Criteri ambientali e di sicurezza per la certificazione dei materiali da costruzione per un edilizia sostenibile

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Criteri ambientali e di sicurezza per la certificazione dei materiali da costruzione per un edilizia sostenibile"

Transcript

1 Materiali da Costruzione di genesi geologica e da operazioni di recupero e riciclaggio rifiuti: stato dell'arte sulla certificazione di qualità ambientale e sanitaria dell'intera filiera di produzione Criteri ambientali e di sicurezza per la certificazione dei materiali da costruzione per un edilizia sostenibile Dr. Mihaela Dimonu Rimini 5 Novembre 2015

2 ICEA, fondato nel 2000, è un consorzio senza finalità di lucro che opera nel controllo e certificazione di prodotti e servizi a forte valenza sociale ed ambientale. Principali soci ACU (Associazione Consumatori Utenti), ANAB (Associazione nazionale per l Architettura Bioecologica), Banca Popolare Etica, Faitrade Italia (Associazione del Commercio Equo e Solidale; DIO (Organismo Greco per la certificazione del BIO. 2

3 ICEA in cifre Con oltre imprese certificate in Italia e all estero. 16 uffici in Italia e 4 all estero (Ecuador, Messico, Romania, Turchia) 300 ispettori Settori di attività [ Settore alimentare ] Certificazione di prodotti ed alimenti da agricoltura biologica [ Settore Non Alimentare ] Arredamento Bio-ecologico, Cosmesi e detergenti ecologici, Materiali per la Bioedilizia, Tessile Biologico, Turismo Sostenibile. [ Responsabilità Sociale d Impresa ] Commercio equo, SA8000, Valore Sociale 3

4 Settore Bioedilizia Certificazione dei Materiali per la Bioedilizia in accordo agli standard ANAB-ICEA ICEA aderisce a Natureplus, con cui ha sottoscritto un accordo di collaborazione nell ambito della Certificazione dei Materiali per la Bioedilizia. ICEA aderisce a GBC Italia nel cui ambito intende diffondere le caratteristiche tecniche, ambientali e di sicurezza dei materiali certificati. 4

5 Perché la certificazione dei Materiali per la Bioedilizia? 5

6 Principali aspetti ambientali nel settore delle costruzioni Confederation of International Contracts Association (CICA, 2002) in «Industry as a partner for sustainable development» Aspetti Materiali da costruzione compatibili con le tematiche ambientali Efficienza energetica degli edifici Gestione dei rifiuti nella costruzione e demolizione Conservazione dell acqua Salute nell ambiente costruito Commenti Circa il 50% di tutti i materiali estratti dalla crosta terrestre sono trasformati in materiali e prodotti da costruzione. Includendo l energia usata, quando vengono installati in una costruzione, essi ammontano a circa il 40% di tutta l energia usata. Inoltre, questi stessi materiali quando entrano nel ciclo dei rifiuti, ammontano al 50% di tutti i rifiuti generati prima del riciclo, recupero o eliminazione finale. Nelle economie sviluppate, la costruzione, l uso e la demolizione delle strutture edilizie ammontano al 40% di tutta l energia utilizzata e delle emissioni di gas serra. In Europa il potenziale di riduzione dei gas serra nei nuovi edifici e in quelli esistenti, è maggiore che in ogni altro settore. I rifiuti derivanti dalla costruzione e demolizione di strutture edilizie costituiscono, in peso, la più ampia quota di rifiuti in Europa. Lo smaltimento di questi rifiuti presentano difficoltà sempre maggiori e, conseguentemente, l attenzione dovrebbe essere spostata su minimizzazione dei rifiuti, riuso e riciclaggio. Rispetto al tema sempre più importante dell acqua, dovrebbero essere sviluppate nuove metodologie e tecnologie che consentano di ridurre gli usi e, quindi, conservare le riserve e di rendere più efficaci ed efficienti gli impianti di trattamento delle acque di scarico. La qualità dell ambiente interno è un elemento essenziale per la salute degli abitanti. 6

7 Tipici effetti ambientali dei materiali da costruzione durante il loro ciclo di vita (Università di Weimar, 2001) Fase del ciclo di vita Estrazione delle materie prime Trasporti 7 Emissioni (acqua, terra, aria) Rumore, emissione di polveri, vibrazioni Emissioni di gas di scarico Processi manifatturieri Inquinamento delle acque, emissione di gas pericolosi, emissione di inquinanti solidi e loro deposito nel suolo Installazione nell edificio Operazioni / uso Smaltimento Rilascio di fibre e polveri nell aria; emissioni tossiche da colle ed isolanti Emissioni dai materiali di costruzione, in particolare per materiali no degradabili Emissioni pericolose da incenerimento; inquinamento delle acque e del suolo dalle discariche Danni al paesaggio Consumo di risorse Consumo di energia Tossicità per l uomo Distruzione o danneggiamento di paesaggi e biotopi dovuti a minieri e dragaggi Costruzione di strade e altre infrastrutture per i trasporti Meno rilevante Meno rilevante per i materiali da costruzione, più appropriato per l edificio nel suo complesso. Un edificio ecologico dovrebbe considerare il paesaggio con estrema attenzione Distruzione o danneggiamento di paesaggi e biotopi dovuti alle discariche Distinzione tra risorse rinnovabili e nonrinnovabili e Consumo di combustibili fossili non rinnovabili Ogni processo manifatturiero consuma risorse Meno rilevante. Applicabile a prodotti associati Meno rilevante Lo smaltimento non consuma nuove materie prime. Sia l estrazione che la successiva lavorazione delle materie prime richiedono energia Consumo di combustibili fossili non rinnovabili Ogni processo manifatturiero consuma energia Meno rilevante Il consumo di energia di un edificio è definito primariamente in funzione dei muri esterni L energia termica che deriva dagli inceneritori può essere utilizzata Emissione di polveri Gas di scarico Emissioni di gas ed inquinanti solidi potenzialmente dannosi Rilascio di fibre e polveri nell aria; emissioni tossiche da colle ed isolanti Emissione potenzialmente dannose dai materiali di costruzione (es. formaldeide) Emissioni pericolose da incenerimento; inquinamento delle acque e del suolo dalle discariche

