SVILUPPO DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA MEDIANTE ROBOT MOBILI.

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "SVILUPPO DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA MEDIANTE ROBOT MOBILI."

Transcript

1 SVILUPPO DI UN SISTEMA DI SORVEGLIANZA MEDIANTE ROBOT MOBILI. 1. ABSTRACT In questo progetto si intende costruire un sistema di sorveglianza mediante l uso di robot mobili. L idea base è quella di usare un insieme di robot che, esplorando l ambiente (inizialmente a loro sconosciuto), siano in grado di trovare un cammino ottimale per attraversare l intero ambiente, evitando gli ostacoli e minimizzando lo spazio percorso e quindi anche il tempo per percorrerlo. Per la risoluzione del problema, l idea base è quella di utilizzare una tecnica di Ant Colony, mappando ogni robot come un ant (formica) della colonia, e un server centrale, remoto rispetto agli ant, come colonia delle formiche, per mantenere le informazioni complessive del grafo di esplorazione. Quindi fissando un insieme di goal all interno dell ambiente da esplorare (ad esempio secondo una distribuzione uniforme), la colonia dovrà cercare il cammino hamiltoniano minimo che attraversa tutti i goal. Ogni formica si troverà così costretta a trovare per poi seguire questo percorso che, con un opportuna collocazione dei goal, trasiterà per tutto l ambiente da sorvegliare in modo che nessuna zona resti non sorvegliata. 2. INTRODUZIONE Per il collaudo del sistema, poiché è richiesta la presenza di numerosi robot, si è preferito ricorrere a un simulatore di robot (JUSE) sviluppato presso il laboratorio di informatica industriale dal prof. Raffaele Grandi. Questo ha permesso di eseguire test con numerosi scenari diversi. Da notare che il sistema deve poter reagire e adattarsi anche a fronte di ambienti dinamici, quindi ambienti in cui si ha la presenza di robot e ostacoli, che questi incontrano durante l esplorazione, mobili e quindi devo cercare in continuazione il percorso ottimo da seguire. 3. SOLUZIONE Nello schema di soluzione sono stati individuati principalmente due possibili approcci: Reti neuronali; Ant Colony (ACO). Data la dinamicità dell ambiente in cui operano i robot, si è scelto di adottare un approccio orientato verso l ant colony (ACO) a discapito di un approccio orientato alle reti neuronali. Infatti quest ultimo approccio, nonostante sia un approccio innovativo di notevole successo degli ultimi anni non è in grado di adattarsi ai cambiamenti: infatti a fronte di cambiamenti nell ambiente occorrerebbe ripetere l apprendimento da zero per non incappare in minimi locali, non fruttando quindi i risultati ottenuti in precedenza. Inoltre questo tipo di approccio presenta un naturale mapping tra la formica e il robot reale, non così banale invece nel caso delle reti neuronali. Analizziamo ora l implementazione suggerita con questo documento per la risoluzione del problema. 1

2 3.1 IMPLEMENTAZIONE Nell implementazione si è cercato di procedere a piccoli step mantenendo la generalità dovuta in modo da costruire un ambiente il più possibile riutilizzabile. Nel complesso la struttura è stata così definita: 1. Ant Colony: primo layer di implementazione di ACO per la risoluzione di problemi generici, costituito da un insieme di classi astratte che implementano l algoritmo di ACO generale. 2. Ant Colony 4 TSP: è una specializzazione di AntColony in grado di risolvere il problema specifico del commesso viaggiatore (TSP): trovare il path minimo che attraversi tutti i goal una e una sola volta, minimizzando una funzione obiettivo (solitamente il tempo o la lunghezza del path). 3. Sentry system: un ulteriore layer di specializzazione che mappa ciascun ant all interno di un robot e la colonia all interno di un server centrale con il quale tutti gli ant comunicano per ottenere informazioni sullo stato globale del grafo da esplorare e quindi decidere i movimenti da eseguire. Analizziamo uno per uno questi layer sino ad arrivare a definire una soluzione del problema proposto. 3.2 ANT COLONY SYSTEM In questo primo step del frame work si è cercato di tenere la colonia il più indipendente possibile dallo specifico problema. Sono state implementate due classi astratte e due classi concrete che forniscono una prima implementazione dell algoritmo ACO lasciando alle implementazioni successive quelle parti dell algoritmo dipendenti dallo specifico problema da risolvere: Figura 1 2

3 1. Una classe astratta AntColony (colonia di formiche) implementa l algoritmo generico di AntColony lasciando astratte le funzioni di: a. aggiornamento globale dei feromoni; b. creazione delle formiche; c. stabilire quando la colonia debba fermarsi; d. stabilire se una soluzione trovata è migliore di un altra (valutazione dell ottimalità della soluzione trovata). La colonia opera nel seguente modo: a) fa partire le formiche e attende il loro completamento (tramite la chiamata alla funzione update della colonia); b) quando tutte le formiche hanno terminato il loro giro esegue un aggiornamento globale passivo dei feromoni (metodo astratto globalupdatingrule()); c) eventualmente aggiorna il bestpath nel caso ne sia stato trovato uno migliore; d) termina quando è raggiunta la condizione di terminazione (ad esempio sono stati completati un certo numero di iterazioni: condizione specificata all interno del metodo astratto done()). 2. Una classe astratta Ant (formica) che opera nel seguente modo: a. Sceglie il nodo sul quale spostarsi tramite il metodo astratto statetransitionrule e si sposta su questo nuovo nodo; b. quando raggiunge la condizione di terminazione specificato all interno del metodo end, aggiorna il livello di feromone depositato lungo il tragitto che ha percorso (aggiornamento attivo ritardato di feromoni: attraverso il metodo astratto localupdatingrule()); c. segnala la sua terminazione alla colonia tramite il metodo update. 3. Una classe concreta AntGraph per mantenere le informazioni dell ant routing table e peso/qualità dei rami tra i nodi. In particolare: il valore di delta rappresenta la metrica di quel particolare tragitto (viene associato il valore zero al peso dell arco quando questo non è percorribile); il valore di etha rappresenta la qualità del percorso (in generale 1/delta); tau rappresenta il valore di feromone depositato lungo quel ramo. 4. Una classe concreta AntPath che rappresenta il generico path percorso della formica e fornisce le api per la sua costruzione e aggiornamento. 3.3 ANT COLONY FOR TSP Eseguito un primo step di implementazione del generico algoritmo ACO, si è proceduto con una prima specializzazione per ottenere un sistema che sia in grado di risolvere il problema del commesso viaggiatore (TSP). Questa specializzazione è quindi in grado di trovare il cammino hamiltoniano che attraversi tutti i goal presenti all interno del grafo minimizzando una funzione obiettivo (minimizzare la lunghezza del path). 3

