SIL Sardegna Applicativo dell Osservatorio del Mercato del Lavoro (OML)

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1 SIL Sardegna Applicativo dell Osservatorio del Mercato del Lavoro (OML) Documento redatto dall Osservatorio regionale del mercato del lavoro quale contributo alla conferenza regionale per l occupazione

2 INDICE DEGLI ARGOMENTI Il Sistema informativo sul lavoro...3 Definizione e storia... 3 L applicativo dell Osservatorio del mercato del lavoro (O.M.L. ) inserito all intero del SIL Sardegna... 5 Modello organizzativo... 5 Le informazioni che si possono ottenere dall O.M.L. del SIL Sardegna... 6 Gli interventi da fare per migliorare l applicativo dell O.M.L. del SIL Sardegna

3 Il Sistema informativo sul lavoro Definizione e storia I sistemi informativi sul lavoro fanno la loro comparsa nel panorama legislativo nazionale con la legge 469/97, cioè, con la legge che trasferisce alle regioni le funzioni e i compiti in materia di mercato del lavoro. In particolare, all articolo 11 si definisce il SIL come un insieme di strutture organizzative, di risorse hardware, software e di rete, per lo svolgimento delle funzioni e dei compiti assegnati alle Regioni in materia di collocamento e di politiche attive del lavoro. Prima di allora, infatti, le banche dati utilizzate dalle Sezioni Circoscrizionali del Lavoro e del Collocamento Agricolo (S.C.I.C.A.), non rappresentavano un sistema integrato di banche dati poiché le stesse erano indipendenti fra loro e non costituivano, come dice appunto la legge, un insieme di elementi organizzati in maniera tale da formare un complesso organico. In altri termini, prima della legge 469/97 veniva a mancare il requisito tipico del sistema, essendo ogni ufficio un universo a se stante. D altra parte, l apparato tecnologico di supporto alle attività amministrative messo in piedi dallo Stato era commisurato alle funzioni che avevano gli uffici di collocamento, cioè quelle meramente burocratiche di certificazione dello stato di disoccupazione. Bisogna anche dire, però, che le tecnologie per la gestione dei dati in formato elettronico e per la comunicazione a distanza non erano ancora alla portata di tutti, spesso erano costose, troppo sofisticate e richiedevano grandi quantitativi di memoria. Solo alla fine degli anni novanta sono stati fatti dei grandi passi avanti: le case produttrici di software hanno reso più accessibili i programmi per la gestione di grossi flussi di dati, i quali, nel frattempo, si sono anche evoluti; i costi delle memorie hardware sono scesi, e, soprattutto, internet si è diffuso fra la grande massa quale mezzo di comunicazione a distanza. Nel frattempo, gli uffici del lavoro subivano, probabilmente, la più vasta trasformazione che un ramo di amministrazione dello Stato abbia mai visto in un arco temporale di mezzo secolo. Infatti, non solo si trasferivano le competenze dallo Stato alle Regioni (D. lgs. 469/97), ma mutava anche la legislazione del lavoro, con la prima legge di riforma che risale proprio al 1997 (L.196/97, il cosiddetto pacchetto Treu ). Cambiava anche la filosofia di funzionamento dei vecchi uffici di collocamento, che da meri certificatori burocratici divenivano, almeno nella visione ideale del legislatore, dei veri e propri servizi per il cittadino. Il focus degli uffici si sposta, così, dalle procedure e dai timbri ad un approccio finalizzato a garantire un orientamento attivo per gli utenti. In quest ottica, la scheda anagrafica e professionale prende il posto del cartellino (vecchio modello C1) e, sul piano dei contenuti, tende ad assumere le vesti di un vero e proprio curriculum. Il concetto di presa in carico dell utente diviene l elemento portante del nuovo sistema di servizi all impiego, che puntano a inserire la persona giusta al posto giusto, passando, se del caso, anche attraverso percorsi individualizzati di formazione professionale. Nel giro di pochi anni, agli impiegati degli uffici del lavoro viene chiesto non solo un cambiamento di mentalità, ma anche una diversa professionalità e un nuovo approccio nei confronti dell utenza. Funzionalmente si adeguano procedure, strumenti e ambienti di lavoro: l ufficio con la scrivania prende il posto dell enorme sala con gli sportelli che separano, anche in senso fisico, l impiegato dal cittadino. Anche le statistiche amministrative, in passato, venivano rilevate con enormi difficoltà da ogni sezione circoscrizionale. Le stesse, venivano poi aggregate dagli uffici che avevano una competenza territoriale più ampia (Direzioni Provinciali e Regionali del lavoro), applicando una metodologia di tipo bottom up, che parte, cioè, dal basso ed arriva, per aggregazione dei dati, a livelli territoriali superiori. 3

