IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI A SOSTEGNO DELLE EMISSIONI DI MINIBOND

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI A SOSTEGNO DELLE EMISSIONI DI MINIBOND"

Transcript

1 I MINIBOND: nuovi canali di finanziamento alle imprese a supporto della crescita e dello sviluppo 15Luglio 2015 IL FONDO DI GARANZIA PER LE PMI A SOSTEGNO DELLE EMISSIONI DI MINIBOND Dr. Guglielmo Belardi Presidente del Comitato di Indirizzo del RTI gestore del Fondo di Garanzia per le PMI

2 LINK CAMPUS UNIVERSITY Roma, 15 luglio 2015 I Minibond: nuovi canali di finanziamento alle imprese a supporto della crescita e dello sviluppo Il Fondo di Garanzia per le PMI a sostegno delle emissioni di mini bond Relatore Guglielmo Belardi Presidente del Comitato di Indirizzo del RTI gestore del Fondo di Garanzia per le PMI Direzione Fondi di Garanzia e Interventi per il Capitale di Rischio Coordinamento Promozione e Supporto

3 2 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 2 2 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 2 INDICE PRESENTAZIONE.. 3 CIRCOLARE MCC 674/2014 SULL AVVIO DELL OPERATIVITÀ SUI MINIBOND.. 16 MODALITÀ OPERATIVE DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI MINIBOND 18 LEGGE DI CONVERSIONE DEL DL 83/2012, ART LEGGE DI CONVERSIONE DEL DL 145/2013, ART DECRETO MISE (MINIBOND) DEL 5 GIUGNO

4 3 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 3 3 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 3 Il Fondo di Garanzia per le PMI a sostegno delle emissioni di mini bond I Minibond: nuovi canali di finanziamento alle imprese a supporto della crescita e dello sviluppo Convegno, organizzato dalla Link Campus University Guglielmo Belardi Banca del Mezzogiorno MedioCredito Centrale SpA Presidente del Comitato di Indirizzo del RTI gestore del Fondo di Garanzia per le PMI Roma, 15 luglio 2015

5 4 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 4 4 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 4 Il sistema del Fondo di garanzia per le PMI (1/2) Il sistema del Fondo di garanzia per le PMI (1/2) Il Fondo di garanzia per le PMI viene costituito presso MCC con Legge n. 662/96 (art. 2, comma 100, lettera a) allo scopo di assicurare una parziale assicurazione ai crediti concessi dagli istituti di credito a favore delle piccole e medie imprese Attualmente l amministrazione del Fondo è affidata ad un Consiglio,composto da 7 membri,costituito da due rappresentanti del Ministero dello sviluppo economico di cui uno con funzione di presidente, da un rappresentante del Ministero dell'economia e delle finanze con funzione di vice presidente, da un rappresentante del Dipartimento per lo sviluppo e la coesione economica, da un rappresentante indicato dalla Conferenza permanente per i rapporti tra lo Stato, le regioni e le province autonome di Trento e di Bolzano, da due esperti in materia creditizia e di finanza d'impresa 2 Raggruppamento Temporaneo di Imprese Mandataria BdM-MCC Mandanti Artigiancassa MPS Capital Services Mediocredito Italiano Istituto Centrale Banche Popolari Convenzione per la gestione del Fondo Garanzia di ultima istanza dello Stato Fondo di garanzia per le PMI Attenuazione del rischio di credito, con riduzione dell assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota garantita

6 5 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 5 5 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 5 Il sistema del Fondo di garanzia per le PMI (2/2) 25 Società finanziarie (tra cui leasing e factoring) e 4 SGR Consiglio di gestione 193 confidi e 9 altri FdG Soggetti operanti con la garanzia diretta per il tramite di 9000 accounts 419 banche Soggetti operanti con la controgaranzia per il tramite di 1000 accounts 3 Dato aggiornato a maggio 2015

7 6 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 6 6 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 6 Le caratteristiche dell intervento (1/3) Ammissibilità alla garanzia per qualunque operazione finanziaria Qualsiasi tipologia di operazione finanziaria, purché finalizzata all attività di impresa, può accedere all intervento del Fondo, con benefici in termini di diversificazione delle fonti finanziarie e di riequilibrio della struttura finanziaria delle imprese. Intersettorialità Il Fondo interviene a favore delle imprese appartenenti a tutti i settori economici, ivi compreso l autotrasporto merci su strada. L intervento si è rivelato particolarmente efficace nel sostenere le imprese in fase di start up. Ponderazione zero L intervento del Fondo è assistito dalla garanzia di ultima istanza dello Stato, che comporta l attenuazione del rischio di credito sulle garanzie dirette e sulle controgaranzie a prima richiesta, azzerando l assorbimento di capitale per i soggetti finanziatori sulla quota di finanziamento garantita. Escutibilità a prima richiesta La garanzia, secondo i dettami dell accordo Basilea II, è concessa a prima richiesta a favore delle banche e a favore dei Confidi e degli Altri fondi di garanzia che prestano una garanzia esplicita, incondizionata, irrevocabile. Cumulabilità con altre agevolazioni pubbliche Nel limite dell intensità agevolativa massima fissata dall Unione Europea. 4 4 Procedure snelle Per accedere al Fondo è necessario presentare le domande on line con tempi medi di istruttoria estremamente contenuti.

8 7 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 7 7 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 7 Le caratteristiche dell intervento (2/3) Il rischio per le banche sulla quota di finanziamento garantita dal Fondo è pari a zero. La garanzia dello Stato sulla copertura prestata dal Fondo permette ai soggetti finanziatori di ridurre il fabbisogno di capitale ai fini del patrimonio di vigilanza consentendo, a parità di ogni altra condizione, di praticare condizioni di miglior favore alle imprese finanziate. La garanzia di ultima istanza dello stato Essa agisce: nel caso di garanzia diretta; nel caso di controgaranzia, su garanzia prestata a prima richiesta sul patrimonio del garante. Essa non opera in caso di controgaranzia su garanzia prestata in forma sussidiaria ovvero a prima richiesta su fondo rischi da Confidi o altro Fondo di Garanzia. 5

9 8 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 8 8 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 8 Le caratteristiche dell intervento (3/3) E concessa direttamente alle banche, agli intermediari finanziari (art.107 DL 385/93), SFIS, SGR e Società di gestione armonizzate, imprese di assicurazione. Garanzia diretta Essa è a prima richiesta, esplicita, incondizionata e irrevocabile e copre, nei limiti dell importo massimo garantito, l ammontare dell esposizione dei soggetti finanziatori nei confronti delle PMI. Possono accedere alla garanzia diretta tutte le PMI situate in Italia, ad eccezione di quelle con sede legale e/o operativa in Toscana e, per le operazioni inferioriai100 mila euro in Abruzzo, e per le operazioni inferiori ai 150 mila euro nelle Marche. Controgaranzia E concessa su garanzie prestate da Confidi ovvero altri Fondi di garanzia (gestiti da banche e intermediari artt DL 385/93). Essa può essere a prima richiesta, se il garante di primo livello risponde in solido con il proprio patrimonio, ovvero sussidiaria, nel qual caso il Fondo risponde soltanto al garante di primo livello e nei limiti delle somme da questi versate a titolo definitivo. 6 Cogaranzia (utilizzo abbinato di garanzia diretta e controgaranzia) Nei limiti di intervento stabiliti per la garanzia diretta, sullo stesso finanziamento, alla garanzia del confidi può essere abbinata la garanzia diretta. Sulla garanzia del confidi può essere richiesta la controgaranzia del Fondo. Ciascuna delle due tipologie di intervento è regolata dalla rispettiva disciplina.

10 9 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO 9 9 COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 9 L intervento del Fondo sui mini bond Normativa Il Decreto 23 dicembre 2013 L articolo 12, comma 6-bis del Decreto del 23 dicembre 2013, n. 145 (dl Destinazione Italia), convertito, con modificazione, dal decreto-legge del 21 febbraio 2014, n. 9 (Pubblicato nella Gazzetta Ufficiale del 21 febbraio 2014, n. 43) prevede la possibilità per il Fondo di concedere garanzie dirette anche a favore di società di gestione del risparmio che, in nome e per conto dei fondi comuni di investimento da esse gestiti, sottoscrivano obbligazioni o titoli similari di cui all'articolo 32 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, e successive modificazioni, emessi da piccole e medie imprese. La garanzia del Fondo potrà essere concessa a fronte di : singole operazioni di sottoscrizione di obbligazioni o titoli similari; portafogli di operazioni. Il Decreto 5 giugno 2014 In attuazione del citato articolo 12, comma 6-bis, è stato emanato il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze, del 5 giugno 2014 (di seguito decreto mini bond ), pubblicato in Gazzetta Ufficiale n. 172 del 26 luglio 2014, il quale ha definito i requisiti e le caratteristiche delle operazioni ammissibili, le modalità di concessione della garanzia, i criteri di selezione nonché l'ammontare massimo delle disponibilità finanziarie del Fondo da destinare alla copertura del rischio derivante dalla concessione della garanzia. Approvazione delle Disposizioni operative Il Comitato di gestione del Fondo, ai sensi dell articolo 16, comma 2, del decreto mini bond, ha approvato l integrazione delle Disposizioni operative del Fondo e l adozione delle Modalità operative per la concessione della garanzia del Fondo su portafogli di mini bond; le stesse sono entrate in vigore il 23 ottobre

11 10 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 10 L intervento del Fondo sui mini bond Caratteristiche generali (1/2) Soggetti richiedenti Possono richiedere la garanzia del Fondo su portafogli di mini bond banche; intermediari finanziari vigilati; gestori di cui all'articolo 1, comma 1, lettera q-bis), del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58, quali: le SGR (Società di Gestione del Risparmio); le SICAV (Società di Investimento a Capitale Variabile) e le SICAF (Società di Investimento a Capitale Fisso) che gestiscono direttamente i propri patrimoni; le Società di Gestione UE (società autorizzate ai sensi della direttiva 2009/65/CE in uno Stato dell UE diverso dall Italia che esercitano l attività di gestione di uno o più Organismi di Investimento in Valori Mobiliari italiani OIVCM); i GEFIA UE (gestori di FIA UE) vale a dire società autorizzate ai sensi della direttiva 2011/61/UE in uno Stato dell UE diverso dall Italia che esercitano l attività di gestione di uno o più FIA («Organismi di Investimenti Collettivi del Risparmio alternativi italiani» quali i fondi comuni di investimento, le SICAV e le SICAF, rientranti nell ambito di applicazione della predetta direttiva 2011/61/UE); i GEFIA non UE (gestori di FIA non UE), GEFIA con sede legale in uno Stato non appartenente all UE; i gestori di EuVECA (European Venture Capital) e di EuSEF 31 (European Social Economy Fund), che, anche in nome e per conto dei fondi comuni di investimento da essi gestiti, sottoscrivono mini bond. 8

