Dott.ssa Giovanna Gualano
|
|
- Laura Carrara
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 Dott.ssa Giovanna Gualano
2 Autismo Sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo biologicamente determinato con esordio nei primi tre anni di vita Descritto in tutte le popolazioni del mondo Prevalenza di sesso (M 3-4 vv > F) Prevalenza della popolazione: 1 ogni 500 Cause ancora sconosciute Linee guida SINPIA,2011
3 Aree prevalentemente compromesse nell autismo comunicazione sociale interazione sociale reciproca gioco funzionale e simbolico
4 In termini più semplici e descrittivi, i bambini con autismo: hanno compromissioni qualitative del linguaggio anche molto gravi fino a una totale assenza dello stesso manifestano incapacità o importanti difficoltà a sviluppare una reciprocità emotiva, sia con gli adulti sia con i coetanei, che si evidenzia attraverso comportamenti, atteggiamenti e modalità comunicative anche non verbali non adeguate all età, al contesto o allo sviluppo mentale raggiunto presentano interessi ristretti, stereotipie e comportamenti ripetitivi.
5 Tutti questi aspetti possono accompagnarsi anche a ritardo mentale, che si può presentare in forma lieve, moderata o grave. Esistono quadri atipici di autismo con un interessamento più disomogeneo delle aree caratteristicamente coinvolte o con sintomi comportamentali meno gravi o variabili, a volte accompagnati da uno sviluppo intellettivo normale.
6 TRATTAMENTO Interventi NON farmacologici Interventi per la comunicazione sociale e l interazione Programmi educativi (TEACCH) Programmi intensivi comportamentali (UCLA,EIBI,ABA) Terapia cognitivo comportamentale Musicoterapia Auditory integration training (AIT) Comunicazione facilitata
7 Interventi biomedici e nutrizionali Diete di eliminazione di caseina e/o glutine Integratori alimentari Melatonina Terapia con ossigeno iperbarico
8 Interventi farmacologici Farmaci antipsicotici Stimolanti del sistema nervoso centrale Antidepressivi (SSRI) Chelazione
9 ABA e trattamento dell autismo: Raccomandazioni SINPIA 2011 Tra i programmi intensivi comportamentali il modello più studiato è l analisi comportamentale applicata (ABA): gli studi sostengono una sua efficacia nel migliorare le abilità intellettive (QI), il linguaggio e i comportamenti adattivi nei bambini con disturbo dello spettro autistico. Le prove a disposizione, anche se non definitive, consentono di consigliare l utilizzo del modello ABA nel trattamento dei bambini con disturbi dello spettro autistico.
10 Gli interventi comportamentali dovrebbero essere presi in considerazione in presenza di un ampio numero di comportamenti specifici di bambini e adolescenti con disturbi dello spettro autistico, con la finalità sia di ridurre la frequenza e la gravità del comportamento specifico sia di incrementare lo sviluppo di capacità adattive. Secondo il parere degli esperti, i professionisti dovrebbero essere a conoscenza del fatto che alcuni comportamenti disfunzionali possono essere causati da una sottostante carenza di abilità, per cui rappresentano una strategia del soggetto per far fronte alle proprie difficoltà individuali e all ambiente.
11 Cos è l ABA?
12 Applied Behavior Analysis
13 L ABA è la scienza in cui procedure derivate dai principi del comportamento sono applicate sistematicamente per migliorare comportamenti socialmente importanti ad un livello significativo e dimostrare sperimentalmente che le procedure utilizzate sono state responsabili del miglioramento del comportamento Cooper, Heron, and Heward (1987)
14 Comportamento L attività degli organismi viventi Comportamento umano è qualsiasi cosa l uomo fa, incluso il muoversi e quello che dice, pensa e sente Test dell uomo morto Esempi
15 7 caratteristiche dell ABA Applicata Comportamentale Analitica (può essere dimostrata una relazione funzionale) Tecnologica (può essere replicata) Concettualmente sistematica (le procedure sono derivate dai principi base del comportamento) Efficace Generalizzabile
16 Approccio Verbal Behavior (VB)
17 Cos è il Verbal Behavior? B.F.Skinner (1957) propone che il linguaggio sia un comportamento acquisito che viene appreso e mantenuto dallo stesso tipo di variabili ambientali e principi che controllano i comportamenti non linguistici (rinforzo, controllo dello stimolo,ecc). Egli definisce il comportamento verbale come un comportamento che è rinforzato attraverso il comportamento di un altra persona. Cooper, Heron, and Heward (1987) Comportamento verbale NON è sinonimo di comportamento vocale Un soggetto che non è in grado di parlare può avere un comportamento verbale
18 Esempi di Verbal Behavior Bambino che piange PECS Linguaggio dei segni Parole parlate Scrittura Stampa Codice morse Alzare la mano per richiedere l attenzione
19 Quindi L approccio VB è semplicemente normale ABA con alcuni aggiustamenti. Questo significa che incorpora tutte le metodologie standard dell ABA ma adotta in maniera esplicita la cornice interpretativa di Skinner per analizzare le contingenze verbali. In altre parole è una piccola variazione di una metodologia che ha enormi fondamenti empirici. (Palmer,2005)
20 Campi di applicazione dell ABA/VB Educazione Clinica Management Economia Sport AUTISMO
21 ABA e AUTISMO CAMBIAME NTO APPRENDI MENTO INSEGNAMENTO
22 Cosa implica un approccio VB? 1. Applicazione di principi di base dell analisi comportamentale 2. Specifiche tecniche di insegnamento e di procedure derivate dalla letteratura sull ABA 3. Un enfasi particolare sull analisi del comportamento verbale di Skinner 4. Forte attenzione alle operazioni motivative 5. Insegnamento senza errori
23 Analisi funzionale del linguaggio: gli operanti verbali Tact testo Ecoico PALLA Trascrizi one Intraver bale Mand
24 MAND (richiesta) TACT (etichetta) ECOICO (imitazione vocale, eco) INTRAVERBALE (rispondere a delle domande) TESTO (lettura) TRASCRIZIONE (dettato) Speaker and Listener
25 Operazione motivativa L approccio VB pone una forte enfasi sulle Operazioni Motivative: un insieme di condizioni ambientali che modifica il corrente valore di uno stimolo e di conseguenza modifica la corrente frequenza di un comportamento prodotta da quello stimolo in passato L ABA VB rispetto all ABA classico ricorre ampiamente all insegnamento in ambiente naturale (NET) dove il bambino è costantemente impegnato in attività per cui è altamente motivato
26 Insegnamento senza errori Prevenire gli errori! Ci sono almeno tre motivi per prevenire gli errori: -gli errori riducono il tempo disponibile per imparare -quando avviene un errore è più probabile che si ripeta -la mancanza di rinforzo può risultare in risposte emozionali inappropriate (ad es. aggressione, evitamento,ecc)
27 Il rinforzo positivo Se in una data situazione, una determinata azione è immediatamente seguita da un rinforzatore positivo, allora aumenta la probabilità che la persona emetta lo stesso comportamento trovandosi nuovamente in una situazione simile. Rinforzatore positivo = ricompensa Esempi Il principio del rinforzo positivo è studiato approfonditamente dalla psicologia scientifica dal 1930 e sappiamo che si tratta di una componente estremamente importante dei processi di apprendimento.