4 Si sono quindi specializzate le classi astratte dell ant colony system con due classi concrete che permettono di ottenere un implementazione di ant colony in grado di risolvere il problema del commesso viaggiatore (TSP): Figura 2: Ant Colony System for TSP 1. Una classe concreta Ant4TSP che realizza la classe Ant implementando i metodi astratti: a. statetransitionrule per la scelta del nuovo nodo sul quale muoversi: questa scelta avviene tramite i due valori associati all arco che congiunge il nodo corrente in cui si trova la formica e l ipotetico nuovo nodo sul quale spostarsi. In particolare la formica a ogni transizione si trova in un nodo del grafo r e può decidere, secondo una probabilità, di: seguire il miglior cammino sin ora trovato scegliendo il nodo s che ha: Equazione a) o eseguire un esplorazione in cerca di un cammino migliore di quello trovato scegliendo un nodo s con probabilità P pari a 4

5 Equazione b) Modificando il valore limite di questa probabilità si può modificare il comportamento della formica portandola a inseguire sempre la miglior soluzione trovata (valore di probabilità pari a 1) o a eseguire sempre esplorazione in cercare di nuovi path migliori di quello trovato(valore di probabilità pari a zero). b. localupdaterule per depositare i feromoni al termine del ciclo della formica; in particolare il nuovo valore di feromoni lungo il cammino sarà pari a Equazione c) dove L è la distanza totale percorsa dalla formica. c. end è la condizione di terminazione della formica che nel caso del commesso viaggiatore sarà quando la formica non avrà più nodi (raggiungibili) da esplorare. 2. Una classe concreta AntColony4TSP che realizza la classe AntColony implementando i metodi: a. globalupdaterule: per l aggiornamento dei livelli di feromone al termine di ciascun ciclo di tutte le formiche: in particolare il nuovo valore di tau di ciascun arco sarà una certa percentuale di tau (per simulare l effetto di evaporazione del feromone) più un valore di feromone depositato dai folletti lungo il tragitto migliore sino ad ora trovato: Equazione d) dove L è la distanza totale del miglior cammino trovato e 1 e indica la quantità di feromoni che evapora; è un valore compreso tra 0 e b. better: stabilisce se un path è migliore di un altro sulla base del valore complessivo di peso ad essi associato (il migliore sarà quello la cui sommatoria dei pesi è minore); 5

6 c. done: è la condizione di terminazione della colonia: in generale si è pensato che per la risoluzione di un TSP generico di possa impostare questa condizione come il raggiungimento di un determinato numero di iterazioni della colonia; d. createant: non fa altro che istanziare le varie formiche per essere pronte per essere messe in esecuzione. Si è ottenuto così un primo passo di soluzione (ancora troppo generico per i nostri scopi) ma che con alcune piccoli accorgimenti e specializzazioni possono portare ad una soluzione ottimale del problema preso in esame. 3.4 SENTRY SYSTEM A questo punto rimane solo l ultimo step da eseguire: mappare ogni formica all interno di un robot. A tal scopo si sono create ulteriori due classi concrete: 1. sentrycontrol è un ulteriore specializzazione di ant4tsp che mappa ogni formica all interno di un robot: in particolare questa classe presenta un override dei metodi: statetransactionrule in modo che ogni volta che la formica decide di muoversi verso un nuovo nodo, questo comando viene mandato al robot reale che quindi transita verso il nuovo goal, rilevando l effettiva distanza tra questi goal e aggiornando di conseguenza i valori precedentemente rilevati. Nel caso un nodo non sia raggiungibile il robot: ritorna nella posizione del goal di partenza; setta l arco come non percorribile; cerca un nuovo nodo in cui muoversi. Per far ciò ad ogni sentrycontrol è associato una classe sentry che rappresenta il robot reale ed implementa le funzioni di basso livello del robot: o api per muovere il robot verso punti specifici con eventuale aggiramento degli ostacoli; o rilevamento della distanza tra i goal; o rilevare le collisioni con altri robot. 2. SentryGraphMap: specializza la generica mappa creando un insieme di goal distribuiti uniformante all interno dall ambiente, inizializzando il peso di ciascun arco con la distanza euclidea tra i punti che esso congiunge (distanza ottima nel caso non ci sia la presenza di ostacoli). 3. SentryColony: specializzazione di colony4tsp che esegue un override dei metodi: update: in modo che la formica sia riattivata e riprenda subito l esplorazione quando essa termina un giro di esplorazione; better: per aggiornare il bestpath con eventuali modifiche trovate durante le esplorazioni successive; done: ritorna sempre false, poiché per i nostri scopi la colonia non deve mai fermarsi ma deve continuamente cercare e controllare l ambiente: in pratica non abbiamo una condizione di terminazione della colonia; createant: per creare una classe sentrycontrol per ogni formica appartenente alla colonia e assegnando ad essa un robot da controllare. 6

7 Figura 3 7

8 4. CONCLUSIONI 4.1 CONSIDERAZIONI DI EFFICIENZA Dopo numerose prove di simulazione si è riscontrato che il sistema converge verso una soluzione ottima o sub ottima già dopo pochissime iterazione (sotto la decina). Un altro punto forte di questo sistema è che è fortemente scalabile dato che la computazione è distribuita sulle varie formiche; unico collo di bottiglia del sistema è il server centrale che potrebbe congestionare all aumentare delle formiche appartenenti alla colonia, ma anche questo problema potrebbe essere facilmente raggirato applicando alcune delle tecniche di replicazione e distribuzione di carico offerte dallo stato dell arte dei sistemi distribuiti. 4.2 POSSIBILI SVILUPPI FUTURI Con questo progetto è stato costruito solo il primo passo verso un sistema di sorveglianza mobile, in cui vi sono molte finestre di ottimizzazione che potrebbero migliorare il sistema nel complesso attraverso modifiche ortogonali alla pura ricerca del percorso ottimo che i robot dovranno seguire: un primo passo potrebbe essere quello che analizzare la struttura dei goal e quindi applicare algoritmi per semplificarla e ridurre così la complessità della ricerca; inoltre nel caso un goal sia non raggiungibile, occorrerebbe prevedere un sistema che inserisca nuovi goal per coprire eventuali zone scoperte dalla rete di goal; prevedere un sistema che azzeri di tanto in tanto (a seguito ad esempio di particolari eventi) il livello di feromoni del grafo per evitare che la colonia si fossilizzi su un percorso: ad esempio se una soluzione è risultata ottima per molto tempo ma in seguito a dei cambiamenti rilevanti dell ambiente non lo è più. Come detto il sistema si adatta bene ai cambiamenti ma se questi stravolgono completamente la disposizione degli ostacoli, allora forse converrebbe azzerare e far ripartire da zero la ricerca per riuscire a trovare in un tempo ragionevole una nuova soluzione. 8

