Decreto salva-compagnie: lifting al contrario Fusione Olivetti-Telecom: quale tutela per i risparmiatori Telecom

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1 Coordinato da Valeria Lai agenzia adiconsum anno XV - n marzo 2003 Stampato in proprio in marzo 2003 In questo numero: Decreto salva-compagnie: lifting al contrario Fusione Olivetti-Telecom: quale tutela per i risparmiatori Telecom Giustizia - Decreto salva-compagnie: lifting al contrario Credito e risparmio - Fusione Olivetti-Telecom: quale tutela per i risparmiatori Telecom Trasporti/1 - Autostrade: i soldi ci sono, le misure di sicurezza no Trasporti/1 - Nessuno stop al caro petrolio Dai territoriali/1 - I parcheggi riservati ai disabili tra abusi, lacune normative e poco senso civico Dai territoriali/1 - E si scoprì che la tara rende Adiconsum - Forum sul commercio Telefonia - Riunione tra consumatori e Telecom Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma

2 Giustizia Decreto salva-compagnie: lifting al contrario Un colpo di scena non previsto che però potrebbe pregiudicare il prossimo incontro del 20 marzo davanti al ministro Marzano. L avevamo dato ormai come certo, il nuovo look del decreto salvacompagnie approvato dalla Commissione giustizia, e invece con una mossa senza precedenti l emendamento non è stato confermato, riportando il decreto 18/02 alla sua veste originaria che esclude qualsiasi possibilità per il consumatore, in caso di ricorsi di importo inferiore ai 1100 euro, di adire il giudice di pace perché decida sulla controversia con un giudizio secondo equità. Su queste modifiche lo stesso ministro Marzano si era impegnato a nome del governo aggiungendo anche la disponibilità ad accettare un ordine del giorno per l introduzione nel nostro sistema di un azione collettiva già riconosciuta in altri Paesi europei. Che cosa è avvenuto allora alla Camera? Questo non ci è dato al momento saperlo. Certo è che l approvazione del decreto salva-compagnie nel testo originale pregiudica seriamente l ipotesi di un accordo con l Ania e mette in discussione la credibilità del Governo. Che poi l on. Violante abbia votato contro il testo emendato e che il sottosegretario della Commissione giustizia, Vietti, non sia stato capace di difendere il testo emendato, non cambia comunque la sostanza del voto espresso alla Camera. Paolo Landi CREDITO E RISPARMIO Fusione Olivetti-Telecom: quale tutela per i risparmiatori Telecom Adiconsum chiede alla Consob di approfondire le operazioni della fusione in rapporto alla tutela dei piccoli risparmiatori Telecom. Ogni fusione fra più società rappresenta un operazione complessa, tuttavia nel caso Olivetti-Telecom, a parere di Adiconsum, risultano penalizzati gli azionisti di minoranza Telecom che, com è noto, rappresentano un numero vastissimo di risparmiatori. Adiconsum in una lettera alla Consob sottolinea 4 aspetti che necessitano di una maggiore trasparenza e che la Consob dovrebbe verificare per assicurare ai risparmiatori la regolarità di tutta l operazione. In particolare: 1. il concambio stabilito in 7 a 1 tra Olivetti e Telecom, che secondo alcuni analisti risulterebbe penalizzante per gli azionisti Telecom; 2. l ulteriore premio riconosciuto agli azionisti Olivetti che intendono esercitare il diritto di recesso, reso possibile da un maggiore indebitamento di 9 miliardi di euro fatto dalla nuova società, che verrebbe caricato anche sugli azionisti di minoranza Telecom a vantaggio dei soli azionisti di Olivetti ; 3. il danno subito non solo dagli azionisti di minoranza, ma da tutti i risparmiatori Telecom che vedono declassate le loro Test noi consumatori 2

