Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Politiche
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1 Università degli Studi di Urbino Carlo Bo Facoltà di Scienze Politiche Corso di Storia delle Relazioni internazionali Modulo di Storia del Medio Oriente Docente: Prof. Massimiliano Cricco Anno Accademico
2 Le origini del movimento sionista 1897 Theodor Herzl, giornalista austriaco di origine ebraica, organizza il Primo congresso sionista a Basilea. Nasce l Organizzazione sionista mondiale. Obiettivi del sionismo: Ritorno degli ebrei alla terra d Israele (Eretz Israel); Creazione di un insediamento di ebrei nella terra dei padri (Yishuv); costituzione di un "Focolare nazionale ebraico", dimora riconosciuta degli ebrei e legalmente assicurata. Strumenti del sionismo: Fondo nazionale ebraico (Keren Kayemet) acquistare le terre dagli arabi - Edmond Rothschild: uno dei primi finanziatori (1882). Colonia agricola collettiva (Kibbutz) organizzazione di tipo socialista per la coltivazione della terra e la divisione degli utili (1909). Organizzazione difensiva dei primi insediamenti (Hashomer), 1909.
3 La dichiarazione Balfour e il Mandato britannico sulla Palestina Il 2 novembre 1917, il ministro degli Esteri britannico, lord Arthur J. Balfour, formula la famosa dichiarazione in cui si riconosce il legame storico del popolo ebraico con la Palestina, che impegna la Gran Bretagna ad appoggiare l insediamento in Palestina di una National Home (il focolare nazionale teorizzato dai sionisti). L 11 dicembre 1917, il generale britannico Allenby sconfigge le truppe dell Impero Ottomano e entra a Gerusalemme insieme alla Legione ebraica. Il 24 luglio 1922, la Società delle Nazioni conferisce alla Gran Bretagna il Mandato sulla Palestina, del quale la dichiarazione Balfour fa parte integrante. Crescita dell insediamento ebraico in Palestina dal 1882 al 1947
4 Organizzazione della comunità ebraica sotto il Mandato britannico 1920 Viene fondata l'haganah (ההגנה) nuova organizzazione di autodifesa (D. Ben Gurion) per proteggere la comunità durante le rivolte arabe di Gerusalemme e di Haifa ( ). Dato che l Yishuv non può contare sulla protezione delle truppe britanniche Viene istituita l Agenzia Ebraica, con i seguenti compiti: Finanziare l immigrazione con i fondi raccolti dalle Comunità ebraiche all estero (soprattutto negli USA); acquistare terre in Palestina dai grandi latifondisti arabi; pianificare le politiche generali della leadership sionista (sistema scolastico, agricoltura, industria e commercio) La Comunità ebraica si pone come un entità a sé stante e si dota delle istituzioni tipiche di uno stato democratico: l Assemblea Rappresentativa, quella Esecutiva e il Consiglio Nazionale, i cui membri vengono scelti dall Assemblea Rappresentativa.
5 Agosto 1929 Moti arabi in Palestina. Un gruppo armato di musulmani massacra 133 ebrei di Hebron. In seguito all eccidio, l Haganah cambia radicalmente. prevede l arruolamento di tutti i giovani e gli adulti degli insediamenti ebraici (servizio militare); Acquista armi straniere e si dota di un officina per la fabbricazione di bombe e equipaggiamenti militari; Si trasforma in un vero e proprio esercito nazionale l'haganah dispone di uomini pronti alla mobilitazione e di riservisti. Durante la Grande Rivolta Araba del , essa partecipò attivamente nell'opera di protezione degli interessi britannici e nel contrastare gli insorti arabi (M. Dayan).
6 1939 Con lo scoppio della Seconda guerra mondiale, aumentò il numero di Ebrei che cercavano di rifugiarsi in Palestina. Molti di loro dovettero entrare illegalmente, aiutati dall Haganah e dall "Organizzazione per l'immigrazione Illegale" forte Crisi finanziaria in Gran Bretagna => revisione della Politica estera britannica: - ritiro degli aiuti militari a Grecia e Turchia; - decisione di rinunciare al Mandato sulla Palestina;
7 Fino al 1946, il Medio Oriente era considerato un area di influenza principalmente della Gran Bretagna, e, in minor Misura, della Francia (Mandato - Siria e Libano). Gran Bretagna - Mandato sulla Palestina (Territori ad Est e ad Ovest del Giordano + Irak) In seguito all indebolimento britannico, gli interessi strategici degli USA si intensificarono nella Regione linea di contenimento del possibile espansionismo sovietico nel Mediterraneo orientale. - Protettorato sull Egitto ( ), in seguito indipendente sotto re Faruk (governo fedele a Londra).
