Tra le novità del 2009 del settore Movimento Terra vi è sicuramente il cambio

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1 incontri e aziende Eff i c i e n za, e c o l o g i a e a m b ie n t e Intervista a Marco Bersellini, amministratore delegato JCB Spa n Maurizio Quaranta Tra le novità del 2009 del settore Movimento Terra vi è sicuramente il cambio al vertice di JCB Spa. Dopo 13 anni di direzione di Claudio Fiorentini avviato ad un incarico di respiro europeo sempre in seno alla JCB Marco Bersellini è stato nominato Responsabile della filiale italiana, con la carica di Amministratore Delegato di JCB Spa. A quasi un anno dall insediamento lo abbiamo incontrato, presso la sede di Assago (Mi), per farci raccontare le difficoltà incontrate sul mercato, le azioni intraprese per fronteggiare la crisi e per fotografare insieme il difficile momento economico in cui ci troviamo. Il Suo insediamento alla guida di JCB Spa ha coinciso con uno dei momenti economico-finanziari più complessi degli ultimi anni: quali le prime problematiche che si è trovato a dover risolvere? «Le mie prime settimane all interno di gennaio 2010 recycling 55

2 settore che stavamo vivendo. I primi due mesi dell anno sono stati così dedicati alla comunicazione con i concessionari, per reperire le informazioni che mi consentissero di avere un quadro più preciso della situazione. Del resto nessuno, alla fine dell anno scorso, si sarebbe mai immaginato di trovarsi davanti ad una situazione di tale portata». Quali i settori e gli ambiti di applicazione in cui JCB ha sofferto di più e di meno? «Certamente l edilizia e il construction sono stati i settori più colpiti, mentre l agricoltura teneva meglio e JCB Spa mi hanno visto impegnato in due fondamentali attività: la prima, fare conoscenza della squadra di Assago di cui l Ing. Fiorentini mi ha sempre parlato benissimo e, altrettanto importante, con tutta la rete di concessionari. La seconda, è stata quella di imparare il più in fretta possibile a leggere il mercato. Qualsiasi strategia aziendale deve essere basata sulla reale situazione del mercato e, nel nostro caso, sulla reale dimensione della crisi del Fo c u s s u t r e m a c c h i n e i d e a l i p e r il Per rispondere alle crescenti e sempre più specializzate richieste dei clienti, JCB ha ampliato con 26 macchine la gamma WasteMaster, attrezzate per far fronte ai difficili compiti dell ambiente della raccolta e riciclaggio dei rifiuti. La gamma completa comprende movimentatori telescopici, pale gommate, la pala gommata telescopica TM310, il Teletruk, minipale Robot, escavatori gommati, escavatori cingolati. Abbiamo selezionato tre modelli di cui approfondire le caratteristiche: JS200WM Il modello di punta della gamma di caricatori JCB dedicati alla movimentazione di materiali nel settore Waste è il nuovo JS 200WM WasteMaster, un caricatore gommato da 24.5 t che fa propri tutti gli accorgimenti tecnici studiati per la gamma WasterMaster : equipaggiato con cabina panoramica elevabile idraulicamente sino a 4 m per la massima visibilità sulla zona operativa, braccio diritto con terminale a becco d oca per ottimizzare l utilizzo di benne a polipo, o diritto per l uso di pinze selezionatrici e vagliatori. Come ogni macchina della serie 56 recycling gennaio 2010

