PROPOSTA DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D ISTITUTO

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1 ISTITUTO STATALE DI ISTRUZIONE SUPERIORE F.ENRIQUES via Duca D Aosta, CASTELFIORENTINO (FI)Tel / 4 - Fax www.enriques.it e.mail: Liceo scientifico Istituto tecnico commerciale Istituto professionale per i servizi alberghieri e della ristorazione Istituto professionale per i servizi commerciali turistici e della pubblicità Agenzia formativa accreditata dalla Regione Toscana certificata UNI EN ISO 9001: 2000 PROPOSTA DI CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D ISTITUTO Il giorno 19 giugno 2014 alle ore presso l Istituto di Istruzione Secondaria Superiore Federigo Enriques, Via Duca d Aosta CASTELFIORENTINO (FI), viene concordata e sottoscritta la seguente proposta del contratto Collettivo Integrativo dell I.S.S. Federigo Enriques di Castelfiorentino da: PARTE PUBBLICA Dirigente Scolastico prof.ssa Patrizia Paperetti Firma Prof. Patrizia Paperetti PARTE SINDACALE prof. Paolo S. PRETINI Firma Prof. Paolo S. Pretini Rappresentanza Sindacale Unitaria RSU prof.ssa Patrizia SALERNO prof.ssa Angelica COVATO Firma Prof. Patrizia Salerno Firma Prof. Angelica Covato FLC/CGIL Sindacati Scuola Territoriali TAS CISL/SCUOLA UIL/SCUOLA SNALS/CONFSAL prof. Francesco GUMA GILDA/UNAMS prof. Mario CARBONE 1

2 CONTRATTO COLLETTIVO INTEGRATIVO D ISTITUTO INDICE PARTE 1 NORME GENERALI Art. 1 Finalità pag. 4 Art. 2 Campo di applicazione, decorrenza e validità del presente contratto pag. 4 PARTE 2 REGOLE E MODI DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI a) Norme sindacali nell istituzione scolastica Art. 3 Materie oggetto di relazioni sindacali pag. 5 Art. 4 Composizione delle delegazioni pag. 6 Art. 5 Modalità di convocazione e calendario degli incontri pag. 6 Art. 6 Validità delle decisioni pag. 7 Art. 7 Tempi di risposta pag. 7 Art. 8 Referendum pag. 7 Art. 9 Diritto di affissione pag. 7 Art.10 Diritto di informazione e di accesso agli atti pag. 8 Art.11 Diritto di assemblea pag. 8 Art.12 Ordini di servizio pag. 9 b) Utilizzo del personale ATA durante lo sciopero Art. 13 Prestazioni e procedure pag. 9 c) Utilizzo del personale ATA durante una assemblea sindacale in orario di lavoro Art. 14 Prestazioni e procedure pag. 9 PARTE 3 UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE a) Personale docente Art. 15 Informazione preventiva su formazione delle classi e determinazione degli organici Art. 16 Modalità di utilizzazione dei docenti a disposizione Art. 17 Criteri di assegnazione alle classi e mobilità interna Art. 18 Attività funzionali all insegnamento Art. 19 Orario di lavoro aggiuntivo Art. 20 Permessi, recuperi e ferie Art. 21 Ritardi pag.10 pag.10 pag.10 pag.11 pag.11 pag.12 pag.12 b) Personale ATA Art. 22 Assegnazione del personale ai vari istituti Art. 23 Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario Art. 24 Ritardi Art. 25 Permessi e ferie Art. 26 Chiusure prefestive pag.13 pag.13 pag.15 pag.15 pag.16 PARTE 4 PERCORSI IeFP Art. 27 Svolgimento delle compresenze pag.17 2

3 Art. 28 Svolgimento del tutoraggio Art. 29 Incarichi del personale ATA Art. 30 Controllo e rendicontazione pag.17 pag.18 pag.18 PARTE 5 TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO Art. 31 Criteri generali perr la distribuzione delle risorse finanziarie Art. 32 Misura dei compensi dei collaboratori del D.S. Art. 33 Destinatari dei compensi pag.18 pag.19 pag.20 PARTE 6 NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 34 Soggetti tutelati Art. 35 Obblighi in materia di sicurezza del Dirigente Scolastico Art. 36 Il servizio di prevenzione e protezione Art. 37 Documento di valutazione dei rischi Art. 38 Sorveglianza sanitaria Art. 39 Riunione periodica di prevenzione e protezione dei rischi Art. 40 Rapporti con gli enti locali proprietari Art. 41 Attività di aggiornamento, formazione e informazione Art. 42 Prevenzione incendi e protezione contro rischi particolari Art. 43 Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza PARTE 7 VERIFICA FINALE pag.20 pag.21 pag.21 pag.21 pag.22 pag.23 pag.23 pag.23 pag.23 pag.23 pag.24 PARTE 8 ALLEGATI All/to 1 Budget MOF All/to 2 Ripartizione Fondo Docenti/ATA All/to 2bis Progetti inseriti tra le funzioni miste o essenziali All/to 3 INCARICHI DOCENTI All/to 4 INCARICHI AGGIUNTIVI PERSONALE ATA ASSISTENTI TECNICI All/to 5 INCARICHI AGGIUNTIVI PERSONALE ATA COLL. SCOLASTICI All/to 6 INCARICHI AGGIUNTIVI PERSONALE ATA ASSISTENTI AMMINISTRATIVI 3

4 PARTE 1 NORME GENERALI Art 1 Finalità 1 Il presente contratto è stipulato in attuazione di quanto previsto dal CCNL Scuola del 29/11/2007 in materia di relazioni sindacali a livello di istituzione scolastica 2 Il sistema delle relazioni sindacali d istituto, nel rispetto delle distinzioni dei ruoli, persegue l obiettivo di favorire il miglioramento delle condizioni di lavoro e portare alla crescita professionale tutti i dipendenti, incrementando la qualità del servizio scolastico offerto a tutta l utenza. Art.2 Campo di applicazione decorrenza e validità del presente contratto 1 Il presente contratto si applica a tutto il personale Docente e ATA con contratto di lavoro a tempo indeterminato o a tempo determinato in servizio presso l I.S.I.S. Federigo Enriques di Castelfiorentino. 2 - Il contratto ha validità fino a nuova stipula, ad eccezione delle materie di cui alla Parte 2, che hanno validità dalla data della firma del contratto e fino alla scadenza del mandato della RSU e comunque con la possibilità di modifiche e integrazioni sia per innovazioni legislative oppure contrattuali, sia per richiesta di una delle parti. 3 Il primo incontro della contrattazione per il nuovo anno scolastico è fissato entro il 15 settembre. In tale data tra la parte pubblica e le parti sindacali si verificherà se c è la necessità di rielaborare la parte normativa o se lasciarla invariata e si fisseranno gli incontri successivi. Risulta evidente che il contratto in essere mantiene la sua validità, fino alla firma del nuovo. 4 Il contratto può essere, dalle parti, dichiarato non più valido laddove intervenissero modifiche legislative o ci fosse un nuovo CCNL. 5 - L'accordo siglato tra le parti non potrà contenere nessuna deroga in peius rispetto alle normative legislative e contrattuali vigenti. (art del Codice Civile). 6 - Gli argomenti che interferiscono con le scelte del POF o che riguardano problematiche didattiche di competenza del Collegio dei docenti, non possono essere oggetto di trattative. 7 Per tutto quello che non è previsto nel contratto integrativo, si fa riferimento ai CCNL e alla legislazione vigente. 8 Per tutte le controversie, si applica la procedura dell Art. 2 del CCNL 9 -Interpretazione autentica a) In caso di controversie sull interpretazione del presente contratto, le parti si incontrano entro dieci giorni dalla richiesta di cui al comma successivo, per definire consensualmente il significato della clausola controversa. b) Al fine di iniziare la procedura di interpretazione autentica, la parte interessata inoltra richiesta scritta all altra parte, con l indicazione della materia e degli elementi che rendono necessaria l interpretazione stessa. La procedura deve concludersi possibilmente entro trenta giorni. c) L'accordo raggiunto sostituisce la clausola controversa con effetto sin dall'inizio della 4

