SANTA CATERINA. bollettino parrocchiale. Anno della speranza Marzo 2014 VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE: SÌ O NO?

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1 SANTA CATERINA bollettino parrohiale ANNO V - NUMERO 1 MARZO 2014 Autorizzazione Tribunale di Udine n. 1/2010 del 25/01/2010 Direttore responsabile: Grazia Fuaro Editore: Parrohia di S. Caterina V. e S. G. Boso Via Campoformido n Pasian di Prato (UD) Stampa Centrostampa - Trost Udine Anno della speranza Marzo 2014 VISITA E BENEDIZIONE DELLE FAMIGLIE: SÌ O NO? C ari parrohiani, domenia 30 maggio 2004, solennità di Penteoste, ho fatto il solenne ingresso ome parroo di S. Caterina; sembra ieri, ma sono passati quasi diei anni! Il Codie di Diritto Canonio, al an , presrive: Per poter adempiere diligentemente l uffiio di pastore, il parroo erhi di onosere i fedeli affidati alle sue ure, periò visiti le famiglie S. Caterina è una parrohia di ira 1950 abitanti e 850 famiglie. Nei primi inque anni di parroo, ho fatto per tre volte il giro di tutte le vie della parrohia, suonando tutti i ampanelli, ed entrando nelle ase he mi aoglievano. Nella prima visita, sono entrato in 549 ase, nella seonda in 493 e nella terza, in 472. Cinque anni dopo, l Arivesovo mi affidava una seonda parrohia, ed il 10 maggio 2009, faevo l ingresso ome parroo a Colloredo di Prato. Anhe qui, ho fatto per tre volte il giro di tutte le vie del paese, suonando i ampanelli di tutte le ase. In questi 5 anni, ho sospeso le visite alle famiglie di S. Caterina. Nel frattempo, ho varato la soglia dei 70 anni di età, e sempre più spesso mi fermo a meditare le parole del Salmo 89: Gli anni della nostra vita sono settanta; ottanta per i più robusti passano presto e noi i dileguiamo e nello stesso Salmo: Insegnai a ontare i nostri giorni e giungeremo alla sapienza del uore. Anhe le parole del Salmo 143 mi fanno pensare: L uomo è ome un soffio, i suoi giorni ome ombra he passa. Meditando su queste parole dei Salmi, e on uno sforzo di buona volontà, meroledì 10 aprile 2013 ho dato inizio alla quarta visita e benedizione delle famiglie a S. Caterina, on lo stesso perorso delle prime tre visite; ho proseguito fino al 13 giugno, entrando in 79 ase, poi mi sono fermato. Cosa è suesso? Ho visitato 4 ondomini, dove abitano 40 famiglie; ome al solito, ho suonato tutti i ampanelli. Sono riusito ad entrare in 5 appartamenti. Ho lasiato, però, a tutti gli altri 35 un biglietto he attestava il passaggio del parroo, on i miei numeri di telefono, per una eventuale hiamata suessiva. Risultato: nessun hiamata! Ho letto questo fatto ome un hiaro messaggio: NON CI INTERESSA LA TUA VISITA!. Per questo mi sono bloato e sto riflettendo se, e ome, ontinuare la quarta visita e benedizione. La soietà sta rapidamente ambiando, ome dimostrano anhe i numeri deresenti delle prime tre benedizioni. I ristiani pratianti sono in progressivo alo; è un flusso ontinuo di gente, appartenente ad altre religioni e ulture. Molti, he pur si diono ristiani, non avvertono nessun segno di appartenenza alla propria parrohia di residenza. Capita he i si riordi della parrohia solo se è un morto; ultimamente, neppure per questo! Più di una volta, al itofono, ti senti dire: Chi è lei e he osa vuole? Tutti questi motivi mi fanno riflettere. Mi hiedo: è preferibile ontinuare a suonare tutti i ampanelli, on i risultati di ui sopra, oppure è più giusto visitare le famiglie he espressamente ne fanno rihiesta? Oltre a hiedere al Signore la sapienza del uore, desidererei rievere delle risposte anhe dai parrohiani, per poter riprendere on rinnovato ottimismo la quarta visita e benedizione delle famiglie. Vi saluto ordialmente, e vi auguro, on un po di antiipo, Buona Pasqua. Il Parroo Don Angelo

