IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE
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- Arrigo Mazza
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1 IL LAVORO DI CURA DELL ASSISTENTE FAMILIARE NEL QUADRO DELLE POLITICHE REGIONALI PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Carbonia 27 febbraio 2009
2 LA POPOLAZIONE ANZIANA Percentuale della popolazione 75 anni sul totale della popolazione 100,0 95,0 90,0 85, ,0 75,0 70,0 65, Italia Sardegna 2
3 LA DISABILITA Persone con disabilità di 6 anni e più che vivono in famiglia, tassi standardizzati per 100 persone. Anno Sicilia Puglia Calabria Basilicata Campania Sardegna Molise Umbria Abruzzo ITALIA Lazio Marche Toscana Liguria Veneto Piemonte Friuli-Venezia Giulia Lombardia Valle d'aosta Emilia-Romagna Trento Bolzano Fonte: ISTAT, Indagine sulle condizioni di salute e ricorso ai servizi sanitari
4 L INVALIDITA CIVILE Beneficiari di pensioni di invalidità civile: tasso standardizzato (per abitanti) - anno 2005 Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 4
5 L INDENNITA DI ACCOMPAGNAMENTO Beneficiari di indennità di accompagnamento: tasso standardizzato (per abitanti) - Anno 2005 Fonte: Ministero del Lavoro, della Salute e delle Politiche Sociali 5
6 FONDO PER LA NON AUTOSUFFICIENZA Nel 2007 la Regione Sardegna ha istituito il Fondo regionale per la non autosufficienza con la LR 29 maggio 2007, n.2 6
7 LE RISORSE DEL FONDO ANNO 2007 a) Potenziamento assistenza domiciliare b) Sostegno nelle responsabilità di cura c) Azioni di integrazione sociosanitaria d) Piani personalizzati disabilità grave e) Programma sperimentale Ritornare a casa f) Programma assistenti familiari g) Interventi in favore di bisogni particolari Totale
8 FONDO NAZIONALE NON AUTOSUFFICIENZA SARDEGNA ITALIA
9 L INIZIO DEL PERCORSO Legge Regionale 11 maggio 2006, n. 4 art. 17 comma 4 Programma finalizzato a favorire la permanenza delle persone non autosufficienti nella propria casa, sostenere le loro famiglie e incoraggiare l emersione dal lavoro precario e irregolare di coloro che offrono assistenza 9
10 LA DEFINIZIONE Per attività di assistenza familiare si intende il lavoro di cura e aiuto prestato a domicilio da persone singole, non in rapporto di parentela con l assistito, a favore di persone anziane o disabili in situazione di non autosufficienza o di grave perdita dell autonomia, normalmente con esse conviventi 10
11 ANALOGIE E DIFFERENZE L assistente domiciliare ha una formazione più qualificata, orientata ad un intervento complesso ed è normalmente inserito/a in una rete organizzata e stabile di servizi alla persona L assistente familiare occupa, nel contesto più generale dell offerta di servizi di cura domiciliare, spazi di precariato e di instabilità lasciati al libero mercato con un rapporto più personale e diretto con l assistito e normalmente ne prevede la convivenza 11
12 GLI OBIETTIVI Assistere le persone non autosufficienti Sostenere economicamente le famiglie Favorire l incontro tra la domanda e l offerta RETE PUBBLICA ASSISTENTI FAMILIARI Formare le assistenti familiari Favorire l emersione del lavoro irregolare Collegare il lavoro di cura alla rete dei servizi pubblici 12
13 LE DUE FACCE DELLA MEDAGLIA Migliorare la qualità della vita alle persone non autosufficienti Migliorare la qualità del lavoro dell assistente familiare 13
14 LE OCCASIONI DI LAVORO ANZIANI 75 ANNI Piani personalizzati disabilità grave ASSISTENTI FAMILIARI Assistenza domiciliare integrata Programma Ritornare a casa 810 Assistenza domiciliare sociale
15 LE PRIME AZIONI Delibera G.R. 45/24 del 7 novembre 2006 Linee di indirizzo per l istituzione della rete pubblica delle assistenti familiari per il sostegno alle persone non autosufficienti Stanziati euro Promossi i Registri pubblici degli assistenti familiari Finanziati progetti sperimentali nei Comuni di Cagliari e Sassari 15
16 LA PROMOZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO 16
17 LA PROMOZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO 17
18 LA PROMOZIONE DEL REGISTRO PUBBLICO 18
