CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE
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- Angela Pavone
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1 CORSO DI TECNOLOGIE E TECNICHE DI RAPPRESENTAZIONI GRAFICHE PER L ISTITUTO TECNICO SETTORE TECNOLOGICO Agraria, Agroalimentare e Agroindustria classe seconda PARTE SECONDA Disegno di progetto Unità Didattica: DISEGNO DELLE AREE VERDI aggiornamento a.s a cura di LABTOPOMOREA
2 Introduzione alla disciplina Nel secondo anno la disciplina di Tecnologie e tecniche di rappresentazione grafica si divide sommariamente nelle seguenti parti: 1.Disegno di rilievo 2.Disegno di progetto 3.Materiali 4.Norme sulla sicurezza nei luoghi di lavoro Questa dispensa riguarda il secondo punto. Disegno di progetto Disegno di aree verdi e di fabbricati rurali. In questa parte tratteremo del disegno delle aree verdi. 1._ Concetto di spazio verde: distingueremo tra verde privato e pubblico, considerando le funzioni specifiche da assolvere. 2._ Fasi di progettazione degli spazi verdi Conosceremo come progettare uno spazio verde significhi raggiungere un idea complessiva che ruoti intorno a una determinata funzione. Conosceremo i materiali inerti e le relative caratteristiche e i vegetali; le principali norme relative alle aree verdi. 3._ Scelta degli elementi e disegno Vedremo come scegliere i vari elementi inerti e vegetali considerandoli nell insieme del risultato finale. 4._ Disegni di aree verdi: applicazioni Vedremo alcuni esempi e ci confronteremo con piccole situazioni da risolvere. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.2 di 22
3 INTRODUZIONE AL CONCETTO DI SPAZIO VERDE Concetto di spazio verde Le zone esterne: o di costruzioni o di insediamenti produttivi (fabbriche, magazzini, centri commerciali) o delle strade sono oggetto di progettazione di spazi verdi. Gli spazi verdi sono spazi composti da: - elementi inerti: -- in muratura (struttura composta da: pietre - mattoni (laterizi) blocchi di cemento + malta di cemento -- in calcestruzzo (cls) [materiale composto da: inerti (ghiaia φ 0,5-2 cm sabbia φ 0,1-0,5 cm) + cemento + acqua, posto in casseforme (sagome in legno o metallo) perché non ha forma propria]; -- in ferro [materiale composto da una lega di ferro (Fe) e Carbonio (C), in base alla percentuale di Carbonio abbiamo le ghise (bassa % C), e gli acciai (alta % C)], disponibile in profilati (travi) e laminati (lamiere); -- in legno (strutture ricavate dal tronco di certi tipi di albero: castagno, rovere, abete, ecc, disponibile in travi, tavolati, paletti e rondelle) - elementi vegetali: -- organismi viventi, che crescono si sviluppano e hanno specifiche esigenze di luce, temperatura e acqua. Gli spazi verdi possono avere varia estensione, da pochi metri quadrati (m 2 ) della aiuole spartitraffico a qualche ettaro dei parchi o giardini pubblici, [1 ettaro (ha) = m 2 sottomultipli 1 ara (a)=100 m 2 1 centiara (ca)=1 m 2 - m 2 ] Prof. ing. Fabio Anderlini pag.3 di 22
4 Assolvono funzioni diverse: - Ornamentale decorativa - Ricreativa sociale sportiva - Ambientale tecnologica: o Barriere anti rumore o Frangivento o Schermi visivi o Fitodepurazione Esempio 01: giardino con zona giochi-bimbi con vegetazione disposta a formare una zona chiusa. Esempio 02: giardino con zona giochi-bimbi con vegetazione disposta a formare una zona chiusa Prof. ing. Fabio Anderlini pag.4 di 22
5 Esempio 03: giardino con zona giochi-bimbi con vegetazione disposta a formare una zona chiusa Esempio 04: giardino ornamentale Prof. ing. Fabio Anderlini pag.5 di 22
6 Esempio 05: giardino ornamentale Esempio 06: barriera antirumore Prof. ing. Fabio Anderlini pag.6 di 22
7 Esempio 07: barriera frangivento L uomo ha sempre avuto bisogno di circondare di vegetazione gli ambienti in cui viveva: Giardini pensili di Babilonia Giardini Romani Orti-giardini dei monasteri del Medio Evo Parchi di Regge Ville dei Nobili per avere un contatto diretto con la natura anche in città. Inizialmente le piante venivano disposte secondo disegni, molto formali e regolari: rettilinei, simmetrici. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.7 di 22
