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1 BILANCIO 2011 COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 1

2 Denominazione COGART CNA PIEMONTE Società Cooperativa per Azioni Sede Legale C.so Einaudi n.55 - Torino Codice Fiscale, Partita IVA e Numero iscrizione Registro Imprese Codice Fiscale Partita IVA Registro Imprese CCIAA TO N Albo delle Cooperative Numero iscrizione all Albo delle Cooperative A Iscritto nell elenco generale degli intermediari finanziari ex articolo 106. sezione ex articolo 155 comma 4 al numero dal 06/12/1993 e nell elenco speciale ex articolo 107 del D.Lgs. n. 385/93 Codice ABI COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 2

3 CARICHE SOCIALI COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 3

4 CONSIGLIO DI AMMINISTRAZIONE INNOCENTE ENZO SPADARO FORTUNATO MICHELE CERRINA ENOS FINOCCHIARO ANTONIO GOFFI PAOLA GROSSO EDMONDO MARIOTTI GIANNI MAVIGLIA SANTORO MILONE MARCO NAPOLI SILVIO PIZZIMENTI LUIGI TRABANELLI FERRUCCIO Presidente Vice Presidente Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere Consigliere COLLEGIO SINDACALE ORCO MAURIZIO MOINE FEDERICO PROT MAURO BRANCA STEFANIA D'ELIA CARMINE Presidente Sindaco effettivo Sindaco effettivo Sindaco supplente Sindaco supplente DIREZIONE BOFFA ALDO Direttore SOCIETA DI REVISIONE FAUSTO VITTUCCI & C SAS Revisione ai sensi dell art.14 e 16 del D Lgs 39/2010 e ai sensi dell art. 15 Legge 59/1992 COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 4

5 Sommario CARICHE SOCIALI... 3 RELAZIONE DEGLI AMMINISTRATORI SULL ANDAMENTO DELLA GESTIONE E SULLA SITUAZIONE DELLA SOCIETÀ COMMENTO ALLA GESTIONE EVOLUZIONE PREVEDIBILE DELLA GESTIONE INDICATORI FONDAMENTALI EVENTUALI ULTERIORI INFORMAZIONI RISPETTO A QUELLE FORNITE NELLA NOTA INTEGRATIVA SUGLI OBIETTIVI E SULLE POLITICHE DELL'IMPRESA IN MATERIA DI ASSUNZIONE, GESTIONE E COPERTURA DEI RISCHI PRINCIPALI FATTORI E CONDIZIONI CHE INCIDONO SULLA REDDITIVITÀ, INCLUSI I CAMBIAMENTI DEL CONTESTO AMBIENTALE NEL QUALE L'IMPRESA OPERA, LE INIZIATIVE INTRAPRESE A FRONTE DEI CAMBIAMENTI E I RELATIVI RISULTATI NONCHÉ LE POLITICHE DI INVESTIMENTO ADOTTATE DALL'IMPRESA PER MANTENERE E MIGLIORARE I RISULTATI ECONOMICI ATTIVITÀ DI RICERCA E SVILUPPO AZIONI O QUOTE PROPRIE O DELL IMPRESA CONTROLLANTE DETENUTE IN PORTAFOGLIO RAPPORTI VERSO LE IMPRESE DEL GRUPPO E I SOCI PROGETTO DI DESTINAZIONE DEGLI UTILI D ESERCIZIO O IL PIANO DI SISTEMAZIONE DELLE PERDITE STATO PATRIMONIALE CONTO ECONOMICO PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA PROSPETTO DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO NETTO RENDICONTO FINANZIARIO NOTA INTEGRATIVA PARTE A POLITICHE CONTABILI A.1 PARTE GENERALE Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali Sezione 2 Principi generali di redazione A.2 PARTE RELATIVA AI PRINCIPALI AGGREGATI DI BILANCIO Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Fiscalità corrente, anticipata e differita Benefici ai dipendenti Ratei e Risconti Fondi per rischi ed oneri e Altre passività Contributi pubblici Trasferimenti tra portafogli Gerarchia del fair value PARTE B - INFORMAZIONI SULLO STATO PATRIMONIALE ATTIVO Sezione 1 Cassa e disponibilità liquide Voce Sezione 4 Attività finanziarie disponibili per la vendita Voce Sezione 6 Crediti Voce Sezione 10 Attività materiali Voce Sezione 11 Attività immateriali Voce Sezione 12 Attività e passività fiscali Sezione 14 Altre attività Voce PASSIVO Sezione 1 Debiti - Voce Sezione 9 Altre passività - Voce COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 5

6 Sezione 10 Trattamento di fine rapporto del personale Voce Sezione 11 Fondi per rischi ed oneri Voce Sezione 12 Patrimonio netto Voci 120, 130, 140 e PARTE C - INFORMAZIONI SUL CONTO ECONOMICO Sezione 1 Interessi Voci 10 e Sezione 2 Commissioni Voci 30 e Sezione 7 Utile (perdita) da cessione o riacquisto Voce Sezione 8 Rettifiche di valore nette per deterioramento Voce Sezione 9 Spese Amministrative Voce Sezione 10 Rettifiche di valore nette su attività materiali Voce Sezione 11 Rettifiche di valore nette su attività immateriali Voce Sezione 13 Accantonamenti netti ai fondi per rischi ed oneri Voce Sezione 14 Altri proventi e oneri di gestione Voce Sezione 17 Imposte sul reddito dell esercizio dell operatività corrente Voce Sezione 19 Conto economico: altre informazioni PARTE D ALTRE INFORMAZIONI Sezione 1 Riferimenti specifici sull operatività svolta D. Garanzie rilasciate e impegni H. Operatività con fondi di terzi Sezione 3 Informazioni sui rischi e sulle relative politiche di copertura RISCHIO DI CREDITO RISCHI DI MERCATO RISCHI OPERATIVI Sezione 4 Informazioni sul patrimonio Sezione 5 Prospetto analitico della redditività complessiva Sezione 6 Operazioni con parti correlate COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 6

