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1 La corsa alla terra: risorse, diritti e mercati nell agricoltura del nuovo millennio. Roberto Sensi Right to Food policy Officer ActionAid Italia Roberto.sensi@actionaid.org

2 La nuova corsa alla terra La prospettiva storica: gli investimenti in terra non sono un fenomeno nuovo A partire dagli anni ottanta le imprese del agribusiness hanno progressivamente abbandonato le attività agricole cercando invece di influenzarle l attraverso il controllo ed il coordinamento della catena del valore (VC) attraverso diverse forme di partecipazione non di capitale Con la crisi dei prezzi si è verificata una nuova ondata di investimenti agricoli che hanno come target l acquisizione di terreni Mercificazione (commodification) e finanziarizzazione delle risorse naturali la terra è un asset fondamentale Sfiducianei i i mercati

3 Quando parliamo di land grabbing Parliamo di land grabbing nei casi in cui la vendita, l affitto e/o la cessione di terra avvenga: in violazione dei diritti umani, in particolare della parità di diritti delle donne; senza una Libera, Previa ed Informata consultazione delle comunità locali (land user); senza una valutazione a preliminare edegli impatti sociali, economici o c e ambientali, incluso quelli di genere; in assenza di contratti trasparenti che specifichino chiaramente gli impegni vincolanti circa le attività, ità gli impieghi ed la ripartizioneione dei benefici non sulla base una programmazione democratica e partecipata

4 Elementi specifici di questa nuova corsa alla terra Il contesto nel quale si realizza Gli attori coinvolti Gli obiettivi degli investimenti La dimensione e l intensità del fenomeno

5 Il contesto Crisi globali: climatica, alimentare, energetica e finanziaria drammatica rivalutazione dell interesse sulla terra. (prevalentemente per la produzione agricola) La crisi dei prezzi del è stato il fattore scatenante dell ondata di investimenti in terra. La nuova dinamica dei prezzi delle commodity ha determinanto uno spostamento della distribuzione dei rischi e delle opportunità lunga la filiera, aumentando i rischi downstream (trasformatori e distributori) preoccupati della sicurezza dei loro approvvigionamenti, incrementando invece i ritorni per i produttori

6 Gli attori coinvolti negli investimenti agricoli Tre macro gruppi: Paesi emergenti, Paesi del Golfo e Paesi del Nord Fortissima eterogeneità degli investitori (imprese energetiche (rinnovabili e non); imprese finanziarie (fondi di investimenti, fondi pensione etc.); agribussiness Imprese private sono i principali attori (soprattutto per i Paesi del Nord) Fenomeno principalmente domestico e regionale che internazionale (forte variazione da Paese a Paese)

7 Da cosa è guidata la domanda di Sicurezza alimentare terra Sicurezza energetica (biofuel in primis) Domanda di materia prime (legname, gomma, fibre etc.) Carbon Markets Turismo Speculazione

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9 . I nuovi investimenti risultano essere maggiormente guidati dalla necessità di garantirsi l accesso alle risorse naturali (terra, acqua, energia, materie prime) piuttosto che dalla nozione di vantaggio comparativo nella produzione su larga scala di prodotti agricoli per il mercato internazionale. i

10 L intensità del fenomeno La corsa alla terra non è stata una bolla dato che una larga porzione delle dll acquisizioni iii iè stata tt seguita dall implementazione dei progetti Tuttavia si è registrato t un rallentamento t rispetto al La produzione agricola risulta essere il principale i obiettivo degli investimenti in terra degli ultimi anni Prodotti agricoli per biocarburanti b iappaiono come la principale produzione di questi investimenti

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12 La dimensione del fenomeno Tra il 2000 ed il 2010 circa 200 milioni di ettari di terreni agricoli sono stati ttioggetto di negoziati itie tra questi circa 71 milioni risultano effettivamente acquisiti. Di questi 71 milioni, il 78% ha come finalità la produzione agricola e tre quarti di questi la produzione di agro energie. Complessivamente è stato stimato che il 40% del totale delle terre acquisite ha come obiettivo la produzione di commodity agricole per biocarburanti (International Land Coalition)

13 Africa è il target principale 134 milioni di ettari coinvolti 34 quelli cross-referenced Circa il 50% delle acquisizione è avvenuta in Africa Perché l Africa? basso costo della terra dbl debole governance supposta ampia disponibilità di terra

14 General features I Paesi target di questi nuovi investimenti sono i Paesi più poveri, poco integrati nei mercati internazionali, alti tassi di incidenza della fame e debole governance Ruolo dei governi ed istituzioni internazionali nel facilitare l acquisizione di terre Gli investitori competono per la terra con gli agricoltori localili Anche le foreste sono un target privilegiato (circa il 24% dei land deals) La maggior parte dei nuovi investimenti sono ad uno stadio di sviluppo iniziale

15 General features 1 Gli investitori hanno come target le terre con un potenziale produttivo alto (yeld gap), buone infrastrutture di collegamento e acqua Dbl Debole governance nazionaleeinternazionale i i l Assenza quasi totale di trasparenza Mito delle terre marginali La maggioranza dei progetti sono export-oriented Scarsi o nulli benefici per lo sviluppo locale / impatti su accesso alla terra e sicurezza alimentare

16 Le responsabilità italiane Imprese italiane molto attive nel land grabbing Mi Main di driver: biofuel bif Mappatura ActionAid: 11 aziende coinvolte (principalmente i settore energetico); gli ettari coinvolti in negoziati commerciali; Principale target Africa Sub-Sahariana Sahariana (Mozambico, Madagascar, Senegal, Etiopia, Benin, Ghana, Congo, Kenya, Guinea, Nigeria, Camerun)

17 Politica europea sui biocarburanti Direttiva europea 28/2009/CE (Renewable Energy Directive RED) Target 10% nel settore dei trasporti (88% biofuel first generation) milioni di ettari necessari a raggiungere il target nel 2020 Impatti sulla volatilità dei prezzi, l accesso alla terra e la sicurezza alimentare 2012 valutazione di impatto CE Actionaid ha reso pubblici casi di land grabbing gper biocarburanti in Kenya, Guatemala, Tanzania Deboli criteri di sostenibilità ambientale (es. ILUC) e assenza di criteri di sostenibilità sociale

18 Le richieste di ActionAid Eliminazione del target del 10% Eliminazione i i qualsiasi i forma di sostegno, diretto e indiretto, al consumo di biocarburanti e bioliquidi di prima generazione Adozione criteri di sostenibilità ambientale e sociale più stringenti Revisione complessiva della RED e politiche alternative ai biocarburanti per la riduzione delle emissioni Trasparenza delle informazioni sugli investimenti

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20 Alcune conclusioni generali Regolazione dei mercati, degli investimenti e nuove politiche pubbliche in agricoltura Aumento degli investimenti pubblici e privati però.. Sostegno ad un modello di agricoltura su piccola scala (l 85% dell agricoltura nei Paesi in vi di sviluppo è realizzata su superfici minori a 2 ettari e in africa l 85% della terra è coltiva e/o appartiene a piccoli contadini) Devono essere i piccoli produttori e non la loro terra l obiettivo degli investimenti Agricoltura sostenibile G20: soluzioni business as usual

21 Grazie

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