DIPARTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA

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1 UNIONE EUROPEA REGIONE CALABRIA REPUBBLICA ITALIANA DIPARTIMENTI SVILUPPO ECONOMICO, LAVORO, FORMAZIONE E POLITICHE SOCIALI PROGRAMMAZIONE NAZIONALE E COMUNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA PROGRAMMAZIONE REGIONALE UNITARIA Avviso Pubblico Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di micro- filiere produttive locali all interno dei Progetti Locali di Sviluppo

2 Sommario TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI... 3 Art. 1 Finalità... 3 Art. 2 Riferimenti normativi... 4 Art. 3 Contratto di investimento... 6 Art. 4 Soggetti beneficiari... 7 Art. 5 Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari Art. 6 Settori di attività ammissibili Art. 7 Dotazione finanziaria Art. 8 Entità dell investimento Art. 9 Condizioni generali di ammissibilità delle spese Art. 10 Agevolazioni concedibili e divieto di cumulo TITOLO II PIANI DI SVILUPPO INTERAZIENDALI E AZIENDALI Art. 11 Interventi ammissibili Art. 12 Spese ammissibili Art. 13 Forma e intensità dell aiuto Art. 14 Criteri di valutazione TITOLO III PRESENTAZIONE E SELEZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO Art. 15 Iter Procedurale per la Presentazione e la Selezione dei Contratti di Investimento 25 Art. 16 Presentazione della Domanda di Agevolazione dei Contratti di Investimento Art. 17 Documentazione da allegare alla Domanda di Agevolazione Art. 18 Istruttoria dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale Art. 19 Valutazione dei Piani di Sviluppo Interaziendale e Aziendale Art. 20 Approvazione della graduatoria dei Contratti di Investimento TITOLO IV REALIZZAZIONE DEI CONTRATTI DI INVESTIMENTO Art. 21 Erogazione delle agevolazioni Art. 22 Variazioni Art. 23 Monitoraggio Art. 24 Informativa ai Soggetti Beneficiari Art. 25 Informazione e Pubblicità Art. 26 Conservazione della Documentazione Art. 27 Ispezioni e Controlli Art. 28 Stabilità delle Operazioni Art. 29 Revoche e sanzioni TITOLO V NORME FINALI Art. 30 Informazioni per le procedure di accesso Art. 31 Tutela della Privacy Art. 32 Disposizioni finali

3 TITOLO I DISPOSIZIONI GENERALI Art. 1 Finalità Il presente Avviso, emanato in conformità alle direttive di cui all art. 1 della Legge Regionale 12 dicembre 2008 n. 40, sostiene la realizzazione di iniziative imprenditoriali previste e approvate all interno dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL). L Avviso è finalizzato a creare e/o rafforzare i micro sistemi e le micro filiere produttive territoriali, individuati e selezionati nell ambito dei PISL. La selezione dei PISL, previsti dal POR FESR Calabria 2007/2013, è stata avviata con il bando pubblicato sul BUR Calabria 12 agosto 2011, Suppl. Straordinario n. 1 al n. 32. Con DGR 19 ottobre 2012, n. 466 la Giunta della Regione Calabria ha approvato la graduatoria dei PISL a seguito del procedimento di valutazione proposto dal Nucleo Regionale di Valutazione e Verifica degli Investimenti Pubblici. La graduatoria dei Progetti, approvata per tipologia dei vari PISL e per provincia, definisce le operazioni all interno di ciascun PISL. All interno dei PISL Sistemi Produttivi Locali, Distretti Agroalimentari e Distretti Rurali sono state ritenute finanziabili tredici proposte, che comprendono al loro interno sia operazioni infrastrutturali (a valere sulla linea di Intervento ) che misure di aiuti alle imprese (a valere sulla linea di Intervento ). Per ognuno dei tredici PISL finanziati (nella tabella di seguito riportati) sono stati firmati gli Accordi di Programmazione negoziata fra Amministrazione regionale e Soggetto capofila. PISL Prov. 1. PISL L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione CZ nell'era della globalizzazione - Capofila Provincia di Catanzaro 2. PISL "Reventino eccellenze rurali" Capofila Comune di Soveria CZ Mannelli (CZ) 3. PISL Logos: LOGistica sostenibile Capofila Comune di Castrovillari CS (CS) 4. PISL ContrATTO IMPrESA, Contributo all Azione Territoriale per CS l Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un Economia Sostenibile d Area vasta Capofila Comune di Acri (CS) 5. PISL BIT- Bioedilizia e Innovazione Tecnologica Capofila Comune di CS Cosenza 6. PISL Piano Lago Ecosostenibile - Capofila Comune di Figline CS Vegliaturo (CS) 7. PISL C.ROS.PRO. Corigliano- Rossano sistemi produttivi - Capofila CS Comune di Rossano (CS) 8. PISL Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità Capofila CS Comune di Papasidero (CS) 9. PISL S.I.L.A. Sviluppo Innovazione, Lavoro e Ambiente Capofila CS Comune di Celico (CS) 10. PISL Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI" Capofila KR Provincia di Crotone 11. PISL Distretti in rete - Energia, Ambiente e Sistemi Produttivi della RC 3

4 PISL Prov. Bioedilizia, del Legno e dell'agroalimentare della provincia di Reggio Calabria Capofila Provincia di Reggio Calabria 12. PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della Costa Viola" RC Capofila Comune di Bagnara (RC) 13. PISL "Monte Poro Serre Vibonesi" - Capofila Comune di Spilinga (VV) VV Il Contratto di Investimento deve prevedere la realizzazione di Piani di Sviluppo Interaziendale, proposti da gruppi di imprese dello stesso settore/comparto ovvero di settori/comparti differenti ma che hanno relazioni di cooperazione funzionale e/o in quanto localizzate in specifiche e concentrate aree territoriali, finalizzati a: Condividere specifiche funzioni e servizi aziendali, anche attraverso la creazione di Centri Servizi comuni, costituiti direttamente dalle imprese, e da realizzare attraverso investimenti produttivi interaziendali. Acquisire i necessari servizi reali per sostenere l integrazione e la cooperazione tra le imprese. Il Contratto di Investimento può prevedere, inoltre, la realizzazione di: Piani di Sviluppo Aziendale per la creazione di nuove iniziative imprenditoriali di produzione/servizio finalizzate a completare e/o potenziare l integrazione dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio. Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle singole imprese dei sistemi e delle filiere produttive presenti sul territorio, finalizzati a: - Realizzare investimenti per la creazione e/o il potenziamento di specifiche unità di produzione/servizio e necessari a migliorare la competitività dell impresa e a favorirne l integrazione con le altre imprese; - Acquisire gli eventuali servizi reali specifici a supporto dello sviluppo aziendale. Il presente Avviso è finanziato a valere sulle risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale per effetto della seconda fase del processo di revisione del POR Calabria FESR , approvata con Decisione comunitaria C(2014)8746 final del DGR nr. 50 del 6 Marzo L Avviso, inoltre, è predisposto in coerenza con il POR Calabria FESR- FSE Asse III Sistemi produttivi; in particolare, con i seguenti obiettivi e azioni: - Obiettivo specifico 3.3 Consolidamento, modernizzazione e diversificazione dei sistemi produttivi territoriali; - Azione Sostegno al riposizionamento competitivo, alla capacità di adattamento al mercato, all attrattività per potenziali investitori, dei sistemi territoriali vitali determinati territorialmente. Art. 2 Riferimenti normativi - Decisione della Commissione Europea del 20/3/2013 recante Approvazione orientamenti di chiusura dei Programmi Operativi 2007/ Comunicazione della Commissione Europea sugli Orientamenti in materia di aiuti di Stato a 4