28 Valutare i rinforzatori Intervistare persone importanti Osservare il bambino in una situazione non strutturata, con libero accesso Condurre una valutazione formale dei rinforzatori : gerarchia dei rinforzatori
29 Gerarchia dei rinforzatori item rifiuti Nessuna reazione Tentativo di prenderlo Protesta quando viene tolto Mostra segni di piacere Lo prende ancora biscotto x x palla x x x Succo Patatine x x trottola x x x x Panna montata Modellare il pongo x x x x x
30 item trott ola bisc otto Pan na mon tata X+ X+ X+ X+ X+ X+ 6/6 X X X X X X 0/5 X X X+ X+ X+ X X+ X 4/8
31 PREFERITI NON-PREFERITI NEUTRALI TROTTOLA BISCOTTO PATATINE PANNA MONTATA
32 Fattori che influenzano l efficacia di un rinforzo positivo Scelta di un comportamento specifico (e non generico) da rinforzare. Esempi Scelta del rinforzatore; cinque categorie parzialmente sovrapponibili: -di consumo (snack,patatine,caramelle,ecc) -dinamici (solletico, guardare la tv, andare sull altalena, saltare sul tappeto elastico, ecc) -di manipolazione (giocare con il gioco preferito, dipingere,ecc)
33 - di possesso (avere un oggetto preferito, indossare un abito preferito,sedersi sulla sedia girevole, ecc) - sociali (attenzione, sorrisi, segni di approvazione, lodi verbali, ecc) Deprivazione e saturazione: il periodo prima della sessione di training durante il quale il soggetto non viene a contatto con il rinforzatore è detto deprivazione mentre parliamo di saturazione quando il soggetto viene troppo a contatto con il rinforzatore prima del training. Deprivazione e saturazione sono definiti Establishing Operations (EO), in quanto: a) alterano temporaneamente l efficacia del rinforzo; b) aumentano la frequenza del comportamento rinforzato attraverso un dato rinforzatore (Michael,1993 ).
34 Immediatezza: il rinforzatore deve seguire il comportamento che vogliamo incrementare nel più breve tempo possibile Istruzioni : seguire le regole contribuisce ad aumentare l efficacia di un rinforzatore a lungo termine Contingenza: per massimizzare l efficacia di un programma di rinforzo bisogna accertarsi che i rinforzatori siano contingenti al comportamento che si vuole migliorare, ossia che il comportamento si sia verificato prima della comparsa del rinforzatore Rinforzatori naturali : il comportamento ottenuto con il rinforzo dovrà essere mantenuto in ambiente naturale con i rinforzatori naturali.
35 Rinforzatori VS Rinforzatori primari secondari (biologici) (acquisiti) Token economy Video Rita 1
36 Schemi di rinforzo A rapporto fisso /variabile (RF/RV) A intervallo semplice fisso /variabile (IF/IV) A intervallo con validità limitata A durata Rinforzo fisso VS rinforzo variabile Rinforzo intermittente Video Andrea 34
37 Alcune procedure basate sull ABA Pairing (rinforzatori condizionali) Fading Prompting (modeling, guida fisica, strutturazione dell ambiente) Shaping Chaining Generalizzazione Procedure di rinforzo Ecc
38 Pairing È una procedura che vi permetterà di associare voi stessi a dei rinforzatori. Dobbiamo insegnare al bambino che noi porteremo divertimento e la consegna di rinforzi. Distribuite cose di valore Controllate i rinforzi Inizialmente non parlate Continuate ad introdurre stimoli Rimuovete giocattoli non desiderati Cominciate ad accoppiare la voce
39 Da evitare: Non scoraggiarsi Non puntare o toccare i giochi del bambino Non fare domande sugli oggetti né richieste Non rinforzare in maniera accidentale comportamenti problema Non rimuovere niente che il bambino sta tenendo in mano o manipolando prima o durante l accoppiamento Non chiedere mai al bambino di ripulire lo stimolo Non dare libero accesso agli oggetti di interesse fuori dalle sessioni di pairing Mettete via stimoli non interessanti e ripresentateli dopo un mese
40 Prompting Il prompting consiste nel fornire aiuti al bambino per favorire il comportamento o la risposta corretta. L utilizzo di aiuti velocizza il processo di apprendimento e riduce la frustrazione Il prompt va eliminato il più presto possibile tramite il fading Diversi tipi di prompt: -verbali -gestuali -basati sull esempio (modeling) -fisici (guida fisica) -ambientali (strutturazione dell ambiente)
41 Fading La procedura del fading è costituita dal cambiamento graduale di uno stimolo che controlla una risposta, in modo tale che alla fine la risposta compaia in seguito a uno stimolo parzialmente cambiato o completamente nuovo. Nell insegnamento senza errori il fading è utilizzato per favorire la risposta indipendente in seguito ad un prompt. Video Andrea 54 (pianoforte) Schede di pregrafismo
42 Shaping È una procedura che viene utilizzata per sviluppare un comportamento che non fa parte del repertorio di un individuo. Dal momento che il comportamento è assente, non è possibile incrementarne la frequenza aspettando semplicemente che si manifesti per poi rinforzarlo Si inizia rinforzando una risposta che compare seppur raramente e che assomiglia, almeno lontanamente, alla risposta finale desiderata Quando questa risposta iniziale compare con una frequenza elevata si smette di rinforzarla e si inizia a rinforzare un approssimazione lievemente più vicina alla risposta finale desiderata e così via dicendo fino a che l individuo non emette la risposta finale desiderata