2 PARLIAMONE Eduare: ompito diffiile ma neessario - mons. Gianpaolo D Agosto M i ha olpito aluni giorni fa quanto ha sritto sul Corriere della sera ( ) il noto studioso Ernesto Galli della Loggia. Iniziava osì il suo artiolo: Abito a Roma nei pressi di una suola (medie e lieo), e all'inizio e alla fine delle lezioni la mia via si riempie di ragazzi. Mi apita osì di asoltare assai spesso le loro hiahiere, gli sambi di battute. Ebbene, quello he mi arriva alle orehie è una ontinua raffia di parolae e di bestemmie, un oeano di turpiloquio. Pratiamente, qualunque sia l'argomento, in una sorta di oazione irrefrenabile dalle loro bohe viene fuori ogni tre parole un'osenità o una parola blasfema. Le ragazze parlo anhe di quattordienni, di quindienni appaiono le più orrive e quasi le più ompiaiute nel pratiare un linguaggio surrile e violento he un tempo sarebbe stato di asa solo nelle aserme o nelle bettole più malfamate. E erando la ausa di questi omportamenti aggiungeva: Il degrado dei omportamenti, dei modi e del linguaggio ha molte origini, ma un suo fulro è di erto il grave indebolimento he da noi hanno onosiuto tutte quelle istituzioni ome la famiglia, la suola, la Chiesa, i partiti, i sindaati, a ui fino a due - tre deenni fa erano affidati la strutturazione ulturale e al tempo stesso il disiplinamento soiale degli individui. Ma queste ose non si onstatano solo a Roma; anhe nella nostra ittà e nei nostri paesi è diffuso questo modo di parlare. E si ti permetti di fare qualhe osservazione, orri spesso il rishio, se non di essere insultato, di sentirti rispondere di interessarti dei tuoi affari. La ausa di tutto questo? Al fondo di tutto questo, alla base di questi omportamenti sta la mananza di eduazione. La prima istituzione hiamata in ausa è la famiglia. È la famiglia il nuleo fondamentale della soietà. È lì, infatti, he si forma l uomo, e nessun altra istituzione può sostituire la famiglia in questo ompito: il faniullo, il ragazzo, il giovane rievono in famiglia gli aiuti neessari a sviluppare ome die il Conilio Vatiano II armoniamente le loro apaità fisihe, morali ed intellettuali, ad aquistare gradualmente un più maturo senso di responsabilità...(ge,n.1). E i genitori, poihé hanno trasmesso la vita ai figli, devono onsiderarsi i prinipali eduatori di essa. Mettere al mondo i figli non può separarsi dall impegno a farli resere non solo fisiamente ma anhe moralmente e spiritualmente. La proreazione si perfezione on l eduazione e nell eduazione, ossia nel far emergere nei figli i tratti di una persona buona, rispettosa, responsabile. Ci sono genitori onsapevoli di questo ruolo osì deisivo per l avvenire dei figli? Certo he i sono, ma non sono la maggioranza, purtroppo! Molti seguono anora (probabilmente senza saperlo!) sull eduazione dei figli le teorie di Benjamin Spok, ossia he i figli devono resere nella spontaneità, senza inibizioni di sorta, senza divieti o ondizionamenti. I risultati di questo tipo di eduazione si possono immaginare! Certe forme di narisismo ed anhe di bullismo possono essere originate da questa eduazione falsata. Lo stesso Spok ha rionosiuto il fallimento di questo tipo di eduazione. Stando a quanto ha sritto reentemente un autore, molti genitori in questi ultimi deenni non sono stati apai di svolgere il loro ruolo di eduatori, e quindi di non aver saputo eduare i figli ai veri valori della vita, perhé innamorati dal mito del giovanilismo, ossia dal bisogno di sentirsi e manifestarsi sempre ome giovani, non disdegnando di riorrere a tutti i truhi della moderna farmaopea. Così faendo, rinuniano al vero ruolo di eduatori, non solo perhé stabilisono oi figli un ruolo di amii, ma anhe perhé diventano (forse inonsapevolmente?) un modello he i figli non aettano. 2

