Tra il 1100 e il 1300 le città rinascono. Le città più antiche riprendono nuova vita. Sorgono nuove città su alture, vicino ai fiumi, vicino a chiese

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Alberta Esposito
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1 XII XIV secolo

2 Tra il 1100 e il 1300 le città rinascono. Le città più antiche riprendono nuova vita. Sorgono nuove città su alture, vicino ai fiumi, vicino a chiese o santuari. La popolazione si sposta nelle città per una vita migliore. Leggi dichiaravano libere le persone che andavano a vivere nelle città.

4 Sono circondate da mura. Non hanno un progetto urbanistico. La piazza è il centro della città. Ce n erano tre.

5 La piazza religiosa

6 La piazza politica

7 La piazza economica

8 Le città erano sottoposte all autorità di un feudatario. Tra l'xi e il XII secolo in molte città si formarono delle associazioni private, chiamate Comuni che si riunivano in assemblea per governare le città. Il Comune in origine indicava un numero ristretto di persone che aveva prestato giuramento comune. All inizio era composto solo da famiglie aristocratiche. Poi ne fecero parte, mercanti, liberi professionisti (notai, banchieri, medici).

9 Questa assemblea prese il nome di consiglio, arengo o parlamento. Il consiglio poi eleggeva i consoli, i quali avevano il compito di far eseguire le decisioni del consiglio. Furono fissati degli Statuti. Fu creato un esercito.

10 I Comuni si proponevano di controllare il governo della città. All'inizio, i consoli affiancano i feudatari nel governo della città. A partire dal secolo XI, i consoli si sostituiscono ai feudatari nel governo delle città. I Comuni acquistano così un potere politico autonomo.

11 I Comuni iniziano ad esercitare dei diritti: 1. Riscuotere delle loro tasse sulle campagne circostanti; 2. Coniare delle loro monete; 3. Imporre tasse (dazi) sulle merci che entravano nelle città; 4. Fare le leggi; 5. Amministrare la giustizia; 6. Avere un loro esercito. 7. Conquistare le terre vicine.

12 I primi Comuni nascono in Italia alla fine dell'xi secolo: sono Milano, Genova, Pisa, Asti e Arezzo. Firenze divenne Comune nel XII secolo. Nell'Italia meridionale lo sviluppo dei Comuni fu ostacolato dalla presenza del regno normanno. I Comuni si svilupparono anche in Francia nelle città, dove c'erano le grandi fiere, e nelle Fiandre, per iniziativa dei mercanti. In Inghilterra, anche se c'erano le condizioni per la nascita dei Comuni per la presenza di una forte classe mercantile, i re normanni a partire da Guglielmo il Conquistatore impedirono la creazione dei Comuni.

13 Il Comune non era un'istituzione democratica: il suo governo non era democratico. Infatti, anche se potevano parteciparvi tutti cittadini maschi, erano escluse le donne, i servi, gli operai e i lavoratori a giornata. Potevano partecipare alle assemblee comunali i maschi maggiorenni, di religione cristiana e in grado di pagare una tassa di ammissione. Mentre nelle città europee la nascita del Comune era sostenuta dai mercanti e liberi professionisti, in Italia la spinta per la costituzione dei Comuni venne spesso dalle famiglie aristocratiche. Inizialmente i capi dei Comuni, i consoli, provenivano dalle famiglie nobili più potenti. Questi Comuni presero il nome di Comuni aristocratici. Essi furono sempre scossi da tutta una serie di guerre interne, nate dalle rivalità tra le famiglie nobiliari.

Tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo, il Comune aristocratico entrò in crisi. Infatti, erano troppo frequenti e troppo forti le lotte tra le famiglie nobiliari.

14 Tra la fine del XII e l'inizio del XIII secolo, il Comune aristocratico entrò in crisi. Infatti, erano troppo frequenti e troppo forti le lotte tra le famiglie nobiliari. Si arrivò perciò alla nomina di un podestà. Di norma il podestà restava in carica un anno e aveva il potere esecutivo, cioè doveva far eseguire le leggi emanate dal consiglio comunale. Il podestà non sempre riuscì a garantire governi tranquilli.

Dal XIII secolo all'interno del Comune podestarile appare una nuova figura, quella del Capitano del Popolo. Egli era il rappresentante del popolo, cioè delle associazioni di mestiere, le corporazioni.

15 Dal XIII secolo all'interno del Comune podestarile appare una nuova figura, quella del Capitano del Popolo. Egli era il rappresentante del popolo, cioè delle associazioni di mestiere, le corporazioni. Il capitano del popolo affiancava e controllava il podestà. Convivevano uno a fianco all'altro un governo aristocratico (podestà) e un governo popolare. I Comuni governati in questo modo presero il nome di Comuni popolari.

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