43 Lo shaping può servire per modellare almeno quattro aspetti del comportamento: -topografia -quantità (frequenza e durata) -latenza -intensità Esempi Video Fabio 3
44 Chaining È una procedura che permette di insegnare una catena comportamentale (es. prepararsi un panino, lavarsi i denti) Task analysis (analisi del compito) Tre tipi di concatenamento -presentazione del compito totale -concatenamento retrogrado -concatenamento anterogrado
45 DATA 1/03/12 2/3/12 3/03/12 4/03/12 5/03/12 Aprire il rubinetto FP FP FP FP FP Mettere le mani sotto l acqua Mano sin sotto il dosatore Mano dx premere il dosatore FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP FP Strofinare le mani FP FP FP FP PP Sciacquare le mani FP FP PP + + Chiudere il rubinetto PP Asciugare le mani Esercitazione in gruppo----video Rita bicicletta
46 Generalizzazione Generalizzazione dello stimolo Allenarsi nella situazione bersaglio Variare le condizioni del training Programmare gli stimoli comuni Allenarsi con un numero sufficiente di varianti dello stimolo Generalizzazione della risposta Allenarsi con un numero sufficiente di variante di risposta Variare le risposte accettabili nel corso del training Mantenimento in ambiente naturale Portare il comportamento sotto il controllo di rinforzi naturali Modificare il comportamento delle persone nell ambiente naturale Utilizzare programmi di rinforzi intermittente nella situazione di vita abituale Promuovere l autocontrollo
47 Video Andrea 30 (twister) Video Andrea 39 (parte finale)
48 Componenti principali di un programma VB Insegnamento intensivo (ITT) Insegnamento in ambiente naturale (NET)
49 Insegnamento Intensivo (ITT) Che cos è l ITT? Diretto dall insegnante Usa rinforzi positivi forti per motivare l allievo a rispondere Le risposte non sono correlate all argomento dell oggetto desiderato (rinforzo) Utilizza prove di insegnamento discrete seguendo procedure derivate dalla letteratura ABA Tipicamente si svolge a tavolino
50 Che cosa insegniamo in ITT? Etichette (tacts) Intraverbali Linguaggio recettivo Imitazione motoria Performance visive Perché l ITT? Alcuni obiettivi richiedono ripetizione per essere appresi. Questo ambiente permette un insegnamento intensivo mentre si mantiene la motivazione dell alunno Possiamo lavorare per ottenere centinaia di risposte in un breve periodo di tempo
51 6 variabili dell insegnamento intensivo Insegnamento senza errori Prompt dal maggiore al minore (most-to-least) Rinforzo (VR, valore del rinforzo) Mix and vary Alternanza di compiti/domande facili e difficili Fluidità Video Andrea 30 (Seconda parte) Video Andrea 44 Video Rita 3
52 Insegnare una nuova abilità in ITT Procedura Teach Transfer: STEP 1) prova iniziale: date l istruzione e poi date immediatamente il prompt senza ritardo, un full prompt STEP 2) l alunno risponde o esegue l azione correttamente STEP3)Transfer Trial: date di nuovo l istruzione lasciando passare due secondi affinché l alunno risponda in maniera indipendente STEP 4) l alunno risponde in maniera indipendente STEP 5) Rinforzate Esempi tramite role-playing
53 Procedura di test su Teach Transfer: STEP 1) Attuate il Teach Transfer STEP 2) Fate una o due richieste di distrazione STEP 3) Ripresentate l obiettivo senza fornire prompts Correzione di errori STEP 1) Date l istruzione e attendete 2sec.per la risposta STEP 2) l alunno sbaglia o non risponde STEP 3) ripresentate l istruzione con un full prompt STEP 4) l alunno risponde bene STEP 5) Transfer Trial- ridate l istruzione con un prompt parziale STEP 6) l alunno risponde bene Video Rita 4
54 Insegnamento in ambiente naturale (NET) Che cos è il NET? Insegnamento basato sulla motivazione dell alunno Diretto dall alunno Usiamo la motivazione dell alunno per insegnare Che cosa insegniamo in NET? Richieste (mand) Generalizzazione di abilità apprese in ITT Componenti della conversazione
55 Perché il NET? La motivazione è tipicamente più forte in questo ambiente Le richieste sono specifiche alla motivazione dell alunno La conversazione tipicamente riguarda argomenti rinforzanti È più facile insegnare quando la motivazione è forte Non viene definito dal luogo in cui si svolge ma dagli argomenti trattati. Alcune abilità devono essere insegnate a tavolino, tuttavia dovrebbero essere generalizzate in ambiente naturale appena acquisite. Video Andrea 41,42,45,50 Video Fabio 5
56 Grazie per l attenzione! Dott.ssa Giovanna Gualano giannagualano@libero.it
IL METODO ABA Applied Behavior Analysis
IL METODO ABA Applied Behavior Analysis IL METODO ABA 20 REGOLE DI RIFERIMENTO 1. IL SETTING L ambiente di lavoro deve essere strutturato in modo funzionale all obiettivo dell insegnamento: 1 eliminazione
DettagliIntroduzione all'aba: definizione, principi e tecniche di base
Introduzione all'aba: definizione, principi e tecniche di base Percorso di Formazione "Dall' autismo all' inclusione sociolavorativa" organizzato da AGSAV ONLUS e ROLP 26 Marzo 2014 Marta Andreetta Contenuti
DettagliAUTISMO E ABA. Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS
AUTISMO E ABA Dott.ssa Lara Reale Scuolaba ONLUS L AUTISMO L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato, con esordio nei primi 3 anni di vita.