12 11 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 11 L intervento del Fondo sui mini bond Caratteristiche generali (2/2) Modalità d intervento Il Fondo può intervenire per concedere garanzie, secondo la modalità della Garanzia Diretta, su singole operazioni di sottoscrizione di mini bond; portafogli di operazioni di sottoscrizione di mini bond (di seguito portafogli di mini bond ), a copertura di una quota delle prime perdite sui portafogli medesimi. Risorse impegnate L ammontare massimo di risorse impegnate, in termini di accantonamenti operati a valere sul Fondo, è pari a complessivi Euro ,00, da ripartirsi, per il 40 percento, sulle garanzie su singole operazioni di sottoscrizione di mini bond e, per il 60 percento, sulle garanzie su portafogli di mini bond. Requisiti di ammissibilità delle operazioni Le operazioni di sottoscrizione di mini bond (sia singole che incluse in un portafoglio) devono avere le seguenti caratteristiche: essere finalizzate al finanziamento dell attività d impresa; non avere ad oggetto la sostituzione di linee di credito già erogate al soggetto beneficiario finale; le date di sottoscrizione e di messa a disposizione delle somme al soggetto beneficiario finale devono essere successive alla data di delibera del Comitato di accoglimento della richiesta di garanzia del Fondo; avere una durata compresa tra 36 e 120 mesi; non essere assistite da altre garanzie, reali o assicurative, per la quota coperta dalla garanzia del Fondo; non devono prevedere l obbligo di conversione. 9

13 12 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 12 L intervento del Fondo sui mini bond La garanzia sulle singole operazioni (1/2) Percentuali di copertura La garanzia del Fondo è concessa: fino al 50 percento del valore nominale del mini bond sottoscritto, nel caso in cui l operazione preveda un rimborso a rate sulla base di un piano di ammortamento (amortising mini bond); fino al 30 percento del valore nominale del mini bond sottoscritto, nel caso in cui l operazione preveda il rimborso unico a scadenza (bullet mini bond). Nei limiti dei suddetti massimali di copertura delle operazioni, la garanzia del Fondo copre l'ammontare dell'esposizione per capitale e interessi, contrattuali e di mora, del soggetto richiedente nei confronti del soggetto beneficiario finale. Importo massimo garantibile Commissioni una tantum Decadenza della garanzia L'importo massimo garantibile dal Fondo per singolo soggetto beneficiario finale è pari a Euro ,00. La commissione di garanzia una tantum a carico dei soggetti richiedenti è pari all 1% dell importo garantito dal Fondo. La garanzia del Fondo è efficace: fino allo scadere dell ultima rata del piano di ammortamento (o dell intera operazione nel caso in cui la stessa preveda il rimborso unico a scadenza) ovvero, fino alla data dell eventuale esercizio dell opzione di conversione del mini bond, qualora i mini bond prevedano la possibilità di conversione ovvero, fino alla data dell eventuale cessione della titolarità del mini bond. Termini per il perfezionamento dell operazione I soggetti richiedenti devono: comunicare la delibera di sottoscrizione entro 3 mesi dalla data di ammissione all intervento del Fondo; sottoscrivere il mini bond entro 6 mesi dalla data di ammissione all intervento del Fondo. 10 Istruttoria delle richieste di attivazione Entro 40 giorni dal ricevimento della completa documentazione, verificata l efficacia della garanzia, il Gestore propone al Comitato la liquidazione della perdita a favore del soggetto richiedente.

14 13 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 13 L intervento del Fondo sui mini bond La garanzia sulle singole operazioni (2/2) Criteri di valutazione La valutazione del merito di credito dei soggetti beneficiari finali è effettuata secondo le diverse procedure previste dalle vigenti Disposizioni operative del Fondo: procedura Ordinaria: valutazione da parte del Gestore sulla base dei modelli di cui ai paragrafi A, B, G, I.1, I.2, L.1 e L.2 della Parte VI delle Disposizioni operative del Fondo; procedura Semplificata: i soggetti richiedenti possono certificare essi stessi il merito di credito delle imprese a condizione che: a) l operazione finanziaria non sia assistita da garanzie reali assicurative o bancarie; b) l impresa rientri nella fascia 1 di valutazione; c) l importo dell operazione finanziaria (sommato agli altri eventuali affidamenti già garantiti dal Fondo e non ancora rimborsati) non superi il 40% del fatturato dell impresa relativo all ultimo bilancio approvato; d) l importo del fatturato dell ultimo bilancio approvato non presenti una diminuzione, rispetto all esercizio precedente, pari o superiore al 40%; e) l impresa non presenti nell ultimo bilancio approvato una perdita superiore al 5% del fatturato; f) l impresa presenti nell ultimo bilancio approvato un valore dell indice Mezzi propri / Totale del passivo non inferiore al 5%; procedura senza valutazione dei dati contabili del soggetto beneficiario finale: operazioni finanziarie, non assistite da garanzie reali assicurative o bancarie, a favore di Start-up innovative e Incubatori certificati. 11

15 14 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 14 L intervento del Fondo sui mini bond La garanzia sui portafogli (1/2) Importo dei portafogli L ammontare dei portafogli di mini bond non può essere : inferiore a Euro ,00 e superiore a Euro ,00. Granularità Le singole operazioni di sottoscrizione di mini bond che compongono il portafoglio non possono essere, ciascuna, di importo superiore al 3% del valore nominale complessivo dei titoli che compongono il portafoglio di mini bond. 12 Percentuali di copertura sul portafoglio Fund raising Percentuali di copertura sulle singole operazioni La Garanzia Diretta del Fondo non può essere superiore all 80% della tranche junior del portafoglio di mini bond e, comunque, non superiore all 8% dell ammontare del portafoglio di mini bond. La copertura massima garantita dal Fondo può essere elevata nel caso in cui tale innalzamento della copertura sia finanziato con risorse apportate al Fondo da regioni o province autonome, o da altri enti od organismi pubblici ai sensi di quanto previsto dal decreto del Ministro dell economia e delle finanze, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico, 26 gennaio Detti apporti possono integrare l intervento del Fondo a sostegno della realizzazione di portafogli o subportafogli regionali di mini bond sottoscrivendo: la tranche junior del portafoglio di mini bond, al fine di aumentarne il punto di stacco e spessore,fermo restando il limite massimo della copertura complessiva del Fondo pari all 80% della tranche junior del portafoglio di mini bond; la tranche mezzanine del portafoglio. Fermo restando il limite di importo massimo garantibile per singolo soggetto beneficiario finale pari a Euro ,00, la garanzia del Fondo copre, nella misura massima dell 80 percento, la perdita registrata sull operazione, con riferimento all ammontare massimo dell'esposizione per capitale e interessi, contrattuali e di mora del soggetto richiedente nei confronti del soggetto beneficiario finale, fino al raggiungimento dei limiti di copertura sul portafoglio.

16 15 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 15 L intervento del Fondo sui mini bond La garanzia sui portafogli (2/2) Ammissibilità dei soggetti beneficiari finali I soggetti richiedenti effettuano la valutazione in ordine alla ammissibilità del soggetto beneficiario finale e dell Operazione di sottoscrizione di mini bond alla garanzia del Fondo. In particolare, i soggetti richiedenti attestano: il possesso, da parte del soggetto beneficiario finale, dei requisiti, soggettivi e oggettivi, previsti dalle Disposizioni operative del Fondo per l accesso alla garanzia, attraverso la verifica: a) dei parametri dimensionali di micro, piccola e media impresa di cui al Regolamento (CE) n. 651/2014; b) dell ammissibilità del settore di attività economica in cui opera il soggetto beneficiario finale all intervento del Fondo; la rispondenza delle finalità e caratteristiche dell Operazione di sottoscrizione di mini bond rispetto a quanto previsto dal decreto mini bond; il merito di credito del soggetto beneficiario finale, assicurando che, sulla base del sistema di rating interno, per i soggetti richiedenti che applicano il metodo InternaI Rating Based (IRB), ovvero sulla base della valutazione rilasciata da un ECAI, il soggetto beneficiario finale non presenti, alla data di inclusione dell Operazione di sottoscrizione di mini bond, un rating inferiore alla classe "B-" della scala di valutazione Standard's and Poor's. Commissioni una tantum La commissione di garanzia una tantum a carico dei soggetti richiedenti è pari all 1% dell importo garantito dal Fondo. 13 Istruttoria delle richieste di garanzia L iter istruttorio prevede le seguenti fasi: 1) invio al Gestore della richiesta di garanzia sul portafoglio; 2) delibera di ammissione da parte del Comitato eavviodelperiododicostruzione del portafoglio; 3) invio delle richieste di inclusione delle singole operazioni nel portafoglio e verifica da parte del Gestore del rispetto del limite di importo massimo garantito dal Fondo per singolo soggetto beneficiario finale nonché delle intensità massime di aiuto previste dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato; 4) chiusura del portafoglio (max 18 mesi dalla data di delibera di ammissione da parte del Comitato).