3 In tal modo, ompromettono il ruolo di eduatori e la possibilità stessa di eduare. Infatti, perhé l eduazione si realizzi il genitore non può abdiare al suo ruolo: il genitore non è l amio dei figli, ma il padre e la madre he, ome maestri, on l esperienza delle diverse stagioni della loro vita, on amore e rispetto insegnano ad affrontare i momenti belli e quelli meno belli; diventano osì un punto di riferimento per i loro figli, un modello ui ispirarsi e dal quale apprendere. Altrimenti, si orre il rishio di avere figli immaturi ed irresponsabili. L impegno dei genitori diventa importante per l eduazione religiosa dei figli. Per genitori he si diono ristiani, questo ompito dev essere preminente. Non si può relegare l eduazione ristiana fra gli optionals. Certamente non tutto può fare la famiglia, ma la sua parte è insostituibile. Infatti, è nella famiglia he si impara a pregare, è nella famiglia he si impara il rispetto delle persone e delle ose, è nella famiglia he s impara lo spirito di sarifiio e di apertura al prossimo, è nella famiglia he si impara il senso di responsabilità. Anhe qui oorre rihiamare la regola aurea di ogni eduatore: si edua on l esempio prima he on la parola. Se non è l esempio, le parole adono nel vuoto. Chi è veramente povero? - Mario Pivetta N ei tempi passati eravamo povera gente, il problema del ibo onsisteva nella sarsa nutrizione, la prima eduazione era quella della povertà, rivolta uniamente ai tre elementi essenziali per la vita: l aria, l aqua e il ibo, he si possono riondurre ad uno solo : l ambiente. C è stato il progresso, il problema della nutrizione è ompletamente ambiato: ora si mangia troppo. L eduazione alla povertà non è più, ora siamo aulturati, il ibo viene dal supermerato, l ambiente non i interessa più di tanto, anzi. Fino agli anni Settanta la vita media di un elettrodomestio era di ira venti anni, oggi è quasi diei volte inferiore. Il prinipio si hiama obsolesenza programmata, ioè una progettazione finalizzata a vendere di più riduendo la vita dei prodotti. Il modello di sviluppo e di onsumo attualmente è quello delle soietà rihe. Abbiamo reato una ivilizzazione, quella in ui siamo, figlia del merato e della onorrenza, he ha prodotto un progresso materiale portentoso ed esplosivo. Si produe di più, sempre di più; per buttare via e riomperare il nuovo e lavorare per pagare rate e anora rate. Dobbiamo rivederlo questo nostro modo di vivere. Povero è hi possiede poo, ma veramente povero è hi neessita infinitamente tanto e desidera, e desidera e desidera sempre di più. Abbiamo fatto baldoria per troppi deenni senza aorgeri he il onsumo perpetuo i ha divorato il patrimonio dei beni naturali e noi stessi, nell illusione he le risorse fossero illimitate. La baldoria è finita, dobbiamo pagare il onto. Non si tratta di regredire all uomo delle averne, eravamo povera gente, poveri non miseri. A livello globale l ambiente, nonostante tutto quello he abbiamo ombinato, è in grado di fornire tutto iò he serve per vivere a tutti gli abitanti della terra ma le risorse sono mal distribuite e si verifia he hi ha molto non si ura di hi non ha nulla. Stiamo assistendo a un imponente migrazione di povera gente he, non avendo nulla da perdere, lasia il suo paese per erare un luogo dove poter vivere. È fatale, anhe un gregge di peore si sposta istintivamente dal prato brullo a quello dove