3 - Variabili. Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java. Paolo Milazzo
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- Umberto Valle
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1 3 - Variabili Programmazione e analisi di dati Modulo A: Programmazione in Java Paolo Milazzo Dipartimento di Informatica, Università di Pisa milazzo milazzo di.unipi.it Corso di Laurea Magistrale in Informatica Umanistica A.A. 2013/2014 Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
2 Espressioni aritmetiche (1) Nel programma HelloWord abbiamo usato il comando System.out.println() per stampare una stringa public class HelloWorld { public static void main ( String [] args ) { // visualizza un messaggio di saluto System. out. println (" Hello World!"); Possiamo in realtà stampare tanti altri tipi di valori Ad esempio, possiamo stampare il risultato di una espressione Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
3 Espressioni aritmetiche (2) Consideriamo il seguente programma che calcola l area di un triangolo di base 5 cm e altezza 10 cm public class AreaTriangolo { public static void main ( String [] args ) { System. out. println (5*10/2); Il programma risolve l espressione 5*10/2 e stampa il risultato a video Nota: * rappresenta l operazione di moltiplicazione Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
4 Espressioni aritmetiche (3) Le espressioni aritmetiche più semplici sono costituite da singoli letterali Letterali interi: 3425, 12, -34, 0, -4, 34, -1234,... Letterali frazionari: 3.4, 5.2, -0.1, 0.0, , ,... Espressioni più complesse si ottengono utilizzando operatori artimetici moltiplicazione * divisione / modulo % (resto della divisione tra interi) addizione + sottrazione - Le operazioni sono elencate in ordine decrescente di priorità ossia 3+2*5 fa 13, non 25 Le parentesi tonde cambiano l ordine di valutazione degli operatori ossia (3+2)*5 fa 25 Inoltre, tutti gli operatori sono associativi a sinistra ossia corrisponde a (3+2)+5 quindi 18/6/3 fa 1, non 9 Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
5 Espressioni aritmetiche (4) L operazione di divisione / si comporta diversamente a seconda che sia applicato a letterali interi o frazionari 25/2 = 12 (divisione intera) 25%2 = 1 (resto della divisione intera) 25.0/2.0 = 12.5 (divisione reale) 25.0%2.0 = 1.0 (resto della divisione intera) Una operazione tra un letterale intero e un frazionario viene eseguita come tra due frazionari 25/2.0 = (25/2) = 13.5 (attenzione all ordine di esecuzione delle operazioni) 2 + (25.0/2.0) = 14.5 Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
6 Variabili (1) Modifichiamo il programma che calcola l area di un triangolo introducendo un po di variabili public class AreaTriangolo2 { public static void main ( String [] args ) { int base, altezza ; int area ; base =5; altezza =10; area = base * altezza /2; System. out. println ( area ); Il programma così risulta essere più chiaro: Si capisce meglio quali siano la base e l altezza del triangolo Si capisce meglio che cosa calcola il programma Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
7 Variabili (2) Una variabile è una casella di memoria identificata da un nome Il suo scopo è di contenere un valore di un certo tipo Serve per memorizzare dati durante l esecuzione di un programma Il nome di una variabile (come il nome di una classe o di un metodo) è un identificatore può essere costituito da lettere, numeri e underscore (esempi: num1, i, risultato, costo_tot,...) non deve coincidere con una parola chiave del linguaggio (esempi sbagliati : class, static, int,...) è bene che sia significativo per il programma (meglio base, altezza e area di X1, X2 e X3) Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
8 Variabili (3) In Java ogni variabile deve essere dichiarata prima del suo uso Nella dichiarazione di una variabile se ne specifica il nome e il tipo (o meglio, il tipo dei valori che può contenere) Nell esempio, abbiamo dichirato tre variabili con nomi base, altezza e area, tutte di tipo int (numeri interi) int base, altezza ; int area ; ATTENZIONE! Ogni variabile deve essere dichiarata UNA SOLA VOLTA (la prima volta che compare nel programma) Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
9 Assegnamento Si può memorizzare un valore in una variabile tramite l operazione di assegnamento Il valore da assegnare a una variabile può essere un letterale o il risultato della valutazione di un espressione Esempi di assegnamenti: base =5; altezza =10; area = base * altezza /2; Dall ultimo esempio si può notare che le variabili possono essere usate anche all interno di espressioni I valori di base e altezza vengono letti e usati nell espressione Il risultato dell espressione viene scritto nella variabile area Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