17 16 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 16 Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. 23 otlobre 2014 CIRCOLARE N. 674 Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui alla legge 662/96 art.2, comma 100, lettera a) Goncessione delle garanzie del Fondo su singola operazione di sottoscrizione di mini bond e su portafogli di mini bond Si informa che, in data odierna, in attuazione del decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell'economia e delle Finanze del 5 giugno 2014 pubblicato nellagazzetta Ufficiale n. 172de 26 luglio 2014, sono state pubblicate sul sito lnternet del Fondo ranzta a) le Disposizioni operative del Fondo aggiornate, contenenti le integrazioni relative alla concessione della Garanzia Diretta su singole operazioni di sottoscrizione di mini bond; b) le Modalità operative dedicate alla concessione di garanzie su portafogli di mini bond. ll citato decreto stabilisce che le nuove Disposizioni e Modalità operative entrano in vigore il quindicesimo giorno successivo alla loro pubblicazione sul sito lnternet del Fondo. Le richieste di garanzia su singoli mini bond devono essere presentate attraverso il Portale v F FdG; le richieste di garanzia su portafogli di mini bond, invece, devono essere inoltrate, utilizzando l'apposita modulistica, attraverso posta elettroníca certificata all'indirizzo fdqammissione@po stacertificata. mcc. it. Banca del lvlezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. Sede legale Vìale AmeÍica, Roma fel Società con socio un co Società soggetta all'attività di direzione e coordinamento di Poste ltaliane S.p.A Società iscritta all Albo delle Banche al n, Cap tale soci le ,00 inter mente versato Registro delle lmprese di Roma e Codice Fiscale Partita IVA Aderente al Fondo lnterbancario d Tutela dei Deposit Aderente al Fondo Nazionale di Garanzia di cui ll'art. 62, comma 1 del D.Lgs.vo 23 luglio 1996, n.415

18 17 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 17 Banca del Mezzogiorno - MedioCredito Centrale S.p.A. La presente Circolare, le Disposizioni operative, le Modalità operative, il citato decreto ministeriale e la modulistica sono disponibili sul sito Internet Banca del Mezzogiorno Mandataria Fondo di garanzia Centrale Alr Decreto Decreto Disposizioni operative Modalità operative Allegato 27 Allegato 28 Allegato 29 Allegato 30 Allegato 31 v Y *ç

19 18 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 18 GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI MINI BOND MODALITA OPERATIVE

20 19 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 19 RIFERIMENTI NORMATIVI E DEFINIZIONI RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 23 dicembre 1996 n. 662 (art. 2, comma 100, lettera a): Misure di razionalizzazione della finanza pubblica ; Legge 7 agosto 1997, n. 266, articolo 15: Interventi urgenti per l economia ; Decreto legislativo 31 marzo 1998 n. 123: "Disposizioni per la razionalizzazione degli interventi di sostegno pubblico alle imprese, a norma dell'articolo 4, comma 4, lettera c), della legge 15 marzo 1997, n. 59"; Decreto del Ministro dell Industria, Commercio e Artigianato 31 maggio 1999, n. 248: Regolamento recante criteri e modalità per la concessione della garanzia e per la gestione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ; Decreto del Ministro dell Industria, del commercio e dell artigianato del 7 maggio 2001: Approvazione, ai sensi dell'art. 9 del decreto ministeriale 31 maggio 1999, n. 248, delle modifiche alle modalità di svolgimento delle verifiche e dei controlli effettuati dal Mediocredito Centrale sulle richieste presentate al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ; Decreto del Ministro delle Attività Produttive e del Ministro per l Innovazione e le Tecnologie del 20 giugno 2005: Rideterminazione delle caratteristiche degli interventi del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ; Decreto del Ministro delle Attività Produttive del 23 settembre 2005: Approvazione delle condizioni di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale per l amministrazione del Fondo di garanzia e successive modifiche e integrazioni; Regolamento UE n. 1407/2013 del 18 dicembre 2013: Applicazione degli articoli 87 e 88 del trattato sul funzionamento dell Unione europea agli aiuti de minimis ; Comunicazione della Commissione sull applicazione degli articoli 87 e 88 del Trattato CE agli aiuti di Stato concessi sotto forma di garanzie (2008/C 155/02), pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell Unione Europea C155/10 del 20 giugno 2008; Regolamento CE n. 800/2008 (Capo II, Sezione 2) del 6 agosto 2008: Regolamento generale di esenzione per categoria Aiuti agli investimenti e all occupazione in favore delle PMI ; Decreto legge 29 novembre 2008, n. 185 (art. 11), convertito con legge 28 gennaio 2009, n. 2: Misure urgenti per il sostegno a famiglie, lavoro, occupazione e impresa e per ridisegnare in funzione anti-crisi il quadro strategico nazionale ; Decreto del Ministro dell economia e delle finanze del 25 marzo 2009: Criteri, condizioni e modalità di operatività della garanzia dello Stato di ultima istanza in relazione agli interventi del Fondo di garanzia, di cui all articolo 2, comma 100,lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 ; Decreto del Ministro delle infrastrutture e dei trasporti, di concerto con il Ministro dello sviluppo economico e con il Ministro dell economia e delle finanze del 27 luglio 2009: Istituzione di una sezione speciale riservata alle piccole e medie imprese di autotrasporto di merci per conto di terzi, nell ambito del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese, di cui all articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 ;

21 20 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 20 Comunicazione della Banca d Italia del 3 agosto 2009: Garanzia di ultima istanza dello Stato ex art. 11, comma 4, D.L. n. 185/2008, e relativo D.M. di attuazione : trattamento prudenziale ; Decreti del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze dell 11 dicembre 2009: Istituzione riserve PON e POIn ; Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 28 ottobre 2010: Metodologia di calcolo per il Fondo di garanzia per le PMI ; Decreto del Ministro dello sviluppo economico dell 11 novembre 2010: Decreto istitutivo di un regime d aiuto per la concessione di agevolazioni in forma di garanzia ed altri strumenti di mitigazione del rischio di credito ; Decreto del Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con il Ministro dell Economia e delle Finanze n. 69 del 23 Marzo 2011: Regolamento recante modificazioni al decreto ministeriale 31 Maggio 1999, n. 248, volto ad incentivare l ammissione delle imprese sub-fornitrici di aziende in amministrazione straordinaria al Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ; Decreto legge 13 maggio 2011, n. 70 (art. 8, comma 5, lettera b), convertito con legge 12 luglio 2011, n. 106: Semestre Europeo Prime disposizioni urgenti per l'economia ; Decreto legge 6 dicembre 2011, n. 201 (art. 39), convertito con modificazioni con legge 22 dicembre 2011 n. 214: Disposizioni urgenti per la crescita, l equità e il consolidamento dei conti pubblici ; Decreto del Ministro dell economia e delle finanze di concerto con il Ministro dello sviluppo economico del 26 gennaio 2012: Modalità per l incremento della dotazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese. Decreto del Ministro dell Economia e delle Finanze dell 1 giugno 2012: Sospensione, ai sensi dell'articolo 9, comma 2, della legge 27 luglio 2000, n. 212, dei termini per l'adempimento degli obblighi tributari a favore dei contribuenti colpiti dal sisma del 20 maggio 2012, verificatosi nelle province di Bologna, Ferrara, Modena, Reggio Emilia, Mantova e Rovigo ; Decreto legge 6 giugno 2012, n. 74: Interventi urgenti in favore delle popolazioni colpite dagli eventi sismici che hanno interessato il territorio delle province di Bologna, Modena, Ferrara, Mantova, Reggio Emilia e Rovigo, il 20 e il 29 maggio 2012 ; Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 26 giugno 2012: Modifiche ed integrazioni ai criteri e alle modalità per la concessione della garanzia del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese ; Decreto del Ministro dello sviluppo economico del 23 novembre 2012: "Approvazione delle condizioni di ammissibilità e delle disposizioni di carattere generale per l'amministrazione del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all'articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662"; Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 24 aprile 2013: Fondo di garanzia di cui all articolo 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n Modalità di concessione della garanzia del Fondo su portafogli di finanziamenti erogati a piccole e medie imprese ; Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 5 giugno 2014.

22 21 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 21 DEFINIZIONI a) Fondo : il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese di cui all art. 2, comma 100, lettera a), della legge 23 dicembre 1996, n. 662 e successive modificazioni e integrazioni; b) Comitato di gestione : il Comitato di gestione del Fondo di cui all art. 15, comma 3, della legge 7 agosto 1997, n. 266 e successive modificazioni e integrazioni; c) Decreto portafogli : il Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 24 aprile 2013 recante: Modalità di concessione della garanzia del Fondo su portafogli di finanziamenti erogati a piccole e medie imprese e successive modificazioni e integrazioni; d) Decreto mini bond : il Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 5 giugno 2014 recante: Modalità di concessione della garanzia del Fondo su portafogli di mini bond e successive modificazioni e integrazioni; e) Disposizioni operative del Fondo : le condizioni di ammissibilità e le disposizioni di carattere generale per l amministrazione del Fondo, adottate dal Comitato di gestione del Fondo di cui all art. 15, comma 3, della legge 7 agosto 1997, n. 266, approvate dal Ministro dello sviluppo economico con decreto del 23 novembre 2012, pubblicato nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana n. 285 del 6 dicembre 2012, e successive modificazioni e integrazioni; f) Soggetti beneficiari finali : le imprese classificate di micro, piccola e media dimensione secondo i criteri indicati nell allegato 1 al Regolamento (CE) n. 800/2008 della Commissione del 6 agosto 2008, nonché i loro consorzi, come definiti nelle vigenti Disposizioni operative del Fondo; g) Mini bond : le obbligazioni o titoli similari emessi dai soggetti beneficiari finali, di cui all'articolo 32 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134; h) Banche : le banche iscritte all albo di cui all art. 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385 e successive modificazioni e integrazioni; i) Intermediari finanziari : gli intermediari finanziari, iscritti nell'albo di cui all'articolo 106 del medesimo decreto legislativo 10 settembre 1993 n. 385; fino all'emanazione delle disposizioni di attuazione previste dal medesimo articolo 106, si intendono gli intermediari finanziari iscritti all'elenco previsto dal previgente articolo 107 del decreto legislativo 10 settembre 1993 n. 385; j) Gestori : i gestori di cui all'articolo 1, comma 1, lettera q-bis), del decreto legislativo 24 febbraio 1998 n. 58 (SGR, Sicav e Sicaf che gestiscono direttamente i propri patrimoni, società di gestione UE, GEFIA UE, GEFIA non UE, gestore di EuVECA e gestore di EuSEF 31), che, anche in nome e per conto dei fondi comuni di investimento da essi gestiti, sottoscrivono mini bond; k) Soggetti richiedenti : le banche, gli intermediari finanziari e i gestori; l) Operazione di sottoscrizione di mini bond : le operazioni di sottoscrizione, da parte di una banca, di un intermediario finanziario o di un gestore, di mini bond aventi le caratteristiche di cui all articolo 3, comma 2, del Decreto del Ministro dello sviluppo economico di concerto con il Ministro dell economia e delle finanze del 05 giugno 2014;

23 22 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 22 m) Portafoglio di mini bond : un insieme di operazioni di sottoscrizione di mini bond, aventi caratteristiche tecniche comuni, sottoscritte da una medesima banca, intermediario finanziario o gestore; n) Tranche junior : la quota del portafoglio di mini bond che sopporta le prime perdite registrate dal medesimo portafoglio; o) Tranche mezzanine : la quota del portafoglio di mini bond che sopporta le perdite registrate dal medesimo portafoglio dopo l esaurimento della tranche junior; p) Punto di stacco e spessore : rispettivamente, il punto che determina la suddivisione tra la tranche junior e le tranches a questa sovraordinate (tranche senior e tranche mezzanine) e la percentuale data dal rapporto tra una determinata tranche sul valore nominale del portafoglio di mini bond; Per quanto non espressamente disposto nel presente elenco, valgono le ulteriori definizioni adottate nel Decreto portafogli e nelle Disposizioni operative del Fondo.

