Mercato Coperto di Ravenna: opportunità per nuove attività

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1 Poste Italiane Spa Spedizione in abbonamento postale - 70% DCB Ravenna - Direttore Francesco Marchi - Proprietaria Confesercenti Provinciale Ravenna - Autorizzazione Tribunale Ravenna n. 448 del Periodicità settimanale. Uffici: Ravenna - Piazza Bernini 7 Tel ; Cervia: Via Levico 21/C tel ; Lugo: Piazza XIII Giugno tel ; Faenza: via Bettisi 4 tel Stampato in proprio.anno XXIX, n. 10, Ravenna 31 agosto Mercato Coperto di Ravenna: opportunità per nuove attività Il Mercato Coperto di Ravenna è stato oggetto di un Bando project financing voluto dall'amministrazione comunale, affinchè fosse ristrutturato e valorizzate le sue funzioni di attrattiva e aggregazione per il centro storico. Confesercenti ha seguito in questi anni ogni sviluppo della questione, tutelando gli operatori associati che hanno e avevano la propria attività all'interno di questa struttura storica, simbolo del commercio per la città di Ravenna. Il Bando è stato assegnato ad una cordata di società con capofila Coop Adriatica, che con molta probabilità nei prossimi mesi perfezionerà il suo contratto di concessione con l'amministrazione comunale per la ristrutturazione e la gestione della struttura. Confesercenti a suo tempo è intervenuta con diverse proposte nei confronti dell'amministrazione per la stesura del Bando e tra i punti che si è riusciti a vedere riconosciuti c'è in particolare il vincolo, per quello che sarebbe stato il futuro gestore del Mercato, di mantenere la specializzazione merceologica alimentare del mercato coperto e un'organizzazione che prevedesse la partecipazione di più aziende all'interno della struttura, salvaguardando così la caratteristica principale del Mercato Coperto di polo specializzato nell'alimentare. Ora quindi si aprono delle opportunità per entrare nella struttura con una propria attività. Le attività che potranno essere proposte in tale contesto devono quindi preferibilmente essere legate al settore alimentare con forte specializzazione. Per maggiori informazioni contattare l'associazione (Giacomo Costantini, tel. 0544/292711) L'andamento delle imprese dall'osservatorio Confesercenti La Crisi non va in ferie L'andamento dei consumi, così come quello del turismo in generale testimoniano, e non potrebbe essere altrimenti, come l'economia reale del nostro territorio risenta pesantemente della difficilissima situazione del paese alle prese con una crisi che sembra senza fine. Anche la stagione estiva mostra lo stesso segno negativo in particolare per l'andamento dei fatturati, Questi peggiorano e si aggiungono alla lunga congiuntura di questi ultimi anni. I consumi, scontano la necessità del rientro e l'effetto depressivo della manovra cosiddetta salva Italia che, in sostanza si è concretizzata, nei termini del prelievo familiare, in una riduzione di reddito unitario di almeno una mensilità e di forma strutturale, nonché dalla crisi che ha colpito diversi settori e aziende (sono diverse migliaia anche in provincia le persone in cassa integrazione). L'incertezza e la sfiducia incidono anche sui consumi dei redditi medio alti.

