Relazione sul turismo sostenibile nel Mediterraneo

Dimensione: px
Iniziare la visualizzazioe della pagina:

Download "Relazione sul turismo sostenibile nel Mediterraneo"

Transcript

1 Relazione sul turismo sostenibile nel Mediterraneo La presente relazione, elaborata dalla relatrice Michèle Sabban (Assemblea delle regioni d'europa, Consiglio regionale dell'ile-de-france/fr), è stata discussa nel corso della 4a riunione della commissione Sviluppo sostenibile (SUDEV) dell'arlem tenutasi il 16 gennaio 2013 e adottata nella 4a sessione plenaria dell'arlem svoltasi a Bruxelles il 18 febbraio CDR _00_02_TRA_TCD EN-SOR/Vit/ci IT

2 - 1 - La regione mediterranea è, nel suo complesso, la principale destinazione turistica mondiale, pur se con notevoli disparità al suo interno. Essa accoglie il 30 % dei turisti in arrivo e riceve il 25 % del reddito globale proveniente dal turismo mondiale. L'80 % dei visitatori proviene dall'europa, principalmente dalla Germania 1. Il turismo svolge un ruolo chiave per lo sviluppo economico della regione ed è un fattore d'integrazione nel processo di globalizzazione, ma al tempo stesso esercita una pressione considerevole sulle risorse naturali e sull'ambiente. I membri dell'arlem concordano pienamente con la richiesta del Comitato delle regioni di sviluppare il turismo in funzione della competitività e della sostenibilità, concetto questo che può essere suddiviso in tre categorie: sostenibilità economica, che garantisca uno sviluppo economico equo ed efficiente in grado di portare crescita alle future generazioni; sostenibilità socioculturale, che sia compatibile con la cultura, i valori e l'identità delle regioni mediterranee; sostenibilità ambientale, che garantisca che lo sviluppo sia compatibile con la preservazione dei processi essenziali, della diversità biologica e delle risorse biologiche 2. Promuovere un turismo sostenibile dal punto di vista ambientale è un compito essenziale, soprattutto in questa parte del mondo in cui il tasso di surriscaldamento globale è il più rapido in assoluto, con tutto ciò che questo implica in termini di desertificazione, diminuzione delle riserve di acqua potabile e perdita di biodiversità. Di conseguenza, la gestione delle risorse idriche, dell'inquinamento e dei rifiuti, nonché la lotta all'erosione del suolo, diventano alcune delle sfide principali aperte dal turismo nella regione del Mediterraneo. Lo dimostra il fatto che nel 2007 il tasso di sfruttamento delle risorse naturali della regione è stato 2,6 volte più veloce del tasso di recupero delle risorse stesse (rispetto alla media mondiale, dove il tasso di sfruttamento è stato di 1,5 più veloce) 1. Inoltre, considerando che il turismo è stato toccato solo marginalmente dalla crisi e che le ricadute della Primavera araba non sembrano dover essere di lunga durata, si prevede un peggioramento della situazione con un numero di turisti in aumento (negli ultimi vent'anni, la regione mediterranea ha registrato l'incremento massimo di turisti in arrivo a livello mondiale) 1, il che avrà probabilmente un impatto preoccupante sull'ambiente. Nel 2010, il settore del turismo (compresi tutti i servizi e gli investimenti collegati) ha rappresentato in media il 10,9 % del PIL, il che lo rende d'importanza vitale per le economie della regione 1 (in termini di posti di lavoro e di contributo alla bilancia commerciale esterna dei paesi mediterranei). Senza il turismo, numerosi paesi della regione si vedrebbero costretti a ridurre drasticamente le importazioni di beni e servizi per riequilibrare la loro bilancia commerciale (in Albania e in Montenegro, ad esempio, il turismo rappresenta più del 50 % delle esportazioni 1 ). Invece in altri settori, ad esempio le infrastrutture, le risorse umane, naturali e culturali o il quadro regolamentare, i paesi del Mediterraneo occupano a livello internazionale una posizione alquanto bassa. Di conseguenza, due delle priorità principali sono i) ridurre al minimo l'impatto ambientale del turismo attraverso una campagna di sensibilizzazione e una gestione più efficace delle risorse e delle 1 2 Robert Lanquar (2011): Il turismo negli 11 paesi del Mediterraneo, relazioni della rete CASE, n. 98/2011, CASE Centro di ricerche economiche e sociali, Varsavia ( 18 gennaio 2013). Parere del Comitato delle regioni L'Europa, prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo, relatore Ramón Luis Valcárcel Siso, adottato nel corso dell'88a sessione plenaria svoltasi il 27 e 28 gennaio 2011 (CdR 342/2010 fin), punto 12.

3 - 2 - infrastrutture, e ii) sviluppare forme alternative di turismo con un impatto più limitato sugli ecosistemi rispetto al modello attualmente predominante di "turismo delle tre S" (Sea, Sand and Sun, ovvero "mare, spiaggia e sole"), legato alla costruzione di campi da golf, piscine e altre strutture. Un altro problema è rappresentato dal fatto che il numero di turisti varia considerevolmente a seconda delle regioni e dei paesi. Alcune zone registrano un'altissima concentrazione di turisti, mentre altre risultano marginalizzate. Ad esempio, la spesa del turismo in entrata è superiore al 20 % del PIL in Libano ma si avvicina allo 0 % in Algeria 1. La risposta alle sfide ambientali sollevate dal turismo pertanto significa anche spostare l'attenzione verso le regioni meno frequentate. Infine, per quanto riguarda il turismo sostenibile, un approccio sostenibile alle culture locali dei paesi ospitanti è un fattore da prendere in considerazione accanto alla sostenibilità ambientale. Nel promuovere un turismo sostenibile è importante ridurre il più possibile l'imposizione della cultura straniera da parte dei visitatori, così come prevenire un'eccessiva commercializzazione della cultura locale. È essenziale che il turismo sostenibile consenta il mantenimento delle tradizioni e non comprometta il patrimonio delle diversità nella regione. Gli enti regionali e locali hanno un ruolo chiave da svolgere nel regolamentare lo sviluppo del turismo e nell'assicurare la sua sostenibilità. 1. Le sfide ambientali poste dal turismo nella regione mediterranea: promuovere un turismo sostenibile e integrato Il turismo si differenzia da molti altri settori economici in quanto il degrado ambientale da esso causato ha un impatto negativo sul suo stesso sviluppo. Se il degrado è tale da rendere una destinazione non più attrattiva ai fini turistici, la regione può perdere un'importante fonte di reddito. Inoltre, la pressione sugli ecosistemi aumenta incessantemente. Il consumo di risorse idriche e di energia spesso supera la capacità di produzione e l'offerta; la raccolta e il trattamento dei rifiuti solidi sono inadeguati; l'urbanizzazione, l'edilizia costiera e la trasformazione degli spazi naturali stanno avendo un profondo impatto sulla biodiversità nel Mediterraneo. Questi problemi sono aggravati dalla salinizzazione del suolo nelle zone costiere, fenomeno particolarmente rilevante in Italia, e dall'agricoltura intensiva, che contribuisce a far progredire rapidamente l'erosione dei suoli. Pertanto, risulta sempre più urgente preservare il terreno e le risorse idriche e, anche se questa non sempre sembra rivelarsi una priorità per i paesi interessati, il sostegno deve provenire dagli enti regionali e locali con l'appoggio dell'unione per il Mediterraneo e delle varie organizzazioni in grado di finanziare i progetti e le infrastrutture necessari. 1.1 La gestione delle risorse idriche: consumo eccessivo, desertificazione, inquinamento dell'acqua e riciclaggio Nella regione mediterranea, il turismo esercita una notevole pressione sulla domanda di risorse idriche e porta ad un esaurimento delle falde freatiche e all'inquinamento dell'acqua.

