PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA

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1 Istituto Comprensivo E. Fermi - Romano di Lombardia (BG) Scuola Secondaria di primo grado PROGRAMMAZIONE DI EDUCAZIONE FISICA CLASSE SECONDA SEZIONI A-B-C-D Anno scolastico

2 Finalità educative L educazione fisica concorre a promuovere l equilibrata maturazione psico-fisica del preadolescente, finalizzata alla presa di coscienza del valore del corpo inteso come espressione della personalità e come condizione relazionale, comunicativa, espressiva ed operativa. L attività motoria offre la possibilità di sperimentare la vittoria e/o la sconfitta modulando e controllando le proprie emozioni col gruppo dei pari. Attraverso il gioco gli alunni hanno la possibilità di verificare l importanza del rispetto delle regole concordate e condivise e dei valori etici che sono alla base della convivenza civile quali la lealtà, il senso di responsabilità e la negazione di qualsiasi forma di violenza. L attività ludico-sportiva diventa, quindi, promozione della capacità di vivere il proprio corpo in termini di dignità e di rispetto: è il conseguimento di capacità sociali, di rispetto per gli altri, di formazione alla vita attiva di gruppo in un ottica collaborativa di confronto. Opportunamente scelte e dosate, le attività motorie concorrono allo sviluppo di competenze che contribuiscono all acquisizione di sane abitudini di vita a tutela della salute e del benessere ( prevenzione all ipocinesia, a cattive abitudini alimentari, all uso di sostanze che inducono alla dipendenza) da rispettare anche in ambiti extrascolastici. Infine, l attività motoria praticata in ambiente naturale rappresenta un esperienza educativa integrata per creare dei futuri cittadini del mondo rispettosi dell ambiente nel quale vivono. Criteri, obiettivi, obiettivi di apprendimento, traguardi e competenze Criterio Obiettivo Obietti vi di appren diment o Tabella 1 Tragua rdi Tabella 2 Compet enze Tabella 3 Cr. 1 MIGLIORARE LE CAPACITÀ COORDINATIVE Cr.2 MIGLIORARE LE CAPACITÀ CONDIZIONALI Cr.3 COSTRUIRE UNA CULTURA SPORTIVA Ob. Utilizzare la coordinazione generale in funzione dell apprendimento dei gesti sportivi e dei vari codici espressivi Ob. Utilizzare la capacità di organizzazione spazio-temporali Ob. Incrementare la resistenza Ob. 2.2 Incrementare la velocità Ob. 2.3 Incrementare la mobilità Ob. 2.4 Incrementare la forza Ob. Conoscere gli obiettivi e le caratteristiche delle attività proposte Ob. 3.2 Comprendere ed utilizzare correttamente i termini specifici della disciplina Cr.4 SALUTE, SICUREZZA, PREVENZIONE E BENESSERE Ob. 4.1Relazionarsi positivamente con i compagni, manifestando autocontrollo in tutte le situazioni motorie Ob. 4.2 Conoscere, rispettare ed utilizzare le regole delle specialità ludico-sportive, le principali norme di sicurezza al fine di prevenire incidenti