8 Successivamente la disposizione è diventata sempre più naturale : sinuosa e irregolare. Lo SPAZIO VERDE può essere distinto in: VERDE PRIVATO, realizzazioni vegetali in spazi di proprietà private (come per esempio: giardini condominiali o di ville, ecc ). VERDE PUBBLICO, realizzazioni vegetali in spazi di proprietà pubblica, comunali, provinciali, regionali, statali, esempio: viali alberati aiuole spartitraffico impianti sportivi giardini di edifici pubblici parcheggi Gli SPAZI VERDI sono diventati molto importanti da quando le città hanno iniziato a svilupparsi velocemente (seconda metà del XX sec.) secondo il P.R.G. (Piano Regolatore Generale) o meno, con la conseguente ridotta attenzione per la qualità della vita. I segni più evidenti sono la congestione urbana, l inquinamento atmosferico ed acustico, i paesaggi privi di armonia e di equilibrio. Le aree verdi, con le alberature stradali e gli spazi aperti in generale, costituiscono invece un elemento fondamentale per la qualità della vita nelle città. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.8 di 22
9 Infatti esistono normative a livello Nazionale o locale (Comunale, Regionale) che fissano il rapporto minimo tra i metri quadrati di spazi verdi e numero di abitanti. A livello nazionale il D.L. n del 2 aprile 1968, all art.. 3 stabilisce il verde minimo per ogni abitante pari a 9,00 m 2 (di aree per spazi pubblici attrezzati a parco e per il gioco e lo sport, effettivamente utilizzabili per tali impianti con esclusione di fasce verdi lungo le strade). Le piante con le loro foglie sono capaci di catturare ed assorbire le polveri sottili filtrandole naturalmente. Le cinture verdi, come le siepi o aiuole spartitraffico, proteggono la popolazione dalla maggior parte delle emissioni nocive. La vegetazione negli spazi urbani, oltre alla produzione di ossigeno ed alla riduzione dei livelli di rumore, svolge la funzione di regolazione del microclima: le alberature, attraverso la traspirazione e l ombreggiamento espletato dalle chiome, favoriscono la mitigazione delle escursioni termiche, il mantenimento del corretto tenore di umidità nell aria, la ventilazione d estate e la protezione dai venti in inverno e con l attività dei loro apparati radicali contribuiscono infine alla conservazione dell equilibrio idrogeologico. Anche un semplice prato è importante e non solo bello esteticamente: è utile a ridurre il calore nelle giornate molto calde quando esercita la funzione di assorbimento delle radiazioni solari. Per ogni tipo di verde la progettazione richiede di affrontare problemi specifici. ESEMPI: PARCHEGGI - la disposizione deve consentire il massimo ombreggiamento per i (alberi) veicoli; - non dovranno far cadere le loro parti fastidiose (a causa dell imbrattamento che ne seguirebbe, es.: le melate dei tigli) - non devono provocare danni (es.: pigne, rami secchi) GIARDINI (scolastici o pubblici) - non scegliere piante con parti velenose, tossiche o pericolose. Il progettista del verde pubblico o privato, in genere, è successivo a quello dell ingegnere o dell architetto o del geometra, per questo gli spazi da progettare hanno forma prestabilita. Auspicabile avviare una progettazione contemporanea a quella dell edificato. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.9 di 22
10 FASI DI PROGETTAZIONE DEGLI SPAZI VERDI Fasi del progetto Progettare uno spazio verde: NON significa raggruppare a caso elementi diversi (fiori, piante, sassi o cemento) Deve essere il risultato di un idea complessiva (come in un quadro) sviluppata per poter svolgere determinate funzioni, ed essere coerente con la realizzazione in cui verrà a trovarsi, ad esempio si dovranno prevedere piante adatte alle caratteristiche di clima e terreno del sito. Fasi operative - STUDIO DELL AREA DI INTERVENTO, per la conoscenza dello stato di fatto. RILIEVO BOTANICO: identificazione e descrizione della vegetazione spontanea e coltivata. RILIEVO CLIMATICI: piovosità, temperature minime e massime. RILIEVO PEDOLOGICI: granulometria del terreno e ph del terreno. - INDIVIDUAZIONE DELLE FUNZIONI DA ASSOLVERE: Ornamentale decorativa o Frangivento Ricreativa sociale sportiva o Schermi visivi Ambientale tecnologica: o Fitodepurazione o Barriere anti rumore Prof. ing. Fabio Anderlini pag.10 di 22