5 finalità regionale , GUCE serie C n. 209/1 del 23 luglio 2013; - Regolamento (UE) N. 1407/2013 della Commissione del 18 dicembre 2013 relativo all applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti «de minimis»; - Regolamento (UE) n. 651/2014 della Commissione del 17 giugno 2014 che dichiara alcune categorie di aiuti compatibili con il mercato interno in applicazione degli articoli 107 e 108 del trattato, approvato il 21 maggio 2014 e in fase di emanazione (Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER); - Carta degli aiuti SA (2014/N) ITALIA Comunicazione della Commissione C(2014) 6424; - Regolamento (UE) n. 1303/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 recante disposizioni comuni sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione, sul Fondo europeo agricolo per lo sviluppo rurale e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca e disposizioni generali sul Fondo europeo di sviluppo regionale, sul Fondo sociale europeo, sul Fondo di coesione e sul Fondo europeo per gli affari marittimi e la pesca, e che abroga il regolamento (CE) n. 1083/2006 del Consiglio; - Regolamento (UE) n. 1301/2013 del Parlamento Europeo e del Consiglio del 17 dicembre 2013 relativo al Fondo europeo di sviluppo regionale e a disposizioni specifiche concernenti l'obiettivo "Investimenti a favore della crescita e dell'occupazione" e che abroga il regolamento (CE) n. 1080/2006; - POR Calabria FESR , approvato dalla Commissione Europea in data 7 dicembre 2007 Decisione C(2007) 6322 e smi; - Legge regionale 12 dicembre 2008, n. 40 Ulteriori disposizioni di carattere ordinamentale e finanziario collegate alla manovra di assestamento del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2008 ai sensi dell'articolo 3, comma 4 della legge regionale 4 febbraio 2002, n. 8 ; - Legge n. 33 del 9 aprile 2009, "Conversione in legge, con modificazioni, del decreto- legge 10 febbraio 2009, n. 5, recante misure urgenti a sostegno dei settori industriali in crisi "art. 3, commi 4- ter, 4- quater, 4- quinquies, (di conversione del D.L. n. 5 del 10 febbraio 2009), così come modificata dal D.L. n. 78del 31 maggio 2010, convertito nella Legge n. 122 del 30 luglio 2010; - Decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n. 196 Regolamento di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 recante disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione ; - Decreto del Presidente della Repubblica 5 aprile 2012, n. 98 Regolamento recante modifiche al decreto del Presidente della Repubblica 3 ottobre 2008, n.196, di esecuzione del regolamento (CE) n. 1083/2006 concernente disposizioni generali sul fondo europeo di sviluppo regionale, sul fondo sociale europeo e sul fondo di coesione ; - Decreto Legislativo 30 giugno 2003, n. 196 Codice in materia di protezione dei dati personali ; - Decreto del Presidente della Repubblica 28 dicembre 2000, n. 445 Testo Unico delle disposizioni legislative e regolamentari in materia di documentazione amministrativa ; - Decreto legislativo 31 marzo 1998, n. 123 Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59"; - Legge 7 agosto 1990, n. 241 Nuove norme in materia di procedimento amministrativo e di diritto di accesso ai documenti amministrativi e s.m.i.; 5

6 - Decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33, art. 3, commi 4- ter e 4- quater, e s.m.i. recante la disciplina del contratto di rete; - Legge 13 agosto 2010, n. 136 Piano straordinario contro le mafie, nonché delega al Governo in materia di normativa antimafia ; - Deliberazione della Giunta regionale n. 224 del , con la quale, da ultimo, si è proceduto a rimodulare il Piano Finanziario per Assi Prioritari, Settori e Linee di Intervento del POR Calabria FESR 2007/2013, prendendo atto della Decisione della Commissione europea n. C (2012) 9693 finale del ; - Delibera di Giunta regionale del 27 febbraio 2010, n. 163 avente ad oggetto POR Calabria FESR Programmazione Territoriale e Progettazione integrata. Quadro delle risorse finanziarie disponibili e criteri di riparto territoriale per il finanziamento dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale (PISL) ; - Delibera di Giunta regionale del 22 luglio 2011, n. 344 avente ad oggetto Attivazione della Progettazione integrata. Quadro delle Risorse finanziarie disponibili. Approvazione del Quadro Unitario della Progettazione Integrata e delle Linee di indirizzo dell avviso pubblico per la selezione dei Progetti Integrati ; - Decreto 10 agosto 2011, n avente ad oggetto POR Calabria FESR Attuazione della Progettazione integrata - Approvazione avviso pubblico per la presentazione e la selezione dei Progetti Integrati di Sviluppo Locale del POR Calabria FESR , pubblicato il 12 agosto 2011 sul BUR n. 32 Suppl. Straordinario n.1 Parte III; - Delibera di Giunta regionale 19 ottobre 2012, n. 466, avente ad oggetto POR Calabria FESR Approvazione e finanziamento dei PISL di cui alla Delibera di Giunta regionale n. 344 del 22 luglio 2011 ; - Deliberazione di Giunta del 15/7/2014 n. 295, avente ad oggetto "Approvazione della strategia regionale per l''innovazione e la specializzazione intelligente e della proposta di POR Calabria FESR e FSE "; - Delibera di Giunta Regionale n. 26 del , avente ad oggetto Programmazione Indirizzi e disposizioni per la gestione e la chiusura del PO FESR. Programmazione e gestione del Piano di Azione e Coesione, recante un Allegato A dal titolo POR Calabria FESR 2007/2013. Indirizzi e adempimenti per l'accelerazione della spesa e la chiusura delle linee di intervento del Programma - Deliberazione di Giunta Regionale n. 42 del 2/03/2015 avente ad oggetto Risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della II fase del processo di revisione del PO FESR Calabria 2007/2013, approvata dalla Commissione Europea con decisione C(2014) 8746 final del 18 dicembre Costituzione Fondo Unico PAC ; - Delibera di Giunta regionale del 6/3/2015 n. 50, avente ad oggetto Avviso Pubblico "Contratti di Investimento per la realizzazione o il potenziamento di microfiliere produttive locali all interno dei Progetti Locali di Sviluppo". Utilizzo risorse Fondo Unico PAC. Art. 3 Contratto di investimento Il Contratto di Investimento deve riferirsi ad uno specifico Programma Integrato di Investimento articolato in: - Un Piano di Sviluppo Interaziendale, proposto da un Consorzio, Società Consortile, o da aggregazioni di PMI costituite sotto la forma del contratto di rete ; 6