Dettagli«Ha sempre le mani nei pantaloni...» Autismo, comportamenti problema e sessualità
«Ha sempre le mani nei pantaloni...» Autismo, comportamenti problema e sessualità 1 D O T T. S S A A L E S S A N D R A B A L L A R È A S S O C I A Z I O N E C A S C I N A SAN V I N C E N Z O Le singolarità
DettagliL Applied Behavior Analysis Analisi comportamentale applicata. Corso teorico pratico per operatori
Sede legale Via don bianchi 9 Terrazzano di Rho (MI) Tel. 347 5197749 Email. info@stellapolareaba.org Sito Web: www.stellapolareaba.org 1 incontro: Autismo e analisi del comportamento 1. Introduzione:
DettagliDalla Diagnosi Funzionale al PEI. Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test
Dalla Diagnosi Funzionale al PEI Valutazione delle abilità attraverso l osservazione del comportamento e i test Effetti del non Valutare Sopravvalutare Problemi di comportamento (isolamento) Sottovalutare
DettagliLinea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.
Linea guida 21 Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti http://www.snlg-iss.it/cms/files/lg_autismo_def.pdf Istituto Superiore di Sanità Organo tecnico del Ministero
DettagliPROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana
PROMUOVERE LA SALUTE MENTALE NELL ETA EVOLUTIVA I contributi della ricerca italiana Il trattamento dell Autismo in età evolutiva: presentazione linee guida Salvatore De Masi 1, Marina Dieterich 2, Alfonso
DettagliLE RAGIONI DELLA PROPOSTA DI UN CORSO DI FORMAZIONE IN ABA
CORSO DI FORMAZIONE Applied Behavior Analysis Modelli di Intervento Intensivo e Precoce IESCUM,, è un centro studi e ricerche a carattere non profit, con sede a Parma, fondato da un gruppo di docenti universitari
DettagliCONTROLLO DELLO STIMOLO CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO CONTROLLO DELLO STIMOLO
CONSEGUENZE DELLE RISPOSTE Fino ad ora si è visto come le conseguenze delle risposte modificano il comportamento del soggetto. In quest ottica si è parlato di rinforzamento che è l operazione che descrive
DettagliInsegnamento di abilità documentazione del rischio gestione della crisi e Team Teach
Insegnamento di abilità documentazione del rischio gestione della crisi e Team Teach Elena Clò Analista del Comportamento, BCBA Team Teach intermediate tutor Bologna, 26 marzo 2015 Disturbi dello spettro
DettagliAnalisi del Comportamento Applicata ai disturbi dello Spettro Autistico
Analisi del Comportamento Applicata ai disturbi dello Spettro Autistico Federica Battaglia, BCBA Pane e Cioccolata Associazione Culturale per Comune di Bologna Ottobre-Novembre 2015 Obiettivi della giornata
DettagliCon il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una
IL PROGRAMMA TEACCH Con il termine programma Teacch si intende l organizzazione dei servizi per persone autistiche realizzato nella Carolina del Nord, che prevede una presa in carico globale in senso sia
DettagliSTRATEGIE DI MODIFICAZIONE ED INSEGNAMENTO DEL COMPORTAMENTO. Leone Elisa Educatrice professionale
STRATEGIE DI MODIFICAZIONE ED INSEGNAMENTO DEL COMPORTAMENTO Leone Elisa Educatrice professionale STRATEGIE DI MODIFICAZIONE DEL COMPORATMENTO Le strategie a cui si fa maggiormente riferimento per l acquisizione
DettagliLa motivazione. Dott.ssa Simona Mencarini Psicologa
La motivazione Dott.ssa Simona Mencarini Psicologa Educare nell autismo Il compito dell educazione è quello di sostenere ogni individuo nello sviluppo di nuove abilità per vivere meglio e conoscere il
DettagliData di pubblicazione. ottobre 2011. Data di aggiornamento. ottobre 2015
Data di pubblicazione ottobre 2011 Data di aggiornamento ottobre 2015 LINEA GUIDA Il trattamento dei disturbi dello spettro autistico nei bambini e negli adolescenti Critiche infondate Critiche pertinenti
DettagliMODULO D INSEGNAMENTO: ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA LINEE DI INTERVENTO NEI DISTRUBI DELLO SPETTRO AUTISTICO
MODULO D INSEGNAMENTO: ANALISI DEL COMPORTAMENTO APPLICATA LINEE DI INTERVENTO NEI DISTRUBI DELLO SPETTRO AUTISTICO Corso di formazione per insegnanti PREMESSA: Analisi comportamentale applicata (Applied
DettagliLa definizione dei ruoli e la condivisione di linguaggi nel progetto di aiuto per le persone con disturbi dello spettro autistico. A.
Individualizzare la formazione La definizione dei ruoli e la condivisione di linguaggi nel progetto di aiuto per le persone con disturbi dello spettro autistico I Protagonisti Formare in rete La famiglia
DettagliAlla c.a. del Dirigente. Alla c.a. del Referente Gruppo H. Gentilissimo Dirigente,
Ente accreditato dal MIUR con D. M. n. 90 del 1/12/2003, nell'elenco dei Soggetti accreditati/qualificati per la Formazione del personale della Scuola. Alla c.a. del Dirigente Alla c.a. del Referente Gruppo
DettagliVerbal Behavior. Lucia D Amato
Verbal Behavior Lucia D Amato Tutto nasce Nel 1957 con la pubblicazione del libro Verbal Behavior, scritto da B.F. Skinner L approccio di Skinner fa capo ai principi dell ABA Nel libro Skinner considera
DettagliDr.ssa Simona Mencarini Psicologa - UNIPI
Dr.ssa Simona Mencarini Psicologa - UNIPI Cos è l autismo? Nel 1943, il disturbo è codificato dallo psichiatra Leo Kanner, da allora si sono susseguite diverse definizioni diagnostiche di autismo. Fino
DettagliCENTRO SERVIZI per la famiglia e l età evolutiva 62100 Macerata, via Velini 221 0733.1751191 - orizzonte@ilfarosociale.it SUMMER SCHOOL 2016
SUMMER SCHOOL 2016 La Cooperativa Sociale Il Faro presenta la Summer School ABA 2016. La Summer School è un centro estivo rivolto specificatamente a bambini con Disturbo di Spettro Autistico, di età compresa
DettagliTecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento. a cura della Dott.ssa Donata Monetti
Tecniche strategie e metodologie del processo di insegnamento-apprendimento a cura della Dott.ssa Donata Monetti Gli elementi di base della dinamica insegnamento - apprendimento LA PROGRAMMAZIONE DEGLI
DettagliBreve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS. Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati
Breve panoramica sulle categorie diagnostiche attuali dei DPS Definizione e descrizione dei criteri diagnostici maggiormente applicati Sistemi Internazionali di classificazione dei disturbi mentali Il
DettagliCorso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 24 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI 1. Breve ripresa dei concetti teorici 2. Introduzione
DettagliIl Comportamento Verbale Claudia Fenili e Simona Mencarini corso formazione insegnanti 2013 Skinner. Chi parla Operanti Variabili antecedenti
Il Comportamento Verbale Claudia Fenili e Simona Mencarini corso formazione insegnanti 2013 Skinner Chi parla Operanti Variabili antecedenti DSM V: criteri per la diagnosi di autismo A. Deficit persistente
DettagliLe abilità necessarie per usufruire al meglio del potenziale educativo della scuola: quali sono? come costruirle? Come mantenerle?