3 Tabella 1. Corrispondenza tra obiettivi di apprendimento ed obiettivi dei criteri disciplinari Obiettivo di apprendimento 1 IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO Saper utilizzare e trasferire le abilità per la realizzazione dei gesti tecnici dei vari sport Saper utilizzare l esperienza motoria acquisita per risolvere situazioni nuove o inusuali 1.3 Utilizzare e correlare le variabili spazio-temporali funzionali alla realizzazione del gesto tecnico in ogni situazione sportiva 2 IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA 1.4 Sapersi orientare nell ambiente naturale e artificiale anche attraverso ausili specifici (mappe, bussole) Conoscere e applicare semplici tecniche di espressione corporea per rappresentare idee, stati d animo e storie mediante gestualità e posture svolte in forma individuale, a coppie e in gruppo 2.2 Saper decodificare i gesti di compagni e avversari in situazione di gioco e di sport 2.3 Saper decodificare i gesti arbitrali in relazione all applicazione del regolamento di gioco 3 IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY Padroneggiare le capacità coordinative adattandole alle situazioni richieste dal gioco in forma originale e creativa, proponendo anche varianti 3.2 Sa realizzare strategie di gioco mette in atto comportamenti collaborativi e partecipa in forma propositiva alle scelte della squadra 3.3 Conoscere e applicare correttamente il regolamento tecnico degli sport praticati assumendo anche il ruolo di arbitro o di giudice 4 SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA 3.4 Saper gestire in modo consapevole le situazioni competitive, in gara e non, con autocontrollo e rispetto per l altro, sia in caso di vittoria sia in caso di sconfitta 4.1 Essere in grado di conoscere i cambiamenti morfologici caratteristici dell età ed applicarsi a seguire un piano di lavoro consigliato in vista del miglioramento delle prestazioni 4.2 Essere in grado di distribuire lo sforzo in relazione al tipo di attività richiesta e di applicare tecniche di controllo respiratorio e di rilassamento muscolare a conclusione del lavoro 4.3 Saper disporre, utilizzare e riporre correttamente gli attrezzi salvaguardando la propria e l altrui sicurezza 4.4 Saper adottare comportamenti appropriati per la sicurezza propria e dei compagni anche rispetto a possibili situazioni di pericolo 4.5 Praticare attività di movimento per migliorare la propria efficienza fisica riconoscendone i benefici 4.6 Conoscere ed essere consapevoli degli effetti nocivi legati all assunzione di integratori, di sostanze illecite o che inducono dipendenza (doping, droghe, alcool) 3

4 Tabella 2. Traguardi per lo sviluppo delle competenze 1. L alunno è consapevole delle proprie competenze motorie sia nei punti di forza sia nei limiti 2. Utilizza le abilità motorie e sportive acquisite adattando il movimento in situazione 3. Utilizza gli aspetti comunicativo-relazionali del linguaggio motorio per entrare in relazione con gli altri, praticando, inoltre, attivamente i valori sportivi (fair play) come modalità di relazione quotidiana e di rispetto delle regole 4. Riconosce, ricerca e applica a sè stesso comportamenti di promozione dello star bene in ordine a un sano stile di vita e alla prevenzione 5. Rispetta criteri base di sicurezza per sè e per gli altri. 6. E capace di integrarsi nel gruppo, di assumersi responsabilità e di impegnarsi per il bene comune Tabella 3. Competenze Competenze europee per l apprendimento permanente 1. Comunicazione nella lingua italiana 2. Comunicazione nelle lingue straniere 3. Competenza matematica e competenze di base in scienza e tecnologia 4. Competenza digitale 5. Imparare ad imparare 6. Competenze sociali e civiche 7. Spirito di iniziativa e imprenditorialità 8. Consapevolezza ed espressione culturale Descrittori di riferimento al termine del i ciclo di istruzione - Interagisce in diverse situazioni comunicative esprimendo concetti, pensieri, sentimenti e fatti; ascolta le idee altrui ed esprime le proprie. - Legge, analizza e comprende testi e messaggi di diverse tipologie e complessità Produce testi e messaggi di diversa tipologia, adeguati allo scopo comunicativo e al destinatario. - Utilizza le lingue comunitarie per i principali scopi comunicativi, riconducibili al livello A1 (lingua francese) e A2 (lingua inglese) del quadro comune europeo di riferimento. - Riconosce e analizza situazioni problematiche, individua strategie di soluzione, utilizza le tecniche di calcolo appropriate, giustifica il procedimento seguito Osserva, analizza, descrive fatti e fenomeni, si pone domande, formula ipotesi e le verifica, realizzando semplici esperimenti Riconosce la complessità delle interazioni fra mondo naturale, artificiale e comunità umana, ne valuta le principali conseguenze Utilizza le TIC per comunicare con altri e scambiare informazioni e materiali, rispettando le regole della rete Utilizza le TIC per ricercare informazioni a supporto della sua attività di studio, ne valuta pertinenza ed attendibilità Produce, tramite le TIC, relazioni e presentazioni relative ad argomenti di studio È disponibile ad imparare e manifesta costante interesse e curiosità verso l apprendimento Pianifica la propria attività di studio in relazione al tempo disponibile, ai propri bisogni e modalità di apprendimento Riorganizza le proprie conoscenze alla luce delle nuove esperienze di apprendimento Si pone adeguatamente nel contesto scolastico e in un sistema di regole, che riconosce e rispetta Collabora in gruppo, sa confrontarsi con le diversità, è disponibile con gli altri Partecipa alla vita scolastica e della comunità sociale di appartenenza, riconoscendo i diversi ruoli e le responsabilità istituzionali Ha consapevolezza delle proprie risorse e delle opportunità a disposizione Propone idee, progetti, percorsi, attività Elabora progetti operativi fattibili e si mette in gioco per portarli a termine Riconosce, collocandoli nello spazio e nel tempo, aspetti fondamentali del patrimonio culturale, artistico, storico e ambientale del proprio territorio, dell Italia, dell Europa e del mondo Ha consapevolezza del valore culturale del territorio; è sensibile al problema della sua tutela e della sua valorizzazione Si impegna nei campi espressivi, motori ed artistici e mantiene un atteggiamento aperto verso la diversità dell espressione culturale. 4