7 - Piani di Sviluppo Aziendale, proposti dalle PMI consorziate o facenti parte del contratto di rete. Non sono ammissibili Programmi Integrati di Investimenti costituiti esclusivamente da Piani di Sviluppo Aziendale. Ciascun Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale, promosso dalle imprese partecipanti al Contratto di Investimento e da realizzare nell ambito di unità produttive, di cui detengono la piena disponibilità, localizzate nei territori dei PISL regionali, deve essere organico e funzionale nonché tecnicamente, economicamente e finanziariamente valido. Art. 4 Soggetti beneficiari Possono presentare la richiesta di agevolazione per i Contratti di Investimento le micro, piccole e medie imprese (PMI), secondo la definizione di cui all Allegato 1 del Regolamento (UE) n. 651/2014, che intendono realizzare Programmi Integrati di Investimenti di cui al precedente Articolo 3 nell ambito di proprie unità produttive ubicate nel territorio della Regione Calabria e, nello specifico, nei territori dei comuni facenti parte dei PISL cui si riferisce la richiesta di agevolazione. I territori comunali ammissibili per ciascun PISL sono i seguenti: PISL PISL L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell'era della globalizzazione - Capofila Provincia di Catanzaro Prov. Comuni CZ 1. Comune di ALBI 2. Comune di AMATO 3. Comune di ANDALI 4. Comune di ARGUSTO 5. Comune di BADOLATO 6. Comune di BELCASTRO 7. Comune di BOTRICELLO 8. Comune di CARAFFA DI CATANZARO 9. Comune di CARDINALE 10. Comune di CATANZARO 11. Comune di CENADI 12. Comune di CENTRACHE 13. Comune di CERVA 14. Comune di CHIARAVALLE CENTRALE 15. Comune di CORTALE 16. Comune di FEROLETO ANTICO 17. Comune di GAGLIATO 18. Comune di GASPERINA 19. Comune di GIMIGLIANO 20. Comune di GUARDAVALLE 21. Comune di ISCA SULLO IONIO 22. Comune di MAGISANO 23. Comune di MARCEDUSA 24. Comune di MIGLIERINA 25. Comune di MONTAURO 26. Comune di MONTEPAONE 27. Comune di OLIVADI 28. Comune di PALERMITI 7

8 PISL PISL "Reventino eccellenze rurali" Capofila Comune di Soveria Mannelli (CZ) PISL LOGOS: LOGistica sostenibile Comune di Castrovillari (CS) Prov. Comuni 29. Comune di PETRIZZI 30. Comune di PETRONA' 31. Comune di PIANOPOLI 32. Comune di SAN PIETRO APOSTOLO 33. Comune di SAN VITO SULLO IONIO 34. Comune di SANTA CATERINA DELLO IONIO 35. Comune di SELLIA 36. Comune di SELLIA MARINA 37. Comune di SERRASTRETTA 38. Comune di SETTINGIANO 39. Comune di SIMERI CRICHI 40. Comune di SOVERIA SIMERI 41. Comune di SQUILLACE 42. Comune di TORRE DI RUGGIERO 43. Comune di VALLEFIORITA 44. Comune di ZAGARISE CZ 1. Comune di CARLOPOLI 2. Comune di CONFLENTI 3. Comune di DECOLLATURA 4. Comune di MARCELLINARA 5. Comune di MARTIRANO 6. Comune di MARTIRANO LOMBARDO 7. Comune di MOTTA SANTA LUCIA 8. Comune di SAN MANGO D'AQUINO 9. Comune di SOVERIA MANNELLI CS 1. Comune di ACQUAFORMOSA 2. Comune di ALTOMONTE 3. Comune di CASTROVILLARI 4. Comune di CIVITA 5. Comune di FIRMO 6. Comune di FRASCINETO 7. Comune di LAINO BORGO 8. Comune di LAINO CASTELLO 9. Comune di LUNGRO 10. Comune di MORANO CALABRO 11. Comune di MORMANNO 12. Comune di MOTTAFOLLONE 13. Comune di SAN BASILE 14. Comune di SAN DONATO DI NINEA 15. Comune di SAN LORENZO DEL VALLO 16. Comune di SANT'AGATA DI ESARO 17. Comune di SARACENA 18. Comune di SPEZZANO ALBANESE PISL ContrATTO IMPrESA, Contributo all Azione CS 1. Comune di ACRI 2. Comune di BISIGNANO 8

9 PISL Territoriale per l Occupazione qualificata e Innovazione nelle Micro e Piccole imprese per un Economia Sostenibile d Area vasta Capofila Comune di Acri (CS) PISL BIT - Bioedilizia e Innovazione Tecnologica Capofila Comune di Cosenza PISL Piano LagoEcosostenibile - Capofila Comune di Figline Vegliaturo (CS) PISL C.ROS.PRO. Corigliano- Rossano sistemi produttivi - Capofila Comune di Rossano (CS) PISL Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità Capofila Comune di Papasidero (CS) PISL S.I.L.A. Sviluppo Innovazione,Lavoro eambiente Capofila Comune di Celico (CS) PISL Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI" Capofila Provincia di Prov. Comuni 3. Comune di SAN COSMO ALBANESE 4. Comune di SAN DEMETRIO CORONE 5. Comune di SAN GIORGIO ALBANESE 6. Comune di SANTA SOFIA D'EPIRO 7. Comune di TARSIA 8. Comune di TERRANOVA DA SIBARI 9. Comune di VACCARIZZO ALBANESE CS 1. Comune di CASTROLIBERO 2. Comune di COSENZA 3. Comune di LATTARICO 4. Comune di LUZZI 5. Comune di MONTALTO UFFUGO 6. Comune di RENDE 7. Comune di ROSE 8. Comune di ROTA GRECA 9. Comune di SAN BENEDETTO ULLANO 10. Comune di SAN FILI 11. Comune di SAN MARTINO DI FINITA 12. Comune di SAN VINCENZO LA COSTA CS 1. Comune di CELLARA 2. Comune di FIGLINE VEGLIATURO 3. Comune di MANGONE 4. Comune di PATERNO CALABRO 5. Comune di PIANE CRATI 6. Comune di ROGLIANO CS 1. Comune di CORIGLIANO CALABRO 2. Comune di ROSSANO CS CS KR 1. Comune di AIETA 2. Comune di ORSOMARSO 3. Comune di PAPASIDERO 4. Comune di PRAIA A MARE 5. Comune di SANTA MARIA DEL CEDRO 1. Comune di CASOLE BRUZIO 2. Comune di CASTIGLIONE COSENTINO 3. Comune di CELICO 4. Comune di LAPPANO 5. Comune di ROVITO 6. Comune di SAN PIETRO IN GUARANO 7. Comune di SPEZZANO DELLA SILA 8. Comune di SPEZZANO PICCOLO 9. Comune di ZUMPANO 1. Comune di BELVEDERE DI SPINELLO 2. Comune di CARFIZZI 3. Comune di CIRO' 9