9 Appendice A: Ant Colony Optimization (ACO) Uno dei più affascinati fenomeni di organizzazione osservabili in natura è una colonia di formiche: sono dappertutto, se c e un panino incustodito lo trovano in poco tempo, in ancora meno tempo lo hanno ricoperto e a fine picnic non ce n'è più traccia. Per quanto piccole siano, le formiche trovano sempre la via più breve e più agevole per ritornare a casa (anche senza un corso di ricerca operativa sanno bene cos è la soluzione di costo minimo). L algoritmo che formalizza il comportamento delle formiche prende il nome di Ant Colony Optimization (ACO) ed è stato introdotto nel 1992 da Marco Dorigo del Politecnico di Milano. L argomento presenta un numero impressionate di technical paper, che oltre a descriverlo ed espanderlo, ne formalizzano le più comuni applicazioni pratiche. L euristica ACO è applicata a problemi di ottimizzazione discreta. Innanzitutto definiamo l ambiente in cui le formiche operano: esse si muovono su un grafo con un numero finito di nodi. Per capire dove le formiche si trovano in un dato istante useremo il concetto di stato mentre per valutare globalmente cosa fanno definiremo cos è una soluzione ammissibile. C = {c1,c2,.cnc } è un insieme finito di nodi; L = {lcicj (ci,cj Î C} è un insieme finito di rami l insieme delle possibili connessioni (o transizioni) fra gli elementi di C; Jcicj J(lcicj,t) è il costo associato al ramo lcicj normalmente è dato dal tempo impiegato per percorrerlo; Ω Ω (C,L,t) è un insieme finito di vincoli assegnati sugli elementi di C ed L; s = (ci,cj,ck, ) è una sequenza di elementi appartenenti a C ed s è chiamato stato e rappresenta i nodi che una formica ha visitato nell ordine in cui compaiono nella sequenza. Lo stato è la memoria che la formica ha del suo viaggio; Sia S l insieme di tutte le possibili sequenze, allora definiamo il suo sottoinsieme composto da tutte le sequenze s che sono stati ammissibili rispetto ai vincoli W. La lunghezza della sequenza s è espressa come s ; Dati due stati s1=(ci,cj..ck) e s2=(ci,cj..ck,ck+1) si dice che lo stato s2 è raggiungibile dallo stato s1 se esiste un lckck+1 ÎL tale che risulti s2=(s1,ck+1). L insieme degli stati raggiungibili in un solo passo dallo stato s si identifica con Ns; Ψ si definisce soluzione se soddisfa tutti i requisiti del problema, come ad esempio una soglia minima da superare; J Ψ (L,t) è il costo associato alla soluzione Ψ con il quale ne valutiamo l ottimalità. Nel caso del commesso viaggiatore, C è l insieme delle città, L l insieme della rete stradale che le collega e, la soluzione Ψ è un circuito Hamiltoniano a cui è associato un costo J Ψ (L,t). Dopo aver definito l ambiente vediamo come si comporta la colonia di formiche. Le formiche operano esplorando il grafo esse scelgono i vari archi da percorrere secondo una logica descritta più avanti. Le formiche sono completamente indipendenti tra di loro e per scambiarsi informazioni sulla bontà dei percorsi trovati usano scie di feromoni che depositano sui rami percorsi. Dato un ramo lij, si indica con tij la scia di feromoni associata. Inoltre si può associare a ogni ramo un valore euristico hij che influenzerà la scelta del percorso da parte delle formiche. Il valore euristico può essere inserito sia all inizio sul grafo, sia durante il processo di ottimizzazione. Le formiche si comportano nel seguente modo: 9

10 Cercano la soluzione di costo minore min(j Ψ (L,t)); Una formica k ha una memoria Mk che usa per salvare informazioni sul percorso che ha seguito. La memoria serve per costruire soluzioni ammissibili, valutarle e ricostruire il percorso fatto all indietro; Una formica k nello stato s1=(s,ci)=(s,i) può andare in ogni nodo cj che appartiene all insieme Nki degli stati raggiungibili dal nodo i; La scelta del nodo in cui spostarsi avviene secondo regole probabilistiche, che si trovano in ogni nodo come ant routing table Ai=[aij]. L ant routing table è una funzione delle scie di feromoni, dei valori euristici, del percorso che la formica ha fatto per arrivare fino a questo nodo (Mk) e dai vincoli del problema; Ogni formica può nascere con uno stato di partenza Sk start e avere una o più condizioni di morte ek; Le formiche esplorano continuamente il grafo costruendo in maniera incrementale una soluzione fino a quando per almeno una formica non sono verificate le condizioni di morte Una formica può emettere una scia di feromoni mentre esplora il grafo: questa procedura si definisce aggiornamento attivo passo per passo di feromoni Alternativamente una formica può esplorare il grafo, trovare una soluzione e poi depositare i feromoni seguendo il percorso inverso. Questa procedura prende il nome di aggiornamento attivo ritardato di feromoni. Intuitivamente il funzionamento della colonia si può descrivere nel seguente modo: le formiche esplorano un grafo muovendosi asincronamente. La scelta del percorso la avviene in base ai risultati di un processo stocastico, che è definito tramite informazioni locali a ogni nodo contenute nell ant routing table. Pur essendo le formiche sufficientemente complesse da trovare singolarmente una soluzione, una buona soluzione è trovata solo grazie ai risultati collettivi di tutte le formiche. Ogni formica fa uso solo di informazioni private (la sua memoria) e di informazioni locali (ant routing table). Per comunicare fra loro le formiche leggono e scrivono scie di feromoni quando una formica trova una soluzione, la valuta e deposita la sua valutazione nella scia sul percorso che ha seguito. Questa valutazione sarà poi ripresa da altre formiche. L euristica prevede inoltre due fenomeni interferenti esterni: l evaporazione delle scie e l azione di folletti. L evaporazione delle scie va sempre implementata nell algoritmo, viceversa l azione dei folletti è usata solo in categorie specifiche di problemi. L evaporazione delle scie è un processo che fa decrescere l intensità delle scie con il passare del tempo. Questa interferenza permette di evitare che l algoritmo converga troppo rapidamente verso una regione sub-ottima e favorisce l esplorazione di nuove regioni. L azione dei folletti è un processo che permette di implementare algoritmi di ottimizzazione locale all interno dell algoritmo ACO. I folletti agiscono depositando dei feromoni extra su soluzioni particolarmente ottime in maniera da condizionare la ricerca delle formiche. Un esempio di implementazione può essere che i folletti osservano la colonia e le formiche nel complesso e quando viene trovato un percorso particolarmente efficiente, depositano una quantità extra di feromoni su questo percorso. Questo prende il nome di aggiornamento passivo di feromoni. 10

Fasi di creazione di un programma

Fasi di creazione di un programma Fasi di creazione di un programma 1. Studio Preliminare 2. Analisi del Sistema 6. Manutenzione e Test 3. Progettazione 5. Implementazione 4. Sviluppo 41 Sviluppo di programmi Per la costruzione di un programma

Dettagli

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini.

