Il canile come strumento di educazione sanitaria nella società moderna.

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1 Il canile come strumento di educazione sanitaria nella società moderna. Paola Nicolussi Rossana Re

2 La normativa attuale sul benessere degli animali da compagnia Il progressivo miglioramento della qualità della vita, in particolare nei paesi industrializzati, ha accentuato la tendenza a considerare gli animali non più solo fonte di servizi e di nutrimento, ma anche come esseri senzienti degni di rispetto

3 La normativa attuale sul benessere degli animali da compagnia Il legislatore sulla base delle esigenze etologiche e fisiologiche ha definito requisiti minimi di benessere per la tutela gli animali nel loro habitat limitandone le modalità di sfruttamento da parte dell uomo

4 La normativa sul benessere degli animali da compagnia La normativa attuale sul benessere degli animali da compagnia Le normative europee e nazionali si concentrano principalmente sulla tutela degli animali allevati a scopo di reddito; meno numerose risultano essere le disposizioni legislative in materia di tutela degli animali da compagnia o di affezione.

5 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Regolamento di Polizia Veterinaria n. 320 dell 8 febbraio 1954: i cani abbandonati e ricoverati presso i canili venivano sottoposti dopo pochi giorni ad eutanasia. Il 14 agosto 1991 il Parlamento italiano approva la Legge 281- Legge quadro in materia di animali di affezione e prevenzione del randagismo

6 La normativa sul benessere degli animali da compagnia La Legge 281 introduce alcuni nuovi principi : I cani vaganti ritrovati, catturati o comunque ricoverati presso canili non possono essere soppressi. I cani catturati o comunque provenienti dai canili non possono essere destinati alla sperimentazione.

7 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Obbligo di identificazione del cane e iscrizione all anagrafe canina I cani rinvenuti vaganti, qualora non reclamati entro i due mesi di permanenza nel canile sanitario dal legittimo proprietario, devono essere affidati a canili rifugio.

8 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Legge 281: quali obiettivi mancati? Inadeguatezza gestionale e strutturale dei canili (per mancanza di fondi) I canili diventano luoghi permanenti in cui gli animali trascorrono tutta la loro vita

9 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Legge 281: quali obiettivi mancati? Aumento insostenibile dei costi di gestione Mancanza di un valido programma di adozioni Assenza di personale adeguatamente formato

10 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Necessità di rivedere la normativa: Definizione di precise costruzione dei canili modalità di Trasformazione dei canili in parchi canili Promozione delle adozioni

11 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Maggiore controllo del benessere dei cani ospitati da parte delle autorità competenti Verifica del reale utilizzo dei fondi stanziati per la costruzione e la gestione dei canili Necessità di adeguata formazione del personale addetto alla gestione dei cani

12 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Legge 20 luglio 2004 n. 189 Disposizioni concernenti il divieto di maltrattamento degli animali, nonché di impiego degli stessi in combattimenti clandestini o competizioni non autorizzate.

13 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Apporta modifiche al Codice Penale ed introduce i delitti contro il sentimento degli animali (titolo IX bis). L abbandono, il maltrattamento, l uccisione degli animali diventano reati perseguibili penalmente.

14 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Trattato di Lisbona (in vigore dal 1 Dicembre 2009) articolo 13: per la prima volta gli animali riconosciuti come esseri senzienti impegno per l Unione e gli Stati membri a tenere pienamente conto, nella formulazione e attuazione delle proprie politiche, delle esigenze in materia di benessere animale

15 La normativa sul benessere degli animali da compagnia Accordo Stato-Regioni del 6 febbraio 2003 su Benessere degli animali da compagnia e Pettherapy. Impegno per le Regioni ed il Governo a: promuovere iniziative rivolte a favorire una corretta convivenza tra le persone e gli animali da compagnia favorire lo sviluppo di una cultura di rispetto per la dignità dell animale anche nell ambito delle realtà terapeutiche innovative come la pet therapy

16 Il canile come strumento di educazione sanitaria nella società moderna. UNITÀ OPERATIVE PARTECIPANTI AL PROGETTO: U. O. n. 1 Responsabile Paola Nicolussi Medico Veterinario IZS SA U. O. n. 2 Responsabile Salvatorica Masala Medico Veterinario IZS SA U.O. n. 3 Responsabile Raffaella Cocco Medico Veterinario (Università degli Studi di Sassari)

