per operatori sociali, socio-sanitari e datori di lavoro per l integrazione lavorativa di persone svantaggiate in provincia di Sondrio, con
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- Geraldina Pesce
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1 Va d e m e c u m in on e inc ert ar ff e f à o al re nit to ce tu et ne os or isp zio i on pp o r ra r c e o ri teg. tra l Pe re l rrito in tiva ete su di tra l te dell ora a r ti ia un sen inc da a lav ire pre rov temcio tru ri p so os tto lla r c i a de Pe ivers orio. d rit io ter ondr S o f in he sic ità & Portun tto ge ro opp pro vo di Lacontro per operatori sociali, socio-sanitari e datori di lavoro per l integrazione lavorativa di persone svantaggiate in provincia di Sondrio, con particolare riferimento a soggetti con problemi psichiatrici PROVINCIA DI SONDRIO
2 intro Presentazione Sono ormai diversi anni che le imprese del nostro territorio hanno a che fare con le tematiche dell inserimento lavorativo di persone svantaggiate, questo grazie all avvento di iniziative, ormai strutturate, in capo a soggetti istituzionali e del privato sociale. Non di rado ci s imbatte in esperienze interaziendali d inserimento al lavoro o di mediazione al lavoro di persone disabili, soggetti con problemi psichiatrici, persone a rischio di emarginazione sociale o in percorsi di reinserimento sociale realizzati attraverso i differenti strumenti messi a disposizione da diversi enti quali la Regione, l ASL, l AOVV, la Provincia o i Comuni (più tipicamente attraverso gli Uffici di Piano). La validità di queste esperienze tutt oggi dipende, non trascurabilmente, da molte variabili quali: la sensibilità dei titolari di azienda, il radicamento sul territorio degli operatori sociali e dei loro enti di appartenenza, la solidità della rete attorno alla persona svantaggiata, i livelli occupazionali locali, il livello di capacità lavorativa della persona in difficoltà (tanto più quando si tratta di una persona con problemi psichiatrici) e, non ultimo, la facilità di accesso delle imprese all universo di informazioni necessarie per l avvio di tali iniziative. Per gli operatori le imprese restano aperte alcune questioni: a chi rivolgersi per l attivazione di percorsi d inserimento lavorativo? Quali gli strumenti? Chi potrà sostenere le imprese in itinere? Quali i benefit? Ma, ancor prima, quale il senso di tali percorsi? Il tema dell inserimento lavorativo di soggetti svantaggiati e in particolare di persone con problemi psichiatrici è discusso da diversi anni. Tuttavia la malattia mentale porta con sé, ancora oggi, uno stigma molto forte, basato fondamentalmente sulla non conoscenza della malattia su paure, credenze, diffidenze che rende di fatto difficoltoso tanto l accesso al lavoro quanto l avere una qualità di vita dignitosa. Se si considera il lavoro un diritto inalienabile di ogni persona, identità di ogni uomo, l inserimento lavorativo diviene così una responsabilità condivisa. Il territorio provinciale attualmente è coinvolto nella sperimentazione del progetto Lavoro&Psiche, promosso da Fondazione Cariplo. L intervento mira a verificare la fattibilità e la validità di un approccio innovativo all integrazione lavorativa dei pazienti psichiatrici gravi attraverso due azioni principali: la presenza di un Coach come figura professionale che, all interno del percorso di cura della persona, si occupa specificamente della dimensione lavorativa e la costituzione di un Tavolo Tecnico territoriale. Il presente vademecum è una delle iniziative promosse dal Tavolo Tecnico a sostegno del progetto.
