CORNER PIEMONTE/ITALIA 2008 ART BRASILE Relazione finale sull attività svolta

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1 REGIONE PIEMONTE Direzione Attività Produttive Settore Promozione, Sviluppo e Credito Artigianato Via Pisano TORINO BANDO DI ATTUAZIONE DELLE MISURE IN FAVORE DEL SETTORE ARTIGIANO DI CUI AI COMMI 82 E 83 DELL ART.4 DELLA LEGGE FINANZIARIA 2004 E AL DM INTERMINISTERIALE DEL 3 AGOSTO 2007 CORNER PIEMONTE/ITALIA 2008 ART BRASILE Relazione finale sull attività svolta Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane. Progetto Corner Piemonte/Italia 2008 ART BRASILE pos. n.11 CONSORZIO I.C.I.M. Imprese Canavesane Insieme sui Mercati del Mondo Via Breda Burolo (TO) Tel Fax icim@canaveseportale.it P.IVA

2 INTRODUZIONE IL MERCATO BRASILIANO Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

3 IL BRASILE, UN MERCATO DALLE GRANDI POTENZIALITA Il Brasile, futura potenza invitata al tavolo del G8, corteggiato dall Unione europea e dagli Stati Uniti, ha saputo affacciarsi sui mercati mondiali passando in quaranta anni, da paese esclusivamente agricolo a decima nazione più industrializzata del mondo. Ciò è stato possibile soprattutto grazie all attuazione di significative privatizzazioni, alla lotta contro l inflazione e alla ristrutturazione dell economia. In questi anni, il Presidente Lula, da un lato ha lavorato per cancellare le ingiustizie sociali più feroci, dall'altro per convincere i mercati che il Brasile non sarebbe diventato una "repubblica popolare". Ecco perché, dopo un primo momento di attesa dei mercati e degli investitori internazionali, i flussi finanziari sono ricominciati e l'economia brasiliana ha ripreso quota. Gli effetti benefici degli investimenti si sono fatti sentire in termini occupazionali, specie nella grande industria. Gli investimenti hanno raggiunto cifre importanti, dai 25 ai 30 miliardi di dollari l'anno. Le esportazioni sono passate da 13 a 100 miliardi, e va considerato che sono costituite per circa il 50% da prodotti semilavorati. Con una popolazione di 190 milioni di persone (di cui più di 25 milioni di origine italiana), il paese è il 5 al mondo per numero di abitanti. I ricchi, sono circa 30 milioni, mentre gli appartenenti alla classe media si aggirano sui 20/21 milioni. Il mercato del lusso registra un aumento del 12% ed è concentrato soprattutto nelle grandi città come Rio de Janeiro, Brasilia, San Paolo. Proprio in quest ultima metropoli, che occupa solo il 3% del territorio del Paese, vive il 22% della popolazione brasiliana, si produce il 45% del PIL industriale e si registra il più elevato reddito pro capite tra tutti gli stati brasiliani. La città potrebbe essere considerata la 21 regione del nostro paese, visto che circa il 30% della popolazione che vi risiede, è di origine italiana. La comunità italiana residente in Brasile ha sempre avuto un occhio di riguardo per tutto ciò che proviene dal nostro Paese. C è poi da aggiungere che buona parte delle aziende brasiliane operanti in settori come quelli della moda o delle calzature (nel caso degli associati all equivalente della Confindustria del distretto di San Paolo, oltre il 60%) è stata fondata da imprenditori di origine italiana. I prodotti italiani considerati di eccellenza, oltre ai classici del Made in Italy (agroalimentare, moda, calzature, ecc.), sono quelli relativi al settore metalmeccanico, quelli di alta tecnologia e gli strumenti sanitari. Il Made in Italy richiama il design, la qualità e l innovazione. Nel settore agroalimentare, il consumatore brasiliano è molto attento alle origini e alla storia del prodotto. LE DIFFICOLTA DELLE PICCOLE IMPRESE SUL MERCATO BRASILIANO I problemi più comuni delle aziende italiane consistono principalmente: 1. nella loro piccola dimensione e nella difficoltà ad aggregarsi con altre realtà produttive dello stesso settore per fare sistema, rafforzare l offerta (anche in termini quantitativi) e diminuire i costi di trasporto e di promozione; 2. nel proporre prodotti di nicchia, che sono poco concorrenziali, in termini di prezzo, con produzioni similari provenienti da altri paesi che hanno processi lavorativi di tipo industriale e non artigianale e che, conseguentemente, riducono drasticamente i costi all origine; 3. nella mancanza di conoscenza adeguata del segmento di mercato in Brasile relativo al proprio prodotto (potenzialità export, presenza e strategia dei concorrenti, canali distributivi più adatti); 4. nel non disporre di referenti stabili in loco, con cui poter adeguatamente programmare le azioni promozionali e monitorare i risultati raggiunti;