7 Relazione degli amministratori sull andamento della gestione e sulla situazione della Società Signori soci, l esercizio 2011 ha portato un perdurare della situazione negativa già vissuta negli esercizi 2009 e 2010, con un ulteriore evoluzione sfavorevole: quella che era nata come una crisi di natura prettamente finanziaria, pur con radici nell economia reale, poi sfociata in una crisi economica ha avuto il suo epilogo nel 2011 nella forma della crisi del debito sovrano nel corso del primo semestre e crisi del funding bancario nel secondo semestre. La crisi del debito sovrano, originata dal debito greco e poi estesasi ai Paesi periferici dell area Euro, ha dapprima minacciato le sole banche fortemente esposte in debito sovrano greco, prevalentemente localizzate in Germania, e successivamente ha portato ad un clima di tale sfiducia sui mercati finanziari da generare un sostanziale blocco del mercato interbancario, per cui la controparte pressoché unica degli scambi tra Istituzioni finanziarie è stata la BCE per quasi tutto il secondo semestre 2011, con i depositi overnight in costante aumento e gli indici interbancari passati al ruolo di mero indicatore teorico in quanto derivati da volumi di scambio ridottissimi. La travagliata evoluzione del piano di salvataggio della Grecia, in parallelo con l acceso confronto internazionale sul ruolo e sulle dimensioni dell EFSB, hanno mantenuto un clima di incertezza che nemmeno la finalizzazione della rinegoziazione del debito greco è riuscita a placare: sono state necessarie due iniezioni di liquidità a 3 anni da parte della BCE per Euro MLD per vedere un leggero miglioramento della situazione. In questo contesto, le banche hanno vissuto una violenta crisi di funding che le ha portare a sopportare costi di raccolta elevatissimi poi riflettuti dalle condizioni degli impieghi: i tassi medi rilevati da Banca d Italia in riferimento ad anticipi, sconti ed altri finanziamenti alle imprese sono raddoppiati a fine 2011 rispetto alla chiusura del Il settore bancario italiano, piuttosto resistente alla crisi finanziaria precedente per via della minore esposizione in strumenti finanziari complessi, si è rivelato invece molto vulnerabile alle tensioni sull interbancario per via del gap di circa Euro 400 MLD tra impieghi ad imprese e famiglie, che ammontano ad Euro MLD circa, e raccolta, che ammonta ad Euro MLD circa. Le robuste iniezioni di liquidità a 36 mesi apportate dalla BCE hanno abbassato la tensione sul funding ad apertura dell esercizio 2012, ma senza apportare significativi benefici collaterali in termini di volumi scambiati sull interbancario. La situazione economica del Paese in generale, e della regione in particolare, non ha ovviamente tratto alcun beneficio dalla situazione finanziaria: le pressioni sul debito sovrano italiano, nate all inizio dell anno, acuitesi in agosto e sfociate nella prima metà di novembre in un picco dello spread tra Bund e BTP decennali oltre i 570 bp, e a cavallo della chiusura d anno in valori costantemente superiori ai 500 bp, sono state allentate soltanto mediante manovre finanziarie di grande peso. Le manovre di agosto, pur travagliate e di entità estremamente rilevante, non sono state sufficienti a ridurre la sfiducia dei mercati nel Paese, e in un primo momento nemmeno i pesanti interventi del governo tecnico sono riusciti a contenere la situazione, che a parte un picco negativo sotto i 370 bp agli inizi di dicembre è rimasta molto tesa fino a chiusura dell esercizio. Solo a partire dalla metà di gennaio la situazione ha iniziato a normalizzarsi, con lo spread sotto i 300 bp per la prima volta alla metà di marzo Gli effetti sull economia reale di queste condizioni di contesto sono stati ovviamente negativi: l Italia è entrata in recessione tecnica all inizio del 2012, e non sono previsti scenari di significativo miglioramento nel corso dell esercizio. L economia regionale ha naturalmente riflettuto questa situazione nazionale. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 7