4 - 3 - In generale, un turista consuma 3 o 4 volte più acqua di un residente locale. Ad esempio, ad Alanya (Turchia) nel 2009 il consumo d'acqua legato al turismo rappresentava il 52 % del consumo totale. Anche nelle zone in cui il consumo non è così alto, la disponibilità di acqua potabile può essere un problema. Ad esempio, nel governatorato di Marsa Matruh (Egitto), a causa della scarsa qualità dell'acqua locale, le forniture sono effettuate attraverso due condutture che deviano l'acqua dalla rete di distribuzione di Alessandria, oppure trasportandola col treno o con un camion cisterna: tutto questo solo per fornire l'acqua in aggiunta necessaria per il turismo. A Gerba (Tunisia), i due impianti di desalinizzazione dell'acqua non bastano per soddisfare l'elevato consumo idrico imposto dal turismo, per cui soluzioni analoghe devono essere introdotte durante l'estate, proprio il periodo in cui il bisogno d'acqua si fa sentire maggiormente 3. La soluzione più recente consiste nell'utilizzare gli impianti di desalinizzazione per produrre acqua potabile. Si tratta tuttavia di una soluzione inadeguata e costosa la quale, anche se con minore impatto rispetto al trasporto di risorse idriche mediante cisterne o condutture, comporta un certo consumo di energia. Nell'intera regione mediterranea, la desalinizzazione di 30 milioni di metri cubi al giorno equivale alla produzione di 5000 MW, vale a dire la capacità di 8-10 centrali a gas a ciclo combinato o di 4-5 centrali nucleari. Inoltre, gli impianti di desalinizzazione rilasciano sia acqua salata sia gas a effetto serra e il loro consumo di energia costituisce un grave problema durante i picchi stagionali nel consumo di elettricità da parte degli impianti turistici e di quelli urbani legati al turismo. A Torremolinos (Spagna), il turismo rappresenta il 40 % del consumo di elettricità, consumo che negli ultimi vent'anni è aumentato del 169 %. Ad Alanya (Turchia), il consumo di elettricità è aumentato del 208 % tra il 2000 e il 2008 e il turismo ne è responsabile per il 21 %. Inoltre, i consumi a volte raddoppiano o triplicano nelle zone turistiche durante i picchi stagionali. L'ONG Plan Bleu ha condotto ricerche nella regione e raccomanda di riutilizzare le acque reflue, come metodo in aggiunta alla desalinizzazione. La raccolta e il trattamento delle acque reflue consentirebbe di utilizzare meno energia. Inoltre, in termini di posti di lavoro e formazione, il trattamento delle acque richiede competenze molto simili alla desalinizzazione (tra cui la tecnologia a membrana e l'osmosi inversa), il che significa che i due approcci sono complementari. Le regioni però devono innanzi tutto disporre degli impianti per il trattamento dell'acqua. A Torremolinos tali impianti mancano, nonostante i circa 5 milioni di pernottamenti l'anno. Sulla costa di Tetuan (Marocco), le acque reflue prodotte dal turismo spesso vengono scaricate direttamente in mare senza essere trattate e gli impianti esistenti per il trattamento delle acque risultano ampiamente sovraccarichi. Nel 2000, l'agenzia europea per l'ambiente ha affermato che il turismo rappresentava il 7 % di tutto l'inquinamento presente nel Mare Mediterraneo. In Turchia circa il 90 % degli impianti e l'80 % delle strutture turistiche non dispongono di un trattamento delle acque. Solo il 20 % delle acque reflue del paese viene trattato e solo il 6 % di tutti i rifiuti solidi prodotti in un anno viene eliminato (WWF Turchia, 2002). In Italia, l'80 % delle acque reflue delle 120 città costiere principali viene scaricato nel Mediterraneo senza essere minimamente trattato. 3 Lucia De Stefano (2004): Acqua potabile e turismo nel Mediterraneo, Programma del WWF per il Mediterraneo ( 18 gennaio 2013).

5 - 4 - Il Mar Mediterraneo inoltre, pur costituendo lo 0,7 % della superficie marina globale, riceve il 17 % dell'inquinamento totale da idrocarburi. Si calcola che ogni anno tra e tonnellate di petrolio greggio vengano rilasciate in mare dalle navi che effettuano trasporti marittimi 3. Considerando la lentezza con la quale l'acqua salata si rinnova nel Mediterraneo (circa 80 anni), il trattamento delle acque inquinate è una priorità, soprattutto per il fatto che il Mediterraneo è anche luogo di pesca e di acquacoltura (entrambe una fonte di inquinamento) e perché molti turisti fanno il bagno nelle sue acque. Investire negli impianti di trattamento delle acque permetterebbe pertanto di risolvere una serie di problemi relativi ai servizi igienico-sanitari e alla salute pubblica, all'ambiente (in particolare il rispetto delle aree marine) e alla fornitura di risorse idriche. Un notevole risparmio di risorse idriche è possibile a condizione che, da un lato, il settore del turismo si renda sufficientemente conto della questione e prenda le misure adeguate e, dall'altro, le pubbliche autorità introducano piani per la gestione delle acque. Tali piani devono essere basati su studi comparativi dei costi e dei benefici delle varie opzioni in materia (compresa un'analisi costi-benefici della conservazione delle risorse idriche rispetto a un aumento delle forniture). Inoltre, le politiche che puntano alla gestione della domanda sembrano essere meno costose di quelle incentrate sulla gestione dell'offerta. Gli studi metterebbero altresì in luce i vantaggi insiti nell'assegnazione ottimale delle risorse idriche nei vari settori (consumo interno, turismo, agricoltura, industria) i cui consumi verrebbero di conseguenza regolamentati. Questo potrebbe, ad esempio, fornire una base per costringere le industrie a trattare o pretrattare le acque inquinate che rilasciano. In tale contesto, le autorità pubbliche possono svolgere un ruolo essenziale nel condurre audit, nel centralizzare i dati sulle risorse idriche e sui relativi problemi e nell'assicurare il rispetto delle nuove regole. Quest'ultimo aspetto è fondamentale e assume diverse forme, ad esempio una politica delle acque, la creazione di una capacità amministrativa e istituzionale, un rafforzamento delle competenze e degli incentivi, nonché un inasprimento delle sanzioni. 1.2 Erosione, espansione urbana, perdita di biodiversità e degrado delle zone costiere Una seconda importante sfida è l'elaborazione di piani regionali per migliorare i servizi urbani, regolare la pressione sul suolo e ridurre l'impatto sugli ambienti naturali. Lo sviluppo urbano imposto dal turismo comporta una serie di effetti negativi: 1) degrado delle coste ed erosione del suolo, 2) saturazione dei terreni, e 3) riduzione della terra disponibile per la produzione agricola. 1) Nella regione, il turismo si concentra principalmente lungo le coste, il che comporta un grave problema di erosione delle spiagge. Uno studio del 2001, citato dall'agenzia europea dell'ambiente 4, afferma che tre quarti delle dune sabbiose esistenti tra Spagna e Sicilia sono scomparse a causa dell'urbanizzazione legata allo sviluppo turistico. La costruzione 4 Agenzia europea dell'ambiente (2001): Segnali ambientali.

6 - 5 - d'infrastrutture turistiche troppo vicine alla riva e soprattutto sulle dune prospicienti il mare sta accelerando il processo di erosione delle spiagge. 2) L'urbanizzazione sempre crescente provocata dalla costruzione di alloggi per turisti e lo sviluppo di massa dell'edilizia residenziale a partire dagli anni '90 ha inoltre portato al fenomeno della saturazione dei terreni. Una soglia critica è stata raggiunta in termini di occupazione del suolo lungo km su un totale di km di coste. Lungo la costa di Tetuan, solo il 12,5 % delle rive si trova ancora nelle sue condizioni "naturali", a causa dello sviluppo residenziale e dei progetti edilizi intorno ai campi da golf. A Torremolinos, l'85 % della superficie totale è urbanizzata e restano solo 10 ettari di area edificabile. 3) In tutta la regione mediterranea, l'ammontare di terra coltivabile pro capite è diminuita di un quarto dal 1990 e di circa la metà negli ultimi 40 anni. La cifra attuale è solo di 0,2 ettari pro capite. Nonostante nuovi terreni siano stati messi a coltura, la superficie totale è scesa del 7 % dal 1990 a oggi. La perdita di terre coltivabili può essere spiegata attraverso una serie di fattori, tra cui l'erosione, l'infertilità e l'urbanizzazione. Tale perdita risulta spesso irreversibile. Inoltre, occorre adottare iniziative per ridurre la vulnerabilità delle aree urbane ai cambiamenti climatici e per introdurre standard di pianificazione e di costruzione che tengano conto dei loro effetti a lungo termine. Vanno altresì prese misure per limitare l'espansione urbana (cercando di fare pieno uso del tessuto urbano esistente, utilizzando gli ex siti industriali e incrementando la densità nelle zone a densità bassa) e per sviluppare un assetto urbano e un'architettura sostenibili riducendo l'impronta ecologica degli edifici, rivedendo la mobilità (pedoni, ciclisti, mezzi pubblici) e promuovendo la diversità funzionale. Adeguamenti di questo genere devono ovviamente basarsi sui principi dello sviluppo sostenibile, compreso il recupero e il riutilizzo delle risorse idriche e dei rifiuti di qualsiasi tipo, nonché l'uso delle fonti rinnovabili di energia. 1.3 Trasporti Il settore del turismo è responsabile di circa il 5,3 % di tutte le emissioni di gas a effetto serra; il 75 % di tali emissioni è prodotto dai trasporti, che sono la principale fonte di inquinamento atmosferico associata al turismo. È dunque importante rendere prioritari i modi di trasporto non inquinanti o che consumano meno energia. Il trasporto aereo è di gran lunga il modo di trasporto più inquinante, tuttavia sono spesso gli stessi governi a promuoverlo rispetto alle ferrovie. Dal 1970, c'è stato un aumento del 5 % o del 6 % nel numero di voli all'anno, dovuto principalmente ad una notevole diminuzione del prezzo dei biglietti. A causa della loro notevole impronta ecologica, anche i modi individuali di trasporto devono essere oggetto di una particolare attenzione. Uno studio prodotto dall'ifen (Istituto francese per l'ambiente) nell'agosto 2007 mostra che i viaggi in auto effettuati dai cittadini nei fine settimana o durante le ferie rappresentano, da soli, il 16 % del totale delle emissioni annuali di CO 2 prodotte in Francia dai mezzi privati. Inoltre, anche se solo il 7 % dei turisti viaggia in aereo, il trasporto aereo è responsabile del

