MASS MEDIA IN ITALIA: ISTRUZIONI PER L USO

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1 CULTURA ITALIANA CONTEMPORANEA MODULO 4. MASS MEDIA IN ITALIA: ISTRUZIONI PER L USO Arianna Alessandro ariannaalessandro@um.es

2 BLOCCO 1. I mezzi di comunicazione nell Italia contemporanea: panoramica attuale e prospettive future Parte 1. TELEVISIONE e RADIO Arianna Alessandro ariannaalessandro@um.es 2

3 LA TELEVISIONE LA TV IN ITALIA: SITUAZIONE ATTUALE Il sistema televisivo italiano comprende: la TV pubblica: finanziamento statale + pubblicità la TV privata o commerciale: pubblicità La Tv pubblica è la Radiotelevisione Italiana, meglio conosciuta come RAI, fondata nel 1954 (anche se le prime trasmissioni sperimentali iniziarono nel 1934). I canali RAI sono Rai Uno, Rai Due e Rai Tre. Chiunque possieda un televisore, deve pagare un canone annuo, cioè una tassa alla RAI. Il gruppo Mediaset con le reti o emittenti televisive: Canale 5, Italia 1 e Rete 4 costituisce attualmente, insieme a La Sette, il principale gruppo di TV private. L azienda Mediaset -anteriormente Fininvest- fu fondata da Silvio Berlusconi all inizio degli anni 80 rompendo il monopolio della RAI. RAI, Mediaset e La Sette costituiscono la TV tradizionale, a cui si aggiunge la televisione via satellite, via cavo o via web. 3

4 Home page televisioni pubbliche

5 Home page televisioni private CANALE 5 ITALIA 1 RETE 4 LA7 5

6 LA TELEVISIONE EVOLUZIONE DELLA TELEVISIONE (1) 1. Nel primo decennio la televisione era un bene di lusso che pochi italiani potevano permettersi, tanto che i bar o le case dei vicini diventarono luoghi prediletti per visioni di gruppo, soprattutto in occasione delle trasmissioni del primo, e subito popolarissimo, telequiz italiano: i pionieri furono Mario Riva con Il Musichiere, e Mike Bongiorno con Lascia o raddoppia? 2. Nel 1957 la pubblicità fa la sua comparsa in Rai con l'avvento di Carosello, un famoso spazio dove il messaggio pubblicitario doveva rispettare rigorose regole stilistiche e narrative: il prodotto reclamizzato poteva essere citato solo all'inizio e alla fine di un breve spettacolo (135 secondi), durante il quale non era permesso di citare il prodotto stesso. Video di approfondimento: esempio del Carosello con la pubblicità del detersivo Ava-Mira Lanza con il personaggio di Calimero (1965): 6

7 LA TELEVISIONE EVOLUZIONE DELLA TELEVISIONE (2) 3. Il primo telegiornale della Rai, trasmesso verso la fine degli anni cinquanta, conquista il popolo italiano, riuscendo ad arrivare dove la carta stampata non aveva saputo: proporre immagini e audio contemporaneamente produce uno straordinario effetto di realtà e permette di assistere in diretta ad eventi sensazionali. 4. Negli anni sessanta, con il progresso dell'economia, il televisore divenne accessorio di sempre maggior diffusione, sino a raggiungere anche classi sociali meno agiate. L'elevato tasso di analfabetismo riscontrato fra queste suggerì la messa in onda di Non è mai troppo tardi ( ), un programma di insegnamento elementare condotto dal maestro Alberto Manzi, che ha aiutato quasi un milione e mezzo di adulti a conseguire la licenza elementare. 7

8 LA TELEVISIONE DALLA TV MODELLO ALLA TV SPECCHIO Almeno nella fase iniziale la televisione italiana era una delle più pedagogiche al mondo. Le sue finalità erano certamente educative e se da un lato la programmazione, pur non cercando il consenso dei telespettatori, poteva essere considerata soporifera, dall'altro ebbe indubbi benefici nei confronti di una situazione nazionale, a quei tempi, caratterizzata da una certa arretratezza nei costumi e da una disomogeneità culturale. Non è solo una battuta umoristica dire quindi che, almeno a livello linguistico, "L'unità d'italia non l'ha fatta Garibaldi, ma l'ha fatta Mike Bongiorno. La mamma RAI. Con l avvento delle TV private prevalgono i programmi di intrattenimento. Evoluzione dai primi decenni della TV, quando l offerta di divertimento e di compagnia prendeva forma essenzialmente in spettacoli più o meno brillanti (varietà), ai tempi recenti che invece si caratterizzano per l avvento dei contenuti improntati alla normalità del quotidiano (reality show e talent show). 8