3 obbligazioni in conseguenza del nuovo rilevante indebitamento, con nessun beneficio a compensazione di questo danno; 4. la giustificazione del diritto di recesso riconosciuto dalle norme allorquando una società viene fusa con un altra che abbia finalità e operatività statutarie diverse, ma non giustificato in questo caso perché gli statuti di Olivetti e Telecom prevedono l operatività sempre nel settore delle telecomunicazioni. Adiconsum chiede quindi alla Consob di verificare l operazione di fusione Olivetti-Telecom in riferimento all operazione di concambio, al diritto di recesso, all ulteriore premio riconosciuto, al finanziamento dello stesso con un indebitamento, tutti aspetti questi che suscitano interrogativi cui la Consob dovrebbe rispondere. In particolare ci chiediamo se l indebitamento di 9 miliardi di euro sia riconducibile alla creazione di un valore aggiuntivo alla nuova società o sia invece finalizzato ad un maggior controllo della stessa società. La vicenda Argentina, il caso Cirio e forse il caso Telecom evidenziano una scarsa tutela dei risparmiatori ai quali sono fornite informazioni parziali e un ruolo insufficiente di controllo da parte delle Autorità preposte. Fabio Picciolini Nonostante gli utili da capogiro delle varie società autostrade, sono marginali gli investimenti per rendere più sicura la guida sulle autostrade. A farne le spese però sono sempre e solo i cittadini TRASPORTI Autostrade: i soldi ci sono, le misure di sicurezza no Ancora una volta parliamo di sicurezza delle autostrade partendo da un tragico fatto di cronaca che ha contato 13 morti e 90 feriti, senza considerare i danni economici per milioni di euro. Di fronte a questi eventi non possono non esserci dei responsabili. Certo lo sono la nebbia, l eccessiva velocità, il mancato rispetto delle distanze di sicurezza; ma la società Autovie Venete non ha proprio alcuna responsabilità? Perché il banco di nebbia non è stato segnalato tempestivamente? Perché non si è intervenuti con segnalazioni di emergenza? Perché sono state fermate le safety-car? Una cosa è certa: le varie società Autostrade stanno macinando utili da capogiro, mentre gli investimenti sulla sicurezza sono marginali o inesistenti. La proposta sulla safety-car concordata al Tavolo del governo fra lo stesso governo, l Ania e i consumatori è rimasta al palo, come sono rimaste inattuate tutte le altre proposte. Per rendersi conto dello scarso livello di sicurezza delle nostre autostrade basta andare all estero: in Olanda, dove le autostrade sono gratuite, ogni chilometro vi sono grandi pannelli elettronici per segnalare rischi e pericoli, l asfalto è antisdrucciolevole, la segnaletica e la cartellonistica sono di gran lunga migliori della nostra. Utili da capogiro Ecco alcuni dati che pongono l interrogativo di un oggettiva sproporzione tra il servizio offerto e le tariffe praticate. Test noi consumatori 3

4 Anno Pedaggi (in euro) Quota Stato (in euro) Ricavi netti (in euro) Utile netto(in euro) Fonte: Società Autostrade S.p.A. I bilanci di questi ultimi anni parlano chiaro: nel 2001 la società autostrade attualmente controllata dal gruppo Benetton ha ricavato pedaggi per oltre 2 miliardi di euro, con un utile netto di 415 milioni di euro, raddoppiato nell arco degli ultimi tre anni. Per le Autovie Venete i dati 2001 riportano utili di 16 milioni di euro, dato in costante aumento. A buon diritto riteniamo di poter chiedere più investimenti nella sicurezza, in asfalti antisdrucciolevoli, in segnaletica, in safety-car, ecc.. Esposto Adiconsum alla Procura della Repubblica In un esposto alla Procura, l Adiconsum chiede di accertare se sono state messe in atto tutte le misure di prevenzione da parte della società autostradale e degli Enti interessati, in particolare la ragione per cui i banchi di nebbia non sono stati segnalati tempestivamente. Non possiamo credere che con la tecnologia disponibile i responsabili del tratto autostradale non fossero a conoscenza delle condizioni atmosferiche presenti. Adiconsum ricorda che nel caso di sinistri multipli l assicurazione che risponde non è quella del veicolo che ha causato il sinistro, ma la propria assicurazione in base ad una convenzione sui sinistri multipli concordata fra le stesse compagnie. Infine Adiconsum denuncia il comportamento sconcertante evidenziato nella polemica, ormai ricorrente, tra il ministro Lunardi e il viceministro Tassone. Polemica sterile ed inutile che mai fino ad oggi ha dato luogo a misure sulla sicurezza; questa rimane uno spettacolo avvilente di impotenza governativa. Nessuno stop al caro petrolio I consumatori chiedono misure contro l inflazione da prezzi petroliferi Ora che il rischio guerra si fa più reale, anche dalle associazioni di categoria dei commercianti vengono lanciati appelli al governo perché metta in atto misure che contengano gli aumenti dei prezzi petroliferi. L Adiconsum fin dall inizio dell anno ha proposto al ministro delle attività produttive di assumere un iniziativa per contenere l impatto dell aumento dei prezzi petroliferi connessi al rischio guerra. Ad oggi nulla è stato fatto. In un comunicato abbiamo quindi nuovamente presentato al governo due proposte precise: la prima per combattere gli aspetti speculativi, la seconda per contenere gli aumenti. per combattere gli aspetti speculativi. Adiconsum chiede un provvedimento straordinario che preveda la variazione del prezzo alla pompa non giornalmente come avviene oggi, ma ogni 30 giorni in Test noi consumatori 4