4 A questo riguardo, va sottolineata anche l importanza che riveste la Borsa Continua Nazionale del lavoro, quale sistema integrato ai SIL regionali per le attività di incrocio domanda/offerta di lavoro, introdotto con la Legge 30/2003. Pertanto, dal punto di vista prettamente informatico, oggi il SIL Sardegna rappresenta una banca dati centralizzata ed una rete telematica che mette in relazione i 28 Centri dei servizi per il lavoro (CSL), le Province, l Agenzia regionale e l Assessorato del lavoro. Questi organismi sfruttano la normale rete pubblica, cioè internet, per l inserimento e la consultazione dei dati relativi ai cittadini, alle imprese, agli avviamenti, alle cessazioni ed ai servizi erogati. Dunque, non più tante banche dati indipendenti l una dall altra e presenti in ogni ufficio del lavoro, ma un unico sistema alimentato a distanza e visibile a tutti gli addetti ai lavori per la porzione di territorio di propria competenza e in relazione alle funzioni attribuite dalla legge a ciascun organismo. Per quanto concerne gli avviamenti e le cessazioni al lavoro, identificati, in passato, con il termine di adempimenti amministrativi, non si può, in questa sede, tralasciare l importante innovazione che, dal 1 marzo, ha subìto il sistema con l entrata in vigore del decreto interministeriale del 30 ottobre 2007 per le comunicazioni obbligatorie on line. Infatti, a partire da tale data tutti gli avviamenti, le cessazioni, le proroghe e le trasformazioni di contratti di lavoro vengono caricati nel sistema direttamente dai datori di lavoro o dai soggetti abilitati per conto di questi ultimi (ad esempio i consulenti del lavoro). Questo decreto ha di fatto sancito non solo la fine di un onere enorme per gli uffici del lavoro, fino ad allora deputati al caricamento dei dati, ma un nuovo interessamento da parte dello Stato al quale, si ricorda, rimangono comunque competenze ispettive di monitoraggio e di valutazione delle politiche del lavoro. Ma il SIL non è soltanto questo, dal punto di vista del software, il SIL rappresenta anche un insieme modulare di programmi, ciascuno indipendente dall altro sotto il profilo delle funzioni che svolge all interno del sistema ma interagente con tutti gli altri sotto il profilo dello scambio dei dati. Secondo una classificazione di tipo funzionale, nel SIL Sardegna, allo stato attuale, possono essere individuati i seguenti moduli, ciascuno abilitato a svolgere un determinata funzione: 1. il gestionale denominato L@bora, che è in grado di gestire l anagrafica dei cittadini, delle imprese e di tutte le attività di carattere amministrativo svolte dai Centri dei servizi per il lavoro. Il programma rappresenta anche una rete intranet virtuale (cosiddetta VPN - virtual private network), visibile, cioè, solo agli addetti ai lavori. 2. un applicativo per svolgere le attività statistiche sui dati caricati o rilevati dal sistema. Questo modulo utilizza il programma denominato Microstrategy per le attività di interrogazione della banca dati e costruzione dei reports e costituisce l elemento portante dell applicativo dell Osservatorio del mercato del lavoro inserito all interno del SIL Sardegna. 3. Un portale web denominato Sardegna Lavoro, visibile a tutti gli utenti internet all indirizzo: nel quale sono contenute tutte le informazioni che riguardano il mercato e le politiche del lavoro, oltre che una bacheca degli annunci di lavoro. 4. Un motore di ricerca per le attività di incrocio della domanda con l offerta di lavoro. 5. Un sistema che permette sia il caricamento dei dati da parte dei datori di lavoro, o dei soggetti abilitati per conto di questi ultimi, che il dialogo con il Ministero del lavoro per lo scambio dei dati relativi agli avviamenti, alle cessazioni, alle proroghe e alle trasformazioni di contratti di lavoro. 6. Un sistema per la rilevazione dei fabbisogni formativi sul territorio e per l integrazione dei sistemi dell istruzione, della formazione professionale con quello del lavoro, nel quale è inserito anche il cosiddetto catalogo dell offerta formativa. 4