11 - INDIVIDUAZIONE DELLE ZONE NELL AREA VERDE: - DISTRIBUZIONE DEI VOLUMI DEI VEGETALI: es. le piante alte dietro - SCELTA DEI VEGETALI: - DISPOSIZIONE DEI VEGETALI SULL AREA: - Elaborati grafici - Planimetrie, rappresentazioni grafiche in scala 1:200 1:500 - viste dall alto, sulle quali vanno rappresentate i viali, gli arredi urbani (panchine, elementi d arredo, spazi gioco, fontane, ecc ), i vegetali: alberi, arbusti, prati, aiuole, vasi, ecc.), in bianco e nero o a colori, con apposita legenda da cui si possono leggere tutte le informazioni (tipo di vegetale, tipo di arredo urbano, tipo di materiale inerte, ecc.) - Sezioni rappresentazioni grafiche in scala 1:200 1:500 - viste laterali, sulle quali si possono leggere le diverse altezza dei vegetali e l andamento trasversale del terreno. - Viste tridimensionali (3D): assonometriche o prospettiche Le piante sono indicate con il loro baricentro (centro del fusto) e la chioma viene rappresentata con le dimensioni adulte e comunque in modo simbolico a seconda della categoria del vegetale. Il fusto delle piante sul disegno in scala deve essere posto a distanze minime dal confine, stabilite a norma di legge (art. 892 Codice Civile: Distanze per gli alberi ) Prof. ing. Fabio Anderlini pag.11 di 22
12 Art Distanze per gli alberi (Codice Civile) Chi vuole piantare alberi presso il confine deve osservare le distanze stabilite dai regolamenti e, in mancanza, dagli usi locali. Se gli uni e gli altri non dispongono, devono essere osservate le seguenti distanze dal confine: 1) tre metri per gli alberi di alto fusto. Rispetto alle distanze, si considerano alberi di alto fusto quelli il cui fusto, semplice o diviso in rami, sorge ad altezza notevole, come sono i noci, i castagni, le querce, i pini, i cipressi, gli olmi, i pioppi, i platani e simili; 2) un metro e mezzo per gli alberi di non alto fusto. Sono reputati tali quelli il cui fusto, sorto ad altezza non superiore a tre metri, si diffonde in rami; 3) mezzo metro per le viti, gli arbusti, le siepi vive, le piante da frutto di altezza non maggiore di due metri e mezzo. La distanza deve essere però di un metro, qualora le siepi siano di ontano, di castagno, o di altre piante simili che si recidono periodicamente vicino al ceppo, e di due metri per le siepi di robinie. La distanza si misura dalla linea del confine alla base esterna del tronco dell'albero nel tempo della piantagione, o dalla linea stessa al luogo dove fu fatta la semina. Le distanze anzidette non si devono osservare se sul confine esiste un muro divisorio, proprio o comune, purché le piante siano tenute ad altezza che non ecceda la sommità del muro. - Elementi del disegno del verde - ELEMENTI DI ARREDO o INERTI: elementi in muratura, in calcestruzzo, in ferro e in legno, di natura non vivente. Sono impiegati per: Costruire sentieri, percorsi, gradini e scale (pietre, mattoni autobloccanti, ghiaia, legno). Formare aree attrezzate per specifiche attività fisiche, percorsi vita, giochi bambini (elementi in legno, plastica) Formare aree di sosta, ristoro con panchine, fontanelle, vasche (pietra, legno, calcestruzzo, ferro) Migliorare l estetica dell area verde con fioriere, vasi, pergolati. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.12 di 22
13 Delimitare l area verde con muri, recinzioni, cancelli, ringhiere. Illuminare il sito con lampade, fari, torce, ecc - ELEMENTI VEGETALI: ALBERI: o Alberi di I a grandezza (frassino, platano, quercia, ) H>20 m D=10 15 m. per un buon sviluppo della chioma. o Alberi di II a grandezza (aceri, ontani, carpini, ) H>12 20 m D=7 10 m. o Alberi di III a grandezza (melo, pero, ecc ) H< 12 m D=4 6 m. ARBUSTI: o A portamento eretto (biancospino, calicanto, ibisco) o Tappezzante (cotoneaster, rose,.) o Rampicante (glicine, clematide, bignomia) o Ricadente (gelsomino,.) SPECIE ERBACEE, scelte per la bellezza del fiore o della foglia, possono essere perenni (iris, sedum, iberis), annuali o biennali (tagete, viola, digitale). Prati, costituiti da un unica specie o più frequentemente da miscugli (con graminacee) Prof. ing. Fabio Anderlini pag.13 di 22