7 % delle emissioni di gas a effetto serra legate al turismo. Il 42 % di tali emissioni, oltretutto, viene prodotto dai voli a lunga distanza, che rappresentano solo il 2 % del totale degli spostamenti. Gli incentivi nel campo dei trasporti devono pertanto puntare ad una serie di destinatari diversi, in particolare: gli enti locali, affinché siano invogliati a introdurre modi di trasporto più efficienti a livello energetico (ferrovie, tram, bicicletta), a promuovere i mezzi pubblici e a limitare l'accesso delle auto in alcuni luoghi; il settore turistico, affinché promuova attività ecologiche (ad esempio canoa e kayak piuttosto che moto d'acqua); l'industria automobilistica e quella aeronautica, affinché sviluppino forme meno inquinanti di trasporto. 1.4 Rifiuti C'è un bisogno sempre più impellente di sviluppare strutture per la gestione dei rifiuti solidi urbani, non solo a causa del tasso di crescita demografica, rimasto elevato nei paesi del Sud del Mediterraneo, ma anche perché le destinazioni turistiche registrano un aumento significativo della densità di popolazione nei mesi estivi (ad agosto, per esempio, la popolazione di Torremolinos passa da abitanti per km 2 a per km 2 ), e perché i turisti producono molti più rifiuti solidi dei residenti permanenti (ad esempio, a Cabras un turista produce una media di 7 kg di rifiuti al giorno, contro gli 0,5 kg dei residenti), mentre il riciclaggio spesso risulta poco sviluppato in questa zona. Le crociere nel Mediterraneo sono, in quanto tali, una fonte di notevoli problemi ambientali, tra cui l'inquinamento del mare e delle coste e la distruzione dei fondali. Una sola nave da crociera produce circa 50 tonnellate di rifiuti solidi all'anno, 7 milioni e mezzo di litri di rifiuti liquidi, litri di acque reflue provenienti dagli impianti igienico-sanitari e litri di acque reflue provenienti da cucina e ristorante. La mancanza di investimenti nella raccolta, nello stoccaggio e nella gestione dei rifiuti comporta gravi problemi di salute pubblica e provoca inquinamento dei suoli e dell'acqua potabile. Occorre pertanto definire procedure per la raccolta differenziata e il riciclaggio dei rifiuti, sia nelle abitazioni private sia negli alloggi turistici. Tutte le categorie professionali interessate del settore (lavoratori, industriali, commercianti e rappresentanti eletti) devono essere pienamente informate sui vari problemi e informarne a loro volta i turisti. È altresì importante sviluppare servizi pubblici di riciclaggio e introdurre una migliore gestione dei rifiuti. Infine, il carattere stagionale dell'attività turistica spiega perché si è restii a introdurre misure in questo campo. È dunque necessario pensare alla gestione dei rifiuti nel suo complesso piuttosto che gestire separatamente i rifiuti prodotti dalla sola attività turistica. 1.5 Biodiversità Nella maggior parte dei paesi mediterranei, la costruzione d'infrastrutture lungo le coste ha distrutto le dune sabbiose e ridotto la biodiversità delle specie vegetali presenti sulle rive.

8 - 7 - Il turismo intensivo contribuisce inoltre al degrado di talune zone umide sensibili vicino ai centri turistici nevralgici. Già nel 1996, in una relazione elaborata dall'ocse e dalla IUCN (Unione internazionale per la conservazione della natura) 5 si affermava che "dal 1900 ad oggi, il mondo potrebbe aver perso il 50 % delle zone umide esistenti". Attualmente, la perdita delle zone umide è stata quasi totale in alcune zone. La Francia, la Grecia, l'italia e la Spagna sono paesi particolarmente colpiti, ma la situazione risulta più critica nei paesi del Sud del Mediterraneo, ad esempio lungo la costa di Tetuan. La scomparsa di questi habitat naturali si accompagna ad una diminuzione di un gran numero di specie che hanno bisogno di questo ambiente per sopravvivere: il numero di uccelli acquatici si è ridotto di più della metà negli ultimi 20 anni e un quarto delle specie che vivono in queste zone sono minacciate di estinzione. Per quanto concerne la biodiversità marina, una valutazione condotta dall'agenzia europea dell'ambiente nel ha mostrato che almeno il 50 % dei rettili (tartarughe) e dei pesci presenti nei mari d'europa è in pericolo. Per le altre specie la situazione o non si conosce oppure, come nel caso di una esigua minoranza di specie ittiche, è favorevole. Nessuna delle specie di rettili o invertebrati prese in considerazione è fuori pericolo. Infine, mancano dati sufficienti per stabilire la situazione del 70 % delle specie di mammiferi (anch'esse minacciate) e di invertebrati. Anche la nautica e altre attività di svago in mare sono fattori di perdita della biodiversità, e comportano il deterioramento delle praterie marine (posidonia e specie coralligene), contribuiscono alla diminuzione della popolazione di tartarughe marine in quanto distruggono i luoghi di nidificazione e rappresentano una minaccia alla popolazione di foche monache, soprattutto ad Alanya. Secondo l'agenzia europea dell'ambiente, solo il 10 % degli ecosistemi marini europei risulta adeguatamente protetto, mentre il 50 % di essi è minacciato o notevolmente danneggiato, e non si conosce la situazione del restante 40 %. Nelle zone costiere, il 70 % degli habitat marini è stato distrutto oppure parzialmente danneggiato, mentre solo l'8 % resta in buone condizioni. È dunque importante promuovere sport più semplici (ad es. il surf, la vela, il pedalò e il nuoto) e introdurre restrizioni delle attività sopra menzionate nelle aree sensibili. Infine, i turisti devono essere informati circa i pericoli ambientali dei prodotti che utilizzano, comprese le creme solari e i prodotti usati per la manutenzione delle attrezzature. Per fare un esempio, l'associazione Santé Environnement France, che rappresenta medici, ha diffuso una guida gratuita allo sport "ecologico" (Petit guide vert du bio-sportif) 7 in cui dà consigli su come combinare attività sportiva e protezione della salute e dell'ambiente. La guida passa in rassegna i vari sport e i prodotti collegati, al fine di aiutare a capire cosa sia pericoloso per la salute e l'ambiente OCSE/IUCN (1996): Orientamenti destinati alle agenzie di aiuti allo sviluppo per migliorare la conservazione e l'uso sostenibile delle zone umide tropicali e subtropicali, OCSE, Parigi, p. 10 ( 18 gennaio 2013). Agenzia europea dell'ambiente (2010): 10 messaggi per il 2010 Gli ecosistemi marini ( 18 gennaio 2013) gennaio 2013.

9 Migliorare il rapporto globale fra turismo e sviluppo sostenibile Fra il turismo e la protezione degli habitat naturali si può sviluppare un rapporto positivo, come dimostrano le iniziative adottate in Sardegna, dove sono stati elaborati programmi specifici per coloro che desiderano visitare le riserve naturali, e a Rovigno (Croazia), dove gli spazi naturali sono stati adeguatamente tutelati grazie al fatto che la loro conservazione fa parte della politica di assetto territoriale. Pertanto, il rapporto fra turismo e tutela ambientale può migliorare, a condizione che aumenti il senso di responsabilità di tutti i soggetti interessati, che vengano introdotti incentivi di carattere ecologico, che siano adottate norme e programmi strategici basati su di tali aspetti, che si applichino sanzioni in caso di mancato rispetto e infine che vengano ricompensati gli sforzi attraverso marchi e carte ambientali. I partenariati pubblico-privati, gli scambi di buone pratiche e la cooperazione con le associazioni specializzate in questo settore (ad esempio Plan Bleu e il WWF, che possono presentare studi e proposte) sono altrettanto essenziali in questo contesto. Infine, è indispensabile pensare all'ambiente in senso più ampio, vale a dire al di là del quadro turistico, prendendo in considerazione altri settori, ad esempio l'agricoltura e la ristorazione. In tale contesto, uno degli esempi più eloquenti è sicuramente quello di Cirali, in Turchia 8. Questa zona della costa turca è stata trasformata in un modello di sviluppo sostenibile grazie all'attiva partecipazione della comunità locale ai lavori di conservazione e ai benefici economici prodotti dall'ambiente. È stata fondata una cooperativa per la produzione e la commercializzazione di prodotti locali che prevede anche la creazione di un apposito marchio per i prodotti di Cirali, sono state formate delle guide naturalistiche e creati sentieri per le passeggiate. Le attività educative per i turisti, la promozione delle migliori pratiche per la gestione delle aree di nidificazione delle tartarughe marine e il costante monitoraggio delle spiagge hanno notevolmente ridotto i rischi per la specie, fornendo al tempo stesso un incentivo al turismo. Tali attività hanno portato i membri della comunità locale, e soprattutto i giovani, a collaborare. La comunità in generale ha sviluppato un senso di appartenenza e di titolarità che sarà la chiave per il successo a lungo termine del progetto. È opportuno tener presente che lo sviluppo di forme di turismo sostenibili ed ecologicamente responsabili è in definitiva la strada più vantaggiosa da seguire anche da un punto di vista strettamente economico. Infine, il fatto che siano le popolazioni locali, piuttosto che i turisti, a pagare il conto in termini ecologici rende ancor più essenziale coinvolgere i cittadini residenti in questo tipo di sviluppo. 2. Lo sviluppo sostenibile del settore turistico Il turismo può avere un impatto economico, sociale, culturale e ambientale sulle comunità locali e regionali. Esso stimola l'economia, la diversifica quando si basa su un numero relativamente limitato di attività e consente di migliorare le infrastrutture. La sfida consiste pertanto nel trovare i mezzi per sostenere lo sviluppo del turismo sostenibile nelle regioni del Mediterraneo. Come affermano 8 Cfr. WWF Mediterraneo: Un esempio di turismo sostenibile in Turchia, 20 giugno 2002 ( 18 gennaio 2013).