10 Crotone PISL PISL Distretti in rete - Energia,Ambiente e Sistemi Produttivi della Bioedilizia, del Legno e dell'agroalimentare della provincia di Reggio Calabria Capofila Provincia di Reggio Calabria PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della costa Viola" Capofila Comune di Bagnara (RC) PISL "Monte Poro Serre Vibonesi"Comune di Spilinga (VV) Prov. Comuni 4. Comune di CIRO' MARINA 5. Comune di CROTONE 6. Comune di CRUCOLI 7. Comune di CUTRO 8. Comune di ISOLA DI CAPO RIZZUTO 9. Comune di MELISSA 10. Comune di PALLAGORIO 11. Comune di ROCCA DI NETO 12. Comune di SAN MAURO MARCHESATO 13. Comune di SAN NICOLA DELL'ALTO 14. Comune di SCANDALE 15. Comune di STRONGOLI 16. Comune di UMBRIATICO RC 1. Comune di GIOIA TAURO 2. Comune di MOLOCHIO 3. Comune di OPPIDO MAMERTINA 4. Comune di REGGIO CALABRIA 5. Comune di SAN FERDINANDO 6. Comune di TAURIANOVA 7. Comune di TERRANOVA SAPPO MINULIO 8. Comune di VARAPODIO RC 1. Comune di BAGNARA CALABRA 2. Comune di PALMI 3. Comune di SCILLA 4. Comune di SEMINARA VV 1. Comune di ACQUARO 2. Comune di ARENA 3. Comune di DASA' 4. Comune di DRAPIA 5. Comune di FRANCICA 6. Comune di GEROCARNE 7. Comune di JOPPOLO 8. Comune di LIMBADI 9. Comune di NICOTERA 10. Comune di PARGHELIA 11. Comune di PIZZONI 12. Comune di RICADI 13. Comune di ROMBIOLO 14. Comune di SAN CALOGERO 15. Comune di SAN COSTANTINO CALABRO 16. Comune di SAN NICOLA DA CRISSA 17. Comune di SORIANELLO 18. Comune di SORIANO CALABRO 19. Comune di SPILINGA 20. Comune di TROPEA 21. Comune di VAZZANO 10

11 In particolare, possono presentare domanda di agevolazione: a. per i Piani di Sviluppo Interaziendale: 1) i consorzi o le società consortili di imprese, 2) le reti di PMI costituite sotto la forma del contratto di rete, ovvero reti di imprese senza personalità giuridica (Rete- Contratto) o reti di imprese con personalità giuridica (Rete- Soggetto), definite ai sensi dei commi 4- ter e 4- quater dell art. 3 del decreto legge 10 febbraio 2009, n. 5, convertito in legge, con modificazioni, dalla legge 9 aprile 2009, n. 33 e s.m.i., aventi lo scopo di fornire servizi, anche nell'ambito del terziario avanzato, per lo sviluppo e il rafforzamento tecnologico, produttivo, commerciale e gestionale delle imprese aggregate. b. per i Piani di Sviluppo Aziendale: le micro, piccole e medie imprese aderenti ai consorzi/società consortili e alle reti di imprese di cui al precedente punto a). I consorzi, le società consortili di imprese e le altre forme di cui al precedente punto a) devono essere costituiti da almeno 3 imprese. Inoltre, i consorzi, le società consortili di imprese, e le altre forme di cui al precedente punto a), ove previsto, devono avere un fondo consortile/patrimoniale o un capitale sociale non inferiore a euro. La quota di ciascuna impresa non può superare il 35% delle quote o del capitale sociale. Non possono essere distribuiti utili o avanzi di esercizio di ogni genere e sotto qualsiasi forma; tale divieto deve risultare da espressa disposizione dello statuto. Possono, inoltre, presentare domanda per i Piani di Sviluppo Interaziendale, i consorzi, le società consortili di imprese o i soggetti associati nella forma del contratto di rete, non ancora costituiti, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare la costituzione entro la data di sottoscrizione dell Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo art. 20. Possono presentare, altresì, domanda per i Piani di Sviluppo Aziendale anche le costituende PMI, purché al momento di presentazione della Domanda i proponenti si impegnino a formalizzare l iscrizione al Registro delle Imprese della competente Camera di Commercio entro la data di sottoscrizione dell Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo art. 20. In tali casi, all atto di Adesione e Obbligo occorrerà allegare ricevuta di presentazione della pratica telematica di iscrizione al registro delle imprese ovvero relativa certificazione di iscrizione. In caso di mancata iscrizione, a qualsiasi titolo, incluso il diniego dell istanza da parte del competente Registro delle imprese, la costituenda PMI decade da ogni beneficio. I soggetti di cui sopra, non ancora costituiti, dovranno obbligatoriamente costituirsi secondo la forma giuridica dei soggetti costituenti i consorzi/società consortili o le reti proponenti nonché secondo composizione indicata in sede di presentazione della domanda quindi, non sono ammesse variazioni della compagine sociale e/o della forma giuridica fino alla data del decreto di concessione provvisoria delle agevolazioni. Eventuali variazioni, proposte successivamente a tale data, dovranno essere preventivamente autorizzate dall Amministrazione Regionale. Art. 5 Condizioni di ammissibilità dei Soggetti beneficiari Alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, le PMI di cui al precedente articolo, sia 11