4 5. partecipare ad eventi spot, come le fiere o le degustazioni, senza disporre delle necessarie certificazioni e non conoscendo adeguatamente le procedure di sdoganamento della merce; 6. nella veicolazione di materiale promozionale inadeguato da un duplice punto di vista: da un lato, spesso, l ostacolo linguistico tende ad essere sottovalutato data la similitudine tra il portoghese e l italiano e, pertanto, si eseguono traduzioni di basso livello di cataloghi e brochure che possono annullare lo sforzo delle azioni promozionali intraprese; dall altro, i cataloghi prodotto finiscono per omologarsi a quelli diffusi da altre imprese internazionali presenti sul mercato, tralasciando aspetti fondamentali quali il territorio, le tradizioni, la descrizione del processo produttivo, ovvero gli elementi che rendono unica l eccellenza italiana e giustificano o quantomeno permettono di comprendere i fattori che concorrono alla determinazione del prezzo di vendita. LA SCELTA PAESE: I PUNTI DI FORZA DEL CONSORZIO ICIM IN BRASILE Tutte le considerazioni esposte nei punti da 1 a 6 della presente relazione, che mettono in evidenza le fragilità delle piccole imprese italiane sul mercato brasiliano, trovano ancor più applicazione per le aziende piemontesi e canavesane. Le piccole dimensioni delle imprese artigiane della nostra regione, la produzione di eccellenze di nicchia e la reale difficoltà delle aziende di affacciarsi sui mercati internazionali, anche attraverso azioni a sistema, sono state evidenziate dal Ministero Italiano del Commercio Internazionale che, con il decreto del 12 febbraio 2008, ha messo a disposizione dei contributi finanziari a fondo perduto per la realizzazione di progetti di promozione all estero di prodotti e servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane. Il Consorzio ICIM, che ha come obiettivo il sostegno all internazionalizzazione delle PMI e l avvio sui mercati esteri di progetti e programmi che possano avere positive ricadute sul territorio e su interi comparti produttivi nei quali operano le piccole realtà imprenditoriali della regione, ha inoltrato domanda di contributo per la realizzazione, nell ambito del sopra citato decreto, di un progetto dal titolo CORNER PIEMONTE/ITALIA 2008 ART BRASILE. Nella scelta del mercato bersaglio, verso cui indirizzare le azioni per il raggiungimento dei migliori risultati, l ICIM ha individuato il Brasile, il paese in cui, negli anni, ha concentrato le principali azioni e ha realizzato i più importanti progetti. Si è ritenuto che le basi poste in Sud America, fin dal 2005, anno di inizio attività su quel mercato, fossero in grado di consentire il superamento dei punti più critici per l affermazione delle imprese e dei loro prodotti. In modo schematico si riportano di seguito: 1. i punti di debolezza delle aziende; 2. i punti di forza del consorzio in Brasile che giustificano l attuazione del progetto su quel mercato; 3. la presentazione delle 6 fasi previste e attuate nel progetto (tempi, ruoli, luoghi, strumenti utilizzati); 4. il piano economico e finanziario con comparazione costi stimati e a consuntivo