l erba è rigogliosa. Noi, he abbiamo la fortuna di vivere in un paese rio, siamo preoupati per quella marea d immigrati ma non è possibile arginarla, sarebbe ome fermare l aqua impetuosa di un fiume in piena, ome fermare un alluvione. Dobbiamo solo prendere atto del fenomeno in orso e imparare a onvivere nel miglior modo possibile. Abbiamo la fortuna di vivere in un paese tra i più belli del mondo, rio di beni storii, artistii e ulturali; la gente è dotata d inventiva, fantasia e arte, il suo lavoro è ovunque apprezzato. Bisogna vivere ontando uniamente su iò di ui disponiamo, rinuniando al superfluo, per avere l essenziale, nel rispetto dell ambiente, primo elemento per trovare la serenità e la gioia. 3

4 SEGNI DI SPERANZA E la gente si hiedeva: hi è ostui? - Marisa Romanello L a folla numerosissima stese i suoi mantelli sulla strada mentre altri tagliavano rami dagli alberi e li stendevano sulla via. La folla he andava innanzi e quella he veniva dietro, gridava: Osanna al figlio di Davide tutta la ittà fu in agitazione e la gente si hiedeva: Chi è ostui? - e la folla rispondeva: Questi è il profeta Gesù, da Nazareth di Galilea. (Matteo 21, 8-11). Queste parole mi tornano alla mente ogniqualvolta vedo piazza S. Pietro straripante di folla he, per lunghe ore e on qualsiasi tempo, attende il Papa, lo alama alla sua omparsa, lo asolta in silenzio, prega on lui e anora lo alama sventolando bandiere e sollevando strisioni. E mi hiedo: hi è questo Franeso venuto dalla fine del mondo? E il vento di speranza, il ui soffio si è fatto sentire forte durante il Conilio? E l uomo inviato dallo Spirito per rinnovare la Chiesa? Oppure è un altra risposta, he io non rieso a trovare? Ho aolto questo Papa on gioia, asolto on stupore i suoi disorsi, leggo i suoi sritti on profondo interesse, ma via via ho provato anhe altri sentimenti: tristezza per le molte strumentali interpretazioni delle sue parole, quasi fossero del tutto nuove rispetto a quelle dette finora dalla Chiesa; sdegno per le ritihe rivolte alle sue selte di povertà e di rinunia ai segni del potere, ome se on il suo stile di vita volesse anellare non solo una tradizione ma anhe i fondamenti stessi della tradizione; delusione per il silenzio delle gerarhie elesiastihe, spesso inapai di inarnare e diffondere il suo messaggio. Mi hiedo anora: hi è ostui? E trovo una risposta nel Vangelo: Egli è qui per la aduta e la risurrezione di molti in Israele e ome segno di ontraddizione, perhé siano svelati i pensieri di molti. (Lua 2,34-35). Voglio sperare sia la risposta giusta. DALLA PARROCCHIA Anhe noi da Don Boso - Gabriella Titolo D on Boso mi è sempre stato simpatio. Quando ho iniziato a antare a messa, mi piaeva guardare la sua immagine appesa sulla parete di fronte: il suo sguardo dole e profondo mi ispirava pae e tranquillità. Dopo l'ultimo restyling della hiesa quel quadro non è più là (e mi dispiae...) ma io ho ugualmente sempre davanti gli ohi il viso di S. Giovanni Boso. Quando ho saputo he le sue reliquie sarebbero arrivate a Udine e he in suo onore i sarebbe stata una elebrazione per i bambini alle 17 del pomeriggio di venerdì, quando nella nostra parrohia teniamo le lezioni di atehismo, ho pensato he avrei voluto esseri. Era un'oasione unia e la oinidenza degli orari e del giorno l'ho interpretata ome un segno da non trasurare. Ho osì laniato ai miei bambini l'idea di andare assieme, on l'autobus, fino in Duomo e girato la proposta a tutti gli altri genitori. Idea aolta! E quindi abbiamo effettuato la "trasferta". Arrivati sulle salinate del Duomo, on nostra 4