3 uso l imperfetto perché i dati delle ultime settimane fanno pensare ad un calo anche in questo comparto, per una serie di problemi riconducibili ad una generalizzata carenza di fiducia, alle proverbiali difficoltà nell accesso al credito e per le note questioni legate alle quote latte. Di certo sembra ci sia solo l andamento di questa crisi, che non sarà ad U, ovvero con una rapida ripresa dopo l altrettanto rapida discesa, quanto piuttosto ad L con un assestamento ai numeri odierni e una lentissima ripresa: pare dunque fondamentale strutturarci in modo opportuno per convivere e muoverci in questo nuovo mercato». Quali le prime iniziative che ha dovuto mettere in attoin Italia per ovviare alla crisi? «Ci siamo mossi su due binari paralleli, da un lato sensibilizzando la nostra forza-vendita a dedicarsi a mercati alternativi, a settori quali le demolizioni, il riciclaggio, il biogas, settori dove intravediamo ancora serie opportunità; dall altro supportando i nostri concessionari e dando loro qualche arma in più». Come li avete supportati e quali armi avete dato loro? «Come prima cosa abbiamo aiutato i nostri concessionari a ribilanciare i propri stock di macchine: a tal fine, abbiamo lanciato una serie di campagne di vendita, che hanno permesso loro di muoversi in un mercato ancor più competitivo di prima. Nel contempo, abbiamo lanciato tantissime campagne finanziarie, che hanno toccato tutte le gamme. In seconda battuta, abbiamo voluto settore del riciclaggio WasteMaster sono previste speciali protezioni sia per l operatore che per la macchina stessa. In particolare la cabina è pressurizzata e protetta da una robusta griglia anteriore certificata FOPS, ha un tergicristallo anche per la parte inferiore della vetratura e monta speciali filtri dell aria condizionata ai carboni attivi. L aspirazione del motore termico è dotata di prefiltro ciclonico Turbo2 mentre il sistema radiante è di tipo a maglia larga, adatto ad ambienti saturi di detriti sospesi. Il JS 200WM utilizza inoltre il sistema di controllo computerizzato AUTO già sviluppato da JCB per la sua gamma di escavatori JS ed è dotato del nuovo motore FASE 3 da 128 kw (174 CV), turbodiesel common rail ad iniezione elettronica. TM310 Il TM310, felice connubio tra una pala gommata ed un caricatore telescopico che unisce la grande manovrabilità della pala all elevata altezza di scarico del telescopico, è uno dei modelli di punta della flotta JCB WasteMaster. Compatta e manovrabile grazie al suo design con sterzo articolato consente all operatore di movimentare facilmente ogni tipo di rifiuto anche in spazi molto angusti. Il TM310 WasteMaster monta il famoso motore JCB Dieselmax detentore del record mondiale di velocità terrestre per motori diesel. Grazie a questa unità, già certificata Tier3, la macchina risulta estremamente potente, ma anche ecologica. L impianto idraulico Variflow con pompa a pistoni offre un elevata potenza idraulica con ridotti consumi di carburante. Il TM310 come tutte le macchine della serie WasteMaster è caratterizzato da una serie di opzioni, già montate di serie, studiate per migliorare sicurezza ed affidabilità quando si opera nel gravoso ambiente del trattamento rifiuti. Queste opzioni comprendono protezioni metalliche sulla cabina (per tetto, parabrezza e porta) sul telaio posteriore, nella parte ventrale, sull albero di trasmissione, sul telaio anteriore e sulla coppa dell olio. Il raffreddamento si avvale di un sistema radiante a maglia larga, l aspirazione ha il filtro aria ciclonico mentre l aria condizionata in cabina è dotata di filtri a carboni attivi. Il TM310 WasteMaster è dotato inoltre di luci di lavoro supplementari per offrire all operatore la massima visibilità anche in ambienti scarsamente illuminati. gennaio 2010 recycling 57

4 focalizzarci sul concetto di valore: così come dai nostri stabilimenti escono macchine di assoluto valore, così ognuno di noi deve impegnarsi ancora di più a dare valore. Ci siamo quindi adoperati ad aiutare i nostri concessionari a dare valore al loro lavoro e a vendere questo valore al cliente finale. Per cercare di raggiungere tutto questo abbiamo attivato percorsi formativi tecnici, training di vendita e training motivazionali: abbiamo quindi formato i nostri concessionari, cercando il più possibile di metterli nelle condizioni di vendere, oltre alle macchine anche servizi, assistenze, manutenzioni programmate, ricambi, estensioni di garanzia, insomma un servizio a 360, offrendo soluzioni, cosicché il cliente JCB si possa sentire sempre assistito durante il proprio lavoro. Il percorso che abbiamo intrapreso è importante e noi ci crediamo molto». Quali le prime iniziative che JCB - casa madre ha dovuto mettere in atto e/o le ha suggerito di mettere in atto? «La prima mossa di JCB - casa madre è stata decidere di fare quadrato attorno al proprio core business: negli anni passati la JCB si era introdotta in settori alternativi come il giardinaggio, il florivivaismo con la crisi si è deciso di abbandonare questi settori per dedicarsi con maggior vigore al nostro core business, costituito per l appunto dal Teletruk Il Teletruk è la macchina che al suo apparire, dieci anni fa, ha rivoluzionato il mondo della movimentazione industriale. Entrata successivamente nel settore Waste, quasi per caso, è diventata in breve tempo una delle macchine più versatili perché in grado di adattarsi facilmente alle applicazioni più diverse. Il Teletruk presenta le dimensioni compatte e la grande manovrabilità tipiche doti del carrello elevatore classico, a cui però aggiunge due caratteristiche uniche: la possibilità di estendere le forche sino a oltre 3 m in avanti e di brandeggiarle sul piano orizzontale di ben 110. Il tutto unito ad una capacità di carico di 3,5 tonnellate. Questo notevole mix di prestazioni fa del Teletruk una macchina estremamente versatile in grado di operare efficacemente quasi in ogni settore del riciclaggio e trattamento rifiuti. Dotato di un attacco standard FEM3 può montare rapidamente, grazie agli attacchi rapidi, decine di attrezzature diverse per svolgere al meglio ogni tipo di operazione. Con una pinza a bracci verticali si possono afferrare e movimentare agevolmente balle di carta, plastica o stracci per caricarle/scaricarle, grazie al braccio telescopico operando da un lato solo dei mezzi sino alla sponda opposta e anche in seconda fila. Equipaggiato con una benna svolge egregiamente il lavoro di una pala gommata e con la speciale benna con griglia a chiusura idraulica movimenta qualunque tipo di rifiuto sfuso inclusi materiali ingombranti di ogni tipo : scarti industriali, pneumatici, cartoni, ramaglie, ecc. Nel settore RAEE è perfetto per movimentare, con una pinza a bracci piani, ogni tipo di elettrodomestici dismessi senza danneggiare carrozzerie e tubazioni del gas evitando il rilascio nell ambiente di prodotti inquinanti quali, freon, olio, amianto. Il Teletruk è disponibile in una gamma da 2,5 sino a 3,5 t di portata e con trazione sia tradizionale a due ruote motrici che integrale con controllo antislittamento. Naturalmente anche il Teletruk è disponibile nella versione specializzata WasteMaster dotata di tutti gli accorgimenti costruttivi tipici quali: protezioni inferiori, griglie aggiuntive, filtri aria, ecc. 58 recycling gennaio 2010