12 punto a) che b), devono possedere i seguenti requisiti: - essere regolarmente costituite, se ricorre, e iscritte al registro delle imprese e trovarsi nel pieno e libero esercizio dei propri diritti, non essendo in stato di scioglimento o liquidazione e non essendo sottoposte a procedure di fallimento, liquidazione coatta amministrativa e amministrazione controllata (solo per le imprese già costituite). - avere una propria unità produttiva nella quale sarà realizzato il programma di investimento nel territorio della Regione Calabria, in particolare nei comuni facenti parte degli ambiti partenariali dei PISL Sistemi Produttivi approvati nella Fase I della Progettazione Integrata di Sviluppo Locale, di cui alla DGR 19 ottobre 2012, n. 466, ovvero prevedere di attivarne una a seguito dell ammissione all agevolazione; - trovarsi in regime di contabilità ordinaria. Le imprese iscritte all Albo delle imprese artigiane di cui alla Legge 8 agosto 1985, n. 443 e successive modificazioni sono ammissibili alle agevolazioni anche se operano in regime di contabilità semplificata entro i limiti previsti dalla normativa nazionale vigente; - essere iscritte all INPS solo per le imprese già esistenti; - essere in regola con il pagamento degli oneri previdenziali e assicurativi; - essere in regola con le normative vigenti in materia di tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori; - aver restituito agevolazioni pubbliche godute per le quali è stata disposta la restituzione; - non avere ricevuto e, successivamente, non rimborsato o depositato in un conto bloccato, aiuti di stato dichiarati illegali e incompatibili dalla Commissione Europea, secondo quanto previsto dall articolo 1, comma 1223, della legge 27 dicembre 2006, n A tal fine le imprese dovranno produrre apposita dichiarazione con le modalità indicate dal DPCM 23 maggio 2007 (per le imprese che optano per le agevolazioni di cui al Reg. (UE) n. 641/2014); - non trovarsi nelle condizione di impresa in difficoltà per come definito dal Reg. (UE) n. 651/2014, art. 2, comma 18. Art. 6 Settori di attività ammissibili Possono essere ammessi alle agevolazioni esclusivamente i Piani di Sviluppo Interaziendale/Aziendale riferiti agli ambiti ammissibili dalla vigente normativa comunitaria, nazionale e regionale di riferimento e, tenendo conto, per ogni singolo territorio dei 13 PISL Sistemi Produttivi locali, Distretti Agroalimentari e Distretti rurali, di quanto indicato dai proponenti nella proposta progettuale e dal Responsabile del modello di gestione del PISL ai sensi dell art. 4, comma 2 punto b) dell Accordo di Programmazione negoziata. In particolare, nel rispetto della normativa comunitaria di disciplina degli aiuti di Stato, le iniziative e gli investimenti ammissibili dovranno riferirsi ai seguenti codici ATECO 2007: B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE C ATTIVITÀ MANIFATTURIERE E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITÀ DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO con esclusione della divisione 36 RACCOLTA, TRATTAMENTO E FORNITURA DI ACQUA e della divisione 37 GESTIONE DELLE RETI FOGNARIE F COSTRUZIONI 12

13 G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI con esclusione: della divisione 45 COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO E RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI ; del gruppo 46.1 INTERMEDIARI DEL COMMERCIO della divisione 47, ad eccezione dei seguenti gruppi e categorie ammissibili: 47.2 relativa a COMMERCIO AL DETTAGLIO DI PRODOTTI ALIMENTARI, BEVANDE E TABACCO IN ESERCIZI SPECIALIZZATI per valorizzazione e commercializzazione di produzione tipiche, ad esclusione di non ammissibile; la 47.51; 47.52; 47.53; 47.59; 47.6;47.71; 47.72; ; 47.76; 47.77; ; ; ; H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO limitatamente alla gruppo 52.1 MAGAZZINAGGIO E ATTIVITÀ DI SUPPORTO AI TRASPORTI e alla classe Altre attività di supporto connesse ai trasporti I ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE limitatamente alla divisione 56 ATTIVITÀ DEI SERVIZI DI RISTORAZIONE J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE M ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE limitatamente alle divisioni: 70 ATTIVITÀ DI DIREZIONE AZIENDALE E DI CONSULENZA GESTIONALE, 71 ATTIVITÀ DEGLI STUDI DI ARCHITETTURA E D'INGEGNERIA; COLLAUDI ED ANALISI TECNICHE, 72 RICERCA SCIENTIFICA E SVILUPPO, 73 PUBBLICITÀ E RICERCHE DI MERCATO e 74 ALTRE ATTIVITÀ PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE, tranne le categorie , e che sono escluse N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE limitatamente alla divisione 81 ATTIVITÀ DI SERVIZI PER EDIFICI E PAESAGGIO e alla divisione 82 ATTIVITÀ DI SUPPORTO PER LE FUNZIONI D'UFFICIO E ALTRI SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE" S ALTRE ATTIVITÀ DI SERVIZI, limitatamente ai gruppi 95.23, e alla categoria In riferimento alla Sezione C Attività manifatturiere si precisa che in conformità ai divieti e alle limitazioni derivanti da disposizioni comunitarie, non sono ammissibili alle agevolazioni i programmi d'investimento riguardanti le attività economiche relative ai settori della siderurgia, della cantieristica navale, dell'industria carboniera e delle fibre sintetiche e al settore della produzione, trasformazione e commercializzazione dei prodotti agricoli compresi nell allegato I del Trattato sul funzionamento dell'unione europea. Per trasformazione di un prodotto agricolo, come previsto degli Orientamenti comunitari per gli aiuti di stato nel settore agricolo e forestale , si intende qualunque trattamento di un prodotto agricolo, di cui al citato allegato I, in esito al quale il prodotto ottenuto rimane comunque un prodotto agricolo compreso nel medesimo allegato. I codici indicati in riferimento alla Sezione G, sono ritenuti ammissibili solo in abbinamento con altri codici, ossia per le attività commerciali che completano la filiera produttiva oggetto del Contratto di Investimento. In particolare, la presenza di imprese operanti nel settore commercio non può superare la maggioranza numerica del numero complessivo di imprese partecipanti al Contratto di Investimento. 13