8 1. Commento alla gestione. La società ha visto nel corso del 2011 un regime produttivo in linea con l esercizio precedente, il che da una parte può essere considerato un segnale confortante alla luce dello sfavorevole contesto economico e finanziario, dall altra rappresenta un elemento di preoccupazione in relazione agli obiettivi che erano stati fissati in sede di Revisione 2011 al Piano Industriale Nel corso dell esercizio la società ha rilasciato nuove garanzie per Euro 39,5 mln, con un peso della componente a breve termine che ha mantenuto i livelli molto elevati già registrati nel corso degli esercizi precedenti. I crediti di firma rilasciati dalla società hanno avuto un indirizzo in massima parte legato alla copertura di sottostanti affidamenti bancari legati a finanziamento del circolante e credito d esercizio, con gli investimenti produttivi a rappresentare una componente molto ridotta, in coerenza con l andamento negativo sia della produzione industriale che delle prospettive produttive. Ampia rilevanza hanno avuto inoltre le attività di rinegoziazione e riscadenziamento dei debiti, attuate in conformità con gli accordi di moratoria ABI- MEF stipulati anche grazie alle Associazioni datoriali. Le commissioni nette hanno visto nel 2011 un calo del 13% circa rispetto all esercizio precedente ad EURO 2,72 mln, ma parallelamente i costi amministrativi sono stati contenuti per oltre Euro 0,3 mln. Il risultato d esercizio, negativo per Euro 0,6 mln, è condizionato da rettifiche di valore su crediti che hanno inciso negativamente a conto economico per oltre Euro 3,33 mln a fronte di un impatto positivo legato all eccedenza del fondo rischi garanzie collettive per Euro 0,78 mln. Questa situazione è data dal completamento dell attività di lavorazione delle richieste di escussione ricevute rilevate nel bilancio 2010: in tale esercizio gli accantonamenti a fondo rischi garanzie collettive erano stati massicci per assorbire nell esercizio di competenza l impatto della possibile integrale trasformazione di tali richieste in escussioni effettive. Il mancato raggiungimento degli obiettivi 2011, come sopra richiamato, è stato in parte dovuto alla sfavorevole congiuntura economica, pur preventivata in sede di pianificazione ma evolutasi in senso ulteriormente sfavorevole, e in parte ad alcuni margini di inefficienza del modello operativo vigente, che erano rappresentati da margini di sovrapposizione ed elementi di ridondanza tra le strutture interne che ne rendevano il governo molto complesso e ne diminuivano l efficacia. La società si è perciò posta obiettivi quantitativi per il triennio successivo solo a seguito di una profonda riorganizzazione interna che ne rendesse il raggiungimento più agevole, e dei quali si darà conto al successivo punto. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 8

9 2. Evoluzione prevedibile della gestione. La società ha approvato nel gennaio 2012 il nuovo Modello Operativo e nel marzo 2012 il Piano Industriale La pianificazione economica e patrimoniale si basa sull assunto di una situazione macroeconomica stabilmente assestata sui livelli negativi del 2011 sotto il profilo della produzione industriale, della crescita del PIL e dei volumi di credito riferiti al segmento famiglie produttrici, con sinistrosità di mercato coerenti con tali assunzioni. La pianificazione ha come driver principali l ottimizzazione dell attività aziendale in un contesto analogo a quello sperimentato nell esercizio 2011: l obiettivo che informa l intera pianificazione è il miglioramento dell approccio della società ad un mercato le cui condizioni sono date per acquisite come nel 2011, in modo da un lato che eventuali miglioramenti attesi del contesto che poi non si verifichino non abbiano impatto negativo sulla pianificazione aziendale, e dall altro che eventuali miglioramenti del contesto abbiano effetto positivo su una pianificazione già sostenibile a prescindere da essi. L obiettivo principale della pianificazione è l equilibrio del cost/income ratio mediante l incremento dei ricavi. Le attività sui costi effettuate nel periodo paiono sufficienti a garantire un allocazione efficiente delle voci di spesa, e per quanto sia presente un ulteriore margine di manovra esso non pare di entità adeguata a sostenere da solo un radicale mutamento del cost/income ratio, a meno di maggiori ristrutturazioni aziendali che non paiono una strada preferibile. L obiettivo di incremento dei ricavi ha come strumenti di raggiungimento due elementi fondamentali: la revisione della struttura organizzativa e la ristrutturazione della strategia commerciale. La struttura organizzativa punta al miglioramento dell efficienza mediante la trasformazione delle strutture locali da unità operativamente autonome a puro canale distributivo, accentrando in Direzione Generale tutte le attività di back office, e la ridefinizione della struttura interna della Direzione Generale con maggiore settorializzazione delle attività e migliore integrazione fra i settori. La strategia commerciale della società nel periodo poggia su due elementi fondamentali: l ambito motivazionale e l ambito della pianificazione e monitoraggio. Sotto il profilo motivazionale, in sede di ridefinizione del contratto aziendale viene inserita per il personale con mansioni commerciali una componente di salario variabile di entità molto significativa collegata con obiettivi individuali di ricavi effettivamente realizzati. L ambito della pianificazione e del monitoraggio viene affrontato mediante l attività dell ufficio Monitoraggi, di nuova costituzione, e le attività organiche di gestione del portafoglio, affiancate dallo sviluppo sistematico di nuovi canali commerciali esterni. Questo insieme di strategie ed assetti organizzativi porterà ad un margine per cassa positivo nel 2012 e ad un margine per competenza positivo dal COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 9

10 3. Indicatori fondamentali. I principali aggregati economici e patrimoniali dell esercizio in rapporto ai valori dell esercizio precedente si presentano come segue 1 : Indicatori Delta Commissioni attive ,61% Margine di interesse ,51% Margine di intermediazione ,42% Rettifiche su crediti ,98% Attività bancarie ,22% di cui titoli ,51% di cui saldi attivi di c/c ,62% Garanzie rilasciate ,29% Sotto il profilo del patrimonio di Vigilanza, la situazione a chiusura 2011 si presenta come segue: Patrimonio di vigilanza 2011 Tier 1 elementi positivi Capitale Riserve Utile del periodo 0 Tier 1 elementi negativi Perdita del periodo -600 Riserva FTA Tier 1 filtri prudenziali Riserva negativa AFS Tier 1 al lordo degli elementi da dedurre Tier 1 elementi da dedurre 0 Interessenze >10% cap. soc. 0 Interessenze <10% cap. soc. 0 Tier 1 totale Tier 2 elementi positivi Riserva da valutazione AFS 0 Strumenti ibridi di patrimonializzazione Tier 2 al lordo degli elementi da dedurre Tier 2 elementi da dedurre 0 Interessenze >10% cap. soc. 0 Interessenze <10% cap. soc. 0 Tier 2 totale Patrimonio di vigilanza Tutti i valori monetari della tabella e delle seguenti sono esposti in migliaia di Euro. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 10