5 AZIENDE ARTIGIANE DIFFICOLTÀ/DEBOLEZZE CONSORZIO ICIM PUNTI DI FORZA 1. Difficoltà di aggregazione e presentazione a sistema di prodotti diversi per rafforzare l offerta Da anni il consorzio presenta in Brasile le eccellenze produttive del Canavese in particolare e del Piemonte in generale, concentrando l attenzione degli operatori e del grande pubblico sudamericano, non sulla singola azienda bensì sul potenziale di offerta generale della regione, perché prima di intraprendere azioni commerciali finalizzate alla vendita su un nuovo mercato, è indispensabile da un lato far conoscere il trinomio produzione-territorio-processo produttivo, dall altro comprendere la reale domanda, al fine di selezionare un offerta adeguata. Optare per questa scelta strategica ha significato proporre prodotti appartenenti a diversi sistemi qualità: dai marchi europei riconosciuti e già apprezzati in Brasile: DOC, DOCG, DOP, ecc., ai PAT prodotti tradizionali, legati a un disciplinare regionale, dai prodotti tipici alle eccellenze artigiane. I prodotti forti fanno da traino a quelli poco noti e, questi ultimi, hanno la possibilità di affacciarsi e farsi apprezzare su un nuovo mercato, creando i presupposti per la domanda. Questo modo di procedere ha consentito di concentrare le proprie azioni promozionali su diversi canali: dal ristorante, alla GDO, dalle fiere, agli eventi turistici che registrano la partecipazione di operatori interessati a circuiti enoagstronomici. Tutto ciò ha permesso di ampliare la visibilità dei prodotti della nostra regione e di inserire, negli anni, nuove specialità enoagroalimentari, grazie in modo particolare, alla realizzazione delle seguenti azioni: - compartecipazione del Consorzio ICIM (in collaborazione con altri due consorzi piemontesi) all organizzazione a Rio de Janeiro, di un Concorso Internazionale dedicato al Riso Italiano delle Province Piemontesi. L evento, fino al 2007 prevedeva la partecipazione di chef professionisti di affermati ristoranti della città brasiliana che, nel loro locale, propongono la cucina italiana. I concorrenti erano invitati a elaborare una speciale ricetta, utilizzando il riso messo a disposizione dalla Provincia di Vercelli. Il miglior piatto preparato, consentiva allo chef di aggiudicarsi un viaggio in Piemonte per meglio conoscere il territorio, i prodotti e le aziende. Dal 2008, per rafforzare l azione promozionale e dare maggiore importanza e visibilità al concorso e, conseguentemente al Canavese e al Piemonte, in Brasile avvengono solo le selezioni dei concorrenti che sottopongono le loro ricette a una speciale commissione italiana/brasiliana, mentre la competizione si svolge nei ristoranti della nostra

6 regione. La partecipazione è ora aperta a due diverse categorie: gli chef professionisti e gli studenti della Facoltà di Scienze Gastronomiche dell Università Estacio de Sa di Rio de Janeiro. L apertura del concorso agli allievi, consente il coinvolgimento di scuole piemontesi e, cosa molto importante, permette di puntare su percorsi di training a studenti universitari che, quando saranno chef, comprenderanno la differenza tra un prodotto autentico e uno contraffatto e sapranno che per proporre ricette italiane, si devono utilizzare produzioni provenienti dal paese di origine, pena una distorsione delle tradizioni e dei sapori più autentici; - realizzazione di educational tour in Canavese e in Piemonte per importatori e buyers, legati ai ristoranti brasiliani selezionati per il concorso dedicato al riso; - promozione della nostra regione attraverso l avvio di una collaborazione professionale con alcune tra le principali TV brasiliane: GAZETA, CULTURA, GLOBOSAT e l organizzazione di educational tour in Piemonte, volti alla produzione di immagini video sull enogastronomia, le tradizioni, le potenzialità turistiche della nostra regione e le produzioni di eccellenza; - organizzazione di percorsi e itinerari turistici ad hoc per tour operator brasiliani Tutte le azioni intraprese negli anni, hanno di fatto consentito la creazione del Sistema Piemonte/Canavese sul mercato brasiliano e di preparare il terreno per l avvio di concrete azioni commerciali a favore delle aziende produttrici. 4. AZIENDE ARTIGIANE DIFFICOLTÀ/DEBOLEZZE Mancanza di referenti stabili in loco, con cui poter adeguatamente programmare le azioni promozionali e monitorare i risultati raggiunti CONSORZIO ICIM PUNTI DI FORZA Dal 2005 il Consorzio ICIM dispone di una stabile sede di rappresentanza a Rio de Janeiro. Il referente locale Rafael Zibelli NETO è responsabile della AICC Associazione Internazionale di Commercio e Cultura, che da anni è impegnata in Brasile nell organizzazione di eventi e manifestazioni internazionali, fra cui la fiera RIO EQUIPAR, nel settore dell hospitality equipment food&beverage, gestita in collaborazione con l organizzazione sindacale dei ristoranti, hotel e bar del Municipio di Rio de Janeiro. L AICC, dati i suoi legami con il settore nel quale opera, coordina le selezioni del concorso dedicato al riso organizzato in Piemonte, segnala al consorzio opportunità promozionali e commerciali per le aziende aderenti, veicolando costantemente le informazioni sul Piemonte e sul Canavese agli operatori locali. Un elemento di maggior forza in Brasile per l ICIM è

