Infermiere Operatore Ausiliario sanitario, Portantino

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1 1.1 SCHEDA INTERVENTO Titolo dell intervento Buone pratiche, sicurezza, procedure Obiettivi L obiettivo generale del corso è guidare e sostenere il corsista nell acquisizione e nell approfondimento dei modelli cognitivi, comportamentali e gestuali necessari a svolgere con efficacia ed efficienza l assistenza infermieristica ed assistenziale in genere e soprattutto nell esecuzione delle prestazioni più complesse ed articolate. In particolare, l intervento mira all approfondimento delle buone pratiche e delle procedure assistenziali nei due contesti del reparto e della sala operatoria, soffermandosi anche sugli aspetti giuridici e deontologici della professione, sulla programmazione-coordinamento delle procedure, soprattutto nel lavoro di equipe e nell interazione con i medici e con i pazienti. Ampio spazio sarà dato alle problematiche della sicurezza nei servizi sanitari, con una particolare attenzione dedicata ai rischi di infortunio nelle attività infermieristiche di reparto e di sala operatoria. La competenza nelle buone pratiche in reparto e la conoscenza della corretta stesura delle procedure di sala operatoria, degli strumentari delle apparecchiature utilizzate, sono sicuramente fondamentali e propedeutici all applicazione delle norme di sicurezza. L intervento mira a trasferire le competenze necessarie per porsi in modo consapevole rispetto ai rischi nei quali si può incorrere nello svolgimento delle quotidiane attività lavorative negli ambienti sanitari. Porsi consapevolmente rispetto a tali rischi, significa conoscere e applicare le buone norme di prevenzione ed in particolare l uso dei dispositivi di protezione individuale (DPI). I dati riportati nella seguente tabella riguardano gli infortuni avvenuti e denunciati all INAIL dalle imprese, che, per il 2002 sono stati per gli infermieri, per gli operatori sanitari, per gli ausiliari sanitari su un totale di circa infortuni totali avvenuti e denunciati nel settore sanitario. Se si aggiunge che il settore sanitario presenta un incidenza di infortuni sul lavoro superiore del 34% della media nell UE e che il dato globale è in progressivo aumento, si intuisce come tali circostanze consiglino di adottare interventi seri di prevenzione e contrasto del fenomeno. Complessivamente si sono iscritti al presente intervento n. 621 lavoratori delle imprese aderenti. Progetto Indaco Web Site Ospedale sicuro ( INFORTUNI SUL LAVORO AVVENUTI IN CIASCUN ANNO E DENUNCIATI ALL INAIL NEI SERVIZI OSPEDALIERI (ATECO 85.11) PER QUALIFICA PROFESSIONALE E SESSO Qualifica professionale - donne Infermiere Operatore Ausiliario sanitario, Portantino Qualifica professionale - uomini Infermiere Operatore Ausiliario sanitario, Portantino Destinatari Destinatari dell intervento sono gli infermieri, le ostetriche e, più in generale, tutte le professioni sanitarie con funzioni di assistenza che operano nei sopra citati contesti ospedalieri, reparti di diagnosi, cura e riabilitazione, ambulatori, sale operatorie. In particolare il corso si rivolge alle professioni che nel contesto della struttura sanitaria ricoprono ruoli di coordinamento, quali capo sala e DAI, che possono avere una funzione rilevante nell applicazione on job e nella ricaduta organizzativa, delle competenze e delle procedure apprese. Lavoratori a rischio di cassa integrazione o messa in mobilità: I lavoratori impegnati nel settore sanitario ed in particolare nelle imprese private che operano in regime di accreditamento con il Servizio