11 Il capitale interno si presenta come segue: Rischio Valore Rischi di primo pilastro Rischio di credito Rischio di controparte Rischio di mercato Rischio operativo 574 Rischi di secondo pilastro 663 Rischio di concentrazione 150 Rischio di tasso d'interesse 156 Rischio di liquidità Rischio residuo 357 Rischi derivanti da cartolarizzazioni Rischio strategico Rischio di reputazione Capitale Interno Il raccordo tra capitale interno e patrimonio di Vigilanza si presenta come segue: Adeguatezza patrimoniale RWA Requisito patrimoniale credito Tier Tier 1 ratio 11,98% Patrimonio di vigilanza Total capital ratio 13,10% Requisiti patrimoniali I pilastro Requisiti patrimoniali II pilastro 663 Requisiti patrimoniali totali Free capital Free capital % 47,75% La differenza significativa del capitale interno a fronte del rischio di tasso rispetto all esercizio precedente è legata al cambio di criterio di calcolo, dal precedente legato alla semplice vita residua all attuale, coerente con le segnalazioni di Vigilanza, legato alla periodicità di indicizzazione. Pur a fronte di dati economici non positivi è quindi possibile rilevare come la società mantenga indicatori patrimoniali di buon livello, sia per quanto riguarda i ratios che per quanto riguarda il free capital. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 11

12 4. Eventuali ulteriori informazioni rispetto a quelle fornite nella nota integrativa sugli obiettivi e sulle politiche dell'impresa in materia di assunzione, gestione e copertura dei rischi. La lavorazione dei crediti di firma con richiesta di escussione ha evidenziato la corretta e prudente gestione del rischio nell esercizio 2010, portando ad una crescita pressoché in linea con le attese del fondo svalutazione crediti e quindi alla parallela riduzione del fondo rischi garanzie collettive a fronte dell uscita di tali poste in lavorazione dal portafoglio dei crediti di firma. Per ottimizzare la gestione delle sofferenze, inoltre, nel corso dell esercizio sono state aggiornate le convenzioni con i principali partner bancari affidando il recupero dei crediti in sofferenza agli istituti stessi, con attesa di beneficio sulla perdita attesa stimabile nel 10% circa, che ha portato la rettifica di valore sui crediti di firma deteriorati, al netto delle coperture mediante strumenti di CRM, al 70% dal precedente 80%. Questa variazione di trattamento è stata ovviamente effettuata relativamente ai soli crediti di firma, e sarà apportata anche alle sofferenze a mano a mano che verranno escusse garanzie assoggettate alle nuove modalità operative. Per affrontare la costruzione delle rettifiche e dei fondi relativi ai deteriorati è però necessario dare conto della messa in liquidazione del Consorzio regionale di secondo livello Artigiancredit Piemonte, avvenuta all inizio del Il Consorzio regionale di secondo livello prestava attività di garanzia sia in forma diretta che in forma di veicolo verso altri strumenti pubblici di CRM ai quali aggiungeva una propria quota di rischio. Al 31 dicembre 2011 il Consorzio regionale di secondo livello era ancora attivo, per cui le garanzie prestate erano ancora formalmente efficaci, ma la sua messa in liquidazione ha reso consigliabile per la società assorbirne direttamente gli impatti relativi agli accantonamento già nel bilancio dell esercizio Il trattamento delle garanzie ricevute dal Consorzio regionale di secondo livello è stato l azzeramento del valore delle garanzie dirette e la riduzione del valore delle garanzie ricevute a valere su strumenti di CRM pubblici al valore della sola garanzia prestata dallo strumento di CRM in quanto con i fornitori di protezione è stato avviato il trasferimento delle garanzie dal Consorzio di secondo livello ai confidi di primo livello, che consente il permanere della validità della garanzia. Nel dettaglio, le garanzie ricevute dal FEI sono state ridotte al 50% direttamente coperto dal FEI, e le garanzie ex fondo 1068 sono state ridotte alla quota del 70% direttamente coperta dal Fondo Per quanto riguarda i crediti verso Artigiancredit per pagamenti richiesti la situazione si presenta come segue: Garanzia Totale Quota Artigiancredit Quota garante FEI Progetto Piemonte Diretta Fondo Totale Non si è ritenuto necessario effettuare svalutazioni su tali crediti in quanto già coperti: la parte interessata è rappresentata dal totale della quota Artigiancredit di Euro 0,67 mln, ma la messa in liquidazione del Consorzio avverrà mediante un accordo transattivo a seguito del quale la società attende di ricevere una cifra compresa tra Euro 0,55 ed Euro 0,58 mln, e la minima parte residua sarà coperta da fondi rischi già presenti a bilancio ed utilizzabili in tal senso. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 12