5 validità del contratto. d) È cura del Dirigente affiggere all albo d Istituto l accordo di interpretazione autentica PARTE 2 REGOLE E MODI DI APPLICAZIONE DEI DIRITTI SINDACALI a) Norme sindacali nell istituzione scolastica Art. 3 - Materie oggetto di relazioni sindacali 1 E oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva, tutto quanto previsto dagli artt. 6, 9 comma 4, 30 comma 1, 33 comma 2, 34 comma 1, 47 comma 3, 51 commi 2 e 4, 53 comma 1, 55 comma 2, 88 commi 1 e 2 del CCNL Scuola del con le modifiche introdotte dall Art 40 del D.lgs n. 165/2001 e, successivamente, completato con le norme del D.lgs. n. 150/ La contrattazione integrativa di istituto può prevedere impegni di spesa nei limiti dei fondi a disposizione della istituzione scolastica. Previsioni di spesa maggiori non sono efficaci e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all art. 48 comma 3 del D.lgs n. 165/2001. a) - La contrattazione integrativa di istituto si basa su quanto stabilito dalle norme contrattuali di livello superiore in quanto compatibili con le disposizioni di legge; non può in ogni caso prevedere impegni di spesa superiori ai fondi a disposizione della scuola. Le previsioni contrattuali discordanti non sono valide e danno luogo all applicazione della clausola di salvaguardia di cui all articolo 48, comma 3 del d.lgs. 165/2001. b) - Tenuto conto delle delibere degli OO.CC. e dei pareri espressi nelle riunioni del personale ATA e nei Collegi dei Docenti, sono oggetto di informazione preventiva: - proposte di formazione delle classi e di determinazione degli organici della scuola; - piano delle risorse complessive per il salario accessorio, ivi comprese quelle di fonte non contrattuale; - criteri di attuazione dei progetti nazionali, europei e territoriali; - criteri per la fruizione dei permessi per l aggiornamento; - utilizzazione dei servizi sociali; - criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma stipulati dalla singola Istituzione scolastica o dall'amministrazione scolastica periferica con altri Enti e Istituzioni - tutte le materie oggetto di contrattazione. c) - Il Dirigente fornisce l'informazione preventiva alla parte sindacale nel corso di appositi incontri o mediante comunicazione scritta, mettendo a disposizione anche l'eventuale documentazione. d) - Saranno oggetto di informazione successiva le materie ai punti n) e o) comma 2 art. 6 CCNL 2006/ Per quanto riguarda le materie di cui alle lettere h, i, m dell art. 6 del CCNL, che attengono ai diritti e agli obblighi direttamente pertinenti al rapporto di lavoro dei dipendenti (quali, ad esempio, l articolazione dell orario di lavoro, la gestione dei recuperi, ritorni e riposi compensativi, ferie), si fa riferimento a quanto emerso in sede di confronto con i rappresentanti sindacali e a quanto concordato in sede di Consiglio di Istituto, di Collegio dei Docenti e di Assemblea del personale Ata e ricompreso nel piano complessivo delle attività dell Istituto, purchè non in contrasto con le disposizioni legislative e contrattuali vigenti. 5

6 Art. 4 Composizione delle delegazioni 1 La parte pubblica è rappresentata dal Dirigente Scolastico, il quale si può avvalere, in sede di contrattazione, della consulenza di esperti interni o esterni alla istituzione scolastica. La loro opera è soltanto consultiva. La parte sindacale è composta dalla RSU e dai rappresentanti (TAS) delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL della scuola.(regolarmente accreditati presso l Amministrazione entro dieci giorni dalla proclamazione degli eletti RSU ai sensi dell art. 10 comma 2 del CCNL 7/8/1998) 2 - Il Dirigente scolastico non può essere sostituito da un insegnante o da altro personale privo di qualifica dirigenziale. 3 - Le RSU possono avvalersi dell'assistenza di rappresentanti delle OO.SS. di appartenenza e/o di propri consulenti. Art. 5 Modalità di convocazione e calendario degli incontri 1 Gli incontri dedicati alla contrattazione integrativa dell istituto e alle informazioni preventiva e successiva vengono concordati con il DS e le RSU e convocati dal dirigente attraverso comunicazione scritta che conterrà: la data, l orario, l ordine del giorno della riunione e la documentazione necessaria. La comunicazione deve pervenire ai componenti della RSU almeno cinque giorni prima della riunione. Gli incontri possono essere richiesti da DS o dai 2/3 della componente RSU. Le convocazioni possono essere fatte in tempi più stretti da entrambe le parti in situazione di comprovata urgenza, fatti salvi gli accordi preventivamente assunti. 2- Copia della convocazione sarà inviata a cura del DS, ai rappresentanti territoriali delle organizzazioni sindacali di categoria firmatarie del CCNL della scuola. 3 - Tra il DS e le RSU viene concordato il seguente calendario di massima per le informazioni sulle materie oggetto di contrattazione: Entro il 15 settembre - Apertura delle trattattive per la contrattazione d istituto Entro ottobre - Comunicazione sull organizzazione del lavoro e articolazione dell orario del personale docente e ATA Entro novembre - Comunicazione delle attività e dei progetti approvati dal Collegio dei docenti e dall Assemblea del personale ATA da retribuire con il Fondo dell Istituzione Scolastica, comprensivo di fonti di finanziamento esterne. Modalità di formalizzazione della proposta. - Informazione sullo stato di attuazione della normativa di sicurezza nei luoghi di lavoro - Informazione preventiva sui criteri per la fruizione dei permessi sull aggiornamentoformazione - Informazione successiva su: nominativi del personale utilizzato nelle attività e nei progetti retribuiti con il FIS; criteri di individuazione e modalità di utilizzazione del personale in progetti derivanti da specifiche disposizioni legislative, nonché da convenzioni, intese o accordi di programma. 6