24 23 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 23 MODALITÀ OPERATIVE Le presenti Modalità Operative definiscono le modalità e le forme di presentazione delle richieste di garanzia del Fondo su portafogli di mini bond disciplinata dal Decreto mini bond. Per quanto non disposto dalle presenti Modalità Operative, si applica quanto previsto dal Decreto mini bond, dal Decreto portafogli e dalle Disposizioni operative del Fondo. A) RISORSE FINANZIARIE 1. Il Fondo può concedere le garanzie di cui alle presenti Modalità Operative fino al raggiungimento dell ammontare stabilito dal Decreto mini bond. B) SOGGETTI BENEFICIARI FINALI 1. Sono ammesse alla garanzia del Fondo le Operazioni di sottoscrizione di mini bond incluse nel portafoglio a favore dei soggetti beneficiari finali ammissibili ai sensi del paragrafo B, Parte II delle Disposizioni Operative del Fondo. C) SOGGETTI RICHIEDENTI 1. Possono richiedere la garanzia del Fondo, previo accreditamento: a) le Banche; b) gli Intermediari finanziari; c) i Gestori. 2. L accreditamento per la presentazione delle richieste di ammissione alla garanzia del Fondo è disciplinato ai sensi delle vigenti Disposizioni operative del Fondo. 3. I soggetti richiedenti la garanzia del Fondo provvedono ad adeguare la modulistica, inserendo i loghi e le altre indicazioni previste dal Piano della trasparenza (Parte X delle vigenti Disposizioni operative del Fondo). D) CARATTERISTICHE DEI PORTAFOGLI E DEI MINI BOND 1. L ammontare dei portafogli di mini bond, ai fini dell accesso alla garanzia del Fondo di cui alle presenti Modalità Operative, deve essere compreso nei limiti, minimo e massimo, previsti dal Decreto mini bond. 2. Le Operazioni di sottoscrizione di mini bond da ricomprendere nel portafoglio, ai fini dell accesso alla garanzia del Fondo disciplinata dal Decreto mini bond, devono: avere le caratteristiche previste dal Decreto mini bond; essere di importo non superiore ai limiti previsti dal Decreto mini bond; essere direttamente finalizzati all attività d impresa;

25 24 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 24 essere deliberate e sottoscritte entro i termini previsti dalle Disposizioni operative del Fondo e, comunque, non oltre la data di chiusura del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo J.2, fatta salva la eventuale proroga ottenuta. Inoltre, le Operazioni di sottoscrizione di mini bond da ricomprendere nel portafoglio non devono prevedere l obbligo di conversione. 3. Le Operazioni di sottoscrizione di mini bond da includere nel portafoglio devono inoltre rispettare le altre condizioni previste al paragrafo C della Parte II delle vigenti Disposizioni operative del Fondo. 4. I soggetti richiedenti devono comunicare la delibera e la sottoscrizione dei mini bond entro i termini previsti dalle Disposizioni operative del Fondo e, comunque, non oltre il termine previsto per la comunicazione della chiusura del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo J.2. E) MODALITÀ D INTERVENTO DEL FONDO 1. La garanzia del Fondo è concessa con le modalità e nei limiti previsti dal Decreto mini bond. 2. Non sono ammesse alla garanzia del Fondo le Operazioni di sottoscrizione di mini bond contenute nel portafoglio a favore di soggetti beneficiari finali la cui sede legale e/o la cui sede operativa interessata dall operazione sia ubicata nelle Regioni che, ai sensi dell articolo 18, comma 1), lettera r), del decreto legislativo 31 marzo 1992, n. 112, abbiano limitato, sul proprio territorio, gli interventi del Fondo alla sola controgaranzia di fondi regionali e di consorzi di garanzia fidi. F) PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE DI GARANZIA SUL PORTAFOGLIO DI MINI BOND 1. La richiesta di garanzia sul portafoglio di mini bond deve essere inoltrata al Gestore del Fondo utilizzando l apposito modulo di richiesta comunicato dal Gestore del Fondo, mediante fax, posta (raccomandata A/R) o posta elettronica certificata. In sede di domanda, i soggetti richiedenti devono indicare la data di chiusura del portafoglio di mini bond e fornire tutte le informazioni tecniche connesse alla operazione di costruzione e gestione del portafoglio di mini bond, comprese quelle utili all applicazione dell innalzamento della copertura del Fondo ai sensi dell art. 8, comma 3, del Decreto mini bond, indicate nel modulo di richiesta comunicato dal Gestore del Fondo. 2. Sono improcedibili e respinte d ufficio dal Gestore del Fondo le richieste di garanzia presentate: su moduli difformi da quello comunicato dal Gestore del Fondo o non sottoscritti con timbro e/o firma autografa del soggetto richiedente; da soggetti richiedenti diversi da quelli di cui al paragrafo C Il Gestore del Fondo assegna alle richieste pervenute un numero di posizione identificativo e comunica ai soggetti richiedenti, mediante fax, posta (raccomandata A/R) o posta elettronica certificata, entro 15 giorni lavorativi dall arrivo delle richieste, il numero di posizione assegnato e il Responsabile dell unità organizzativa competente per l istruttoria, ovvero comunica l improcedibilità. 4. La data considerata ai fini dell assegnazione del numero di posizione identificativo delle

26 25 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 25 richieste è quella di arrivo al Gestore del Fondo. La documentazione ricevuta dal Gestore del Fondo dopo le ore 17,00 è considerata pervenuta il primo giorno lavorativo successivo. I termini di scadenza che cadono in un giorno di chiusura degli uffici si considerano automaticamente prorogati al primo giorno lavorativo successivo. 5. Il Gestore del Fondo procede, nel rispetto dell ordine cronologico di presentazione delle richieste, alla istruttoria delle stesse, valutando la sussistenza dei requisiti e il rispetto delle previsioni per l accesso alla garanzia del Fondo stabiliti dalle presenti Modalità Operative. 6. Le proposte di delibera relative alle richieste di garanzia del Fondo complete dei dati e delle informazioni previste nel modulo di richiesta comunicato dal Gestore del Fondo sono presentate al Comitato di gestione, nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo o di completamento dei medesimi dati e informazioni. Le proposte sono deliberate dal Comitato di gestione entro 45 giorni dalla data di arrivo o di completamento della richiesta. 7. Qualora il Gestore del Fondo, nel corso dell istruttoria, richiedesse il completamento dei dati previsti, ivi compresa la rettifica o integrazione di dichiarazioni erronee o incomplete, ovvero i chiarimenti necessari ai fini dell istruttoria stessa, la decorrenza del termine per la delibera del Comitato di gestione si interrompe a far data dalla richiesta di rettifica o integrazione e riprende dalla data in cui pervengono al Gestore i dati, le rettifiche o integrazioni ovvero i chiarimenti richiesti. 8. Sono improcedibili e decadono d ufficio le richieste relativamente alle quali i dati richiesti ai sensi del precedente punto 7 non pervengano al Gestore del Fondo entro 3 mesi dalla data di ricezione della richiesta del Gestore del Fondo stesso. 9. Qualora nel corso dell istruttoria della richiesta di ammissione emergano motivi per il rigetto, il Gestore del Fondo applica quanto previsto dall art. 10-bis della legge 4 agosto 1990, n. 241 e successive modifiche e integrazioni. 10. Il Gestore del Fondo comunica ai soggetti richiedenti, mediante fax, posta (raccomandata A/R) o posta elettronica certificata, l ammissione ovvero la non ammissione all intervento del Fondo, con le motivazioni che hanno indotto a ritenere inammissibile la richiesta, entro 10 giorni lavorativi dalla data della delibera del Comitato di gestione. 11. La garanzia del Fondo è concessa nei limiti delle risorse finanziarie disponibili di cui al paragrafo A. Il Gestore del Fondo provvede a dare tempestiva comunicazione circa l avvenuto esaurimento delle risorse disponibili e restituisce ai soggetti richiedenti, le cui richieste di garanzia non siano state soddisfatte, la documentazione da essi inviata. G) PRESENTAZIONE E VALUTAZIONE DELLE RICHIESTE DI INCLUSIONE DELLE OPERAZIONI DI SOTTOSCRIZIONE DI MINI BOND NEL PORTAFOGLIO 1. I soggetti richiedenti, a partire dalla data di delibera del Comitato di gestione di ammissione del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo F.6 all intervento del Fondo e fino alla data di chiusura del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo J.1, possono presentare richiesta di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio. 2. Con frequenza settimanale, a partire dalla data di delibera di ammissione del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo F.6 all intervento del Fondo, le richieste di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio devono essere inoltrate al