13 Per quanto riguarda le garanzie ricevute, il dettaglio del raffronto tra valore nominale e valore effettivo delle garanzie ricevute si presenta come segue: Strumenti di CRM Nominale Effettivo Artigiancredit Garanzie dirette Fondo FEI Altri fondi Fondi ad accesso diretto Fondo Fondo Regionale Artigianato Fondo Regionale PMI Fondo Centrale di Garanzia FEI Fondi di terzi in gestione Fondo Antiusura Totale Il vero impatto rilevante per la società è quindi collegato alla componente di garanzie ricevute che influenza le rettifiche di valore sui crediti di firma deteriorati, che vengono effettuate tenendo conto dell impatto positivo dei rimborsi da riassicuratori. Tale impatto viene interamente assorbito nel 2011 utilizzando come valore riassicurato l importo netto risultante dal trattamento delle garanzie ricevute da Artigiancredit come azzerate e la quota aggiuntiva di garanzia di Artigiancredit in aggiunta alla copertura data da altri fondi pubblici per i quali Artigiancredit fungeva da veicolo come azzerata. Il prospetto degli accantonamenti a fronte di crediti di firma deteriorati si presenta quindi come segue: FASCIA Oltre 36 mesi mesi Meno di 18 mesi Casi singoli Bond Totale RISCHIO LORDO RISCHIO RETTIFICATO RIASSICURATO NOMINALE RISCHIO CORRETTO FONDO LORDO RIASSICURATO CORRETTO FONDO EFFETTIVO CAPITALE SOCIALE FONDO RICHIESTO FONDO PRESENTE ACCANTONAMENTO -779 Nel dettaglio, oltre alla consueta ripartizione per fasce temporali, sono stati rilevati casi singoli nei quali il rischio reale era da rettificare in quanto il dato di sistema era viziato da incoerenza con i valori indicati dalle banche eroganti, o da mancanza di censimento a sistema di strumenti di CRM accertati come presenti, o da mancato aggiornamento a sistema di posizioni irregolari sulle quali la richiesta di escussione era già stata rifiutata dalla società per mancato rispetto dei termini di convenzione. Sono inoltre state isolate le posizioni relative ai Bond dei Territori in quanto rischio a valere su cap la cui disponibilità monetaria si è esaurita in corso d esercizio liberando la società dalla possibilità di essere escussa. La congruità del fondo, come per l esercizio precedente, viene valutata sulla base del tasso di ingresso a sofferenza rettificata registrato sul territorio regionale negli ultimi 4 trimestri disponibili sulla Base Informativa Pubblica di Banca d Italia. L indicatore relativo viene costruito sulla base della composizione del portafoglio della società come segue: Tasso di decadimento % portafoglio Tasso Famiglie produttrici 42,98% 2,14% Famiglie consumatrici 0,76% 1,17% Imprese produttive 56,26% 2,09% Totale 100,00% 2,11% COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 13

14 Il fondo presente a chiusura 2011, pari ad Euro 6,4 mln a copertura di Euro 152 mln di crediti di firma, incorpora un tasso di decadimento del 4,21%, quindi ben superiore al tasso di decadimento registrato sulla regione pari al 2,11%, e di conseguenza è ritenuto congruo. Oltre al rischio di credito, la società è esposta al rischio operativo, al rischio di tasso, al rischio di liquidità ed al rischio residuo, mentre non è presente esposizione al rischio di mercato né a rischi derivanti da cartolarizzazioni. L esposizione al rischio di concentrazione, seppur teoricamente presente, è all atto pratico trascurabile. Il rischio operativo si manifesta sostanzialmente nella possibilità di errato utilizzo o funzionamento irregolare del sistema informativo e nell indisponibilità di informazioni rilevanti, ed è contenuto mediante presidi informatici e controlli interni effettuati in coerenza con la Policy del Rischio Operativo di cui la società si è dotata nel corso del 2011, e che è attualmente in fase di adeguamento al nuovo modello operativo. Il rischio di concentrazione è essenzialmente di carattere geosettoriale e imprescindibile dalla natura della società, che ha scala regionale ed è rivolta alle PMI del segmento retail. La distribuzione settoriale del totale dei crediti complessivi verso imprese socie si presenta come segue: ATECO 2007 C ATTIVITA' MANIFATTURIERE 28,24% F COSTRUZIONI 22,04% G COMMERCIO ALL'INGROSSO E AL DETTAGLIO; RIPARAZIONE DI AUTOVEICOLI E MOTOCICLI 18,73% I ATTIVITA' DEI SERVIZI DI ALLOGGIO E DI RISTORAZIONE 8,50% H TRASPORTO E MAGAZZINAGGIO 6,63% S ALTRE ATTIVITA' DI SERVIZI 4,53% N NOLEGGIO, AGENZIE DI VIAGGIO, SERVIZI DI SUPPORTO ALLE IMPRESE 2,49% A AGRICOLTURA, SILVICOLTURA E PESCA 2,47% M ATTIVITA' PROFESSIONALI, SCIENTIFICHE E TECNICHE 2,09% J SERVIZI DI INFORMAZIONE E COMUNICAZIONE 1,14% L ATTIVITA' IMMOBILIARI 1,02% E FORNITURA DI ACQUA; RETI FOGNARIE, ATTIVITA' DI GESTIONE DEI RIFIUTI E RISANAMENTO 0,72% Q SANITA' E ASSISTENZA SOCIALE 0,45% R ATTIVITA' ARTISTICHE, SPORTIVE, DI INTRATTENIMENTO E DIVERTIMENTO 0,40% P ISTRUZIONE 0,24% K ATTIVITA' FINANZIARIE E ASSICURATIVE 0,15% B ESTRAZIONE DI MINERALI DA CAVE E MINIERE 0,10% D FORNITURA DI ENERGIA ELETTRICA, GAS, VAPORE E ARIA CONDIZIONATA 0,08% O AMMINISTRAZIONE PUBBLICA E DIFESA; ASSICURAZIONE SOCIALE OBBLIGATORIA 0,00% TOTALE 100,00% La distribuzione geografica si presenta come segue: Distribuzione provinciale Alessandria 6,41% Asti 8,77% Biella 4,23% Cuneo 8,72% Novara 6,32% Torino 60,23% Verbania 1,56% Vercelli 2,66% Resto Italia 1,12% Il rischio di concentrazione per controparte è sostanzialmente sterilizzato dalla permanenza del limite massimo di Euro 0,5 mln di credito di firma concedibile a singola controparte o gruppo di controparti collegate indicato nel Regolamento del Credito. Il rischio di tasso di interesse è di esclusiva pertinenza del portafoglio titoli, e non è tanto riferibile ad un mismatch tra fonti e impieghi quanto ad uno sfavorevole andamento del fair value legato alla curva dei tassi. Nel corso del 2011 la società ha visto la riserva AFS risentire pesantemente degli sfavorevoli corsi del debito pubblico italiano, con un picco di valore negativo prossimo ad Euro 4 mln in concomitanza con i massimi dello spread Bund-BTP registrati a novembre e dicembre. Alla data di stesura della presente relazione, COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 14

