CORSO ESTINTORI Lafranchi Andrea

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1 CORSO ESTINTORI Lafranchi Andrea

2 SCOPO COME COMPORTARSI PER... - ASSICURARE LA VOSTRA INCOLUMITÀ - QUELLA DEGLI ALTRI - RIDURRE I DANNI AL MINIMO In caso di principio d'incendio

3 Svolgimento Durata 240 min. 120 TEORIA Organizzazione dei pompieri in ticino Il fuoco (principi della combustione, classi d incendio, estinguenti) Principi tattici Principi di base del lanciere 120 PRATICA Costruzione e manipolazione degli estintori Esercizi di spegnimento specifici Conclusioni (domande e considerazioni)

4 Impossibile visualizzare l'immagine. Distribuzione dei corpi pompieri urbani (secondo riorganizzazione al ) Alta Leventina Olivone Faido 6 CP cat. A 15 CP cat. B 6 CP cat. C 5 CP cat. Cmont 6 CP cat. D Cevio Maggia Tenero - Contra Locarno Brissago Acquarossa Biasca Bellinzona Cadenazzo Gambarogno Rivera Capriasca Lugano in totale 38 CP 1668 pompieri volontari e 30 professionisti (Biasca, Bellinzona, Locarno, Lugano, Mendrisio e Chiasso) Mendrisio Chiasso Novaggio Caslano Melide

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6 Incendi urbani

7 Incendi di bosco

8 Inquinamenti

9 Interventi su sostanze pericolose

10 Radioprotezione

11 Incidenti e soccorso stradale

12 Salvataggi in terreni ostili

13 Salvataggi di animali

14 Danni dovuti a eventi naturali

15 Disinfestazioni

16 BRUCIA COSA FARE?

17 1. ALLARMARE 2. SALVARE Chiudere porte e finestre 3. SPEGNERE

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19 SISTEMA DI ALLARME CCPB

20 CECAL 118 Pol cant 112 CS Locarno CS Biasca Polizia Città Lugano 118 CS Bellinzona CS Mendrisiotto CS Lugano

21 Perché i pompieri devono essere allarmati (alcuni motivi) Struttura che si basa sul volontariato (a parte il CCP Lugano) generalmente picchetto diurno in caserma solo nei fine-settimana militi al domicilio o sul posto di lavoro picchetto di primo intervento numeroso (8-10) rispetto gli altri enti pacchetti d intervento con veicoli pesanti o speciali Rispetto delle richieste di soccorso degli utenti diminuire il più possibile il tempo tra richiesta al 118 e arrivo dei pompieri Pericoli per utenti, soccorritori, ambiente e beni / Aumento dei danni aumento esponenziale dei pericoli aumento esponenziale dei danni (costi d intervento!!) Richieste da parte di altri enti di pronto intervento sicurezza e sostegno alle autoambulanze (144)

22 Costi dell intervento Gli interventi antincendio dei pompieri sono già coperti dal Fondo Incendi Eventuali ricuperi (negligenze provate) vengono effettuati dal Cantone Antinquinamento e chimico: principio chi inquina paga I maggiori costi d intervento sono stati rilevati là ove vi sono stati ritardi negli allarmi o dove la valutazione del sinistro di competenza dei pompieri è stata effettuata da altri Costi e indennità d intervento per militi, veicoli e attrezzature sono stati definiti dal Consiglio di Stato e dagli assicuratori

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29 Il fuoco Principi della combustione La combustione è una reazione chimica che può svilupparsi a bassa - media - alta velocità. I combustibili sono sostanze capaci di bruciare, cioè in grado di dar luogo alla reazione chimica sopra descritta. Quali tipologie di combustibili possono bruciare? SOLIDI LIQUIDI GASSOSI La combustione può produrre: GAS LUCE CALORE BRACE CENERE FUMO

30 Il fuoco Principi della combustione Gli elementi fondamentali per generare il fuoco sono: il combustibile (solido, liquido o gassoso) il comburente (ad esempio l ossigeno presente nell aria) l energia (fiammifero, fulmine,corto circuito, ) L unione di questi tre elementi da luogo al: TRIANGOLO DEL FUOCO