5 Come si può notare dunque, il SIL Sardegna rappresenta un sistema complesso, fatto non solo di apparati di rete, hardware e software, come inizialmente definito anche dal decreto legislativo del 1997, ma costituisce anche un elemento strategico per la gestione dei nuovi servizi per l impiego e per effettuare il monitoraggio e la valutazione del mercato e delle politiche del lavoro. Non bisogna, infine, dimenticare i numerosi interventi di carattere normativo e definitorio che in questi anni hanno connotato il SIL modificandone la natura, le finalità di utilizzo e l importanza che lo stesso riveste. Va da se che il SIL Sardegna debba essere valutato in un ottica di work in progress, suscettibile di adeguamenti e sistematizzazioni al fine di renderlo compatibile con le esigenze locali e gli standard richiesti a livello nazionale (vedi comunicazioni obbligatorie on line, Borsa Continua Nazionale del Lavoro, integrazione dei sistemi dell istruzione e della formazione professionale con quello del lavoro). L applicativo dell Osservatorio del mercato del lavoro (O.M.L. ) inserito all intero del SIL Sardegna Modello organizzativo Il nuovo sistema che permette la rilevazione delle statistiche sui dati inseriti nel SIL Sardegna è stato progettato in maniera tale che queste attività non interferiscano con le operazioni di carattere gestionale di inserimento, modifica, e cancellazione di dati, come d altra parte, vogliono le nuove teorie sulla creazione di conoscenza da grandi patrimoni informativi posseduti da aziende o pubbliche amministrazioni, teoria meglio nota con il termine business intelligence. Questa soluzione, che rappresenta anche una novità rispetto al passato, ha notevoli implicazioni sotto il profilo operativo. Innanzitutto, la costituzione di una banca dati distinta da quella gestionale per svolgere le attività di carattere statistico; la necessita di aggiornare periodicamente questa banca dati con quelli che vengono inseriti nella banca dati utilizzata quotidianamente dagli operatori dei centri dei servizi per il lavoro nello svolgimento delle loro funzioni e, da ultimo, anche caricati dalle imprese relativamente alle assunzioni, cessazioni, proroghe e trasformazioni di contratti di lavoro. Questa soluzione innovativa non è stata solo dettata da scelte di carattere politico o da nuove teorie sopraggiunte sull utilizzo dei dati interni alle amministrazioni pubbliche, ma è stata anche imposta a causa delle dimensioni che la banca dati avrebbe raggiunto attraverso la centralizzazione della stessa e l accorpamento delle 28 banche dati presenti nei rispettivi uffici del lavoro. Inoltre, era necessario che le operazioni statistiche non rallentassero le normali operazioni di immissione dati, già rallentate a causa della distanza della banca dati, non più localizzata, appunto, all interno dell edificio del centro per il lavoro. Infine, dal punto di vista teorico, costituisce buona norma separare le attività gestionali da quelle statistiche perché, per queste finalità, è necessario che i dati non mutino di continuo come, invece, avviene nelle banche dati gestionali. La logica che è stata utilizzata nella realizzazione dell OML inserito all interno del SIL Sardegna è riconducibile a quella del magazzino dei dati, o, come di dice, in inglese, del data warehouse (DW). In base a questa metodologia i dati presenti nel sistema gestionale vengono registrati in un altra banca dati detto, appunto data warehouse, (letteralmente magazzino di dati ), con l inserimento della data di caricamento nello stesso. Questo processo che, sotto il profilo informatico, si traduce in un indicizzazione dei dati, permette un altra novità rispetto al passato, ossia, la possibilità di analizzare un determinato fenomeno rispetto alla variabile tempo. Si è stabilito, infine, che i dati venissero aggiornati ogni settimana e che l ultimo salvataggio mensile venisse conservato come storico relativo a quel mese. Queste scelte rappresentano, infatti, un giusto equilibrio fra 5

6 costi relativi alle operazioni di salvataggio ed alle dimensioni della banca dati che queste operazioni comportano e benefici che si possono ottenere attraverso il monitoraggio dell occupazione e della disoccupazione, per i quali fotografie mensili appaiono più che sufficienti. Il programma che è stato adottato per svolgere queste operazioni è prodotto dalla società Microstrategy, impresa leader nel campo delle soluzioni per la business intelligence. Tale programma prevede un articolazione degli utenti in relazione alle funzioni che gli stessi sono abilitati a svolgere all interno del sistema. Nel dettaglio, tali utenti sono di quattro tipologie, e cioè: 1. amministratore 2. architetto 3. utente creative 4. utente client L amministratore rappresenta la massima abilitazione possibile perché è in grado di svolgere tutte le operazioni, fra cui quelle di gestione degli utenti del sistema. Attualmente l utenza di amministratore è attribuita al personale tecnico del raggruppamento temporaneo di impresa (RTI) che sta completando il SIL Sardegna. L architetto si colloca ad un gradino inferiore rispetto all amministratore ed è abilitato a svolgere funzioni di elevato livello sul DW. Queste operazioni permettono, fra l altro, la modifica del DW; l importazione di nuove variabili dalla banca dati gestionale al DW; la creazione di nuovi elementi per la realizzazione dei reports. In sostanza, rispetto all amministratore, non gli sono permesse le funzioni di amministrazione del sistema propriamente dette, che permettono cioè, la gestione degli utenti. Per evitare dei conflitti informatici con lo stesso amministratore, allo stato attuale alcune funzionalità tipiche dell architetto, come quelle dell aggiornamento del DW e dell importazione di nuovi dati dal gestionale, sono state disabilitate. Al momento le attività di architetto sono attribuite al personale dell Agenzia Regionale per il lavoro. Gli utenti creative si collocano ad un gradino ancora più in basso e possono realizzare i reports manipolando gli oggetti già presenti nel sistema e creati o dall architetto o dall amministratore. In pratica, non gli è consentito aggiornare il DW e creare nuovi elementi. Attualmente, la Regione e le Province, sono utenti creative. Gli utenti client possono solamente interrogare i reports realizzati dagli utenti al di sopra di loro, cioè creative, architetto e amministratore. Allo stato attuale, tutti i centri dei servizi per il lavoro sono utenti client. Questa ripartizione dei compiti non è stata dettata solo da ragioni di carattere normativo, ma anche da motivi di carattere tecnico ed economico. Infatti, un corretto utilizzo del sistema vuole che a modificare il DW sia un solo soggetto perché altrimenti si creerebbero dei conflitti nel sistema, come peraltro successo fra amministratore e architetto; allo stesso modo, gli utenti creative non sono abilitati a creare nuovi elementi per la costruzione dei reports, perché è buona prassi che la progettazione sia in capo ad un solo soggetto, cioè all architetto. Infine, la scelta di attribuire ai centri dei servizi per il lavoro l abilitazione di tipo client, sembra dettata più da ragioni di carattere economico che non da motivi puramente tecnici. Le informazioni che si possono ottenere dall O.M.L. del SIL Sardegna Come visto in precedenza, il SIL Sardegna rappresenta anche una banca dati di tipo amministrativo e, in quanto tale, è stato progettato, prima di tutto, per agevolare i centri dei servizi per il lavoro nello svolgimento dei compiti istituzionali loro conferiti. In subordine a questa principale finalità il SIL Sardegna può essere utilizzato per scopi statistici, proprio perchè in esso sono contenuti tutti i dati delle persone alla ricerca di un 6