5 base alla media delle variazioni intervenute nel mese precedente (meccanismo già in atto per elettricità e gas); per contenere gli aumenti. Congelare l Iva o fiscalizzare la parte di aumento intervenuta conseguentemente all aumento del greggio per mantenere invariato il prezzo al consumo. In assenza di provvedimenti, l Adiconsum ritiene che i danni per l economia sarebbero ingenti sia in termini di inflazione (vanificando le riduzioni conseguenti al calo dei consumi riscontrate nel primo trimestre), sia in termini di stagnazione dei consumi che di riflessi sulla produzione. DAI TERRITORIALI I parcheggi riservati ai disabili tra abusi, lacune normative e poco senso civico Mentre si moltiplicano le iniziative sui disabili, da parte del governo italiano (v. anche Libro bianco sul rapporto tra disabili e innovazione all indirizzo internet index.html, una nota scritta dal responsabile Adiconsum di Messina a seguito delle segnalazioni ricevute da cittadini disabili in merito al problema dei parcheggi, diventa una riflessione per le isituzioni in generale e per tutti noi. Leggendola vi accorgerete che quanto riferito alla città di Messina può essere esteso a tante altre realtà territoriali del nostro Paese, e quanto al senso civico, forse facendoci un piccolo esame di coscienza, scopriremo che anche noi abili cittadini non siamo esenti da colpe. La Comunicazione con la quale la Commissione Europea ha indetto il 2003 anno per le persone con disabilità indica tra l altro alcuni obiettivi pratici che l Europa dovrebbe raggiungere al più presto per consentire un effettiva integrazione dei disabili. Un capitolo importante è dedicato alle linee direttrici per migliorare le disposizioni a favore delle persone diversamente abili in tutte le infrastrutture legate al trasporto. Quotidianamente ci giungono segnalazioni da parte di cittadini disabili che lamentano la scarsa sensibilità loro riservata dalle Istituzioni, ma anche dagli altri cittadini, nel far rispettare il diritto ad avere garantite condizioni di vita il più possibile autonoma sotto il profilo della mobilità. La notevole richiesta di aree per la sosta in particolare fa riscontrare il frequente e grave abuso da parte dei non aventi diritto dei pur insufficienti stalli riservati, occupati da coloro che, dotati di scarsissima sensibilità e senso civico, continuano a pensare che i parcheggi per i disabili rappresentino una sconveniente sottrazione alla generalità degli utenti di aree pubbliche destinate alla sosta, se non addirittura un gratuito privilegio. Tali situazioni provocano gravi disagi a chi di tali privilegi farebbe volentieri a meno. Non è infrequente, ad esempio, che gli stalli riservati siano utilizzati da chi non ne ha titolo: è il caso di chi non ha restituito il contrassegno in caso di scomparsa di un parente disabile o di chi continua ad utilizzare l autorizzazione concessa per infortuni tempooranei anche quando siano venute meno le ragioni che ne hanno dato diritto. Sarebbe quindi opportuno prevedere anche un maggior controllo sulle persone che hanno diritto al contrassegno attraverso una mappatura degli stalli riservati ed un censimento annuale dei permessi, verificando la corrispondenza tra il numero delle persone ancora interessate ed il numero dei documenti rilasciati. Ciò consentirebbe di conoscere con esattezza il numero reale dei soggetti aventi titolo all autorizzazione. Altro aspetto trascurato dalla normativa è quello della sosta in aree soggette a tariffazioni orarie. Pur non esistendo norme specifiche che prevedano la gratuità, vi è tuttavia una direttiva ministeriale che invita i responsabili del traffico a ritenere legittimo il PARCHEGGIO GRATUITO negli spazi BLU per le vetture dotate di contrassegno quando non vi sono o risultano occupati gli Test noi consumatori 5