5 settore edilizia e construction. La JCB ha avuto il grandissimo merito di aver saputo leggere prima di altri e con astuzia il mercato e aver preso la decisione di tarare la propria produzione già a partire dallo scorso anno. Questo ci ha permesso da un lato di ridurre i volumi senza la necessità di fermare gli stabilimenti, dall altro di implementare alcune importantissime modifiche alle linee di assemblaggio o addirittura riprogettare i propri stabilimenti: ne è un esempio la nuova fabbrica per gli escavatori pesanti o le nuove linee di assemblaggio dei mini escavatori. Inoltre JCB anche in questo caso anticipando la crisi ha dato vita nella seconda metà del 2008 a JCB Finance con l obiettivo di fornire ai nostri clienti soluzioni finanziarie innovative e complete nonché migliorare il supporto finanziario a disposizione dei nostri concessionari. Questo ci sta permettendo di offrire una gamma completa di leasing ed altri programmi finanziari destinati alla clientela, per creare nuove opportunità di vendita di macchine JCB, così come finanziare in modo flessibile lo stock e le macchine dei concessionari JCB. Per tornare invece ai nostri prodotti, abbiamo raggiunto una tale consapevolezza delle capacità progettuali e produttive di JCB che dal 1 ottobre 2009 tutti i mini escavatori hanno la garanzia standard di due anni». L Ing. Fiorentini, l ultima volta che l ho incontrato, mi diceva, a proposito del mercato italiano, che gli sembrava che il morto avesse messo il piede giù dal letto... mi conferma questa sensazione? Ci sono dati che confermano questo fatto? «È veramente molto, ma molto difficile giungere ad una reale fotografia del momento economico-finanziario: ogni mese è diverso dall altro. Diciamo che, anche da alcuni indicatori economico-finanziari, si percepisce un certo ottimismo e si potrebbe anche arrivare a pensare che la crisi abbia toccato il fondo. Certo che segnali di crescita però non si vedono ancora Alcuni strumenti importanti per stimolare il mercato già ci sono, è il caso per esempio della Tremonti ter, ma probabilmente ci sarà bisogno anche di altri per uscire da questa situazione. Nel breve periodo, ci auguriamo che questo fine anno possa essere diverso dall inizio». Per quanto concerne più propriamente il settore cave & construction, le nuove macchine pesanti di JCB cominciano a riscuotere i favori del mercato? «Sì, c è molto interesse attorno alla nostra gamma heavy line (pale gommate/escavatori cingolati e gommati). Siamo perfettamente consapevoli delle difficoltà ad essere protagonisti in un ambito così duro e impegnativo: a tal fine stiamo facendo un percorso a medio-lungo termine, che ci vede impegnati da un lato a mettere in campo prodotti di straordinaria efficienza e affidabilità, dall altro a strutturarci per poter affrontare insieme con i nostri dealer questo specifico settore, con servizi di assistenza ad hoc, manutenzioni programmate e gestioni dati da remoto. I 25 anni di esperienza di JCB Italia e la consapevolezza di aver raggiunto da un lato una ottima conoscenza del mercato italiano, dall altro di avere macchine e prodotti di ottima fattura e straordinaria efficienza, sono fattori che ci stanno dando quella giusta carica per farci conoscere ed apprezzare anche dai clienti delle cave!». Dal settore recycling, continuano a giungere per JCB gli ottimi segnali che avevamo constatato lo scorso anno? «Sì; come già ricordato, il recycling costituisce uno di quei settori a cui i nostri concessionari si sono dedicati con maggiore attenzione e successo». Tutto il nostro-vostro settore sta attendendo con grande impazienza il Bauma 2010: cosa ci dobbiamo aspettare da JCB? «In un 2009 avaro dal punto di vista dei numeri del mercato, JCB ha dato dimostrazione di essere un azienda viva e attiva sul mercato e proprio per questo la rassegna bavarese sarà anche per noi l occasione per presentare alcune novità di prodotto. Ma non le anticipo nulla e colgo l occasione per invitare lei e tutti i vostri lettori al nostro stand a Monaco.» gennaio 2010 recycling 59