10 - 9 - il Programma delle Nazioni Unite per l'ambiente e l'organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite 9, gli investimenti in un turismo più verde e sostenibile rappresentano un mezzo per creare posti di lavoro e ridurre la povertà, migliorando al tempo stesso i risultati ambientali. Questo comporta l'introduzione di una dimensione locale e regionale volta a facilitare un processo di democrazia partecipativa. Un protocollo congiunto, definito nell'ambito dell'arlem, sarà pertanto necessario per valutare i programmi d'azione specifici. L'ARLEM potrebbe inoltre raccogliere informazioni e incoraggiare i vari soggetti interessati a lavorare insieme per elaborare strategie d'azione a livello locale nella zona del Mediterraneo. È anche importante che la regione si adegui ai cambiamenti del mercato turistico globale, in particolare all'arrivo di turisti dai paesi emergenti. La formazione, le infrastrutture, il sostegno e l'informazione per le PMI sono altri settori in cui gli enti regionali e locali possono intervenire traendo profitto dalle esperienze dei loro omologhi e dal lavoro di organizzazioni quali l'unione per il Mediterraneo (UpM). Gli enti regionali e locali possono pertanto intraprendere una serie di iniziative per promuovere il turismo sostenibile nei loro territori: 2.1 Promuovere l'innovazione, una maggiore attrattiva, la qualità e una crescita produttiva Per raggiungere questo obiettivo risultano necessari lo scambio di buone pratiche tra i diversi soggetti (i modelli forniti dalle associazioni di categoria non dovrebbero, in tale contesto, essere trascurati) e un sostegno concreto a favore delle PMI che consenta a queste ultime di soddisfare le aspettative dei turisti, in particolare per quanto concerne la qualità dei servizi. Un'altra opzione è quella di diversificare i servizi turistici creandoli su misura per i diversi gruppi di destinatari (ad es. anziani in pensione, disabili e studenti). I trasferimenti di tecnologie, che consentono alle imprese di disporre dei servizi di base quali telefono e Internet, e la cooperazione multilivello dovrebbero essere considerate ulteriori soluzioni alternative. 2.2 Gestire le risorse umane Nel 2010, i posti di lavoro legati direttamente o indirettamente al turismo rappresentavano circa il 12 % dell'occupazione totale nella regione (OIL, 2012). Anche se il numero di posti di lavoro non è aumentato allo stesso ritmo del numero di turisti, il turismo rappresenta comunque un impulso essenziale all'occupazione in una regione che soffre costantemente di tassi di disoccupazione elevati, specie tra i giovani (molti posti di lavoro legati al turismo vengono offerti precisamente ai giovani). La gestione delle risorse umane in questo settore dovrebbe pertanto includere l'accesso alla formazione specializzata (in ambiti quali i servizi, le lingue e l'amministrazione) e la creazione di condizioni di lavoro e salariali più attraenti. 9 Cfr. il capitolo sul turismo della relazione sull'economia verde, elaborata congiuntamente dall'unep e dall'unwto (2011), disponibile sul sito (18 gennaio 2013).

11 Sottolineare le qualità specifiche di ciascuna singola destinazione La conservazione del patrimonio è un'altra questione collegata allo sviluppo del turismo. Il turismo culturale è di capitale importanza in molte zone del Mediterraneo. I pellegrinaggi rappresentano un aspetto essenziale in paesi quali Grecia, Israele, Italia, Territori palestinesi occupati, Spagna e Turchia e la loro quota nell'ambito del turismo nel suo complesso a volte raggiunge il 90 %. Organismi quali l'unesco possono fornire alle regioni un'assistenza in questo campo per quanto concerne sia il patrimonio materiale sia quello "immateriale", come le diverse tradizioni e culture. Nella relazione sulla conservazione e la promozione del patrimonio culturale nel Mediterraneo, adottata nella sessione plenaria tenutasi a Bari il 30 gennaio , i membri dell'arlem hanno sottolineato che gli enti regionali e locali possono svolgere un ruolo chiave sia nel proteggere il patrimonio culturale sia nel gestirne efficacemente l'utilizzo. In relazione al turismo, la sfida consiste nel soddisfare la domanda di turisti alla ricerca di esperienze autentiche fornendo loro al tempo stesso servizi più moderni. L'approccio migliore è quindi quello di introdurre standard più rigorosi in materia di pianificazione urbana al fine di preservare l'ambiente e di promuovere le singole regioni a livello nazionale e internazionale. 2.4 Preservare e conservare le risorse È necessario che lo sviluppo del turismo diventi più sostenibile ed efficiente sul piano energetico. La priorità va assegnata agli investimenti nei trasporti e nelle infrastrutture turistiche efficienti da questo punto di vista, riducendo i rifiuti e l'inquinamento, promuovendo la biodiversità e avvalendosi del progresso tecnologico per diminuire le emissioni di gas a effetto serra. Tuttavia, le pubbliche autorità dovranno anche poter contare sul sostegno delle associazioni per la protezione della natura al fine di sensibilizzare i cittadini sulle questioni ambientali. 2.5 Ridurre gli ostacoli allo sviluppo del turismo È necessario operare una distinzione fra due tipi di ostacoli: gli impedimenti materiali, ad esempio infrastrutture di trasporto inadeguate (collegamenti sia interni che esterni), capacità turistica insufficiente o penuria di risorse, e impedimenti "intangibili", ad esempio la mancanza di investimenti (collegata all'incapacità di attirare gli investitori) e procedure burocratiche macchinose o mal coordinate. Bisognerebbe elaborare programmi di cooperazione a lungo termine tra i vari soggetti, monitorandone attentamente l'impatto al fine di sviluppare il turismo, attività che costituisce un'importante fonte di reddito per i paesi meridionali e orientali, e preservarne la sostenibilità. In particolare durante questa fase di transizione, la maggior parte dei paesi del Sud del Mediterraneo non dovrebbe soffrire di ostacoli allo sviluppo. 10 CdR 386/2011 riv. 1, disponibile su

12 Migliorare le conoscenze sul turismo e sul suo impatto Per adeguare le politiche in materia di turismo e per rendere le imprese più efficienti occorrono strumenti statistici e d'informazione che coprano tutti gli aspetti del turismo, in modo da rispondere meglio alle esigenze degli operatori del settore, gestire le relative sfide e informare le potenziali parti interessate circa i benefici di uno sviluppo del turismo. Questo comporta la creazione di agenzie locali per lo sviluppo di un turismo sostenibile che: agiscano da intermediarie e coordinatrici; forniscano informazioni e assistenza agli addetti al turismo, e osservino lo stato degli ambienti naturali (livelli d'inquinamento, erosione dei suoli, impatto delle industrie chimiche). In Europa, è in fase di elaborazione il progetto ENPI-SEIS 11, un sistema per la condivisione delle informazioni ambientali nell'ue e nei paesi vicini. I paesi che aderiscono a tale programma sono gli Stati membri dell'ue e i paesi che rientrano nella Politica europea di vicinato, vale a dire Algeria, Egitto, Israele, Giordania, Libia, Marocco, Autorità palestinese, Siria e Tunisia. Gli enti nazionali di statistica e d'informazione ambientale forniranno dati essenziali sull'ambiente mentre i ministeri, le agenzie, i servizi di statistica e altri organi trasmetteranno le loro statistiche all'enpi-seis. È inoltre prevista la cooperazione nell'ambito della Convenzione di Barcellona UNEP/MAP, della Commissione economica per l'europa delle Nazioni Unite, nonché tra i paesi membri dell'agenzia europea dell'ambiente e quelli che collaborano con quest'ultima. Il sistema informativo europeo sulla biodiversità (BISE) può inoltre essere utilizzato come un unico punto d'ingresso dei dati e delle informazioni sulla biodiversità per quanto concerne le regioni dell'ue e altre regioni che costeggiano il Mediterraneo. "Nel raccogliere dati e cifre sulla biodiversità e sui servizi ecosistemici", il sistema "si collega alle politiche in materia, ai centri di dati sull'ambiente e ai risultati delle valutazioni e delle ricerche provenienti da varie fonti" Garantire stabilità e sicurezza Le regioni si trovano di fronte a un dilemma: hanno bisogno di sicurezza per mantenere il turismo ma hanno un'influenza relativamente limitata sulla stabilità politica del loro paese. Esistono tuttavia iniziative che possono adottare per migliorare la sicurezza sul proprio territorio, in particolare per quel che concerne i pericoli naturali. Le regioni possono infine sostenere lo sviluppo economico e la coesione sociale e coinvolgere la popolazione locale nei progetti di sviluppo del turismo e di conservazione del patrimonio al fine di rinsaldare le comunità locali. Comunque, le regioni esposte a importanti rischi naturali o disordini politici non dovrebbero contare eccessivamente sul turismo, dato che tali eventi hanno un impatto particolarmente negativo sul settore e pertanto comportano conseguenze potenzialmente drammatiche per l'economia regionale nel suo (18 gennaio 2013). Volantino BISE disponibile su (18 gennaio 2013).