8 1947 Anno cruciale per il nuovo assetto del Mediterraneo: 12 marzo enunciazione della Dottrina Truman per la Grecia e la Turchia: intenzione degli USA di: Difendere i regimi democratici e aiutare i popoli liberi a scegliere i loro destini mediante aiuti economici. 400 milioni di dollari stanziati dagli USA per Grecia e Turchia. 16 ottobre - 9 novembre Pentagon Talks tra USA e Gran Bretagna, organizzati dal ministro degli esteri britannico E. Bevin per valutare l impegno degli USA nel Mediterraneo Orientale in relazione all impegno britannico. Inizia il progressivo affiancamento degli USA alla G.B. nel Mediterraneo. 29 novembre l ONU adottò la risoluzione n. 181 a favore della divisione della Palestina in due stati di uguale grandezza, uno a maggioranza ebraica e l'altro a maggioranza araba. Gerusalemme => città internazionale. Popolazione ebraica circa unità. Popolazione araba circa unità.
9 RISOLUZIONE n. 181 A.G. ONU - Fine del mandato, spartizione e indipendenza 1. Il mandato per la Palestina avrà fine al più presto possibile e in ogni caso il 1 agosto 1948: 2. Le forze armate della potenza mandataria evacueranno progressivamente la Palestina; al più tardi il 1 agosto La potenza mandataria farà tutto ciò che è in suo potere al fine di assicurare l'evacuazione di una zona situata sul territorio dello Stato ebraico e dotato di un porto marittimo e di un retroterra sufficienti per offrire le strutture necessarie in vista di un'importante immigrazione. 3. Gli Stati indipendenti arabo ed ebraico, così come il regime internazionale particolare previsto per la città di Gerusalemme, cominceranno ad esistere in Palestina due mesi dopo che l'evacuazione delle forze armate della potenza mandataria sarà portata a termine. Le frontiere saranno indicate qui sotto. Le organizzazioni ebraiche accettarono la proposta, i paesi arabi circostanti la rifiutarono.
10 14 maggio 1948 proclamazione dello Stato di Israele (Ben Gurion primo min.) Scoppia la Prima guerra arabo-israeliana. Il neonato Stato di Israele viene attaccato da Siria, Egitto, Iraq, Arabia ai quali si aggiunge poi la Transgiordania. L Haganah si trasforma in Esercito israeliano ( uomini). L Irgun viene smantellato. Armistizio del 1949 solo il 21 % della Palestina rimase agli arabi. La Transgiordania annesse la Cisgiordania, trasformandosi nel Regno di Giordania. L'Egitto occupò la Striscia di Gaza. Gerusalemme restò divisa tra Israeliani e Giordani. Durante la guerra arabi furono costretti ad abbandonare i territori occupati da Israele. Molti resteranno in campi profughi nei paesi arabi confinanti. Lo stato di Israele ricevette l'immigrazione di circa profughi ebrei provenienti dai paesi arabi, da cui erano stati espulsi.
11 Lo Stato di Israele fu riconosciuto alla nascita da USA e URSS, dalle Nazioni Unite e da altri stati del mondo. I paesi arabi (uniti nella Lega Araba dal 1945) rifiutarono di riconoscere lo stato di Israele. La maggior parte di essi rifiuta ancor oggi il riconoscimento. Nel mondo arabo, e in gran parte del mondo islamico, la creazione di Israele viene vista come un atto di aggressione contro gli arabi e come una occupazione indebita dei territori spettanti agli arabi palestinesi. Lo stato di Israele oggi ha 6 milioni di abitanti. Riconosce il diritto di qualsiasi ebreo del mondo di emigrare in Israele semplicemente richiedendolo e di ricevere la cittadinanza non appena arrivato. L'atto di immigrazione in Israele nel caso di un ebreo viene chiamato Aliyah, che in ebraico significa "ascesa". Chiunque abbia un nonno ebreo è riconosciuto come ebreo. Durante gli anni Cinquanta e Sessanta, molti ebrei provenienti dai paesi islamici del Nord Africa e del Medio Oriente emigrarono in Israele, in seguito alla confisca dei beni da parte degli stati di origine. Durante gli anni Novanta, sono emigrati in Israele circa 1 milione di ebrei provenienti dagli stati dell'ex-unione Sovietica.