8 Perché la certificazione dei materiali per la bioedilizia? La produzione dei materiali è associata a rilevanti problematiche ambientali e sociali, L informazione ambientale, nonostante l enorme quantità di dati in circolazione, è spesso incompleta, o frammentata, o poco fruibile e, quindi, depotenziata nelle sue capacità di favorire una crescita della consapevolezza dei problemi, che si traduca anche in comportamenti coerenti e corretti dei produttori e degli utilizzatori, Per progettisti ed imprese da costruzione, la ricerca delle informazioni ambientali verificabili ed affidabili necessarie per esercitare una scelta informata e razionale è un percorso a volte complicato e costoso, La Certificazione dei Materiali per la Bioedilizia ha la funzione di raccogliere ed aggregare i principali dati ambientali, nonché di rendere pubblica un informazione ambientale relativa al prodotto, che altrimenti rimarrebbe confidenziale. 8

9 Certificazione dei Materiali per la Bioedilizia in accordo agli standard ANAB-ICEA Rimini 5 Novembre 2015

10 Oggetto della Valutazione è il materiale da costruzione nelle fasi di materia prima e componente. Non vengono prese in considerazione le modalità impiegate per assemblare differenti materiali al fine di ottenere una singola parte della costruzione, né le differenti tecnologie utilizzabili. 10

11 11 Estensione della certificazione Lo schema di certificazione ICEA si basa sull analisi del ciclo di vita del materiale e si estende alle seguenti fasi/processi: pre-produzione estrazione delle materie prime produzione produzione, assemblaggio, finitura distribuzione confezionamento e preparazione per trasporto. Con riferimento alla Life Cycle Analysis (LCA) il sistema di riferimento è Cradle-to-Gate (dalla culla ai cancelli dell azienda di produzione)

12 Caratteristiche dei prodotti valutate durante l iter della Certificazione (1 di 2) Caratteristiche ambientali dei materiali/prodotti: contenuto di materie prime da fonti rinnovabili contenuto di legno da foreste gestite in maniera corretta e responsabile contenuto di materiale riciclato contenuto di materie prime minerali provenienti da attività estrattive gestite in maniera corretta e responsabile contenuto di materie prime di provenienza locale smontabilità e riutilizzabilità dei prodotti riciclabilità e biodegradabilità dei prodotti 12

13 Caratteristiche dei prodotti valutate durante l iter della Certificazione (2 di 2) Eco-efficienza del ciclo di vita dei materiali/prodotti : valutazione effettuata con la metodologia Life Cycle Assessment (LCA) Sicurezza dei materiali emissioni di Composti Organici Volatili (COV) e formaldeide cessione di metalli pesanti, radioattività Caratteristiche igro-termiche dei materiali: traspirabilità isolamento e inerzia termica isolamento acustico 13

14 Criteri relativi alle Materie Prime 14

15 Criteri generali per le materie prime Non è ammesso l uso di sostanze o preparati : Con proprietà carcinogeniche, mutagene o tossiche per la riproduzione (categorie CMR1, 2A e 2B dell International Agency for Research on Cancer IARC); classificate come persistenti, bioaccumulabili e tossiche (PBT) o molto persistenti e molto bioaccumulabili (vpvb); vietate o soggette a restrizioni all interno della Comunità Europea ai sensi della normativa vigente; alle quali sono state assegnate o possono essere assegnate, ai sensi del Reg. CE n.1272/2008 e della Direttiva CLP, frasi di rischio (o codici di indicazione del pericolo o loro combinazioni) riconducibili alla tossicità e pericolosità per la salute umana e per l ambiente 15

16 Criteri per le risorse forestali Le risorse forestali devono proveniente da foreste o piantagioni certificate da un ente terzo in conformità ai criteri di Buona Gestione Forestale definiti da: Forestry Stewardship Council (FSC) Pan-European Forest certification Council (PEFC) altri sistemi di buona gestione forestale con i quali il FSC o PEFC abbiano sottoscritto accordi di mutuo riconoscimento 16

17 Criteri per le materie prime di origine agricola Le materie prime di origine agricola, devono essere prodotte con metodi di agricoltura sostenibile intesi come: metodo di agricoltura biologica ai sensi del regolamento CE 834/2007; metodo di produzione integrata nei rispetto di disciplinari regionali o nazionali esistenti o in accordo con i principi e i criteri forniti dalla FAO 17

18 Criteri per le risorse minerali Le risorse minerali usate nella produzione di materiali per la bioedilizia devono rispettare i seguenti requisiti concernenti le attività di estrazione: aver ricevuto l autorizzazione ai sensi della legislazione nazionale e/o locale di riferimento ed essere conformi alle leggi di riferimento in materia di tutela paesaggistica ed ambientale; aver ricevuto una valutazione positiva dello studio di VIA nei casi previsti dagli strumenti legislativi di recepimento ed attuazione delle Direttive Europee concernenti la valutazione dell'impatto ambientale di determinati progetti pubblici e privati. 18

19 Criteri specifici per i polimeri da fonti rinnovabili E ammesso l uso di prodotti ottenuti da: polimeri estratti come tali dalla biomassa polimeri sintetici ottenuti da monomeri naturali, come l acido polilattico (PLA) polimeri ottenuti dalla conversione di sostanze organiche ad opera di microrganismi o batteri, come i poliidrossialcanoati (PHA) I Biopolimeri devono essere biodegradabili e compostabili e non devono dare luogo ad effetti ecotossici in accordo alla norma EN

20 Criteri per le materie prime da recupero o riciclo L introduzione di materiale di scarto recuperato dai processi industriali o di rifiuti post-consumo, riduce la quantità dei rifiuti e la domanda di risorse naturali vergini. Per una corretta valutazione dei materiali da riciclo bisogna distinguere i materiali che possono essere usati al posto degli originali e sono riciclabili essi stessi, dai materiali che sono impiegati ad un più basso livello di qualità degli elementi originari (down-cycling). 20

21 Tipologie di risorse secondarie Materiale recuperato [rigenerato] - Materiale che sarebbe stato altrimenti smaltito come rifiuto o utilizzato per il recupero di energia, ma che è stato invece raccolto e recuperato [rigenerato] come materiale di alimentazione, al posto di una materia prima nuova, per un processo di riciclaggio o di produzione. Materiale riciclato pre consumo - Materiale sottratto dal flusso dei rifiuti durante un processo di fabbricazione. È escluso il riutilizzo di materiali rilavorati, rimacinati o dei residui generati in un processo e in grado di essere recuperati nello stesso processo che li ha generati. Materiale riciclato post-consumo - Materiale generato da insediamenti domestici, commerciali, industriali e istituzionali nel loro ruolo di utilizzatori finali del prodotto, che non può più essere utilizzato per lo scopo previsto. Ciò include il ritorno di materiale della catena di distribuzione. 21