7 caratterizzato dal fatto che Rafael Zibelli NETO è altresì presidente della UIM Unione Italiani nel Mondo. Come sopra già ricordato, la promozione del Made in Italy avviene in Brasile anche grazie alla presenza di 25 milioni e oltre di italiani di origine ivi residenti e ormai completamente radicati nel tessuto sociale ed economico. Il binomio UIM-AICC e il coordinamento dei due canali di collaborazione da parte di un unico referente, consente al consorzio di programmare azioni promozionali di grande visibilità sul mercato locale e di monitorare i risultati conseguiti con le attività svolte AZIENDE ARTIGIANE DIFFICOLTÀ/DEBOLEZZE Produzioni di nicchia poco concorrenziali, in termini di prezzo, con prodotti similari provenienti da altri paesi, ottenuti con processi lavorativi di tipo industriale Materiale promozionale inadeguato: traduzioni di basso livello, mancanza di spiegazione degli elementi che rendono unico un prodotto di qualità: territorio, tradizioni, processo produttivo e che concorrono alla determinazione del prezzo di vendita CONSORZIO ICIM PUNTI DI FORZA Le produzioni enoagroalimentari contribuiscono a valorizzare la storia, la cultura e le tradizioni di un paese nel mondo. Esportare le eccellenze piemontesi su un nuovo mercato non solo remunera la qualità dei prodotti nazionali, ma avvia un processo di progressiva internazionalizzazione del sistema agricolo ed agroalimentare nazionale. Il prodotto italiano di alta qualità riconosciuto da un disciplinare europeo, quello tipico, tradizionale o artigianale, ha necessità di "istruzioni per l'uso" e di informazioni, che ne spieghino e ne descrivano i sapori, i profumi, le distinzioni organolettiche. Una campagna promozionale adeguata deve inoltre far emergere tutti gli elementi della cultura materiale di cui è impregnato il prodotto: la storia, l arte millenaria, la passione per il proprio lavoro e l esperienza, tramandate di generazione in generazione. La volontà di esportare un prodotto tipico di una regione dunque, non risponde solo a logiche commerciali e non ha come unico scopo la vendita su un nuovo mercato. L obiettivo è soprattutto quello di far conoscere la propria cultura, le tradizioni e la storia, ovvero il proprio codice genetico. Le azioni promozionali realizzate negli anni e sopra già segnalate, hanno consentito al consorzio di mettere adeguatamente in evidenza la ricchezza degli elementi che costituiscono il codice genetico intrinseco di ogni prodotto artigianale, che lo rendono unico e inimitabile, giustificando e consentendo la comprensione delle differenze di prezzo rispetto a prodotti similari ottenuti con processi di produzione industriale

8 AZIENDE ARTIGIANE DIFFICOLTÀ/DEBOLEZZE CONSORZIO ICIM PUNTI DI FORZA Mancanza di conoscenza adeguata sul segmento di mercato in Brasile relativo al proprio prodotto (potenzialità export, presenza e strategia dei concorrenti, canali distributivi più adatti) Partecipazione a fiere o degustazioni, senza disporre delle necessarie certificazioni e senza conoscere adeguatamente le procedure di sdoganamento Le attività promozionali realizzate dal consorzio ICIM, hanno permesso l individuazione in Brasile di tre principali strade di commercializzazione dei prodotti delle eccellenze artigiane: 1. il canale ristorante; 2. gli importatori; 3. la GDO La tipologia delle azioni intraprese dal 2005 ad oggi e il coordinamento dell ufficio di rappresentanza a Rio de Janeiro, hanno favorito l individuazione dei migliori operatori all interno delle 3 categorie citate e di quelli più interessati all instaurazione di un partenariato commerciale con le imprese del Piemonte. Le informazioni catalogate negli anni, relative ai vari segmenti di mercato, nonché alle modalità di esportazione, sdoganamento e certificazione dei prodotti, mediante apposite società di consulenza locali, sono state ulteriormente supportate dall adesione del consorzio alla Camera di Commercio brasiliana in Italia, che offre ai propri soci costanti aggiornamenti professionali sulle procedure burocratiche legate all export e verifica l attendibilità e la solvibilità delle imprese importatrici brasiliane individuate. Tutto il complesso sistema di informazioni di cui il consorzio dispone è a disposizione delle imprese artigiane, per consentire il reale avvio delle trattative commerciali.