3 Mediazione al lavoro tramite i servizi socio-sanitari e socio-assistenziali Nel territorio provinciale diversi sono gli strumenti a disposizione per avviare percorsi di inserimento lavorativo, strumenti che differiscono per obiettivi, per ente erogante, per destinatari, per durata etc. Solo l Ufficio di Piano di Sondrio è strutturato con un servizio dedicato all inserimento lavorativo (SIL). Nei restanti territori è competenza dei singoli assistenti sociali valutare, promuovere e sostenere iniziative di integrazione lavorativa con gli strumenti propri dell ambito di riferimento. Di seguito vengono presentati gli strumenti attivi in provincia di Sondrio messi a disposizione di tutte le persone svantaggiate con particolare riferimento a soggetti con problemi psichiatrici. Ogni strumento ha un proprio regolamento al quale è possibile far riferimento di volta in volta per l attivazione dei percorsi. Le denominazioni comuni non identificano strumenti identici, tuttavia si possono sostanzialmente raggruppare in tre diverse tipologie a seconda degli obiettivi che questi si prefiggono. Per l attivazione di tali strumenti è necessario stipulare una convenzione tra l ente promotore, l azienda ospitante ed il destinatario contenete gli obiettivi, le modalità, gli attori coinvolti e la tempistica. Destinatari Chi gestisce lo strumento Strumenti tipici Progetti di socializzazione promuovere un esperienza in ambito lavorativo con finalità di integrazione e socializzazione senza un obiettivo specifico di occupazione persone svantaggiate e persone con problemi psichiatrici afferenti ad un servizio per i quali il lavoro può divenire uno strumento di socializzazione, uno strumento terapeutico e un occasione per poter valutare le reali capacità e competenze lavorative. operatori dei servizi sociali di base (uffici di Piano) oppure agli operatori dei CPS (A.O.V.V. Dipartimento di Salute Mentale) Borse Lavoro Socio Assistenziali (B.L.S.A. in capo al servizio sociale di base) Tirocini Risocializzanti Riabilitativi (T.R.R. in capo al D.S.M.)
4 di mediazione Destinatari Chi gestisce lo strumento Strumenti tipici Progetti formativi/osservativi è uno strumento di osservazione e/o formazione in un contesto lavorativo finalizzato ad apprendere le regole proprie del mondo del lavoro e realizzare un graduale adattamento a esse; ad acquisire capacità operative specifiche; a sperimentare una rete di relazioni che permetta alla persona di migliorare le proprie autonomie e di acquisire una maggiore consapevolezza del suo essere sociale. persone svantaggiate e persone con problemi psichiatrici per le quali non si sono ancora acquisiti sufficienti elementi di conoscenza per programmare un percorso di integrazione lavorativa. operatori dei servizi sociali di base (uffici di Piano) oppure agli operatori dei CPS (A.O.V.V. Dipartimento di Salute Mentale) Percorsi di Osservazione formativi/lavorativi oppure Tirocini Lavorativi (in capo al servizio sociale di base) Tirocini Risocializzanti Riabilitativi (in capo al D.S.M.) Destinatari Chi gestisce lo strumento Strumenti tipici Borse Lavoro si configura come un percorso di addestramento in azienda finalizzato: all acquisizione di una sufficiente autonomia e di una corretta integrazione e socializzazione lavorativa e all acquisizione di adeguate capacità operative in relazione allo svolgimento delle mansioni individuate. è rivolta a soggetti per i quali, al termine di un percorso formativo e professionalizzante, è ipotizzabile il raggiungimento di un adeguata autonomia e capacità lavorativa operatori dei servizi sociali di base degli Uffici di Piano e dei Comuni Borsa Lavoro propedeutica all Inserimento lavorativo (B.L.I.)