17 Obiettivo generale della ricerca Individuare un percorso formativo per i cani ricoverati in un canile rifugio che potesse favorire la loro adozione e il loro impiego in progetti di attività assistita con anziani. Promuovere un corretto rapporto uomo/animale attraverso progetti di Educazione Sanitaria nelle Scuole

18 Obiettivi specifici della ricerca Valutazione dello stato di benessere dei cani ospitati in un canile rifugio attraverso: analisi delle strutture e della gestione del canile visite cliniche dei cani determinazioni di laboratorio

19 Obiettivi specifici della ricerca visite comportamentali dei cani ed etogramma determinazione dell adottabilità possibilità di impiego in attività assistite con animali (pet therapy)

20 Attività svolte Inserimento di anziani ospitati in una Casa di riposo in un programma di pet therapy Educazione sanitaria nelle scuole per un corretto rapporto uomo-animale Predisposizione di linee guida per promuovere l adozione e la cura del cane

21 Il canile: la struttura Canile rifugio di Sassari che ospita 228 cani (capienza 250). Punti critici (migliorabili): Esiguità degli spazi dei box che ospitano i cani Assenza di ombreggiatura naturale Carenza di arricchimento ambientale

22 Il canile presenza di tettoie costante approvvigionamento idrico (acqua di pozzo) quotidiane passeggiate al guinzaglio, di circa 10/15 minuti al giorno mattina e sera effettuate dagli operatori del canile.

23 Il canile: situazione sanitaria Presenza di positività nei confronti di malattie trasmesse da artropodi (Leishmania, Ehrlichia, Rickettsia), in linea con l andamento epidemiologico regionale Attuazione di profilassi vaccinali per le comuni malattie infettive Esecuzione di periodico trattamento antiparassitario

24 Il canile: situazione sanitaria Nel corso delle visite cliniche i cani non evidenziavano sintomi riferibili a patologie in atto. Venivano praticate idonee terapie ai cani ammalati

25 Il canile: analisi di laboratorio Su 103 cani venivano eseguiti: Profilo metabolico completo Esame emocromo-citometrico Elettroforesi proteine sieriche

26 Il canile: analisi di laboratorio Profilo metabolico completo I campioni di siero analizzati mostravano un incremento di: 27,1% di PHOS 26,6% del CA 35,9% della CREA 18,4% delle PT

27 Il canile: analisi di laboratorio Profilo metabolico completo Si evidenziava, invece, una diminuzione: nel 43,6% di TBIL nel 25,2% delle ALT nel 29,1% di BUN nel 17,4% delle AST

28 Il canile: analisi di laboratorio Esame emocromocitometrico Aumento dei valori dei seguenti parametri: GB nel 34.9% dei campioni, MCV nel 43,6%, PLT nel 33,95%, MONO nel 20,3% Si rilevava una diminuzione dei valori relativi a: MCHC nel 79,6% degli animali

29 Il canile: analisi di laboratorio Elettroforesi delle proteine sieriche Si evidenziava un incrementi di: β-globuline nel 27,1% dei campioni γ-globuline nel 15,5% segno di una sollecitazione del sistema immunitario veniva segnalata una diminuzione delle: α1-globuline nel 23,3% dei campioni

30 Il canile: analisi di laboratorio Determinazione di immunità aspecifica- Lisozima Venivano analizzati un totale di 130 cani incrementi nel 4,8% dei campioni, correlati a stati infiammatori diminuzione nel 18,4% (diminuita capacità delle difese immunitarie aspecifiche messe in atto dall organismo)

31 I cani della pet therapy: analisi di laboratorio Su 4 cani inseriti negli Interventi Educativi Assistiti con gli anziani della casa di riposo venivano eseguite determinazioni ormonali: Cortisolo Endorfine Veniva registrato un aumento dei valori sia del cortisolo che delle endorfine

32 I cani della pet therapy: analisi di laboratorio β - e n d o r f i n e pre post β-endorfine pg/ml

33 I cani della pet therapy: analisi di laboratorio

34 Il canile:analisi comportamentale Le visite comportamentale venivano effettuate su tutti i cani presenti nel canile per tre volte consecutive in tre giorni diversi per la durata di mezzora

35 Il canile:analisi comportamentale Compilazione dell etogramma di specie con attribuzione di un punteggio, che consentiva la classificazione del cane in categorie (da 1 a 10) di adottabilità.