9 LA TELEVISIONE CURIOSITÀ E ANOMALIE DELLA TV ITALIANA Duopolio RAI-MEDIASET: Rai e soprattutto Mediaset si spartiscono il 90% di risorse pubblicitarie e ascolti, un duopolio che non ha eguali in Europa dove si arriva al massimo al 70% (situazione in contrasto con l articolo 21 della Costituzione Italiana sulla libertà di espressione ). La tv assorbe in Italia gran parte delle risorse pubblicitarie, togliendole alla carta stampata, a quotidiani e periodici, e agli altri mezzi, le affissioni, la radio, il cinema... In Italia finisce in spot più della metà degli investimenti pubblicitari, per la precisione: il 57 per cento, contro il 23 per cento della Germania, il 33,5 della Gran Bretagna, il 34,5 della Francia, il 38 degli Stati Uniti, il 41 della Spagna (fonte Zenith Media-The Economist). Gli italiani sono grandi amanti della televisione, superati (di poco) solo dagli inglesi. 9

10 LA TELEVISIONE PRESENTE E FUTURO DELLA TV IN ITALIA Secondo l 11º Rapporto Censis/Ucsi sulla Comunicazione* (2013), quasi tutti gli italiani guardano la televisione (il 97,4%), con un rafforzamento del pubblico delle nuove televisioni: +8,7% di utenza complessiva per le tv satellitari rispetto al 2012, +3,1% la web tv, +4,3% la mobile tv. E questi dati sono ancora più elevati tra i giovani: il 49,4% degli under 30 segue la web tv e l'8,3% la mobile tv. Sono cambiati e aumentati i modi per guardare la tv: progressiva sostituzione del segnale analogico con quello digitale, successo consolidato delle tv satellitari, dalla maggiore diffusione della web e della mobile tv. Oggi un quarto degli italiani collegati a Internet (24,2%) ha l'abitudine di seguire i programmi dai siti web delle emittenti televisive e il 42,4% li cerca su YouTube (Capitolo "Comunicazione e media" del 46 Rapporto Censis sulla situazione sociale del Paese/2012) Il futuro: sfide e opportunità della TELEVISIONE DIGITALE e INTERATTIVA. (*/ 10

11 LA RADIO LA RADIO IN ITALIA: SITUAZIONE ATTUALE Radio RAI (pubblica, nazionale) o Radio 1: Canale generalista, si occupa soprattutto di informazione, attualità, economia, sport e costume. o Radio 2: Canale generalista dal taglio giovanile, si occupa soprattutto di musica, intrattenimento e comicità, e per target è il canale che più si avvicina al livello delle radio commerciali. o Radio 3: Canale generalista culturale, si occupa soprattutto di musica classica, letteratura e trasmissioni giornalistiche dal taglio elevato. Radio private: musica, spazi di informazione e aggiornamenti sul traffico. o Tra le principali: RTL 102.5, Radio Deejay, Radio Dimensione Suono (attualmente le tre più ascoltate dagli italiani), Radio Italia Solo Musica Italiana, Radio 105, Radio Capital, ecc. 11

12 Home page radio pubbliche (RAI)

13 Home page principali radio private

14 LA RADIO NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA RADIO (1) 1. L'URI, Unione Radiofonica Italiana (in seguito EIAR e dal 1944 RAI), prima società concessionaria della radiodiffusione in Italia, viene fondata il 27 agosto Inizialmente l unica stazione trasmittente è quella di Roma (tra il '24 e il '29, poi si comincia a trasmettere anche dalle sedi di Milano (1925), Napoli (1926) Torino (1929)). 2. La prima trasmissione radiofonica viene emessa in Italia il 6 ottobre del La voce è quella di Maria Luisa Boncompagni. È un programma ancora semplice, composto di musica operistica, da camera e da concerto, di un bollettino meteorologico e notizie di borsa. 3. Nel gennaio 1928 l'uri diventa EIAR, Ente Italiano per le Audizioni Radiofoniche: è il vero e proprio atto di nascita della radiofonia in Italia, che inizia ad imporsi come mezzo di comunicazione di massa e che come tale verrà utilizzato dal regime fascista come mezzo di propaganda. 14