9 FASE 1 PREPARAZIONE CATALOGO E SITO WEB IN LINGUA ITALIANA E PORTOGHESE Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

10 Nell ambito del progetto sono stati raccolti dati sulle aziende coinvolte e sui prodotti da destinare all export verso il Brasile. Analoga operazione è stata svolta per la creazione del sito web ad hoc creato per la diffusione di informazioni sulle eccellenze produttive e sul territorio della nostra regione. Tutto il materiale è stato realizzato in lingua portoghese. Le traduzioni sono state svolte da uno studente universitario brasiliano di origine italiana, allievo di un corso di marketing turistico cofinanziato dal Ministero del Lavoro di Roma e realizzato in Brasile da un team di operatori piemontesi fra cui i Consorzi del Canavese. Tutto il lavoro è stato poi supervisionato dalla Direttrice dell Osservatorio ENIT di San Paolo, con cui l ICIM collabora da anni. Due le fasi operative che hanno portato alla realizzazione del catalogo: 1. elaborazione grafica e stampa di una prima brochure in lingua portoghese con una presentazione generale ed un inquadramento geografico del Canavese e del Piemonte, nonché la descrizione di alcune tra le specialità maggiormente apprezzate e conosciute, senza riferimento specifico alle singole imprese. Questa operazione ha consentito di individuare la precisa domanda sul mercato brasiliano, in modo da poter formulare una corretta offerta che permettesse di valorizzare al meglio le eccellenze artigiane coinvolte nel progetto; 2. scelta di alcuni prodotti forti della nostra regione che potessero fungere da traino per il successo delle specialità artigiane in Brasile. Predisposizione finale del catalogo delle aziende artigiane, dopo aver individuato, congiuntamente con gli operatori brasiliani selezionati per l export dei prodotti piemontesi, gli elementi di forza delle produzioni artigiane da sottolineare ed evidenziare nella brochure, per stimolare la domanda. RISULTATI OTTENUTI Le due operazioni sopra descritte, hanno consentito di ottimizzare i costi e i benefici dell intera azione: brochure più generiche sono servite per avviare la promozione e quindi distribuite in modo più massivo attraverso il partner locale dell ICIM, mentre cataloghi più specifici sono stati elaborati solo nella fase finale del progetto, ottenendo i seguenti risultati: evitare una diffusione casuale e dispersiva degli elaborati; veicolare il materiale attraverso i canali messi a disposizione dai singoli operatori brasiliani individuati, riducendo i costi di azioni di marketing intraprese dai medesimi; dotare le imprese artigiane di uno strumento qualitativamente e quantitativamente adatto a proseguire le azioni di commercializzazione avviate collettivamente dal consorzio. Analoga procedura è stata altresì seguita per la gestione delle informazioni on line consultabili sul sito web: Si allega alla presente relazione: la versione finale del catalogo Il Piemonte una regione da scoprire in italiano e portoghese. Per una migliore veicolazione delle informazioni inserite sul catalogo e una più ampia distribuzione del materiale agli operatori brasiliani interessati ai prodotti Piemonte, si è altresì provveduto all invio mezzo mail al referente del Consorzio a Rio de Janeiro, della versione in lingua portoghese; un CD con il sito web realizzato in portoghese e italiano

11 FASE 2 INDIVIDUAZIONE E SELEZIONE DEI BUYERS BRASILIANI. APERTURA 3 POSSIBILI CANALI COMMERCIALI DIVERSI Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