A intervalli regolari ogni router manda la sua tabella a tutti i vicini, e riceve quelle dei vicini. Algoritmi di routing dinamici (pag.89) UdA2_L5 Nelle moderne reti si usano algoritmi dinamici, che si adattano automaticamente ai cambiamenti della rete. Questi algoritmi non sono eseguiti solo all'avvio

Dettagli

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it

Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms. adacher@dia.uniroma3.it Automazione Industriale (scheduling+mms) scheduling+mms adacher@dia.uniroma3.it Introduzione Sistemi e Modelli Lo studio e l analisi di sistemi tramite una rappresentazione astratta o una sua formalizzazione

Dettagli

Ottimizzazione Multi Obiettivo

Ottimizzazione Multi Obiettivo Ottimizzazione Multi Obiettivo 1 Ottimizzazione Multi Obiettivo I problemi affrontati fino ad ora erano caratterizzati da una unica (e ben definita) funzione obiettivo. I problemi di ottimizzazione reali

Dettagli

Attività 9. La città fangosa Minimal Spanning Trees

Attività 9. La città fangosa Minimal Spanning Trees Attività 9 La città fangosa Minimal Spanning Trees Sommario la nostra società ha molti collegamenti in rete: la rete telefonica, la rete energetica, la rete stradale. Per una rete in particolare, ci sono

Dettagli

Esempi di algoritmi. Lezione III

Esempi di algoritmi. Lezione III Esempi di algoritmi Lezione III Scopo della lezione Implementare da zero algoritmi di media complessità. Verificare la correttezza di un algoritmo eseguendolo a mano. Imparare a valutare le prestazioni

Dettagli

3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1

3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE. E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 3 CENNI DI TEORIA DELLA COMPLESSITA COMPUTAZIONALE E. Amaldi Fondamenti di R.O. Politecnico di Milano 1 Scopo: Stimare l onere computazionale per risolvere problemi di ottimizzazione e di altra natura

Dettagli

TECNICHE DI SIMULAZIONE

TECNICHE DI SIMULAZIONE TECNICHE DI SIMULAZIONE INTRODUZIONE Francesca Mazzia Dipartimento di Matematica Università di Bari a.a. 2004/2005 TECNICHE DI SIMULAZIONE p. 1 Introduzione alla simulazione Una simulazione è l imitazione

Dettagli

Simulazione traffico urbano

Simulazione traffico urbano Simulazione traffico urbano Si richiede di simulare il movimento del traffico in un ipotetico tratto di strada che viene percorso da delle automobili e che dei pedoni devono attraversare. La situazione

Dettagli

Intelligenza Artificiale

Intelligenza Artificiale Intelligenza Artificiale Esercizi e Domande di Esame Tecniche di Ricerca e Pianificazione Esercizi Griglia Si consideri un ambiente costituito da una griglia n n in cui si muove un agente che può spostarsi

Dettagli

risulta (x) = 1 se x < 0.

risulta (x) = 1 se x < 0. Questo file si pone come obiettivo quello di mostrarvi come lo studio di una funzione reale di una variabile reale, nella cui espressione compare un qualche valore assoluto, possa essere svolto senza necessariamente

Dettagli

Seconda Prova di Ricerca Operativa. Cognome Nome Numero Matricola A 1/12 A 2/12

Seconda Prova di Ricerca Operativa. Cognome Nome Numero Matricola A 1/12 A 2/12 A / A / Seconda Prova di Ricerca Operativa Cognome Nome Numero Matricola Nota: LA RISOLUZIONE CORRETTA DEGLI ESERCIZI CONTRADDISTINTI DA UN ASTERISCO È CONDIZIONE NECESSARIA PER IL RAGGIUNGIMENTO DELLA

Dettagli

Il sistema monetario

Il sistema monetario Il sistema monetario Premessa: in un sistema economico senza moneta il commercio richiede la doppia coincidenza dei desideri. L esistenza del denaro rende più facili gli scambi. Moneta: insieme di tutti

Dettagli

Reti sequenziali sincrone

Reti sequenziali sincrone Reti sequenziali sincrone Un approccio strutturato (7.1-7.3, 7.5-7.6) Modelli di reti sincrone Analisi di reti sincrone Descrizioni e sintesi di reti sequenziali sincrone Sintesi con flip-flop D, DE, T

Dettagli

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati. Lezione 10 - Modulo 1. Importanza delle strutture dati

Informatica 3. Informatica 3. LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati. Lezione 10 - Modulo 1. Importanza delle strutture dati Informatica 3 Informatica 3 LEZIONE 10: Introduzione agli algoritmi e alle strutture dati Modulo 1: Perchè studiare algoritmi e strutture dati Modulo 2: Definizioni di base Lezione 10 - Modulo 1 Perchè

Dettagli

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux

Scheduling della CPU. Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Scheduling della CPU Sistemi multiprocessori e real time Metodi di valutazione Esempi: Solaris 2 Windows 2000 Linux Sistemi multiprocessori Fin qui si sono trattati i problemi di scheduling su singola

Dettagli

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA

INTRODUZIONE I CICLI DI BORSA www.previsioniborsa.net 1 lezione METODO CICLICO INTRODUZIONE Questo metodo e praticamente un riassunto in breve di anni di esperienza e di studi sull Analisi Tecnica di borsa con specializzazione in particolare

Dettagli

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET

ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET ISTRUZIONI PER LA GESTIONE BUDGET 1) OPERAZIONI PRELIMINARI PER LA GESTIONE BUDGET...1 2) INSERIMENTO E GESTIONE BUDGET PER LA PREVISIONE...4 3) STAMPA DIFFERENZE CAPITOLI/BUDGET.10 4) ANNULLAMENTO BUDGET