2 Sanitario Nazionale operano in una situazione di crisi strisciante derivante da molteplici cause tra cui le principali sono: la progressiva contrazione della spesa pubblica in sanità che interessa in misura ancor maggiore le attività non erogate direttamente dal servizio pubblico; i costanti ritardi nella liquidazione da parte delle ASL dei servizi erogati dalle strutture private dovuti principalmente a difficoltà nella gestione pubblica delle strategie di servizio; la costante ed agguerrita concorrenza delle strutture pubbliche che possono utilizzare risorse finanziarie importanti per investimenti di aggiornamento tecnologico a differenza delle strutture medio-piccole proprie delle case di cura private e degli istituti di riabilitazione. In tale scenario, soprattutto in Campania ma in generale in tutto il Mezzogiorno d Italia, molte imprese hanno già chiuso e moltissime sono in crisi finanziaria profonda. Tale contesto ha già comportato concreti problemi in termini di impiego degli ammortizzatori sociali ed in prevalenza di contratti di solidarietà. In molti casi, ovviamente, si sta procedendo a veri e propri licenziamenti per contrazione della forza lavoro. Pertanto, tutti i lavoratori partecipanti all attività formativa proposta sono correntemente a rischio di espulsione. Donne: complessivamente, la partecipazione delle donne all attività formativa proposta è prossima al 50% degli iscritti perché i ruoli delle professioni sanitarie (infermiere, ostetrica, fisioterapista, ecc.) sono storicamente uno sbocco professionale tipico delle donne e caratterizzato da una massiccia presenza di occupazione femminile. Anche la professione medica presenta una crescente componente femminile che riscontriamo pari all incirca al 30% dei partecipanti. Tale coinvolgimento è assolutamente fisiologico in virtù della composizione occupazionale e del rapporto tra i sessi nel settore sanitario Articolazione e struttura dell intervento Ambiti di intervento e finalità specifiche Ambiti di intervento e finalità specifiche sono: a. Ambiente, sicurezza e innovazione organizzativa: l intervento ha la finalità specifica di incrementare la sicurezza negli ambienti di lavoro dei dipendenti coinvolti prevedendo un azione che sviluppa tematiche inerenti alla formazione-informazione dei lavoratori in materia di sicurezza negli ambienti sanitari; inoltre, il corso, prevedendo un modulo relativo alla gestione dei rifiuti speciali ospedalieri, rientra anche nell ambito della salvaguardia dell ambiente. b. Sviluppo organizzativo: il corso ha la finalità specifica di accrescere le capacità organizzative del reparto, dell ambulatorio e della sala operatoria. c. Competenze tecnico-professionali: il corso ha la finalità specifica di sviluppare delle competenze tecnico professionali in ambito di buone pratiche di reparto, procedure di sala operatoria e di tutte le attività connesse al fare quotidiano nell azienda sanitaria incidendo oltre che sul rafforzamento del potenziale dell individuo, in un contesto lavorativo nel quale l interazione tra le diverse professionalità è alla base del buon funzionamento dell azienda, e quindi, in definitiva, al rafforzamento di quest ultima. d. Qualificazione/riqualificazione: il corso ha la finalità specifica di rafforzare le competenze di base e professionali e dunque favorire processi di qualificazione e riqualificazione Impianto e articolazione dell intervento L intervento avrà una durata complessiva di 60 ore. Ciascuna edizione vedrà il coinvolgimento di circa 25 dipendenti delle aziende sanitarie coinvolte. L intervento sarà articolato in 3 azioni: Azione 1. Aspetti generali del profilo professionale; Azione 2. Buone pratiche e procedure; Azione 3. Sicurezza sul lavoro nei servizi sanitari: ruolo e responsabilità dell operatore. Saranno Effettuate inoltre 6 sessioni FAD di 2 ore ciascuna, nelle quali i corsisti svolgeranno esercitazioni on line, che consentiranno anche di monitorare e valutare l esito dell intervento formativo Azioni previste Sono previste 3 Azioni: Azione1 : Aspetti generali del profilo professionale. L azione si propone di illustrare le linee generali del profilo dell infermiere e di chi opera nell ambito dell assistenza sanitaria approfondendo aspetti normativi, etici, psicologici e gestionali della professione. Ruolo, competenze e responsabilità professionali Percorso ed aspetti giuridici della professione La dimensione etica e deontologica nell'esercizio della professione. Significato, applicazione, percezione. Modelli teorici di riferimento dell assistenza infermieristica Aspetti psicologici: l autocoscienza e l autogestione, la conoscenza degli altri. La documentazione infermieristica: approccio metodologico