5 gioia, abbiamo onstatato he 'era già un nutrito gruppetto di bambini della nostra parrohia on i loro genitori e don Angelo. Siamo entrati e siamo andati a vedere la statua del santo situata sotto l'altare e poi i siamo portati nei banhi per la elebrazione. Verso la fine è stato onsegnato a tutti, grandi e pioli, bambini ed adulti, un foglietto olorato ed una penna per poter srivere un desiderio da rihiedere a don Boso, osa he anhe lui fee on i suoi ragazzi quando era in vita. Tutti i bigliettini poi, sono stati deposti viino la sua urna. Alla fine della elebrazione abbiamo rivolto al santo la preghiera "di aiutari a seguire on amore il progetto he Dio ha pensato per noi" e siamo stati hiamati, parrohia per parrohia, a fare la foto uffiiale on le reliquie di S. Giovanni Boso. Poi siamo usiti on il messaggio he don Boso rivolge ad ogni giovane: "Se anhe non ti senti di rishiare la vita ome io l'ho rishiata, ti riordo una verità importantissima: la vita, questo grande dono he Dio i ha dato, bisogna spenderla, e spenderla bene. La spenderai bene non hiudendoti nell'egoismo, ma aprendoti all'amore, all'impegno per hi è più povero di te". Giornata per la vita - Daniela Zuliani e Battistina Quarin D omenia 2 febbraio si è tenuta in tutta Italia la "Giornata per la Vita" intitolata "Generare futuro"; si è inoltre rinnovata l iniziativa, ui ha aderito anhe la nostra parrohia, dell offerta di primule sul sagrato della hiesa. Le offerte raolte durante le SS. Messe ( ) e quelle per le primule ( 690,00) a ui si è aggiunta una generosa offerta di 300,00 hanno raggiunto la somma totale di 1.190,00, devoluta al Centro Aiuto alla Vita di Udine per il suo ontinuo impegno di sostegno alle mamme in diffioltà. Abbiamo anhe il piaere di omuniare la felie onlusione del Progetto Aurora iniziato nella primavera del 2013 (sostenuto da 50 benefattori) he i ha onsentito per la terza volta di adottare una mamma in gravidanza e bisognosa di aiuto. La giovane mamma è molto rionosente per il prezioso ontributo he mensilmente rieve ( 160,00 per 18 mesi). Il bambino nato lo sorso agosto, rese vispo e sano per la gioia del fratellino di 3 anni e dei suoi genitori; la famiglia sta superando la fase drammatia dello sorso anno (senza asa e senza lavoro) e offre un grande esempio di oraggio e fiduia in Dio per aver saputo aogliere on tanto amore il dono di un seondo figlio. Un grazie di uore a tutte le persone he, on generosità e sensibilità, fanno della Parrohia una omunità apae di donare speranza a hi vive momenti di gravi diffioltà. Rendionto del meratino Solidarietà e Fantasia 2013: Le offerte hanno raggiunto omplessivamente l importo di 3.000,00 he sono state osì ripartite: 2.500,00 a Suor Dora Casa Famiglia di Chiquian Perù, tramite l Assoiazione Pane Condiviso; 500,00 per le opere parrohiali. Il gruppo s inontra il martedì di ogni mese in una sala parrohiale. ITINERARI DI FEDE 5 Portiamo la roe insieme a loro - mons. Tito Solari lo slogan he ha aompagnata la È ampagna quaresimale 2013, proposta dal Centro Missionario Dioesano a favore dell Aridioesi boliviana di Cohabamba, guidata dal salesiano mons. Tito Solari, nativo di Pesariis. In quell oasione, una persona generosa ha onsegnato al parroo la somma di 500,00 affinhé fosse devoluta a mons. Solari, a nome della parrohia. L arivesovo di Cohabamba ha ringraziato on la seguente lettera (he a ausa di un disguido è pervenuta nel mese di diembre). Reverendissimo Signor Parroo, Le invio un ordiale saluto e vengo a ringraziare Lei e la sua Comunità per la generosa offerta di 500, per le opere aritative. Per me è stato un dono prezioso e lo pongo sull altare, perhé il Signore vi benedia sempre.