6 spazi riservati. Il Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti ha infatti precisato che le norme del Codice della strada e quelle successive sono intese a facilitare la mobilità dei disabili, per cui vanno interpretate ed applicate in loro favore. Conseguentemente il Ministero ritiene che i disabili che utilizzano uno stallo di sosta diverso da quello loro riservato non debbano pagare la tariffa prevista. La nostra amministrazione comunale (leggi Comune di Messina) farebbe bene, pertanto ad adeguarsi come hanno fatto molte altre impartendo direttive ai responsabili del traffico e delle Cooperative che gestiscono il servizio di sosta a pagamento. Per evitare eventuali abusi sarebbe peraltro sufficiente esentare dal pagamento solo la prima o le prime due ore di sosta: una maggiore sensibilità verso i problemi che le persone diversamente abili devono quotidianamente affrontare è un atto di civiltà che si impone a prescindere dal periodo pre-elettorale e dalla celebrazione dell anno europeo loro dedicato. Giuseppe Abate E si scoprì che la tara rende L Adiconsum di Messina ha aperto uno sportello presso il quale i consumatori possono segnalare comportamenti scorretti dei negozianti praticati al momento della pesatura del prodotto sulla bilancia. Da un discreto numero di segnalazioni pervenute all associazione, risulta infatti che i negozianti della città siciliana non detraggono la tara ossia il peso dell involucro (corrispondente di solito ad una decina di grammi). Pochi centesimi che a seconda del prodotto acquistato, come nel caso della bresaola o del pesce, diventano una spesa significativa, e che sommandosi ai rincari dell ultimo anno colpiscono i redditi delle famiglie e dei pensionati. Di qui la decisione dell Adiconsum Messina di aprire uno sportello per i consumatori e di allertare anche i vigili urbani per i necessari controlli. Occhio quindi alla bilancia! ADICONSUM Forum sul commercio Il 2 aprile 2003 si svolgerà a Roma, Viale Lubin 2, presso la sala della Biblioteca del Cnel, il Forum Sistema distributivo e politica commerciale dopo la Riforma. Le recenti polemiche sugli aumenti dei prezzi, intervenute a seguito del passaggio dalla lira all euro, hanno evidenziato che la concorrenza nel settore commerciale resta limitata. La riforma del commercio, introdotta dal D.L. 114 del 98 aveva obiettivi ambiziosi, ma la delega alle Regioni e l attuazione concreta da parte delle istituzioni locali, spesso introduce lacci e lacciuoli per ritardare o ridurre la portata della riforma. La ricerca svolta dal prof. Luca Pellegrini, dell Università Bocconi di Milano, che sarà presentata nel corso del Forum, è un occasione per un confronto tra imprese, istituzioni e consumatori per capire meglio cosa è successo e cosa resta da fare. La ricerca mette a confronto la rete distributiva italiana con quella degli altri Paesi europei e offre spunti interessanti per migliorare la concorrenza nel sistema distributivo italiano. Si riporta di seguito il programma del Forum. 9,30 - Inizio lavori Interventi: Pietro Larizza, Presidente del CNEL - Saluto e introduzione lavori Mario Finzi, Presidente Consumer s Forum - Presentazione dell iniziativa Luca Pellegrini, Presidente TradeLab - Esposizione dei risultati della ricerca Test noi consumatori 6