Dettagli

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi

Indice generale. OOA Analisi Orientata agli Oggetti. Introduzione. Analisi Indice generale OOA Analisi Orientata agli Oggetti Introduzione Analisi Metodi d' analisi Analisi funzionale Analisi del flusso dei dati Analisi delle informazioni Analisi Orientata agli Oggetti (OOA)

Dettagli

Il database management system Access

Il database management system Access Il database management system Access Corso di autoistruzione http://www.manualipc.it/manuali/ corso/manuali.php? idcap=00&idman=17&size=12&sid= INTRODUZIONE Il concetto di base di dati, database o archivio

Dettagli

DEPLOY YOUR BUSINESS

DEPLOY YOUR BUSINESS DEPLOY YOUR BUSINESS COS É ARROCCO? E uno strumento online per lo sviluppo del Piano Economico-Finanziario del Business Plan. Arrocco è uno strumento online appositamente progettato per lo sviluppo di

Dettagli

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo

Logica Numerica Approfondimento 1. Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore. Il concetto di multiplo e di divisore. Il Minimo Comune Multiplo Logica Numerica Approfondimento E. Barbuto Minimo Comune Multiplo e Massimo Comun Divisore Il concetto di multiplo e di divisore Considerato un numero intero n, se esso viene moltiplicato per un numero

Dettagli

Funzioni in C. Violetta Lonati

Funzioni in C. Violetta Lonati Università degli studi di Milano Dipartimento di Scienze dell Informazione Laboratorio di algoritmi e strutture dati Corso di laurea in Informatica Funzioni - in breve: Funzioni Definizione di funzioni

Dettagli

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1)

MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) MAGAZZINO FISCALE (agg. alla rel. 3.4.1) Per ottenere valori corretti nell inventario al LIFO o FIFO è necessario andare in Magazzino Fiscale ed elaborare i dati dell anno che ci serve valorizzare. Bisogna

Dettagli

Sequenziamento a minimo costo di commutazione in macchine o celle con costo lineare e posizione home (In generale il metodo di ottimizzazione

Sequenziamento a minimo costo di commutazione in macchine o celle con costo lineare e posizione home (In generale il metodo di ottimizzazione Sequenziamento a minimo costo di commutazione in macchine o celle con costo lineare e posizione home (In generale il metodo di ottimizzazione presentato in questo file trova la seq. a costo minimo per

Dettagli

Esercizio 1: trading on-line

Esercizio 1: trading on-line Esercizio 1: trading on-line Si realizzi un programma Java che gestisca le operazioni base della gestione di un fondo per gli investimenti on-line Creazione del fondo (con indicazione della somma in inizialmente

Dettagli

Sistemi Operativi mod. B. Sistemi Operativi mod. B A B C A B C P 1 2 0 0 P 1 1 2 2 3 3 2 P 2 3 0 2 P 2 6 0 0 P 3 2 1 1 P 3 0 1 1 < P 1, >

Sistemi Operativi mod. B. Sistemi Operativi mod. B A B C A B C P 1 2 0 0 P 1 1 2 2 3 3 2 P 2 3 0 2 P 2 6 0 0 P 3 2 1 1 P 3 0 1 1 < P 1, > Algoritmo del banchiere Permette di gestire istanze multiple di una risorsa (a differenza dell algoritmo con grafo di allocazione risorse). Ciascun processo deve dichiarare a priori il massimo impiego

Dettagli

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo

Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo Metodi e Modelli per l Ottimizzazione Combinatoria Il problema del flusso di costo minimo L. De Giovanni G. Zambelli 1 Problema del flusso a costo minimo Il problema del flusso a costo minimo é definito

Dettagli

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004

Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 Soluzione dell esercizio del 2 Febbraio 2004 1. Casi d uso I casi d uso sono riportati in Figura 1. Figura 1: Diagramma dei casi d uso. E evidenziato un sotto caso di uso. 2. Modello concettuale Osserviamo

Dettagli

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda

Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Analisi sensitività. Strumenti per il supporto alle decisioni nel processo di Valutazione d azienda Premessa Con l analisi di sensitività il perito valutatore elabora un range di valori invece di un dato

Dettagli

Intelligenza collettiva Swarm intelligence. Swarm Intelligence. Intelligenza collettiva emergente in gruppi di agenti (semplici).

Intelligenza collettiva Swarm intelligence. Swarm Intelligence. Intelligenza collettiva emergente in gruppi di agenti (semplici). Swarm Intelligence Intelligenza collettiva Swarm intelligence Andrea Roli a.roli@unich.it Dipartimento di Scienze Università degli Studi G. D Annunzio Chieti-Pescara Intelligenza collettiva emergente in

Dettagli

Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo

Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo Cenni su algoritmi, diagrammi di flusso, strutture di controllo Algoritmo Spesso, nel nostro vivere quotidiano, ci troviamo nella necessità di risolvere problemi. La descrizione della successione di operazioni

Dettagli

Registratori di Cassa

Registratori di Cassa modulo Registratori di Cassa Interfacciamento con Registratore di Cassa RCH Nucleo@light GDO BREVE GUIDA ( su logiche di funzionamento e modalità d uso ) www.impresa24.ilsole24ore.com 1 Sommario Introduzione...

Dettagli

e-dva - eni-depth Velocity Analysis

e-dva - eni-depth Velocity Analysis Lo scopo dell Analisi di Velocità di Migrazione (MVA) è quello di ottenere un modello della velocità nel sottosuolo che abbia dei tempi di riflessione compatibili con quelli osservati nei dati. Ciò significa

Dettagli

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing

Appunti sulla Macchina di Turing. Macchina di Turing Macchina di Turing Una macchina di Turing è costituita dai seguenti elementi (vedi fig. 1): a) una unità di memoria, detta memoria esterna, consistente in un nastro illimitato in entrambi i sensi e suddiviso

Dettagli

Sistemi Operativi GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 11.1

Sistemi Operativi GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. D. Talia - UNICAL. Sistemi Operativi 11.1 GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA 11.1 Memoria Secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione del disco Gestione dello spazio di swap Struttura RAID Affidabilità Implementazione della memoria

Dettagli

Sistemi Operativi. Memoria Secondaria GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione del disco

Sistemi Operativi. Memoria Secondaria GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA. Struttura del disco. Scheduling del disco. Gestione del disco GESTIONE DELLA MEMORIA SECONDARIA 11.1 Memoria Secondaria Struttura del disco Scheduling del disco Gestione del disco Gestione dello spazio di swap Struttura RAID Affidabilità Implementazione della memoria

Dettagli

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0)

PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) PROCEDURA INVENTARIO DI MAGAZZINO di FINE ESERCIZIO (dalla versione 3.2.0) (Da effettuare non prima del 01/01/2011) Le istruzioni si basano su un azienda che ha circa 1000 articoli, che utilizza l ultimo