31 TRIANGOLO DEL FUOCO COMBUSTIBILE

32 COME INTERROMPERE UNA COMBUSTIONE?

33 Il fuoco Principi della combustione, sorgenti d innesco Accensione diretta: quando una fiamma, una scintilla o altro materiale incandescente entra in contatto con un combustibile in presenza di ossigeno (mozzicone, saldature, scariche statiche, lampade ) Accensione indiretta: quando l energia d innesco avviene per conduzione, convezione e irraggiamento termico (temperatura elevata, sfregamento di due materiali, surriscaldamento ) Accensione spontanea: quando il calore viene prodotto dal combustibile stesso a seguito di processi d ossidazione, reazioni chimiche, azioni biologiche, decomposizioni esotermiche (cumuli di carbone, stracci imbevuti di olio, ferro e nichel, fermentazioni vegetali)

34 Il fuoco Cause d incendio più frequenti Guasti elettrici Fulmini Lavori di saldatura Sigarette non spente Scintille Impianti di riscaldamento Dati statistici in CH : Incendi 20`000 annui Morti a causa d incendio 20/ 30 annui Feriti a causa d incendio circa 200 annui Danni valutabili mio annui Causa negligenza 20/30 % Cause dolose 20 % Cause diverse 50% Fiamme libere Fonti di calore

35 Il fuoco Classi di fuoco (norme UNI EN2) Il fuoco è classificato in funzione del tipo di combustibile. L utilizzo di estinguente inadatto può provocare reazioni incontrollate del fuoco. È molto importante capire la classificazione del fuoco.

36 Classi di fuoco (norme UNI EN2) SOLIDI CHE NON FONDONO LEGNA, CARTA, TESSUTI, CARBONE, PLASTICHE Aspetto: BRACE e FIAMMA LIQUIDI & SOLIDI FONDENTI INFIAMMABILI NON MISCIBILI CON ACQUA: PETROLIO, OLI, SOLVENTI, VERNICI, CERE MISCIBILI CON ACQUA: ALCOHOL Aspetto: FIAMMA GAS METANO, PROPANO, ACETILENE, GAS MEDICI O INDUSTRIALI Aspetto: FIAMMA METALLI (DOVE L ACQUA È INEFFICACE E/O PERICOLOSA) POTASSIO, ALLUMINIO, MAGNESIO, TITANIO, LITIO Aspetto: BRACE

37 Classi di fuoco (norme UNI EN2) Installazioni elettriche sotto tensione Rischi elettrici. I fuochi di elettricità non costituiscono una propria classe di fuoco se eliminando la fonte di energia il fuoco si estingue. Isolata la tensione elettrica, il fuoco viene generalmente trattato con le classi determinate dal combustibile interessato. OLI DI COTTURA E GRASSI Classe specifica per oli di cottura e grassi ad alte temperature ( >360 C) utilizzati in grandi quantità nell industria alimentare, ristorazione, che a causa della loro alta temperatura di autoaccensione, presentano importanti difficoltà nello spegnimento. Gli estintori convenzionali non sono adatti e possono provocare ritorni di fiamma, mettendo a rischio l utilizzatore. Per lo spegnimento viene utilizzato un prodotto chimico (wet chemical) che raffredda, solidifica, e isola il combustibile

38 Il fuoco Proprietà degli estinguenti ACQUA L agente estinguente più diffuso Azione estinguente: RAFFREDDAMENTO (assorbimento di calore) SOFFOCAMENTO (sostituzione dell ossigeno con il vapore acqueo) Riduzione dell infiammabilità delle sostanze solubili. Impregnamento dei combustibili solidi. Abbattimento della fiamma e dei fumi Facile reperibilità e costi contenuti Non utilizzabile su sostanze reagenti in modo violento o esplosivo Conducibilità elettrica, possibilità d inquinamento, allagamento