7 Entro gennaio - Verifica dell organizzazione del lavoro del personale ATA Entro giugno - Informazione preventiva su proposte di formazione classi e determinazione organici Art. 6 Validità delle decisioni 1 Il contratto si considera valido quando venga firmato dal DS e dai 2/3 della componente RSU. 2 Di ogni seduta deve essere redatto e sottoscritto apposito verbale da inserire nel libro dei verbali della RSU. 3 - È diritto di ciascun membro delle RSU e del Dirigente Scolastico prendere tempo per acquisire i riferimenti normativi e per approfondire le questioni oggetto di contrattazione. 4 - Prima della firma di ciascun accordo integrativo d Istituto i componenti la RSU, singolarmente o congiuntamente, devono disporre del tempo utile per convocare l assemblea dei lavoratori al cui giudizio sottoporre l ipotesi di accordo. 5 - La parte pubblica, dopo la firma dei contratti, ne cura la diffusione, portandoli a conoscenza di tutti gli operatori scolastici. Con specifica circolare interna entro sette giorni dalla sottoscrizione, il Dirigente provvede all affissione di copia integrale delle intese siglate all Albo sindacale e a quello dell istituzione scolastica. Art. 7 Tempi di risposta In caso di richiesta di informazioni e/o di documenti da parte della RSU e/o dei rappresentanti (TAS) delle Organizzazioni Sindacali di categoria firmatarie del CCNL della scuola, il DS risponde per scritto 30 giorni a decorrere dalla data di protocollo della richiesta stessa. Art. 8 Referendum 1 - Prima della sottoscrizione del Contratto Integrativo, la RSU può indire il referendum tra tutti i lavoratori dell Istituto. 2 - Le modalità per lo svolgimento del referendum, che non deve pregiudicare il regolare svolgimento del servizio, sono definite dalla RSU. La scuola fornisce il supporto materiale ed organizzativo. La richiesta di referendum, motivata, sarà indirizzata al Dirigente scolastico. Art. 9 Diritto di affissione 1 - È predisposto dall Amministrazione unalbo sindacale per tutte le OO. SS. 2 Da parte dell Amministrazione saranno predisposti due contenitori ad inserti trasparenti mobili per tutte le comunicazioni RSU (uno per il personale docente e uno per il personale ATA). 3 Da parte dell Amministrazione sarà predisposto sul sito internet dell istituto uno spazio da gestire autonomamente dalla componente RSU. Art. 10 Diritto di informazione e di accesso agli atti 7

8 a) I componenti della RSU, singolarmente o congiuntamente, hanno il diritto di accesso a tutti gli atti dell istituzione scolastica riguardanti tutte le materie oggetto di contrattazione integrativa e di informazione preventiva e successiva e dei verbali degli Organi Collegiali. b) Ai fini dell informazione successiva, si prevede la puntuale consegna dei prospetti riepilogativi dell utilizzo del FIS comprensivi di nominativi, attività, impegni orari e relativi compensi, alle RSU. c) La richiesta di accesso agli atti può essere fatta verbalmente. Assume forma scritta in seguito ad espressa richiesta del D.S.. Il rilascio degli atti richiesti avviene di norma entro tre giorni. d) I componenti delle RSU hanno diritto, senza impedire lo svolgimento delle attività scolastiche, all uso di telefono, fax, fotocopiatrice, posta elettronica, accesso Internet, e di quant altro fosse necessario all espletamento del loro mandato. Le modalità di uso del locale vengono concordate tra D.S. e la RSU. Art. 11 Diritto di assemblea a) I componenti della RSU possono indire per la propria istituzione scolastica assemblee durante l orario di lavoro e fuori orario di lavoro di durata massima di due ore, che riguardino tutti o parte dei dipendenti. b) Le assemblee possono essere richieste: dalle RSU congiuntamente dalle strutture provinciali delle OO.SS. di categoria da almeno 1/3 dei dipendenti dell istituto e in tal caso le RSU predispongono la convocazione entro due giorni c) La convocazione, la durata, la sede (concordata con il capo d istituto) l ordine del giorno (che deve riguardare materie d interesse sindacale e del lavoro) e l eventuale partecipazione di responsabili sindacali esterni devono essere comunicati per iscritto, o con un fonogramma o fax, almeno sei giorni prima al Dirigente. Per le assemblee fuori orario di servizio, il preavviso è ridotto a tre giorni. d) il Dirigente provvederà ad avvisare tutto il personale interessato, mediante circolare interna (che deve essere firmata per presa visione) dell assemblea comprensiva dell O.d.G., al fine di raccogliere in forma scritta la dichiarazione individuale di partecipazione del personale in servizio nell orario dell assemblea. e) Nel caso di assemblee che coinvolgono il personale docente la dichiarazione preventiva di partecipazione deve essere acquisita dall amministrazione entro i due giorni precedenti al fine di poter comunicare in tempo alle famiglie degli studenti le variazioni di orario. f) Per favorire la più completa informazione (in particolare per il personale che presta servizio su più sedi) la circolare interna di comunicazione dell assemblea sarà pubblica sul sito web dell Istituto e il personale che presta servizio su più sedi potrà comunicare la propria adesione direttamente alla segreteria anche per via o per fax. g) Le assemblee coincidenti con l orario di lezione che coinvolgono solo il personale docente si svolgono all inizio o al termine delle attività didattiche. Le assemblee del personale ATA si possono svolgere anche in orario intermedio. h) In caso di partecipazione all assemblea di tutti i collaboratori scolastici in servizio nella scuola, verrà comandata in servizio una o due unità di detto personale per garantire il minimo servizio per la vigilanza agli ingressi e al centralino. In tal caso il Dirigente sceglierà il nominativo tramite sorteggio effettuato in presenza delle RSU, seguendo comunque il 8