5 Inserimento al lavoro tramite la Provincia: Gli strumenti di inserimento a cura della Provincia sono gestiti dall Ufficio Lavoro Disabili e hanno come destinatari tutti i disabili (comprese persone con problemi psichiatrici) iscritti negli appositi elenchi ai sensi della Legge 68 del 12 marzo 1999 Norme per il diritto al lavoro dei disabili Tirocini formativi e di orientamento strumento previsto ai sensi della legge 196/97 al fine di realizzare momenti di alternanza tra studio e lavoro e di agevolare le scelte professionali mediante la conoscenza diretta del mondo del lavoro, attraverso iniziative di tirocini pratici e stages a favore di soggetti che hanno già assolto l'obbligo scolastico. Tale legge prevede il convenzionamento tra i soggetti pubblici o a partecipazione pubblica secondo art.18 lettera a), in questo caso a Provincia, e i datori di lavoro pubblici e privati, la cui durata massima è di 12 mesi oppure di 24 mesi nel caso in cui il tirocinante sia portatore di handicap. Convenzioni legge 68/99 art.11 (ditta/provincia) al fine di favorire l inserimento lavorativo dei disabili, l ufficio competente della Provincia può stipulare con il datore di lavoro convenzioni aventi come obiettivo la determinazione di un programma mirato al conseguimento degli obiettivi/obblighi occupazionali. Nella convenzione sono stabiliti i tempi e le modalità delle assunzioni che il datore di lavoro si impegna ad effettuare. La convenzione può essere stipulata anche con datori di lavoro che non sono obbligati alle assunzioni ai sensi della legge 68/99. Nel caso in cui l iscritto legge 68/99 sia un disabile psichico la stipula della convenzione diviene un obbligo (art.9,4 legge 68/99). Convenzioni legge 68/99 art.12 come modificati dalla legge 247/2007 (Convenzioni di inserimento lavorativo temporaneo con finalità formative) Fermo restando il punto precedente, al fine di favorire l inserimento lavorativo dei disabili, l ufficio competente della Provincia può stipulare con i datori di lavoro privati e con le cooperative sociali di tipo B (denominati soggetti ospitanti) apposite convenzioni. Il datore di lavoro si impegna ad assumere a tempo indeterminato il disabile e, contestualmente, ad affidare commesse di lavoro ai soggetti ospitanti presso la quale il disabile svolgerà la sua attività lavorativa per tutta la durata della convenzione che non può eccedere i 12 mesi eventualmente prorogabili per ulteriori 12 Convenzioni legge 68/99 art.12bis come modificati dalla legge 247/ ex art. 14 legge dlgs 276/2003 (Convenzioni di inserimento lavorativo) Al fine di favorire l inserimento lavorativo dei disabili che presentino particolari caratteristiche e difficoltà di inserimento nel ciclo lavorativo ordinario, l ufficio competente della Provincia può stipulare con i datori di lavoro privati tenuti all obbligo di assunzione di cui all articolo 3, comma 1, lettera a) della legge 68/99 (denominati soggetti conferenti) e con le cooperative sociali di tipo B (soggetti destinatari) apposite convenzioni. I soggetti conferenti si impegnano ad accordare commesse di lavoro ai soggetti destinatari i quali si impegnano, a loro volta, ad assumere la persona disabile. Tale convenzione ha una durata non inferiore ai 3 anni eventualmente prorogabile per una durata non inferiore ai 2 anni.
6 al lavoro Il sistema Dote: La Dote è una risorsa per la persona, destinata a chi ha perso il lavoro, a chi vuole migliorare, crescere, cambiare e aumentare le opportunità professionali. L accesso alla Dote si realizza attraverso la fruizione gratuita di servizi per il lavoro presso gli operatori accreditati pubblici e privati. Ne possono usufruire tutti i cittadini residenti o domiciliati in Lombardia. La sussistenza di fondi disponibili per attivare la Dote dipende dai finanziamenti in corso è quindi da verificare di volta in volta. Maggiori informazioni su Nell ambito del piano lavoro disabili 2010/2012 sono previste le seguenti doti lavoro - ambito disabilità che seguono le linee guida della Regione Lombardia e che sono destinate ai disabili iscritti negli elenchi ai sensi della legge 68/99. Dote inserimento lavorativo la dote comprende un insieme di risorse destinate alle persone con disabilità finalizzate all inserimento e reinserimento lavorativo, alla riqualificazione professionale nell ambito di un percorso personalizzato. Dote sostegno all occupazione si intendono promuovere azioni di gestione del sistema dote sostegno all occupazione a favore dei lavoratori disabili che sono in difficoltà sul posto di lavoro (es. tutoring e orientamento, accompagnamento al lavoro, gestione del Piano d Intervento Personalizzato) Dote lavoro per disabili psichici in cooperative sociali di tipo B con questa Dote si intendono promuovere azioni a favore di disabili psichici che sono inseriti in cooperative sociali di tipo B finalizzate all accompagnamento lavorativo delle persone a più forte rischio di esclusione sociale.
