AZIENDA UNITÀ SANITARIA 20. Marina Speri VERONA
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1 AZIENDA UNITÀ SANITARIA 20 Marina Speri VERONA
2 LE FRODI ALIMENTARI IN UOVA E OVOPRODOTTI Rovigo, 5 giugno 2009
3 Alcuni dati del comparto PRODUZIONE 2008: 12 miliardi e 952 milioni di uova CONSUMO 2008 : 12 miliardi e 991 milioni di uova CONSUMO PRO CAPITE 2008: 224 uova
4 FILIERA VERTICALE INTEGRATA CHE PERMETTE ALLE IMPRESE IL CONTROLLO DI TUTTE LE FASI DELLA PRODUZIONE
5 UOVA DA CONSUMO
6 Ricca legislazione commerciale per armonizzare il mercato comune Ridotta legislazione sanitaria
7 Riferimenti normativi Reg. CEE 1907/90 e modifiche Reg. CEE 1274/91 Reg. CEE 2052/2003 Reg. CEE 2295/2003 e modifiche Reg. CEE 1515/2004 Reg. CEE 1028/2006
8 Reg. CE 1234/2007 Reg. CE 589/2008 D.M.mipaf 13/11/2007 Reg. CE 853/2004
9 CLASSIFICAZIONE IN BASE ALLA QUALITA E PESO CAT. A Uova fresche CAT. B Uova destinate solo all industria alimentare e non alimentare
10 CLASSIFICAZIONE CATEGORIA A Guscio e cuticola : forma normale, puliti e intatti Camera d aria: altezza non superiore ai 6 mm immobile. 4 mm per le extra Albume: chiaro, traslucido Corpi estranei: non ammessi Tuorlo: visibile alla speratura soltanto come ombratura, senza contorno apparente, leggermente mobile in caso di rotazione ma con ritorno in posizione centrale Germe: sviluppo impercettibile Odori atipici: non ammessi
11 CLASSIFICAZIONE CATEGORIA B Uova che non rispondono ai requisiti previsti per le uova di Cat. A
12 Le uova della Cat. A non devono subire alcun trattamento di conservazione né essere refrigerate al di sotto dei 5 C
13 Le uova sono classificate, stampigliate e imballate entro 10 giorni dalla data di deposizione Le uova extra sono classificate, stampigliate e imballate entro 4 giorni dalla data di deposizione Il termine minimo di conservazione è apposto al momento dell imballaggio
14 Codice per l allevamento Codice ISTAT del comune 0= produzione biologica Sigla della provincia 1= per l allevamento all aperto 2= per l allevamento a terra 3= per l allevamento in gabbie 1 IT 019 BZ 001 Codice per lo stato membro della CE Identificazione dell azienda
15 INDICAZIONE DEL TERMINE MINIMO DI CONSERVAZIONE Il TMC è fissato al massimo al 28 giorno successivo alla data di deposizione. Qualora sia indicato un periodo di deposizione, la durata minima è determinata a decorrere dalla data di inizio di tale periodo.
16 Le uova lavate possono essere commercializzate esclusivamente negli Stati Membri che hanno concesso le autorizzazioni al lavaggio stesso. Le uova lavate devono riportare la dicitura uova lavate
17 REGOLAMENTO 853/04
18 Centro di imballaggio: uno stabilimento in cui le uova sono calibrate in base alla qualità e al peso
19 Nei locali del produttore e fino al momento in cui vengono vendute al consumatore, le uova vanno conservate pulite, all asciutto e al riparo da odori estranei, protette in modo efficace dagli urti e sottratte all esposizione dei raggi solari
20 Le uova devono essere consegnate al consumatore entro un termine di ventuno giorni dalla data di deposizione ( data di vendita raccomandata)
21 Le uova vanno immagazzinate e trasportate alla temperatura più adatta, preferibilmente costante, per garantire una conservazione ottimale delle loro caratteristiche igieniche
22 COMPITI DEL SERVIZIO VETERINARIO Controllo dei requisiti igienico sanitari e funzionali dei locali e delle attrezzature Controllo della corretta applicazione del piano di autocontrollo Controllo delle condizioni di magazzinaggio Campionamento
23 FRODI SANITARIE: Competenza dei Servizi Veterinari COMMERCIALI: Competenza dell Ispettorato Centrale Repressioni Frodi