5 Metodologia La scelta metodologica sarà effettuata cercando di creare le condizioni migliori di apprendimento degli alunni. Affinché ciò possa realizzarsi è necessario che: L alunno abbia sempre ben chiaro qual è l obbiettivo che si sta perseguendo. Ogni lezione sarà sempre preceduta ed arricchita, in itinere, da spiegazioni ed esempi Le situazioni di lavoro proposte dovranno essere tali da permettere all allievo di sperimentare varie soluzioni per poter poi scegliere quella più adatta Ogni unità di apprendimento dovrà prevedere momenti pratici e momenti di analisi, di riflessione e di sintesi, per realizzare,cosi, il passaggio dal concreto all astratto Le prestazioni e i risultati dell allievo non dovranno consistere unicamente nel far meglio l attività o il gioco, ma nella consapevolezza che le competenze apprese potranno essere utilizzate e trasferite in altri ambiti. Nell affrontare un argomento si partirà sempre da una situazione globale che rappresenta il momento in cui l allievo familiarizza con l argomento stesso. Dopo aver compreso globalmente ciò che deve fare subentrerà un momento più specifico, di tipo analitico, in cui dovrà avvenire la consapevolezza del come si deve fare per.. In questa fase verranno analizzate tutte quelle informazioni riguardanti la percezione del proprio corpo, dello spazio e del tempo, che sono le informazioni necessarie per la progettazione di un movimento ( problem-solving). Questa fase sarà ulteriormente rinforzata da un momento di verbalizzazione che permetterà all allievo di elaborare ed organizzare, a livello concettuale, ciò che ha appreso durante l esperienza motoria. In questo modo l allievo sarà masso nella condizione di agire da protagonista, verranno proposte situazioni dove non si definiscono i gesti motori, le regole, i compiti e i ruoli ma si lascia ad ognuno la passibilità di esprimere le proprie potenzialità per raggiungere l obiettivo prefissato ( metodo induttivo) In questa metodologia svolge una funzione importantissima il ruolo dell errore visto come momento di rettifica, di revisione e quindi di crescita, di cambiamento e non come situazione frustrante da evitare Gli automatismi che si raggiungeranno non saranno rigidi (ripetizione meccanica del gesto o di uno schema ottenuto con l addestramento) ma saranno adattabili e trasferibili in altri ambiti motori e concettuali. L apprendimento e la condivisione delle regole saranno indotte durante tutte le occasioni di giochi motori sia individuali che di squadra.( metodo deduttivo) Le lezioni si svolgeranno in palestra e, condizioni atmosferiche permettendo, saranno svolte all aperto. Per la proposta delle attività teoriche si utilizzerà la metodologia del cooperative- learning perché migliora l apprendimento e facilita lo sviluppo di abilità cognitive di alto livello e l attitudine a lavorare con gli altri. Materiali e strumenti - Piccoli attrezzi - Grandi attrezzi - Cronometro - Bindella/metro - Quotidiani, riviste - Piantine - Internet - Computer - DVD - Lavagna interattiva - Televisore - Lettore CD 5