3 La documentazione infermieristica: approccio operativo Azione 2: Buone pratiche e procedure L azione si pone l obiettivo di approfondire anche con attività di role playng e ed esercitazioni di gruppo gli aspetti più strettamente connessi al fare quotidiano del professionista. Percorsi clinici-terapeutici-assistenziali I modelli organizzativi L adozione di protocolli e procedure Varie fasi di costruzione di protocolli e procedure Tecnica di lavaggio delle mani La teleria chirurgica Tecnica di vestizione Approfondimenti in materia di: aghi, suture, drenaggi, i nuovi materiali Approfondimenti sull uso dei disinfettanti Gestione dello strumentario Il confezionamento dello strumentario La gestione delle apparecchiature ad alta tecnologia Stesura di procedure per la sanificazione dello strumentario Stesura di procedure per la sanificazione ambientale e delle apparecchiature Azione 3: Sicurezza sul lavoro nei servizi sanitari: ruolo e responsabilità dell infermiere. Aspetti generali dell applicazione del D.lgs. 626/94 nei servizi sanitari: partendo da una presentazione del decreto legislativo 626/94, che ha rivoluzionato la tutela della sicurezza e della salute sui luoghi di lavoro, ci si soffermerà sui ruoli del datore di lavoro e del medico competente, figure queste, individuate dal legislatore ed organizzate in un sistema di sicurezza aziendale con compiti e responsabilità ben delineate. In particolare saranno affrontate le tematiche generali nella loro ricaduta nel contesto ospedaliero e sanitario. L intento, è quello di implementare un sistema di gestione sicurezza, che riesca a fotografare lo stato dei luoghi ed a fornire gli strumenti necessari per intervenire in maniera puntuale su focolai di rischio, prima che questi possano trasformarsi in incidenti o mal funzionamenti, garantendo contemporaneamente il benessere psico-fisico dei lavoratori ed il buon livello dei servizi aziendali offerti. Il rischio bilogico: Il rischio biologico è connaturato all assistenza al malato e fa quindi parte del mestiere degli operatori sanitari per il continuo e reiterato contatto con malati di varia età, possibili portatori di patologie infettive, per il contatto diretto con sangue, saliva, aerosol respiratori, soluzioni di continuità cutanee, mucose e più in generale con materiale potenzialmente infetto. Pertanto sarà dato ampio spazio all argomentazione sul rischio biologico muovendoci dalla definizione di agente biologico, dalla classificazione di questi in base all art. 74 del decreto, per poi far cadere il dibattito sui criteri di prevenzione del rischio biologico adottati dal D.Lgs. 626/94. Il rischio fisico nella movimentazione manuale dei pazienti: le movimentazioni di pazienti in ambito ospedaliero,svolte da varie figure professionali, principalmente infermieri ed ausiliari, si attuano essenzialmente a seguito delle pratiche di assistenza e cura dei soggetti ricoverati con ridotte od addirittura assenti capacità deambulatorie. Le suddette attività espongono gli operatori a rischio di lesioni specificatamente coinvolgenti i metameri dorso-lombari del rachide, come ampiamente discusso dalla letteratura tecnica, grazie a studi di carattere epidemiologico ed all analisi del potenziale sovraccarico biomeccanico dei dischi lombari. Difatti, è stata evidenziata una stretta correlazione tra tipologia e frequenza delle operazioni di sollevamento manuale effettuate e l insorgenza di specifiche forme patologiche acute e croniche del rachide lombare ed è stato posto l accento sul superamento dei valori ritenuti tollerabili. D altro canto, proprio la necessità di garantire l insieme delle pratiche assistenziali presuppone, ben lungi dal consentire l eliminazione completa del rischio, esclusivamente una riduzione dello stesso, grazie ad una serie di iniziative, quali l introduzione di procedure corrette e di ausili, l adeguamento delle strutture, la sorveglianza sanitaria e la formazione degli addetti. Uso dei dispositivi di protezione individuale e delle attrezzature elettromedicali: i Dispositivi di protezione individuale consistono in qualsiasi attrezzatura destinata ad essere indossata o tenuta dal lavoratore allo scopo di proteggerlo contro uno o più rischi suscettibili