Le abilità necessarie per usufruire al meglio del potenziale educativo della scuola: quali sono? come costruirle? Come mantenerle? Siamo ricercatori nell ambito dell analisi del comportamento applicata
DettagliTITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO TITOLO INIZIATIVA DESTINATARI LUOGO DURATA COSTO AMBITO
ENTE: CENTRO STUDI ERICKSON PRESENTAZIONE delle INIZIATIVE di FORMAZIONE ORGANIZZATE dai SOGGETTI ACCREDITATI o RICONOSCIUTI COME QUALIFICATI (DM 177/00 - Direttiva 90/03) Periodo II Quadrimestre 2009/2010
DettagliLaboratorio di Pedagogia Sperimentale. Indice
INSEGNAMENTO DI LABORATORIO DI PEDAGOGIA SPERIMENTALE LEZIONE III INTRODUZIONE ALLA RICERCA SPERIMENTALE (PARTE III) PROF. VINCENZO BONAZZA Indice 1 L ipotesi -----------------------------------------------------------
DettagliL intervento neuropsicomotorio nei bambini con autismo
Pinerolo, 20/11/2015 L intervento neuropsicomotorio nei bambini con autismo Donatella Elia, Marianna Cometto TNPEE, C.A.S.A. Centro Autismo e Sindrome di Asperger, Mondovì Parleremo di Cornici metodologiche
DettagliBES Bisogni Educativi Speciali. Autismo. Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala
BES Bisogni Educativi Speciali Autismo Lecco, 26 Febbraio 2015 Relatrice: Jessica Sala DEFINIZIONE L autismo è una sindrome comportamentale causata da un disordine dello sviluppo, biologicamente determinato,
DettagliPECS (PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM) LA COMUNICAZIONE PER SCAMBIO DI IMMAGINI
PECS (PICTURE EXCHANGE COMMUNICATION SYSTEM) LA COMUNICAZIONE PER SCAMBIO DI IMMAGINI Katia Tonnini Pedagogista Programma Autismo Ravenna katiatonnini@yahoo.it COMUNICAZIONE PER SCAMBIO DI IMMAGINI: Sistema
DettagliRapporto dal Questionari Insegnanti
Rapporto dal Questionari Insegnanti SCUOLA CHIC81400N N. Docenti che hanno compilato il questionario: 60 Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il Questionario Insegnanti ha l obiettivo di rilevare la
DettagliI DISTURBI COMPORTAMENTALI
IC1 PESCANTINA A.S. 2013-2014 I DISTURBI COMPORTAMENTALI Ins. Francesca Bonafini Ins. Gisella Di Marco Associazione Nuovi Talenti Speciali BES: BISOGNO EDUCATIVO SPECIALE MACROCATEGORIA CHE COMPRENDE MOLTE
DettagliLe autonomie : comprendere e gestire le relazioni e situazioni sociali
Le autonomie : comprendere e gestire le relazioni e situazioni sociali Dott.ssa Gazzi Mara Psicologa dell'età Evolutiva e della psicopatologia dell'apprendimento Esperta in Neuropsicologia Clinica ADHD
DettagliBen-Essere a scuola dell allievo con autismo. Antonella Marchetti
Ben-Essere a scuola dell allievo con autismo Antonella Marchetti QUANTI AUTISMI? n Un epidemiologia incerta: diagnosi-strumentivariabilità: 7-11 anni: 4.8 /1000 18-30 anni: 1.6/1000 Epidemia dove gli strumenti
DettagliLE STRATEGIE DI COPING
Il concetto di coping, che può essere tradotto con fronteggiamento, gestione attiva, risposta efficace, capacità di risolvere i problemi, indica l insieme di strategie mentali e comportamentali che sono
DettagliPsicologia dell orientamento scolastico e professionale. Indice
INSEGNAMENTO DI PSICOLOGIA DELL ORIENTAMENTO SCOLASTICO E PROFESSIONALE LEZIONE I ORIENTAMENTO E PSICOLOGIA PROF.SSA ANNAMARIA SCHIANO Indice 1 L orientamento: significato e tipologie ---------------------------------------------------------------
DettagliNOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA
NOI E L AUTISMO: GLI INTERVENTI E LA CONTINUITA DI CURA Il Disturbo autistico è un disordine dello sviluppo che compromette il funzionamento globale e si traduce in un funzionamento cognitivo atipico.