9 criterio della rotazione nel corso dell anno scolastico. i) Non possono svolgersi assemblee in ore coincidenti con gli scrutini finali e gli esami. Art. 12 Ordini di servizio Il personale ha diritto, qualora contesti la legittimità o l opportunità di un ordine di servizio del Dirigente Scolastico, di richiederne la conferma per iscritto mediante atto formale, debitamente riconoscibile nei suoi elementi costitutivi come legittimamente emesso dal Dirigente stesso. In mancanza, il personale scolastico è autorizzato a ritenere che il D.S. non intenda confermare l ordine di servizio e quindi che lo stesso è revocato, in tal caso non è tenuto all osservanza dello stesso. b) Utilizzo del personale ATA durante lo sciopero Art. 13 Prestazioni e procedure 1 Attraverso il presente accordo, si individuano le prestazioni indispensabili assicurate dal personale amministrativo, dal personale tecnico e dai collaboratori scolastici in applicazione della legge n. 146/90 poi modificata e integrata dalla legge 83/ In caso di sciopero del personale ATA, il servizio deve essere garantito in presenza delle seguenti situazioni: a) Durante gli scrutini finali (n 1 Assistente Amministrativo n 1 Collaboratore Scolastico) b) Durante gli esami finali (n 1 Assistente Amministrativo n 1 Assistente Tecnico per ciascuna Area, se previsti esami all interno del/dei laboratori n 1 Collaboratore Scolastico) c) In caso di scadenza ed espletamento atti per il trattamento economico del personale supplente ( Il DSGA n 1 Assistente Amministrativo n 1 Collaboratore Scolastico) AL DI FUORI DI QUESTI CASI NON PUO ESSERE IN ALCUN MODO IMPEDITA L ADESIONE TOTALE ALLO SCIOPERO DELLE LAVORATRICI E DEI LAVORATORI. 3 Il personale è identificato dal DS secondo la procedura indicata nell art. 2 dell accordo sui servizi minimi essenziali allegato al CCNL ( individua il personale da includere nel contingentein primo luogo tra coloro che eventualmente abbiano rilasciato dichiarazione volontaria per scritto di non adesione allo sciopero. Qualora nessun lavoratore abbia rilasciato detta dichiarazione, il DS nel formare il contingente, assicura la rotazione tra il personale tenendo conto dei contingenti formati in occasione dei precedenti scioperi). 4 Il personale ATA non scioperante è utilizzabile in base alle necessità dell intera istituzione scolastica nel rispetto del loro inquadramento. 5 I docenti non scioperanti accolgono in classe i ragazzi presenti a scuola: - Se misti, cioè provenienti da classi diverse, sono accolti in classe fino al numero massimo previsto dalla normativa vigente e il docente svolge funzioni di vigilanza. - Se il docente ha soltanto i suoi alunni, svolge regolarmente la sua attività didattica. c) Utilizzo del personale ATA durante una assemblea sindacale in orario di lavoro Art. 14 Prestazioni e procedure 1 Se tutto il personale ATA partecipa all assemblea, viene garantita la presenza di un collaboratore scolastico per il servizio di centralino e un collaboratore scolastico per ogni plesso per la sorveglianza. 2 Il DSGA individua le persone da esonerare dall assemblea, a rotazione, secondo l ordine 9

10 alfabetico dei collaboratori scolastici in servizio in modo che tutti siano utilizzati a turno. 3 I servizi eccezionali non rinviabili sono assicurati d intesa tra DS, RSU e con comunicazione ai TAS. a) Personale docente PARTE 3 UTILIZZAZIONE DEL PERSONALE Art. 15 Informazione preventiva su formazione delle classi e determinazione degli organici 1 Il DS informa la RSU e i TAS delle OO.SS. di categoria firmatarie del CCNL della scuola sul numero e la tipologia di classi e sull organico previsti per l a.s. successivo prima di inviarli alla direzione regionale. 2 Una volta ricevuta dal CSA la tabella definitiva della pianta organica, il dirigente ne trasmette copia alla RSU e ai TAS delle OO.SS. di categoria firmatarie del CCNL della scuola. Art. 16 Modalità di utilizzazione dei docenti per le supplenze 1 Prima dell inizio delle lezioni il DS fornisce alla RSU e ai TAS delle OO.SS. firmatarie del CCNL della scuola una informativa contenente l elenco degli eventuali docenti a disposizione per completamento cattedra (se presenti). 2 Per la sostituzione di docenti assenti con altri della scuola, il DS procede in base al seguente ordine di priorità: a) Docente della classe. b) Docente di altra classe ma della stessa materia. c) Docente di altra classe e di altra materia d) Docente di altro istituto ma della stessa materia e) Docente di altro istituto f) Docente di sostegno in caso di assenza dell alunno portatore di handicap. 3 Se più docenti sono presenti con gli stessi requisiti, si segue il criterio della rotazione. 4 Se mancano docenti a disposizione, si procede con i docenti che si sono dichiarati disponibili con i medesimi criteri del punto 2, salvo il comma f). 5 E esclusa l utilizzazione per supplenze brevi di insegnanti impegnati nella stessa ora in compresenza. 6 - L utilizzazione per la sostituzione da parte degli insegnanti di religione avviene solo a condizione che questi ultimi, nel caso di presenza di alunni che non si avvalgono dell IRC, si limitino alla vigilanza o ad una attività didattica che non sia riconducibile all IRC. I docenti che lavorano in compresenza nella medesima classe non possono essere, salvo casi eccezionali, divisi per effettuare sostituzioni in altre classi. Art. 17 Criteri di assegnazione alle classi e mobilità interna 1 La mobilità interna avviene, di norma, sui posti di nuova formazione o che si liberano per trasferimento o pensionamento. 2 Il docente che aspira a cambiare classe l a.s. successivo deve presentare domanda al DS entro il 15 luglio. 3 Se il DS assegna un docente a classi diverse da quelle che quest ultimo si aspetta per 10

11 continuità didattica (che deve essere la norma prioritaria), lo motiva per iscritto all interessato. L insegnante può presentare reclamo allo stesso DS entro 5 giorni dal ricevimento della comunicazione. Il DS decide in merito al reclamo previo esame dello stesso. 4 Se più docenti chiedono l assegnazione alle stesse classi, il DS procede all assegnazione in base all ordine della graduatoria d istituto. In caso di parità, vale l anzianità di servizio. Art. 18 Attività funzionali all insegnamento 1 Entro il mese di novembre la Dirigenza predispone il piano annuale delle attività così come deliberato dal Collegio dei docenti. 2 Se ci sono docenti in servizio su più istituti la Dirigenza, per garantire a tutti il limite delle 40 ore annue per le attività funzionali all insegnamento, concorderà gli impegni con i Dirigenti degli altri istituti. 3 - Gli impegni obbligatori funzionali all insegnamento dei docenti in part-time o con orario cattedra distribuito in più scuole sono proporzionali al proprio orario di insegnamento prestato in questo istituto. 4 - Le riunioni dei Collegi dei Docenti debbono tenersi possibilmente nel rispetto della turnazione dei giorni della settimana, ossia impegnando i docenti, di volta in volta, in giorni diversi. 5 - Durante la sospensione dell'attività didattica l'orario di lavoro si assolve con la sola partecipazione ad attività funzionali all'insegnamento programmate dal collegio dei docenti nelpiano di attività. 6 Al superamento delle 40 ore annue, i docenti hanno diritto al pagamento delle ore aggiuntive. 7 Ai consigli di classe sono destinate 40 ore annue. I docenti con molte classi che prevedono il superamento di questo tetto, inviano per scritto al DS la proposta a quali riunioni intendono partecipare. Il DS si riserva di approvare la proposta ricevuta in base alle problematiche dei vari Consigli di Classe. Art. 19 Orario di lavoro aggiuntivo 1 Chi svolge attività aggiuntiva necessaria alla realizzazione del POF, ha diritto a conoscere la cifra oraria o forfettaria a disposizione del FIS (al momento della sua determinazione) per il pagamento delle sue prestazioni. Laddove detta cifra sia inferiore o nulla, il docente può revocare la propria disponibilità o modificare il proprio progetto. 2 - Per i docenti dell'istituto Alberghiero, impegnati in attività di banchettistica, vi è l'ulteriore possibilità di usufruire di tre giorni di ferie(dei sei previsti durante l attività didattica) senza l obbligo della ricerca della sostituzione e accorpandone anche due assieme, ma con il vincolo che ad usufruirne non siano contemporaneamente più di un docente per classe. 3 - Ai docenti che svolgono il ruolo di tutor per i neo-immessi in ruolo viene riconosciuto un compenso forfettario di 100. I docenti dovranno presentare entro il mese di maggio una relazione sul lavoro svolto. 11