2 E per una parte delle nostre imprese siamo quasi all'ultima chiamata; solo in presenza di un miglioramento della situazione da qui ai prossimi mesi molti decideranno se proseguire la loro attività, riposizionarsi su un mercato sempre più complesso e difficile, o in extrema ratio mollare. Già una parte è stata costretta a farlo come testimoniano anche i dati (di seguito riportati) del registro imprese della Camera di Commercio dei primi 6 mesi del Il saldo tra imprese cessate e iscritte è di nel commercio e -24 nel turismo (più accentuato sulla ristorazione). Sono 403 le aziende che in 6 mesi hanno cessato nel commercio e 127 quelle nel turismo. Va sottolineata poi la differenza che esiste tra le aziende che aprono (meno strutturate e parte anche marginali come ad esempio il commercio itinerante o quello di veicoli usati) e quelle che chiudono. Per quanto generalizzati come scenario di andamento in questo contesto sono significativi i dati negativi di Faenza e Cervia. Riflessi altrettanto evidenti sul mercato arrivano dai dati meno dell'edilizia, dell'agricoltura, dei trasporti e delle imprese di produzione. La situazione è preoccupante e deve preoccupare. Riduzione della pressione fiscale sulle imprese e sul lavoro, semplificazioni, lotta agli sprechi, riordino delle risorse ed agevolazioni per PMI, credito e certezze nel quadro normativo e di programmazione: sono queste le priorità per uscire dal tunnel della crisi e per parlare di crescita vera, che ora deve essere la priorità per le politiche di governo. Le istituzioni, governo per primo, devono capire questa situazione e impegnarsi anche nella tutela delle imprese e per il loro sviluppo anziché vessarle. Solo così sarà possibile ridare ossigeno alle piccole e medie imprese, che sono il pilastro dell'economia e che finora non hanno goduto della giusta attenzione considerando il ruolo primario da loro svolto in termini di occupazione e crescita economica. Consumi e imprese in provincia: continua il trend negativo Saldo imprese iscritte e cessate nei primi 6 mesi del 2012 per Comune * Commercio Alloggio, bar (*1) e ristorazione (*2) Alfonsine Bagnacavallo Bagnara di Romagna + 4 / Brisighella - 5 / Casola Valsenio / - 1 Castelbolognese Cervia Conselice Cotignola Faenza Fusignano Lugo Massalombarda - 9 / Ravenna - 49 / Riolo Terme Russi 3 / Sant'Agata sul Santerno - 4 / Solarolo / / Totale * elaborazione Confesercenti sui dati del Registro Camerale *1: comprende commercio, ingrosso, agenti, riparazione di autoveicoli *2: comprende alberghi, bar, ristoranti, mense 2

3 Contributi alle pmi per l'adozione di sistemi di gestione aziendale conformi alle norme ISO al Regolamento EMAS, ad SA8000, per l'effettuazione di studi LCA sui prodotti realizzati o commercializzati e per l'ottenimento di marchi ambientali di prodotto (Ecolabel ed EPD) La Camera di Commercio di Ravenna promuove, mediante la concessione dei contributi disciplinati dal presente regolamento, l'adozione da parte delle imprese della provincia di Ravenna, di sistemi di gestione ambientale, di responsabilità sociale o di certificazione di prodotto, secondo uno o più dei seguenti schemi certificativi: A) sistemi di gestione ambientale conformi alla norma UNI EN ISO o al Regolamento EMAS (Regolamento CE n. 1221/2009/CE del 25 novembre 2009); B) sistema di gestione della responsabilità sociale secondo la norma SA8000 ; C) marchi di qualità ecologica ECOLABEL (Regolamento C.E. n. 66/2010) ed EPD (DichiarazioneAmbientale di Prodotto - ISO/TR 14025:2000); D) effettuazione di analisi dell ciclo di vita (LCA) per prodotti realizzati o commercializzati con conseguente certificazione secondo la norma UNI EN ISO 14040; Sono sistemi e strumenti utili nonché segni distintivi in particolare per le imprese turistiche o che lavorano con l'estero. Possono accedere ai benefici del presente regolamento le imprese (iscritte e in regola) di tutti i settori, loro cooperative e consorzi, che rientrino nella definizione di piccola e media impresa data dalla Raccomandazione della Commissione europea n.2003/361/ce del 6 maggio Sono ammesse al contributo le spese sostenute per: A) SISTEMI DI GESTIONEAMBIENTALE: - Conseguimento della certificazione ISO dell'impresa (o parte di essa, purché residente nel territorio provinciale) da parte di Enti Terzi accreditati o registrazione presso il Comitato per l'ecolabel e per l'ecoaudit Sezione EMAS, in conformità al Regolamento CE n. 1221/2009/CE del 25 novembre Tale