15 tuttavia, lo spread si è stabilizzato intorno a 300 bp, con una riserva negativa da AFS ridotta di oltre la metà rispetto al rilievo del 31 dicembre. Il rischio di liquidità inteso come rischio di non adempiere alle obbligazioni a scadenza è sostanzialmente nullo in quanto le fonti a scadenza sono rappresentate da due ibridi di patrimonializzazione con scadenza 2020 e 2025, da un Fondo Rischi concesso dalla CCIAA di Torino a titolo oneroso con scadenza 2014, oltre che da mutui per l acquisto di immobili strumentali il cui rimborso viene affrontato mediante la gestione corrente. Il reale rischio di liquidità viene rinvenuto nella possibilità teorica di indisponibilità di fondi per il pagamento delle obbligazioni legate ai crediti di firma in escussione, scenario però estremamente remoto. Il rischio residuo, che è il rischio che le forme di copertura del rischio di credito si rivelino inefficaci, rappresenta un profilo rilevante ed oggetto di attento monitoraggio: il profilo rappresentato dalle garanzie ricevute dal Consorzio regionale di secondo livello è stato neutralizzato avviando il trasferimento delle garanzie da parte di strumenti di CRM pubblici per le quali il Consorzio fungeva da veicolo dal Consorzio di secondo livello ai confidi di primo livello, ed assorbendone l impatto a conto economico come prima indicato. Per quanto riguarda gli altri strumenti di CRM il rischio viene mitigato mediante controlli interni, attualmente in fase di adeguamento al nuovo Modello Operativo. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 15

16 5. Principali fattori e condizioni che incidono sulla redditività, inclusi i cambiamenti del contesto ambientale nel quale l'impresa opera, le iniziative intraprese a fronte dei cambiamenti e i relativi risultati nonché le politiche di investimento adottate dall'impresa per mantenere e migliorare i risultati economici. I due principali fattori che incidono sulla redditività, come in precedenza indicato, sono il contesto macroeconomico e i livelli interni di efficienza, e l approccio della società per affrontare il secondo fattore è già stato indicato al punto 2. In prospettiva, altri fattori condizionanti sono legati al posizionamento dei Confidi nel mercato del credito, in un contesto in cui i benefici dati dalla ponderazione favorevole e dall abbattimento della LGD sono vanificati dalle tensioni sul funding, rispetto alle quali l attività di garanzia è del tutto ininfluente, e alle variazioni degli assetti regolamentari: è in corso la revisione della Circolare 216, la cui conclusione è prevista per la metà dell esercizio, e pare ragionevole attendersi un allineamento della circolare menzionata alla Circolare 263 degli intermediari bancari, con la scomparsa del metodo standard semplificato per il calcolo del rischio di credito e la convergenza verso il metodo standard. L impatto sull assetto organizzativo della società alla luce del materiale in consultazione non pare avere peso determinante, quello che maggiormente rileva sarà l eventuale decisione del Ministero dello Sviluppo Economico, che verrà recepita da Banca d Italia nella normativa secondaria, in merito alla soglia minima di garanzie rilasciate per il mantenimento dello status di intermediari vigilati. I rumors in questo caso parlano di una concreta possibilità di innalzamento ad Euro 150 mln o addirittura ad Euro 200 mln, con 3 esercizi per l adeguamento: nel primo caso la società rimarrebbe nell attuale perimetro, scendendo sotto soglia per il solo esercizio 2012 secondo la pianificazione, ma nel secondo caso, o nel primo caso a condizione che gli obiettivi produttivi siano mancati di una frazione consistente, si aprirebbero scenari al momento non pianificabili che in sostanza si ridurrebbero all opzione di rinunciare allo status di intermediari vigilati, apportare drastiche variazioni all assetto aziendale per raggiungere la soglia o procedere a fusioni con altri intermediari. 6. Attività di ricerca e sviluppo. La società nel corso del 2011 ha concentrato la propria attenzione sul completamento della normativa interna e sulla relativa formazione al personale, attività che prosegue nel 2012 con l adeguamento della normativa interna al nuovo assetto organizzativo. 7. Azioni o quote proprie o dell impresa controllante detenute in portafoglio. Non esiste impresa controllante, e la società non detiene azioni proprie in portafoglio. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 16