6 Verifiche e valutazione Le verifiche svolte prevalentemente tramite prove pratiche sia individuali che di gruppo o personalizzate se opportuno, sono riferite agli obiettivi analizzati in termini di prestazioni e osservazioni. Si adottano le seguenti modalità: - verifiche oggettive con misurazione della prestazione - verifiche scritte/colloqui delle conoscenze acquisite - osservazioni sistematiche dell alunno durante lo svolgimento delle lezioni (osservazione dei comportamenti cognitivi, operativi e relazionali) - osservazione sull acquisizione e applicazione delle tecniche e delle regole in riferimento al livello di partenza - osservazione dei risultati quotidiani al fine di valutare l interesse, l impegno, l attenzione, la collaborazione, il livello di socializzazione, la capacità di elaborazione personale. Per la valutazione diagnostica quindi si analizzano, tramite osservazioni dirette e prove d ingresso, conoscenze, abilità, competenze, comportamenti relazionali e meta cognitivi. Per la valutazione formativa si procede quindi all individuazione dei punti di forza e di debolezza di ciascun studente attraverso le osservazioni sistematiche dei suoi comportamenti e l analisi delle sue prestazioni. Queste stesse informazioni consentono di confermare o di correggere le linee della programmazione e di intraprendere in itinere attività di recupero, di consolidamento e di potenziamento a favore degli alunni stessi. Per la valutazione sommativa, si utilizza la scala di misurazione in decimi, da 3 a 10, viene considerato il raggiungimento degli obiettivi specifici di apprendimento anche in relazione alla situazione iniziale di ciascun allievo. Moduli di apprendimento 1 IL CORPO E LA SUA RELAZIONE CON LO SPAZIO E IL TEMPO RISCOPRIRE LE PROPRIE CAPACITÀ MOTORIE Conoscere il proprio peso e la propria altezza Conoscere la forza rapida degli arti inferiori (test di Abalakov) 2.4 Conoscere la propria velocità (metri 30) Conoscere la forza degli arti superiori ( lancio della palla medica Kg.2da seduti a due mani dal petto) 2.4 Conoscere la propria resistenza organica generale (metri 800) Misurare la propria coordinazione oculo-manuale ( lanci di precisione) Conoscere la propria mobilità della c.v. 2.3 Individuare i propri punti di forza e i propri limiti e cercare di migliorare I VOLTEGGI ALLA CAVALLINA Conoscere le nozioni generali della ginnastica artistica Conoscere le caratteristiche riguardanti l utilizzo della pedana e della cavallina Sapere che un volteggio scolastico prevede lo svolgimento di cinque fasi e quali sono Sapere in quali casi un volteggio è considerato nullo 6