10 Dichiarazione + Assegnamento Prima di poter essere usata (letta) in un espressione una variabile deve: essere stata dichiarata essere stata assegnata almeno una volta (inizializzata) Si può combinare dichiarazione e assegnamento (dichiarazione con inizializzazione). Ad esempio: int base =5; int altezza =10; int area = base * altezza /2 Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
11 Esempio: Calcolo interessi (1) public class Interessi { public static void main ( String [] args ) { double capitale =100000; double tasso =0.05; double interesse ; // calcola l interesse maturato dopo un anno interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // calcola l interesse maturato dopo due anni interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // calcola l interesse maturato dopo tre anni interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // stampa il risultato System. out. print (" Capitale maturato : "); System. out. println ( capitale ); Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
12 Esempio: Calcolo interessi (2) Risultato dell esecuzione: Capitale maturato : In questo esempio: Alcune variabili sono inizializzate nella dichiarazione Le variabili hanno tipo double (virgola mobile a precisione doppia) e le operazioni su tali variabili sono come tra letterali frazionari (divisione reale) Le variabili cambiano valore durante l esecuzione Il nuovo valore di una variabile può essere calcolato a partire dal precedente (capitale=capitale+interesse) Il metodo print() visualizza un messaggio senza andare a capo Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
13 Costanti (1) Nell esempio Interessi la variabile tasso non cambia mai Nella dichiarazione delle variabili che NON DEVONO mai cambiare valore si può utilizzare il modificatore final final double tasso =0.05; Il modificatore final trasforma la variabile in una costante Il compilatore si occuperà di controllare che il valore delle costanti non venga mai modificato (ri-assegnato) dopo essere stato inizializzato. Aggiungere il modificatore final non cambia funzionamento programma... ma serve a prevenire errori di programmazione Si chiede al compilatore di controllare che una variabile non venga ri-assegnata per sbaglio. Sapendo che una variabile non cambierà mai valore, il compilatore può anche eseguire delle ottimizzazioni sull uso di tale variabile... Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
14 Costanti (2) public class Interessi2 { public static void main ( String [] args ) { double capitale =100000; final double tasso =0.05; double interesse ; // calcola l interesse maturato dopo un anno interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // calcola l interesse maturato dopo due anni interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // calcola l interesse maturato dopo tre anni interesse = capitale * tasso ; capitale = capitale + interesse ; // stampa il risultato System. out. print (" Capitale maturato : "); System. out. println ( capitale ); Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
15 Input dall utente (1) Per ricevere valori in input dall utente si usa la classe Scanner, che fa parte della Libreria Standard di Java import java. util. Scanner ; // richiama la classe Scanner public class Somma { public static void main ( String [] args ) { // predispone il programma per la lettura dell input Scanner input = new Scanner ( System. in ); System. out. println (" Inserisci due numeri interi :"); int n1, n2; // attende l inserimento di due numeri e li assegna n1 = input. nextint (); n2 = input. nextint (); // calcola e stampa la somma System. out. print (" Somma : "); System. out. println (n1+n2 ); Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
16 Input dall utente (2) La classe Scanner deve essere richiamata usando la direttiva import prima dell inizio della classe import java. util. Scanner ; L oggetto input (che può essere chiamato anche differentemente) deve essere predisposto (creato) prima di iniziare a chiedere i valori all utente Scanner input = new Scanner ( System. in ); La lettura vera e propria dei valori in input si fa tramite metodi diversi a seconda del tipo dei valori attesi x = input. nextint (); // legge un numero intero y = input. nextdouble (); // legge un numero frazionario Paolo Milazzo (Università di Pisa) Programmazione - Variabili A.A. 2013/ / 16
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