7 lavoro, delle imprese, e degli adempimenti amministrativi. Dunque, attraverso il conteggio di determinate variabili, è possibile, ad esempio, avere informazioni sui flussi occupazionali, sugli aggregati dell offerta di lavoro (disoccupati, occupati, forze di lavoro), sulle professionalità richieste dalle imprese. Tuttavia, sotto il profilo pratico, si presentano svariate criticità, in parte oggi superate grazie alla tecnologia adottata, ma in parte irrisolvibili proprio perché il SIL Sardegna non è stato progettato per svolgere prioritariamente finalità statistiche. Sarebbe, infatti, un errore pensare che il SIL Sardegna debba servire principalmente a produrre dati relativi al mercato del lavoro semplicemente perché quelle tradizionalmente disponibili (di fonte Istat) non arrivano al livello di dettaglio desiderato. Sarebbe inoltre, un errore pensare di sostituire le indagini statistiche con i dati di fonte amministrativa, poiché sussistono tuttora dei problemi non ancora risolti. Innanzitutto, esistono differenze di carattere definitorio che si traducono in discrepanze anche sostanziali fra dato statistico e amministrativo. Infatti, le definizioni di persona in cerca di occupazione e di occupato non coincidono perfettamente nelle due accezioni. Anche se il legislatore nazionale ha voluto ridurre la distanza avvicinando le definizioni amministrative a quelle utilizzate per finalità statistiche, esistono ancora delle differenze, soprattutto in merito alle modalità di accertamento della stato di disoccupazione. Infatti, con il decreto legislativo 297/02 è stato introdotto in campo amministrativo il concetto della disponibilità immediata a svolgere un attività lavorativa, fino ad allora non richiesta per l iscrizione alle liste di collocamento. Tuttavia, mentre per gli uffici dei servizi per il lavoro è sufficiente la dichiarazione resa dal disoccupato, nelle indagini statistiche, questa condizione viene accertata attraverso dei comportamenti che il disoccupato deve aver posto in essere entro un determinato periodo di tempo prima dell intervista. In particolare, secondo le indagini statistiche è disoccupata la persona che dichiara di essere immediatamente disponibile a svolgere un occupazione e che, al contempo, abbia compiuto, nel mese di riferimento, almeno un azione di ricerca di lavoro, attraverso, ad esempio, la spedizione di un curriculum o la partecipazione ad un concorso pubblico. Dunque, come si può facilmente immaginare, nell accezione amministrativa l insieme delle persone in cerca di un lavoro risulterà maggiore di quello che si ricava attraverso l indagine statistica ed utilizzando le definizione accettate a livello internazionale. Pertanto, la diatriba su quanti siano effettivamente i disoccupati continuerà ad esistere semplicemente perchè l accertamento della condizione di disoccupato è diversa fra indagini statistiche e servizi per il lavoro. Anche in riferimento alla definizione di occupato sono riscontrabili delle differenze. In particolare, nell accezione statistica l elemento che determina il fatto di essere occupato o meno, è il reddito che vede essere percepito per almeno un ora di lavoro in una settimana presa come riferimento nell ambito del trimestre (anche se con l indagine cosiddetta continua sulle forze di lavoro sembrerebbe che sia sufficiente aver lavorato un ora nel trimestre per essere considerato occupato!). Nella definizione amministrativa, invece, il cittadino conserva lo stato di disoccupazione anche a seguito di svolgimento di attività lavorativa tale da assicurare un reddito annuale non superiore a quello minimo soggetto ad imposizione fiscale, oggi stabilito in 8mila Euro, per un lavoratore dipendente, e in 4mila e ottocento Euro per un lavoratore autonomo. Tuttavia, questa caratteristica è riscontrabile solamente al momento della dichiarazione dei redditi, cioè circa 4/6 mesi dopo la conclusione dell anno di riferimento, cioè troppo in ritardo rispetto a quando sarebbe invece utile avere questo tipo di informazione. Per questo motivo il SIL Sardegna, consente di considerare occupata la persona che in un determinato giorno (il venerdì) risulta avviato al lavoro a prescindere dal reddito percepito. Anche se la finestra di osservazione è di solo un giorno anziché di una settimana, come, di fatto, avviene nelle indagini statistiche, la definizione amministrativa di occupato si avvicina parecchio a quella statistica, seppure non sia perfettamente sovrapponibile. Dal computo degli occupati ricavabile dal SIL Sardegna mancherebbero, rispetto ai dati statistici, i datori di lavoro delle ditte individuali e tutti i lavoratori autonomi, in quanto non alle dipendenze di alcuno, i collaboratori dell impresa familiare che non 7