7 Saper eseguire una battuta a piedi pari in pedana Saper eseguire una serie di rimbalzi in pedana per individuare la zona migliore di battuta Saper eseguire una rincorsa con velocità progressiva, appoggio dell avampiede, oscillazione delle braccia flesse a ritmo della corsa, leggero anticipo delle ginocchia rispetto al piede Saper eseguire un pre-salto alto e lungo per favorire l elevazione del corpo e ricordare che l'ultimo appoggio del piede non deve mai essere troppo vicino alla pedana Saper eseguire una rincorsa, pre-salto, battuta a piedi pari arrivando in stazione eretta sul materassino anche dopo aver superato una serie di attrezzi posti tra la pedana e il materassino Controllare la posizione delle braccia che devono essere portate entrambe avanti per una corretta posizione delle mani sulla cavallina Saper controllare il proprio corpo contraendo il muscoli addominali e i glutei Saper eseguire, con le mani in appoggio sulla cavallina, una serie di rimbalzi curando che gli arti inferiori siano tesi e/o flessi, ricercando l'allungo delle spalle Saper controllare il proprio corpo in uscita e ricadere in stazione eretta Saper eseguire un uscita personalizzata Saper eseguire un salto con arrivo in ginocchio, un salto a due tempi, un frammezzo a raccolta, un frammezzo divaricato Conoscere il regolamento della specialità sportiva 4.2 MOBILITÀ ARTICOLARE Non si svolgerà un modulo finalizzato esclusivamente alla mobilizzazione generale o settoriale, bensì si svolgeranno esercizi nell ambito di ogni lezione finalizzati al 2.3 miglioramento della stessa Conoscere il significato del termine mobilità articolare Conoscere e saper utilizzare le seguenti metodiche mobilizzanti: mobilizzazione attiva 2.3 mobilizzazione passiva mobilizzazione mista Sapere che la mobilità articolare va migliorata, poiché un ampia escursione motoria è il presupposto per la realizzazione del gesto motorio coordinato Moduli di apprendimento 2 IL LINGUAGGIO DEL CORPO COME MODALITÀ COMUNICATIVO-ESPRESSIVA I GIOCHI DI SQUADRA Saper decodificare gesti arbitrali in relazione all'applicazione del regolamento di gioco 4.2 Saper utilizzare i gesti arbitrali per poter dirigere un gioco 4.2 Utilizzare in forma espressiva, creativa originale il proprio corpo e gli oggetti 7

8 Moduli di apprendimento 3 IL GIOCO, LO SPORT, LE REGOLE E IL FAIR PLAY GIOCHI PRE-SPORTIVI CON LA PALLA Lanciare ricevere passare la palla con due e una mano Saper valutare la propria distanza dagli avversari e dai compagni per dosare la forza nei lanci della palla o nei passaggi Scegliere il tipo di lancio, la traiettoria, la direzione da imprimere alla palla Decidere la propria posizione in campo in relazione a quella della palla, degli avversari o dei compagni Utilizzare in modo vantaggioso tutto lo spazio a disposizione senza concentrare in zone limitate del campo l azione di gioco Conoscere l organizzazione del gioco e le finalità Conoscere le regole del gioco proposto 4.2 SVILUPPO DI UNA CULTURA SPORTIVA Partecipare alle competizioni sportive Rispettare i compagni e gli avversari Accettare la vittoria e la sconfitta Accettare le decisioni arbitrali Utilizzare le abilità apprese nella pratica ludico-sportiva IL SALTO IN ALTO Determinare esattamente il piede di spinta e di stacco Effettuare dopo una breve rincorsa ¼ di giro in volo ed atterrare al suolo sullo stesso arto di spinta Eseguire dei salti in elevazione, dopo una breve rincorsa, con tecnica frontale, ricadendo sui materassi con lo stesso arto di spinta Correre in curva, su tracciato precedentemente disegnato al suolo, per almeno 5 appoggi consecutivi Determinare il piede di stacco ed individuare di conseguenza la partenza del salto a destra e a sinistra dei ritti Determinare su indicazione il punto di inizio della rincorsa e segnarlo a terra (contando piedi in orizzontale dal primo ritto e dal punto così determinato piedi in verticale) Correggere, su indicazione dell insegnante, il punto di partenza della rincorsa allontanandola o avvicinandola di alcuni passi se necessario Eseguire una rincorsa a velocità progressiva, mantenendo la velocità anche nel tratto in curva Effettuare la battuta nella zona evidenziata, interna al primo ritto Effettuare, dopo uno stacco in elevazione, ¼ di giro in volo a destra o sinistra presentando il dorso all asticella 8