13 complesso. In Siria, ad esempio, prima della rivolta e della repressione, il turismo rappresentava il 12 % dei posti di lavoro e del PIL. Adesso, i turisti potranno iniziare a ritornare nel paese solo quando la situazione si sarà stabilizzata. Le rivoluzioni della Primavera araba hanno avuto un effetto analogo, anche nei paesi del Sud del Mediterraneo non direttamente interessati. Ad ogni modo, una volta ripristinate la stabilità e la sicurezza, il turismo in genere riprende in modo relativamente rapido. 2.8 Avviare la cooperazione per facilitare lo sviluppo del turismo sostenibile I membri dell'arlem condividono appieno il punto di vista del Comitato delle regioni secondo cui è necessario potenziare la cooperazione tra l'unione europea e i paesi del Mediterraneo onde favorire modelli di turismo sostenibile e una cultura volta alla conservazione dell'ambiente. È infatti possibile conseguire un impatto positivo solo agendo di concerto, con lo stesso impegno e lo stesso senso di responsabilità 13. Strategie a lungo termine possono essere elaborate in partenariato con altre regioni o sostenute attraverso gli scambi di esperienze e buone pratiche, la cooperazione interregionale o le valutazioni inter pares. Il progetto PRESERVE 14 portato avanti dall'assemblea delle regioni d'europa è un buon esempio in tale contesto. Nello spazio di soli tre anni, PRESERVE ha consentito a 13 partner provenienti da 11 regioni europee di scambiare esperienze e buone pratiche al fine di migliorare le loro strategie locali. Dopo aver analizzato le soluzioni proposte dai partner, si è pubblicato un opuscolo che descrive dettagliatamente 24 esempi di turismo sostenibile portati al successo, affinché possano essere presi a modello per altre situazioni. Nell'esplorare l'innovazione, il progetto ha creato nuovi posti di lavoro e ha consentito di risparmiare risorse, diffondendo al tempo stesso esperienze essenziali dalle quali altre regioni possono trarre insegnamento. Vi sono diverse altre organizzazioni internazionali in grado di sostenere e finanziare lo sviluppo del turismo sostenibile: L'Unione per il Mediterraneo (UpM) è un partenariato multilaterale che raggruppa 43 paesi dell'europa e del bacino del Mediterraneo. Creata nel 2008 allo scopo di promuovere la stabilità e la prosperità in tutta la regione del Mediterraneo, l'upm porta avanti una serie d'iniziative che riguardano in modo indiretto la promozione di uno sviluppo sostenibile. L'UpM ha lanciato un progetto per disinquinare il Mediterraneo e un altro che prevede la costruzione di porti, autostrade e ferrovie al fine di facilitare indirettamente il turismo. Ha poi proposto un'iniziativa per sostenere lo sviluppo delle imprese, in particolare le PMI, nel Mediterraneo. Essa si adopera inoltre per combattere la desertificazione e il cambiamento climatico nel Mediterraneo. La BEI (Banca europea per gli investimenti) finanzia iniziative nei paesi partner del Mediterraneo, ora riuniti nel FEMIP (Fondo euromediterraneo d'investimenti e partenariato), Parere del Comitato delle regioni L'Europa, prima destinazione turistica mondiale: un nuovo quadro politico per il turismo europeo, relatore Ramón Luis Valcárcel Siso, adottato nel corso dell'88a sessione plenaria svoltasi il 27 e 28 gennaio 2011 (CdR 342/2010 fin), punto (18 gennaio 2013).

14 lanciato nel Dal 2008, il FEMIP ha sostenuto l'attuazione dei progetti di disinquinamento del Mediterraneo e lo sviluppo dei trasporti marittimi e terrestri. È opportuno fare anche riferimento al progetto ELENA della BEI, che fornisce agli enti regionali e locali un sostegno affinché possano elaborare politiche in materia di efficienza energetica e fonti rinnovabili. La Banca mondiale e la BERS possono anch'esse fornire assistenza tecnica o finanziamenti alle imprese del settore del turismo. L'Organizzazione mondiale del turismo delle Nazioni Unite (UNWTO), organismo che rappresenta gli enti del turismo nazionali, raccoglie e pubblica dati statistici che consentono di fare un raffronto a livello globale tra i flussi turistici e la crescita. Essa promuove l'attuazione del Codice etico globale per il turismo, il cui obiettivo è assicurare che tutti i soggetti sfruttino al massimo il contributo offerto dal turismo dal punto di vista socioeconomico e culturale riducendo al minimo i possibili impatti negativi sul piano sociale e ambientale. L'ARLEM infine svolge un ruolo sempre più importante all'interno dell'unione per il Mediterraneo e ha intensificato la collaborazione con le istituzioni europee, in particolare la Commissione, che porta avanti il programma CIUDAD (Cooperation In Urban Development And Dialogue - Cooperazione nell'ambito dello sviluppo e del dialogo a livello urbano) 15, incentrato sui settori della sostenibilità ambientale e dell'efficienza energetica, dello sviluppo economico sostenibile e della riduzione delle disparità sociali, nonché del buon governo e della programmazione di uno sviluppo urbano sostenibile, mirando in modo specifico ai centri urbani. La Commissione europea ha da poco consultato l'arlem per la fase di concepimento del suo nuovo progetto intitolato Energia più pulita per salvare le città mediterranee e ha dato al segretariato dell'arlem l'opportunità di partecipare come osservatore al suo comitato direttivo. Il progetto punta a sviluppare la capacità degli enti locali della regione mediterranea di definire e applicare politiche locali più sostenibili, come ad esempio quelle implicite nell'adesione al Patto dei Sindaci e nello sviluppo dei relativi piani d'azione per l'energia sostenibile. Nel 2013 si dovranno inoltre trovare delle sinergie tra le attività dell'arlem e quelle della commissione Risorse naturali (NAT) del Comitato delle regioni, la quale si occupa di turismo e sarà incaricata di elaborare un parere in merito all'imminente comunicazione della Commissione europea sul turismo costiero e marittimo. Il coordinamento dei vari partenariati tra le autorità centrali e locali contribuirà inoltre a promuovere in maniera concreta la trasmissione delle conoscenze. Le esperienze di maggior successo dovrebbero portare alla definizione di partenariati per il trasferimento di buone pratiche. In campo ambientale, inoltre, l'arlem è favorevole a coordinare politiche nazionali e locali attraverso l'adozione di un Approccio territoriale al cambiamento climatico (TACC) che sostenga lo sviluppo territoriale e affronti al tempo stesso il problema delle emissioni di carbonio. Gli organi responsabili dell'attuazione dei programmi d'azione hanno solo un accesso limitato ai finanziamenti, il che costituisce un ostacolo. È dunque essenziale elaborare sistemi innovativi per 15 (18 gennaio 2013).

15 garantire finanziamenti a lungo termine e fare in modo che le regioni ricevano le necessarie informazioni. Questo consentirà loro di sfruttare meglio le fonti di finanziamento a loro disposizione, soprattutto a livello europeo e nell'ambito degli organismi internazionali. CDR _00_02_TRA_TCD EN-SOR/Vit/ci

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy

Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy n. 022 - Martedì 31 Gennaio 2012 Guadagnare, lavorare e innovare: il ruolo del riciclo nella green economy Questo breve report dell Agenzia Europea per l'ambiente prende in esame il ruolo del riciclo nella

Dettagli

Dal FEP al FEAMP: quale transizione

Dal FEP al FEAMP: quale transizione L attuazione della Politica Europea per la Pesca: Dal FEP al FEAMP Bologna, 08 ottobre 2014 Regione Emilia Romagna FEP: Misura 5.1 Assistenza tecnica Dal FEP al FEAMP: quale transizione Giulio Malorgio

Dettagli

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA

LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA LA MISSIONE DEL TURISMO NEI CONFRONTI DELL UOMO E DELLA NATURA Dal momento che il turismo: E la principale attività economica del globo Mobilita più di 5 miliardi di persone ogni anno Occupa milioni di

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 INVESTIMENTO TERRITORIALE INTEGRATO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Il Programma MED 2014-2020

Il Programma MED 2014-2020 Il Programma MED 2014-2020 Obiettivo generale Promuovere una crescita sostenibile nel bacino mediterraneo favorendo pratiche innovative e un utilizzo ragionevole delle risorse (energia, acqua, risorse

Dettagli

Europa 2020, salute e sociale

Europa 2020, salute e sociale Europa 2020, salute e sociale Breve introduzione L Europa 2020 presenta tre priorità che si rafforzano a vicenda: Crescita intelligente: sviluppare un'economia basata sulla conoscenza e sull'innovazione.