di minacciare la salute o la sicurezza durante il lavoro, nonché ogni complemento od accessorio a tale scopo. L azione ha lo scopo di dare dimostrazioni pratiche e far esercitare i corsisti sull uso corretto dei DPI e delle apparecchiature elettromedicali. La gestione dei rifiuti speciali ospedalieri: Partendo da un inquadramento generale dell oggetto si passerà ad un analisi specifica dei rifiuti ospedalieri, attraverso la definizione e classificazione degli stessi secondo i riferimenti normativi in materia. Alla luce delle norme vigenti verranno quindi analizzate le attività di manipolazione, trasporto e smaltimento dei rifiuti ospedalieri. La formazione proposta con il presente intervento formativo è classificata formazione generale ovvero formazione che comporta insegnamenti non applicabili esclusivamente alla posizione, attuale o futura occupata dal dipendente presso l impresa beneficiaria, ma che fornisce qualifiche ampiamente trasferibili ad

4 altre imprese o settori o settori di occupazione e che, pertanto, migliora in modo significativo la possibilità di collocamento del dipendente. Tale classificazione è confermata oltre che dalla tipologia di intervento formativo e dagli obiettivi perseguiti, dal fatto che, come citato dal Regolamento CE n.68/2001 in materia di aiuti di Stato, La formazione è generale se, ad esempio, è organizzata congiuntamente da diverse imprese indipendenti ovvero ne possano beneficiare i dipendenti di diverse imprese Assetto organizzativo, ruoli e responsabilità L organizzazione dell intervento sarà curata per le edizioni in Campania dalla Società Sanitaria Consortile Mario Malzoni a r.l. e per le eventuali azioni in Calabria e Sicilia dal Conform. In tal modo, i partner di progetto opereranno esclusivamente in regioni in cui hanno ottenuto l accreditamento quali enti formativi. Relativamente alle figure professionali impiegate nel progetto, si privilegeranno docenti, codocenti e tutor di comprovata esperienza nella singola specialità oggetto degli interventi. Profilo docenti: Docente esperto integrato in un team di docenti che collaborano, ciascuno per la propria specializzazione alla programmazione, attuazione e valutazione dell azione formativa, alla produzione dei materiali didattici, alla elaborazione delle prove di verifica e valutazione. Profilo tutor di formazione: Il tutor assiste le attività di un gruppo in apprendimento durante l intero percorso formativo, facilitando il processo di apprendimento. Per tale motivo segue costantemente lo svolgimento delle attività per tutte le ore previste dal progetto. Ruolo strategico per la crescita personale e professionale dell utenza, la sua competenza è di tipo metodologico. Conosce, pertanto, metodi, tecniche e strumenti didattico-formativi, è in grado di programmare le attività didattiche, di pianificare tempi e risorse (umane e strumentali) assegnate, di organizzare il processo di apprendimento tenendo conto delle dinamiche di gruppo ed individuali e delle capacità di apprendimento della singola utenza, di gestire le risorse umane (partecipanti e docenti) nell ottica delle finalità e dei risultati attesi dal progetto, di monitorare e verificare l efficacia ed efficienza dell azione formativa. Per la tipologia professionale, il tutor deve esprimere sensibilità ed interesse per la formazione continua, comprenderne la complessità, sapersi orientare nel settore dell informatica per favorire e sostenere il processo di apprendimento dell utenza, essere in grado di sviluppare capacità di autovalutazione e di autoformazione (capacità di apprendere ). Si riportano di seguito i compiti previsti per la funzione del tutor di formazione: seguire lo svolgimento delle attività d aula stimolare e sostenere i processi di apprendimento supportare l apprendimento individuale e/o collettivo attraverso il rinforzo di tipo motivazionale e cognitivo gestire le dinamiche di gruppo, cercando di rimuovere eventuali tensioni e i motivi di conflittualità segnalare al coordinatore ed ai docenti i motivi di eventuali difficoltà che dovessero insorgere nel processo di apprendimento e le disfunzioni che dovessero presentarsi nella didattica assicurare