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1 TITOLO DEL PROGETTO: PROGRAMMA STRAORDINARIO DI STERILIZZAZIONE CHIRURGICA DEI CANI RANDAGI PRESENTI SUL TERRITORIO DEI COMUNI RICADENTI NELLA AUSL BAT/1 - Organizzazione che presenta il progetto: Dipartimento di prevenzione dell AUSL BAT/1 Servizio Veterinario Area Sanità Animale - Descrizione del progetto: E ormai noto che la sola cattura con il conseguente mantenimento ad vitam degli animali recuperati risulta, per le Amministrazioni Comunali, estremamente onerosa a lungo termine, sottraendo risorse che anche impiegate in misura minore potrebbero dare migliori risultati: la sterilizzazione chirurgica dei cani randagi. Al progetto di sterilizzazione chirurgica potranno partecipare quelle Amministrazioni che hanno realizzato proprie strutture di ricovero per cani randagi o comunque si siano convenzionate con strutture private autorizzate allo scopo. Se non vivessimo in una situazione di vera e propria emergenza socio-sanitaria, il naturale destino del cane randagio sarebbe la detenzione presso le strutture di ricovero in attesa dell affidamento a cittadini che ne facciano richiesta. Per far fronte al grido di allarme lanciato dalla gran parte dei Comuni, per la sempre più consistente presenza di cani randagi sul territorio, dovuta al continuo, deplorevole ed annoso fenomeno dell abbandono dei propri animali da parte di cittadini e al proliferare degli stessi animali in maniera esponenziale, è possibile ipotizzare che la cattura dei cani presenti sul territorio con conseguente identificazione ( microchippatura) e sterilizzazione chirurgica, otterrebbe una graduale e costante riduzione della popolazione canina randagia, tenuto conto che la vita media di un cane randagio non supera i 3 4 anni. Gli animali, dopo essere stati sottoposti all intervento chirurgico e ad un congruo periodo post-operatorio, verranno reimmessi sul territorio di cattura. Non potranno far parte di questo progetto gli animali che hanno aggredito persone e che comunque manifestano caratteri di aggressività, costituendo pericolo per la pubblica incolumità; 1

2 il destino di questi animali è il solo ricovero. In prima battuta dovranno essere catturate le cagne gravide e quelle in estro (queste ultime sono frequentemente causa dell incremento dell aggressività dei maschi e favoriscono la costituzione di branchi pericolosi per la pubblica incolumità). E opportuno prevedere anche la sterilizzazione chirurgica dei cani maschi, al fine di ridurre il livello di aggressività degli stessi e avere comunque sul territorio animali non fertili. In alternativa alla sterilizzazione chirurgica è possibile ricorrere anche alla immunosterilizzazione oggi sperimentale attraverso la somministrazione sul campo di un vaccino che impedisce la fecondazione dell ovulo. Si tratta però di un intervento non definitivo in quanto la durata dell effetto è di circa 2 anni e comunque non interrompe i calori nelle femmine. - Riferimenti normativi: 1. Circolare Ministero della Salute Direzione Generale della Sanità Pubblica Veterinaria, degli Alimenti e Nutrizione del 14 maggio 2001 (che si allega in copia): L eccessiva proliferazione canina, determinata dalla riproduzione naturale dei cani liberi e vaganti, incontrollabile e incontrollata, ha notevolmente incrementato il randagismo. Questa realtà ha indotto gli Amministratori locali a ricercare soluzioni alternative individuate nell ipoteso del così detto cane di quartiere. In concreto si tratta di catturare i cani randagi, curarli, tatuarli, sterilizzarli e reimmeterli sullo stesso territorio dal quale sono stati prelevati; con l obiettivo che detti cani hanno la possibilità di sopravvivere. In relazione alla loro notevole capacità di adattamento e considerato il fatto che la gente del quartiere, non dovendosi attribuire l onere della responsabilità della proprietà del cane, si adopererà per procurare al tradizionale amico dell Uomo i parametri minimi di convivenza: alimenti ed alloggio di fortuna. Quest ultima ipotesi, per quanto raccomandata da parte delle Autorità regionali e nazionali non appare tuttavia risolutiva, soprattutto quando il numero dei cani di quartiere è rilevante. Né può essere assunta come misura definitiva perché comunque non consente il raggiungimento dell obiettivo sancito dalla legge in parola, cioè la eliminazione del randagismo: essa rappresenta tuttavia un rimedio necessario, ma temporaneo al dilagare del fenomeno