12 Uno sguardo alle ideologie nel Mondo arabo Il fondamentalismo islamico nacque come reazione di gruppi isolati, come i Fratelli Musulmani,, al neo-colonialismo anglo-francese in Medio Oriente e Nord Africa dopo la Prima Guerra mondiale. Fondamentalismo islamico = ideologia politica che si propone di ritornare ai valori fondamentali dell Islam, attraverso la re-islamizzazione dell ordinamento politico, giuridico e sociale di uno stato islamico. Fondamentalisti intendono tornare allo Stato islamico delle origini, con un organizzazione politica basata unicamente sui dettami del Corano e un sistema giuridico fondato sulla Sharia o legge islamica, come unico codice di riferimento. Il caposcuola dell ideologia fondamentalista fu il movimento dei Fratelli Musulmani (Al-Ikhwan Al-Muslimun Muslimun),, fondato nel 1928 dall egiziano Hassan Al-Banna
13 Anche se tutti i movimenti fondamentalisti islamici hanno lo stesso obiettivo, cioè la creazione di uno Stato Islamico, essi hanno una visione differente delle strategie, delle strutture e dell organizzazione socio-politico-culturale di questo tipo di Stato. All interno del fondamentalismo si contrappongono due correnti: La corrente riformista (salafiyya), più moderata e minoritaria, vorrebbe il ritorno al modello originario della società islamica, che generò la cultura e la civiltà arabe al tempo dei califfati Omayyade e Abbaside. Secondo i sostenitori di questa tendenza, la Sharia deve essere considerata un sistema di riferimento universale, che deve essere però interpretato e adattato alla realtà di oggi. La corrente riformista condanna la violenza ed è aperta al dialogo politico. Sostiene che la graduale re-islamizzazione della società debba partire da un esigenza popolare e che, nel tempo, conduca alla creazione di uno Stato islamico, grazie all educazione delle giovani generazioni. La corrente conservatrice o fondamentalista in senso stretto, intransigente e maggioritaria, intende tornare alle radici dell Islam, opponendosi a qualsiasi interpretazione della Sharia che, secondo i maggiori ideologi, deve essere applicata secondo la lettera del Corano ad ogni aspetto della vita quotidiana. La corrente radicale sostiene che lo Stato islamico debba essere creato dall alto (azione violenta). I radicali non vogliono aspettare che la società torni gradualmente all essenza dell Islam, né accettano alcun compromesso con i regimi preesistenti si pensi ad esempio al movimento dell Ayatollah Komeini, che rovesciò il regime monarchico dello scià Mohammed Rehza Palhevi nel 1979 in Iran, instaurando una dittatura religiosa.
14 In una sorta di zona grigia tra radicali e riformisti si colloca il Partito Baath, o partito della riforma, fondato dai siriani Michel Aflaq e Saladdin Bitar a Parigi nel Si evolverà poi in anni più recenti con l adesione al movimento Baathista di correnti deviate degli eserciti di numerosi Paesi Arabi. Il partito Baath, si fondava su una triade concettuale: 1.unità araba 2.libertà 3.socialismo. Si proponeva come obiettivi di attaccare le forze reazionarie in patria e l imperialismo all estero. Anche se vi era una convergenza ideologica con il comunismo, i baathisti si dissociarono inizialmente dai comunisti, poiché volevano salvaguardare l identità nazionale Siriana e non diventare satelliti di Mosca. Successivamente, però, vi sarà in più occasioni un alleanza di convenienza del Baath con i Sovietici contro le potenze Occidentali.
15 Gli anni di Eisenhower: l avvento l di Nasser, il new look, la Crisi di Suez e la Dottrina Eisenhower 1952 Rivoluzione degli Ufficiali liberi in Egitto, ispirata da Gamal Abdel Nasser Nasser Presidente dell Egitto. Espulsione dei britannici dalla Base di Suez. Rafforzamento degli americani nella base di Wheelus Field in Libia Firma del Patto di Baghdad tra Iraq e Turchia (GB, Pakistan, Iran). Vendita di armi cecoslovacche all Egitto in cambio di Cotone. Inizia l alleanza tra URSS e Egitto Crisi di Suez. Sconfitta anglo-francese. Sostituzione degli USA alla Gran Bretagna come Potenza egemone nel bacino del Mediterraneo.