Dettagli

Capitolo 13. Interrogare una base di dati

Capitolo 13. Interrogare una base di dati Capitolo 13 Interrogare una base di dati Il database fisico La ridondanza è una cosa molto, molto, molto brutta Non si devono mai replicare informazioni scrivendole in più posti diversi nel database Per

Dettagli

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante

La pista del mio studio Riflettiamo sulla pista. Guida per l insegnante Riflettiamo sulla pista Guida per l insegnante Obiettivi educativi generali Compito di specificazione - possiede capacità progettuale - è in grado di organizzare il proprio tempo e di costruire piani per

Dettagli

Sono casi particolari di MCF : SPT (cammini minimi) non vi sono vincoli di capacità superiore (solo x ij > 0) (i, j) A : c ij, costo di percorrenza

Sono casi particolari di MCF : SPT (cammini minimi) non vi sono vincoli di capacità superiore (solo x ij > 0) (i, j) A : c ij, costo di percorrenza Il problema di flusso di costo minimo (MCF) Dati : grafo orientato G = ( N, A ) i N, deficit del nodo i : b i (i, j) A u ij, capacità superiore (max quantità di flusso che può transitare) c ij, costo di

Dettagli

Algoritmi e strutture dati. Codici di Huffman

Algoritmi e strutture dati. Codici di Huffman Algoritmi e strutture dati Codici di Huffman Memorizzazione dei dati Quando un file viene memorizzato, esso va memorizzato in qualche formato binario Modo più semplice: memorizzare il codice ASCII per

Dettagli

Introduzione agli Algoritmi Genetici Prof. Beatrice Lazzerini

Introduzione agli Algoritmi Genetici Prof. Beatrice Lazzerini Introduzione agli Algoritmi Genetici Prof. Beatrice Lazzerini Dipartimento di Ingegneria della Informazione Via Diotisalvi, 2 56122 PISA ALGORITMI GENETICI (GA) Sono usati per risolvere problemi di ricerca

Dettagli

SISTEMI MULTIAGENTE. Esercizio

SISTEMI MULTIAGENTE. Esercizio Esercizio SISTEMI MULTIAGENTE Nello studio dei sistemi dinamici complessi la simulazione al computer ha un ruolo importante dal momento che presenta molti vantaggi rispetto ai metodi sperimentali più tradizionali;

Dettagli

Appendice III. Competenza e definizione della competenza

Appendice III. Competenza e definizione della competenza Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,

Dettagli

TSP con eliminazione di sottocicli

TSP con eliminazione di sottocicli TSP con eliminazione di sottocicli Un commesso viaggiatore deve visitare 7 clienti in modo da minimizzare la distanza percorsa. Le distanze (in Km) tra ognuno dei clienti sono come segue: 7-8 9 7 9-8 79

Dettagli

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA

UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA UNA LEZIONE SUI NUMERI PRIMI: NASCE LA RITABELLA Tutti gli anni, affrontando l argomento della divisibilità, trovavo utile far lavorare gli alunni sul Crivello di Eratostene. Presentavo ai ragazzi una

Dettagli

Introduzione al MATLAB c Parte 2

Introduzione al MATLAB c Parte 2 Introduzione al MATLAB c Parte 2 Lucia Gastaldi Dipartimento di Matematica, http://dm.ing.unibs.it/gastaldi/ 18 gennaio 2008 Outline 1 M-file di tipo Script e Function Script Function 2 Costrutti di programmazione

Dettagli

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da

f(x) = 1 x. Il dominio di questa funzione è il sottoinsieme proprio di R dato da Data una funzione reale f di variabile reale x, definita su un sottoinsieme proprio D f di R (con questo voglio dire che il dominio di f è un sottoinsieme di R che non coincide con tutto R), ci si chiede

Dettagli

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione

SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1. Introduzione SISTEMI INFORMATIVI AVANZATI -2010/2011 1 Introduzione In queste dispense, dopo aver riportato una sintesi del concetto di Dipendenza Funzionale e di Normalizzazione estratti dal libro Progetto di Basi

Dettagli

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI

APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI APPUNTI DI MATEMATICA LE FRAZIONI ALGEBRICHE ALESSANDRO BOCCONI Indice 1 Le frazioni algebriche 1.1 Il minimo comune multiplo e il Massimo Comun Divisore fra polinomi........ 1. Le frazioni algebriche....................................

Dettagli

Intelligenza Artificiale. Metodi di ricerca

Intelligenza Artificiale. Metodi di ricerca Intelligenza Artificiale Metodi di ricerca Marco Piastra Metodi di ricerca - 1 Ricerca nello spazio degli stati (disegno di J.C. Latombe) I nodi rappresentano uno stato Gli archi (orientati) una transizione

Dettagli

Analisi di una Rete Sociale

Analisi di una Rete Sociale 2012 Analisi di una Rete Sociale Alessandro Lovati Matricola 626053 Comunicazione Digitale ord. F47 26/01/2012 Indice : 1. Obiettivo del progetto 2. Realizzazione 3. Analisi dei risultati 3.1. Numero di

Dettagli

Software per Helpdesk

Software per Helpdesk Software per Helpdesk Padova - maggio 2010 Antonio Dalvit - www.antoniodalvit.com Cosa è un helpdesk? Un help desk è un servizio che fornisce informazioni e assistenza ad utenti che hanno problemi nella

Dettagli

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi.

Sommario. Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. Algoritmi 1 Sommario Definizione di informatica. Definizione di un calcolatore come esecutore. Gli algoritmi. 2 Informatica Nome Informatica=informazione+automatica. Definizione Scienza che si occupa dell

Dettagli

Macchine sequenziali

Macchine sequenziali Corso di Calcolatori Elettronici I A.A. 2010-2011 Macchine sequenziali Lezione 14 Università degli Studi di Napoli Federico II Facoltà di Ingegneria Automa a Stati Finiti (ASF) E una prima astrazione di

Dettagli

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI

UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI UTILIZZATORI A VALLE: COME RENDERE NOTI GLI USI AI FORNITORI Un utilizzatore a valle di sostanze chimiche dovrebbe informare i propri fornitori riguardo al suo utilizzo delle sostanze (come tali o all

Dettagli

Progettazione : Design Pattern Creazionali

Progettazione : Design Pattern Creazionali Progettazione : Design Pattern Creazionali Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 30 Novembre 2010 Progettazione : Design Pattern Creazionali Aspetti generali dei Design Pattern Creazionali