certificazione o registrazione deve essere ottenuta per la prima volta. B) SISTEMADI GESTIONE DELLARESPONSABILITA' SOCIALE: - Conseguimento della certificazione di conformità del sistema di gestione della responsabilità sociale alla norma SA 8000/2001, o dello stato di applicant, rilasciata da ente di certificazione accreditato dal SAI Social Accountability International. Tale certificazione deve essere ottenuta per la prima volta. C) MARCHI DI QUALITÀ ECOLOGICA - Ottenimento del marchio di qualità ecologica ECOLABEL presso il Comitato per l'ecolabel e per l'ecoaudit Sezione ECOLABEL, in conformità al Regolamento C.E. n. 66/2010 o del marchio EPD (Dichiarazione Ambientale di Prodotto - ISO/TR 14025:2000) a seguito di valutazione da parte di un ente terzo accreditato. Tali marchi devono essere ottenuti per la prima volta D) EFFETTUAZIONE DIANALISI DELCICLO DI VITA(LCA) - Esecuzione di analisi del ciclo di vita (LCA) inerenti a prodotti realizzati o commercializzati con conseguente ottenimento della certificazione da parte di un ente terzo accreditato in conformità alla norma UNI EN ISO Tale certificazione deve essere ottenuta per la prima volta. Con riferimento agli interventi sopra citati, sono ammissibili a contributo le seguenti tipologie di spese: spese di formazione del personale; spese di consulenza; spese per la certificazione, registrazione o relative al rilascio della concessione del marchio ecologico Tali suddette spese devono esser state sostenute nell'ambito della realizzazione di progetti finalizzati alla implementazione di sistemi di gestione ambientale, della responsabilità sociale, all'esecuzione di analisi del ciclo di vita (LCA) e/o per l'ottenimento dei marchi di qualità ecologica dei prodotti (vedi art. 3 p.ti A, B, C e D) e non devono essere connesse in alcun modo alle normali spese di funzionamento dell'impresa, né ad adempimenti ad obblighi di legge (esempio: adeguamento alla normativa sulla salute e sicurezza dei luoghi di lavoro, alle normative poste a tutela dell'ambiente, 3

4 ecc.). La correlazione delle spese rispetto agli obiettivi del presente regolamento deve essere evidenziata dalle causali delle copie delle fatture. Le suddette spese sono ammissibili a contributo solo se sostenute a partire dal 1 gennaio dell'anno di presentazione della domanda di contributo fino alla data di conclusione del progetto, intesa come data del rilascio della certificazione, registrazione o dell'ottenimento del marchio ecologico. La durata del progetto non può comunque superare i 15 mesi dalla data di notifica della comunicazione di concessione del contributo. I contributi di cui al presente regolamento sono concessi nella misura del 50% delle spese riconosciute come ammissibili e regolarmente documentate, fino ad un massimo di 5.000,00 per ciascun beneficiario. La domanda, redatta secondo il modello compilabile digitalmente dal sito contributi/contributi cciaa Ravenna/contributi rivolti alle imprese, dovrà essere firmata digitalmente dal legale rappresentante del soggetto richiedente, e trasmessa esclusivamente tramite PEC all'indirizzo: protocollo@ra.legalmail.camcom.it all'attenzione dell'ufficio Nuove Imprese ed Incentivi. E' esclusa qualsiasi altra modalità d'invio, pena l'inammissibilità della domanda. La domanda dovrà pervenire entro la data di chiusura dei termini (30 giugno per il primo semestre - 31 dicembre per il secondo semestre, dell'anno di riferimento, nel caso in cui i fondi non siano esauriti alla prima scadenza). Gli uffici dell'associazione e la struttura di Innova sono a disposizione per le pratiche e per l'effettuazione degli interventi di certificazione o per le consulenze necessarie. L'intero regolamento è disponibile presso le sedi dell'associazione o della Camera di Commercio. Normativa Antincendio 31 ottobre 2012 Scadenza proroga termini di presentazione domande ammissibilità Si vuole rammentare a tutte le strutture turistico ricettive, con oltre 25 posti letto, che sta per scadere la proroga entro cui poter presentare le domande di ammissione al piano per l'adeguamento delle strutture stesse al 31 dicembre Tale proroga scadrà infatti il 31 ottobre 2012 ed entro tale data tutti coloro che sono interessati debbono presentare richiesta di ammissibilità al Piano Straordinario Biennale al comando dei Vigili del Fuoco. Si rammenta inoltre che in caso di omessa presentazione dell'istanza e/o di mancata ammissione al predetto Piano Straordinario Antincendio, ad esclusione