19 IL SOSTEGNO NELLE RESPONSABILITA DI CURA Delibera G.R. 44/13 del 31 ottobre 2007 Contributo economico di 3.000,00 all anno Età superiore ai 65 anni Disabilità grave (art. 3 comma 3 L. 104/92) Elevato punteggio nella scala di valutazione multidimensionale ISEE non superiore ad ,00 annui Regolare contratto di lavoro per un minimo di 6 ore giornaliere per 6 giorni Iscrizione dell assistente familiare al registro pubblico Impegno a partecipare ai programmi di formazione che saranno promossi Stanziati di euro 19
20 LA RETE PUBBLICA DELLE ASSISTENTI FAMILIARI informazione sulle opportunità offerte dai programmi regionali assistenza e consulenza per la stipula di contratti di lavoro e la gestione degli aspetti previdenziali e assicurativi attivazione, promozione e gestione del registro pubblico delle assistenti familiari attività formative orientate all acquisizione di competenze di base, di competenze riferite alla cura della persona e allo sviluppo di capacità relazionali e comunicative Stanziati di euro 20
21 L INTESA CON IL DIPARTIMENTO Il 20 settembre 2007 viene approvato in Conferenza Stato - Regioni il protocollo d intesa concernente la qualificazione del lavoro di cura delle assistenti familiari A novembre 2007 viene firmato l accordo attuativo tra Regione, Dipartimento per le politiche della famiglia e Ministero della Salute che trasferisce euro 21
22 IL POTENZIAMENTO DELLA RETE PUBBLICA Delibera G.R. 48/6 del 9 settembre 2008 Acquisizione, da parte degli Uffici di Piano, di personale con adeguate competenze nel segretariato sociale, nella stipula di contratti per il lavoro familiare, nella gestione degli aspetti previdenziali ed assicurativi dei contratti, che collabori in maniera organica e continuativa con i Punti Unici di Accesso (PUA) per tutte le attività, anche amministrative, correlate alla condizione di non autosufficienza. Stanziati euro (intesa tra Regione e Dipartimento politiche per la famiglia) 22
23 IL FINANZIAMENTO DEI PROGETTI
24 LE RISORSE IMPEGNATE 2006 Istituzione dei registri distrettuali Progetti pilota Comuni di Cagliari e Sassari Azioni di promozione su scala regionale Progetti per azioni di informazione e qualificazione Azioni di promozione su scala regionale Potenziamento della rete pubblica assist. fam. (A.S.) Ulteriore sviluppo della rete pubblica Potenziamento della rete pubblica assist. fam. (A.S.) Finanziaria 2009??? 24
25 LA PRESENZA DEI REGISTRI PUBBLICI Registro esistente Registro in corso di predisposizione Registro NON esistente 25
26 LE OPPORTUNITA La presenza dei CESIL e dei patronati L assunzione di personale dedicato al raccordo con i temi della non autosufficienza Coinvolgimento di altri soggetti nell organizzazione delle attività (scuole, associazioni, volontariato) Multidisciplinarietà del percorso formativo costruito in relazione alle peculiarità dei singoli territori e all acquisizione di pratica Il monitoraggio della rete degli assistenti familiari (revisione periodica, valutazione criteri accesso ecc.) 26
27 LE AREE DI MIGLIORAMENTO Maggiore confronto nel territorio sulla definizione delle modalità organizzative Maggiore aderenza ai criteri d accesso previsti nelle linee di indirizzo regionale Maggiore coinvolgimento delle Aziende sanitarie locali e maggiore informazione nel territorio Maggiore accompagnamento nell incontro tra domanda e offerta Maggiore integrazione con i servizi di mediazione e di inserimento lavorativo 27
28 LE PROSPETTIVE FUTURE Istituzione dei registri pubblici in tutti i distretti Creazione di un unico registro pubblico regionale degli assistenti familiari con la messa in rete di tutte le informazioni Uniformità dei percorsi formativi e definizione delle competenze da acquisire Rafforzamento delle iniziative finalizzate a legalizzare e a proteggere il lavoro di cura Monitoraggio dei risultati sull intero territorio regionale e valutazione dell efficacia del programma 28
29 Grazie per l attenzione. Paolo Demuru Assessorato Igiene, Sanità e Assistenza Sociale Direzione Generale delle Politiche Sociali 29
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