24 FRODI COMMERCIALI Uova riportanti TMC superiore ai 28 giorni Uova differenti per categoria di peso Uova refrigerate vendute come Cat. A Uova lavate non dichiarate Uova comunitarie o extracomunitarie vendute per italiane Mancato confezionamento delle uova entro i termini previsti Falsa dichiarazione del metodo di allevamento Falsa dichiarazione di biologico
25 FRODI SANITARIE Uova sporche e incrinate Uova con residui di farmaci e altri contaminanti Uova lavate Uova refrigerate
26 OVOPRODOTTI
27 MERCATO VOLUBILE, INFLUENZATO DALLA STAGIONALITA OSCILLAZIONI DI PREZZO DELLA MATERIA PRIMA ALTI COSTI DI GESTIONE
28 ECCEDENZE DI PRODUZIONE PORTANO AD AMMASSO DI UOVA A BASSO COSTO ED AD ALTO RISCHIO IGIENICO SANITARIO
29 PASTORIZZAZIONE VISTA COME STRUMENTO PER RISANARE UOVA DI SCARSA QUALITA, VECCHIE O ALTERATE
30 MANCA UNA DEFINIZIONE DELLA SHELF LIFE DELLE UOVA DESTINATE ALLA PRODUZIONE DI OVOPRODOTTI
31 UN OVOPRODOTTO DI QUALITÀ DERIVA DA UOVA FRESCHE, PULITE, IGIENICAMENTE CONSERVATE E PROVENIENTI DA GALLINE SANE
32 D lgs. 4 febbraio 1993 n 65 Reg. CEE 853/2004
33 REGOLAMENTO 853/04 DEFINIZIONI
34 Uova: le uova, diverse dalle uova rotte, incubate o cotte, di volatili di allevamento nel loro guscio, adatte al consumo umano diretto o alla preparazione di ovoprodotti
35 Uova liquide: contenuto non trasformato della uova dopo la rimozione del guscio
36 Uova incrinate: uova il cui guscio è danneggiato ma in cui la membrana è integra
37 Ovoprodotti: i prodotti trasformati risultanti dalla trasformazione di uova o vari componenti o miscugli di uova o dall ulteriore trasformazione di detti prodotti trasformati
38 Si può procedere alla rottura delle uova soltanto se sono pulite e asciutte
39 Ai fini del consumo umano, è vietato estrarre il contenuto mediante centrifugazione o schiacciatura delle uova o procedere a centrifugazione dei gusci vuoti per ottenere i residui degli albumi
40 DIAGRAMMA DI FLUSSO SCARICO AUTOMEZZI CARICAMENTO SGUSCIATURA FILTRAZIONE REFRIGERAZIONE
41 STOCCAGGIO CRUDO OMOGENIZZAZIONE PASTORIZZAZIONE CIP CONFEZIONAMENTO STOCCAGGIO CONSEGNA
42 Tipologie commerciali più comuni MISTO PASTORIZZATO TUORLO PASTORIZZATO ALBUME PASTORIZZATO PRODOTTI SPECIALI UOVA IN POLVERE SCRAMBLED EGGS, FRITTATE ECC. BEVANDE
43 FRODI COMMERCIALI
44 ANNACQUAMENTO
45 MESCOLANZA TRA PRODOTTO FRESCO E SCONGELATO
46 USO DI UOVA DI SPECIE DIVERSE
47 FALSA DICHIARAZIONE DI UOVA FRESCHE DI CAT. A
48 FALSA DENOMINAZIONE DI VENDITA
49 FRODI SANITARIE
50 IMPIEGO DI UOVA CON RESIDUI DI FARMACI
51 IMPIEGO DI UOVA VECCHIE ( ALTA CARICA BATTERICA) IMPIEGO DI UOVA NON IDONEE AL CONSUMO ( MUFFE, FECI, PARASSITI ecc. )
52 IMPIEGO DI UOVA DI CENTRIFUGA E DI SCHIACCIAMENTO
53 MISCELAZIONE DI PRODOTTO VECCHIO CON PRODOTTO FRESCO
54 USO DI SOSTANZE VIETATE PER CORREGGERE IL ph (Soda, CO 2 )
55 ph Albume: Misto: Tuorlo:
56 IMPIEGO DI UOVA INCUBATE
57 Caratteristiche analitiche (Reg. 853/2004) Il tenore di acido 3-OH-butirrico non deve essere superiore a 10 mg/kg di ovoprodotto allo stato di materia secca Il tenore di acido lattico delle materie prime impiegate non deve essere superiore a 1 g/kg di materia secca. La quantità residua di gusci, di membrane di uova e di altre eventuali particelle negli ovoprodotti non deve essere superiore a 100 mg/kg di ovoprodotto
58 IMPIEGO DI COLORANTI E ADDITIVI NON CONSENTITI
59 AGGIUNTA DI CARBONATI PER CORREGGERE ODORI ANOMALI
60 ADDITIVI AMMESSI Benzoato di sodio E 211 Acido Benzoico E 210 Benzoato di potassio E 203 Acido Sorbico E 200 Sorbato di potassio E 202 Sorbato di calcio E 203 Consentiti nell uovo liquido alla concentrazione di 500 mg/l
61 Solfato d alluminio E 520 Consentito come coadiuvante nell albume alla concentrazione di 30 mgkg. Citrato di trietile Consentito come coadiuvante nell albume essiccato q.b.
62 COME PUO IL VETERINARIO CONTRASTARE LE FRODI? VIGILANZA COMPETENZA FORMAZIONE
63
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