3 2. Deliberazione di Giunta Regionale del 17 dicembre 1996 n avente come oggetto: Art. 5,2 c. della Legge Regionale 12/95: intervento per il controllo delle nascite degli animali d affezione atti a contenere l emergenza randagismo; attuazione progetti connessi: direttiva regionale. 3. E necessario che ciascun Sindaco adotti una propria Ordinanza Sindacale che, per motivi contingibili ed urgenti, al fine di scongiurare un incremento della popolazione canina randagia, disponga la reimmissione sul proprio territorio dei cani sterilizzati, con validità temporale. - Durata del progetto: 5 anni dal 2006 al 2011;.- Coordinatore del progetto: dott. Ignazio Dimauro in qualità di Direttore del Dipartimento di Prevenzione ed il dott. Gennaro Capriuolo in qualità di direttore del Servizio Veterinario Area Sanità Animale ; esecuzione del progetto a cura del personale medico veterinario ed agente tecnico del Servizio Veterinario Area Sanità Animale dei Distretti di Barletta e Trani- Bisceglie ( dott. Pomo Luigi Dott. Greco Antonio Dott.ssa Rubini Angela Rosa AA.TT. Mazzone Luciano e Riondino Ruggiero ) in collaborazione con i vigili urbani dei locali comandi e con le Associazioni protezioniste riconosciute dalla regione. Collaborazione del medico veterinario convenzionato con il Comune di Barletta ( dott. Roberto Falcone ) Responsabile sanitario del Rifugio per cani Città di Barletta. Il personale medico veterinario impegnato per tale progetto potrà essere incrementato qualora l Azienda U.S.L. BAT/1 procedesse all assunzione di altro personale. -Protocollo operativo del progetto: le segnalazioni circa la presenza di branchi di cani devono pervenire ai locali Comandi di Polizia municipale tale segnalazioni vengono trasmesse a mezzo fax al Servizio Veterinario Area Sanità Animale Distretto di Barletta ( tel: fax: ) a cui farà seguito la cattura dei cani randagi segnalati. Il personale dipendente o la ditta convenzionata con questa Amministrazione procederà alla cattura dei cani con il successivo trasferimento degli stessi presso i box di ricovero esistenti nel rifugio per cani di Barletta per essere sterilizzati il giorno successivo; qualora fosse 3

4 possibile, l intervento di sterilizzazione potrà essere effettuato immediatamente dopo la cattura. E possibile prevedere che le Associazioni animaliste riconosciute possano direttamente consegnare i cani da operare previo accordo telefonico, ed essere, subito dopo l intervento di sterilizzazione riconsegnati; in questi casi la degenza post-operatoria viene curata dagli animalisti. All atto della riconsegna del cane sul territorio verrà trasmessa dall Ufficio Veterinario, una certificazione ( scheda segnaletica ) al Comune di appartenenza dell animale nella quale che lo stesso non rientra nell elenco dei cani aggressivi previsti dall Ordinanza Ministeriale del 3 ottobre 2005 avente come oggetto : tutela della incolumità pubblica dall aggressività dei cani. L ambulatorio veterinario di Barletta ( denominato ambulatorio veterinario auslbat/1 n.1 ) sarà a disposizione delle richieste provenienti dai Comuni di : Barletta Margherita Trnitapoli S.- Ferdinando ; L ambualtorio veterinario di Trani ( denominato ambulatorio auslbat/1 n.2 ) sarà a disposizione dei Comuni di Trani Bisceglie Andria ; Con l attivazione del terzo ambulatorio chirurgico veterinario ubicato a Canosa, i cui locali sono stati già individuati, richiedono solamente delle piccole modifiche per adattarlo allo scopo previo rilascio della prescritta Autorizzazione Sanitaria; la struttura veterinaria verrà messa a disposizione dei Comuni della fascia murgiana dell AUSL BAT/1. In tal caso il personale veterinario impegnato per la gestione dell ambulatorio veterinario saranno i dottori Serlenga Luigi e Sorice Vincenzo. Tale ambulatorio sarà a disposizione dei Comuni di Canosa Minervino Spinazzola. Ogni intervento verrà registrato sull apposito registro generale delle sterilizzazioni già in uso presso la sede del Dir. II liv. del Servizio Veterinario Area Sanità Animale. - Attrezzature e materiali utilizzati per la realizzazione del progetto: Saranno utilizzati gli ambulatori già operanti presso i distretti di Barletta e Trani- Bisceglie, nonché quello di Canosa non appena sarà approntato, e un automezzo Fiorino adibito alla cattura dei cani randagi. E necessario che le Amministrazioni Comunali di Barletta e Trani e Canosa, ove ricadono gli ambulatori chirurgici veterinari della AUSL, mettano a disposizione complessivamente 18 box singoli ove far ricoverare i cani sottoposti ad intervento chirurgico. Per tale scopo, nelle Città ove

