Federazione tra Associazioni di Volontariato. 15 febbraio

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1 Federazione tra Associazioni di Volontariato 1

2 Ruolo dei Volontari Le Associazioni di volontariato svolgono all interno del Presidio Regina Margherita e Sant Anna un ruolo importante nel processo di umanizzazione e contribuiscono al miglioramento della qualità della vita in ospedale. 2

3 La Federazione Nei presidi Regina Margherita e Sant Anna sono presenti diverse tipologie di organizzazioni, di cui la maggior parte aderisce alla Federazione tra Associazioni di Volontari che concorre a migliorare le comunicazioni ed a promuovere scambi di esperienze fra le Associazioni aderenti. 3

4 Le organizzazioni Nei presidi Regina Margherita e Sant Anna sono presenti: La Federazione fra Volontari con le Associazioni aderenti La Federazione Malattie Rare Altre Associazioni non aderenti alla Federazione fra Volontari Le Fondazioni che grazie alle loro numerose donazioni ed all operato dei loro professionisti valorizzano l attività dell Ospedale (Comitato Io sto con il Regina, Fondazione Forma, Fondazione Theodora, Fondazione Uniti per crescere insieme, Fondazione Crescere Insieme al Sant'Anna e Fondazione Medicina a misura di donna). 4

5 Associazioni della Federazione Alcune Associazioni svolgono attività di supporto alle famiglie e di promozione tramite campagne di sensibilizzazione (ACEP, ADISCO, AGD, ALPS, AMICI, ANGEA, APISB, CF, GIGLIO, META, ZEROTRE) Altre Associazioni operano direttamente presso i diversi reparti, con un totale di circa 500 volontari (AABC, ABIO, AITF Bimbi, APISTOM,, CASAOZ, GADOS, UGI, UNITRE, VIP) 5

6 Sant Anna Nel presidio Sant Anna i volontari hanno una funzione di presenza e ascolto e cercano di offrire un supporto alle donne ed alle loro famiglie durante il ricovero e nei successivi controlli ed eventuali terapie. DEA Day Hospital Oncologico Oncologia GADOS Radioterapia 6

7 Sant Anna Ginecologie riunite Prevenzione serena UNITRE Ostetricia media complessità Ostetricia alta complessità 7

8 Regina Margherita Al Regina Margherita i volontari hanno quale denominatore comune il porre il bambino e la sua famiglia al centro delle loro attenzioni. ogni mattina, dal lunedi al venerdì, nell'atrio presso il Punto Accoglienza" istituito dalla Federazione due volontari supportano quanti si mostrano in difficoltà con una struttura che non conoscono. intrattengono i bambini nelle sale gioco e nelle sale d'attesa svolgonoilproprioserviziodisupportoincameraeallettodidegenza in accordo con la struttura le Associazioni collaborano, in situazioni di particolare criticità, al fine di garantire un'assistenza prolungata(sino a 6/9 ore al giorno) prendendosi cura del bambino nel caso in cui il genitore non sia presente o debba assentarsi. 8

9 Regina Margherita Accoglienza ABIO AABC UGI AITF/B CasaOz D.H. Pediatria Specialistica UNITRE Bibliomouse CasaOz Cardiologia AABC VIP* Chirurgia media intensità ABIO VIP* Chirurgia Week Surgery ABIO Chirurgia alta intensità VIP* * VIP operano solo al sabato pomeriggio 9

10 Regina Margherita DEA - OBI CRI VIP* Nefrologia / Dialisi Gastroenterologia Lattanti ABIO Oncoematologia Centro Trapianti UGI* VIP* AITF/B VIP* Neuropsichiatria * UGI: i volontari seguono il bambino durante il percorso terapeutico anche in altri reparti * VIP operano solo al sabato pomeriggio 10

11 Regina Margherita Ortopedia Sala Gessi Pediatria 1 ABIO VIP* Pediatria Malattie infettive ABIO Pediatria d urgenza ABIO VIP* Pneumologia ABIO VIP* S.A.N. ABIO * VIP operano solo al sabato pomeriggio 11

12 Formazione La maggior parte delle associazioni eroga, anche se con modalità specifiche per ognuna, la formazione ai propri volontari Nei corsi ai volontari vengono impartite le nozioni basilari di comportamento verso pazienti, genitori e struttura ospedaliera oltre alle norme igieniche e di sicurezza. 12

13 Formazione Al termine del corso di formazione base il volontario effettua un periodo di tirocinio in ospedale in affiancamento a volontari già attivi per completare il percorso formativo con l indispensabile apprendimento guidato sul campo e un momento di verifica reciproca. Il volontario presta un servizio di tre ore settimanali. Vi sono inoltre iniziative di formazione permanente che prevedono un aggiornamento di tutti i volontari attivi su varie tematiche, sullabasedeibisognidelgruppoodellecondizioniincuiquestosi trova ad operare all interno della struttura ospedaliera. 13

14 I Volontari che prestano servizio nei reparti indossano la divisa scelta dalla propria Associazione con il tesserino di riconoscimento completo di foto ben visibile. appena arrivati in reparto il primo contatto è con il personale ospedaliero, cui si rivolgono per informarsi sui vincoli per ciascuna stanza. si lavano accuratamente le mani prima di iniziare il servizio e più volte durante l attività su indicazione del personale indossano sovrascarpe, mascherine, cappa e guanti. I volontari sono formati per leggere le indicazioni poste all esterno delle camere, in modo da poter indossare i presidi sanitari necessari e chiedere ulteriori informazioni al personale presente in reparto(ad esempio: nel reparto di Pneumologia in tutte le stanze il volontario indossa la cappa verde, che su indicazione del personale in reparto viene gettata prima di uscire dalla stanza del piccolo paziente). nelle stanze dove viene richiesta una certa sterilità,(p.es. SAN/Centro trapianti) indossano i presidi sanitari richiesti e non entrano con il loro abbigliamento, che viene lasciato all esterno della stanza. 14

15 Inoltre La divisa deve essere pulita e indossata dal volontario esclusivamente in ospedale. Ci si cambia presso i locali messi a disposizione dalla struttura sanitaria. La divisa deve essere lavata dopo ogni servizio. Le scarpe indossate sono ad uso esclusivo del servizio in ospedale. Nei reparti e nelle stanze dove è richiesto vengono indossate le sovrascarpe. Il volontario indisposto non si reca al servizio. I giocattoli utilizzati con i bambini vengono disinfettati e riposti in appositi armadi alterminediogniservizio.nonsonopermessipeluchesedaltrigiochidistoffasenon nuovi e destinati ad essere regalati al singolo bambino. In alcuni reparti non è permesso passareungiocodaunastanzaall'altra.ungiocotoccatodaunpazientenonvienedato in mano a un altro paziente prima di essere disinfettato. 15

16 Considerazioni finali Nell'ottica di uno spirito collaborativo consideriamo quest incontro una grande opportunità fornitaci dall Azienda e quindi vi chiediamo: cosa si intenda in linea generale per rischio sanitario riferito all'attività del volontario di definire comuni linee guida a tutela del paziente e del volontario una validazione dei contenuti della formazione erogata da ciascuna Associazione ai propri Volontari di avere aggiornamenti periodici all'interno dei singoli reparti se sia possibile avere una simbologia uniforme che precisi le precauzioni da adottare nei vari reparti. Per esempio alcuni reparti usano sigle come A per possibile contaminazione aerea quindi utilizzo della mascherina e C per contatto quindi utilizzo dei guanti, laddove in oncologia viene usato un simbolo per la mascherina --> 16 16

17 Grazie per l attenzione 17 17

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