27 26 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 26 Gestore del Fondo via posta elettronica certificata, mediante la trasmissione di un elenco delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond stesse, redatto sulla base del modulo comunicato dal Gestore del Fondo ed elaborato in forma digitale (formato elettronico di testo per importazione ed esportazione in formato tabellare). 3. I soggetti richiedenti comunicano, in sede di richiesta di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio, le condizioni economiche applicate ai soggetti beneficiari finali per la concessione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond stesse. 4. I soggetti richiedenti devono altresì comunicare, in sede di richiesta di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio, ulteriori informazioni previste dal Piano della trasparenza. 5. Il soggetto richiedente ha l obbligo di acquisire per ogni Operazione di sottoscrizione di mini bond da includere nel portafoglio, prima della presentazione al Gestore del Fondo delle richieste di inclusione, e di conservare l Allegato 4 alle Disposizioni operative del Fondo, debitamente compilato e sottoscritto dal legale rappresentante del soggetto beneficiario finale e la documentazione sulla cui base ha compilato il modulo di richiesta. Il Gestore del Fondo potrà richiedere in qualunque momento copia della suddetta documentazione e la mancata trasmissione di quanto richiesto può comportare l inefficacia della garanzia. 6. Sono improcedibili e respinte d ufficio dal Gestore del Fondo le richieste di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio presentate: attraverso modalità diverse da quelle di cui al precedente paragrafo 2; senza indicazione del portafoglio nel quale le Operazioni di sottoscrizione di mini bond devono essere incluse; senza indicazione del codice fiscale dei soggetti beneficiari finali; a favore di soggetti beneficiari finali non ammissibili ai sensi del paragrafo B. 7. I soggetti richiedenti effettuano la valutazione in ordine alla ammissibilità del soggetto beneficiario finale e dell Operazione di sottoscrizione di mini bond alla garanzia del Fondo di cui alle presenti Modalità Operative, fatto salvo quanto previsto al successivo paragrafo 8. In particolare, i soggetti richiedenti attestano: a) il possesso, da parte del soggetto beneficiario finale, dei requisiti, soggettivi e oggettivi, previsti dalle vigenti Disposizioni operative del Fondo per l accesso alla garanzia, attraverso la verifica: dei parametri dimensionali di micro, piccola e media impresa di cui all Allegato n. 1 al Regolamento (CE) n. 800/2008; dell ammissibilità del settore di attività economica in cui opera il soggetto beneficiario finale all intervento del Fondo ; b) la rispondenza delle finalità e caratteristiche dell Operazione di sottoscrizione di mini bond rispetto a quanto previsto dai paragrafi D.2 e D.3; c) il merito di credito del soggetto beneficiario finale, assicurando che, sulla base del sistema di rating interno, per i soggetti richiedenti che applicano il metodo InternaI Rating Based (IRB), ovvero sulla base della valutazione rilasciata da un'agenzia esterna di valutazione del merito di credito riconosciuta dalla Banca d'italia (ECAI), il soggetto beneficiario finale non presenti, alla data di inclusione dell Operazione di

28 27 DIREZIONE FONDI DI GARANZIA E INTERVENTI PER IL CAPITALE DI RICHIO COORDINAMENTO PROMOZIONE E SUPPORTO 27 sottoscrizione di mini bond, un rating inferiore alla classe "B-" della scala di valutazione Standard's and Poor's. 8. Il Gestore, al ricevimento della richiesta di cui al punto 2, assegna alle Operazioni di sottoscrizione di mini bond un numero di posizione progressivo e svolge le ulteriori attività di valutazione previste dalle vigenti Disposizioni operative del Fondo non riportate al punto 7, ivi compresi la determinazione dell intensità di aiuto di cui al paragrafo J, la verifica in ordine al rispetto del limite di importo massimo garantito dal Fondo per singolo soggetto beneficiario finale nonché delle intensità massime di aiuto previste dalla normativa comunitaria in materia di aiuti di Stato. 9. La data considerata ai fini dell assegnazione del numero di posizione identificativo delle richieste è quella di arrivo al Gestore del Fondo. La documentazione ricevuta dal Gestore del Fondo dopo le ore 17,00 è considerata pervenuta il primo giorno lavorativo successivo. I termini di scadenza che cadono in un giorno di chiusura degli uffici si considerano automaticamente prorogati al primo giorno lavorativo successivo. 10. Le richieste di inclusione delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio complete dei dati e delle informazioni previste dal modulo di richiesta comunicato dal Gestore del Fondo sono istruite nel rispetto dell ordine cronologico di arrivo o di completamento dei medesimi dati e informazioni, qualora il Gestore del Fondo, nel corso dell istruttoria, richiedesse il completamento dei dati previsti, ivi compresa la rettifica o integrazione di dichiarazioni erronee o incomplete, ovvero i chiarimenti necessari ai fini dell istruttoria stessa. 11. Sono improcedibili e decadono d ufficio le richieste relativamente alle quali i dati previsti dal modulo di richiesta comunicato dal Gestore del Fondo, le rettifiche o integrazioni ovvero i chiarimenti eventualmente richiesti, non pervengano al Gestore del Fondo entro il termine di 3 mesi dalla data di ricezione della richiesta del Gestore del Fondo stesso. 12. Qualora, nel corso dell istruttoria della richiesta, emergano motivi per il rigetto, il Gestore del Fondo applica quanto previsto dall art. 10-bis della legge 4 agosto 1990, n. 241 e successive modificazioni e integrazioni. 13. Svolte le attività di cui al paragrafo 8, entro 1 mese dall arrivo della richiesta o dal suo completamento, il Gestore comunica al soggetto richiedente, in forma scritta (fax, posta raccomandata A/R - o posta elettronica certificata) e ai soggetti beneficiari finali (attraverso posta elettronica certificata) il numero di posizione assegnato, l ammissione ovvero la non ammissione all inclusione dell Operazione di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio, con le motivazioni che hanno indotto a ritenere inammissibile la richiesta, l intensità di aiuto di cui al paragrafo H ed i riferimenti del responsabile dell unità organizzativa competente. 14. Nella comunicazione ai soggetti beneficiari finali sono esplicitamente richiamati gli obblighi a carico degli stessi per la verifica della realizzazione degli Investimenti di cui al paragrafo F.7 delle vigenti Disposizioni operative del Fondo. 15. L elenco delle Operazioni di sottoscrizione di mini bond ammesse all inclusione nel portafoglio viene portato a conoscenza del Comitato di gestione con frequenza mensile a partire dalla data di delibera di ammissione del portafoglio di mini bond di cui al paragrafo F.6 all intervento del Fondo. 16. L ammissione all inclusione dell Operazione di sottoscrizione di mini bond nel portafoglio è soggetta alla vigente normativa antimafia. L acquisizione delle informazioni previste dalla suddetta normativa sulla materia è regolamentata in apposita circolare del Gestore

GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI MINI BOND MODALITA OPERATIVE

GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI MINI BOND MODALITA OPERATIVE GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI MINI BOND MODALITA OPERATIVE RIFERIMENTI NORMATIVI E DEFINIZIONI RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 23 dicembre 1996 n. 662 (art. 2, comma 100, lettera a): Misure di razionalizzazione

Dettagli

FONDO DI GARANZIA L INTERVENTO PUBBLICO DI GARANZIA SUL CREDITO E MICROCREDITO ALLE PMI CRITERI DI ACCESSO E MODALITA OPERATIVE

FONDO DI GARANZIA L INTERVENTO PUBBLICO DI GARANZIA SUL CREDITO E MICROCREDITO ALLE PMI CRITERI DI ACCESSO E MODALITA OPERATIVE FONDO DI GARANZIA L INTERVENTO PUBBLICO DI GARANZIA SUL CREDITO E MICROCREDITO ALLE PMI CRITERI DI ACCESSO E MODALITA OPERATIVE Massimo Generali MPS Capital Services SpA RTI per la Gestione del Fondo di

Dettagli

GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI FINANZIAMENTI MODALITÀ OPERATIVE

GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI FINANZIAMENTI MODALITÀ OPERATIVE ALLEGATO GARANZIA DEL FONDO SU PORTAFOGLI DI FINANZIAMENTI MODALITÀ OPERATIVE RIFERIMENTI NORMATIVI E DEFINIZIONI RIFERIMENTI NORMATIVI Legge 23 dicembre 1996 n. 662 (art. 2, comma 100, lettera a): Misure

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito il Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese;

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia per le PMI Il Fondo di Garanzia per le PMI Sezione Speciale Presidenza del Consiglio dei Ministri Dipartimento per le Pari Opportunità L assistenza alla Sezione Speciale per le Imprese Femminili Silvia Lorenzini

Dettagli

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 GARANZIA DIRETTA (Banca) Oggetto e finalità Favorire l accesso alle fonti finanziarie delle PMI mediante la concessione di una garanzia

Dettagli

FONDO DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE

FONDO DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE FONDO DI GARANZIA PER LE PICCOLE E MEDIE IMPRESE Oggetto e finalità Favorire l accesso alle fonti finanziarie delle piccole e medie imprese mediante la concessione di una garanzia pubblica. Riferimenti

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE AGEVOLAZIONI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DELLE AGEVOLAZIONI Il presente Regolamento definisce i criteri, le modalità e le procedure cui i soggetti abilitati ad operare con MCC S.p.A. (di seguito MCC) devono attenersi per la concessione delle agevolazioni previste

Dettagli

MinisterodelloSviluppoEconomico

MinisterodelloSviluppoEconomico MinisterodelloSviluppoEconomico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto del Ministro dello sviluppo economico 24 settembre 2014, pubblicato nella Gazzetta

Dettagli

Il FONDO DI GARANZIA PER LE PMI

Il FONDO DI GARANZIA PER LE PMI Legge 662/1996 Il FONDO DI GARANZIA PER LE PMI L intervento pubblico di garanzia sul credito alle piccole e medie imprese LA NORMATIVA IN SINTESI Gestore unico MCC SpA Customer Relations Unit Fondo di

Dettagli

L intervento pubblico di garanzia per il credito alle piccole e medie imprese

L intervento pubblico di garanzia per il credito alle piccole e medie imprese L intervento pubblico di garanzia per il credito alle piccole e medie imprese Gruppo di Lavoro Fondi Strutturali Torino, 22 Novembre 2013 FOCUS GARANZIA DIRETTA prestata dal Fondo direttamente a favore

Dettagli

Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste

Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste CIRCOLARE A.F. N.132 del 29 Settembre 2015 Ai gentili clienti Loro sedi Sezione speciale del fondo di garanzia PMI: aperto anche alle professioniste Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla

Dettagli

LA NUOVA LEGGE SABATINI

LA NUOVA LEGGE SABATINI LA NUOVA LEGGE SABATINI (DECRETO FARE Decreto Legge 69/2013 convertito con modificazioni dalla legge 98/2013) I DESTINATARI La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare, si rivolge alle micro,

Dettagli

Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche. * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese

Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche. * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese Seminario Il Fondo di Garanzia per le PMI al servizio delle imprese cinematografiche * * * La garanzia dello Stato Un opportunità per le imprese Francesca Brunori Confindustria Area Fisco, Finanza e Welfare

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con

Il Ministro dello Sviluppo Economico. Il Ministro dell Economia e delle Finanze. di concerto con Il Ministro dello Sviluppo Economico di concerto con Il Ministro dell Economia e delle Finanze Vista la legge 23 dicembre 1996, n. 662 e, in particolare, l articolo 2, comma 100, lettera a), che ha istituito

Dettagli

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni

SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni Le Guide professionalità quotidiana SABATINI BIS come chiedere le agevolazioni a cura di Bruno Pagamici Soggetti beneficiari Investimenti e spese finanziabili Contributo in conto interessi Domanda di agevolazione

Dettagli

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1

Sulla base dei valori di riferimento indicati sono assegnati alle imprese i seguenti punteggi: A 100% 3 75% < A < 100% 2 0 < A 75% 1 A. Procedura Ordinaria - Modello di valutazione per le imprese in contabilità ordinaria operanti nei settori: industria manifatturiera, edilizia, alberghi (società alberghiere proprietarie dell immobile),

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto l'articolo 23 del decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

CONCORSO DI INTERESSI SU PRESTITI CONCESSI ALLE PMI ADERENTI AI CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVI FIDI ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEGLI AIUTI

CONCORSO DI INTERESSI SU PRESTITI CONCESSI ALLE PMI ADERENTI AI CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVI FIDI ART. 1 OGGETTO E FINALITA DEGLI AIUTI Allegato alla Delib.G.R. n. 50/27 del 10.11.2009 CONCORSO DI INTERESSI SU PRESTITI CONCESSI ALLE PMI ADERENTI AI CONSORZI DI GARANZIA COLLETTIVI FIDI L.R.10 gennaio 2001 n.. 2 Titolo T II DIRETTIVE DI

Dettagli

La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare

La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare La Nuova Legge Sabatini, prevista dal Decreto del Fare 1 Gli attori Le Banche olesocietà di leasing, erogano il finanziamento per acquisto o acquisizione in leasing di «beni strumentali» a condizioni di

Dettagli

www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15

www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 www.adadvisory.it AD ADVISORY & FdG Servizi per la valorizzazione delle opportunità offerte dal Fondo di Garanzia (FdG) Roma, maggio 15 Indice 1. AD Advisory (AD) La società 2. Situazione del credito alle

Dettagli

Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt.

Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt. Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST DM 23 settembre 2011 e successive modifiche e integrazioni DM 21 dicembre 2012, artt. 12 e 13 CIRCOLARE n. 7/2013 approvata con delibera del 2 dicembre

Dettagli

Agevolazioni finanziarie per le imprese del settore Autotrasporto merci per conto terzi

Agevolazioni finanziarie per le imprese del settore Autotrasporto merci per conto terzi 1 Agevolazioni finanziarie per le imprese del settore Autotrasporto merci per conto terzi Relatore: Cristiano Vincenzi (cristiano.vincenzi@bancopopolare.it) Responsabile Funzione Finanziamenti Agevolati

Dettagli

Atto di Convenzione. tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità,

Atto di Convenzione. tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità, ,gr~,;eh"n.za eh,,/yt:,.nj.7/,;e. tk,,; ~n';j.~~'; Dipartimento per le Pari Opportunità Atto di Convenzione tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri - Dipartimento per le Pari opportunità, il Ministero

Dettagli

Allegato parte integrante ALLEGATO 1) DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI. Pag. 1 di 8 All. 001 RIFERIMENTO: 2009-D323-00102

Allegato parte integrante ALLEGATO 1) DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI. Pag. 1 di 8 All. 001 RIFERIMENTO: 2009-D323-00102 Allegato parte integrante ALLEGATO 1) DISPOSIZIONI PER I PRESTITI PARTECIPATIVI Pag. 1 di 8 All. 001 RIFERIMENTO: 2009-D323-00102 1. OBIETTIVI E BENEFICIARI 1. I criteri e le modalità che seguono si riferiscono

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto

Dettagli

* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011.

* al Comitato introdotto con delibera del Comitato Agevolazioni dell 11.10.2011. Comitato Agevolazioni istituito presso la SIMEST in base alla Convenzione stipulata il 16.10.1998 tra il Ministero del Commercio con l Estero (ora Ministero dello Sviluppo Economico) e la SIMEST CIRCOLARE

Dettagli

REGIONE TOSCANA Regolamento FONDO SPECIALE RISCHI PER LA PRESTAZIONE DI GARANZIE PER LAVORATORI NON IN POSSESSO DI CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO

REGIONE TOSCANA Regolamento FONDO SPECIALE RISCHI PER LA PRESTAZIONE DI GARANZIE PER LAVORATORI NON IN POSSESSO DI CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO ALLEGATO A REGIONE TOSCANA Regolamento FONDO SPECIALE RISCHI PER LA PRESTAZIONE DI GARANZIE PER LAVORATORI NON IN POSSESSO DI CONTRATTO A TEMPO INDETERMINATO Art. 1 (Definizioni) 1. Nel presente regolamento

Dettagli

DOMANDA DI AGEVOLAZIONE SUL FINANZIAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE IN IMPRESE ALL ESTERO AI SENSI DELL ART. 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 19/91 (*)

DOMANDA DI AGEVOLAZIONE SUL FINANZIAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE IN IMPRESE ALL ESTERO AI SENSI DELL ART. 2, COMMA 7, DELLA LEGGE 19/91 (*) Riferimento SIMEST.. (a cura del destinatario) SIMEST SPA DIPARTIMENTO AGEVOLAZIONI CORSO VITTORIO EMANUELE II, N.323 00186 R O M A DOMANDA DI AGEVOLAZIONE SUL FINANZIAMENTO DELLA PARTECIPAZIONE IN IMPRESE

Dettagli

INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive di attuazione

INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive di attuazione Allegato alla Delib. G.R. n. 9/13 del 8.3.2006 REGIONE AUTONOMA DELLA SARDEGNA INTERVENTI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE TERMINE Legge Finanziaria 2006, art. 6, comma 4 lettera b) Direttive

Dettagli

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE

IL DIRETTORE DELL AGENZIA. In base alle attribuzioni conferitegli dalle norme riportate nel seguito del presente provvedimento DISPONE 2013/4047 Modalità di fruizione del credito d imposta, in caso di accesso al finanziamento agevolato, per gli interventi di riparazione, ripristino o ricostruzione di immobili di edilizia abitativa e ad

Dettagli

Piano straordinario per l'occupazione.

Piano straordinario per l'occupazione. Piano straordinario per l'occupazione. Il lavoro, il futuro. MISURA IV.1 Più forti patrimonialmente Agevolazioni per il rafforzamento della struttura patrimoniale delle piccole e medie imprese mediante

Dettagli

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97

Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese L. 662/96 L. 266/97 Vers 3/2014 GARANZIA DIRETTA (Banca) Oggetto e finalità Favorire l accesso alle fonti finanziarie delle PMI mediante la concessione

Dettagli

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili

Art. 1 Definizioni. Art. 2 Finalità. Art. 3 Costituzione Fondo Regionale. Art. 4 Durata. Art. 5 Beneficiari del Fondo. Art. 6 Iniziative ammissibili REGOLAMENTO PER IL FUNZIONAMENTO DEL FONDO REGIONALE DI GARANZIA Art. 1 Definizioni Art. 2 Finalità Art. 3 Costituzione Fondo Regionale Art. 4 Durata Art. 5 Beneficiari del Fondo Art. 6 Iniziative ammissibili

Dettagli

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori

Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/ 2008 Sostegno alla presentazione dei piani formativi sul Conto Formazione delle imprese aderenti di dimensioni minori Avviso n. 3/2008 1 1 Finalità Il Fondo paritetico interprofessionale Fondimpresa

Dettagli

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014

REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 REGIONE PIEMONTE BU33 14/08/2014 Codice DB1512 D.D. 5 agosto 2014, n. 531 Legge regionale 22 dicembre 2008, n. 34, articolo 42, comma 6. Affidamento a Finpiemonte S.p.A. delle funzioni e delle attivita'

Dettagli

ALLEGATO B PREMESSO CHE

ALLEGATO B PREMESSO CHE 1 ALLEGATO B SCHEMA DI CONVENZIONE PER REGOLARE I RAPPORTI TRA I CONFIDI/ALTRI FONDI DI GARANZIA E IL GESTORE DEL FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007-2013 PREMESSO CHE La Legge Regionale

Dettagli

IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE

IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE IL MINISTRO PER LE POLITICHE GIOVANILI E LE ATTIVITA SPORTIVE di concerto IL MINISTRO DELL ECONOMIA E DELLE FINANZE Visto il decreto-legge 18 maggio 2006, n. 181, convertito dalla legge 17 luglio 2006,

Dettagli

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione;

lo Statuto speciale per la Sardegna e le relative norme di attuazione; ASSESSORADU DE SA PROGRAMMATZIONE, BILANTZU, CRÈDITU E Centro Regionale di Programmazione 00-03-60-00 Centro Regionale di Programmazione DETERMINAZIONE N. 1337 REP. N. 97 Oggetto: P.O.R. FESR Sardegna

Dettagli

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali

Ministero delle politiche agricole alimentari e forestali Prot. n. 542 del 19 dicembre 2012 VISTO l art. 66, comma 1, della legge 27 dicembre 2002, n. 289 (Legge finanziaria 2003), e successive modificazioni, che istituisce i contratti di filiera e di distretto,

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese ALLEGATO N. 2A Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese DM 7 AGOSTO 2014 Credito d imposta a favore delle imprese sottoscrittrici di accordi di programma volti

Dettagli

FONDO GARANZIA PO FESR 2007 2013

FONDO GARANZIA PO FESR 2007 2013 PREMESSA DESTINATARI SETTORI FONDO GARANZIA PO FESR 2007 2013 NATURA E MISURA DELLA GARANZIA COSTO DELLA GARANZIA / CONTROGARANZIA DOTAZIONE FINANZIARIA PRESENTAZIONE DELLA DOMANDA AMMISSIONE DELLE DOMANDE