6 Quando arrivano offerte di questo tipo io ho due strade aperte: una è quella di maneggiare io la donazione e l altra di affidarla a Caritas. In questo aso i sono piste aperte: inondazioni nel Chapare, ragazzi di strada, iehi, bambini abbandonati, appoggio alle mense dei poveri, e. Nel aso in ui mi prenda il privilegio di amministrare io l offerta, mi apro alle neessità, he emergono ontinuamente. I asi sono tanti: un arerato he non ha i mezzi per pagare una pratia; una famiglia numerosa he non arriva a pagare l affitto; un ammalato he non ha l assiurazione; un saerdote he ha un glauoma nell ohio sinistra e la mamma molto grave e mi hiede un appoggio eonomio...in questo momento mi inlino ad aiutare il saerdote, he ha 50 anni e lo sento molto sofferente. Così va la nostra vita da queste parti. Voi mi direte se il mio modo di proedere va bene e la prossima volta (i sarà una prossima volta!) potete definire meglio il destino della vostra offerta. In ogni modo è una osa da tener presente. Quando uno fa una donazione, la offre al Signore. L intermediario he la rieve, assume la grave responsabilità di ompiere la volontà del donante. Davanti a Dio, l offerente avrà tutto il merito, indipendentemente dal fatto he l offerta raggiunga il suo destino. Con il Natale alle porte, al ringraziamento più sinero per il vostro dono, aggiungo i migliori auguri natalizi e vi benedio di uore Con tanta gioia In ammino - Franesa Caniani U na stella, un bagliore notturno, illumina un punto esatto in mezzo alla ampagna della Galizia, in Spagna. Un pastore, proprio in quel punto, sopre la tomba di san Giaomo. È l anno 813. Da allora quel ampo è diventato ampus stellae, il ampo della stella, Compostela. E da allora un fiume inarrestabile di pellegrini provenienti da ogni parte del mondo, perorre a piedi diverse vie per raggiungere la tomba del santo, Iago. Una, la più frequentata, è la via he, da Saint Jean Pied de Port in Frania, superati i Pirenei presso il passo di Ronisvalle, ondue a Pamplona, Burgos e Leon, fino a raggiungere i monti del Bierzo oltre i quali è la meta: Santiago de Compostela. Qualsiasi sia il perorso, svolto in tutto o in parte, passo dopo passo, nel silenzio dell io, avviene l inontro. È un inontro on se stessi, on le proprie apaità e i propri limiti, on le vesihe ai piedi, on la fatia he presto si dimentia, on il peso dello zaino he si fa tutt uno on il orpo, mentre l animo si fa progressivamente più leggero. È un inontro on il ompagno di viaggio, di ui non si onose il nome, he ammina aanto, he dona un sorriso, he a sera siede allo stesso tavolo, he dorme nella stessa stanza, o addirittura nel letto aanto, he si perde e dopo qualhe giorno si ritrova. È un inontro on la natura: on il vento gentile, il ielo mutevole, l aqua ristoratrie, le pietre eterne. È un inontro on la vita, è un inontro on Dio, l artefie di iò he è dentro e fuori di noi, Colui he è pronto a prenderi in braio quando pensiamo di essere soli. Nell animo di hi parte forse non è la onsapevolezza di questo inontro, ma è siuramente la speranza. E, al ritorno, un dono: la apaità di saper rionosere nella vita di ogni giorno tutti gli ingredienti del Cammino di Santiago. È proprio la ertezza di aver rievuto questo dono, quella he mi aompagna da quando ho perorso il mio ammino, l estate sorsa. E, insieme, il forte desiderio e la speranza di poter, un giorno, sandire anora una volta i miei passi nella dimensione dell inontro. 6