12 Per portare a termine al meglio questa fase del progetto, sono state compiute 3 distinte operazioni: 1. gestione contatti con le aziende artigiane incontri, report di monitoraggio periodici, richiesta di informazioni su listini prezzi, valori della produzione e prodotti su cui puntare per l export; 2. coordinamento con il partner brasiliano dei consorzi monitoraggio sull invio del primo catalogo di presentazione predisposto dal consorzio, verifica del numero degli operatori scelti. Individuazione dei potenziali canali commerciali a cui proporre le eccellenze artigiane; 3. raccolta/gestione dei cataloghi e dei campioni prodotto per la fase successiva RISULTATI OTTENUTI Le tre operazioni sopra citate hanno consentito l individuazione dei seguenti potenziali canali di vendita e degli operatori brasiliani sotto elencati: SETTORE DELLA RISTORAZIONE selezione di 3 ristoranti, 2 di Rio de Janeiro e uno dell area metropolitana di Niteroj, ai quali proporre le eccellenze artigiane. Le strutture di ristorazione individuate sono state scelte tra tutte quelle che dal 2005 ad oggi hanno partecipato al Concorso Internazionale dedicato al Riso Italiano delle Province Piemontesi (organizzato dai Consorzi Piemontesi). I tre ristoranti selezionati sono: Artigiano (Rio de Janeiro), Da Carmine (Niteroj), Gibo (Rio de Janeiro). IMPORTATORI Nella scelta degli importatori è stata data priorità agli operatori che, nell ambito di iniziative già avviate dal Consorzio ICIM, congiuntamente ai Consorzi Verde Canavese e Canavese Export, nel corso degli ultimi due anni, potessero conoscere non solo le specialità tipiche ma anche i processi produttivi e il territorio di riferimento. 1. C-TRADE Gourmet di Carlos Roberto e Mauro Clemente 2. Pasta Italia di Ronaldo Machado Vargas Filho 3. Belfer Hispania Importadora di Rita Fernandes Oltre ai sopra citati soggetti, che rappresentano per il consorzio non solo dei potenziali importatori dei prodotti del Canavese e del Piemonte, ma (unitamente al referente di Rio dell ICIM) dei partner operativi sul mercato brasiliano per la veicolazione dei prodotti, sono stati selezionati altri 3 operatori di Rio de Janeiro: 1. Balkonn Soluções em A&B, rappresentata da Andréa Calmon, importante società che supporta l incontro tra domanda e offerta di beni e servizi tra gli importatori/distributori di Rio e i produttori nazionali e internazionali; 2. GCM International di Claudio Freitas che oltre ad essere un importatore, offre servizi di consulenza alle imprese nel complesso processo di certificazione e accredito presso il Ministero dell Agricoltura, passo necessario per poter esportare i propri prodotti in Brasile; 3. LGM Produtos Naturais che ha manifestato il proprio interesse all avvio di una collaborazione con aziende piemontesi operanti nel campo dei prodotti biologici.

13 GDO/CANALE COMMERCIALE In questo ambito, sono stati scelti 3 importanti rappresentanti della distribuzione (alla ricerca di prodotti di nicchia): 1. il referente Supermercato Zona Sul di Rio de Janeiro, un istituzione che da 44 anni offre ai propri clienti i migliori prodotti nazionali e di importazione nel settore agroalimentare, casalinghi e affini, abbigliamento e molto altro ancora; 2. il direttore della rete Supermarket, 90 negozi a Rio de Janeiro, con reparti dedicati ai prodotti di nicchia; 3. il proprietario di 11 negozi della rete Supermarket

14 FASE 3 ORGANIZZAZIONE MOSTRA/DEGUSTAZIONE E WORKSHOP IN BRASILE CON BUYERS E IMPORTATORI Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