12 Art. 20 Permessi, recuperi e ferie 1 La richiesta di ferie di cui all art. 13 del CCNL deve essere inoltrata in tempo utile per permettere l organizzazione del servizio. 2 In caso permesso per lutto, per motivi familiari (intendendosi per familiari coniuge, figli, genitori o conviventi) o personali di particolare gravità e urgenza la fruizione è immediata previa comunicazione telefonica alla scuola. 3 In caso di permesso per attività di formazione o aggiornamento che giunga con minimo preavviso, il docente può richiedere il permesso con minore preavviso rispetto ai tre giorni. 4 Se il DS per esigenze di servizio dovesse negare o ridurre il permesso, il DS stesso entro due giorni dalla richiesta (o due giorni prima per permessi richiesti con largo anticipo) deve indicare per scritto ai sensi degli artt. 2 e 3 della legge 241/90 i motivi del diniego. Decorso tale termine senza nessuna comunicazione al richioedente, il permesso si ritiene concesso. 5 Per l effettuazione di visite mediche, prestazioni specialistiche e accertamenti diagnostici ai sensi della C.M. n.301 del il lavoratore può usufruire di un permesso breve di cui all art. 16 del CCNL o del trattamento per malattia di cui all artt. 17 del CCNL da documentare con certificato medico o con la certificazione della struttura sanitaria che ha erogato la prestazione. 6 Non si possono concedere ferie agli insegnanti in compresenza nei percorsi IeFP dove le ore di compresenza sono funzionali alla certificazione delle competenze del percorso e pertanto non diminuibili. Art. 21 Ritardi 1 - Il personale è tenuto a rispettare l orario di lavoro fissato dalle norme contrattuali. 2 - L orario di lavoro dei docenti è costituito da n. 18 ore di attività di insegnamento (art. 27 comma 5 del CCNL e da attività funzionali all insegnamento (art. 29 del CCNL ). 3 - L orario del personale ATA, esistendo le condizioni previste dall art. 55 del CCNL è di 35 ore tranne per coloro che richiedono di non effettuare turnazioni (L orario sarà attestato per tutto il personale da verifica elettronica con tessera magnetica. I docenti certificheranno l arrivo e l uscita sia per le ore di lezione che per le ore aggiuntive per riunioni o corsi di recupero). 4 - Fermo restando che i ritardi possono essere passibili di sanzioni disciplinari ai sensi del codice disciplinare dei docenti e del personale ATA, si conviene quanto segue: a) Per il personale docente si applicano i seguenti criteri. 1 - I minuti di ritardi si cumulano fino a raggiungere un ora di lezione. Il docente deve trovarsi in classe (e non in altro luogo della scuola) cinque minuti prima dell inizio delle lezioni. 2 - La restituzione dell ora si effettua entro il mese successivo dalla comunicazione dell Amministrazione al docente interessato; entro 30 giorni dalla comunicazione il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio. 3 - Nel caso in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l Amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate. 12

13 4 - L amministrazione comunicherà al dipendente le modalità del recupero almeno un giorno prima dell effettuazione del recupero. 5 - Nel caso in cui l Amministrazione non richieda il recupero entro 30 giorni dalla comunicazione il dipendente non è più tenuto al recupero. 6 - Il dipendente all atto della comunicazione della modalità del recupero può differire solo per una volta il recupero 7 - Per tutti coloro che alla fine delle lezioni dell A.S. in corso non abbiano cumulato 50 minuti, si azzerano i minuti accumulati. 8 - Il recupero delle ore di permesso breve, di cui all art 16 del CCNL , da parte dei docenti, viene effettuato nel periodo intercorrente tra il giorno in cui si effettua il permesso e la fine del mese successivo; 9 - l amministrazione comunicherà al dipendente le modalità del recupero almeno un giorno prima dell effettuazione del recupero Il dipendente all atto della comunicazione della modalità di cui sopra può differire solo per una volta il recupero stesso Qualora il recupero non si effettui per fatto imputabile al dipendente, l amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente per il numero di ore non recuperate Quest ultimo comma decade il 31 agosto Si ribadisce il divieto dell uso del telefono cellulare durante le lezioni. b) Personale ATA Art. 22 Assegnazione del personale ai vari istituti 1 Il personale ATA viene assegnato ai vari istituti secondo i seguenti criteri: a) Anzianità di servizio c) Eventuali e provate esigenze di famiglia d) Continuità nell istituto 2 Per quanto riguarda il personale ATA (collaboratori scolastici) da assegnare all Istituto Alberghiero si stabilisce, dato il tipo di lavoro particolarmente oneroso, di adottare il criterio della turnazione laddove non ci sia nessuno che si sia dimostrato disponibile ad accettare l incarico. 3 Il contingente di personale da assegnare ai vari istituti è contrattato annualmente secondo il CCNL e detto accordo, che è valido per l intero anno scolastico, deve essere verbalizzato e controfirmato dalle parti. 4 Eventuali modifiche a quanto sottoscritto devono essere fatte, previa consultazione con le RSU, solo per reali e comprovate esigenze della istituzione scolastica. Art. 23 Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario 1 - Organizzazione del lavoro e articolazione dell orario del personale ATA sono stabiliti dal CCNL e contrattati annualmente in sede di contrattazione integrativa. Il piano annuale delle attività proposto dal DSGA deve essere preventivamente sottoposto alla RSU dell istituto, approvato, verbalizzato e sottoscritto dall assemblea ATA. 2 L uscita dall istituto durante l orario di servizio deve essere comunicata e autorizzata dalla Dirigenza attraverso la compilazione di appositi modelli predisposti e a disposizione del personale, attestata mediante timbratura dell orologio marcatempo con codice specifico e successivamente recuperata. 13

