contro nei confronti di per l'annullamento

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Baldo Filippi
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1 N /2013 REG.PROV.COLL. N /2012 REG.RIC. R E P U B B L I C A I T A L I A N A IN NOME DEL POPOLO ITALIANO Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Bis) ha pronunciato la presente SENTENZA ex art. 60 cod. proc. amm.; sul ricorso numero di registro generale 9666 del 2012, proposto da: Associazione Terranostra, in persona del suo rappresentante legale, rappresentata e difesa dall'avv. Mariacristina Tabano, con domicilio eletto presso Maria Cristina Tabano in Roma, via Otranto, 18; contro Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare, in persona del Ministro pro tempore, rappresentato e difeso dall'avvocatura Generale dello Stato, presso la cui sede domicilia per legge; nei confronti di Legambiente, in persona del suo rappresentante legale, non costituita in giudizio; per l'annullamento del Decreto Ministeriale n. SEC-DEC , emesso in data 9 luglio 2012, con il quale è disposta la revoca del riconoscimento delle finalità di protezione ambientale ai sensi dell art. 13 della legge 8 luglio 1986 n. 349 e successive modificazioni;

2 Visti il ricorso e i relativi allegati; Visto l'atto di costituzione in giudizio di Ministero dell'ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare; Viste le memorie difensive; Visti tutti gli atti della causa; Relatore nella camera di consiglio del giorno 10 gennaio 2013 il dott. Antonio Vinciguerra e uditi per le parti i difensori come specificato nel verbale; Sentite le stesse parti ai sensi dell'art. 60 cod. proc. amm.; Rilevato che non si configura alcuna violazione dell art. 10 bis della legge n. 241/1990 e che pertanto l Associazione Terranova non ha titolo a lamentare l omessa comunicazione del preavviso di rigetto poiché il procedimento non è stato avviato ad istanza di parte ricorrente; Rilevato che con la nota del l Amministrazione ha indicato in modo sufficientemente specifico le ragioni ostative; Considerato che il tempo intercorso per la conclusione del procedimento è stato più che sufficiente a consentire all interessata di esporre le proprie osservazioni senza la necessità di richieste formali e formali fissazioni di termini a dedurre, in attuazione dei principi di ragionevolezza ed economicità che regolano l esercizio dell attività amministrativa di cui all art. 1 della legge n. 241/1990; Rilevato che il decreto ministeriale di revoca del riconoscimento emesso in data menziona le note prot. 102 del e prot. SEC del quali note istruttorie relative al procedimento amministrativo di revisione e aggiornamento dell elenco delle associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell art. 13 della legge n. 349/1986; Rilevato che la nota prot. 102 del della Direzione Generale per lo Sviluppo Sostenibile indirizzata al Segretario generale Cons. Marco De Giorgi, avente per oggetto Associazioni di protezione ambientale riconosciute ai sensi dell art. 13 della

3 legge 349/86 e successive modificazioni esito del procedimento di revisione e aggiornamento dell elenco con riguardo alla posizione della ricorrente Associazione Terranostra, sospende in via transitoria il procedimento di revisione e aggiornamento, in attesa di completare l istruttoria; Rilevato che la nota prot. SEC del è un mero richiamo alla precedente nota prot. 102 del ; Considerato che diligentemente l Associazione Terranostra ha provveduto a dar seguito per iscritto alla richiesta di chiarimenti della Direzione generale per lo Sviluppo Sostenibile con comunicazione prot. n. 256 del , precedente alla nota prot. 102 de ; Ritenuta la natura di atti procedimentali interlocutori delle sopra richiamate note istruttorie considerato che le stesse dispongono integrazioni documentali o misure interinali; Rilevato che le attività e le iniziative svolte dall Associazione Terranostra si realizzano in concreto prevalentemente nell esercizio dell agriturismo o in attività nell interesse dell agriturismo; Ritenuto che non sono ravvisabili ragioni per discostarsi dall orientamento giurisprudenziale, anche di questo Tribunale (cfr. T.A.R. Lazio, II, n. 970) che configura l agriturismo come attività da inserire tra le finalità ambientalistiche disciplinate e protette dall art. 1, legge n. 349/1986, tenuto conto che la nozione di ambiente da preservare è comprensiva di risorse naturali e culturali, la cui tutela può essere indotta e disciplinata da norme sia nazionali che comunitarie (cfr. Corte Cost , n. 359; nonché, fra le tante, Cass. Penale, sez. III, , n. 9727; Cons. St., sez. VI, , n. 740 e , n. 1069; T.A.R. Toscana, sez I, , n. 108) e che la stessa attività agrituristica si pone senza dubbio come attività rivolta alla protezione ambientale in quanto è definita connessa e complementare alle attività principali dell imprenditore agricolo quali la coltivazione del fondo, silvicoltura e

4 allevamento di animali (art. 2 della legge n. 96/2006), e senza dimenticare la rilevanza dell agricoltura fra le risorse che ricevono tutela a livello comunitario; Considerato che non appare convincente la motivazione con la quale il Ministero dell Ambiente e della Tutela del Territorio e del Mare ha ritenuto di revocare il riconoscimento della qualifica di associazione di protezione ambientale, affermando ritenuto che tale associazione non rispetta il principio dell ordinamento interno democratico e che la rappresentanza della concreta e comprovata attività di protezione ambientale non risulta prevalente, giacché dall istruttoria procedimentale non emergono distorsioni organizzative rispetto ai principi di legge e inoltre, ammettendosi che l agriturismo è attività ambientalisticamente rilevante, diventa poco comprensibile l affermazione secondo cui le finalità di protezione ambientale non sarebbero perseguibili da un associazione che esercita anche prevalentemente attività agrituristica; Ritenuto assorbito il motivo di elusione del giudicato formatosi sulla sentenza del T.A.R. Lazio, , n. 970 sotto il profilo della reiterata identità delle motivazioni senza esplicitare una compiuta e concreta istruttoria, nonché sotto il profilo della necessaria revisione ed aggiornamento dei criteri atti ad individuare i requisiti indicati dall art. 13 della legge 349/1986; Ritenuto, di conseguenza, che il ricorso debba essere accolto per difetto dei presupposti e carenza di istruttoria; Ritenuti sussistere motivi di compensazione per le spese processuali; P.Q.M. Il Tribunale Amministrativo Regionale per il Lazio (Sezione Seconda Bis) accoglie il ricorso in epigrafe e, per l effetto, annulla il provvedimento impugnato. Compensa le spese. Ordina che la presente sentenza sia eseguita dall'autorità amministrativa.

5 Così deciso in Roma nella camera di consiglio del giorno 10 gennaio 2013 con l'intervento dei magistrati: Eduardo Pugliese, Presidente Antonio Vinciguerra, Consigliere, Estensore Francesco Arzillo, Consigliere L'ESTENSORE IL PRESIDENTE DEPOSITATA IN SEGRETERIA Il 11/03/2013 IL SEGRETARIO (Art. 89, co. 3, cod. proc. amm.)

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