Dettagli

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA

Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Direzione Centrale Accertamento Roma, 11 aprile 2013 C NOTA Adempimenti all Archivio dei rapporti finanziari da parte di soggetti che svolgono in Italia attività di prestazione di servizi di pagamento

Dettagli

Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis)

Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis) SABATINI BIS 1 SABATINI - BIS Plafond PMI Beni Strumentali (Sabatini bis) Direzione Corporate e Reti Alleate Marzo 2014 2 SABATINI BIS FONTI NORMATIVE Il Plafond PMI - Beni Strumentali si fonda sui seguenti

Dettagli

Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015

Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015 Circolare N. 90 del 17 Giugno 2015 Giovani agricoltori: per l avvio delle attività contributi fino a 70.000 euro per l acquisto dei terreni Gentile cliente, con la presente desideriamo informarla che recentemente

Dettagli

Plafond BENI STRUMENTALI (c.d. Nuova Sabatini )

Plafond BENI STRUMENTALI (c.d. Nuova Sabatini ) Plafond BENI STRUMENTALI (c.d. Nuova Sabatini ) CONFIDUSTRIA VICENZA Le agevolazioni della nuova Sabatini Incontro informativo Intervento di A. Balboni Resp. Direzione Corporate di Banca Popolare di Vicenza

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per le PMI

Il Fondo di Garanzia per le PMI Il Fondo di Garanzia per le PMI Le Disposizioni Operative alla luce delle novità di recente adozione. Workshop in Assolombarda Fondo di Garanzia per le PMI: le nuove caratteristiche di intervento Guglielmo

Dettagli

4, 1 13 2015, 273 COMMERCIO ELETTRONICO

4, 1 13 2015, 273 COMMERCIO ELETTRONICO Circolare recante le modalità di presentazione delle domande per l attribuzione del credito d imposta per la realizzazione e l ampliamento di infrastrutture informatiche di cui all articolo 4, comma 1

Dettagli

Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti

Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Linee guida per l accesso al Fondo di Garanzia PMI da parte dei liberi professionisti Premessa Indice 1. A cosa serve il Fondo di Garanzia 2 2. Quali operazioni possono essere garantite ad un libero professionista

Dettagli

C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1

C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1 C i r c o l a r e d e l 1 7 d i c e m b r e 2 0 1 5 P a g. 1 Circolare Numero 33/2015 Oggetto Sommario Contributi per la valorizzazione all estero dei marchi italiani ( Bando Marchi +2 MISE ). Con l Avviso

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA

Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER LA POLITICA INDUSTRIALE E LA COMPETITIVITA Linee guida per l'applicazione del Metodo nazionale per calcolare l elemento di aiuto nelle garanzie

Dettagli

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di

Cod. Fisc. e Part. IVA, iscritta all albo di cui all articolo 13 del decreto legislativo 1 settembre 1993, n. 385, in persona In qualità di SCHEMA DI CONVENZIONE per la regolamentazione della gestione ed erogazione delle agevolazioni in abbuono interessi in favore degli imprenditori del settore agricolo beneficiari degli aiuti previsti dalla

Dettagli

Circolare N.160 del 15 Novembre 2012

Circolare N.160 del 15 Novembre 2012 Circolare N.160 del 15 Novembre 2012 Sisma Emilia. Presentazione del modello e versamento imposte premi e contributi. Doppia proroga Sisma Emilia: presentazione del modello e versamento imposte premi e

Dettagli

IL FONDO CENTRALE di GARANZIA. Nota tecnica. Consorzio Camerale per il credito e la finanza Ufficio Studi

IL FONDO CENTRALE di GARANZIA. Nota tecnica. Consorzio Camerale per il credito e la finanza Ufficio Studi IL FONDO CENTRALE di GARANZIA Nota tecnica Consorzio Camerale per il credito e la finanza Ufficio Studi CRONOLOGIA 1996: nasce il Fondo di Garanzia per le piccole e medie imprese 2007: la legge finanziaria

Dettagli

Allegato 1 Manifestazione di interesse

Allegato 1 Manifestazione di interesse Allegato 1 Manifestazione di interesse OSTELLI DELLA GIOVENTU INVITO ALLE PUBBLICHE AMMINISTRAZIONI A MANIFESTARE IL PROPRIO INTERESSE PER LA REALIZZAZIONE DI PROGETTI DI ADEGUAMENTO AL REGOLAMENTO REGIONALE

Dettagli

Caro Lettore, Buona lettura!

Caro Lettore, Buona lettura! GUIDA PRATICA Caro Lettore, Semplificare e agevolare l accesso al credito. In questo momento di difficile congiuntura economica, sono queste le parole d ordine che hanno portato governo, banche e imprese

Dettagli

Visto l'art. 2, comma 221, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante modalità di dismissione delle partecipazioni;

Visto l'art. 2, comma 221, della legge 23 dicembre 1996, n. 662, recante modalità di dismissione delle partecipazioni; MINISTERO DELLE ATTIVITA' PRODUTTIVE DECRETO 16 aprile 2003 Modificazioni al decreto ministeriale 4 aprile 2001 concernente le modalita' e le procedure di partecipazione del Ministero dell'industria, del

Dettagli

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO

RISOLUZIONE N.100/E QUESITO RISOLUZIONE N.100/E Roma, 19 ottobre 2011 Direzione Centrale Normativa OGGETTO: Interpello ai sensi dell articolo 11 della legge n. 212 del 2000 Articolo 1, commi 280-283, della legge 27 dicembre 2006,

Dettagli

REGOLAMENTO. 1.1. le Banche - anche in qualità di capofila di pool di banche con sede nel territorio della Provincia di Rimini;

REGOLAMENTO. 1.1. le Banche - anche in qualità di capofila di pool di banche con sede nel territorio della Provincia di Rimini; REGOLAMENTO PARTE I DEFINIZIONI Nelle presenti disposizioni l espressione: Fondo, indica il Fondo di garanzia a favore dei privati cittadini dipendenti delle aziende aventi sede nella Provincia di Rimini

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO l'articolo 3 del decreto-legge 21 giugno 2013, n. 69, convertito, con modificazioni, dalla

Dettagli

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell economia e delle finanze. di concerto con

Il Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali. Il Ministro dell economia e delle finanze. di concerto con DECRETO 18 aprile 2016, n.4293 Ripartizione delle risorse del fondo per gli investimenti nel settore lattiero caseario ai sensi dell articolo 1, commi 214-217, della legge 23 dicembre 2014, n. 190 (legge

Dettagli

Le misure contenute nel

Le misure contenute nel 16_21:Programma_Amva.qxd 04/07/2012 12.45 Pagina 16 16 AGEVOLAZIONI NAZIONALI INVESTIMENTI PRODUTTIVI Per il Fondo di garanzia in arrivo le nuove percentuali di copertura Ammesse anche le anticipazioni

Dettagli

ALLEGATO 4 FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007 2013. DGR Basilicata n. 2124 del 15.12.2009 e DGR Basilicata n. del.07.

ALLEGATO 4 FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007 2013. DGR Basilicata n. 2124 del 15.12.2009 e DGR Basilicata n. del.07. ALLEGATO 4 - Pag. 1 di 13 ALLEGATO 4 FONDO DI GARANZIA REGIONALE PO FESR BASILICATA 2007 2013 DGR Basilicata n. 2124 del 15.12.2009 e DGR Basilicata n. del.07.2011 RICHIESTA DI AMMISSIONE ALLA CONTROGARANZIA

Dettagli

art. 1 finalità art. 2 modifiche all articolo 1 del DPReg 191/2009 art. 3 modifiche all articolo 2 del DPReg 191/2009

art. 1 finalità art. 2 modifiche all articolo 1 del DPReg 191/2009 art. 3 modifiche all articolo 2 del DPReg 191/2009 Regolamento recante modifiche al Regolamento concernente le modalità per lo smobilizzo dei crediti da parte delle banche, nonché le modalità e le condizioni per la concessione da parte del Fondo regionale

Dettagli

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI

FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI SEGRETERIA NAZIONALE 00198 ROMA VIA TEVERE, 46 TEL. 06.84.15.751/2/3/4 FAX 06.85.59.220 06.85.52.275 SITO INTERNET: www.fabi.it E-MAIL: federazione@fabi.it FEDERAZIONE AUTONOMA BANCARI ITALIANI Ai Sindacati

Dettagli

OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013

OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013 Prot. n. F09/RNS Bologna, 17 gennaio 2014 OGGETTO: ULTERIORI DISPOSIZIONI PER LA REGIONE SARDEGNA COLPITA DALL ALLUVIONE DEL NOVEMBRE 2013 - RIPRESA DEI VERSAMENTI E FINANZIAMENTI AGEVOLATI A FAVORE DELLE

Dettagli

SCATTO. il prestito partecipativo di Fidi Toscana

SCATTO. il prestito partecipativo di Fidi Toscana SCATTO il prestito partecipativo di Fidi Toscana FINALITA BENEFICIARI SETTORI AMMISSIBILI PROGRAMMA D ATTIVITA Anticipare all impresa, alle migliori condizioni del mercato e sulla base di un programma

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per le PMI a supporto del microcredito. Fondo di Garanzia A cura del Team di Assistenza alla Clientela

Il Fondo di Garanzia per le PMI a supporto del microcredito. Fondo di Garanzia A cura del Team di Assistenza alla Clientela Il Fondo di Garanzia per le PMI a supporto del microcredito Fondo di Garanzia A cura del Team di Assistenza alla Clientela Il Fondo di garanzia per le PMI Il Fondo di Garanzia è uno strumento di mitigazione

Dettagli

Aldrovandi. Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal

Aldrovandi. Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal Circolare n. 24 Marzo 2013 Oggetto: I recenti provvedimenti che interessano i soggetti colpiti dal sisma del maggio 2012 Con precedenti informative, alle quali si rinvia, avevamo dato conto della possibilità,

Dettagli

Il Fondo di Garanzia per le PMI L. 662/96

Il Fondo di Garanzia per le PMI L. 662/96 Il Fondo di Garanzia per le PMI L. 662/96 Incontro formativo con gli operatori del territorio Lo stato dell arte del Fondo di Garanzia per le PMI Le attività di informazione e formazione operativa per

Dettagli

INFOPLUS - Bando n 2112230 Burc n. 39 del 28 Agosto 2014

INFOPLUS - Bando n 2112230 Burc n. 39 del 28 Agosto 2014 RICHIESTA DI AMMISSIONE ALL INTERVENTO CONTRIBUTIVO (modello sottoscritto dalla banca) Dipartimento 5 Attività Produttive Protocollo Fincalabra Num. Data arrivo Spett.le FINCALABRA SpA Via Pugliese n.