14 3 - Eventuali ore di straordinario del personale ATA, laddove esigenze di servizio rendano improrogabile l utilizzo di tale strumento e sempre su disponibilità del personale, saranno conteggiate secondo le norme e le disposizioni tabellari del CCNL ed incentivate, qualora venga scelto il recupero, con 6,00/ora. 4 - Per la sostituzione di un collega (personale ATA) assente, con esclusione delle giornate di ferie e recupero straordinario, verrà riconosciuto un compenso forfetario per turno di servizio pari alla retribuzione di 90 minuti da suddividere tra chi effettua la sostituzione.si ribadisce la necessità di nominare i supplenti per gli ATA assenti, anche per brevi periodi di tempo, laddove le assenze contemporanee e motivate di più unità ATA comportino un aggravio di lavoro o ancora una impossibilità dello svolgimento delle mansioni con grave pregiudizio per la sorveglianza dei padiglioni rimasti scoperti. Laddove il supplente o i supplenti non vengano chiamati il DSGA e il Dirigente scolastico hanno 7 giorni di tempo per rispondere per iscritto e con motivazione alle sollecitazioni fatte. 5 - Il CCNL vigente prevede la riduzione a 35 ore settimanali nelle scuole con un orario di servizio giornaliero superiore alle dieci ore per almeno 3 giorni a settimana e/o l orario effettuato con turnazioni, e l Istituto rientra nelle suddette condizioni. 6 - Nella programmazione di corsi organizzati presso il nostro Istituto da Enti o Associazioni varie in collaborazione con l istituto deve essere previsto per ogni incontro un compenso pari a un ora aggiuntiva per l unità di personale Coll. Scolastico, un ora aggiuntiva per l Ass. Tecnico, ed un compenso forfetario del 15% sul netto della cifra assegnata all Istituto per l Ass. Amministrativo laddove debba anche prevedere l assegnazione di incarichi e relative retribuzioni a docenti interni, oltre al normale iter amministrativo, e del 10% se invece il personale docente è esterno e non pagato direttamente dalla scuola. Al personale incaricato del coordinamento verrà riconosciuto un compenso forfetario del 20% sul netto della cifra assegnata all Istituto. Nel caso in cui viene richiesto solo l utilizzo dei locali deve essere previsto un compenso di 10 ad incontro per il collaboratore scolastico incaricato delle pulizie, di 12 ad incontro per l ass. tecnico se in laboratorio e/o se richiesto, 60 per l amministrazione e 60 per il coordinamento. 7 - Le esigenze di servizio riguardanti progetti o impegni straordinari che richiedano la collaborazione del personale ATA debbono essere comunicate agli stessi almeno un giorno prima se l intervento è in orario scolastico, tre giorni prima se al di fuori del proprio orario. 8 - I Coll. Scolastici dell indirizzo Alberghiero dei reparti Sala-Bar e Cucina laddove venga a mancare un unità di personale (escluso ferie e recuperi) sono autorizzati, qualora se ne presenti la necessità, ad effettuare due ore di straordinario. Può rimanere un solo dipendente che effettua lo straordinario. 9 - Per i progetti inseriti nel P.O.F. sarà valutato nell insieme la loro ricaduta in termini di intensificazioni delle prestazioni lavorative del personale ATA (Coll. Scolastici ed Ass. Tecnici) e previsto un compenso monetario; per docenti ed ITP si prevede che le ore oltre l orario di servizio siano retribuite secondo contratto Per i collaboratori scolastici della cucina e per gli assistenti tecnici di sala e cucina, l'intensificazione del carico di lavoro viene compensata economicamente rispettivamente per collaboratori scolastici: con una cifra forfetaria di 696,50; per gli assistenti tecnici: con una cifra forfetaria di 313, Eventuali modifiche a quanto sottoscritto devono essere fatte, previa consultazione con le RSU, solo per reali e comprovate esigenze della istituzione scolastica. 14

15 Art. 24 Ritardi 1 - l orario di ingresso per gli Ass. Amministrativi può essere flessibile tra le ore 7,40 e le 8,00; per gli Ass. Tecnici tra le ore 7,50 e le ore 8,10; per i collaboratori scolastici tra le ore 7,45 e le ore 7,55; per il personale di servizio in portineria tra le ore 7,30 e le ore 7,40 per provvedere all apertura dell Istituto; (l'uscita avverrà dopo le sei ore dall'orario d'ingresso). Si prevede inoltre che un dipendente dell Ufficio Alunni ed uno dell Ufficio Didattica entrino non oltre le ore 7,45; 2 - per coloro che non fruiscono dell'orario flessibile di ingresso (7,30-8,10) ma attuano nella giornata un orario diverso sono previsti 5 minuti di comporto sull orario prestabilito di ingresso. Si recupera a partire dal sesto minuto considerando un minuto di ritardo; 3 - il calcolo del ritardo verrà effettuato considerando i minuti effettivi di entrata posticipata; 4 - il personale può rimettere l ingresso in ritardo o un eventuale permesso usufruito nella giornata con un posticipo dell orario di uscita fino ad un massimo di 60 minuti di recupero; 5 - per ritardi giornalieri superiori a 60 minuti il dipendente può recuperare 60' in giornata ed il restante verrà cumulato come differenza negativa, oppure può decidere di cumulare l'intera differenza negativa giornaliera nel cumulo ritardi mensile. Alla fine del mese l Amministrazione da comunicazione al dipendente del monte ore negativo; entro 30 giorni dalla comunicazione il dipendente è tenuto a recuperare le ore non lavorate in una o più soluzioni in relazione alle esigenze di servizio: nel caso in cui non sia possibile il recupero per fatto imputabile al dipendente, l Amministrazione provvede a trattenere una somma pari alla retribuzione spettante al dipendente stesso per il numero di ore non recuperate. L amministrazione comunicherà al dipendente le modalità del recupero almeno 7 giorni prima dell effettuazione del recupero. Nel caso in cui l Amministrazione non richieda il recupero entro 30 giorni dalla comunicazione il dipendente non è più tenuto al recupero. Il dipendente all atto della comunicazione della modalità del recupero può differire solo per una volta il recupero; 6 - eventuali differenze orarie positive venutesi a creare mensilmente, se non autorizzate, non possono eccedere la quantità massima mensile di 45 minuti. Le eventuali ore in più, qualora non autorizzate, non verranno conteggiate; 7 - le ore di straordinario autorizzate devono limitarsi a gestire le effettive urgenze che si fossero create nella gestione delle esigenze dell Istituto. Va stabilito che non si può superare il tetto di 100 ore annue per dipendente e che tali ore vengano recuperate per almeno 70 ore durante la sospensione dell attività didattica. Comunque, alla data del 31 agosto non possono risultare più di 30 ore di recupero per lavoro straordinario per dipendente; 8 - la concessione delle ferie durante la sospensione dell attività didattica è regolamentata dal CCNL; possono essere concesse ferie durante l attività didattica tenendo conto delle esigenze di servizio; comunque al 31 agosto non possono rimanere più di 10gg. di ferie Art. 25 Permessi e ferie 1 La richiesta di ferie di cui all art. 13 del CCNL deve essere inoltrata in tempo utile per permettere l organizzazione del servizio. 2 In caso permesso per lutto, per motivi familiari o personali di particolare gravità e urgenza, la fruizione è immediata previa comunicazione telefonica alla scuola. 3 Se il DS per esigenze di servizio dovesse negare o ridurre il permesso, il DS stesso entro due giorni dalla richiesta deve indicare per scritto ai sensi degli artt. 2 e 3 della legge 241/90 i 15