16 Operazioni militari israeliane durante la Crisi di Suez
17 Dottrina Eisenhower: Gli USA avrebbero fornito aiuti economici e militari a quei Paesi che, minacciati da un aggressione militare, li avessero richiesti. Gli USA dichiaravano inoltre di essere pronti a sostenere la sovranità e l integrità territoriale delle nazioni libere del Medio Oriente, appoggiando la volontà di resistere all espansionismo sovietico. Applicazioni: 1957 Giordania, colpo di stato del re per liberarsi delle fazioni nazionaliste; 1958 Libano, aiuti militari americani per impedire che i nazionalisti arabi libanesi, galvanizzati dal successo della rivoluzione irachena, rovesciassero il regime del presidente cristiano-maronita Chamoun.
18 Influenza (indiretta) sovietica in Medio Oriente dopo Suez
19 Lo scenario politico in Medio Oriente (anni 50) Turchia filo-occidentale (membro della NATO); Iran dal 1953 Scià Mohammed Reza Pahlevi (riportato sul trono dalla CIA); Iraq 1958 Colpo di Stato del partito Baath (Ostile alle potenze occidentali); Siria 1955 Partito Baath; 1958 unione con l Egitto di Nasser nella R.A.U.; Libano Repubblica presidenziale filo-occidentale. Anni 50, guidata dal cristiano Chamoun; Giordania monarchia, dinastia Hascemita dal 1952, re Hussein, filooccidentale. Israele Repubblica parlamentare filo-usa; OLP organizzazione per la liberazione della Palestina, fondata da Arafat nel 1964; Arabia Saudita monarchia assoluta, dinastia Wahabita fondata da Ibn Saud, filo-occidentale; dal 1964, re Feisal. Kuwait Indipendenza dalla Gran Bretagna nel 1961 monarchia filooccidentale; Oman, Emirati Arabi monarchie filo-occidentali; Egitto dal 1952 repubblica presidenziale, dal 1954 guidato da Nasser, neutralista anti-usa; Libia indipendente dal 1951 monarchia Senussita, filo-britannica.
20 Caratteristiche della politica mediorientale degli USA negli anni 50: 1. Esprimere (con la dottrina Eisenhower) una linea politica autonoma di appoggio al Mondo arabo, prendendo le distanze dall approccio neo-coloniale britannico, inviso alla maggioranza dei Paesi mediorientali; 2. Combattere apertamente la minaccia sovietica nel Medio Oriente allargato (inclusi Libia e Sudan) impedendo che, sotto un nazionalismo arabo di facciata di alcuni movimenti, si nascondesse l influenza sovietica; 3. Si lasciava l iniziativa di richiedere aiuti militari ed economici ai singoli Paesi modello d intervento bilaterale e non su scala regionale. Non vi è ancora una visione omogenea della sicurezza in Medio Oriente da parte degli USA; 4. Non vi era ancora una presa di posizione apertamente filoisraeliana da parte di Washington, per non esasperare il nazionalismo arabo e mantenere i migliori rapporti possibili con i Paesi arabi moderati (Giordani, Arabia Saudita, Iran).
21 Gli anni di Kennedy Amministrazione Kennedy vede il Medio Oriente e il Mediterraneo secondo una logica più legata a un disegno globale di cooperazione con i Paesi del Terzo Mondo. Si cercano di reimpostare gli atteggiamenti degli USA verso il Nazionalismo N arabo e il Nasserismo.. Si cercano di recuperare anche i rapporti con l Egittol Egitto. Su Israele, Kennedy ribadisce le posizioni del suo predecessore Eisenhower: La politica di K. In Medio Oriente si fonda sulla cooperazione economica ed è chiamata ad «esaurire tutte le possibilità di azione diplomatica prima di ricorrere a strumenti più energici, ad evitare lo scontro diretto con la Repubblica Araba Unita su questioni in cui questa considerava in gioco il proprio interesse nazionale». Non mancheranno tuttavia soluzioni di riserva, che sollecitavano ad «essere pronti ad avvalersi della forza militare in difesa dei vitali interessi americani, sostenere le iniziative verso l'unità,, opporsi all'estensione dell'impero egiziano».