36 Il canile:analisi comportamentale da 1 a 3 punti > facile da gestire da 3,1 a 5 punti > potenzialmente facile da gestire da 5,1 a 6 punti > potenzialmente facile da gestire, ma richiede un po di tempo e lavoro per trovare l equilibrio con il padrone da 6,1 a 7 > punti cane non adatto a tutti che richiede un proprietario esperto, coerente e stabile da 7,1 a 8 punti > cane problematico, difficilmente adottabile da 8,1 a 10 punti > cane attualmente non adottabile

37 Risultati analisi comportamentale Analisi di tutto l effettivo del canile pari a 228 cani: 138 maschi e 110 femmine sterilizzate. Range di età era compreso tra 0 mesi e 13 anni: cani raggruppati in 4 classi di età: cuccioli (0-5 mesi) n. 6 cuccioloni (5-12 mesi) n. 27 adulti (1-6 anni) n. 73 anziani (6-13 anni) n. 122

38 La casa di riposo 22 anziani di un Istituto di Sassari hanno partecipato alle sedute di pet therapy Gli Interventi Educativi Assistiti con gli Anziani (IEAA) rientrano negli Interventi Educativi Assistiti con gli animali.

39 La casa di riposo I soggetti aderenti allo studio venivano suddivisi in due gruppi: 11 anziani gruppo Caso 11 anziani gruppo Controllo

40 La casa di riposo I soggetti aderenti allo studio non costituivano un campione omogeneo : preponderanza di soggetti femminili nel gruppo controllo

41 La casa di riposo Differenti livelli di scolarizzazione

42 La casa di riposo Fasce di età simili

43 La maggior parte avevano avuto animali La casa di riposo

44 La casa di riposo Popolazione anziana in buone condizione di salute Assenza di patologie invalidanti e di deficit cognitivi Condivisione di stesse attività (canto, pittura, pratiche ricreative ecc.)

45 La casa di riposo Gli anziani coinvolti nella sperimentazione venivano sottoposti a: analisi emato-chimiche test psicologici predisposti dal Dipartimento di Medicina Clinica e Sperimentale dell Università degli Studi di Sassari

46 La casa di riposo: i test psicologici Mini Mental state examination (MMSE) utilizzato per la valutazione dei disturbi dell'efficienza intellettiva e della presenza di deterioramento cognitivo costituito da trenta domande che si riferiscono a sette aree cognitive differenti: orientamento nel tempo orientamento nello spazio registrazione di parole attenzione e calcolo rievocazione linguaggio prassi costruttiva

47 La casa di riposo: i test psicologici Mini Mental state examination (MMSE) I punteggi totali sono compresi tra minimo di 0 e massimo di 30 Punteggio uguale o minore di 18= grave deficit cognitivo Punteggio compreso tra 18 e 24= lieve deficit cognitivo Punteggio pari a 25= stato cognitivo borderline Punteggio compreso tra 26 e 30= normalità stato cognitivo

48 La casa di riposo: i test psicologici Mini Mental state examination (MMSE) I risultati ottenuti dal test Mini Mental State Examination rientravano nelle aspettative, essendo un test atto a rilevare deficit mentali. Non dovevano risultare sostanziali modifiche dal T0 al T1, T2, a conferma del normale stato cognitivo degli anziani coinvolti in questo studio.

49 La casa di riposo: i test psicologici Mini Mental state examination (MMSE)

50 La casa di riposo: i test psicologici Inventario Beck della depressione Misura la presenza e l intensità della depressione del paziente con particolare riferimento all ultima settimana di vita Comprende 21 domande con 4 risposte alternative ciascuna, indaganti stato psicologico del soggetto (tristezza pessimismo, insoddisfazione, idee suicide).