Dettagli

GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO. www.ismea.it www.ismeaservizi.it

GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO. www.ismea.it www.ismeaservizi.it GLI STRUMENTI ISMEA PER L ACCESSO AL CREDITO www.ismea.it www.ismeaservizi.it ISMEA L ISMEA è un Ente Pubblico Economico vigilato dal Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali (Mipaaf)

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese

Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese ALLEGATO N. 1 Ministero dello Sviluppo Economico Direzione Generale per gli incentivi alle imprese DM 4 DICEMBRE 2014 Regime di aiuto finalizzato a promuovere la nascita e lo sviluppo di società cooperative

Dettagli

CIRCOLARE PER LA CONCESSIONE DELL AGEVOLAZIONE SUI FINANZIAMENTI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE DI IMPRESE ITALIANE IN SOCIETA O IMPRESE ALL ESTERO AI

CIRCOLARE PER LA CONCESSIONE DELL AGEVOLAZIONE SUI FINANZIAMENTI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE DI IMPRESE ITALIANE IN SOCIETA O IMPRESE ALL ESTERO AI CIRCOLARE PER LA CONCESSIONE DELL AGEVOLAZIONE SUI FINANZIAMENTI RELATIVI ALLA PARTECIPAZIONE DI IMPRESE ITALIANE IN SOCIETA O IMPRESE ALL ESTERO AI SENSI DELLA LEGGE 24.4.1990 N.100, ART. 4, E SUCCESSIVE

Dettagli

DI INFORMATIVO GARANZIA PER LE PMI. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Ministero dello Sviluppo Economico

DI INFORMATIVO GARANZIA PER LE PMI. Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca. Ministero dello Sviluppo Economico FONDO LIBRETTO DI INFORMATIVO GARANZIA PER SUL FONDO LE PICCOLE E DI MEDIE GARANZIA IMPRESE PER LE PMI Ministero dell Istruzione, dell Università e della Ricerca Ministero dello Sviluppo Economico IL FONDO

Dettagli

Ministero dello Sviluppo Economico

Ministero dello Sviluppo Economico Ministero dello Sviluppo Economico DIREZIONE GENERALE PER GLI INCENTIVI ALLE IMPRESE IL DIRETTORE GENERALE VISTO il decreto del Ministro dello sviluppo economico, di concerto con il Ministro dell economia

Dettagli

Randazzo, 9 Novembre 2015

Randazzo, 9 Novembre 2015 Randazzo, 9 Novembre 2015 L'INTERVENTO DEL FONDO DI GARANZIA SULLE OPERAZIONI DI MICROCREDITO divenuto operativo con circolare n. 8 del 26 maggio 2015 1 Il Fondo di Garanzia per le PMI è uno strumento

Dettagli

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI

REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI CITTÀ DI MINERBIO PROVINCIA DI BOLOGNA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DI CONTRIBUTI IN CONTO CAPITALE PER L INSTALLAZIONE DI PANNELLI SOLARI FOTOVOLTAICI Approvato con deliberazione di C.C. n. 51 del 29/09/2008

Dettagli

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale

Il Ministro del Lavoro e della Previdenza Sociale Visto l articolo 2120 del codice civile; Visto il decreto legislativo 5 dicembre 2005, n. 252, ed, in particolare, gli articoli 8, concernente l espressione della volontà del lavoratore circa la destinazione

Dettagli

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso

Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Norme per la concessione di contributi in conto interesse su finanziamenti concessi alle imprese della provincia di Campobasso Art. 1 Finalità e risorse La Camera di Commercio Industria Artigianato e Agricoltura

Dettagli

MISURE ECONOMICO FINANZIARIE

MISURE ECONOMICO FINANZIARIE Valentina Piuma mercoledì, 18 settembre 2013 G i o r n a ta d e l D e c r e to del fare MISURE ECONOMICO FINANZIARIE Art. 1 Rafforzamento del Fondo di garanzia per le piccole e medie imprese La norma è

Dettagli

AVVISO. REGIONE CAMPANIA ART. 6 LEGGE REGIONALE n. 12/2007 INCENTIVI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE

AVVISO. REGIONE CAMPANIA ART. 6 LEGGE REGIONALE n. 12/2007 INCENTIVI PER IL CONSOLIDAMENTO DELLE PASSIVITA A BREVE Decreto Dirigenziale n. 181 del 14 aprile 2008 Area Generale di Coordinamento: Sviluppo Economico n. 12 - L.R. n. 12 del 28.11.2007 - Art. 6 - Incentivi per il Consolidamento delle Passivita' a Breve -

Dettagli

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE

PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE ALLEGATO 2 PROMOZIONE DELL OFFERTA FORMATIVA RIVOLTA AI TUTOR AZIENDALI DEGLI APPRENDISTI IN APPRENDISTATO PROFESSIONALIZZANTE I. QUADRO DI RIFERIMENTO Il presente avviso è finalizzato alla promozione

Dettagli

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE

FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE FAQ POST GRADUATORIA AVVISO GIOVANI PER IL SOCIALE 1. Domanda: Con quale modalità sarà possibile ottenere chiarimenti in merito alle procedure di attuazione e rendicontazione dei progetti cofinanziati?

Dettagli

DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114)

DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114) DECRETO 13 aprile 2000, n. 125 (Pubblicato nella G.U.R.I. del 18 maggio 2000 serie generale n. 114) Regolamento recante criteri e modalità per la rinegoziazione dei finanziamenti agevolati ai sensi degli

Dettagli

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO

IL RAGIONIERE GENERALE DELLO STATO di concerto con IL DIRETTORE GENERALE DEL TESORO Decreto 10 febbraio 2014 Riparto dell'incremento del «Fondo per assicurare la liquidità per pagamenti dei debiti certi, liquidi ed esigibili» di cui all'articolo 13, commi 8 e 9, del decretolegge 31 agosto

Dettagli

PACCHETTO RIEQUILIBRIO FINANZIARIO

PACCHETTO RIEQUILIBRIO FINANZIARIO AGGIORNATO AL 16 NOVEMBRE 2010 PACCHETTO RIEQUILIBRIO FINANZIARIO Prodotti e servizi per il consolidamento delle passività a breve Pag. 1. Credimpresa BNL per associati Assolombarda Finanziamento per aziende

Dettagli

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento

in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento in qualità di Emittente e Responsabile del Collocamento Società per Azioni Via Lucrezia Romana, 41/47-00178 Roma P. IVA, Codice Fiscale e n. di Iscrizione al Registro delle Imprese di Roma n. 04774801007

Dettagli

PARTE VI CRITERI DI VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE IMPRESE PER L AMMISSIONE DELLE OPERAZIONI

PARTE VI CRITERI DI VALUTAZIONE ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE IMPRESE PER L AMMISSIONE DELLE OPERAZIONI ALLEGATO PARTE VI ECONOMICO-FINANZIARIA DELLE IMPRESE PER L AMMISSIONE DELLE OPERAZIONI Si esplicitano i criteri adottati, in via generale, dal Gestore per la presentazione delle proposte di delibera al

Dettagli

24.12.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 54 DELIBERAZIONE 15 dicembre 2008, n. 1086

24.12.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 54 DELIBERAZIONE 15 dicembre 2008, n. 1086 24.12.2008 - BOLLETTINO UFFICIALE DELLA REGIONE TOSCANA - N. 54 DELIBERAZIONE 15 dicembre 2008, n. 1086 Approvazione delle modalità di attuazione degli Interventi di garanzia per gli investimenti POR CreO

Dettagli

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale

Microcredito. La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Microcredito La soluzione di Intesa Sanpaolo per il microcredito imprenditoriale Gennaio 2016 Normativa relativa al Microcredito in Italia. Il Microcredito è stato oggetto negli anni di continue evoluzioni

Dettagli

Il Ministro dello Sviluppo Economico

Il Ministro dello Sviluppo Economico Il Ministro dello Sviluppo Economico Visto il decreto-legge 22 giugno 2012, n. 83, convertito, con modificazioni, dalla legge 7 agosto 2012, n. 134, recante Misure urgenti per la crescita del Paese, e,

Dettagli

UNICREDIT SPA (*) CONVENZIONE CON GARANZIA CONFIDI LAZIO AREA RETAIL E CORPORATE (DECORRENZA 30/01/2012) Condizioni economiche Garanzia sussidiaria

UNICREDIT SPA (*) CONVENZIONE CON GARANZIA CONFIDI LAZIO AREA RETAIL E CORPORATE (DECORRENZA 30/01/2012) Condizioni economiche Garanzia sussidiaria UNICREDIT SPA (*) CONVENZIONE CON GARANZIA CONFIDI LAZIO AREA RETAIL E CORPORATE (DECORRENZA 30/01/2012) Condizioni economiche Garanzia sussidiaria Mutuo Chirografario a 5 anni Prestito Partecipativo,

Dettagli

Centro Studi CNA SCHEDE SINTETICHE

Centro Studi CNA SCHEDE SINTETICHE SCHEDE SINTETICHE Tabella di sintesi Interventi In vigore dal Innovazione Voucher IT (Information Technology) 24 dicembre 2013 Credito d imposta 24 dicembre 2013 Finanziamenti per progetti di R&S 26 giugno

Dettagli

BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI - MARCHI+2

BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI - MARCHI+2 BANDO PER LA CONCESSIONE DI AGEVOLAZIONI ALLE IMPRESE PER FAVORIRE LA REGISTRAZIONE DI MARCHI COMUNITARI E INTERNAZIONALI - MARCHI+2 MODALITÀ DI PRESENTAZIONE Le domande potranno essere presentate online

Dettagli

PER LA CONCESSIONE DEGLI INCENTIVI

PER LA CONCESSIONE DEGLI INCENTIVI MCC REGIONE PUGLIA REGOLAMENTO PER LA CONCESSIONE DEGLI INCENTIVI AREA SERVIZI PER LO SVILUPPO Il presente Regolamento definisce i criteri, le modalità e le procedure cui i soggetti abilitati ad operare

Dettagli