16 motivi del diniego. Decorso tale termine senza nessuna comunicazione al richiedente, il permesso si ritiene concesso. 4 Per l effettuazione di visite mediche, prestazioni specialistiche e accertamenti diagnostici ai sensi della C.M. n.301 del il lavoratore può usufruire di un permesso breve di cui all art. 16 del CCNL o del trattamento per malattia di cui all artt. 17 del CCNL da documentare con certificato medico o con la certificazione della struttura sanitaria che ha erogato la prestazione. 5 Ogni lavoratore ha diritto ad usufruire di almeno 15 giorni lavorativi continuativi di ferie nel periodo compreso tra il 01 luglio e il 31 agosto. 6 Ogni lavoratore esprime per scritto le sue preferenze in materia di ferie estive entro il 15 aprile. Il DSGA entro il 30 aprile predispone il piano delle ferie estive comunicandolo a tutto il personale e al D.S. che lo visiona e lo adotta. 7 Le attività di formazione e aggiornamento del personale ATA promosse e autorizzate dall amministrazione e svolte al di fuori dell orario di servizio sono retribuite come ore aggiuntive o eccezionalmente recuperate con un numero di ore di riposo corrispondente. Art. 26 Chiusure prefestive 1 -Il personale può recuperare la giornata di chiusura della scuola con 2 rientri pomeridiani o con orario di ore 7,15 per 5 giorni comunicando all Amministrazione i giorni in cui effettuerà il recupero 2 - Tale recupero può iniziare, ove possibile, da due mesi prima della fruizione della giornata di festa ad un mese dopo. 3 - Il dipendente ha un tempo massimo per comunicare all Amministrazione il calendario dei recuperi nei tre giorni dopo la fruizione della giornata di pre-festivo. 4 - Per i pre-festivi del periodo estivo il recupero può essere fatto entro il 15 ottobre. Il recupero verrà effettuato in via prioritaria nei periodi di attività didattica e possibilmente, per i collaboratori scolastici, in non più di 2 unità di personale a recupero per singola giornata. 16

17 PARTE 4 PERCORSI IeFP Art. 27 Svolgimento delle compresenze 1 L attività di compresenza è funzionale alla certificazione del percorso professionale. 2 La compresenza non può essere oggetto di permessi per nessun motivo, salvo la malattia, il lutto, la maternità e gravi e comprovate esigenze personali e familiari. 3 Il docente che desidera effettuare ore di compresenza, è tenuto a presentare domanda corredata di curriculum professionale al DS entro il termine delle lezioni dell a.s. precedente l inizio dei corsi IeFP. 4 Il DS, valutate le capacità del docente/dei docenti assegna le ore di compresenza attraverso un contratto in cui sono indicate: a) Il totale delle ore da svolgere b) La data di inizio e di fine c) La materia con cui effettuare la compresenza d) La retribuzione lorda oraria (vedi tabella di cui all Art. 29 comma 1 del presente contratto. 5 L incarico ad effettuare compresenze/codocenze, viene assegnato dal DS previo esame del curriculum professionale congiuntamente con l Agenzia Formativa dell Istituto e attraverso apposito contratto stipulato con il docente. 6 I docenti/esperti esterni, all atto della sottoscrizione del contratto dovranno compilare un modello, fornito dagli uffici amministrativi, in cui indicare i dati anagrafici completi, il Codice Fiscale/Partita IVA, i recapiti telefonici e mail (anche PEC se in possesso), i dati della banca (IBAN, nome e indirizzo) perché l ufficio possa procedere, a fine corso, al pagamento. 7 Prima di prendere servizio, il docente dovrà farsi consegnare dall ufficio appositi registri come previsto dalla normativa regionale. 8 Il docente/esperto esterno è tenuto alla puntuale e regolare compilazione del registro di classe (deve apporre la sua firma) e alla puntuale e regolare compilazione del registro personale come stabilito dalla normativa regionale. E tenuto, inoltre, come da regolamento di istituto e come richiamato nel presente contratto all Art.20 (personale docente) commi 1 e 13, a trovarsi in classe 5 minuti prima dell inizio delle lezioni e a rispettare il divieto dell uso del cellulare. Art. 28 Svolgimento del tutoraggio 1 La funzione del docente tutor è quella di verificare il percorso di stage degli alunni in vista della certificazione, nel triennio, delle 360 ore minime obbligatorie. 2 Il docente che desidera effettuare ore di tutoraggio, è tenuto a presentare domanda corredata di curriculum professionale al DS entro il termine delle lezioni dell a.s. precedente l inizio dei corsi IeFP 3 - I docenti tutor (se esterni), all atto della sottoscrizione del contratto dovranno compilare un modello, fornito dagli uffici amministrativi, in cui indicare i dati anagrafici completi, il Codice Fiscale/Partita IVA, i recapiti telefonici e mail (anche PEC se in possesso), i dati della banca (IBAN, nome e indirizzo) perché l ufficio possa procedere, a fine corso, al pagamento. Art. 29 Incarichi del personale ATA 17

18 1 Il personale ATA (degli indirizzi SERVIZI COMMERCIALI e ALBERGHIERO) impegnato nelle operazioni di preparazione delle lezioni di laboratorio, di riordino materiali e laboratorio (assistenti tecnici), di redazione dei contratti, controllo delle operazioni, raccolta dei documenti (assistenti amministrativi), assistenza, custodia e pulizia (collaboratori scolastici) è pagato, con i fondi regionali. Art. 30 Controllo e rendicontazione 1 Il pagamento delle prestazioni del personale docente interno, esterno e del personale ATA è uniformato per tutti gli indirizzi e assimilato alla seguente tabella: Pagamento Lordo Stato Lordo Dipendente Docenti Interni Esperti Esterni 45,15 ** Assistenti Amministrativi 19,50 14,50 Assistenti Tecnici 19,50 14,50 Collaboratori Scolastici 16,80 12,50 Tutoraggio 23,50 17,50 DSGA 24,55 18,50 ** Variabile a seconda del regime fiscale del singolo operatore esterno. 2 A fine del corso di ogni singolo docente, l amministrazione, previo controllo dei registri e delle time card provvederà al pagamento entro 60 giorni come da delibera della GRT allegata alle linee guida di istituzione del percorsi IeFP. 3 La rendicontazione finale spetta a personale interno e/o esterno ed è compensata con fondi Regionali. PARTE 5 TRATTAMENTO ECONOMICO ACCESSORIO Art. 31 Criteri generali per la distribuzione delle risorse finanziarie La suddivisione delle risorse complessive tra il personale ATA e il personale docente, con contratto a tempo determinato o indeterminato, avviene secondo le seguenti modalità: 1 - Risorse che affluiscono alla scuola provenienti da soggetti diversi dal Ministero dell Istruzione, Ricerca e Università e risorse provenienti dal Ministero finalizzate alla realizzazione di progetti Speciali 2 - Tali risorse non hanno vincoli di destinazione in relazione alle diverse professionalità. La suddivisione avviene sulla base delle attività aggiuntive del personale docente e delle prestazioni aggiuntive del personale ATA derivanti dall organizzazione dei servizi generali e amministrativi che si rendono necessari per la realizzazione delle attività e/o dei progetti realizzati. 3 - Risorse provenienti dal Ministero per il Fondo dell Istituzione Scolastica (FIS) Nel calcolo del FIS sono stati computati in organico anche i docenti di sostegno, qualora il MIUR non erogasse, per qualsiasi motivo, i consueti finanziamenti suddetti, ad oggi non ancora comunicati, la Dirigente scolastica e le RSU si impegnano a rivedere la distribuzione del FIS, stabilendo come compensare le minori entrate con minori uscite ed operando una equa revisione dei compensi FIS su tutto il personale interessato, Docente e ATA. Il fondo è costituito da tre parti: 18