14 Scelta degli elementi e disegno La scelta dei diversi elementi non deve essere casuale ma deve seguire determinate logiche progettuali, metodologie e criteri di scelta del tipo di verde stesso, in funzione dell ambito sociale-paesaggistico. Introdurre l elemento vegetale in città va quindi oltre al semplice intervento di arredo e richiede conoscenze e tecnologie specifiche. Una corretta progettazione e una giusta manutenzione del verde contribuiscono ad innalzare il valore estetico-ornamentale, il benessere e la qualità della vita in città. Criteri di scelta degli elementi: la scelta dei vari elementi è fatta di solito considerandoli nel loro insieme, per rendere il risultato finale coerente e armonico. Per la scelta degli elementi inerti, in genere, si seguono alcuni obiettivi: o Minimizzazione dell elemento stesso (es.; strade con pietre ad opera incerta che seguono percorsi sinuosi che lasciano ampi spazi a prato o impiegando materiali naturali (es. percorsi di sentieri con rondelle di legno - vedi). o L ornamentalità degli elementi, gli elementi devono avere una forma gradevole, di abbellimento della realizzazione (es. pergolato in legno o ferro battuto vedi). o La bassa manutenzione, per abbassare i costi di gestione (nel verde pubblico). La scelta delle specie vegetali, alberi e arbusti (vegetali più voluminosi) è fatta in base: o Al clima, si deve conoscere l andamento termometrico annuale: (Tmin. Invernali possono provocare danni o la morte del vegetale. Es.: specie come buganvillee, le mimose, i carrubi normalmente impiegate in zone costiere, se piantate in giardini, di zone più fredde tipo pianura padana, hanno poca probabilità di sopravvivenza). Tmax estive possono provocare danni, dovute alla siccità o al troppo soleggiamento. o Al tipo di terreno, del quale interessa: la granulometria (sabbia, limo, argilla), Il ph, i vegetali superiori sono caratterizzati da preferenze di reazione chimica del terreno per la crescita e lo sviluppo. Molte piante crescono Prof. ing. Fabio Anderlini pag.14 di 22
15 bene a ph neutro, alcune specie ornamentali preferiscono ph acidi (es.: rododendri, azalee, camelie, eriche, mirtilli, ). Se il ph non adatto Classificazione terreni in base ph (Giardini) ACIDI BASICI Denominazione Gamma del ph Fortemente acidi < 5,5 Acidi 5,5-6,0 Subacidi 6,0-6,8 Neutri 6,8-7,3 Sub-basici 7,3-8,0 Basici 8,0-8,5 Alcalini > 8,5 si può comunque sostituire il terreno per l impianto con apposito substrato a reazione acida. o L effetto ornamentale singolo o di gruppo che si vuole ottenere. I criteri di scelta possono avere come obiettivi: o Armonie / Contrasti degli accostamenti di forme delle chiome o dal portamento naturale di colori (delle foglie, dei fiori, corteccia frutti), delle dimensioni (gruppi di specie tutte alte oppure con altezze diversificate e graduali). Per l accostamento dei colori si possono seguire criteri di scalarità della fioritura nel corso dell anno. o Gli arbusti (che occupano uno spazio inferiore a quello degli alberi) possono essere impiegati nelle aree più piccole e scelti per ottenere fioriture in tutte le stagioni. o Funzioni da svolgere: o schermo visivo (es. barriere di pioppi cipressini) o schermo antirumore (es. vegetazione a foglia persistente e ramificazione fitta che parta dal basso o frangivento o bassa manutenzione, nel tempo cure limitate (potature, irrigazioni, ecc - verde pubblico), Prof. ing. Fabio Anderlini pag.15 di 22
16 Disegno degli elementi Il disegno di un area verde è la traduzione grafica dell idea progettuale L idea progettuale di un area verde deve essere espressa in forma grafica con: PLANIMETRIE (possibile indicazione delle curve di livello, per evidenziare l altimetria e i movimenti di terreno che si vogliono realizzare, in base a ciò che si vuole ottenere. SEZIONI ASSONOMETRIE o PROSPETTIVE Vengono utilizzate le scale di rappresentazione grafica da 1:50 a 1:500, in base all estensione della zona. Gli alberi sono rappresentati dalle dimensioni a maturità, con indicazione della specie o varietà (anche attraverso una legenda). TAVOLE COLORATE, con i colori della vegetazione in determinati periodi dell anno, per visualizzare l effetto cromatico (es. primavera-estate, autunno-inverno). Per i vari elementi vegetali e non vengono rappresentati con diversi tipi di rappresentazione grafica. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.16 di 22