51 La casa di riposo: i test psicologici Inventario Beck della depressione I punteggi ottenuti dai 21 quesiti venivano divisi in 4 classi: Punteggi 0-13 assenza di contenuti depressivi punteggi 14-19: depressione lieve punteggi 20-28: depressione di grado moderato punteggi 29-63: depressione di grado severo

52 La casa di riposo: i test psicologici Inventario Beck della depressione

53 La casa di riposo: i test psicologici Risultati ottenuti T=0 sia per il gruppo Caso che per il gruppo Controllo classificazione "umore depressivo lieve T=1 per il gruppo Caso leggero miglioramento del tono dell umore, mentre nel gruppo Controllo il valore ricavato rimaneva nel range di tono dell umore "depressivo lieve T=2 il gruppo Caso manteneva la tendenza al miglioramento (assenza umore depressivo), il gruppo Controllo ritornava al valore umorale iniziale

54 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS) Valuta la qualità della vita come una entità multidimensionale, schematizzabile all interno di cinque aree che si articolano, a loro volta, in 15 passaggi. Per ogni domanda il paziente, attraverso una valutazione della propria vita, attribuiva un voto con valori che andavano da 1 a 7 e che indicavano: Valore 1= tremendamente insoddisfatto Valore 2= infelice Valore 3= per lo più insoddisfatto Valore 4= parzialmente insoddisfatto Valore 5= per lo più soddisfatto Valore 6= contento Valore 7= felice

55 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS) La valutazione del test avviene sommando il punteggio di ogni domanda per arrivare ad un punteggio totale, con una scala che va da un minimo di 16 punti ad un massimo di 112. Valori da 16 a 46=insoddisfazione Valori da 49 a 79=né soddisfatto nè insoddisfatto Valori da 80 a 112=soddisfazione

56 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS) Il test evidenziava come i gruppi Caso e Controllo partissero da livelli qualitativi di vita simili. Le rilevazioni successive mostravano come il gruppo Caso presentava rispetto al gruppo Controllo un notevole miglioramento qualitativo dei settori influenzati dalle sedute di Pet Therapy, in confronto con altre aree che esulavano da tali attività

57 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS)

58 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS) Domande/risposte su cui potevano incidere le sedute di pet therapy: Esprimersi creativamente Leggere, ascoltare musica,praticare altre attività nel tempo libero Partecipare ad attività ricreative

59 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla Qualità della vita (QOLS)

60 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS)

61 La casa di riposo: i test psicologici Scala Sulla qualità della vita (QOLS)

62 La casa di riposo: i cani co-terapeuti 4 cani co-terapeuti, formati presso la Clinica Medica della Facoltà di Medicina Veterinaria dell'università degli Studi di Sassari, hanno interagito con gli anziani della casa di riposo in sedute di Pet therapy

63 La casa di riposo: i cani co-terapeuti La metodica utilizzata per il loro addestramento, in fase di sperimentazione nel campo delle neuroscienze, era volta a valutare le attività cognitive del cane e gli effetti positivi e/o negativi della relazione uomo-animale, definito anche approccio neuropsicologico

64 La casa di riposo: i cani co-terapeuti Tale metodo utilizza il ciclo dell istruzione composto da tre elementi: Stimolo: rappresenta la situazione o la cosa che genera la risposta Risposta:viene emessa in seguito allo stimolo e dipende dalla conseguenza Conseguenza: può essere negativa (utilizzo di punizioni) o positiva (utilizzo di rinforzi o rinforzatori). Rappresenta ciò che succede al soggetto una volta emessa la risposta

65 La casa di riposo: le sedute Frequenza bisettimanale Durata 30 minuti Anziani divisi in più gruppi non superiori a cinque persone Ad ogni anziano veniva assegnato un turno settimanale, in modo da relazionarsi sempre con la stessa coppia coadiutore/cane co-terapeuta

66 La casa di riposo: le sedute Gli anziani indirizzavano al cane una serie di richieste/comandi: porta, prendi, prendi al volo, lascia vieni qui seduto a terra passa sotto dai la zampa, dai l altra zampa posa su saluta seduto sulla sedia salta cerca

67 La casa di riposo: le sedute Una volta impostate, le sedute prevedevano un evoluzione: era l anziano che le gestiva e proponeva quali giochi e attività volesse fare con il cane, talvolta introducendo anche nuove richieste da insegnargli.