9 Atterrare sui materassoni con la parte alta del dorso evitando di assumere la posizione seduta sull asta durante il suo valicamento e l appoggio anticipato degli avambracci Conoscere il regolamento del salto in alto Utilizzare una terminologia corretta 3.2 Sapere che l elevazione è la capacità di staccarsi da terra vincendo la forza di gravità Sapere in quale sport è importante possedere tale abilità Sapere che per migliorare l elevazione è necessario sviluppare la forza degli arti inferiori, migliorare la velocità di contrazione dei muscoli e apprendere la tecnica IL SALTO IN LUNGO Saper determinare l arto di spinta ed utilizzare sempre lo stesso nell azione dinamica del salto Saper determinare il punto di inizio della rincorsa misurato in piedi 4.2 Rispettare la zona di battuta in pedana Variare, su indicazione dell'insegnante, il punto di inizio della rincorsa per il salto, allontanandolo o avvicinandolo dalla linea di battuta in base agli eventuali salti nulli per invasione o per salti eseguiti troppo distanti dall asse di battuta Effettuare una battuta in pedana, dopo una rincorsa di velocità progressiva, accentuando l azione anticipata delle ginocchia Trasformare una rincorsa di velocità progressiva in un salto in estensione, dopo aver effettuato una battuta ad un piede e ricadendo a piedi pari 2.4 Atterrare il più lontano possibile in avanti con il corpo, rispetto al punto di atterraggio dei piedi Conoscere il regolamento della specialità 4.2 LA CORSA PIANA 30M, 80M E 100M Passare rapidamente da una situazione statica ad una situazione dinamica reagendo ad uno stimolo esterno 2.2 Riconoscere il punto di partenza e il punto di arrivo dei 30, 80 e 100 m Saper individuare le corsie della pista Rispettare le corsie evitando di compiere invasioni Assumere una corretta posizione di partenza Saper posizionare i blocchi di partenza secondo le proprie caratteristiche (uscita dai blocchi) Accentuare lo sbilanciamento del busto in avanti al momento della partenza Effettuare la corsa sincronizzando il movimento degli arti inferiori con quelli degli arti superiori Arrestare l azione dinamica della corsa solo dopo aver oltrepassato la linea di arrivo 2.2 Saper correre i 30, 80 e i 100 mt nel minor tempo possibile 2.2 Rispettare il regolamento della specialità 4.2 Sapere che le corse di velocità potenziano soprattutto le capacità coordinative Sapere che la velocità è la capacità di realizzare un movimento nel minor tempo possibile Sapere che esistono diverse forme di velocità (reazione, esecuzione, traslocazione) 9

10 Conoscere le regole per migliorare la propria velocità LA STAFFETTA Comprendere l organizzazione del lavoro a squadre 4.1 Correre impugnando il testimone in maniera corretta Saper effettuare partenze a quattro appoggi Mantenere una velocità di corsa per tratti di 100 m. 2.2 Riconoscere sulla pista le zone di precambio (m. 10) e di cambio (m. 20) del testimone Segnalare verbalmente al compagno il momento di avvio dell azione di corsa nel momento del passaggio del testimone Assumere, nella zona di cambio, una posizione di attesa del testimone all interno o all esterno della corsia in base alla frazione di corsa da percorrere Saper ricevere il testimone volgendo le spalle al compagno durante la fase di cambio Essere in grado, lavorando a gruppi di quattro, di portare correndo il testimone della staffetta dalla partenza all arrivo, passandolo in successione ai propri compagni nel minor tempo possibile rispettando le zone di cambio e precambio Conoscere il regolamento della specialità 4.2 Utilizzare una terminologia corretta 3.2 PREPARAZIONE CORSA CAMPESTRE Correre a ritmo personale per tempi prestabiliti ricercando un incremento metrico Correre distanze prestabilite mantenendo un ritmo costante di corsa senza brusche accelerazioni Correre per tempi stabiliti, progressivamente crescenti, contando i numeri dei giri effettuati Migliorare l assetto di corsa Correre una distanza prefissata m e m per le femmine e m e m per i maschi nel minor tempo possibile e ricordare il tempo di lavoro impiegato Correre la distanza di 1.600m circa per le femmine e di 1900mt circa per i maschi ricercando un miglioramento cronometrico progressivo Conoscere le caratteristiche della capacità di resistenza Conoscere i tipi di resistenza Sapere che si può migliorare la propria resistenza agendo su fattori biologici, tecnici e psicologici LANCIO DEL PESO Impugnare con sicurezza il peso con le 5 dita ricercando l impugnatura digitale e non palmare e mantenerlo appoggiato tra spalla e collo fino al momento del lancio Saper effettuare passi ravvicinati e successivi 10

