ottica adeguata, sia sicuramente una scelta intelligente votata per prima cosa alla qualità del lavoro. Eugenio Tursi PC PHOTO 29