14 Art. 7 Dotazione finanziaria L ammontare complessivo delle risorse destinate al finanziamento del presente Avviso è pari a euro ,98, a valere sulle risorse rinvenienti dalla riduzione del cofinanziamento nazionale, per effetto della revisione del POR Calabria FESR Le risorse sono ripartite per PISL secondo quanto riportato nel prospetto che segue. PISL Sistemi produttivi Articolazione delle risorse finanziarie per PISL e Regolamento di esenzione Risorse finanziarie (in ) di cui per PISL Sistemi produttivi Ente Capofila di cui per "aiuti in Totale "aiuti in de esenzione" minimis" (GBER) 1.PISL L'anima del territorio e le sue forme: la forza della tradizione nell'era della globalizzazione 2.PISL "Reventino eccellenze rurali" Provincia di Catanzaro Comune di Soveria Mannelli (CZ) Comune di 3.PISL LOGOS LOGistica sostenibile Castrovillari (CS) 4.PISL ContrATTO IMPrESA, Contributo all Azione Territoriale per l Occupazione qualificata e Comune di Acri Innovazione nelle Micro e Piccole (CS) imprese per un Economia Sostenibile d Area Vasta 5.PISLl BIT Bioedilizia e Innovazione Tecnologica 6.PISL Piano Lago Ecosostenibile 7.PISL CROS.PRO. Corigliano- Rossano sistemi produttivi 8.PISL Innovazione tecnologica: saperi, reti e nuova ruralità 9.PISL S.I.L.A. Sviluppo Innovazione, Lavoro e Ambiente 10.PISL Percorsi produttivi, nuove opportunità per nuove PMI" Comune di Cosenza Comune di Figline Vegliaturo (CS) Comune di Rossano (CS) Comune di Papasidero (CS) Comune di Celico (CS) Provincia di Crotone 11.PISL Distretti in rete: Energia, Ambiente e Sistemi Produttivi della Provincia di Bioedilizia, del Legno e Reggio Calabria dell'agroalimentare della provincia di Reggio Calabria , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , , ,95

15 PISL Sistemi produttivi 12.PISL "Artigianato, Gusto e Mestieri nell'area della costa Viola" 13.PISL "Monte Poro Serre Vibonesi" Ente Capofila Comune di Bagnara (RC) Comune di Spilinga (VV) Totale Risorse finanziarie (in ) di cui per di cui per "aiuti in Totale "aiuti in de esenzione" minimis" (GBER) , , , , , , , , ,59 Per ciascun PISL, l Amministrazione procederà a redigere due graduatorie, una per ogni regime di aiuto prescelto (aiuti in esenzione, di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014, o aiuti in de minimis, di cui al Regolamento (UE) n. 1407/2013), per come specificato nel successivo articolo 10, e nel rispetto della relativa dotazione finanziaria di ogni PISL approvata con DGR 19 ottobre 2012, n. 466 e sopra riportata. Qualora le due graduatorie dei progetti ammessi a contributo, redatte per un PISL, non dovessero assorbire tutta la dotazione assegnata al PISL stesso, le risorse rivenienti saranno assegnate, nell ambito della stessa Provincia, agli altri PISL. A valere su queste ultime risorse sarà redatta una graduatoria su base provinciale, relativamente ai PISL elencati in tabella, formata mediante l applicazione della seguente formula in cui il peso dell operazione proposta è maggiore rispetto a quello del PISL: v = (a*0,4+ b*0,6)/ 2 in cui v è il punteggio complessivo dell eventuale proposta da finanziare; a il punteggio ottenuto dal PISL di appartenenza nella graduatoria approvata con D.G.R. 19 ottobre 2012, n. 466; b il punteggio attribuito dalla Commissione di valutazione all operazione proposta. La disponibilità complessiva di risorse finanziarie potrà essere incrementata qualora si rendano disponibili ulteriori risorse a seguito di provvedimenti di disimpegno o riprogrammazione. Art. 8 Entità dell investimento Per l ammissione a finanziamento, i Contratti di Investimento devono presentare spese agevolabili per un importo non inferiore a euro. Inoltre, nell ambito del Contratto, le spese agevolabili relative al Piano di Sviluppo Interaziendale non possono essere inferiori a euro. Art. 9 Condizioni generali di ammissibilità delle spese Ai fini dell'ammissibilità delle spese si fa riferimento alla normativa comunitaria, nazionale e regionale in materia, e in particolare, al Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis»), al Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER). Possono beneficiare dell agevolazione solo i Piani di Sviluppo Aziendale/Interaziendale con avvio dei lavori successivo alla data di presentazione della domanda di accesso da parte dei Soggetti 15

16 Beneficiari. Si precisa che la data di avvio dei lavori, così come previsto dall art. 2, comma 23 del Reg. UE 651/2014, è quella relativa alla data di inizio dei lavori di costruzione relativi all'investimento oppure la data del primo impegno giuridicamente vincolante (ancorché quietanzato o pagato successivamente) ad ordinare attrezzature o di qualsiasi altro impegno che renda irreversibile l'investimento, a seconda di quale condizione si verifichi prima. L'acquisto di terreno e i lavori preparatori quali la richiesta di permessi o la realizzazione di studi di fattibilità non sono considerati come avvio dei lavori. In caso di acquisizioni, per avvio dei lavori si intende il momento di acquisizione degli attivi direttamente collegati allo stabilimento acquisito. Pertanto, ai fini della determinazione della data di avvio dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale, non sono considerate le eventuali spese di progettazione e quelle preliminari sostenute dall impresa prima della data di presentazione della domanda di agevolazione, che non attengono alla fase di esecuzione dei progetti. La chiusura dei Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale coincide con l ultimo titolo di spesa quietanzato. Le tipologie di spese e le condizioni e le limitazioni di ammissibilità per i singoli Piani specifici saranno dettagliate nei successivi artt. 12 e 16 del presente Avviso. Tutti gli importi previsti si intendono in euro e al netto di IVA e di ogni altro onere accessorio. Le spese in valuta estera possono essere ammesse alle agevolazioni per un controvalore in euro pari all imponibile ai fini IVA. Gli investimenti previsti dovranno essere realizzati entro 24 mesi dalla data di sottoscrizione dell Atto di adesione e obbligo di cui al successivo art. 20. La data di ultimazione è definita dalla data dell ultimo titolo di spesa ammissibile. In ogni caso, a pena di esclusione dalle agevolazioni, il programma di spesa dovrà essere avviato entro 60 giorni dalla data di sottoscrizione dell Atto di Adesione e Obbligo, di cui al successivo articolo 20. I Beneficiari hanno l'obbligo di ultimare i Piani di Sviluppo Aziendale e Interaziendale entro i termini previsti. Per provati motivi, l Amministrazione regionale può concedere una proroga di massimo 6 mesi delle attività, previa istanza motivata dei Beneficiari da presentarsi prima della scadenza del termine previsto, una sola volta nel corso del progetto. Art. 10 Agevolazioni concedibili e divieto di cumulo Le agevolazioni per i Contratti di Investimento sono concesse in conformità o a quanto previsto: - - dal Regolamento (UE) n. 651/2014 Generale di esenzione per categoria GBER ed in conformità a quanto stabilito nella Carta degli aiuti a finalità regionale SA (2014/N) ITALIA Comunicazione della Commissione C(2014) 6424; oppure, dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis»). Le agevolazioni sono calcolate sui costi ammissibili determinati sulla base delle disposizioni regolamentari applicabili e concesse entro i massimali previsti dal Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») nonché entro i massimali previsti dalla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale , di cui alla Comunicazione della Commissione C(2014) 6424, per gli aiuti da concedere ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER). Gli aiuti concessi in virtù del presente Avviso non possono essere cumulati con altri aiuti esentati o con gli aiuti d'importanza minore «de minimis») ovvero con altri finanziamenti dell Unione 16