la corretta e puntuale gestione del sistema di monitoraggio e valutazione predisporre e distribuire all utenza il materiale didattico formativo e di consumo richiedendo e custodendo i relativi attestati di ricezione da rimettere all unità di rendicontazione assicurare il corretto espletamento di tutte le formalità attinenti all esauriente dimostrazione delle attività didattico - formative svolte e di quelle previste per la rendicontazione contabile amministrativa curare la custodia del materiale didattico e di consumo da distribuire, ed il corretto impiego delle attrezzature e delle suppellettili Il tutor di formazione per l espletamento dei suoi compiti si avvale del coordinatore che svolge una funzione di assistenza alle diverse fasi del processo: programmazione, pianificazione, attuazione e valutazione dell intervento. Inoltre, uno staff amministrativo sostiene l intera iniziativa nella predisposizione dei modelli e delle procedure e di qualità di assistenza tecnica per ogni eventuale problema amministrativo che dovesse insorgere nel corso delle attività Riepilogando, le figure professionali individuate sempre secondo i parametri della predetta normativa regionale di riferimento sono le seguenti: DIRETTORE DI PROGETTO- MEMBRO DEL COMITATO SCIENTIFICO; COORDINATORE INTERVENTO; CONSULENTE SENIOR PROGETTISTA PIANI FORMATIVI; ORIENTATORE SENIOR; CONSULENTE SENIOR PROGETTAZIONE; DOCENTE E CO-DOCENTE ESPERTO NELLE TEMATICHE SPECIFICHE DEI CORSI; TUTOR; CONSULENTE SENIOR RENDICONTAZIONE; CONSULENTE SENIOR MONITORAGGIO; CONSULENTE SENIOR MARKETING DI PROGETTO; CONSULENTE SENIOR COMUNICAZIONE INTEGRATA.

5 La Formazione a Distanza (FAD) sarà erogata mediante l impiego della piattaforma e-espansione che sarà resa disponibile dalla società Espansione s.r.l. corrente in Avellino, unitamente al servizio di gestione ed assistenza informatica per corsisti e docenti. La segreteria organizzativa centralizzata per le attività formative sarà appostata con funzioni di call-center presso la sede di Mercogliano (AV) della Società Sanitaria Consortile Mario Malzoni. Il coordinamento gestionale e la logistica delle singole edizioni corsuali saranno gestite localmente dai partner di progetto come operanti nelle diverse regioni. Le attività di direzione e coordinamento saranno assegnate a professionisti e docenti esperti con ampia e comprovata esperienza negli argomenti di cui ai singoli interventi trattati. Le attività di tutoraggio d aula saranno assegnate a personale esperto in attività formative nel settore sanitario. Le attività di tutoraggio per le attività FaD saranno assegnati a medici o professionisti esperti nella produzione ed erogazione di formazione FaD. La gestione economica e finanziaria del progetto sarà esercitata dalla società mandataria presso la sede di Mercogliano (AV). I contenuti didattici dei vari interventi saranno pubblicati sull apposito sito-web del progetto formativo Localizzazione Il presente intervento prevede CAMPANIA CALABRIA SICILIA TOTALE N. Tematiche proposte Destinatari 13 BUONE PRATICHE, SICUREZZA, PROCEDURE. PROFESSIONI SANITARIE. Infermieri ed altre prof. sanitarie Le attività d aula saranno ospitate presso le sedi accreditate dei due Enti partner di progetto e presso strutture in regola con la normativa in materia di sicurezza ed antincendio come previsto dalla corrente normativa in materia di spazi destinati ad attività didattiche e come previsto dalle normative regionali per l accreditamento degli enti di formazione professionale Modalità di formazione (esplicitare le modalità di formazione per ciascuna azione prevista al punto precedente) Le metodologie applicate all intervento formativo saranno applicate come indicato nella tabella seguente: Metodologia Descrizione Ore Lezioni frontali in Aula Le lezioni d aula saranno distribuite nell arco di nove sessioni di quattro ore ciascuna, nelle quali verranno illustrati gli argomenti oggetto dell intervento da docenti altamente qualificati, in ambienti strutturati. 