17 Disegno di aree verdi: applicazioni 1._ Posizionamento di un albero: dato un rettangolo 10,6x9,2m, posizionare un piccolo albero, in modo da ottenere un effetto naturale e consentire lo sviluppo della chioma R=2,0 m. Albero nel punto baricentrico NO, posizione troppo ovvia, statica e formale. Albero nei pressi di un vertice. NO, posizione troppo vicina all angolo, la chioma non si sviluppera in modo equilibrato, con possibilità di uscire dal perimetro (confine) Albero in posizione aurea (d L/1,6 d= distanza L=lato). SI, posizione informale, la chioma si potrà sviluppare in modo equilibrato, Prof. ing. Fabio Anderlini pag.17 di 22
18 2._ Valorizzazione di un giardino: Un committente ci chiede di valorizzare il suo giardino in Valle Padana mettendo a dimora: betulla, larice, agave, cactus. Come procedere? betulla, larice specie tipiche di climi alpini (estate non troppo caldo, abbondante piovosità) agave, cactus specie tipiche di clima mediterraneo ((estate molto caldo, scarse piogge) Specie differenti per: resistenza al freddo, risposta al caldo estivo e alla piovosità non è consigliabile l accostamento. SOLUZIONE ALTERNAVA: adottare il pioppo cipressino (Populus nigra var, piramidalis), l acero montano (Acer pseudoplatanus), hanno forme contrastanti, ma ben accostabili e diversi arbusti da fiore a foglia caduca. 3._ Realizzazione di un aiuola: Per l aiuola della figura sotto riportata, scegliere le piante d impianto. Dati essenziali del sito di intervento: Zona: lago di Como, esposizione a Sud (ben esposta). Protetta da Nord e Est da muro alto 2 m. Clima: buona piovosità durante l anno Temperature raramente inferiori agli 0 C Inverni miti (presenza del lago) Preferenze Committente: arbusti con fiori e sempreverdi, effetto ornamentale veloce. Distanze di impianto: specie alte 2 m specie medie 1m specie basse 0,70 m. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.18 di 22
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20 4._ Progettare un giadino pubblico : Per l area riportata in figura, ubicata nel comune di Fabriano, realizzare un giardino pubblico. Dati essenziali del sito di intervento: Zona: Fabriano, esposizione a Sud-Ovest (esposizione buona). Protetta: Est - Nord-est da Fabbricati. Clima: buona piovosità durante l anno Temperature min. anche inferiori agli 0 C Inverni con giornate rigide (presenza dell Appennino) Temperature max anche superiori ai C Estati con giornate molto calde. Terreno: prevalentemente argilloso-sabbioso con ph leggermente acido. o Funzioni da svolgere: o schermo visivo e frangivento: lungo il perimetro e intorno la zona giochi o effetto ornamentale: il giardino deve suscitare emozione e dare un senso di sollievo ai fruitori: cittadini che frequentano lo spazio per svago, gioco e sport. o Ricercare Armonie / Contrasti negli accostamenti di forme delle chiome, dal portamento naturale di colori (delle foglie, dei fiori) delle dimensioni (gruppi di specie tutte alte oppure con altezze diversificate e graduali, gli arbusti che occupano uno spazio inferiore a quello degli alberi. Prof. ing. Fabio Anderlini pag.20 di 22
21 Tipologia di vegetale - Distanze di impianto -max 5 specie di alberi I a grandezza - distanze di impianto: 10 m es.: (castagno, leccio, frassino, cipresso comune, pioppo, faggio, olmo, rovere, roverella, sicomoro, tiglio, quercia) -max 5 specie di alberi II a grandezza - distanze di impianto: 7 m es.: es.: (tasso, sorbo, acero, carpino, cerro, ontano, ) -max 5 specie di alberi III a grandezza - distanze di impianto: 5 m es.: es.: (ciliegio canino, corbezzolo, ilastro, siliquastro, ornello, agrifoglio, melo, lillà, camelia, ) -max 5 specie di arbusti - distanze di impianto: 0,70 m es.: es.: (alloro, berberis, biancospino, prugnolo, iperico, maggiociondolo, forsythia, ec ) -max 5 specie di vegetali in aiuola da fiore es.: (rosa, ortensia, camelia, forsythia, azalea, ecc ) Tipologia di inerti - vialetti - arredi urbani - fontana - spazio giochi Prof. ing. Fabio Anderlini pag.21 di 22
22 Prof. ing. Fabio Anderlini pag.22 di 22
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