22 Gli anni di Johnson: la polarizzazione del Medio Oriente, la guerra dei Sei Giorni e la politica filo-israeliana di Washington Amministrazione Johnson abbandona la politica dei binari paralleli tra Arabi e Israeliani. Israele = Custode degli interessi americani in Medio Oriente, di contrappeso agli Stati Arabi più radicali. Nascita dell OLP, nel 1964: Acuisce tale contrapposizione di interessi e favorisce una sempre maggiore polarizzazione del Medio Oriente. Gli USA si fanno direttamente carico dell equilibrio militare e politico della regione, secondo la formula: AMICI (Israele, Stati Arabi moderati) NEMICI (Egitto, OLP, Stati Arabi radicali).
23 La polarizzazione avviene lungo le LINEE del CONFRONTO EST-OVEST. Dal 1965 in poi, gli USA considereranno Israele: Un fattore di riequilibrio della presenza sovietica nel Mediterraneo E cominceranno ad armarlo. Allo stesso modo i sovietici incrementeranno il trasferimento di armi all Egitto di Nasser e ai suoi alleati, come la Siria. Guerra dei Sei Giorni Si pone al vertice delle tensioni mediorientali degli anni Sessanta. Sarà definita al tempo stesso Proxy War, guerra per procura tra USA e URSS nello scacchiere del Medio Oriente e detonatore della crisi infinita tra Arabi e Israeliani che perdura ancora oggi.
24 La questione dello stretto di Tiran Stretto di Tiran
25 La guerra dei Sei Giorni (giugno 1967)
26 La striscia di Gaza e la West Bank
27 L annessione di Gerusalemme Est
28 Alture del Golan e Deserto del Sinai
29 Il Consiglio di sicurezza, [ ] Risoluzione Onu n. 242 ( ) 1967) Afferma che il compimento dei principi della Carta esige l instaurazione di una pace giusta e durevole nel Medio Oriente, che dovrebbe comprendere l applicazione dei due principi seguenti: - ritiro delle forze armate israeliane da territori occupati durante il recente conflitto; - cessazione di [ ] tutti gli stati di belligeranza e rispetto e riconoscimento della sovranità, dell integrità territoriale e dell indipendenza politica di ciascuno Stato della regione e del loro diritto di vivere in pace all interno di frontiere sicure e riconosciute, al riparo da minacce o da atti di forza; Afferma inoltre la necessità, 1. di garantire la libertà di navigazione sulle vie d acqua internazionali della regione, 2. di realizzare una giusta soluzione del problema dei rifugiati, 3. di garantire l inviolabilità territoriale e l indipendenza politica di ciascuno stato della regione, con misure comprendenti la creazione di zone smilitarizzate. (Approvazione unanime)
30 La guerra dello Yom Kippur (ottobre 1973) IV guerra arabo-israeliana. Gli eserciti dell'egitto e della Siria attaccano a sorpresa Israele, che perde il controllo del Canale di Suez. Grazie agli aiuti americani, Israele organizza un'abile controffensiva con sue unità corazzate, guidate dal gen. Ariel Sharon, che attraversano il canale di Suez e pongono sotto assedio l'intero III Corpo d'armata egiziano.
31 La diplomazia triangolare di Kissinger al centro della politica mondiale 22 ottobre 1973 Risoluzione n. 383 CdS ONU Cessate il Fuoco. Accordi tra Egitto e Israele dal 1973 al 1976: Politica del passo dopo passo 11 nov Accordo del Km 101 della strada Cairo-Suez tra Kissinger e Sadat (principio della shuttle diplomacy ). 21 dic Conferenza di Ginevra: ONU, USA, URSS; Egitto, Israele, Giordania (approccio multilaterale al problema fallimento di tale politica). 18 gen Accordo Sinai I: ritiro degli israeliani su una linea a 20 km dal Canale. Forze ONU. Accordo di disimpegno militare tra i 2 paesi (Israele e Egitto). 31 mag Accordo Golan I: restituzione alla Siria della capitale del Golan, Quneitra. 5 giugno 1975 IL Canale di Suez viene riaperto alla navigazione.
32 4 set accordo Sinai II: gli israeliani devono ritirarsi ad est dei passi di Giddi e Mitla e abbandonare i campi petroliferi del Sinai. Creazione di stazioni di pre-allarme nel Sinai, poste ai 2 passi e tenute da personale civile USA. 19 nov visita di Sadat alla Knesset (Parl. Israeliano).