15 In base ai risultati raggiunti nella seconda fase del progetto, sono state individuate a Rio de Janeiro, date e sedi per lo svolgimento delle seguenti attività: 1. presentazione delle aziende e delle eccellenze artigiane; 2. workshop con operatori brasiliani; 3. sedute accademico/degustative per la valorizzazione dei prodotti e per meglio sottolineare il legame territorio/produzioni Il workshop e la presentazione si sono svolti il giorno 20 ottobre 2009, presso l hotel Ouro Verde di Rio de Janeiro. All evento, coordinato e gestito dal partner locale Rafael Zibelli Neto, hanno partecipato tutti gli importatori selezionati nella fase 2. Per l evento a Rio de Janeiro, si è preferito non inserire i rappresentanti della GDO interessati alla valutazione concreta di offerte e prodotti in un momento successivo, ovvero a certificazione avvenuta in Brasile e dopo l individuazione degli importatori e dei produttori concretamente coinvolti nel processo export. Come già specificato nella fase 1, in occasione del workshop è stato consegnato a ciascun operatore brasiliano presente, un catalogo sulle eccellenze produttive del Piemonte e una presentazione della regione, con indicazione delle fasce di prezzo medio per ciascun prodotto. I nomi delle singole aziende artigiane sono stati più marcatamente legati ai prodotti promozionali. RISULTATI OTTENUTI Grazie alle azioni intraprese con gli operatori brasiliani, sono state raccolte interessanti informazioni sulla domanda locale: tipologia prodotti di interesse e quantitativi potenzialmente richiesti. Tutti questi dati rivestono una fondamentale importanza per una corretta formulazione dell offerta che, per soddisfare le esigenze quantitative può aggregare più imprese artigiane del medesimo comparto, mentre per garantire l accesso al mercato può dover inizialmente puntare su prodotti Piemontesi qualitativamente forti, già conosciuti in Brasile, attraverso cui fare leva sugli interlocutori locali per agganciare altre produzioni di qualità. Molto interessante è stato il contatto con la GCM International e l acquisizione di informazioni necessarie alla certificazione delle imprese e dei prodotti italiani sul mercato brasiliano. Altro elemento fondamentale che ha caratterizzato questa fase è stata la visita dell area portuale e di sdoganamento MULTITERMINAIS di Rio de Janeiro, dove vengono logisticamente gestite tutte le operazioni necessarie per l ingresso della merce estera in Brasile e la conclusione dell esportazione. Le degustazioni sono avvenute nei tre ristoranti citati nella fase 2, nelle date e secondo le modalità di seguito indicate: 1. consegna a ciascun locale, di una vetrinetta Made in Piemonte da esporre in modo permanente presso il ristorante, contenente in primis le eccellenze artigiane del Canavese e del Piemonte e in secundis, i prodotti tradizionali/tipici della regione;

16 2. organizzazione in ognuno dei locali selezionati, di una cena con gli importatori, strutturata come di seguito riepilogato: giorno 20 ottobre 2009 presso il ristorante Da Carmine preparazione di una ricetta con la farina del Mulino di Piova; giorno 21 ottobre 2009 presso il ristorante Artigiano - preparazione di piatti a base di pasta con i prodotti forniti dal Pastificio De Stefano di Bollengo e dal Pastificio Lamberto Giancarlo e presentazione della ricetta nella tofeja della R.P. Castellamonte; giorno 22 ottobre 2009 presso il ristorante Gibo Brambini, guarnizione del dessert con i prodotti biologici della Biopack Italia e degustazione del genepy della Distilleria Monterosa. Dopo ciascuna cena sono state degustate le eccellenze artigiane ed i prodotti tradizionali e tipici della nostra regione, con assaggi di tutte le specialità inserite nell espositore. RISULTATI OTTENUTI Grande visibilità per le eccellenze artigiane con i clienti dei ristoranti selezionati. Possibilità per i ristoratori di conoscere meglio i prodotti, utilizzandoli per la preparazione dei piatti. Ulteriore opportunità per gli importatori di apprezzare le eccellenze artigiane.

17 ALCUNI MOMENTI DEL WORKSHOP DEL 20 OTTOBRE 2009 PRESSO L HOTEL OURO VERDE DI RIO DE JANEIRO Presentazione delle aziende piemontesi e del mercato agrolimentare italiano: le classificazioni e i marchi di qualità europei; i prodotti tradizionali; le eccellenze artigiane. Illustrazione delle caratteristiche principali dei prodotti esposti e del progetto di valorizzazione delle imprese artigiane. Incontri ONE2ONE con gli operatori presenti al workshop.