68 La casa di riposo: le sedute Foto n 1: prendi al volo

69 La casa di riposo: le sedute Foto n 2: rimani a terra

70 La casa di riposo: le sedute Foto n 3: passa sotto

71 La casa di riposo: le sedute Foto n 4:salta

72 La casa di riposo: le sedute Foto n 4:cerca

73 Educazione sanitaria: le scuole

74 Educazione sanitaria: le scuole

75 Il Progetto Polizia Municipale di Sorso Polizia di Stato Arma dei Carabinieri Brigata Sassari Ente Foreste della Sardegna Facoltà Medicina Veterinaria dell Università di Sassari

76 Per Educazione sanitaria: le scuole l attività venivano scelte: due Scuole Elementari del Comune di Sorso due Scuole Medie dei Comuni di Sorso e Sennori nell ambito di un progetto più vasto "Romangia a misura di bambino"

77 Lezioni in aula Il Progetto Attività assistite con animali (cani portati in aula per interagire con gli alunni) Organizzazione di una giornata finale per premiare le migliori composizioni/poster degli alunni Predisposizione di Linee guida per l adozione e la cura del cane da distribuire presso le scolaresche

78 Educazione sanitaria: le scuole L attività prevedeva: Distribuzione di test agli alunni per definire le conoscenze relative agli animali in generale e le loro preferenze nei confronti delle diverse specie Elaborazione test Realizzazione delle lezioni frontali sui diritti degli animali, l etologia, i loro bisogni fisiologici

79 Educazione sanitaria: le scuole Scuole Elementari Risultati dei test 43,9% dei campioni aveva contatti con animali 24,3% possedeva un cane 12,1% un gatto 68,2% conosceva il mondo degli animali 50% ne apprezzava il carattere 60,9% esprimeva il desiderio di giocare con loro 57,3% voleva apprendere tutto su di essi Gli animali più graditi ai bambini: il cavallo (24,3% dei bambini) il cane (il 21,9%).

80 Educazione sanitaria: le scuole Scuole Medie Risultati dei test 34,9% aveva contatti con cani 23,8% ne possedeva uno 92% conosceva il mondo animale 6,3% apprezzava la dolcezza degli animali. 19% voleva sapere tutto su di essi 7,5% non era interessato ad acquisire informazioni L animale maggiormente apprezzato era: 23,8% il cane 19% il gatto 12,6% delfino

81 Educazione sanitaria: le scuole Gli alunni delle Scuole Elementari dimostravano maggiore attenzione e partecipazione rispetto a quelli delle Medie, molto più distratti durante le lezioni e meno interattivi.

82 Il canile: conclusioni Importanza della compilazione dell etogramma di tutti i cani ospitati nei canili, al fine di definirne la adottabilità ed effettuare, qualora necessario, percorsi riabilitativi che ne permettessero successivamente l adozione.

83 Il canile: conclusioni Opportuno che i canili potessero fornire anche consulenze post adottive, indispensabili ai padroni dell animale per individuare ed arginare i problemi nell immediato verificarsi ed evitare il problema delle restituzioni.

84 Le sedute di pet therapy: conclusioni I risultati dei test somministrati agli anziani indicavano come le sedute di pet therapy, protrattesi per un periodo di tempo abbastanza lungo (1 anno), avessero apportato dei benefici riferibili ad un miglioramento della qualità della vita, ed ascrivibili a quelle aree sociali su cui le attività assistite potevano incidere maggiormente, quali la socializzazione, le attività ricreative e la partecipazione a svaghi e giochi.

85 Le sedute di pet therapy: conclusioni A livello psico-emotivo si evidenziava un miglioramento del tono dell umore, ascrivibile allo stimolo positivo fornito all anziano a seguito dell interazione con il cane.

86 Educazione sanitaria: conclusioni L educazione alla corretta relazione tra animale e uomo dovrebbe essere un percorso da intraprendere sin dalla giovane età, sia nelle famiglie che nelle scuole I genitori devono sensibilizzare i figli al rispetto dell alterità animale, intesa come rapporto con un essere diverso ma ugualmente degno di rispetto

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92 Educazione Sanitaria: le scuole

93 Educazione Sanitaria: le scuole

94 Educazione Sanitaria: le scuole

95 Linee guida L adozione e la cura del cane

96 GRAZIE PER L ATTENZIONE

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