Dettagli

Ricerca Operativa e Logistica

Ricerca Operativa e Logistica Ricerca Operativa e Logistica Dott. F.Carrabs e Dott.ssa M.Gentili A.A. 2011/2012 Lezione 10: Variabili e vincoli logici Variabili logiche Spesso nei problemi reali che dobbiamo affrontare ci sono dei

Dettagli

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche

Software di sistema e software applicativo. I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software di sistema e software applicativo I programmi che fanno funzionare il computer e quelli che gli permettono di svolgere attività specifiche Software soft ware soffice componente è la parte logica

Dettagli

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione

Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Metodi e Modelli Matematici di Probabilità per la Gestione Prova scritta del 30/1/06 Esercizio 1 Una banca ha N correntisti. Indichiamo con N n il numero di correntisti esistenti il giorno n-esimo. Descriviamo

Dettagli

Metodi Computazionali

Metodi Computazionali Metodi Computazionali Elisabetta Fersini fersini@disco.unimib.it A.A. 2009/2010 Catene di Markov Applicazioni: Fisica dinamica dei sistemi Web simulazione del comportamento utente Biologia evoluzione delle

Dettagli

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace

Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Traduzione La Strada Da 2 a 4 Giocatori Autore Martin Wallace Scopo del Gioco Ogni giocatore, impersona un Ricco Mercante ed è alla ricerca di Nuovi Mercati nelle crescenti cittadine che vi permetteranno

Dettagli

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione

Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione 4 LEZIONE: Programmazione su Carta a Quadretti Tempo della lezione: 45-60 Minuti. Tempo di preparazione: 10 Minuti Obiettivo Principale: Aiutare gli studenti a capire cos è la programmazione SOMMARIO:

Dettagli

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica

Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI MILANO BICOCCA FACOLTÀ DI SCIENZE MATEMATICHE FISICHE E NATURALI Corso di Laurea Magistrale in Informatica Generazione Automatica di Asserzioni da Modelli di Specifica Relatore:

Dettagli

Matematica in laboratorio

Matematica in laboratorio Unità 1 Attività guidate Attività 1 Foglio elettronico Divisibilità tra numeri naturali Costruisci un foglio di lavoro per determinare se a è divisibile per b, essendo a e b due numeri naturali, con a

Dettagli

Uso dei modelli/template

Uso dei modelli/template Uso dei modelli/template Il modello (o template, in inglese) non è altro che un normale file di disegno, generalmente vuoto, cioè senza alcuna geometria disegnata al suo interno, salvato con l estensione.dwt.

Dettagli

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci

IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO. Elementi essenziali di progetto. Fasi e tappe Gli Approcci UNIVERSITA MILANO BICOCCA Corso di laurea di primo livello in servizio sociale anno accademico 2009-2010 Progettare il sociale Prof. Dario A. Colombo IL CICLO DI VITA DEL PROGETTO Elementi essenziali di

Dettagli

Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno

Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Rappresentazione di numeri Complemento al corso di Fondamenti di Informatica I corsi di laurea in ingegneria, settore dell informazione Università la Sapienza Consorzio Nettuno Un numero e un entità teorica,

Dettagli

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo.

Siamo così arrivati all aritmetica modulare, ma anche a individuare alcuni aspetti di come funziona l aritmetica del calcolatore come vedremo. DALLE PESATE ALL ARITMETICA FINITA IN BASE 2 Si è trovato, partendo da un problema concreto, che con la base 2, utilizzando alcune potenze della base, operando con solo addizioni, posso ottenere tutti

Dettagli

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI

LE FUNZIONI A DUE VARIABILI Capitolo I LE FUNZIONI A DUE VARIABILI In questo primo capitolo introduciamo alcune definizioni di base delle funzioni reali a due variabili reali. Nel seguito R denoterà l insieme dei numeri reali mentre

Dettagli

Progetto. Portale Turistico Regionale. Andrea Polini, Oliviero Riganelli, Massimo Troiani. Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica

Progetto. Portale Turistico Regionale. Andrea Polini, Oliviero Riganelli, Massimo Troiani. Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica Progetto Portale Turistico Regionale Andrea Polini, Oliviero Riganelli, Massimo Troiani Ingegneria del Software Corso di Laurea in Informatica (Ingegneria del Software) Progetto 1 / 12 Il progetto - descrizione

Dettagli

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e

Polli e conigli. problemi Piano cartesiano. Numeri e algoritmi Sistemi e loro. geometrica. Relazioni e funzioni Linguaggio naturale e Polli e conigli Livello scolare: primo biennio Abilità Interessate Calcolo di base - sistemi Risolvere per via grafica e algebrica problemi che si formalizzano con equazioni. Analizzare semplici testi

Dettagli

Architetture Applicative

Architetture Applicative Alessandro Martinelli alessandro.martinelli@unipv.it 6 Marzo 2012 Architetture Architetture Applicative Introduzione Alcuni esempi di Architetture Applicative Architetture con più Applicazioni Architetture

Dettagli

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI)

COMUNE DI RAVENNA GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) COMUNE DI RAVENNA Il sistema di valutazione delle posizioni del personale dirigente GUIDA ALLA VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI (FAMIGLIE, FATTORI, LIVELLI) Ravenna, Settembre 2004 SCHEMA DI SINTESI PER LA

Dettagli

LA CORRENTE ELETTRICA

LA CORRENTE ELETTRICA L CORRENTE ELETTRIC H P h Prima che si raggiunga l equilibrio c è un intervallo di tempo dove il livello del fluido non è uguale. Il verso del movimento del fluido va dal vaso a livello maggiore () verso

Dettagli

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2)

Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) Esercitazione n 1: Circuiti di polarizzazione (1/2) 1) Per il circuito in Fig. 1 determinare il valore delle resistenze R B ed R C affinché: = 3 ma - V CE = 7 V. Siano noti: = 15 V; β = 120; V BE = 0,7

Dettagli

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1)

La gestione di un calcolatore. Sistemi Operativi primo modulo Introduzione. Sistema operativo (2) Sistema operativo (1) La gestione di un calcolatore Sistemi Operativi primo modulo Introduzione Augusto Celentano Università Ca Foscari Venezia Corso di Laurea in Informatica Un calcolatore (sistema di elaborazione) è un sistema

Dettagli

Capitolo 2. Operazione di limite

Capitolo 2. Operazione di limite Capitolo 2 Operazione di ite In questo capitolo vogliamo occuparci dell operazione di ite, strumento indispensabile per scoprire molte proprietà delle funzioni. D ora in avanti riguarderemo i domini A