22 Condizioni di uso dei materiali recuperati dai processi industriali o dei materiali riciclati Non devono essere classificati come rifiuti pericolosi Non devono contenere contaminanti che superino i limiti stabiliti per le diverse categorie di materiale Le attività, i procedimenti ed i metodi di recupero e riciclo dei materiali non devono costituire un pericolo per la salute dell uomo e/o recare pregiudizio all ambiente 22

23 Condizioni d uso dei materiali recuperati dai processi industriali o di materiali riciclati Verifica e valutazione Natura, origine e provenienza del materiale riciclato, Trattamenti a cui è stato sottoposto durante il riciclo, Determinazioni analitiche al fine della accertare la conformità alle specifiche prescritte, Caratteristiche prestazionali al fine di garantire l idoneità all uso previsto, in accordo alla normativa cogente. 23

24 Per quanto riguarda i materiali da post-consumo un aspetto importante è quello della verifica del livello di sostanze inquinanti derivanti da vari possibili trattamenti dei prodotti da cui provengono. Limiti massimi di contaminanti nei materiali a base di legno Elemento o composto Valore limite (mg/kg) Arsenico (As) 2 Cadmio (Cd) 2 Cromo (Cr) 25 Rame (Cu) 20 Piombo (Pb) 30 Mercurio (Hg) 0,4 Fluoro (F) 100 Cloro (Cl) 600 PCP 3 Creosoto Non presente 24

25 Criteri relativi al prodotto finito 25

26 26 Composizione I materiali per la bioedilizia devono essere composti per almeno l 85% in peso da: risorse vergini rinnovabili (compresa l acqua), e/o risorse minerali e/o risorse secondarie Classificazione di rischio del prodotto finito Il prodotto non deve essere classificato come cancerogeno (Categoria 1A,1B e 2), mutageno (Categoria 1A,1B e 2) e tossico per la riproduzione (Categoria 1A, 1B e 2) ai sensi del Reg. CE n. 1272/2008. Il prodotto non deve essere contrassegnato da una delle seguenti frasi di rischio o loro combinazioni: R50, R51, R52, R53, R54, R55, R56, R57, R58, R59. Il prodotto non deve essere contrassegnato da uno dei seguenti cod. indicazione del pericolo o loro combinazioni: H400, H410, H411, H412, H413, H420. Il valore di radioattività del materiale da costruzione, espresso come Indice di Radioattività (I), deve essere I 1.

27 Idoneità all uso Reg. UE n.305/2011 sui Prodotti da costruzione Condizione preliminare e necessaria per la certificazione dei materiali per la bioedilizia è il rispetto, ove definiti, dei requisiti stabiliti dalla relativa normativa tecnica armonizzata adottata in applicazione della legislazione sui prodotti da costruzione. 27

28 Sicurezza del prodotto Emissioni inquinanti nell ambiente interno 28

29 Sicurezza del prodotto Radioattività dei materiali (European Commission Radiation Protection 112) Indice di Radioattività (I), si basa sulla misura dei più importanti radioisotopi naturali comunemente presenti in tutti i materiali da costruzione: I = ATh/200+ARa/300+AK/3000 Valore di controllo: I > 1: corrisponde ad una dose in eccesso, rispetto al fondo naturale, di 1mSv/anno. Materiali che presentino valori superiori all'unità non sono certificabili. 29

30 Sicurezza del prodotto Test di cessione Es. Intonaci Elemento Concentrazione massima (mg/l ) Contenuto eluato Piombo (Pb) 0.05 Metodo di prova Contenuto eluato Cadmio (Cd) 0,004 Contenuto eluato Nichel (Ni) 0,04 Contenuto eluato Rame (Cu) 0,2 Contenuto eluato Zinco (Zn) 0.4 Contenuto eluato Cromo (Cr) (totale) 0,05 UNI

31 Criteri relativi al processo produttivo 31

32 Rispetto della normativa in materia di ambientale e di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro Il produttore che abbia richiesto la certificazione, è tenuto a fornire attestazione del rispetto della: legislazione vigente in materia di salute e sicurezza negli ambienti di lavoro legislazione vigente in materia di ambiente Controllo del processo di produzione Il produttore deve garantire la costanza della qualità dei propri prodotti attraverso l adozione di opportune tecniche operative e tutte le misure di controllo interno del processo produttivo 32

33 Valutazione ambientale del processo produttivo La valutazione del processo produttivo viene effettuata in sede di istruttoria attraverso l applicazione della metodologia dell Analisi del Ciclo di Vita del prodotto (Life Cycle Assessment -LCA). Categorie di impatto considerate Potenziale di acidificazione (AP) Effetto serra a 100 anni (GWP100) Uso di risorse(ced, Cumulative Energy Demand) Eutrofizzazione (EP) Potenziale di Riduzione dello Strato dell Ozono stratosferico (ODP) La Formazione di ossidanti fotochimici (POCP) 33

34 CORKPAN 34 Caratteristiche Caratteristiche ambientali del prodotto Eco-Efficienza del processo produttivo Salubrità dei materiali Caratteristiche igro-termiche del prodotto Indicatore Contenuto di materie prime da fonti rinnovabili 100% Contenuto di materie prime di provenienza locale 100% Smontabilità e riutilizzabilità del prodotto si Prodotto riciclabile si Cessione di metalli pesanti no Consumo di energia primaria Consumo risorse energetiche totali: 25,54 MJ (per 1kg di prodotto) Effetto serra 0,36 kg CO 2 eq (per 1kg di prodotto) Acidificazione Riduzione dello strato di ozono Smog fotochimico Eutrofizzazione Emissioni di COV totali (TVOC) < 300 μg/m 3 Emissioni formaldeide Traspirabilità Isolamento termico Inerzia termica Isolamento acustico 8,88 g SO 2 (per 1kg di prodotto) 0,03 mg CFC-11 eq (per 1kg di prodotto) 0,32 g C2H4 eq (per 1 kg di prodotto) 1,79 g PO 4 3- (per 1kg di prodotto) <10 μg/m3 Fattore di resistenza alla diffusione del vapore: μ=5 Conducibilità termica: λ=0,040 W/mK Prova su tetto in legno con pannello Corkpan sp. 16cm: Trasmittanza termica: U= 0,23 W/m2 K Simulazione su tetto in legno con pannello Corkpan sp. 16cm: sfasamento 9 ore Prova su doppia parete composta da mattoni forati di cm 8 intonacata e con pannelli da cm 2+2 sfalsati : Potere fonoisolante=48 db Abbattimento rumore calpestio (solaio nudo)= 82dB