17 Europea relativi agli stessi costi coincidenti in parte o integralmente ammissibili, ove tale cumulo porti al superamento delle intensità di aiuto o degli importi massimi di aiuto previsti dalla Carta degli Aiuti a Finalità Regionale , dal Regolamento (UE) n. 651/2014 (GBER) e dal Regolamento(UE) n. 1407/2013 («de minimis»). Il soggetto proponente dovrà optare, in sede di proposizione della domanda, per il regime di aiuto di cui al Regolamento (UE) n. 651/2014 Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER o al Regolamento (UE) n.1407/2013 («de minimis»), confluendo in due graduatorie diverse con dotazioni complessiva nel limite delle risorse attribuite a ciascun territorio di cui all art. 7. Alla graduatoria delle domande presentate ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») saranno attribuite risorse fino al 30% della suddetta dotazione per singolo PISL di cui all art. 7. La complementare disponibilità per territorio, pari al 70% della dotazione di cui allo stesso art. 7, sarà destinata al finanziamento delle domande pervenute ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER. Sarà redatta per prima la graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 «de minimis»). Eventuali economie della graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») potranno essere destinati alla successiva graduatoria per i contributi concessi ai sensi del Regolamento (UE) n. 651/2014 Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER e da questa seconda eventualmente alla prima. Il soggetto proponente dovrà optare per un singolo regime di aiuto da applicarsi all intero Contratto di Investimento. L esercizio dell opzione sui regimi di aiuto dovrà essere esercitata esclusivamente al momento della presentazione della domanda. Non saranno comunque ritenute ammissibili domande formulate con riferimento ad ambedue i regimi di aiuto. In caso di richiesta ai sensi del Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis»), per la realizzazione del Piano di Sviluppo Interaziendale potrà essere concesso un contributo massimo di euro; per i singoli Piani di Sviluppo Aziendale delle imprese raggruppate il contributo non potrà essere superiore a euro per ogni singola azienda. TITOLO II PIANI DI SVILUPPO INTERAZIENDALI E AZIENDALI Art. 11 Interventi ammissibili Gli interventi ammissibili, per ciascuna delle imprese facenti parte del Contratto di Investimento, devono riguardare una sola unità produttiva e non possono essere suddivisi in più domande di agevolazione. Per unità produttiva si intende una struttura produttiva, dotata di autonomia tecnica, organizzativa, gestionale e funzionale, eventualmente articolata su più immobili e/o impianti, anche fisicamente separati ma collegati funzionalmente. Nel caso in cui l impresa produca nello stesso luogo beni e servizi insieme, devono poter essere individuate, ai fini delle valutazioni per la concessione delle agevolazioni, due distinte unità produttive. I Piani di Sviluppo Aziendale devono riguardare una delle seguenti tipologie: a) Realizzazione di nuove unità produttive; b) Ampliamento di unità produttive esistenti; c) Diversificazione della produzione di un unità produttiva in nuovi prodotti/servizi aggiuntivi 17

18 (prodotti mai fabbricati precedentemente); d) Cambiamento fondamentale del processo di produzione complessivo di un unità produttiva esistente. Laddove, il soggetto proponente opti per il regime di aiuto previsto di cui all Art. 14 del Regolamento (UE) n. 651/2014 Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER, nel caso di interventi di cui alle tipologie citate alle lettere c) e d) sopra riportate: 1. per quanto alla lettera c), i costi ammissibili devono superare almeno del 200% il valore contabile degli attivi che vengono riutilizzati, registrato nell'esercizio finanziario precedente l'avvio dei lavori; 2. per quanto alla lettera d), i costi ammissibili devono superare l'ammortamento degli attivi relativi all'attività da modernizzare durante i tre esercizi finanziari precedenti. Art. 12 Spese ammissibili Le spese ammissibili per la realizzazione dei Piani di Sviluppo Aziendale debbono riferirsi all acquisto e alla realizzazione di immobilizzazioni come definite dagli articoli 2423 e seguenti del codice civile. Dette spese riguardano: a) Progettazioni ingegneristiche riguardanti le strutture dei fabbricati e gli impianti, sia generali che specifici, direzione dei lavori, studi di fattibilità economico- finanziaria e di valutazione di impatto ambientale, oneri per le concessioni edilizie, collaudi, spese di fidejussione; b) Suolo aziendale e sue sistemazioni; le relative spese sono ammesse nel limite del 10% dell investimento complessivo ammissibile del programma; c) Opere murarie e assimilate e infrastrutture specifiche aziendali; d) Macchinari, impianti ed attrezzature varie nuovi di fabbrica, ivi compresi quelli necessari all'attività gestionale dell'impresa, ed esclusi quelli relativi all'attività di rappresentanza; mezzi mobili, esclusi i mezzi di trasporto targati, identificabili singolarmente ed a servizio esclusivo dell'unità produttiva oggetto delle agevolazioni; e) Programmi informatici commisurati alle esigenze produttive e gestionali dell'impresa, brevetti, licenze, know- how e conoscenze tecniche non brevettate concernenti nuove tecnologie di prodotti e processi produttivi, per la parte in cui sono utilizzati per l'attività svolta nell'unità produttiva interessata dal programma; f) Spese per l acquisizione di Servizi Reali che consentano la risoluzione di problematiche di tipo gestionale, tecnologico, organizzativo, commerciale, produttivo e finanziario. I servizi reali ammissibili, per come descritti nel Catalogo allegato al presente Avviso, sono relativi alle seguenti aree di attività: Strategia, general management e supporto alle funzioni aziendali; Marketing e vendite; Produzione e supply chain; Organizzazione e risorse umane; Finanza d impresa; Innovazione tecnologica; Con riferimento alle spese sopra indicate si applicano i seguenti limiti, divieti e condizioni: - in relazione alla lettera a), le spese sono ammesse nel limite del 5% dell investimento complessivo ammissibile; le spese relative allo studio di fattibilità economico finanziaria non possono eccedere il 2% dell investimento ammissibile, fino ad un massimo di euro; - le spese relative all acquisto del suolo aziendale, di cui alla lettera b) sono ammesse nel limite 18