Dettagli

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020

LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 LE OPPORTUNITÀ DI FINANZIAMENTO Ipotesi e proposte nel contesto del nuovo ciclo di programmazione dei Fondi strutturali 2014/2020 Floriana Clemente Direzione Ambiente Robassomero, 11 dicembre 2013 Le risorse:

Dettagli

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti

LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA. Silva Marzetti L EUROPA E LE RISORSE AMBIENTALI, ENERGETICHE E ALIMENTARI BOLOGNA, 16 MARZO 2015 LA GESTIONE SOSTENIBILE DELLE RISORSE NATURALI IN EUROPA Silva Marzetti Scuola di Economia, Management e Statistica Università

Dettagli

Proposta di regolamento generale

Proposta di regolamento generale Analisi delle priorità e degli obiettivi della in relazione alla proposta di regolamento generale dei Fondi del QSC Fondi del Quadro Strategico Comune (QSC) Obiettivi Una crescita intelligente: sviluppare

Dettagli

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1

CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 Convenzione 187 CONVENZIONE SUL QUADRO PROMOZIONALE PER LA SALUTE E LA SICUREZZA SUL LAVORO, 2006 1 La Conferenza generale dell Organizzazione Internazionale del Lavoro, Convocata a Ginevra dal Consiglio

Dettagli

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia

Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna. Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Le politiche energetiche della Regione Emilia Romagna Alberto Rossini Coordinatore ANCI Emilia-Romagna del PAES Valmarecchia Santarcangelo di Romagna 19 Febbraio 2015 Le politiche energetiche in Europa

Dettagli

Costruiamo un futuro sostenibile

Costruiamo un futuro sostenibile Costruiamo un futuro sostenibile Responsabilità Sociale d Impresa Sommario 2014 Siamo orgogliosi del nostro ruolo nel sistema finanziario globale e siamo fermi nel proposito di svolgere le nostre attività

Dettagli

III.2 Condizioni finanziarie e contrattuali specifiche relative al finanziamento di progetti

III.2 Condizioni finanziarie e contrattuali specifiche relative al finanziamento di progetti RETTIFICA della guida al programma "Europa per i cittadini" CAPITOLO I INTRODUZIONE I.4 Temi prioritari del Programma "Europa per i cittadini" I temi permanenti (pagina 6-8) sono sostituiti da: Priorità

Dettagli

schede di approfondimento.

schede di approfondimento. I macro temi segnalati nella mappa sono trattati nella presentazione e fruibili attraverso schede di approfondimento. 2 è l insieme delle attività volte a smaltirli, riducendo lo spreco(inparticolaredirisorsenaturaliedienergia)elimitandoipericoliperlasalutee

Dettagli

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo.

della manutenzione, includa i requisiti relativi ai sottosistemi strutturali all interno del loro contesto operativo. L 320/8 Gazzetta ufficiale dell Unione europea IT 17.11.2012 REGOLAMENTO (UE) N. 1078/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per il monitoraggio che devono

Dettagli

Gestione diretta: I programmi comunitari

Gestione diretta: I programmi comunitari Gestione diretta: I programmi comunitari Modalità Strumenti Gestione diretta Programmi UE a finanziamento diretto IPA ENI 4 Strumenti geografici PI DCI Assistenza esterna EIDHR 3 Strumenti tematici IfS

Dettagli

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura

Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Opportunità e problematiche dei siti Natura 2000 in aree agricole Barbara Calaciura Seminario Agenzie Regionali di Protezione dell Ambiente (ARPA-APPA) 3-5 ottobre 2012 Sala Conferenze ISPRA - Roma Agricoltura

Dettagli

Cos è la Banca europea per gli investimenti?

Cos è la Banca europea per gli investimenti? Cos è la Banca europea per gli investimenti? La BEI è la banca dell Unione europea. Come principale mutuatario e finanziatore multilaterale, eroghiamo finanziamenti e consulenze tecniche per progetti d

Dettagli

ROADSHOW PMI TURISMO E PMI

ROADSHOW PMI TURISMO E PMI ROADSHOW PMI TURISMO E PMI Cagliari, 29 maggio 2009 Per il 67,2% delle Pmi del turismo la situazione economica del Paese è peggiorata nei primi cinque mesi del 2009 rispetto al secondo semestre del 2008.

Dettagli

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE

Investire nell azione per il clima, investire in LIFE Investire nell azione per il clima, investire in LIFE UNA PANORAMICA DEL NUOVO SOTTOPROGRAMMA LIFE AZIONE PER IL CLIMA 2014-2020 istock Azione per il clima Cos è il nuovo sottoprogramma LIFE Azione per

Dettagli

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020

LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 LA PROGRAMMAZIONE COMUNITARIA 2014-2020 Il 26 marzo 2010 il Consiglio Europeo ha approvato la proposta della Commissione Europea di lanciare Europa 2020, una nuova strategia per la crescita e l occupazione

Dettagli

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES -

Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Il Patto dei Sindaci e il Piano di Azione per l Energia Sostenibile - PAES - Smart City Comuni in classe A 1 Indice 1. Il Patto dei Sindaci 2. Il Piano di Azione per l Energia Sostenibile PAES 3. Il progetto

Dettagli

Europa per i cittadini 2007-2013

Europa per i cittadini 2007-2013 Europa per i cittadini 2007-2013 Il Programma ha come scopo primario la promozione della cittadinanza europea attiva, ovvero il coinvolgimento diretto dei cittadini e delle organizzazioni della società

Dettagli

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo

J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO. Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo J. Delors NELL EDUCAZIONE UN TESORO Rapporto all UNESCO della Commissione Internazionale sull Educazione per il XXI secolo L utopia dell educazione L educazione è un mezzo prezioso e indispensabile che

Dettagli

Avvio della programmazione 2007-13

Avvio della programmazione 2007-13 Avvio della programmazione 2007-13 Definizione dei criteri di selezione degli interventi per l attuazione delle strategie previste dal Programma Cagliari 9.11.2007 1 Le prossime scadenze Attività Definizione

Dettagli

II.11 LA BANCA D ITALIA

II.11 LA BANCA D ITALIA Provvedimento del 24 marzo 2010. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di contenuto generale della Banca d Italia nell esercizio delle funzioni di vigilanza bancaria

Dettagli

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO

Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente. U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO Dipartimento Ambiente e Sviluppo Servizio Ambiente U.O. C. Sviluppo Sostenibile, Agenda XXI, Comunicazione SINTESI PROGETTO ATTUAZIONE DEL PROGETTO REBIR Risparmio Energetico, Bioedilizia, Riuso Data 29.01.2009

Dettagli

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA

DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA DICHIARAZIONE CONGIUNTA FRA IL MINISTRO DELLA SOLIDARIETA SOCIALE DELLA REPUBBLICA ITALIANA ed IL MINISTRO DEL LAVORO, DELLA FAMIGLIA E DELLE PARI OPPORTUNITA DELLA ROMANIA IN MATERIA DI PROMOZIONE DELL

Dettagli

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt)

La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) SCHEDA 8 La Dichiarazione di Verona sugli investimenti in salute (The Verona Declaration on Investment for Healt) Verona, Italia, 5-9 luglio 2000 LA SFIDA DI VERONA Investire in salute significa promuoverne

Dettagli

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna

Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna Il percorso partecipativo del Piano di Adattamento della città di Bologna INTRODUZIONE Il percorso partecipativo ha avuto l obiettivo di sviluppare un confronto fra i diversi stakeholder sulle proposte

Dettagli

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno

Progetto co-finanziato dall Unione Europea. 7 Convegno Osservatorio sulle attività di Manutenzione degli Aeroporti Italiani Progetto co-finanziato dall Unione Europea 7 Convegno Problematiche riguardanti gli ostacoli alla navigazione aerea Gestione della manutenzione

Dettagli

Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles

Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività. Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Competitività del Sistema: Ricerca, innovazione e creatività Regione Lombardia - Delegazione di Bruxelles Spesa per ricerca e sviluppo in percentuale del PIL, 2006 3,0% 3,3% 2,6% 1,8% 1,3% UE Obiettivo

Dettagli

Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca

Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo della produzione nel settore pesca 2FISH: Inclusione delle professioni di servizio alla Pesca nel sistema dell Istruzione e Formazione Grant Contract 517846-LLP-1-2011-1-DK- LEONARDO-LMP Corso di formazione Finanziamenti per lo sviluppo

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A ottobre 2011, la Commissione europea ha adottato alcune proposte legislative per la politica di coesione 2014-2020 La presente scheda

Dettagli

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda.

La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. La salute e la sicurezza sul lavoro riguardano tutti. Un bene per te. Un bene per l azienda. Ambienti di lavoro sani e sicuri Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi www.healthy-workplaces.eu INVITO

Dettagli

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed.

Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS. Mishkin, Eakins, Istituzioni e mercati finanziari, 3/ed. Gestione della politica monetaria: strumenti e obiettivi corso PAS 1 Anteprima Con il termine politica monetaria si intende la gestione dell offerta di moneta. Sebbene il concetto possa apparire semplice,

Dettagli

Imprese multinazionali e outsourcing

Imprese multinazionali e outsourcing Economia Internazionale Alireza Naghavi Capitolo 9 (a) L outsourcing di beni e servizi 1 Imprese multinazionali e outsourcing Gli investimenti diretti all estero rappresentano quegli investimenti in cui

Dettagli

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione.