5 sono presenti strutture di ricovero, si potrebbe prevedere l utilizzo di box per i cani operati provenienti dal proprio territorio. - Frequenza e calendarizzazione interventi di sterilizzazione chirurgica Tenuto conto degli attuali carichi di lavoro del personale sanitario dei Distretti di Barletta e Trani- Bisceglie, delle attrezzature disponibili presso gli ambulatori veterinari e della ricezione in termini di box da utilizzare per la degenza pre e post-operatoria, in prima battuta verranno garantite 18 sterilizzazioni settimanali così divise: o o o 7 presso l ambulatorio di Barletta 7 presso l ambulatorio di Trani 4 presso l ambulatorio di Canosa - Informazione alla Cittadinanza Le Comunità vanno informate con manifesti o altri strumenti che si vorranno adottare, circa i contenuti di tale progetto affinché siano anch esse parte attiva nella realizzazione dell obiettivo. - Costi per la realizzazione del progetto: ( i costi sono riferiti al singolo animale) Costi a carico dei Comuni 1. Spese di mantenimento dei cani nel corso della degenza pre e post-operatoria presso i box di ricovero del Rifugio dei Comuni di Barletta e Trani ( da concordare direttamente tra i Comuni interessati) 2. Costo del microchip: 5 euro (è possibile ipotizzare che sia la AUSL a provvedere all acquisto per tutti i Comuni con rimborso periodico) Costi a carico della AUSLBAT/1: 1. farmaco per la sedazione qualora risultasse impossibile la cattura con mezzi tradizionali: 12 Euro 2. farmaco per anestesia generale: 21 euro 3. materiale di consumo: 15 Euro 4. varie: 10 Euro 5. attivazione del terzo ambulatorio veterinario chirurgico presso Canosa 5

6 Verifica efficacia del progetto: Annualmente verrà redatto un prospetto dal quale si potrà ricavare il numero degli animali sterilizzati, Comune per Comune. Tenuto conto che la vita media di un cane randagio non supera i 3-4 anni, è ipotizzabile che con il solo costo iniziale della sterilizzazione ( e senza ulteriore aggravio per le casse comunali qualora l animale dovesse permanere a vita in un rifugio), potremmo ottenere una graduale riduzione della popolazione canina randagia esistente sui territori della BAT/1 Il presente progetto riveste carattere di ordinarietà. Laddove codesta Amministrazione ritenga opportuno potenziare la realizzazione del progetto di che trattasi, si propone di incentivare il personale medico veterinario e di comparto che quindi, al di fuori del normale orario di servizio, ne garantirebbe la riuscita in tempi più ristretti. Pertanto, in base alle determinazioni della Direzione Generale, in un momento successivo si concorderanno gli incentivi economici. A cura del Direttore del Servizio Veterinario Area Sanità Animale ( dott. Gennaro Capriuolo )

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