35 COTTOBLOC ROSATO Mattone autobloccante per pavimentazioni esterne 35

36 Grazie per l attenzione! m.dimonu@icea.info 36

Il piacere della casa isolata

Il piacere della casa isolata Il piacere della casa isolata La rivista ALTROCONSUMO ha diffuso nel mese di marzo 2014 un articolo inerente guida agli interventi su tetto, pareti e pavimenti che riducono le dispersioni di energia e

Dettagli

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO

REGOLE PARTICOLARI PER LA CERTIFICAZIONE DI PRODOTTI PLASTICI IN POLIPROPILENE CON CONTENUTO RICICLATO PROCEDURA OPERATIVA REGOLE PARTICOLARI PER PRODOTTI PLASTICI IN 0 15/03/2012 RQ LTM 1 di 7 1. SCOPO E CAMPO DI APPLICAZIONE...3 2. TERMINOLOGIA...3 2.1 RICICLO DI MATERIALI PLASTICI...3 2.2 MATERIALE PLASTICO

Dettagli

Sistemi di ventilazione e recupero del calore

Sistemi di ventilazione e recupero del calore Sistemi di ventilazione e recupero del calore Premessa ( da GBC regolamento GBC Italia 2014 ) Il sistema di valutazione della sostenibilità edilizia GBC HOME è un sistema volontario, basato sul consenso

Dettagli

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI

PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI CITTÀ DI BARLETTA COMANDO POLIZIA MUNICIPALE PARLIAMO DI. ATTIVITA PRODUTTIVE E RIFIUTI SPECIALI Tutte le attività produttive, che nell esercizio del ciclo lavorativo producono rifiuti speciali, devono

Dettagli

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche

La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche La normativa sui rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) AIRI TUTORIAL MEETING TECNOLOGIE MODERNE ED EMERGENTI PER LE PMI Perché una regolamentazione La politica ambientale dell'unione

Dettagli

Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo

Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo Ecotherm Wood PLUS Protocollo Tecnico Costruttivo Rispetta l ambiente Confortevole Risparmio energetico Antisismica QC Costruttive QC1_Sicurezza Antisismica QC2_Resistenza e sicurezza al fuoco QC3_Efficenza

Dettagli

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO

ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO ETICHETTE PER PRODOTTI VERDI E SISTEMI DI CERTIFICAZIONE AMBIENTALE DELLE IMPRESE: COME VALORIZZARE IL PROPRIO IMPEGNO DI SOSTENIBILITA SUL MERCATO Giuseppe Bitonti Product Manager Lo scenario socio economico

Dettagli

LO STUDIO LCA DEL SUGHERO CORKPAN Numeri ed indicatori ambientali che confermano l'elevata eco-sostenibilità del sughero tostato Amorim

LO STUDIO LCA DEL SUGHERO CORKPAN Numeri ed indicatori ambientali che confermano l'elevata eco-sostenibilità del sughero tostato Amorim LO STUDIO LCA DEL SUGHERO CORKPAN Numeri ed indicatori ambientali che confermano l'elevata eco-sostenibilità del sughero tostato Amorim PREMESSA Negli ultimi anni il settore delle costruzioni è stato interessato

Dettagli

Decreto Legislativo 152/2006 e Direttiva 94/62/CE, requisiti essenziali degli imballaggi in acciaio

Decreto Legislativo 152/2006 e Direttiva 94/62/CE, requisiti essenziali degli imballaggi in acciaio Decreto Legislativo 152/2006 e Direttiva 94/62/CE, requisiti essenziali degli imballaggi in acciaio Simona Fontana Responsabile Centro Studi - Area Prevenzione Rimini, 5 novembre 2014 Il Sistema CONAI,

Dettagli

LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE

LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE LEGGE REGIONALE N. 4 DEL 09-03-2007 REGIONE VENETO INIZIATIVE ED INTERVENTI REGIONALI A FAVORE DELL EDILIZIA SOSTENIBILE Fonte: BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE VENETO N. 25 del 13 marzo 2007 Il Consiglio

Dettagli

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260

http://www.assind.vi.it/notiziario/guideschede.nsf/p/guida_260 Page 1 of 5 Attenzione: la Guida che state stampando è aggiornata al 03/10/2005. I file allegati con estensione.doc,.xls,.pdf,.rtf, etc. non verranno stampati automaticamente; per averne copia cartacea

Dettagli

Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011

Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011 Le novità del d.lgs. n. 205/2010 Treviso, 4 Maggio 2011 dott.ssa Manuela Molinaro B&P Avvocati, via Leoni 4 - Verona manuela.molinaro@buttiandpartners.com www.buttiandpartners.com Non si tratta di un correttivo

Dettagli

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE

IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle

Dettagli

Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti.

Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti. Giornata tecnica sulla Gestione dei Rifiuti Evento organizzato dal progetto LANDCARE MED Normativa attuale sulla gestione dei rifiuti. Cagliari, 21 Dicembre 2015 Quadro Normativo NORMATIVA EUROPEA Direttiva

Dettagli

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti

Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti SCUOLA PRIMARIA PERCORSI PER LE CLASSI I E II MATERIALE DI APPROFONDIMENTO Rifiuti: quali e quanti sono e come sono gestiti I rifiuti vengono classificati secondo la loro origine e pericolosità. La loro

Dettagli

La certificazione ambientale

La certificazione ambientale La certificazione ambientale Vi sono due forme di certificazione: la certificazione di un organizzazione, cioè delle sue attività e dei suoi processi; la certificazione di un prodotto o servizio offerto

Dettagli

Banca dati dei materiali di riferimento per costruzioni ad elevata prestazione ambientale

Banca dati dei materiali di riferimento per costruzioni ad elevata prestazione ambientale Banca dati dei materiali di riferimento per costruzioni ad elevata prestazione ambientale Torino, 18 Aprile 2012 Arch. Stefano Dotta Banca dati dei materiali di riferimento per costruzioni ad elevata prestazione

Dettagli

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma.