15 LA RADIO NASCITA ED EVOLUZIONE DELLA RADIO (2) 4. Fino alla metà degli anni settanta, la RAI mantiene il monopolio sulle trasmissioni radiofoniche. Nel 1976 una sentenza della Corte Costituzionale sancisce la liberalizzazione dell etere e la nascita delle prime radio private ( radio libere ): Radio Alice, Radio Città Futura, Radio Popolare. 5. Nuovo modo di fare radio: voce ai giovani, espressione di un malessere sociale, maggiore territorialità, interattività con gli ascoltatori, programmazione incentrata su tematiche musicali (rock, musica italiana, folklore locale etc.) o sociali (politica in primis). La concorrenza giovò anche alla RAI che si vide costretta a puntare su trasmissioni innovative e mirate (Bandiera gialla e Alto Gradimento). MATERIALE DI APPROFONDIMENTO: La storia della radio in Italia (portale Rai): 15

16 LA RADIO LA RADIO NELLA VITA DEGLI ITALIANI La radio, anteriore alla TV ed economicamente più accessibile, ha accompagnato gli italiani raccontandogli il mondo, alfabetizzandoli, intrattenendoli e facendogli scoprire musica e teatro. In radio è cominciato il Festival di Sanremo e sono stati annunciati grandi eventi come, ad esempio, la liberazione dal nazifascismo e la morte di Kennedy nel Sempre in radio sono nati e si sono formati alcuni tra i maggiori giornalisti italiani: Enzo Biagi, Sergio Zavoli e Indro Montanelli. Numerosi personaggi impostisi, poi, anche in altri campi artistici hanno iniziato la carriera lavorando come DJ in emittenti private: Vasco Rossi, Jovanotti, Gerry Scotti, Francesco Facchinetti, ecc. Luciano Ligabue ha dedicato il film Radiofreccia proprio al mondo della radiofonia degli anni settanta. Il film si ispira a una vera radio libera di Correggio, Radio King. Il film I cento passi si ispira alla storia delle radio libere. In particolare a Radio Aut in Sicilia e a Peppino Impastato, che fu ucciso per lo spirito di libertà che esprimeva attraverso la radio, che utilizzava per scagliarsi contro i mafiosi della 16 sua città.

17 LA RADIO PRESENTE E FUTURO DELLA RADIO IN ITALIA Più volte data per moribonda, la radio è sopravvissuta e oggi è riconosciuta come una forma di comunicazione irrinunciabile, seconda solo alla televisione per presenza nella vita degli italiani. Affiancata, prima, e sorpassata, poi, dalla televisione (soprattutto con l avvento di quella commerciale) come mezzo di comunicazione di massa, la radio ha saputo riprendersi e in questi ultimi anni è tornata ad essere uno strumento importante per gli italiani. Spazio di dibattito e approfondimento (meno generalista delle TV); mezzo per conoscere nuove sonorità e artisti musicali (nonostante la concorrenza di internet). 17

18 LA RADIO PRESENTE E FUTURO DELLA RADIO IN ITALIA Secondo l 11º Rapporto Censis/Ucsi sulla Comunicazione* (2013) la radio conferma un amplia diffusione di massa, nonostante un leggero calo legato all uso della rete (l'utenza complessiva corrisponde all'82,9% degli italiani) e la riduzione dell'uso dell'autoradio con la diminuzione del traffico automobilistico (-1,5%); mentre l'ascolto per mezzo dei telefoni cellulari e, in generale, via internet risulta in forte crescita (+5,4%). Progressivo incremento della web radio o radio online: radio che trasmettono per il web un programma in streaming (radio tradizionali o emittenti, più o meno amatoriali, con fruizione esclusiva su internet). (*/ 18