8 percepiscono alcun reddito, e, infine, una quota di lavoratori privi di contratto, rilevabili, almeno in teoria, attraverso le indagini statistiche ma non attraverso il SIL. Dunque, in base ad una complessità e difficoltà crescente, le informazioni ottenibili attraverso l applicativo dell osservatorio del mercato del lavoro del SIL Sardegna possono essere raggruppate nelle seguenti 5 tipologie: 1. Servizi erogati dai centri dei servizi per il lavoro. 2. Stock di disoccupati, ovvero numero di persone iscritte ai servizi per l impiego alla ricerca attiva di un lavoro; 3. Conteggio dei flussi relativi agli avviamenti, cessazioni, proroghe e trasformazioni di contratti di lavoro che si registrano in un determinato periodo. 4. Il numero dei lavoratori cui fanno riferimento i contratti di lavoro avviati, cessati, trasformati e prorogati. 5. Stock di occupati, calcolato attraverso il conteggio dei contratti caricati nel sistema non ancora cessati e successivamente raggruppati per il codice fiscale del lavoratore. Questa metodologia consente di rilevare il numero effettivo degli occupati ed evitare il conteggio multiplo di chi ha più contratti di lavoro. 6. Gli andamenti nel tempo di determinate grandezze quali, ad esempio, il numero di disoccupati, di occupati, ecc. I dati che, probabilmente, presentano un livello di complessità minore e, quindi, si prestano ad essere rilevati con meno difficoltà rispetto ad altre informazioni, sono rappresentati dai servizi erogati dai Centri nei confronti dell utenza. Questi dati vengono rilevati attraverso il conteggio di un determinato evento registrato dal sistema. Allo stato attuale il SIL Sardegna riesce a rilevare solamente i servizi erogati ai sensi del decreto legislativo n.181 del 21 aprile 2000, come ad esempio, il colloquio di orientamento; mentre sfuggirebbero alla rilevazione tutti quei contatti informali, non classificati, cioè, dalla normativa nazionale. Sarebbe, pertanto, opportuno prevedere uno sviluppo del SIL Sardegna che rispetti maggiormente le esigenze locali del mercato del lavoro sardo, includendo anche altre tipologie di contatto o di particolari servizi che i Centri decidono di offrire. A titolo di esempio si riporta nella tabella n.1 un riepilogo dei servizi erogati dai Centri dei servizi per il lavoro della regione Sardegna nel Tabella n.1: Servizi erogati ai sensi del D.Lgs 181/00 dai Centri dei Servizi per il Lavoro della Sardegna nel Tipologia di servizio Femmine Maschi Colloquio di orientamento Proposta di esperienza professionale non retribuita (tirocinio) Proposta di esperienza professionale con sussidio (lsu, pip, etc) Proposta di adesione a corsi di formazione Proposta di inserimento lavorativo Bilancio di competenze 2 2 Counseling Altro Il numero di persone alla ricerca di un lavoro è, probabilmente, l informazione più importante che i Centri dei servizi per il lavoro dovrebbero rilevare. Questa grandezza rappresenta, infatti, il bacino di utenza degli 8