11 Determinare il punto di inizio della rincorsa laterale all interno della pedana, provando lo spostamento necessario per arrivare con gli arti inferiori divaricati, al limite del cordolo della pedana Effettuare da fermi il lancio del peso con una leggera parabola, evitando il lancio strappato 2.4 Completare la spinta dell arto superiore con quella degli arti inferiori e la torsione del busto Far ricadere il peso all interno del settore di lancio Mantenersi in equilibrio all interno della pedana dopo la spinta del lancio Uscire dalla parte posteriore della pedana al termine del lancio 4.2 Conoscere le regole della specialità sportiva 4.2 Utilizzare una terminologia specifica 3.2 Moduli di apprendimento 4 SALUTE E BENESSERE, PREVENZIONE E SICUREZZA L'ALIMENTAZIONE Conoscere il significato di dieta inteso come regime alimentare, anche attraverso letture Sapere quali sono i principi alimentari, quale funzione svolgono e in quali cibi sono contenuti Sapere in che quantità, questi principi alimentari, devono essere introdotti giornalmente nel nostro organismo Conoscere i sette gruppi fondamentali di alimenti e le loro proprietà Sapere come deve essere organizzata una dieta equilibrata Sapere che esistono alimenti più indicati per ciascun sport praticato Conoscere il metabolismo basale e saper calcolare il proprio fabbisogno calorico giornaliero IL COMPORTAMENTO DEL CICLISTA Sapere che il codice della strada disciplina la circolazione di qualsiasi utente della 4.2 strada:pedoni, ciclisti,motociclisti,autisti. Sapere che il Codice della strada è un insieme di norme giuridiche che hanno lo scopo di garantire la sicurezza sulle strade e che, come tali, vanno rispettate pena 4.2 l applicazione di sanzioni più o meno pesanti. Conoscere i diritti e i doveri del ciclista 4.2 Conoscere le parti della bicicletta ed essere a conoscenza del fatto che alcune delle sue parti vanno tenute obbligatoriamente funzionanti Conoscere i segnali stradali utili al ciclista. Sapersi muovere riconoscendo i segnali stradali e mettendo in atto comportamenti corretti seguendo percorsi predisposti in palestra e/o in ambiente naturale. LE DEVIAZIONI DEL SISTEMA SCHELETRICO Conoscere le funzioni del sistema scheletrico Sapere che le ossa si distinguono in lunghe, corte, piatte 11

12 Conoscere le principali ossa del corpo Conoscere le caratteristiche della struttura della colonna vertebrale Distinguere i vario tratti della colonna vertebrale in base alle funzioni e alle caratteristiche Conoscere il nome delle curve fisiologiche 3.2 Sapere che cattive abitudini di vita e posture scorrette determinano alterazioni delle curve fisiologiche Sapere cosa sono come si manifestano e il perché si verificano tali deviazioni Sapere la differenza tra paramorfismi e dismorfismi 3.2 Sapere quale prevenzione e benefici produce il movimento a livello osseo ed articolare Il decalogo dello zainetto Romano di Lombardia, 7 novembre 2015 Nome Cognome docente, classe Cinzia Avallone classe 2B-2C-2D Nome Cognome docente, classe Silvia Lucchini classe 2A 12

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