19 una parte destinata esclusivamente al personale docente una parte destinata esclusivamente al personale ATA una parte destinata sia al personale docente che ATA 4 - L ammontare delle risorse risulta dai prospetti allegati n 1 e 2 al presente contratto di cui costituiscono parte integrante; la destinazione e l attribuzione delle risorse è stata stabilita in ragione delle esigenze dell Istituto e di un equa distribuzione tra il personale docente ed ATA. Le parti si accordano su una distribuzione ripartita in sintesi come nell allegato Le risorse non utilizzate vanno a coprire l eventuale fabbisogno che si dovesse determinare durante l A.S. per incentivare ulteriori interventi del personale docente e/o ATA che si rendessero necessari, in forma proporzionale alle rispettive dotazioni organiche (art.42, comma 5, CCNL99). 6 - Si precisa inoltre che le risorse stanziate per i progetti del P.O.F. includono i compensi per il personale ATA eventualmente coinvolto, salvo quello per cui siano stati già riconosciuti specifici incarichi, in misura del compenso orario stabilito a seconda della tipologia professionale come da CCNL vigente, e che tali progetti proseguiranno fino a quando siano disponibili risorse per il personale docente e ATA interessato. 7 - Con le risorse destinate a personale ATA e docente sono retribuite le seguenti attività: a) flessibilità organizzativa e didattica(se vi sono fondi disponibili e contrattati): prestazioni connesse alla turnazione e a particolari forme di flessibilità dell orario previste nel regolamento sull autonomia didattica (disponibilità al cambio di turno o spostamento orario di lezione per assenza di personale in attesa di supplente) (da distribuire ai docenti in servizio a tempo indeterminato e determinato e con incarico di almeno due mesi e in proporzione al numero delle ore con esclusione del personale con contratto inferiore alle 6 ore settimanali e al personale ATA in servizio a tempo indeterminato e determinato che ha dato la disponibilità con incarico di almeno due mesi e in proporzione al numero delle ore con esclusione del personale con contratto inferiore alle 12 ore settimanali) b) attività aggiuntive di insegnamento: svolgimento, oltre l orario obbligatorio di insegnamento e fino ad un massimo di 6 ore settimanali, di interventi didattici finalizzati all ampliamento dell offerta formativa. La misura del compenso orario è quella prevista dal CCNL in vigore. c) attività aggiuntive funzionali all insegnamento: svolgimento di compiti per la progettazione e produzione di materiali utili per la didattica e attività prestate in collaborazione con il Capo d Istituto. d) Incarichi specifici e aggiuntivi del personale docente e ATA 8 - Qualora nel corso dell A.S. venissero attribuiti ulteriori fondi si riaprirà la contrattazione per integrare la distribuzione dei compensi. Art. 32 Misura dei compensi dei collaboratori del D.S. 1 - Misura dei compensi da corrispondere al personale docente non più di due unità della cui collaborazione il dirigente scolastico intende avvalersi in modo continuativo, ai sensi del CCNL Scuola vigente, nello svolgimento delle proprie funzioni organizzative e gestionali e dei referenti d Istituto. 2 - Il compenso è calcolato su una base forfetaria pari ad un totale di Euro lorde per i due collaboratori. 19

20 Art. 33 Destinatari dei compensi 1 - Tutte le attività e le prestazioni aggiuntive sono retribuite a tutto il personale incaricato, in servizio con contratto a tempo indeterminato e con contratto a tempo determinato e liquidate entro il 30 settembre (incarichi e funzioni) e entro il 31 ottobre (progetti e altro). Personale docente Tutte le attività svolte che danno accesso al fondo di Istituto andranno rendicontate tramite autocertificazione (sugli obiettivi raggiunti) per le attività che prevedono compensi forfetari, i quali non vengono decurtati della quota parte dovuta per assenze per malattia, o tramite time card per le attività che prevedono compensi commisurate ad ore funzionali all insegnamento. Le attività di insegnamento per corsi di recupero/approfondimento e per attività di progetto saranno rendicontate tramite appositi registri. Personale ATA Per le attività di intensificazione di prestazioni lavorative dovute anche a particolari forme di organizzazione del lavoro e richiedenti maggior impegno professionale, sarà il DSGA a verificare l attuazione del piano annuale delle attività e il raggiungimento degli obiettivi in esso previsti. Per gli assistenti tecnici la verifica del lavoro svolto sarà a cura del DS. Per le attività svolte dal personale ATA oltre l orario d obbligo di lavoro farà fede la rilevazione dell orario tramite l orologio marcatempo. 2 - Gli incarichi aggiuntivi, retribuiti secondo fondi ministeriali appositi in dotazione al FIS, sono attribuiti secondo criteri concordati tra il DS e le RSU, come da allegato al presente contratto. PARTE 6 NORMATIVA IN MATERIA DI SICUREZZA NEI LUOGHI DI LAVORO Art. 34 Soggetti tutelati 1 - I soggetti tutelati sono tutti coloro che nell Istituzione scolastica prestano servizio con rapporto di lavoro a tempo indeterminato e a tempo determinato. 2 - Ad essi sono equiparati tutti gli studenti dell Istituzione scolastica nella quale i programmi e le attività di insegnamento prevedano espressamente la frequenza e l uso di laboratori con possibile esposizione ad agenti chimici, fisici e biologici, l uso di macchine, apparecchi e strumenti di lavoro ivi comprese le apparecchiature fornite di videoterminali. 3 - Sono, altresì, da ricomprendere, ai fini della gestione delle ipotetiche emergenze, anche gli studenti presenti a scuola in orario curricolare ed extracurricolare per iniziative complementari ivi realizzate. 4 - Gli studenti non sono numericamente computati ai fini degli obblighi che la legge correla al numero del personale impegnato presso l Istituzione scolastica. 5 - Gli studenti sono numericamente computati ai fini degli obblighi di legge per la gestione e la revisione annuale del Piano di emergenza. 6 - Sono parimenti tutelati tutti i soggetti che, aventi a qualsiasi titolo diritto di presenza presso i locali dell Istituzione scolastica, si trovino all interno di essa nella veste di: ospiti, ditte incaricate, genitori, fornitori, pubblico in genere, rappresentanti, utenti, insegnanti corsisti. Art. 35 Obblighi in materia di sicurezza del Dirigente Scolastico 20

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