17 8. Rapporti verso le imprese del gruppo e i soci. Nel corso dell esercizio 2011 l attività di Cogart CNA Piemonte è stata rivolta esclusivamente ai soci. Al riguardo il Consiglio di Amministrazione ha mantenuto l utilizzo di una procedura per l esame delle istanze di ammissione informata al principio della porta aperta, che ha consentito di connaturare i rapporti tra la società e i soci in termini di assoluta trasparenza. Nel corso del 2011 il numero dei soci è essenzialmente stabile, come si evince dal prospetto seguente: 2010 Ingressi Uscite 2011 Artigiani Non artigiani Totale In termini operativi gli sforzi si sono concentrati, in ragione dello specifico oggetto sociale che caratterizza l attività della società, nel tentativo di consentire l accesso al credito alle imprese nostre socie alle migliori condizioni di mercato. La società opera su tutto il territorio regionale dove è presente con otto filiali: Alessandria: via dell Artigianato, 5 Zona D Alessandria Asti: corso Alfieri, Asti Ciriè: via Prever Cirié (To) Cuneo: corso Roma, Saluzzo (Cn) Ivrea: via Dora Baltea, Ivrea (To) Piemonte Nord (Biella, Novara, Verbania, Vercelli): Via Dante Alighieri, Novara Pinerolo: via Chiappero, Pinerolo (To) Torino: Via Spalato, 60/d Torino La società ha aderito all Arbitrato Bancario Finanziario e ha istituito il servizio reclami. Nel corso del 2011 la società è stata oggetto di un ricorso all Arbitrato Bancario Finanziario, che ha avuto esito favorevole alla società, ed ha trattato n. 3 reclami, che hanno trovato favorevole composizione. 9. Progetto di destinazione degli utili d esercizio o il piano di sistemazione delle perdite. Tutte le considerazioni sopra riportate conducono a presentare un prospetto di bilancio di esercizio che evidenzia una perdita di Euro ed a proporne la copertura mediante l utilizzo della riserva disponibile contributi pubblici. Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente - Enzo Innocente COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 17

18 STATO PATRIMONIALE COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 18

19 ATTIVO Cassa e disponibilità liquide Attività finanziarie disponibili per la vendita Crediti Attività materiali Attività immateriali Attività fiscali a) correnti Altre attività TOTALE ATTIVO PASSIVO Debiti Passività fiscali a) correnti Altre passività Trattamento di fine rapporto del personale Fondi per rischi e oneri: b) altri fondi Capitale Riserve a Riserva Fta ( ) ( ) 170. Riserve da valutazione ( ) ( ) 180. Utile (Perdita) d'esercizio ( ) ( ) TOTALE PASSIVO E PATRIMONIO NETTO COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 19

20 CONTO ECONOMICO COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 20

21 CONTO ECONOMICO Interessi attivi e proventi assimilati Interessi passivi e oneri assimilati (19.388) (36.919) MARGINE DI INTERESSE Commissioni attive Commissioni passive (61.708) ( ) COMMISSIONI NETTE Utile/perdita da cessione o riacquisto di: a) attività finanziarie MARGINE DI INTERMEDIAZIONE Rettifiche di valore nette per deterioramento di: ( ) ( ) a) attività finanziarie ( ) ( ) b) altre operazioni finanziarie ( ) 110. Spese amministrative: ( ) ( ) a) spese per il personale ( ) ( ) b) altre spese amministrative ( ) ( ) 120. Rettifiche/riprese di valore nette su attività materiali ( ) ( ) 130. Rettifiche/riprese di valore nette su attività immateriali (1) (1.640) 150. Accantonamenti netti ai fondi per rischi e oneri 0 (36.000) 160. Altri proventi e oneri di gestione RISULTATO DELLA GESTIONE OPERATIVA ( ) ( ) UTILE (PERDITA) DELL ATTIVITÀ CORRENTE AL LORDO DELLE IMPOSTE ( ) ( ) 190. Imposte sul reddito dell'esercizio dell operatività corrente (56.020) (61.595) UTILE (PERDITA) DELL ATTIVITÀ CORRENTE AL NETTO DELLE IMPOSTE ( ) ( ) UTILE (PERDITA) D'ESERCIZIO ( ) ( ) COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 21

22 PROSPETTO DELLA REDDITIVITA COMPLESSIVA Voci Utile (Perdita) d'esercizio ( ) ( ) Altre componenti al netto delle imposte 20. Attività finanziarie disponibili per la vendita ( ) ( ) 30. Attività materiali Attività immateriali Copertura di investimenti esteri Copertura dei flussi finanziari Differenze cambio Attività non correnti in via di dismissione Utili (Perdite) attuariali su piani a benefici definiti Quota delle riserve da valutazione delle partecipazioni valutate a patrimonio netto Totale altre componenti reddituali al netto delle imposte ( ) ( ) 120. Redditività complessiva (voce ) ( ) ( ) COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 22