7 link A. O. V. V. Dipartimento di Salute Mentale: Bormio: Chiavenna: Morbegno: Sondrio: Tirano: ASL della Provincia di Sondrio organismo di coord. per la salute mentale Provincia di Sondrio: ufficio lavoro disabili Uffici di Piano: Bormio: Chiavenna: Morbegno: Sondrio: Tirano: Consorzio Sol.Co Sondrio: Confcooperative Sondrio: Unione Artigiani della Provincia di Sondrio: Unione Industriali della Provincia di Sondrio: Unione del Commercio del Turismo dei Servizi dell Provincia di Sondrio: Provincia di Sondrio Centri per l Impieggo: Bormio: Chiavenna: Morbegno: Sondrio: Tirano: Centro di Formazione Professionale azienda speciale della Provincia di Sondrio sede di Sondrio: sede Vallesana Sondalo: CE.SVI.P. Lombardia soc. coop. - Morbegno: Fondazione Enaip Lombardia - Sondrio: Geminas srl - Sondrio: Immaginazione e lavoro soc. coop. - Sondrio: Manpower spa - Sondrio: Metis spa - Morbegno: Operatori Accreditati PROVINCIA DI SONDRIO
8 Le cooperative sociali di tipo B: Benefit per i datori di lavoro Sul territorio della provincia sono diffuse le cooperative sociali di tipo B - iscritte all Albo Regionale delle cooperative sociali - che hanno come scopo sociale proprio l inserimento lavorativo di persone svantaggiate (ai sensi della Legge 381/91). La legge ha dotato le Cooperative sociali di strumenti ad hoc per favorire l integrazione lavorativa di disabili, persone con problemi psichici o, più in generale, di persone svantaggiate, strumenti quali sgravi fiscali, contratti specifici come il Salario di Primo Ingresso, possibilità di convenzioni con l Ente Pubblico ai sensi della Legge 381/91 Le cooperative possono essere contattate da: Enti Pubblici: per la stipula di convenzioni per la gestione di servizi (pulizia, manutenzione del verde, gestione mense ), ai sensi art. 5 legge 381/91 con finalità l assunzione da parte della cooperativa di soggetti svantaggiati in funzione degli importi dell appalto in oggetto. Imprese: per la consulenza o il supporto nell avvio di percorsi individualizzati per persone svantaggiate o addirittura per il tutoraggio in azienda di persone in inserimento. Per l attivazione di tali percorsi sarà possibile attivare specifiche convenzioni ai sensi della Legge 68/99 (vedi retro) Le leggi vigenti prevedono delle azioni a sostegno di percorsi di inserimento al lavoro in azienda a favore dei datori di lavoro che assumono persone disabili ai sensi della Legge 68/99, azioni che comprendono aiuti economici come previsto dall art.37 comma c della Legge 247/07 la quale prevede un contributo ai datori di lavoro fino al 60% del costo salariale nel caso in cui il lavoratore, assunto a tempo indeterminato, abbia riconosciuta una riduzione della capacità lavorativa superiore al 79% oppure con handicap intellettivo e psichico, indipendentemente dalle percentuali di invalidità e fino al 25% se la riduzione è compresa tra il 67% ed il 79%. Speciale menzione merita il Contratto di Inserimento (D.lgs. 276/2003) che, nel settore privato, prende il posto del Contratto di Formazione lavoro. È una forma contrattuale diretta a realizzare, mediante un progetto individuale, l inserimento o il reinserimento nel mondo del lavoro di specifiche categorie di persone, tra le quali persone affette da grave handicap fisico o mentale e persone con problemi psichiatrici. Anche in questo caso è previsto un aiuto alla aziende sotto forma di riduzione contributiva per la persona oggetto del contratto.
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