9 stessi servizi ed è quindi, una variabile importante su cui, ad esempio, si dovrebbero programmare i servizi da erogare all utenza; destinare risorse finanziarie; pensare specifiche politiche del lavoro. Allo stato attuale il SIL Sardegna è in grado di rilevare solamente i cittadini certificati cioè coloro che si sono recati presso il Centro di appartenenza e hanno fornito tutti i dati per completare la registrazione della scheda anagrafica e professionale. Questo insieme non rappresenta propriamente il numero dei disoccupati, cioè quelli che si sono resi immediatamente disponibili al lavoro, perché un cittadino può registrarsi nel SIL, e quindi essere certificato, ma dichiarare di non essere immediatamente disponibile a lavorare. Anche se questo caso rappresenta una possibilità, si è potuto osservare che, nella realtà, non rappresenta altro che una rarità. Pertanto, il numero dei cittadini certificati può essere, verosimilmente assimilato alle persone in cerca di occupazione immediatamente disponibili, almeno fino a quando non si disporrà della variabile idonea all individuazione di questo insieme. Piuttosto, altro problema, più grave del precedente, è rappresentato dalla mancanza di un automatismo che permetta di mutare lo stato del cittadino nel momento in cui viene assunto o licenziato. Infatti, si è detto in precedenza che il sistema è stato progettato in maniera tale che alcune funzioni siano gestite indipendentemente dalle altre; tuttavia, devono essere fra loro interdipendenti per quanto riguarda lo scambio dei dati e delle informazioni: lo stato occupazionale rappresenta la condizione in cui si può trovare un cittadino in un determinato momento, ed è, dunque, una caratteristica propria del cittadino, cioè, un informazione che di trova nell anagrafica dello stesso, gestito attraverso l applicativo gestionale. L avviamento al lavoro, così come la cessazione, è un evento che si colloca in un altra area della banca dati, quella, cioè, degli adempimenti amministrativi. Inoltre, dal 1 marzo, rappresenta un informazione che non viene più immessa nel sistema dagli uffici, ma viene caricata direttamente dal datore di lavoro in un ambiente indipendente dall anagrafica del cittadino, alla quale i datori di lavoro non possono accedere. L automatismo di cui si è detto, in un primo momento, cioè quando questa operazione veniva fatta dai Centri dei servizi per il lavoro, doveva permettere di cambiare, appunto, in maniera automatica, lo status del cittadino da disoccupato ad occupato quando veniva avviato al lavoro, viceversa, quando perdeva il lavoro. Questo automatismo, anche se prodotto dall RTI che sta completando il SIL Sardegna, non è mai entrato in funzione, cosicché gli operatori dei Centri dovevano spuntare manualmente le liste nelle quali il cittadino era iscritto. Onere gravoso se si pensa che, a causa della enorme quantità di lavoro, alcuni Centri non riuscivano neppure a caricare i dati relativi alle comunicazione obbligatorie di avviamento e cessazione al lavoro effettuate da parte delle imprese. L assenza dell automatismo si traduce nell impossibilità di rilevare con esattezza il numero di persone che è effettivamente alla ricerca attiva di un lavoro, perché, nel frattempo, alcuni disoccupati potrebbero essere stati assunti da un impresa senza che lo status sia stato cambiato. Tuttavia, il sistema consente di rimediare, seppur parzialmente, a questo problema, escludendo dai disoccupati o dagli inoccupati, così come rilevati dal SIL, quelli che in un determinato momento hanno un contratto di lavoro attivo. Nella successiva tabella si riporta il numero di persone che risulta iscritta ai servizi per l impiego alla ricerca di un lavoro corretta dal numero di coloro che hanno un contratto attivo. 9

10 Tabella n.2: Cittadini iscritti ad aprile 2008, ai Servizi per l impiego della regione Sardegna distinti per provincia, sesso e tipologia. Femmine Maschi Maschi e Femmine Provincia Disocc. Inocc. Disocc. Inocc. Disocc. Inocc. Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Il conteggio dei flussi relativi agli avviamenti, cessazioni, proroghe e trasformazioni di contratti di lavoro, rappresenta un informazione che è stata sempre prodotta dagli uffici del lavoro, anche in passato, quando veniva utilizzato un altro sistema informativo (denominato NetLabor). Anche il SIL Sardegna è in grado di rilevare i flussi relativi ai singoli contratti di lavoro caricati nel sistema, ed anzi, le informazioni che si possono ottenere oggi, sono più dettagliate rispetto al passato. In sostanza, l evento avviamento al lavoro (o cessazione) può essere visto sotto diversi aspetti che riguardano le caratteristiche proprie dell evento stesso, cioè il contratto di lavoro, e quindi, ad esempio, la tipologia di contratto in relazione alla durata (tempo determinato tempo indeterminato); oppure può essere analizzato attraverso una caratteristica del cittadino, ad esempio, il sesso; o, ancora, attraverso una caratteristica dell impresa, ad esempio, il settore di attività economica. Una distinzione potrebbe essere fatta fra variabili che sono sempre presenti nella banca dati e variabili parzialmente presenti. Alcuni dati sono infatti obbligatori e compaiono sempre nella comunicazione di assunzione, come, ad esempio, la data di nascita del lavoratore, il sesso, il comune dove si svolge l attività lavorativa; altre variabili, invece non compaiono nella comunicazione di avviamento al lavoro e, a meno che il cittadino non sia certificato dai servizi per il lavoro, le stesse non sono presenti nella banca dati. Una variabili di questo tipo è rappresentata, ad esempio, dal titolo di studio. Di seguito si riportano degli esempi di avviamenti al lavoro relativi all anno 2007 distinti in base ad alcune caratteristiche sempre presenti nel SIL (la durata del contratto di lavoro, il comune e, quindi, la provincia dove ha sede il lavoro, il sesso del lavoratore assunto, Tabella n.3); altre caratteristiche tipiche del cittadino ma non sempre presenti nel SIL (il titolo di studio, Tabella n.4); caratteristiche tipiche dell impresa parzialmente presenti nelle banche dati del SIL Sardegna (la macroattività economica, Tabella n.5). Tabella n.3: Avviamenti al lavoro in Sardegna nell anno 2007 distinti per tipologia contrattuale, sesso e provincia. Province det. Femmine Maschi indet. det. indet. det. indet. Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari

11 Tabella n.4: Avviamenti al lavoro in Sardegna nell anno 2007 distinti per grado di studio, sesso tipologia contrattuale. Grado di studio Femmine Maschi det. indet. det. indet. det. indet. LICENZA ELEMENTARE LICENZA MEDIA TITOLO DI ISTR. SEC. SUP. CHE NON PERMETTE L'ACCESSO ALL'UNIV DIPLOMA DI ISTR. SEC. SUP. CHE PERMETTE L'ACCESSO ALL'UNIV DIPLOMA TERZIARIO EXTRA-UNIV DIPLOMA UNIVERSITARIO LAUREA TITOLO DI STUDIO POST-LAUREA MASTER UNIV. DI SECONDO LIVELLO DIPLOMA DI SPECIALIZZAZIONE TITOLO DI DOTTORE DI RICERCA NON DISPONIBILE Tabella n.5: Avviamenti al lavoro in Sardegna nell anno 2007 distinti per macroattività impresa, sesso tipologia contrattuale. Macroattività impresa Femmine Maschi det. indet. det. indet. det. indet. Agricoltura, caccia e silvicoltura Pesca, piscicoltura e servizi connessi Estrazione di minerali Attività manifatturiere Prod. e distr. di en. elettr., gas e acqua Costruzioni Commercio Alberghi e ristoranti Trasporti, magazz. e comunicazioni Attività finanziarie Attività imm. nol., servizi alle imprese Amministrazione pubblica Istruzione Sanità e assistenza sociale Altri servizi pubblici, sociali e personali Attività svolte da famiglie e convivenze NON DISPONIBILE Il nuovo sistema permette anche la rilevazione del numero di persone a cui fanno riferimento gli avviamenti e le cessazioni registrate in un determinato lasso di tempo. Queste informazioni costituiscono una novità rispetto al passato, quando, cioè, era possibile contare solamente il numero di adempimenti amministrativi ma non anche, come si dice in gergo tecnico, il numero delle teste. 11

12 Tabella n.6: Cittadini iscritti ad aprile 2008, ai Servizi per l impiego della regione Sardegna per provincia, sesso e tipologia. Province Femmine Maschi det. indet. det. indet. det. indet. Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Total Le informazioni finora elencate sarebbero sufficienti se commisurate a quelle che venivano prodotte in passato e al fatto che il SIL Sardegna è pur sempre una banca dati di tipo amministrativo. Probabilmente, il fatto che le tecnologie di oggi permettano di compiere sui dati elaborazioni che un tempo non erano minimamente pensabili, ha spinto progettisti tecnici, esperti di dominio e politici a richiedere molto di più dai sistemi informativi amministrativi intesi in senso generale, a volte dimenticando peccati originali che non possono essere sanati se non col tempo. Infatti, spesso si dimentica che i dati contenuti nelle banche dati amministrative sono regolati da delle norme di legge e sono, prima di tutto, funzionali alle operazioni che gli stessi uffici devono compiere. Inoltre, queste banche dati iniziano a popolarsi nel momento in cui diventa obbligatoria una certa procedura o quando diviene importante rilevare una determinata informazione. Nello specifico del SIL Sardegna, gli avviamenti al lavoro da parte della pubblica amministrazione hanno iniziato ad essere presenti nello stesso quando è intervenuta una norma di legge che ha esteso a tutta la pubblica amministrazione l obbligo di comunicazione agli uffici del lavoro. Quindi, non si può chiedere al SIL Sardegna di rilevare la consistenza degli occupati nella pubblica amministrazione, semplicemente perché questi dati non sono presenti nel SIL se non a partire da una certa data. Un altra criticità è rappresentata dal fatto che per i disoccupati non esiste un obbligo all iscrizione al SIL Sardegna. Le persone in cerca di occupazione sono, infatti, libere di cercare lavoro attraverso altri canali. Ne consegue che il numero di persone in cerca di lavoro ricavabili dal SIL Sardegna non sarà mai corrispondente all effettivo numero di persone in cerca di occupazione, quest ultimo riscontrabile solamente attraverso indagini periodiche. Inoltre, l informazione relativa alla ricerca di un lavoro potrebbe rimanere a lungo nella banca dati, anche se la condizione reale del cittadino cambia. Ad esempio, una persona che cerca un lavoro e si rende immediatamente disponibile, col trascorrere del tempo, potrebbe non essere più interessato al lavoro e rimanere iscritto come disoccupato, senza che i servizi all impiego rilevino questo cambiamento di status. Infine, spesso anche le informazione fra diversi uffici amministrativi non circolano e, di conseguenza, la banca dati inizia a sporcarsi con dati che non rispecchiano più la realtà. Si pensi, al caso di trasferimento di residenza, o di decesso, di un disoccupato, che non viene comunicato anche agli uffici del lavoro. Dunque, le informazioni riferite agli stock occupazionali, sono, per il momento, da ritenersi del tutto accessorie e aggiuntive a quelle che, allo stato attuale, dovrebbero essere richieste al SIL Sardegna. Se in futuro il sistema riuscirà ad imporsi e ad avere dati sufficientemente validi, allora, il SIL Sardegna potrà essere utilizzato anche per avere questo tipo di informazione. 12