7 L angolo del atehismo Gli inontri di atehismo per bambini e ragazzi, sospesi durante le festività pasquali, riprenderanno on il solito orario venerdì 2 maggio e si onluderanno venerdì 30 maggio. Questi gli altri appuntamenti: domenia 6 aprile: S. Messa delle ore presentazione dei bambini della Prima Comunione e onsegna delle vesti venerdì 11 aprile: ore Via Cruis per bambini e ragazzi venerdì 9 maggio: dalle alle onfessioni dei bambini di Prima Comunione e dei loro genitori sabato 10 maggio: ore ritiro a Castellerio per i bambini della Prima Comunione domenia 11 maggio: S. Messa delle ore Prime omunioni sabato 17 maggio: ore Prime Confessioni sabato 25 maggio: ore S. Messa di fine anno atehistio venerdì 30 maggio: ore Rosario per i bambini ed i ragazzi e ore fiaolata dall Istituto La Nostra Famiglia. INFORMAZIONI UTILI Le persone he sono impossibilitate, per motivi d salute, a rearsi in hiesa e desiderano rievere la Santa Comunione nelle festività prinipali o il primo venerdì del mese, sono invitate a farne rihiesta al Parroo (tel ) Le famiglie he lo desiderano, sono invitate a omuniare la presenza di una persona ammalata, affinhé il parroo possa farle visita, eventualmente anhe in ospedale o in asa di riposo. L uffiio parrohiale è aperto nei giorni feriali dalle ore 9.00 alle Tel parr.saterina@alieposta.it Nelle parrohie presiedute da mons. Angelo Rosso e da don Luiano Liusso l orario delle Sante Messe è il seguente: S. Caterina: nei giorni festivi ore , nei giorni feriali ore 8.30 Colloredo di Prato: nei giorni prefestivi ore 18.00, nei giorni festivi ore Pasian di Prato: nei giorni prefestivi ore 19.00, nei giorni festivi ore , nei giorni feriali ore HANNO COLLABORATO Redazione: mons. Angelo Rosso, Mons. Gianpaolo D Agosto, Marisa Romanello, Giulio Greatti, Evaristo Mazzolini Contributi di: Gabriella Titolo, Battistina Quarin, Daniela Zuliani, Mario Pivetta, Franesa Caniani Computer e impaginazione Giaomo Pio, Sarah Ciutto, Frana Romanello Distribuzione Antonio Bastianutti, Palmira Calligaro, Silvano Toffolo, Elena Pillinini, Luia Di Majo, Paola Cinelli, Battistina Quarin, Daniela Zuliani, Silvana Degano, Vanda Pitton, Teresa Tarussio, Erminia Tosone, Silvano Cattivello, Gabriella Titolo, Graziana Zuliani 7

8 CELEBRAZIONI LITURGICHE Riti sari della Pasqua Domenia 13 aprile aprile - TRIDUO PASQUALE Domenia delle Palme Ore 9.00 S. Messa e benedizione dell ulivo in hiesa Ore Benedizione dell ulivo nella Piazza S. G. Boso, proessione fino alla hiesa e S. Messa solenne GIOVEDI SANTO VENERDI SANTO SABATO SANTO Domenia 20 aprile Lunedì 21 aprile Ore 9.30 in Cattedrale l Arivesovo benedie l Olio degli infermi e dei ateumeni, prepara e benedie il Crisma, onelebrando la S. Messa on i saerdoti della Dioesi Ore S. Messa solenne nella Cena del Signore GIORNATA DI DIGIUNO E ASTINENZA Ore elebrazione della Passione del Signore Ore proessione on partenza dalla hiesa di S. Caterina e arrivo alla hiesa di S. Giaomo Dalle ore alle 18.00: onfessioni Ore Veglia pasquale: Benedizione del fuoo e del ero pasquale. Liturgia della parola. Liturgia euaristia. Canta il oro giovanile Pasqua di Risurrezione ore S. Messa ore S. Messa antata dal oro parrohiale SS. Messe on orario festivo Domenia 27 aprile Domenia in Albis Battesimo omunitario Domenia della Divina Miseriordia: al termine della S. Messa delle ore 9,00, esposizione del Santissimo e adorazione. Venerdì 2 maggio ore Inizia la reita del S. Rosario he proseguirà fino al 29 maggio dal lunedì al venerdì; il sabato alle ore 8,05. Si onluderà venerdì 30 alle ore on la fiaolata dall Istituto La nostra Famiglia alla hiesa di Pasian di Prato Domenia 22 giugno e Domenia 5 ottobre ore Battesimo omunitario APPUNTAMENTI E COMUNICAZIONI La Letio Divina, riflessione sulle letture della domenia, si tiene ogni giovedì alle ore presso la parrohia di Pasian di Prato. Dal 10 al 17 giugno le parrohie di S. Caterina, Pasian di Prato e Colloredo di Prato, organizzano un viaggio pellegrinaggio in Spagna (visite a Barellona, Monserrat, Saragozza, Pamplona, Bilbao, S. Sebastian) e in Frania on sosta a Lourdes e visita di Carassonne. Per informazioni e isrizioni rivolgersi al parroo. In Dioesi 8 Giovedì 1 maggio - Festa dei ministranti Sabato 3 maggio - ritorna la tradizionale raolta di indumenti usati, organizzata dalla Caritas Dioesana Venerdì 6 giugno - in Cattedrale veglia dioesana di penteoste per i giovani presieduta dall Arivesovo