DettagliDott.ssa Simona Mencarini Psicologa IIT-CNR Simona.Mencarini@iit.cnr.it
Dott.ssa Simona Mencarini Psicologa IIT-CNR Simona.Mencarini@iit.cnr.it Cos è l autismo? L autismo fa parte dei Disturbi Pervasivi dello Sviluppo ed è caratterizzato da gravi compromissioni nell interazione
DettagliClinical Practise Guidelines Against ABA approach. Da pag 20 a pag 22 Le linee guida sull autismo pubblicate nel 2000 e emesse dall ICDL Clinical Practice Guidelines Workgroup dedicano una parte del documento
DettagliDisabilità e qualità dell integrazione
CORSO PER DOCENTI IN SERVIZIO NELLA PROVINCIA DI VARESE Disabilità e qualità dell integrazione 3 modulo: Disturbi generalizzati dello sviluppo (sindromi autistiche) MATERIALE DIDATTICO Il lavoro abilitativo
DettagliIl centro Officina Imparo e vado tramite l Associazione ONLUS La Fenice (Anzio, Roma) presenta
Il centro Officina Imparo e vado tramite l Associazione ONLUS La Fenice (Anzio, Roma) presenta CORSO INTEGRATO COMPORTAMENTALE ABA-VB - Per bambini con autismo e disabilità correlate - PREMESSA L'Autismo
DettagliL USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE
L USO DELLA PNL IN AZIENDA: COME, QUANDO E PERCHE LA SCIENZA Se si cerca programmazione neurolinguistica O PNL si hanno questi risultati ( tantissimi ) Definire la PNL, Programmazione Neuro Linguistica
DettagliAutismo e scuola: aspetti organizzativi, obiettivi e modalità di apprendimento, relazione con i compagni.
Autismo e scuola: aspetti organizzativi, obiettivi e modalità di apprendimento, relazione con i compagni. Dott.ssa Cristina Gazzi Dott.ssa Elena Angaran PROGETTAZIONE ORGANIZZAZIONE DIDATTICA SPECIALE
Dettagli*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO
*DISTURBI DELLO SPETTRO DELL AUTISMO *DSM: Manuale Diagnostico e Statistico delle malattie mentali APA *DSM IV : DISARMONIE COGNITIVE DELLO SVILUPPO *DSM-5: DISTURBO DEL NEUROSVILUPPO *DISTURBO NEUROBIOLOGICO
DettagliL ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute
L ICF - Classificazione Internazionale del Funzionamento, della Disabilità e della Salute CHE COS È È una classificazione della salute e dei domini ad essa correlati che aiuta a descrivere i cambiamenti
DettagliL intelligenza numerica
L intelligenza numerica Consiste nel pensare il mondo in termini di quantità. Ha una forte base biologica, sia gli animali che i bambini molto piccoli sanno distinguere poco e molto. È potentissima e può
DettagliAiutare i bambini che hanno la possibilitàdi sviluppare le caratteristiche dello spettro autistico. Pescara, 27.02.2014
Aiutare i bambini che hanno la possibilitàdi sviluppare le caratteristiche dello spettro autistico Pescara, 27.02.2014 16 bambini Ogni bambino ha una terapista di riferimento ed effettua 6 ore di trattamento
DettagliIl metodo comportamentale 1
Il metodo comportamentale 1 Il comportamentismo pone come oggetto di studio l interazione tra il comportamento e gli eventi dell ambiente. Queste interazioni si basano sull associazione tra stimolo, risposta
DettagliI DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI
Che cos è la LOGOPEDIA? Chi è il LOGOPEDISTA? I DISTURBI DELLO SPETTRO AUTISTICO NELL ETA EVOLUTIVA FORMAZIONE E INTERVENTI POSSIBILI Attività di logopedia domiciliare Logopedista Valentina Padoan La logopedia
DettagliRICERCA-AZIONE. l insegnamento riflessivo. Caterina Bortolani-2009
RICERCA-AZIONE ovvero l insegnamento riflessivo Gli insegnanti sono progettisti.. riflettono sul contesto nel quale devono lavorare sugli obiettivi che vogliono raggiungere decidono quali contenuti trattare
Dettaglicome migliorare la PRESTAZIONE
.... BIOFEEDBACK E SPORT:. come migliorare la PRESTAZIONE Ogni stimolo, ogni situazione scaturisce in noi una risposta a livello fisiologico, mentale ed emozionale. Questa risposta influenza il nostro
DettagliSintomi e segni. Disturbo. Sindrome. Disturbi Pervasivi dello Sviluppo
Disturbi Pervasivi dello Sviluppo Annamaria Petito SSIS 400H Sintomi e segni Sono le informazioni che derivano da consapevoli sensazioni del paziente e sono le interpretazioni date dal medico agli elementi
DettagliStatistica. Lezione 6
Università degli Studi del Piemonte Orientale Corso di Laurea in Infermieristica Corso integrato in Scienze della Prevenzione e dei Servizi sanitari Statistica Lezione 6 a.a 011-01 Dott.ssa Daniela Ferrante
DettagliGli interventi educativi/abilitativi. Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci
Gli interventi educativi/abilitativi Dott.ssa Silvia Chieregato Dott.ssa Emanuela Rocci CHI SIAMO AUTISMO&SOCIETA DIRETTORE SCIENTIFICO DOTT. L.MODERATO METODO SUPERABILITY INTERVENTI ABILITATIVI-EDUCATIVI
DettagliCorso di formazione Autismo e inclusione scolastica LA VALUTAZIONE E IL PERCORSO EDUCATIVO DI DUE BAMBINI CON AUTISMO
DIREZIONE DIDATTICA STATALE Pierina Boranga - 1 CIRCOLO di Belluno Centro Territoriale per l Integrazione Corso di formazione Autismo e inclusione scolastica LA VALUTAZIONE E IL PERCORSO EDUCATIVO DI DUE
DettagliCorso di formazione Autismo
Corso di formazione Autismo CTI di Cantù 2 10 novembre 2015 orario 15.00-18.00 Relatrice: Jessica Sala jessica.sala.lc@istruzione.it IL MENÙ DI OGGI I parte 1. Presentazione relatore 2. Presentazione docenti
DettagliPARENT TRAINING: Gennaio Giugno 2015 Relatore: Dr.ssa Simona Ravera Luogo: c/o UONPIA San Donato Milanese
PARENT TRAINING: Gennaio Giugno 2015 Relatore: Dr.ssa Simona Ravera Luogo: c/o UONPIA San Donato Milanese 1 Indice Fare rete con e oltre la famiglia Qualità della vita Definizione di comportamento problema
DettagliSTRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI
STRATEGIE DI INTERVENTO PER LO SVILUPPO DELLE ABILITA COGNITIVE E SOCIALI L intervento basato sull educazione strutturata tiene conto : Del livello globale di sviluppo Della funzionalità delle proposte
DettagliGLI APPROCCI ABA E TEACCH: UN CONFRONTO
GLI APPROCCI ABA E TEACCH: UN CONFRONTO Carlo Ricci (Direttore dell Istituto Walden di Roma www.istituto-walden.it) Istituto.Walden@tin-it ABA TEACCH The University of California at Los Angeles (UCLA)
Dettagliprecoce SEN Pathfinder UK
Parent Training : Strategia primaria di intervento precoce Lalli Gualco Howell SEN Pathfinder UK Parent training visto come prima strategia d intervento precoce: Il lavoro non inizia con il bambino b ma