13 Di seguito si riportano due esempi di dati di stock occupazionali. Tabella n.7: Occupati alle dipendenze in Sardegna come risultano dal SIL Sardegna per provincia e genere e tipologia contrattuale Regionale det. Femmine Maschi indet. det. indet. det. indet. Cagliari Carbonia-Iglesias Medio Campidano Nuoro Ogliastra Olbia-Tempio Oristano Sassari Tabella n.8: Occupati alle dipendenze in Sardegna come risultano dal SIL Sardegna Codice att. econ. Settore di attività economica det. Femmine Maschi indet. det. indet. det. indet. A Agricoltura, caccia e silvicoltura B Pesca, piscicoltura e servizi connessi C Estrazione di minerali D Attività manifatturiere E Prod. e distr. di ener. elettr., gas acqua F Costruzioni G Commercio H Alberghi e ristoranti I Trasporti, magazzinaggio e comunicaz J Attività finanziarie K Attività imm., inform., serv. alle imprese L Amministrazione pubblica M Istruzione N Sanità e assistenza sociale O Altri servizi pubblici, sociali e personali P Attività svolte da famiglie e convivenze Q NON DISPONIBILE R NON RILEVATO S Il SIL Sardegna permette di rilevare una determinata grandezza ad intervalli costanti di tempo (il mese). Questa informazione, utile soprattutto per le variabili di stock (occupati, disoccupati, imprese iscritte, ecc.), costituisce una novità rispetto al passato ed è possibile, oggi, grazie al nuovo modello organizzativo impiegato per la realizzazione del SIL Sardegna. Questo modello, consiste nel memorizzare lo stato in cui si trova il SIL alla fine di ogni mese inserendo cioè la data in cui avviene tale operazione (attraverso un processo di indicizzazione dei dati). Di seguito si riporta un esempio sul numero di cittadini iscritti certificati, che si trova nelle condizioni di disoccupato o inoccupato. I dati sono stati depurati dagli errori dovuti all assenza dell automatismo di cui si è detto in precedenza. 13

14 Tabella n.9: Andamento dei cittadini certificati iscritti ai servizi per l impiego alla ricerca di un lavoro. Periodo: maggio aprile Mese Disoccupati o Inoccupati Certificati Femmine Maschi 2006 / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / / Gli interventi da fare per migliorare l applicativo dell O.M.L. del SIL Sardegna Gli interventi che si dovrebbero fare per migliorare l applicativo dell Osservatorio del mercato del lavoro del SIL Sardegna possono essere si seguito elencati secondo il seguente ordine di priorità: 1. Attivare quanto prima il canale di comunicazione fra il SIL Sardegna e il Ministero del lavoro per quanto riguarda le comunicazioni obbligatorie on line. Allo attuale, infatti, le comunicazioni di avviamento (o cessazione) al lavoro pervengono solamente al portale transitorio messo a disposizione dal Ministero del lavoro. Questo canale di comunicazione non appena verrà attivato permetterà, comunque, il recupero di tutti i dati fino a quel momento caricati da parte dei datori di lavoro sardi. Inoltre, questo sistema dovrebbe permettere una più celere informativa fra gli uffici del lavoro nel caso in cui un impresa assuma un lavoratore domiciliato in un centro di un'altra regione italiana; informazioni, queste ultime, utili per poter effettuare il monitoraggio sulla mobilità interregionale dei lavoratori sardi. 2. Mettere in funzione l automatismo che modifica lo status del cittadino nel momento in cui viene avviato (o cessato) al lavoro. Questo automatismo consentirebbe di avere il dato sugli iscritti alla ricerca attiva di un lavoro quanto più verosimile rispetto a quello attualmente calcolato. 14

15 3. Implementare un attività che miri alla qualità dei dati in esso contenuti, attraverso la pulizia e la standardizzazione delle procedure di registrazione delle informazioni. Attività che deve essere necessariamente concordata e concertata fra Agenzia regionale per il lavoro e le Province. 4. Inserire alcune variabili indispensabili per le attività statistiche, come ad esempio, l anzianità di iscrizione ai servizi per il lavoro, al fine determinare, ad esempio, il numero dei disoccupati di lunga durata; il comune di residenza del cittadino, per calcolare il flusso dei lavoratori sardi che emigrano verso altre regioni d Italia e quelli che arrivano dal continente; la variabile relativa alla disponibilità immediata del disoccupato, per poter determinare con più precisione il numero di coloro che sono alla ricerca attiva di un lavoro. Tutte queste informazioni sono infatti presenti nell applicativo gestionale L@bora ma non anche nel DW dell OML. Inoltre, sarebbe opportuno snellire le procedure per poter aggiornare lo schema del data warehouse dell O.M.L. e che queste operazioni possano essere effettuate direttamente dall architetto come, d altra parte, prevede il software utilizzato. 5. Se poi si volesse utilizzare l applicativo dell O.M.L. per ottenere, entro breve tempo, dati relativi agli stock occupazionali, occorre prevedere degli interventi, anche di carattere legislativo, per ottenere, soprattutto da parte delle amministrazioni pubbliche, quelle informazioni che attualmente non sono presenti nel SIL. 15

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