18 ALCUNI MOMENTI DELLE CENE DI DEGUSTAZIONE DEI GIORNI 20, 21 E 22 OTTOBRE ottobre Ristorante Da Carmine 21 ottobre Ristorante Artigiano 22 ottobre Ristorante Gibo Gli espositori con i prodotti del Piemonte e le specialità artigiane sono rimaste nei ristoranti in esposizione e hanno suscitato grande interesse e apprezzamento nei clienti locali.

19 FASE 4 EDUCATIONAL TOUR IN PIEMONTE PER BUYERS BRASILIANI Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

20 Questa fase, per esigenze logistiche e operative è stata suddivisa in due momenti distinti e, in realtà, ha comportato la realizzazione di 2 diversi educational: - il primo ha visto il coinvolgimento delle imprese artigiane nell ambito dell esecuzione di un progetto a regia Consorzio per la Promozione Turistico Alberghiera del Canavese. Dal 10 al 16 giugno 2009, i tre ristoratori indicati nella fase 2 sono stati invitati in Piemonte per lo svolgimento della IX edizione del Concorso di Cucina. In quella occasione sono stati coinvolti anche i tre importatori già segnalati nella fase 2: Belfer Importadora, Pasta Italia e C-Trade Gourmet. La giornata dell 11 giugno, da loro trascorsa in Piemonte, è stata dedicata alla conoscenza delle eccellenze artigiane e, più in generale alla spiegazione dei processi produttivi cui le imprese del settore devono adeguarsi per ricevere il marchio di qualità. Questo importante momento formativo ha consentito agli importatori selezionati di meglio valutare le reali possibilità di export sui mercati brasiliani, nonché di stabilire i prodotti di interesse in prospettiva del workshop di ottobre descritto nella fase 3; - il secondo educational è stato programmato dal 19 al 24 aprile, poi rimandato in data 6/10 maggio a causa della sospensione voli per l eruzione vulcanica islandese ed è stato riservato alla visita in Italia dei tre rappresentanti della GDO segnalati nella fase 2. Il programma di viaggio ha previsto le azioni sotto riportate: 6 maggio 2010 visita della Distilleria Monterosa S.n.C. di Piedimulera (VB) Cena presso la Cascina Belvedere. Presentazione aziende, territorio e eccellenze artigiane; 7 maggio 2010 Visita della Biopack Italia S.a.S., Castellamonte (TO); Visita del Mulino di Piova di Pagliero Giorgio, Fr. Spineto (TO); Visita del Pastificio Lamberto Giancarlo, Savigliano (CN); 9 maggio 2010 Visita delle Ceramiche R.P., Castellamonte (TO) RISULTATI OTTENUTI Apertura di tre concreti canali di vendita per le imprese artigiane: 1. ristorazione 2. GDO 3. importatori e messa a disposizione delle imprese artigiane di una piattaforma logistica e di rappresentanza in Brasile, presso la sede del referente locale del Consorzio a Rio de Janeiro.

21 FASE 5 INVIO CAMPIONI PRODOTTI IN BRASILE E PREDISPOSIZIONE LISTINI PREZZI Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

22 In collaborazione con il partner locale sono state elaborate le schede dei vari prodotti delle aziende artigiane e predisposti i listini prezzi con relativa traduzione in portoghese dei contenuti. E stata poi acquisita una mini campionatura prodotti per la consegna agli importatori brasiliani e per l avvio delle procedure di accreditamento presso il Ministero dell Agricoltura. Tutti i campioni e le informazioni sono stati inoltrati in Brasile mediante Rafael Zibelli Neto, in occasione dell ultimo viaggio in Piemonte per l educational del 6/10 maggio RISULTATI OTTENUTI 1. Reale possibilità di accedere ai tre canali di vendita individuati; 2. avvio pratiche di registrazione delle imprese artigiane e dei loro prodotti, con la possibilità per il futuro di individuare più agevolmente altri canali commerciali, anche in occasione di fiere e workshop internazionali.

23 FASE 6 TRAINING PER LE IMPRESE ARTIGIANE PER UNA MIGLIORE CONOSCENZA DEL MERCATO BRASILIANO E DELLE PROCEDURE DI ESPORTAZIONE Decreto Ministero Commercio Internazionale Contributi per progetti di promozione all estero di prodotti o servizi presentati da aggregazioni di imprese artigiane.

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