Chi siamo. Assobioplastiche nasce nel 2011 e ha la sede legale a operativa a Roma. Chi siamo L Associazione Italiana delle bioplastiche e dei materiali biodegradabili e compostabili (Assobioplastiche) è nata dalla volontà dei produttori, trasformatori e utilizzatori delle bioplastiche

Dettagli

Parte 1: VERIFICA PROGETTO

Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1: VERIFICA PROGETTO Parte 1a: analisi aspetti ambientali Aspetto ambientale Impatto Rientra nel progetto Utilizzo di risorse idriche nelle proprietà Impoverimento risorse idriche dell ente Perdite

Dettagli

Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006

Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 1990-2006 Le emissioni atmosferiche delle attività produttive e delle famiglie Anni 99-26 28 gennaio 29 Direzione centrale per la comunicazione e la programmazione editoriale Tel. + 39 6 4673.2243-2244 Centro di

Dettagli

Rispetto per l uomo e per l ambiente

Rispetto per l uomo e per l ambiente Rispetto per l uomo e per l ambiente Radicati in una gestione sostenibile delle foreste La chiave per il successo è l uomo. La gestione responsabile e rispettosa dell uomo e dell ambiente naturale in

Dettagli

ARCA 3.00 VERSO UN MERCATO SOSTENIBILE IL SOFTWARE LCA-ARCA IL GARNI DI LENZUMO (TN) Ing. MARIA CRISTINA GRILLO Consulente LCA per ARCA

ARCA 3.00 VERSO UN MERCATO SOSTENIBILE IL SOFTWARE LCA-ARCA IL GARNI DI LENZUMO (TN) Ing. MARIA CRISTINA GRILLO Consulente LCA per ARCA ARCA 3.00 VERSO UN MERCATO SOSTENIBILE Venerdì 10 Ottobre 2014 Palazzo della ricerca e della conoscenza Fondazione Edmund Mach San Michele all Adige (TN) IL SOFTWARE LCA-ARCA IL GARNI DI LENZUMO (TN) Introduzione

Dettagli

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI

Manuale di Gestione Integrata POLITICA AZIENDALE. 4.2 Politica Aziendale 2. Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI Pag.1 di 5 SOMMARIO 4.2 Politica Aziendale 2 Verifica RSGI Approvazione Direzione Emissione RSGI. Pag.2 di 5 4.2 Politica Aziendale La Direzione della FOMET SpA adotta e diffonde ad ogni livello della

Dettagli

VITAL PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA

VITAL PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA SOMMARIO - PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA 4 5 6 8 GENERALITà IL PRODOTTO Vital LE APPLICAZIONI Assorbimento

Dettagli

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento

6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 301 6.5. Risultati simulazioni sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo fanno riferimento alle concentrazione

Dettagli

I NUOVI SCENARI DELL ECONOMIA DEL FUTURO. Bologna, 30 Novembre 2011

I NUOVI SCENARI DELL ECONOMIA DEL FUTURO. Bologna, 30 Novembre 2011 Il mercato degli acquisti verdi della pubblica amministrazione nell ambito dei manufatti in legno I NUOVI SCENARI DELL ECONOMIA DEL FUTURO Bologna, 30 Novembre 2011 Patrizia Bianconi I progetti regionali

Dettagli

CORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore)

CORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore) CORSO Dl FORMAZIONE EDILIZIA SOSTENIBILE - BIOEDILIZIA (120 ore) PROGETTO FORMATIVO MODULO 1 EDILIZIA SOSTENIBILE E BIOEDILIZIA Definizione e generalità dell edilizia sostenibile e bioedilizìa Storia della

Dettagli

SCELTA DEI MATERIALI DA COSTRUZIONE CLASSE III CAT a.s. 2014-2015 L1 1 CONCETTO DI QUALITA Un edificio è di qualità se risponde agli scopi per i quali è stato costruito. Passato: Presente: Il riferimento

Dettagli

La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato

La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato La Certificazione della sostenibilità a supporto dell integrato Fabrizio Piva e Giuseppe Garcea - CCPB srl Bologna fpiva@ccpb.it ggarcea@ccpb.it Chi Siamo Bologna 1988 Bologna 2004 Certificazione Prodotti

Dettagli

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione?

Cambiamento climatico. EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? Cambiamento climatico EMISSIONI DI GAS SERRA: Cosa ha contribuito in maniera significativa alla loro riduzione? La sostituzione dei CFC! Un ruolo chiave è stato quello degli idrofluorocarburi (HFC) I CFC,

Dettagli

Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio. Commissionata da

Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio. Commissionata da Relazione LCA Comparativa Infissi in Legno, PVC ed Alluminio Commissionata da Dicembre 2012 Sommario Elementi del Sistema...3 Infisso in Legno...8 Risultati...9 Infisso in PVC...13 Risultati...14 Infisso

Dettagli

REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI

REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI REGOLE IN MATERIA DI SOSTENIBILITA PER GLI ACQUISTI E L UTILIZZO DI CARTA E DI MATERIALI DERIVATI Giugno 2011 INDICE PREMESSA... 3 AMBITO DI APPLICAZIONE E DESTINATARI... 3 REGOLE... 3 Gestione efficiente

Dettagli

Ferrara, 5 maggio 2004 Nicola Praderio

Ferrara, 5 maggio 2004 Nicola Praderio Esperienza metodologica: servizio di gestione mense scolastiche Scuola elementare "G.Bombonati" di Ferrara Applicazione dell'lca Ferrara, 5 maggio 2004 Nicola Praderio L Analisi del Ciclo di Vita L Analisi

Dettagli

POSITION PAPER. Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE. Position Paper 2010 www.studiolce.it

POSITION PAPER. Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE. Position Paper 2010 www.studiolce.it POSITION PAPER Carta CARTA VERGINE CARTA RICICLATA: CRITERI PER UN CONFRONTO AMBIENTALE 1 La sostenibilità ambientale della carta prodotta da fibre vergini o riciclate è oggi uno dei fattori in grado di

Dettagli

Innovazione e qualità

Innovazione e qualità Innovazione e qualità La filosofia dell azienda si basa fin dagli anni 70 sulla ricerca della qualità per garantire al consumatore finale un prodotto fresco e sano TEDALDI L azienda Tedaldi, con sede principale

Dettagli

Acquisti nelle scuole e settori prioritari del PAN GPP. Elementi chiave di una strategia di acquisti verdi nella scuola

Acquisti nelle scuole e settori prioritari del PAN GPP. Elementi chiave di una strategia di acquisti verdi nella scuola Le informazioni contenute in questo documento sono di proprietà di SDI GROUP e del destinatario. Tali informazioni sono strettamente legate ai commenti orali che le hanno accompagnate, e possono essere

Dettagli

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia

Marcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la

Dettagli

Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi

Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi Applicazione della metodologia LCA e delle Etichette di tipo III al settore delle costruzioni Adriana Del Borghi CE.Si.S.P. Centro per lo Sviluppo della Sostenibilità dei Prodotti Università costituenti:

Dettagli

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)

SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.) Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013

Dettagli

Paolo Stimamiglio PRONTI per non consumare

Paolo Stimamiglio PRONTI per non consumare Il ruolo dell isolamento termico nei nuovi edifici a consumo zero Paolo Stimamiglio PRONTI per non consumare 1 Pionieri negli anni 60 1963 La STIFER (Soc. Ferdinando Stimamiglio) avvia, per prima in Europa,