di chi è già in possesso di C.P.I., troveranno applicazione le sanzioni di cui all'art. 4 del D.P.R. n.151/2011. Per stabilire se le strutture turistico ricettive hanno i requisiti per l'ammissione al Piano Straordinario biennale, e per preparare la richiesta, si consiglia di rivolgersi ai propri tecnici che hanno assistito le aziende a suo tempo nella stesura del piano programmatico per la pratica di adeguamento alla normativa antincendio e per il rilascio del Nulla Osta Provvisorio. Per chi non avesse un tecnico per la stesura della pratica, Confesercenti è in grado di mettere a disposizione tecnici qualificati. I tempi sono ristretti per cui è bene attivarsi al più presto. Si fa inoltre presente che la domanda va correlata della copia degli attestati relativi al corso antincendio e successivi aggiornamenti, e a tal proposito la Confesercenti ha messo in calendario una serie di corsi per poter consentire alle aziende in questione di potersi adeguare in tempo utile euro per l'ati Lugo Insieme Si è concluso nei giorni scorsi, con l'erogazione dei contributi a fondo perduto alle 14 imprese partecipanti, il progetto di valorizzazione del centro storico di Lugo in base al bando 2010 della L.R.41/97. segue a pag. 5 4

5 Le imprese, aggregate nell'ati Lugo Insieme, hanno presentato progetti per un investimento totale di euro riguardanti la ristrutturazioni dei locali dell'attività, il rinnovo di arredi e attrezzature, l'informatizzazione e l'innovazione tecnologica. Afronte dell'avvenuta erogazione dei contributi il presidente dell'ati, Gabrielle Ricci Picciloni, esprimendo soddisfazione per i risultati conseguiti, ha sottolineato la proficua collaborazione con il Comune di Lugo per la definizione e la presentazione dei progetti e l'apprezzamento per il determinante supporto tecnico operato da Confesercenti e Confcommercio Ascom di Lugo per il conseguimento dei contributi. Nella foto: Partecipanti all'ati Lugo Insieme. Riceviamo e pubblichiamo Bando di gara in corso di pubblicazione a Faenza Per opportuna conoscenza ed informazione agli associati, si comunica che è in corso di pubblicazione presso l'albo Pretorio on line del Comune di Faenza il bando di gara per PROCEDURA APERTA PER CONCESSIONE DI LAVORI PUBBLICI "INTERVENTI DI VALORIZZAZIONE DELLE FONTI RINNOVABILI (2 - F4 e F5) - ENERGIA DAI TETTI DI EDIFICI PUBBLICI" sulle coperture nelle scuole San Rocco: F4 - Scuola elementare "Martiri di Cefalonia"; F5 - Scuola media "Bendandi". La documentazione di gara è pubblicata sul profilo committente-sito Internet del Comune di Faenza: alla sezioneamministrazione, Bandi di gara. Sull'obbligo dell'etichettatura degli articoli di bigiotteria Anche per gli articoli di bigiotteria la normativa prevede l'obbligo di etichetta contenente tutte le informazioni utili per il consumatore In seguito ai recenti controlli effettuati dalla Guardia di Finanza, che hanno portato al sequestro in diverse regioni italiane di molti articoli di bigiotteria sprovvisti di etichetta, si ricorda l'obbligo di rispettare la normativa dell'etichettatura di questo tipo di prodotti, a tutela e garanzia del consumatore. Non solo quindi codice a barre e marchio ma, come previsto dal decreto legislativo del 2005 conosciuto come codice del consumo, è necessario che i prodotti di bigiotteria venduti nei negozi siano provvisti di un'etichetta dove siano riportate tutte le informazioni indispensabili al consumatore, come l'avvertenza circa l'eventuale presenza di sostanze pericolose, il nome dell'importatore o del produttore. 5

6 IMPORTANTE Dal 24 ottobre in vigore nuove norme sulla vendita di prodotti agricoli e agroalimentari che riguardano diverse categorie Come si è già notiziato in un precedente Prendinota, il Parlamento, pur con qualche modifica frutto del pressing imposto dalle Associazioni di categoria, ha approvato definitivamente e convertito in legge il decreto sulle liberalizzazioni che contiene anche un articolo (il 62) che introduce nuove (e pesanti) prescrizioni per chi acquista prodotti agricoli e agroalimentari. L'obiettivo giusto di dare certezze ai produttori agricoli nei confronti dello strapotere contrattuale della grande distribuzione alla fine ha coinvolto tutte le attività che acquistano con una forte pervasità della normativa, con appesantimenti burocratici addirittura anche per piccole partite commerciali (si dovranno stipulare contratti scritti), pagamenti tassativi (a 30 e 60 giorni a seconda dei prodotti) e sanzioni