Dettagli

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS

Invio SMS. DM Board ICS Invio SMS Invio SMS In questo programma proveremo ad inviare un SMS ad ogni pressione di uno dei 2 tasti della DM Board ICS. Per prima cosa creiamo un nuovo progetto premendo sul pulsante (Create new project): dove

Dettagli

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore

Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore Capitolo 13: L offerta dell impresa e il surplus del produttore 13.1: Introduzione L analisi dei due capitoli precedenti ha fornito tutti i concetti necessari per affrontare l argomento di questo capitolo:

Dettagli

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it

Excel. A cura di Luigi Labonia. e-mail: luigi.lab@libero.it Excel A cura di Luigi Labonia e-mail: luigi.lab@libero.it Introduzione Un foglio elettronico è un applicazione comunemente usata per bilanci, previsioni ed altri compiti tipici del campo amministrativo

Dettagli

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides

Database. Si ringrazia Marco Bertini per le slides Database Si ringrazia Marco Bertini per le slides Obiettivo Concetti base dati e informazioni cos è un database terminologia Modelli organizzativi flat file database relazionali Principi e linee guida

Dettagli

1. Considerazioni preliminari

1. Considerazioni preliminari 1. Considerazioni preliminari Uno dei principali aspetti decisionali della gestione logistica è decidere dove localizzare nuove facility, come impianti, magazzini, rivenditori. Ad esempio, consideriamo

Dettagli

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema

ING SW. Progetto di Ingegneria del Software. e-travel. Requisiti Utente. Specifiche Funzionali del Sistema Pagina: 1 e-travel ING SW Progetto di Ingegneria del Software e-travel Requisiti Utente Specifiche Funzionali del Sistema e Pagina: 2 di 9 Indice dei contenuti 1 INTRODUZIONE... 3 1.1 SCOPO DEL DOCUMENTO...

Dettagli

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS

Basi di dati. (Sistemi Informativi) teoria e pratica con Microsoft Access. Basi di dati. Basi di dati. Basi di dati e DBMS DBMS DBMS Basi di Basi di (Sistemi Informativi) Sono una delle applicazioni informatiche che hanno avuto il maggiore utilizzo in uffici, aziende, servizi (e oggi anche sul web) Avete già interagito (magari inconsapevolmente)

Dettagli

IL PROBLEMA DELLO SHORTEST SPANNING TREE

IL PROBLEMA DELLO SHORTEST SPANNING TREE IL PROBLEMA DELLO SHORTEST SPANNING TREE n. 1 - Formulazione del problema Consideriamo il seguente problema: Abbiamo un certo numero di città a cui deve essere fornito un servizio, quale può essere l energia

Dettagli

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it

Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Riconoscibilità dei siti pubblici: i domini della Pa e le regole di.gov.it Gabriella Calderisi - DigitPA 2 dicembre 2010 Dicembre 2010 Dominio.gov.it Cos è un dominio? Se Internet è una grande città, i

Dettagli

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video

Librerie digitali. Video. Gestione di video. Caratteristiche dei video. Video. Metadati associati ai video. Metadati associati ai video Video Librerie digitali Gestione di video Ogni filmato è composto da più parti Video Audio Gestito come visto in precedenza Trascrizione del testo, identificazione di informazioni di interesse Testo Utile

Dettagli

Problemi complessi : come trovare una soluzione soddisfacente?

Problemi complessi : come trovare una soluzione soddisfacente? Informatica nel futuro, sfide e prospettive - evento scientifico per i 40 anni di ated Manno, 7 ottobre 2011 Problemi complessi : come trovare una soluzione soddisfacente? Marino Widmer Università di Friburgo

Dettagli

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I)

Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Ottimizzazione delle interrogazioni I Basi di Dati / Complementi di Basi di Dati 1 Ottimizzazione delle interrogazioni (parte I) Angelo Montanari Dipartimento di Matematica e Informatica Università di

Dettagli

RETI DI TELECOMUNICAZIONE

RETI DI TELECOMUNICAZIONE RETI DI TELECOMUNICAZIONE SISTEMI M/G/1 e M/D/1 Sistemi M/G/1 Nei sistemi M/G/1: i clienti arrivano secondo un processo di Poisson con parametro λ i tempi di servizio hanno una distribuzione generale della

Dettagli

Barriere assorbenti nelle catene di Markov e una loro applicazione al web

Barriere assorbenti nelle catene di Markov e una loro applicazione al web Università Roma Tre Facoltà di Scienze M.F.N Corso di Laurea in Matematica a.a. 2001/2002 Barriere assorbenti nelle catene di Markov e una loro applicazione al web Giulio Simeone 1 Sommario Descrizione

Dettagli

FPf per Windows 3.1. Guida all uso

FPf per Windows 3.1. Guida all uso FPf per Windows 3.1 Guida all uso 3 Configurazione di una rete locale Versione 1.0 del 18/05/2004 Guida 03 ver 02.doc Pagina 1 Scenario di riferimento In figura è mostrata una possibile soluzione di rete

Dettagli

Gestione della memoria centrale

Gestione della memoria centrale Gestione della memoria centrale Un programma per essere eseguito deve risiedere in memoria principale e lo stesso vale per i dati su cui esso opera In un sistema multitasking molti processi vengono eseguiti

Dettagli

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti

La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti La manutenzione come elemento di garanzia della sicurezza di macchine e impianti Alessandro Mazzeranghi, Rossano Rossetti MECQ S.r.l. Quanto è importante la manutenzione negli ambienti di lavoro? E cosa

Dettagli

Esercitazione di Basi di Dati

Esercitazione di Basi di Dati Esercitazione di Basi di Dati Corso di Fondamenti di Informatica 6 Maggio 2004 Come costruire una ontologia Marco Pennacchiotti pennacchiotti@info.uniroma2.it Tel. 0672597334 Ing.dell Informazione, stanza

Dettagli

MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI 2

MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI 2 MODELLISTICA DI IMPIANTI E SISTEMI 2 Indice 1 Dalla traccia al modello 2 1.1 BAS................................................ 4 I Traccia Si consideri il problema della gestione efficiente dei servizi

Dettagli

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO

PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO PROVA FINALE V. AULETTA G. PERSIANO ALGORITMI II - -MAGIS INFO 1. Load Balancing Un istanza del problema del load balancing consiste di una sequenza p 1,..., p n di interi positivi (pesi dei job) e un

Dettagli

Lezione 8. La macchina universale

Lezione 8. La macchina universale Lezione 8 Algoritmi La macchina universale Un elaboratore o computer è una macchina digitale, elettronica, automatica capace di effettuare trasformazioni o elaborazioni su i dati digitale= l informazione

Dettagli