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE Convegno SURFACE TREATMENTS News 2011 Fiera di Milano Rho LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE PER ANODIZZATORI E VERNICIATORI DELL ALLUMINIO Ing. Rolando Ragazzini 1 Principali aspetti ambientali nel settore

Dettagli

Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza

Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza Dipinto inizio 900 artista sconosciuto Regolamento CLP e la Scheda di Dati di Sicurezza Seminario regionale Firenze venerdì 9 novembre 2012 1 NORMATIVA SPECIFICA D.Lgs.194/95 che recepiva la direttiva

Dettagli

Risultati della caratterizzazione dei fumi

Risultati della caratterizzazione dei fumi Progetto Produzione di energia e sostanza organica dai sottoprodotti del vigneto Risultati della caratterizzazione dei fumi Paolo Giandon ARPAV Dipartimento Provinciale di Treviso Biella, 24 settembre

Dettagli

6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI

6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6 SINTESI REGIONALE DEI RISULTATI 6.1 Ossidi di zolfo Per quanto riguarda gli ossidi di zolfo le emissioni sono dovute per il 93% ad Altre sorgenti/assorbenti in natura (con oltre 1.225.400 tonnellate)

Dettagli

IL PATTO DEI SINDACI E L EDILIZIA SOSTENIBILE: il ruolo strategico dei Regolamenti Edilizi

IL PATTO DEI SINDACI E L EDILIZIA SOSTENIBILE: il ruolo strategico dei Regolamenti Edilizi INIZIATIVA ITALIANA PER LA VALORIZZAZIONE E LA CERTIFICAZIONE DEGLI EDIFICI SOSTENIBILI IL PATTO DEI SINDACI E L EDILIZIA SOSTENIBILE: il ruolo strategico dei Regolamenti Edilizi Il Protocollo ITACA e

Dettagli

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Agenti chimici: il regolamento CLP

Agenti chimici: il regolamento CLP Informazioni sulla tutela della salute e della sicurezza dei lavoratori Gennaio 2013 Pillole di sicurezza A cura del RSPP e dell Unità Organizzativa a Supporto del Servizio di Prevenzione e Protezione

Dettagli

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione

POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione POLITECNICO DI TORINO FACOLTA' DI ARCHITETTURA 2 Corso di Laurea in Architettura Tesi meritevoli di pubblicazione LCA: applicazione ai componenti di involucro vetrato di Anna Bogliolo Relatore: Gabriella

Dettagli

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI

TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI TITOLO II IMPIANTI TERMICI CIVILI articolo 282 Campo di applicazione 1. Il presente titolo disciplina, ai fini della prevenzione e della limitazione dell inquinamento atmosferico, gli impianti termici

Dettagli

Life Cycle Assessment Analisi del ciclo e Valutazione dell Impatto Ambientale

Life Cycle Assessment Analisi del ciclo e Valutazione dell Impatto Ambientale Life Cycle Assessment Analisi del ciclo e Valutazione dell Impatto Ambientale Sviluppo sostenibile Lo sviluppo è sostenibile quando soddisfa i bisogni del presente senza compromettere la capacità delle

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001)

LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) GUIDA UTILE.......... LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) Pag. 1 di 6 INDICE LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE (UNI EN ISO 14001) COS È LA CERTIFICAZIONE AMBIENTALE SECONDO LA NORMA ISO 14001?...

Dettagli

La BIO-ARCHITETTURA : cos'è?

La BIO-ARCHITETTURA : cos'è? La BIO-ARCHITETTURA : cos'è? la bio-architettura non è sicuramente un fenomeno legato alla moda ma piuttosto il frutto di una sensibilità che va sempre più maturando nei confronti di temi come il rispetto

Dettagli

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi:

Newsletter del MARZO 2013. In sintesi: Newsletter del MARZO 2013 In sintesi: Entrata in vigore del regolamento CE 453/2010 CE E CLP _ Sostanze Chimiche_ Entrata in vigore regolamento CE 305/2011 CPR_ Prodotti da Costruzione_ Entrata in vigore

Dettagli

VITAL PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA

VITAL PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA ISOLAMENTO TERMICO ED ACUSTICO BIOECOLOGICO IN FIBRE DI CELLULOSA GENERALITÀ SOMMARIO - PANNELLO DI FIBRE DI CELLULOSA PAG. 4 PAG. 5 PAG. 6 PAG. 8 GENERALITÀ IL PRODOTTO

Dettagli

Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities

Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities Pictet-Ethos (CH) Swiss Sustainable Equities Profilo di sviluppo sostenibile Situazione: agosto 2012 1 : Il fondo è stato verificato dal Comitato consultivo per lo sviluppo sostenibile e soddisfa i requisiti

Dettagli

CERTIFICAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI: PROBLEMATICHE E MODALITA ORGANIZZATIVE

CERTIFICAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI: PROBLEMATICHE E MODALITA ORGANIZZATIVE Torna all indice Convegno Progetto Fuoco Le problematiche di impiego Verona, 19 marzo 2004 CERTIFICAZIONE DEI BIOCOMBUSTIBILI: PROBLEMATICHE E MODALITA ORGANIZZATIVE Davide Pettenella Dipart.. Territorio

Dettagli

Gli impegni ambientali di BTicino

Gli impegni ambientali di BTicino i Presso la Vostra consueta Agenzia Commerciale. Sito: Questo documento si basa sulla norma ISO 14020 relativa ai principi generali delle dichiarazioni ambientali e sul rapporto tecnico ISO TR/14025 relativo

Dettagli

EPD ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION. RINA Services S.p.A. Barbara Cavanna

EPD ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION. RINA Services S.p.A. Barbara Cavanna EPD ENVIRONMENTAL PRODUCT DECLARATION Il ruolo del certificatore RINA Services S.p.A. Barbara Cavanna 9 Aprile 2010 Che cos è l EPD? Foto L EPD è un etichetta di tipo III Dichiarazione Ambientale di Prodotto

Dettagli

La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl

La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero. Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl La classificazione dei rifiuti ai fini del loro recupero Maria Palumbo Direttore Centro Campano Tecnologie Ambientali CCTA Scarl Definizione di rifiuto Rifiuto: qualsiasi sostanza od oggetto che rientra

Dettagli

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio.

Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Parere n. 65/2010 Quesiti relativi al servizio di trasporto rifiuti gestito da Consorzio. Vengono posti alcuni quesiti in relazione al servizio di trasporto dei rifiuti. Un Consorzio di Enti Locali, costituito

Dettagli

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale

Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Attestato di prestazione energetica per edificio residenziale Ubicazione Proprietà Tipologia edilizia Riferimenti catastali Codice attestato San Casciano Val Di Pesa, via Decimo 14, 50026 San Casciano

Dettagli

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza

Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Il Sistema integrato qualità, ambiente e sicurezza Riferimenti normativi Qualità UNI EN ISO 9001 Ambiente UNI EN ISO 14001 Sicurezza OHSAS 18001 Tutte e tre le normative sono compatibili ed in alcuni casi

Dettagli

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl

Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl CiAl - Consorzio Imballaggi Alluminio N. Registro I-000492 Elaborazione dati MUD: l esperienza CiAl Gino Schiona, Direttore Generale Milano, 30 gennaio 2008 Network Sviluppo Sostenibile Camera di Commercio

Dettagli

Cos'è e come funziona una discarica.

Cos'è e come funziona una discarica. Cos'è e come funziona una discarica. La discarica di rifiuti è un luogo dove vengono depositati in modo non differenziato i rifiuti solidi urbani e tutti i rifiuti provenienti dalle attività umane. La

Dettagli

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento

Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Capitolo 6 Risultati pag. 447 Confronto attuale-futuro (con termovalorizzatore a Case Passerini) sistema rifiuti e riscaldamento Come già detto nel paragrafo 5.8, i risultati riportati in questo paragrafo

Dettagli

Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011

Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi. Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 Responsabilità estesa dei produttori: il modello nella gestione degli imballaggi Luca Piatto Responsabile Area Territorio Roma, 15 giugno 2011 La gestione degli imballaggi è impostata su due cardini legislativi

Dettagli

http://www.prognos.com/fileadmin/pdf/aktuelles/results_co2_wasteproject.pdf Emissioni e risparmi di CO2 per tonnellata trattata (Prognos 2008)

http://www.prognos.com/fileadmin/pdf/aktuelles/results_co2_wasteproject.pdf Emissioni e risparmi di CO2 per tonnellata trattata (Prognos 2008) 1.2.1 Resource savings and CO2 reduction potential in waste management in Europe and the possible contribution to the CO2 reduction target in (Prognos, Ifeu, Infu 2008) http://www.prognos.com/fileadmin/pdf/aktuelles/results_co2_wasteproject.pdf

Dettagli

Analisi del ciclo di vita di scelte di consumo potenzialmente sostenibili: confronto tra batterie usa e getta e ricaricabili

Analisi del ciclo di vita di scelte di consumo potenzialmente sostenibili: confronto tra batterie usa e getta e ricaricabili Rifiuti e Life Cycle Thinking Per un uso sostenibile delle risorse ed una gestione virtuosa dei rifiuti Milano, 24-06-2015 Analisi del ciclo di vita di scelte di consumo potenzialmente sostenibili: confronto

Dettagli

Norme in materia di dimensionamento energetico

Norme in materia di dimensionamento energetico Norme in materia di dimensionamento energetico Evoluzione della normativa europea La situazione italiana Le detrazioni fiscali Certificazione e classificazione energetica degli edifici L Attestato e la

Dettagli

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI

REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI COMUNE DI VIANO PROVINCIA DI REGGIO EMILIA REGOLAMENTO SUL TRATTAMENTO DEI DATI PERSONALI Approvato con deliberazione di G.C. n. 73 del 28.11.2000 INDICE TITOLO 1 ART. 1 ART. 2 ART. 3 ART. 4 ART. 5 ART.

Dettagli

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA

TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA TERRE E ROCCE DA SCAVO art. 186 del D.lgs. n. 152/2006, così come modificato dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 LINEE GUIDA Con le modifiche apportate dall art. 2, comma 23 del D.lgs n. 4/2008 al

Dettagli

Conosci la nuova generazione?

Conosci la nuova generazione? Conosci la nuova generazione? GLI ISOLANTI MINERALI DI NUOVA GENERAZIONE www.isover.it CONOSCI LA NUOVA GENERAZIONE? Isover Saint-Gobain presenta G3, la nuova generazione di isolante minerale per tutto

Dettagli

La ristrutturazione dell ex Ferrhotel di Porretta Terme: profilo progettuale dal punto di vista energetico

La ristrutturazione dell ex Ferrhotel di Porretta Terme: profilo progettuale dal punto di vista energetico La ristrutturazione dell ex Ferrhotel di Porretta Terme: profilo progettuale dal punto di vista energetico Giuseppe Onufrio Porretta Terme - 1 marzo 2006 Ristrutturazione Piano terra: sede centro anziani

Dettagli

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO

MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 25/02/2011 Pag. 1 di 6 MONITORAGGIO E MISURAZIONE DEL PRODOTTO 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli... 2 4. RESPONSABILITÀ... 2 5. DEFINIZIONI...

Dettagli

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA

IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA IL FOTOVOLTAICO IN AGRICOLTURA La soluzione dell impianto fotovoltaico per la produzione di energia elettrica viene presa in considerazione da molte imprese agricole vuoi per la necessità di sostituire

Dettagli

ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI: COMPARAZIONE TRA INSUFFLAGGIO CON FIBRA DI CELLULOSA E ISOLAMENTO CLASSICO A CAPPOTTO

ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI: COMPARAZIONE TRA INSUFFLAGGIO CON FIBRA DI CELLULOSA E ISOLAMENTO CLASSICO A CAPPOTTO ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI: COMPARAZIONE TRA INSUFFLAGGIO CON FIBRA DI CELLULOSA E ISOLAMENTO CLASSICO A CAPPOTTO P.I. Luciano Sonda Amm. Delegato di ISOLARE srl 78 Isolamento termico degli edifici.