Diventa fondamentale che si verifichi una vera e propria rivoluzione copernicana, al fine di porre al centro il cliente e la sua piena soddisfazione. ISO 9001 Con la sigla ISO 9001 si intende lo standard di riferimento internazionalmente riconosciuto per la Gestione della Qualità, che rappresenta quindi un precetto universale applicabile all interno

Dettagli

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME)

Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Programma volto a migliorare la competitività delle imprese e in particolare delle PMI (2014-2020) (COSME) Obiettivo Il passaggio dalla programmazione 2007-13 a quella 2014-2020 porterà molti cambiamenti

Dettagli

La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy. Rosanna Laraia

La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy. Rosanna Laraia La nuova politica di gestione dei rifiuti: riutilizzo, riciclaggio, green economy Rosanna Laraia 1. Introduzione Tutti gli atti strategici e regolamentari dell Unione Europea, a partire dal VI Programma

Dettagli

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE

nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE AD USO INDUSTRIALE per la produzione di ENERGIA IDROELETTRICA nei PROCESSI DI RAFFREDDAMENTO delle centrali TERMOELETTRICHE attraverso lo sfruttamento dell energia associata alle MAREE attraverso lo sfruttamento

Dettagli

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile

Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Che volontari cerchiamo? Daniela Caretto Lecce, 27-28 aprile Premessa All arrivo di un nuovo volontario l intero sistema dell associazione viene in qualche modo toccato. Le relazioni si strutturano diversamente

Dettagli

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente

Sistema di Gestione Integrata Qualità/Ambiente/Sicurezza Doc.3 Politiche aziendale. Qualità/Ambiente Pag. 1 di 5 Qualità/Ambiente L azienda Di Leo Nobile S.p.A. è nata nel 1956 a Castel San Giorgio (Sa) ed è uno stabilimento di circa m² 16.591 di cui 10.000 m² coperti, nel quale è concentrata l attività

Dettagli

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP

Milano, 21 marzo 2012. Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP Azioni ambientali di UBI BANCA e CDP INDICE Strategia aziendale in materia di clima La policy ambientale e il codice etico La loro applicazione Il programma energetico Le opportunità derivanti da CDP 2

Dettagli

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio

ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO. A cura dell Ufficio Studi Confcommercio ROADSHOW PMI ECONOMIA, MERCATO DEL LAVORO E IMPRESE NEL VENETO A cura dell Ufficio Studi Confcommercio LE DINAMICHE ECONOMICHE DEL VENETO Negli ultimi anni l economia del Veneto è risultata tra le più

Dettagli

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile

Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Manifesto TIDE per un Educazione allo Sviluppo accessibile Pagina 2 Contenuto Il progetto TIDE...4 Il manifesto TIDE...6 La nostra Dichiarazione...8 Conclusioni...12 Pagina 3 Il progetto TIDE Verso un

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 SVILUPPO LOCALE DI TIPO PARTECIPATIVO POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea ha formalmente adottato le nuove normative e le leggi che regolano il ciclo successivo

Dettagli

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale.

Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Project Cycle Management La programmazione della fase di progettazione esecutiva. La condivisione dell idea progettuale. Il presente materiale didattico costituisce parte integrante del percorso formativo

Dettagli

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI

RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI INTEGRAZIONE, ORIENTAMENTO E BUONE PRASSI RUOLO CENTRALE DEL DS NELL ACCOGLIENZA DEGLI ALUNNI DISABILI COME SENSIBILIZZARE E RESPONSABILIZZARE I DIRIGENTI L iscrizione degli alunni con certificazione L.104

Dettagli

Progetto Alterenergy Energy sustainability for Adriatic Small Communities

Progetto Alterenergy Energy sustainability for Adriatic Small Communities Legnaro, 19 novembre 2013 Progetto Alterenergy Energy sustainability for Adriatic Small Communities Finanziamento Europeo: programma Transfrontaliero IPA Adriatico dott. Loris Agostinetto Settore Bioenergie

Dettagli

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006)

INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) INTERVENTO LE AZIONI DI SISTEMA TRA CAPACITY BUILDING E COOPERAZIONE A RETE (ROMA, 10 MAGGIO 2006) Siamo nell ultimo anno di programmazione, per cui è normale fare un bilancio dell attività svolta e dell

Dettagli

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini

92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini 92/241/CEE: Raccomandazione del Consiglio, del 31 marzo 1992, sulla custodia dei bambini Gazzetta ufficiale n. L 123 del 08/05/1992 pag. 0016-0018 RACCOMANDAZIONE DEL CONSIGLIO del 31 marzo 1992 sulla

Dettagli

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2

La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui consumi energetici ed emissioni di CO 2 La quantificazione dei benefici di BIOCASA sui energetici ed emissioni di CO 2 Rapporto di Sostenibilità 2011 I benefici di BIOCASA su energetici e emissioni di CO 2 Il Progetto BIOCASA è la risposta di

Dettagli

La Banca europea per gli investimenti in sintesi

La Banca europea per gli investimenti in sintesi La Banca europea per gli investimenti in sintesi Come banca dell Unione europea (UE), forniamo finanziamenti e consulenza per progetti d investimento validi e sostenibili situati in Europa e nei Paesi

Dettagli

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio.

Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Risparmiando e investendo. Tutto sulla vostra pianificazione della previdenza e del patrimonio. Pronti per il futuro. Per realizzare i desideri. È bello avere un obiettivo. Ancor

Dettagli

LA CONVENZIONE DI BARCELLONA

LA CONVENZIONE DI BARCELLONA LA CONVENZIONE DI BARCELLONA Introduzione: Venti paesi rivieraschi del Mediterraneo (Albania, Algeria, Bosnia-Erzegovina, Croazia, Cipro, Egitto, Francia, Grecia, Israele, Italia, Jugoslavia, Libano, Libia,

Dettagli

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6

MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.

Dettagli

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca

UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca UniCredit Banca a sostegno del fotovoltaico Stefano Rossetti Direttore Regionale Emilia Est e Romagna UniCredit Banca 30 settembre 2007 Agenda La situazione della produzione di energia rinnovabile in Italia

Dettagli

Unione regionale delle province del Veneto Il federalismo e il ruolo e l immagine delle province

Unione regionale delle province del Veneto Il federalismo e il ruolo e l immagine delle province Unione regionale delle province del Il federalismo e il ruolo e l immagine delle province PARTE PRIMA Il ruolo di coordinamento della Provincia Secondo Lei quanto è importante che la sua Provincia abbia

Dettagli

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana.

Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Avvertenza: il presente Regolamento è in attesa di pubblicazione sulla Gazzetta Ufficiale della Repubblica italiana. Regolamento recante la disciplina dell adozione degli atti di natura normativa o di

Dettagli

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa»

La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» La mostra fotografica del WFP Italia «Tutto Sulla Sua Testa» Cosa fa il WFP Chi sono i beneficiari interviene nelle emergenze umanitarie le vittime di guerre e di disastri naturali promuove lo sviluppo

Dettagli

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014

Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 Direzione Generale dell Immigrazione e delle Politiche di Integrazione Divisione II Registro delle associazioni e degli enti che operano a favore degli immigrati - Prima sezione Attività 2014 A cura della

Dettagli

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012

PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 PROVINCIA DI BERGAMO Bergamo, 22 ottobre 2012 IL PATTO DEI SINDACI Raccogliere la sfida della riduzione del 20% delle emissioni di CO2 entro il 2020 sul proprio territorio: questo, in estrema sintesi,

Dettagli

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti

A.I.N.I. Associazione Imprenditoriale della Nazionalità Italiana Udruga Poduzetnika Talijanske Narodnosti L AINI ( ) è un Associazione di artigiani e di piccole e medie imprese appartenenti ai diversi settori merceologici i cui proprietari sono appartenenti alla Comunità Nazionale Italiana in Croazia (CNI),

Dettagli

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA)

Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) PROTOCOLLO D'INTESA tra Ministero dell'istruzione, dell'università e della Ricerca (di seguito denominato MIUR) e Associazione Direttori di Albergo (di seguito denominato ADA) "Rafforzare il rapporto tra

Dettagli

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera

Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Programma operativo Italia - Malta 2007 2013 Cooperazione transfrontaliera Base giuridica Oggetto (obiettivo generale) Con decisione C/2008/7336 il 27 novembre 2008 la Commissione Europea ha approvato

Dettagli

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA

QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA QUESTIONARIO 3: MATURITA ORGANIZZATIVA Caratteristiche generali 0 I R M 1 Leadership e coerenza degli obiettivi 2. Orientamento ai risultati I manager elaborano e formulano una chiara mission. Es.: I manager

Dettagli

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO:

I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: SERVIZI I CONTRATTI DI RENDIMENTO ENERGETICO: OPPORTUNITÀ ED ESPERIENZA Maurizio Bottaini Federesco (Federazione Nazionale delle Esco) Federesco BEST PRACTICE ENERGY SERVICE COMPANY, quali operatori di

Dettagli

Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari

Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari Le opportunità di sviluppo della figura professionale del formatore tra la legge 4/13 e la complessità degli scenari Potenza, giovedì 12 febbraio 2015 ore 16.00/18.00 Officina WiFi di Apof il Matera, venerdì

Dettagli

Manifesto dei diritti dell infanzia

Manifesto dei diritti dell infanzia Manifesto dei diritti dell infanzia I bambini costituiscono la metà della popolazione nei paesi in via di sviluppo. Circa 100 milioni di bambini vivono nell Unione europea. Le politiche, la legislazione

Dettagli

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line

Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Finanziamenti dell Unione europea: fonti di informazione on-line Principali Fonti UE di aggiornamento Eur-Lex Legislazione in vigore e in preparazione a cura dell Ufficio delle pubblicazioni ufficiali