36 Esercitazione in aula FAD Le esercitazioni d aula saranno distribuite nelle tre fasi con tre sessioni di quattro ore. 12 Sarà dedicata una sessione all esercitazione in aula per l implementazione di protocolli procedurali e sull installazione di procedure: i corsisti, organizzati in gruppi elaboreranno protocolli e procedure al fine di applicare i principi teorici appresi, acquisire la metodologia e confrontarsi mediante lo scambio di esperienze. Una sessione di esercitazione sarà dedicata alla simulazione di ruolo: con l ausilio di strumenti adeguati sarà simulata la pratica di reparto e di sala operatoria, l uso degli strumenti e le tecniche. Una sessione sarà dedicata all esercitazione sull applicazione dei principi di sicurezza, in particolare l uso dei DPI e la movimentazione del paziente. Mediante una piattaforma di formazione a distanza, i dipendenti in formazione 12 potranno eseguire esercitazioni e verificare on line quanto appreso mediante la compilazione di test e relazioni. Le attività di verifica dell apprendimento prevedono un attività di accesso (test d ingresso) ed una in uscita (test d uscita) Sarà inoltre aperto un forum di discussione tra allievi e docenti per tutta la durata del percorso formativo che darà la possibilità di richiedere e ricevere informazioni e chiarimenti sugli argomenti trattati. Totale ore 60

6 Azione n 1 Azione 1. Aspetti generali del profilo professionale L azione prevede: a. tre sessioni di quattro ore ciascuna, di lezioni teoriche d aula nelle quali i docenti analizzeranno l argomento con l ausilio di strumenti quali proiezione di slide, filmati, ecc. b. una sessione di esercitazione d aula sull installazione di procedure e l implementazione di protocolli procedurali; i corsisti, organizzati in gruppi elaboreranno protocolli e procedure al fine di applicare i principi teorici appresi, acquisire la metodologia e confrontarsi mediante lo scambio di esperienze; c. due sessioni FAD di due ore cadauna di cui la prima di accesso ai materiali del corso e di valutazione delle competenze in ingresso e la seconda di sviluppo e verifica delle attività d aula. ATTIVITA D AULA TEORIA: ORE 12 ATTIVITA D AULA ESERCITAZIONI: ORE 4 ATTIVITA FAD: ORE 4 TOTALE ORE FASE: ORE 20 Azione n.2 Azione 2: Buone pratiche e procedure a. tre sessioni di quattro ore ciascuna, di lezioni teoriche d aula nelle quali i docenti analizzeranno l argomento con l ausilio di strumenti quali proiezione di slide, filmati, ecc. b. una sessione di esercitazione d aula sarà dedicata alla simulazione di ruolo: con l ausilio di strumenti adeguati sarà simulata la pratica di reparto e di sala operatoria, l uso degli strumenti e le tecniche; c. due sessioni FAD di due ore cadauna mediante le quali i dipendenti in formazione potranno approfondire i contenuti teorici e pratici appresi nelle quattro sessioni di fase, mediante la compilazione di test e relazioni. ATTIVITA D AULA TEORIA: ORE 12 ATTIVITA D AULA ESERCITAZIONI: ORE 4 ATTIVITA FAD: ORE 4 TOTALE ORE FASE: ORE 20 Azione n.3 Azione 3: Sicurezza sul lavoro nei servizi sanitari: ruolo e responsabilità dell infermiere. a. tre sessioni di quattro ore ciascuna, di lezioni teoriche d aula nelle quali i docenti analizzeranno l argomento con l ausilio di strumenti quali proiezione di slide, filmati, ecc. b. una sessione sarà dedicata all esercitazione sull applicazione dei principi di sicurezza, in particolare l uso dei DPI e la movimentazione del paziente; c. due sessioni FAD di due ore cadauna mediante le quali i dipendenti in formazione potranno approfondire i contenuti teorici e pratici appresi nelle quattro sessioni di fase, mediante la compilazione di test e relazioni. In particolare, la seconda sessione sarà erogata al termine dell attività formativa e conterrà un test di uscita quale prova summativa. ATTIVITA D AULA TEORIA: ORE 12 ATTIVITA D AULA ESERCITAZIONI: ORE 4 ATTIVITA FAD: ORE 4 TOTALE ORE FASE: ORE 20 RIEPILOGO INTERVENTO: ATTIVITA D AULA TEORIA: ORE 36 ATTIVITA D AULA ESERCITAZIONI: ORE 12 ATTIVITA FAD: ORE 12 TOTALE ORE INTERVENTO: ORE Indicatori di processo e di risultato La finalità dell attività di verifica del processo formativo di cui al presente intervento e dei risultati conseguiti dai partecipati consiste nel verificare l acquisizione progressiva delle competenze come previste negli obiettivi descritti.