19 del 10% dell investimento complessivo ammissibile. Inoltre, ai sensi dell art. 5 del DPR 196/2008, l acquisizione del suolo di cui alla lettera b) è ammissibile a condizione che esista un nesso diretto fra l'acquisto del terreno e gli obiettivi del Piano di Sviluppo Aziendale; il valore di mercato del suolo sia attestato attraverso la presentazione di una perizia giurata di stima redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili. - in relazione alle spese di cui alle lettere c) si precisa che: - l acquisto di edifici già costruiti, ai sensi dell art. 6 del DPR 196/2008, è ammissibile purché: siano direttamente connessi e utilizzati conformemente alle finalità del Piano di Sviluppo Aziendale/Interaziendale; sia presentata una perizia giurata di stima, redatta da soggetti iscritti agli albi degli ingegneri, degli architetti, dei geometri, dei dottori agronomi, dei periti agrari, degli agrotecnici o dei periti industriali edili che attesti il valore di mercato dell'immobile, nonché la conformità dello stesso alla normativa nazionale, oppure che espliciti i punti non conformi e sia prevista la loro regolarizzazione da parte del beneficiario; l'immobile non abbia fruito, nel corso dei dieci anni precedenti, di un finanziamento nazionale o comunitario; l immobile sia utilizzato per la destinazione stabilita. - non è agevolabile un programma consistente solo nella realizzazione o nell acquisto di immobili e/o altre opere murarie. Nel caso che il programma preveda l acquisto di un immobile esistente comprensivo del relativo suolo, al fine di verificare il rispetto dei relativi predetti limiti previsti per il suolo aziendale e per le opere murarie, l impresa deve produrre una perizia giurata attestante il valore del suolo stesso; - le spese per opere murarie ed assimilate sono ammissibili al 100% del totale delle stesse solo qualora si tratti di opere strettamente necessarie al ciclo produttivo; - la spesa relativa all acquisto di un immobile esistente e già agevolato è ammissibile alle agevolazioni purché siano già trascorsi, alla data di presentazione della Domanda di Agevolazione, dieci anni dalla data di ultimazione del precedente programma agevolato; tale limitazione non ricorre nel caso in cui l Amministrazione concedente abbia revocato e recuperato totalmente le agevolazioni medesime; a tal fine va acquisita una specifica dichiarazione del legale rappresentante dell impresa richiedente le agevolazioni o di un suo procuratore speciale resa ai sensi e per gli effetti degli artt. 47 e 76 del D.P.R. n. 445 del 28 dicembre 2000; - in relazione alle spese di cui alla lettera d), si precisa che per beni nuovi di fabbrica si intendono quelli mai utilizzati e fatturati direttamente dal costruttore (o dal suo rappresentante o rivenditore); qualora vi siano ulteriori giustificate fatturazioni intermedie, fermo restando che i beni non devono essere mai stati utilizzati, dette fatturazioni non devono presentare incrementi del costo del bene rispetto a quello fatturato dal produttore o suo rivenditore; - le spese di cui alla lettera c) possono comprendere anche quelle relative alla realizzazione, nell ambito dell unità produttiva, di asili nido aziendali; - le spese di cui alle lettere b) ed e), che per loro natura possono essere riferite all attività dell impresa nel suo complesso, sono ammesse alle agevolazioni limitatamente alla parte utilizzata per l attività svolta nell unità produttiva interessata dal programma agevolato e nei limiti ritenuti congrui in relazione alle condizioni di mercato; - tra le spese relative ai programmi informatici, di cui alla lettera e) sono incluse quelle relative 19

20 ai servizi per la realizzazione o la personalizzazione di applicazioni informatiche. Si precisa, altresì, che le spese relative al software di base, indispensabile al funzionamento di una macchina o di un impianto, non rientrano tra le suddette spese ma sono da considerare in uno con la spesa relativa alla macchina governata dal software medesimo; - in relazione alle spese di cui alla lettera f), le spese ammissibili corrispondono ai costi dei servizi di consulenza prestati da consulenti esterni. La natura di detti servizi non è continuativa o periodica e gli stessi non devono riferirsi agli ordinari costi di gestione dell'impresa connessi ad attività regolari quali la consulenza fiscale, la consulenza legale e la pubblicità. Nel caso di Piani di Sviluppo Aziendale, tali spese sono ammissibili solo fino al 20% dell importo complessivo ammissibile. Ai fini dell ammissibilità delle spese per servizi, i fornitori devono aver maturato almeno 3 anni di attività nel settore di consulenza e il valore delle consulenze già prestate deve essere almeno pari a 3 volte il costo del servizio richiesto. Il fornitore dei servizi dovrà realizzarli utilizzando la propria struttura organizzativa; ad esso non è pertanto consentito di esercitare forme di intermediazione dei servizi verso altre imprese di consulenza attraverso l affidamento della realizzazione di tutto o di parte del lavoro del quale è stato incaricato. Il Soggetto beneficiario ed i fornitori di servizi non devono avere alcun tipo di partecipazione reciproca a livello societario; non è altresì ammessa la fornitura di servizi, nella fase di realizzazione del programma, tra le imprese facenti parte il Contratto di investimento. Inoltre, non viene riconosciuta, ai fini della determinazione del contributo, la consulenza specialistica rilasciata da amministratori, soci e dipendenti del soggetto beneficiario del contributo nonché di eventuali partner, sia nazionali che esteri; - non sono ammesse le spese per mezzi di trasporto targati (ad eccezione dei mezzi all interno dei quali si svolge una fase del ciclo di produzione), le spese notarili, quelle relative a scorte di materie prime e ausiliarie, macchinari, impianti e attrezzature usati, le spese di funzionamento in generale, ivi comprese quelle di pura sostituzione, e tutte le spese non capitalizzate; - non sono altresì ammissibili le spese relative a imposte e tasse, fatte eccezione per gli oneri doganali relativi ai beni ammissibili in quanto costi accessori dei beni stessi e, in quanto tali, capitalizzati; - non sono ammesse le spese relative ai beni acquisiti con il sistema della locazione finanziaria; - non sono, altresì, ammessi i titoli di spesa regolati per contanti, pena l esclusione del relativo importo dalle agevolazioni. Art. 13 Forma e intensità dell aiuto Le agevolazioni per la realizzazione dei Piai di Sviluppo Aziendale/Interaziendale saranno concesse in conformità a quanto previsto dal: - Regolamento (UE) n. 651/2014 Regolamento Generale di esenzione per categoria 2014/2020 GBER, art. 14 e art. 18, riferiti rispettivamente agli aiuti a finalità regionale agli investimenti e agli aiuti alle PMI per servizi di consulenza; - Regolamento (UE) n. 1407/2013 («de minimis») della Commissione del 18 dicembre Gli aiuti sono riconosciuti nella forma di contributo in conto capitale, concessi a copertura delle spese ammissibili sostenute per la realizzazione delle spese per investimenti. 20

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