DettagliDIABETE E AUTOCONTROLLO
DIABETE E AUTOCONTROLLO Sì, gestire il diabete è possibile. Il monitoraggio della glicemia fa parte della terapia generale del diabete. Grazie all autocontrollo, potete misurare il livello di glicemia
DettagliLa raccolta dei dati
La raccolta dei dati 1. Osservazione 2. Intervista 3. Questionario 4. Tecniche implicite La raccolta dei dati La raccolta dei dati è un aspetto fondamentale nella ricerca, ossia rilevare le variabili che
Dettaglicome nasce una ricerca
PSICOLOGIA SOCIALE lez. 2 RICERCA SCIENTIFICA O SENSO COMUNE? Paola Magnano paola.magnano@unikore.it ricevimento: martedì ore 10-11 c/o Studio 16, piano -1 PSICOLOGIA SOCIALE COME SCIENZA EMPIRICA le sue
DettagliVENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE. ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine
VENERDI' 15 MAGGIO AUTISMO E DISCIPLINE SPORTIVE ACCEDERE AL SUBLIME Corso di formazione per guide alpine Argomenti del corso 15 maggio 2015 1 parte - Teorica Definizione di autismo Cause Conseguenze 2
DettagliAmerica (1900) Approccio comportamentale FATTI. Scienza/Filosofia
Lucia D Amato America (1900) Approccio comportamentale FATTI Scienza/Filosofia John B. Watson (Stimulus-response) Thorndike (Riflessioni sulla Legge del Rinforzo) B. F. Skinner (1938) - Legge del Rinforzo
DettagliCorsi Ayala 2014. Calendario. Sede Palermo. ADOS -2, Integrativo. Sede Saronno. Sede Roma. Sede Palermo
Corsi Ayala 2014 Calendario Sede Palermo ADOS - 2 Clinico ADOS - 2, Integrativo ADOS - 2 Avanzato ADI-R Avanzato Sede Saronno ADOS -2 Integrativo ADOS - 2 Avanzato Sede Roma ADOS -2, Integrativo Sede Palermo
DettagliPROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO
Istituto Comprensivo Statale F. FILZI Via Ravenna 15 MILANO PROGETTO D INCLUSIONE PER ALUNNI CON LO SPETTRO AUTISTICO NASCE nel 1996 con l iscrizione di un bambino con autismo e la formazione di alcuni
DettagliApprendimento e memoria
Apprendimento e memoria In tutti gli organismi il comportamento dipende dall interazione di fattori genetici e ambientali. L importanza relativa di questi fattori varia, ma anche il comportamento più stereotipato
DettagliSTRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI
STRUMENTI COMPENSATIVI E MISURE DISPENSATIVE ALUNNI DSA ISI FERMI-GIORGI Didattica personalizzata e individualizzata * La Legge 170/2010 dispone che le istituzioni scolastiche garantiscano «l uso di una
DettagliInsegnare le abilità sociali con la carta a T. ins. Fabrizia Monfrino
Insegnare le abilità sociali con la carta a T ins. Fabrizia Monfrino Scuola: I circolo di Giaveno (To) Classe: trasversale Anno scolastico: 2003/2004 Insegnare le abilità sociali con l uso della carta
DettagliREGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI
REGOLAMENTO APPLICATIVO PROGETTO BLSD CRI Il progetto BLSD CRI si pone come finalità la diffusione della cultura della rianimazione cardiopolmonare e delle competenze necessarie ad intervenire su persone
DettagliAUTISMO : COME E COSA FARE
AUTISMO : COME E COSA FARE Quale formazione? Florinda Ferrara Psicologa 25/09/2015 Obiettivi del corso Introdurre alla problematica dell autismo e del suo trattamento Offrire stimoli per la programmazione
DettagliCOME COMPORTARSI E RAPPORTARSI CON ALLIEVI E GIOCATORI DURANTE LE LEZIONI E GLI ALLENAMENTI.
COMECOMPORTARSIERAPPORTARSICONALLIEVIEGIOCATORI DURANTELELEZIONIEGLIALLENAMENTI. CONSIGLIESUGGERIMENTI Siribadisce,comedettoinaltreoccasioniquandosièparlatodimetodologia,il concettodifondamentaleimportanzacheè:nondilungarsitroppodurantele
DettagliCaratteristiche dell intervento
Caratteristiche dell intervento Prima parte trattamento autoregolativo di gruppo (4 mesi) Seconda parte terapia assistita con il cane (2 mesi) Che cos è il Training Autoregolativo? E un intervento cognitivo-comportamentale
DettagliPROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO
PROGETTO INTEGRATO TARTARUGA IL METODO DI VALUTAZIONE DEI BAMBINI CON DISTURBO AUTISTICO Magda Di Renzo Federico Banchi di Castelbianco Disturbo autistico come patologia complessa che chiama in causa tutte
DettagliCondivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali
Condivisione di pratiche organizzative e didattiche per l inclusione scolastica degli alunni con Bisogni Educativi Speciali Che cos è il Bisogno Educativo Speciale? Il Bisogno Educativo Speciale rappresenta
DettagliSindrome di Asperger
Sindrome di Asperger compromissione qualitativa nell interazione sociale modalità di comportamento, interessi e attività ristretti, ripetitivi e stereotipati l anomalia causa compromissione clinicamente
DettagliLE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI:
LE DIFFICOLTÀ DI ATTENZIONE E DI IPERATTIVITÀ NEI BAMBINI E NEI RAGAZZI: SPUNTI TEORICI E STRATEGIE DI INTERVENTO NELLA SCUOLA DELL INFANZIA 5 dicembre 2012 Federica Vandelli, Fabiana Zani STRUTTURA DELL
DettagliEarly Intervention Program Metodologia ABA/VB Applied Behavior Analysis/ Verbal Behavior
EIP Early Intervention Program Metodologia ABA/VB Applied Behavior Analysis/ Verbal Behavior 30 ottobre 2014 Dott.ssa Sara Bassani Psicologa BCBA Supervisor EIP Associazione Pianeta Autismo onlus Compromissione
DettagliAlla c.a. del Dirigente. Alla c.a. del Referente Gruppo H. Gentilissimo Dirigente,
Alla c.a. del Dirigente Alla c.a. del Referente Gruppo H Gentilissimo Dirigente, l Associazione ABAbas, Ente accreditato dal MIUR con D.M. n. 90 del 1-12-2003, organizza a Lecce nei giorni 15/16 Dicembre
DettagliUfficio Scolastico Regionale per l Abruzzo. Rapporto dal Questionari Studenti
Rapporto dal Questionari Studenti SCUOLA xxxxxxxxx Anno Scolastico 2014/15 Le Aree Indagate Il questionario studenti ha lo scopo di indagare alcuni aspetti considerati rilevanti per assicurare il benessere
DettagliMemory Fitness TECNICHE DI MEMORIA
Memory Fitness TECNICHE DI MEMORIA IMPARIAMO DAGLI ERRORI Impariamo dagli errori (1/5) Impariamo dagli errori (2/5) Il più delle volte siamo portati a pensare o ci hanno fatto credere di avere poca memoria,
DettagliRenzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico. Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5.