Dettagli

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti

Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Il test di cessione: modalità di esecuzione e criticità dei limiti Nicola Mondini Convegno sul tema: La qualità degli aggregati riciclati: i controlli ambientali ed i controlli prestazionali Ferrara, 18

Dettagli

Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione

Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione Centro Edile per la Sicurezza e la Formazione Il presente depliant è stato stampato su carta riciclata. SISTEMI E MATERIALI INNOVATIVI PER L ISOLAMENTO TERMICO DEGLI EDIFICI ESISTENTI SISTEMI E MATERIALI

Dettagli

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA

I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità. Valeria Frittelloni ISPRA I criteri di ammissibilità dei rifiuti in discarica e le principali criticità Valeria Frittelloni ISPRA Analisi della Commissione europea sulla conformità del DM 27 settembre 2010 inclusione del codice

Dettagli

Il concetto di gestione dei rifiuti

Il concetto di gestione dei rifiuti Autorizzazioni e adempimenti per la gestione dei rifiuti Relatore: Laura Pampaloni Il concetto di gestione dei rifiuti Il D.lgs n. 152/2006 definisce la GESTIONE come la raccolta, il trasporto, il recupero

Dettagli

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO

GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Corso di Formazione sulla Sicurezza e Salute sul Lavoro Facoltà di Bioscienze e Tecnologie Agro-Alimentari e Ambientali Primo Anno 12-24 febbraio 2015 GESTIONE DEI RIFIUTI DI LABORATORIO Lorella Di Giuseppe

Dettagli

BANCA POPOLARE ETICA La finanza di progetto a supporto di investimenti nel settore energetico. Ing. Andrea D Ascanio

BANCA POPOLARE ETICA La finanza di progetto a supporto di investimenti nel settore energetico. Ing. Andrea D Ascanio BANCA POPOLARE ETICA La finanza di progetto a supporto di investimenti nel settore energetico Ing. Andrea D Ascanio lunedì 11 Dicembre 14 dicembre 2009 2009 La storia di Banca Etica Anni 80: prime esperienze

Dettagli

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale

Introduzione. 02» Prodotto oggetto del report e unità funzionale » Spinaci Cubello Foglia Più 01» Introduzione Questo documento è un estratto del Report relativo al calcolo dell impronta di carbonio (Carbon Footprint) di 8 prodotti orticoli surgelati a marchio Orogel,

Dettagli

CRITERI PER LA GESTIONE DEL BILANCIO DI MASSA DEL BIOMETANO

CRITERI PER LA GESTIONE DEL BILANCIO DI MASSA DEL BIOMETANO CRITERI PER LA GESTIONE DEL BILANCIO DI MASSA DEL BIOMETANO G. Riva Milano, 4 Aprile 2014 Questione della sostenibilità dei biocarburanti - 1 La Direttiva 28/09 (RED) impone che i biocarburanti (destinati

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

La Filiera RI-inerte - da rifiuto a risorsa

La Filiera RI-inerte - da rifiuto a risorsa La Filiera RI-inerte - da rifiuto a risorsa RISERVATA ALLE IMPRESE EDILI DEL SETTORE EDILE-STRADALE E/O MOVIMENTO TERRA D. Lgs. 3/4/2006 n 152 (TUA) D.M. 8/5/2003 n 203 Circ. MinAmbiente 15/7/2005 n 5205

Dettagli

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA

POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA POLITICA DEL SISTEMA DI GESTIONE INTEGRATA POLITICA PER LA QUALITÀ E PER LA SICUREZZA 01.04 La Politica per la Qualità e per la salute e sicurezza sui luoghi di lavoro definita dalla Direzione contiene

Dettagli

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI

LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI AGGREGATI RICICLATI LA MARCATURA CE DEGLI Ing. Antonio Bianco Direttore ABICert D.M. 14.01.2008 Capitolo 11 Contesto normativo nazionale I materiali e prodotti per uso strutturale devono essere: identificati univocamente

Dettagli

PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali

PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali PARTE SPECIALE - 3 - Illeciti ambientali 51 1. Funzione della Parte Speciale - 3 - Per effetto del D.Lgs. n. 121/2011, dal 16 agosto 2011 è in vigore l'art.25 - undecies, D.Lgs. n. 231/2001, che prevede

Dettagli

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI

AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI AUTORIZZAZIONI NUOVI IMPIANTI DI SMALTIMENTO E RECUPERO RIFIUTI La Provincia autorizza le imprese e gli enti che intendono realizzare o gestire impianti di smaltimento e recupero rifiuti, non soggetti

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale

Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale Introduzione alla normativa europea, nazionale e regionale Oli e grassi commestibili esausti Gli oli e grassi commestibili esausti sono tutti quelli che residuano dal consumo umano e dalla cottura. Il

Dettagli

Un azienda sostenibile

Un azienda sostenibile Un azienda sostenibile I combustibili fossili (greggio, gas e carbone) sono ancora oggi le fonti energetiche più utilizzate, contribuendo per oltre l 80% al consumo mondiale di energia. Il loro indiscusso

Dettagli

Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe?

Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Quale è il ruolo delle certificazioni nel settore alimentare con riferimento alla filiera dei cereali: quali, quante, troppe? Simona Gullace CERTIFICAZIONE Procedura volontaria mediante la quale una terza

Dettagli

Cos è l FSC. Obiettivo di FSC. Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali

Cos è l FSC. Obiettivo di FSC. Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali Il sistema di certificazione FSC: uno strumento per la riduzione del commercio di legno da tagli illegali Processi di deforestazione e commercio da tagli illegali di legname: la responsabilità delle imprese

Dettagli

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio.

SOSTANZE PERICOLOSE. rispettate le dosi consigliate dal produttore. È utile quindi utilizzare dei sistemi di dosaggio. SOSTANZE PERICOLOSE Le sostanze pericolose sono materiali e sostanze che possono essere pericolose per l uomo e l ambiente e che devono essere specificatamente contrassegnate (simbolo di pericolo). Per

Dettagli

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI

MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL CONTATTO CON ALIMENTI AGGIORNAMENTI NORMATIVI AGGIORNAMENTI NORMATIVI Marino Lamperti Federazione Gomma Plastica Area Tecnico Scientifica MATERIE PLASTICHE DA RICICLO DESTINATE AL AGGIORNAMENTI NORMATIVI > Stato attuativo del Regolamento (CE) N. relativo

Dettagli

R e g i o n e L a z i

R e g i o n e L a z i o R e g i o n e L a z i Titolo del Progetto o del programma: E possibile rendere sicure le sostanze pericolose Identificativo della Linea o delle Linee di intervento generale/i : Prevenzione degli eventi

Dettagli

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona

LA CERTIFICAZIONE. Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona LA CERTIFICAZIONE Dr.ssa Eletta Cavedoni Responsabile Qualità Cosmolab srl Tortona Qualità Grado in cui un insieme di caratteristiche intrinseche soddisfa i requisiti (UNI EN ISO 9000/00) Requisito Esigenza

Dettagli

Il primo EPD Process certificato per i tessuti-non-tessuti

Il primo EPD Process certificato per i tessuti-non-tessuti Il primo EPD Process certificato per i tessuti-non-tessuti comunicare dati ambientali oggettivi, accurati e scientificamente dimostrati sui propri prodotti; monitorare gli impatti ambientali connessi

Dettagli