7 Tale verifica viene attuata mediante verifiche ex ante, in itinere ed ex post sull apprendimento eseguite in autovalutazione da ogni singolo partecipante con l ausilio di piattaforma informatica dedicata. L iniziativa nasce dall esigenza di sviluppare metodologie di valutazione di azioni formative complesse, utili a fornire indicazioni sulla qualità degli interventi formativi svolti e sulle conseguenti azioni correttive da avviare per rafforzare l efficacia degli interventi stessi. In particolare, saranno effettuate verifiche: prima dell avvio dell azione formativa (situazione in ingresso); in progress (chiusura di azioni didattiche significative); ex-post (verifica finale ed elaborazione dei risultati). In particolare, su licenza della s.r.l. espansione, sarà impiegato e-espansione che è un software di ausilio alle attività di formazione, di aggiornamento professionale e di tutoraggio e consente la gestione organica delle esercitazioni a distanza nell ambito di piani formativi. In particolare, il programma viene impiegato validamente nelle fasi di verifica dell apprendimento, mediante la somministrazione di test, di esercitazioni su argomenti trattati in aula anche con l ausilio di immagini e filmati, ecc.. Il programma può utilizzare un qualsiasi brouser per interagire con l utente. esso è sviluppato in asp ed utilizza un data base creato con microsoft access. esso può essere utilizzato via internet oppure via intranet. La procedura è divisa in tre parti: 1. amministrazione procedura E il livello di accesso della funzione direzionale con cui si esercita il controllo del sistema (responsabile del progetto formativo - coordinatore dei corsi); 2. amministrazione questionari E il livello di accesso di docenti e tutor che possono progettare questionari e prove di vario genere on-line, accedendo all apposita sezione; 3. utenti E il livello di accesso degli utenti finali (corsisti). Essi possono collegarsi al sistema ed eseguire le prove (questionari, esercitazioni, ecc.) e verificarne l andamento in tempo reale attraverso un sistema di valutazione che evidenzia a video i risultati conseguiti. Gli accessi alle diverse sezioni sono gestiti con soluzioni di sicurezza sia per i dati aziendali, sia per i dati sensibili di docenti e corsisti. Questo sistema di gestione consente di raccogliere i contributi professionali di docenti e tutor operanti in remoto, che il sistema stesso traduce in prove, test, esercitazioni. Per questo si addice particolarmente all impiego in questa tipologia di piano formativo. Il materiale prodotto ed immesso dai docenti e tutor viene, infatti, elaborato automaticamente dal sistema e reso direttamente disponibile ai corsiti, previa verifica attraverso la funzione amministrazione procedura. I corsisti, a loro volta, possono effettuare i test, con questa soluzione, in qualsiasi momento, collegandosi al sistema per eseguire le prove e verificarne contestualmente il risultato, rimanendo comodamente a casa oppure durante una pausa di lavoro. Il programma è posizionato su un server Internet in grado di gestire piattaforme UNIX.

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