Renzo Vianello Disturbi Pervasivi dello Sviluppo o Spettro autistico Volume sulle Disabilità intellettive, cap. 5. I disturbi pervasivi dello sviluppo si caratterizzano per la presenza di disabilità almeno
DettagliInnovazione didattica in matematica: PP&S su piattaforma e-learning in ambiente di calcolo evoluto
Innovazione didattica in matematica: PP&S su piattaforma e-learning in ambiente di calcolo evoluto 1 Criticità La recente riforma del II ciclo di istruzione [DPR 87/210; DPR 88/2010; DPR 89/2010], apre
DettagliOBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI
ISTITUTO COMPRENSIVO DI BREMBATE SOPRA - SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO FERRUCCIO DELL ORTO OBIETTIVI EDUCATIVI E DIDATTICI CLASSI PRIME SOCIALIZZAZIONE - PARTECIPAZIONE Primo quadrimestre Si pone nella
DettagliASD Disturbo dello spettro autistico
ASD Disturbo dello spettro autistico Nel 2010 negli Stati Uniti ad 1 bambino ogni 68 è stata fatta una diagnosi di Disturbo dello Spettro Autistico (DSA), segnando un aumento del 30% rispetto a due anni
DettagliCHI SEI TU? CHI SONO IO?
L associazione Don Lorenzo Milani e l ICS Lorenzo Bartolini Vaiano in partenariato con il Comune di Cantagallo e l ICS Sandro Pertini di Vernio Con il contributo dell Assessorato alle Politiche Sociali
DettagliPIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (ai sensi del DM 27 /12/2012) Anno Scolastico
PIANO DIDATTICO PERSONALIZZATO Per alunni con DISTURBI EVOLUTIVI SPECIFICI (ai sensi del DM 27 /12/2012) Anno Scolastico Classe.. Sezione Indirizzo di studio.. Referente o coordinatore di classe 1. DATI
DettagliUNO SGUARDO OLTRE LA SCUOLA ALTERNANZA SCUOLA-LAVORO E PROGETTO DI VITA
ENTE DI APPARTENENZA ASSOCIAZIONI Coinvolgimento prima e durante l esperienza Riflessione sull esperienza Collegamenti con realtà vissuta Scoperta di nuovi bisogni e nuove opportunità Possibilità di provare
DettagliPROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE
ISTITUTO COMPRENSIVO AUGUSTA BAGIENNORUM BENE VAGIENNA PROGRAMMAZIONE ANNUALE DI LINGUA INGLESE ANNO SCOLASTICO. PRESUPPOSTI PEDAGOGICI L Istituto Comprensivo di Bene Vagienna favorisce ormai da anni l
DettagliMODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo
MODULO 14: L individuazione e le traiettorie di sviluppo - L individualità - Lo sviluppo dell identità di genere - La costruzione e lo sviluppo del sé - Continuità e discontinuità nello sviluppo - Traiettorie
DettagliAppendice III. Competenza e definizione della competenza
Appendice III. Competenza e definizione della competenza Competenze degli psicologi Lo scopo complessivo dell esercizio della professione di psicologo è di sviluppare e applicare i principi, le conoscenze,
DettagliChe volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile
Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente
DettagliVALUTAZIONE. Di che cosa stiamo parlando?
VALUTAZIONE Di che cosa stiamo parlando? Sommativa Valutazione formativa Per valutazione formativa si intende l accertamento sistematico che accompagna passo dopo passo il processo di insegnamento/apprendimento
DettagliPremessa. Cenno introduttivo
9 1 Premessa Cenno introduttivo L insegnamento all alunno normale, ed ancora di più l insegnamento a quello con disordini evolutivi e ritardo mentale, per poter essere efficace ed efficiente allo stesso
DettagliScheda descrittiva del Laboratorio Didattico
Scheda descrittiva del Laboratorio Didattico Tipologia: Recupero e consolidamento delle capacità linguistiche Recupero e consolidamento delle capacità logiche Recupero e consolidamento delle capacità matematiche
DettagliLe storie sociali. Francesca Vinai e Clea Terzuolo
Le storie sociali Francesca Vinai e Clea Terzuolo . Qual è il punto di forza delle Storie Sociali??? PENSIERO VISIVO Uso di strategie visive migliora la comprensione, lo svolgimento delle attività, ma
DettagliIndice. pagina 2 di 10
LEZIONE PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA DOTT.SSA ROSAMARIA D AMORE Indice PROGETTAZIONE ORGANIZZATIVA---------------------------------------------------------------------------------------- 3 LA STRUTTURA
Dettagli