39 Il fuoco Proprietà degli estinguenti ACQUA L agente estinguente più diffuso Azione estinguente: RAFFREDDAMENTO (assorbimento di calore) SOFFOCAMENTO (sostituzione dell ossigeno con il vapore acqueo) Riduzione dell infiammabilità delle sostanze solubili. Impregnamento dei combustibili solidi. Abbattimento della fiamma e dei fumi Facile reperibilità e costi contenuti Non utilizzabile su sostanze reagenti in modo violento o esplosivo Conducibilità elettrica, possibilità d inquinamento, allagamento

40 Il fuoco Proprietà degli estinguenti POLVERI Azione estinguente: SOFFOCAMENTO (decomposizione per effetto delle alte temperature con produzione di anidride carbonica (CO2) e vapore acqueo.) Abbattimento della fiamma per azione meccanica Tossicità modesta o bassa. Nessuna conducibilità elettrica Corrosività su alcuni materiali, (apparecchiature elettroniche)

41 Il fuoco Proprietà degli estinguenti SCHIUMA Costituita da una soluzione di acqua e schiumogeno oppurtunamente areate. Azione estinguente: SOFFOCAMENTO (separazione tra combustibile e ossigeno) RAFFREDDAMENTO (assorbimento di calore) Resistenza al fuoco mantenendo compatta la schiuma Impermeabilità, impedisce il passaggio di gas e vapori Inquinamento idrico Conducibilità elettrica

42 Il fuoco Proprietà degli estinguenti ANIDRIDE CARBONICA (CO2) Gas incolore e inodore, non tossico in sé, ma non respirabile e quindi può provocare la morte per asfissia. Azione estinguente: SOFFOCAMENTO (riduce la concentrazione di ossigeno O2 ) RAFFREDDAMENTO (abbassamento di temperatura (-79 C) del gas liquefatto in espansione nella fase di fuoriuscita dall estintore) Gas dielettrico di natura isolante Non utilizzabile su apparecchiature sensibile a bruschi cambi di temperatura Pericolo di soffocamento, Pericolo di ustione da freddo

43 Impossibile visualizzare l'immagine. IDONEITÀ DEGLI ESTINGUENTI x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE x NON USARE

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45 Tipi di estintori CO2 Polvere Schiuma

46 ESTINTORI Riconosceteli tramite la scritta sull etichetta POLVERE = SOFFOCAMENTO SCHIUMA = SOFFOCAMENTO + RAFFREDDAMENTO CO 2 = SOFFOCAMENTO + RAFFREDDAMENTO CO 2 divoratore di O 1kg=2m 3 + raffreddamento da-70 fino a -120

47 Principi fondamentali Come agire: RIFLETTERE POI AGIRE

48 I piccoli mezzi di spegnimento SONO EFFICACI QUANDO SODDISFANO LE SEGUENTI CONDIZIONI: FORMAZIONE ADEGUATA ABILITÀ NELL IMPIEGO FASE INIZIALE DEL FUOCO

49 TECNICA DI SPEGNIMENTO Vie di fuga sempre libere

50 TECNICA DI SPEGNIMENTO Mai contro vento

51 TECNICA DI SPEGNIMENTO Dal basso verso l alto e dalla periferia

52 TECNICA DI SPEGNIMENTO Con più estintori contemporaneamente

53 TECNICA DI SPEGNIMENTO Sorvegliare il focolaio

54 TECNICA DI SPEGNIMENTO Ripristinare gli estintori

55 CONTROLLO DEGLI ESTINTORI Controlli di manutenzione da eseguire dal proprietario Piombatura Danneggiamento Accessibilità Pulizia

56 REVISIONI E SCADENZE A dipendenza del loro uso A dipendenza dei contratti o la data Ogni volta che la piombatura è rotta Ogni qualvolta viene impiegato

57 Segnaletica complementare Simbologia di sicurezza Posata in modo facilmente visibile Vie di fuga F Installazioni antincendio

58 CONTRASSEGNI

59 IDRANTE

60 DOMANDE?

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