7 Tavola Rotonda: Coordina: Paolo Landi, Segretario Generale Adiconsum Sergio Billè, Presidente Confcommercio Roberto Bucaneve, Responsabile Studi e Ricerche Centromarca Giorgio Riccioni, Presidente COOP Giorgio Santini, Segretario Confederale Cisl Giovanni Dell Elce, Sottosegretario Ministero Attività Produttive Mauro Bussoni, Vice Segretario Confesercenti Benoit Lheureux, Amministratore Delegato Gruppo Rinascente Giacomo Gatti, Assessore Commercio Regione Liguria Raffaele Tecce, Assessore Commercio Comune di Napoli 14,30 - Termine lavori Al termine dei lavori è previsto un buffet. TELEFONIA Riunione tra consumatori e Telecom Mercoledì 12 marzo si è tenuta la riunione tra le Associazioni firmatarie dell Accordo quadro sulla conciliazione e i vertici tecnici di Telecom. Di seguito diamo il resoconto delle richieste e delle risposte dell azienda. Conferma degli intendimenti che hanno portato alla firma dell accordo e rilancio della conciliazione. Telecom si è trovata concorde ed ha promesso che il segretario della commissione di conciliazione tornerà ad essere interfaccia delle associazioni per la segnalazione dei problemi che possono essere risolti al di fuori dello strumento conciliativo. Funzionamento del 187. L azienda telefonica ha illustrato un progetto innovativo per stabilire in maniera efficace i contatti con i clienti e con l eliminazione massima possibile dei supporti cartacei (lettere, ecc) e della burocrazia. Poiché, per esempio, ad ogni lettera che Telecom spedisce corrisponde almeno una telefonata al 187 di chi la riceve, il nuovo progetto prevede che operatoti particolarmente qualificati chiameranno direttamente i clienti per verificare cosa non va e possibilmente risolverlo in linea. In caso di mancata ricezione del pagamento della fattura - sempre per esempio - Telecom non invierà subito una lettera di sollecito, ma contatterà il cliente per verificare che non ci siano stati problemi di accredito, che non ci sia un reclamo, anche latente, in corso, insomma tutto quanto possa rapidamente risolvere il problema del cliente e dell azienda. E stato espressamente chiesto che queste chiamate non devono diventare occasione per la pura proposta di offerte commerciali: Telecom si è impegnata in tal senso. Servizi non richiesti. Anche su questo punto Telecom ha dichioarato il massimo impegno perché ciò non accada più, anche alla luce (n.d.r.) della sanzione di più di comminata dall Autorità Garante per ogni singolo episodio. Sicurezza della rete. Impegno a rendere possibile in breve tempo la disattivazione dei prefissi di accesso ai servizi ad alto costo (899,166, 709,702...) scorporandola dalla disattivazione della chiamata ai cellulari. Impegno a non rimandare ad altre aziende (TIN.it) i reclami per servizi propagandati, venduti e fatturati da Telecom. Il caso più eclatante è quello relativo al malfunzionamento di ADSL e delle offerte Alice. Impegno ad un incontro comune in Authority per richiedere: - la rideterminazione dei criteri di accesso alle tariffe per le fasce sociali; - una normativa sui servizi a valore aggiunto e ad altro costo che scoraggi le possibilità di frodi a danno del cliente. Benedetto Romano Test noi consumatori 7

8 un click e sei in adiconsum online per te tutte le notizie ed i servizi dell associazione news e attualità dei consumi comunicati stampa eventi (forum, seminari, convegni, corsi) dossier e studi specifici facsimile di reclami, ricorsi, richieste di risarcimento tutte le pubblicazioni (Test noi consumatori, Guide del consumatore, Adibank, CD Rom ecc.) iscrizione e consulenza online Partecipa anche tu alla nostra attività di difesa del consumatore: sei il benvenuto tra noi ADICONSUM, DALLA PARTE DEL CONSUMATORE. Direttore: Paolo Landi Direttore responsabile: Francesco Casula Comitato di redazione: Angelo Motta, Fabio Picciolini Amministrazione: Adiconsum, via Lancisi 25, Roma Registrazione Tribunale di Roma n. 350 del Sped. in abb. post. comma 20/c art.2 L.662/96 Filiale di Roma ADESIONI E ABBONAMENTI Adesione individuale: 31,00 Adesione sostegno: 500,00 Abbonamento al settimanale Adiconsum News + mensili Adifinanza, a cura del settore credito e risparmio, Consumi & diritti, a cura del Centro giuridico Adiconsum e Attorno al piatto, a cura del settore sicurezza degli alimenti e nutrizione: 200,00 (Abbonamento sostegno: 300,00) Abbonamento al bimestrale La guida del consumatore : 25,00 I versamenti possono essere effettuati su c.c.p intestato ad Adiconsum Test noi consumatori 8

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