significative. Per ciò che concerne l'applicabilità alle categorie, la norma va applicata oltre che agli esercizi commerciali anche nei rapporti tra ristoranti, negozi, alberghi e loro fornitori di prodotti agricoli ed alimentari (ovviamente non nei rapporti con i consumatori), mentre l'operatore intermedio che cede il prodotto ad altri operatori del dettaglio vi ricade a doppio titolo. Quanto al problema della trasformazione del prodotto da parte degli operatori commerciali, ciò non implica alcuna ulteriore conseguenza, poiché, se la cessione del prodotto agricolo ed alimentare, ottenuto direttamente dalla terra o per trasformazione, avviene ad altri operatori (come si è detto), si è soggetti alle prescrizioni dell'art. 62, mentre, se la cessione è effettuata nei confronti del consumatore, la norma non si applica. La Confesercenti, come Rete Imprese Italia, ha chiesto ulteriori modifiche al Provvedimento che disciplina le relazioni commerciali interne alla filiera agroalimentare in materia di cessione dei prodotti agricoli, come ad esempio escludere gli acquisti di minor valore. Questa nuova normativa sarà in vigore dal 24 ottobre prossimo. Doverosamente si informa anche che un comma del decreto (l'11 bis) prevede che con decreto del Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, da emanare entro tre mesi dalla data di pubblicazione della legge di conversione del decreto, sono definite le modalità applicative delle disposizioni dell'art. 62. Di seguito si riportano i punti principali di questa nuova normativa che si dovrà applicare a decorrere dal 24 ottobre. 1. I contratti che hanno ad oggetto la cessione dei prodotti agricoli e alimentari, ad eccezione di quelli conclusi con il consumatore finale, sono stipulati obbligatoriamente in forma scritta e indicano a pena di nullità la durata, le quantità e le caratteristiche del prodotto venduto, il prezzo, le modalità di consegna e di pagamento. La normativa si applica a tutte le cessioni di prodotti agricoli e prodotti alimentari, previsti rispettivamente dall allegato I dell articolo 38 comma 3 del Trattato di funzionamento dell Unione Europea e dall articolo 2 del regolamento (CE) n. 178/2002. Non rientrano nel campo di applicazione dell articolo 62, le c.d. " cessioni istantanee ", vale a dire le cessioni in cui c è contestualità della consegna del prodotto e del pagamento del prezzo concordato. I contratti devono essere informati a principi di trasparenza, correttezza, proporzionalità e reciproca corrispettività delle prestazioni, con riferimento ai beni forniti. La nullità del contratto può anche essere rilevata d'ufficio dal giudice. Assolve alla " forma scritta" qualsiasi comunicazione inviata in forma elettronica o tramite fax, anche se priva di sottoscrizione, avente ad oggetto la cessione di prodotti agricoli ed alimentari. Assolvono altresì agli obblighi di cui sopra, anche i documenti di trasporto e/o le fatture, purchè riportino i citati elementi essenziali e la seguente dicitura: "assolve agli obblighi di cui all art 62, comma 1, del D.L. 24 gennaio 2012, n. 1, convertito, con modificazioni, dalla legge 24 marzo 2012, n. 27". 6

7 2. Nelle relazioni commerciali tra operatori economici, ivi compresi i contratti che hanno ad oggetto la cessione dei beni di cui al comma 1, è vietato: a) imporre direttamente o indirettamente condizioni di acquisto, di vendita o altre condizioni contrattuali ingiustificatamente gravose, nonché condizioni extracontrattuali e retroattive; b) applicare condizioni oggettivamente diverse per prestazioni equivalenti; c) subordinare la conclusione, l'esecuzione dei contratti e la continuità e regolarità delle medesime relazioni commerciali alla esecuzione di prestazioni da parte dei contraenti che, per loro natura e secondo gli usi commerciali, non abbiano alcuna connessione con l'oggetto degli uni e delle altre; d) conseguire indebite prestazioni unilaterali, non giustificate dalla natura o dal contenuto delle relazioni commerciali; e) adottare ogni ulteriore condotta commerciale sleale che risulti tale anche tenendo conto del complesso delle relazioni commerciali che caratterizzano le condizioni di approvvigionamento. 