33 17 set Firma degli Accordi di Camp David tra Begin e Sadat, sotto gli auspici di Carter. Israele restituisce il Sinai all Egitto. L Egitto si impegna al riconoscimento dello Stato di Israele e dichiara di non volere più attaccare Israele. Principio: Territori in cambio di sicurezza. 26 mar Firma del Trattato di pace di Washington. Trattato bilaterale, che Sadat firmerà ricordando che non vi sarà pace nella regione finché Israele non valuterà il problema dei rapporti con Siria e Giordania e non si risolverà la questione palestinese.
34 1980 Dichiarazione di Venezia dei Paesi della Comunità europea, in cui si afferma il diritto dei Palestinesi di avere una terra. 6 ott Sadat sarà ucciso da un fanatico che lo accuserà di tradimento della Causa araba e palestinese Operazione Pace in Galilea. L'esercito israeliano attacca il Libano del Sud e Beirut come rappresaglia per gli attacchi dei guerriglieri palestinesi. Dopo dieci settimane di bombardamenti, l OLP accetta di lasciare Beirut sotto la protezione di una forza multinazionale e di ricollocare in Tunisia il suo quartier generale. In cambio Israele si ritira dalla maggior parte del Libano, ma continua a mantenere il controllo di una zona cuscinetto lungo il confine che aveva creato nel I palestinesi che vivono a Gaza, in Cisgiordania e a Gerusalemme si rivoltano contro gli israeliani in un movimento noto come "intifada", la "rivolta (delle pietre) Conferenza di pace a Madrid con la partecipazione di Israele e Siria Il governo israeliano di Yitzhak Rabin propone a Damasco la pace in cambio di parte dei territori ma la Siria esige la loro restituzione totale.
35 Gli Accordi di Oslo, ufficialmente chiamati Dichiarazione di principi sui progetti di auto-governo interinali o Dichiarazione di Principi (DOP), furono conclusi a Oslo, Norvegia il 20 agosto 1993 e subito dopo ebbe luogo la cerimonia pubblica ufficiale di firma a Washington. Settembre 1993 Yasser Arafat e il primo ministro israeliano Yitzhak Rabin firmano a Washington il loro primo trattato di pace che apre la strada all'autonomia di Gaza e della Cisgiordania (Arafat, Rabin e Peres - Nobel per la pace 1994). Attentati terroristici da ambedue le parti tengono alta la tensione. Israele in maggio si ritira da Gerico e da Gaza. A luglio Arafat entra a Gaza e fa prestare giuramento ai membri della nuova Autorità Palestinese Israele e ANP firmano un accordo per allargare l'autonomia palestinese. La sera del 4 novembre, a Tel Aviv, Yitzhak Rabin viene ucciso da Amir, uno studente estremista della destra israeliana. Nel 1996, Amir verrà condannato all'ergastolo come esecutore unico del "più grave omicidio politico della storia di Israele". Il peso dell'assassinio di Rabin sarà devastante sulla sorte dei rapporti fra Israele e palestinesi. Il processo di pace ripiomberà indietro di anni.
36 Israele sospende le trattative con la Siria dopo una serie di attentati nel Paese Il conservatore Benyamin Netanyahu supera di misura Shimon Peres (succeduto a Rabin alla guida del partito laburista) vincendo le elezioni in Israele. Yasser Arafat, nelle prime elezioni della storia del popolo palestinese, viene scelto come presidente. Netanyahu annuncia che non restituirà alla Siria il Golan. Ripresa delle costruzione di insediamenti israeliani nei territori occupati nuovi scontri tra palestinesi e coloni israeliani.
37 Dopo uno stallo di un anno, Netanyahu e Arafat sottoscrivono l'accordo di Wye Plantation. che prevede lo scambio "terra contro pace", il ritiro parziale dell'esercito israeliano, il trasferimento del 14,2 per cento della Cisgiordania sotto il controllo palestinese e la liberazione di 750 detenuti palestinesi Il presidente Clinton annuncia che Siria e Israele (nuovo governo laburista di Barak), riprenderanno le trattative. A settembre Barak e Arafat firmano un accordo per attuare gli accordi di Wye Plantation, Israele libera 200 detenuti palestinesi e comincia a passare il controllo di una parte della Cisgiordania ai palestinesi Il fallimento del vertice di Camp David II - 28 settembre 2000: inizia la 2 intifada (detta di Al-Aqsa) 2002 Risoluzione CdS ONU n Riaffermazione della volontà di costituire 2 Stati: Israeliano e Palestinese nella regione.
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