Dettagli

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013

Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 Incontro del Tavolo nazionale Isfol- Associazioni datoriali Pro.P. Isfol, 20 giugno 2013 1 L interesse europeo Negli ultimi anni, l interesse della Commissione europea per l inclusione sociale è cresciuto

Dettagli

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi

Project Management. Modulo: Introduzione. prof. ing. Guido Guizzi Project Management Modulo: Introduzione prof. ing. Guido Guizzi Definizione di Project Management Processo unico consistente in un insieme di attività coordinate con scadenze iniziali e finali, intraprese

Dettagli

POLITICA DI COESIONE 2014-2020

POLITICA DI COESIONE 2014-2020 GARANTIRE LA VISIBILITÀ DELLA POLITICA DI COESIONE: NORME IN MATERIA DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE PER IL PERIODO 2014-2020 POLITICA DI COESIONE 2014-2020 A dicembre 2013, il Consiglio dell Unione europea

Dettagli

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione

Bioeccellenze dei Parchi Italiani. LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Bioeccellenze dei Parchi Italiani LE FILIERE BIOLOGICHE VIRTUOSE NEI PARCHI ITALIANI dalla definizione all implementazione Il Progetto Le Filiere Biologiche Virtuose dei Parchi Italiani /1 Le aree protette

Dettagli

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010

Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Carta delle imprese per il Turismo Sostenibile nel Parco Lombardo della Valle del Ticino 2010 Progetto LA SOSTENIBILITÀ COME PERCORSO DI QUALITÀ PER LE AZIENDE TURISTICHE DEL PARCO DEL TICINO www.networksvilupposostenibile.it

Dettagli

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione,

visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, IL CONSIGLIO DELL UNIONE EUROPEA, visto il trattato che istituisce la Comunità europea, in particolare l articolo 93, vista la proposta della Commissione, (2) Per assicurare la corretta applicazione dell

Dettagli

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE

RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE RISCHIO INQUINAMENTO & SOLUZIONI ASSICURATIVE Sala delle Colonne BPM Milano 29 aprile 2010 Francesco G. Paparella Presidente AIBA PERCHE IL BROKER Nel 2009 i broker: hanno intermediato il 46,1% dei rami

Dettagli

Introduzione alla progettazione degli interventi di sviluppo CORSO ONLINE PRIMO INCONTRO

Introduzione alla progettazione degli interventi di sviluppo CORSO ONLINE PRIMO INCONTRO Introduzione alla progettazione degli interventi di sviluppo CORSO ONLINE PRIMO INCONTRO Roma, 27 aprile 2015 Carlos Costa Che cos è il progetto? Il progetto è un insieme di azioni programmate per essere

Dettagli

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA

LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA LA DOCUMENTAZIONE DELL UNIONE EUROPEA Come ci si può documentare sull UE? Il modo più veloce per documentarsi sull UE è la consultazione del sito ufficiale dell Unione europea (http://europa.eu), dal quale

Dettagli

-La crisi della diversità

-La crisi della diversità -La crisi della diversità La diversità culturale e la diversità biologica sono legati strettamente. Ovunque le comunità locali hanno sviluppato il proprio sapere, hanno trovato il modo di ricavare i mezzi

Dettagli

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza

D. LGS 81/2008. Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza D. LGS 81/2008 I RAPPORTI CON I RAPPRESENTANTI DEI LAVORATORI Rappresentante dei lavoratori per la sicurezza 1. Il rappresentante dei lavoratori per la sicurezza è istituito a livello territoriale o di

Dettagli

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea,

visto il trattato sul funzionamento dell Unione europea, 17.11.2012 IT Gazzetta ufficiale dell Unione europea L 320/3 REGOLAMENTO (UE) N. 1077/2012 DELLA COMMISSIONE del 16 novembre 2012 relativo a un metodo di sicurezza comune per la supervisione da parte delle

Dettagli

CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA.

CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA. CONCLUSIONI CONFERENZA LIBERARE IL POTENZIALE DELL ECONOMIA SOCIALE PER LA CRESCITA EUROPEA: LA STRATEGIA DI ROMA 18 Novembre, 2014 In occasione della Presidenza di turno del Consiglio dell Unione Europea,

Dettagli

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia

Energia. RSA Provincia di Milano. Energia RSA Provincia di Milano Energia Fig. 1: consumi elettrici per ciascun settore La produzione e il consumo di energia hanno impatto dal punto di vista ambientale, soprattutto per ciò che riguarda il consumo

Dettagli

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità

CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità CONFERENZA INTERNAZIONALE SUL TEMA DELLA SOSTENIBILITÀ Strumenti normativi e formativi al servizio della sostenibilità LA GESTIONE SOSTENIBILE DELL ENERGIA ENERGIA Prof.Luigi Bruzzi Università di Bologna

Dettagli

Turismo sostenibile. Elementi, caratteristiche, motivazioni

Turismo sostenibile. Elementi, caratteristiche, motivazioni Turismo sostenibile Elementi, caratteristiche, motivazioni Bernhard Bauer, Università di Vienna, Politecnico di Milano Nadia von Jacobi, Università di Pavia, IUSS, Politecnico di Milano Indice della presentazione

Dettagli

Economia Aziendale AA 2009-2010. Docente: Romano Boni. Presentazione di Elena Francoia [1147746] 11 / 01 / 2010

Economia Aziendale AA 2009-2010. Docente: Romano Boni. Presentazione di Elena Francoia [1147746] 11 / 01 / 2010 Economia Aziendale AA 2009-2010 Docente: Romano Boni Presentazione di [1147746] Il cambio di direzione del mercato: ambiente e e-commerce Note preliminari E-Commerce: letteralmente Commercio elettronico,

Dettagli

Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione

Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Il Il Programma di Azione Nazionale di lotta alla siccità e alla desertificazione Rosanna Bissoli Servizio Tutela e Risanamento Risorsa Acqua Assessorato Ambiente e Sviluppo Sostenibile Bologna, 15 ottobre

Dettagli

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno

Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno Memorandum of Understanding (MoU) tra il Segretariato Permanente della Convenzione delle Alpi e l associazione Città alpina dell anno I. Relazione Il contesto comune Le città alpine sono di fondamentale

Dettagli

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA

CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA CONAI: BILANCIO DI DIECI ANNI DI ATTIVITA A distanza di 10 anni dall inizio della sua attività è possibile fare un primo bilancio dei risultati dell impegno che il sistema delle imprese, rappresentato

Dettagli

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o

CAPITOLO 11 Innovazione cam i amen o CAPITOLO 11 Innovazione e cambiamento Agenda Ruolo strategico del cambiamento Cambiamento efficace Cambiamento tecnologico Cambiamento di prodotti e servizi i Cambiamento strategico e strutturale Cambiamento

Dettagli

CAT MED Change Mediterranean Metropolises Around Time

CAT MED Change Mediterranean Metropolises Around Time Undici città del Mediterraneo hanno deciso di concentrare le loro riflessioni e i loro sforzi per prevenire i rischi climatici attraverso la promozione di un modello urbano sostenibile, compatto e multifunzionale.

Dettagli

Comune di San Martino Buon Albergo

Comune di San Martino Buon Albergo Comune di San Martino Buon Albergo Provincia di Verona - C.A.P. 37036 SISTEMA DI VALUTAZIONE DELLE POSIZIONI DIRIGENZIALI Approvato dalla Giunta Comunale il 31.07.2012 INDICE PREMESSA A) LA VALUTAZIONE

Dettagli

THE ISSUE/NEREUS Pubblicazione congiunta

THE ISSUE/NEREUS Pubblicazione congiunta THE ISSUE/NEREUS Pubblicazione congiunta Richiesta contributi Le regioni partner di THE ISSUE Progetto FP7 e Nereus - Rete delle regioni europee utilizzatrici di Tecnologie Spaziali - richiedono contributi

Dettagli

progredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Strumenti finanziari

progredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Strumenti finanziari progredire con gli strumenti finanziari ESIF Il Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale Gli strumenti finanziari co-finanziati dal Fondo Europeo Agricolo per lo Sviluppo Rurale permettono di investire,

Dettagli

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010

Master La pulizia sostenibile come opportunità. I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA. FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 Master La pulizia sostenibile come opportunità FORUM PA Roma, 17-20 maggio 2010 I Pilastri della sostenibilità: Ambiente Sicurezza Sviluppo ASSOCASA Assocasa e la sostenibilità La sostenibilità è un approccio

Dettagli

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA

LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA LA POLITICA DELL UNIONE EUROPEA PER LA CULTURA Quale è la competenze dell Unione europea nell ambito della cultura? Il trattato di Maastricht (1993) ha consentito all'unione europea, storicamente orientata

Dettagli

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro

Per un Lavoro Dignitoso. Organizzazione Internazionale del Lavoro Per un Lavoro Dignitoso Organizzazione Internazionale del Lavoro Organizzazione Internazionale del Lavoro (O.I.L.) Agenzia specializzata delle Nazioni Unite che persegue la promozione della giustizia sociale

Dettagli

Anno 2014. Rapporto ambientale

Anno 2014. Rapporto ambientale Anno 2014 Rapporto ambientale 1 ANNO 2014 Nell anno 2005 la SITI TARGHE S.r.l. ha ottenuto la certificazione ambientale secondo la norma internazionale ISO 14001:2004, rinnovata nel 2008, nel 2011 e nel

Dettagli