3. Per i contratti di cui al comma 1, il pagamento del corrispettivo deve essere effettuato per le merci deteriorabili entro il termine legale di trenta giorni e per tutte le altre merci entro il termine di sessanta giorni. In entrambi i casi il termine decorre dall'ultimo giorno del mese di ricevimento della fattura. Gli interessi decorrono automaticamente dal giorno successivo alla scadenza del termine. In questi casi il saggio degli interessi è maggiorato di ulteriori due punti percentuali ed è inderogabile. (1) 4. Per «prodotti alimentari deteriorabili» si intendono i prodotti che rientrano in una delle seguenti categorie: a) prodotti agricoli, ittici e alimentari preconfezionati che riportano una data di scadenza o un termine minimo di conservazione non superiore a sessanta giorni; b) prodotti agricoli, ittici e alimentari sfusi, comprese erbe e piante aromatiche, anche se posti in involucro protettivo o refrigerati, non sottoposti a trattamenti atti a prolungare la durabilità degli stessi per un periodo superiore a sessanta giorni; c) prodotti a base di carne che presentino le seguenti caratteristiche fisico-chimiche: aw superiore a 0,95 e ph superiore a 5,2 oppure aw superiore a 0,91 oppure ph uguale o superiore a 4,5; d) tutti i tipi di latte. 5. Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 1 è sottoposto alla sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,00 a euro ,00. L'entità della sanzione è determinata facendo riferimento al valore dei beni oggetto di cessione. 6. Salvo che il fatto costituisca reato, il contraente, ad eccezione del consumatore finale, che contravviene agli obblighi di cui al comma 2 è punito con la sanzione amministrativa pecuniaria da euro 516,00 a euro 3.000,00. La misura della sanzione è determinata facendo riferimento al beneficio ricevuto dal soggetto che non ha rispettato i divieti di cui al comma Salvo che il fatto costituisca reato, il mancato rispetto, da parte del debitore, dei termini di pagamento stabiliti al comma 3 è punito con sanzione amministrativa pecuniaria da 500 euro a euro L'entità della sanzione viene determinata in ragione del fatturato dell'azienda, della ricorrenza e della misura dei ritardi. Le sedi dell Associazione sono disponibili per eventuali maggiori informazioni. 7

8 Sanità, decreto non risolve problemi salute pubblica, ma mostra contraddizione di Stato che prima fa cassa su giochi e tabacchi (quasi 28 miliardi nel 2011) e poi punisce imprese e consumatori. Meglio destinare più risorse a prevenzione ed educazione cittadini Le nuove norme sui tabacchi e i videopoker previste dal decreto sanità non risolvono i problemi di salute pubblica, ma puniscono ingiustamente imprese e consumatori. Mettendo in luce la contraddizione di fondo della politica dello Stato che da un lato si dà al proibizionismo, e dall'altro utilizza le imposte sui due comparti per aumentare le entrate fiscali". "I due settori, nel solo 2011, hanno fruttato quasi 28 miliardi di gettito: circa 13,7 miliardi sono le entrate totali legate al gioco, in tutte le sue forme, mentre 14 arrivano da Iva e accise sul tabacco. E sono entrambi in crescita: tra il 2000 e il 2011 le entrate legate al fumo sono aumentate del 58%, mentre quelle del gioco hanno guadagnato l'8,4% in un solo anno. Risorse utilizzate dallo Stato in ogni manovra per rimettere in sesto il bilancio, ma che sarebbe meglio investire nella salute pubblica. Le nuove norme restrittive presenti nel decreto, invece, hanno un effetto negativo solo sugli imprenditori, trasformando i tabaccai in agenti di polizia che devono far rispettare un divieto facilmente aggirabile. E costringendo a spostarsi i concessionari che hanno legalmente acquisito la licenza dei videopoker, nella speranza che pochi metri di distanza in più da scuole e ospedali possano prevenire le ludopatie e il gioco compulsivo. Dal Governo aspettiamo, invece di un ritorno al semplice proibizionismo, un piano legislativo organico di lotta alla dipendenze e al gioco d'azzardo illegale, che faccia opera di prevenzione ed educazione alla salute presso i cittadini e impedisca il proliferare di attività criminali. Invece, con le norme previste dal decreto, conclude Montanari, temiamo una crescita del contrabbando di sigarette che solo nel 2010 ha arrecato un danno alla filiera di 650 milioni di euro, di cui 485 sottratti al gettito fiscale e del gioco d'azzardo non autorizzato, a discapito degli imprenditori che hanno le carte in regola. Celso Montanari Presidente Provinciale Assotabaccai Anteprima Giovedì 20 settembre 2012 ore 15,30 presso i Magazzini del Sale - V Anta in Via Nazario Sauro a Cervia Assemblea degli albergatori e Stati Generali del Turismo di Cervia 8

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