23 PROSPETTO Patrimonio neto al DELLE VARIAZIONI DEL PATRIMONIO Emisione NETTO Per i commenti ai movimenti del patrimonio netto si rinvia alla specifica sezione della Nota Integrativa. nuove azioni n Acquisto azioni proprie a Distribuzioni straordinaria Ds dividendidividendidividendidividendivariazioni V strumenti di s capitalecapitalecapitalecapitale Altre v variazioni Capitale Sovrapprezzo P 31/12/201031/12/201031/12/201031/12/2010 esercizio Allocazione precedente risultato complesiva Reditività emissioni ( ) R esercizio 201 e Patrimonio neto al P RiserveRiserveRiserveRiserve Dividendi ed destinazioni determinazioni altre a Variazioni di V Variazioni riserveriserveriserveriserve Operazioni dell esercizio sul patrimonio netto Altre A asembleari a 31/12/20131/12/20131/12/20131/12/201 Riserve 0 b) a) altre di utili ( ) ( ) ( ) Riserve valutazione da ( ) ( ) ( ) Azioni Strumenti capitaleproprie di Utile d esercizio Patrimonio Netto (Perdita) ( ) ( )( ) 0 ( ) ( ) ( ) COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 23

24 RENDICONTO FINANZIARIO 1. GESTIONE A. ATTIVITÀ OPERATIVA interessi attivi incassati interessi passivi pagati (19.388) (36.919) - dividendi e proventi assimilati - commissioni nette spese per il personale ( ) ( ) - altri costi (-) ( ) ( ) - altri ricavi (+) imposte e tasse (-) (56.020) (61.595) - costi/ricavi relativi ai gruppi di attività in via di dismissione e al netto dell effetto fiscale (+/-) 2. LIQUIDITÀ GENERATA/ASSORBITA DALLE ATTIVITÀ FINANZIARIE - attività finanziarie detenute per la negoziazione - attività finanziarie valutate al fair value - attività finanziarie disponibili per la vendita crediti verso banche ( ) - crediti verso enti finanziari - crediti verso la clientela ( ) ( ) - altre attività LIQUIDITÀ GENERATA/ASSORBITA DALLE PASSIVITA FINANZIARIE - debiti verso banche debiti verso enti finanziari ( ) (97.916) - debiti verso la clientela - titoli in circolazione - passività finanziarie di negoziazione - passività finanziarie valutate al fair value - altre passività ( ) Liquidità netta generata/assorbita dall attività operativa Liquidità generata da B. ATTIVITA DI INVESTIMENTO vendite di partecipazioni dividendi incassati su partecipazioni vendite/rimborsi di attività finanziarie detenute sino alla scadenza vendite di attività materiali vendite di attività immateriali vendite di rami d azienda Liquidità assorbita da RENDICONTO FINANZIARIO INTERMEDIARI FINANZIARI METODO DIRETTO - acquisti di partecipazioni acquisti di attività finanziarie detenute sino alla scadenza acquisti di attività materiali (21.348) (10.845) - acquisti di attività immateriali acquisti di rami d azienda 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dall attività di investimento (21.315) (10.845) COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 24

25 C. ATTIVITA DI PROVVISTA emissione/acquisti di azioni proprie (83.091) ( ) - emissione/acquisto strumenti di capitale distribuzione dividendi e altre finalità 0 0 Liquidità netta generata/assorbita dall attività di provvista (83.091) ( ) LIQUIDITÀ NETTA GENERATA /ASSORBITA NELL ESERCIZIO (2.462) 148 RICONCILIAZIONE Cassa e disponibilità liquide all inizio dell esercizio Liquidità totale netta generata/assorbita nell esercizio (2.462) 148 Cassa e disponibilità liquide alla chiusura dell esercizio Si dichiara che il presente bilancio è veritiero e risponde alle risultanze contabili. Per il Consiglio di Amministrazione - Il Presidente - Enzo Innocente COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 25

26 NOTA INTEGRATIVA COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 26

27 A.1 PARTE GENERALE PARTE A POLITICHE CONTABILI Sezione 1 Dichiarazione di conformità ai principi contabili internazionali. Il bilancio d esercizio al 31 dicembre 2011 di Cogart CNA Piemonte Società Cooperativa per Azioni è redatto - in applicazione del D.Lgs n.38 del 28/2/ in conformità ai principi contabili internazionali IAS/IFRS (Internations Accounting Standard / International Financial Reporting Standard) emanati dallo IASB (International Accounting Standard Board), alle relative interpretazioni dell IFRIC (International Financial Reporting Interpretation Commitee) e del SIC (Standing Interpretations Committee) e omologati dalla Commissione Europea. Sezione 2 Principi generali di redazione Il presente bilancio è redatto applicando i seguenti principi generali dettati dallo IAS 1: a) continuità aziendale: le valutazioni delle attività, delle passività e delle operazioni fuori bilancio vengono effettuate nella prospettiva della continuità aziendale della Società; b) competenza economica: la rilevazione dei costi e dei ricavi avviene secondo i principi di maturazione economica e di correlazione; c) rilevanza e aggregazione: conformemente alle disposizioni impartite dalla Banca d Italia sui bilanci delle banche le varie classi di elementi simili sono presentate, se significative, in modo separato. Gli elementi differenti, se rilevanti, sono invece esposti distintamente fra loro; d) divieto di compensazione: eccetto quanto disposto o consentito da un principio contabile internazionale o da un interpretazione oppure dalle disposizioni impartite dalla Banca d Italia sui bilanci degli intermediari finanziari, le attività e le passività nonché i costi e i ricavi non formano oggetto di compensazione. Il bilancio d esercizio è costituito da: Stato Patrimoniale Conto Economico Prospetto della redditività complessiva Prospetto delle variazioni del Patrimonio Netto Rendiconto Finanziario (elaborato applicando il metodo diretto ) Nota Integrativa ed è corredato dalla relazione degli Amministratori sull andamento della gestione e sulla situazione della Società. Il bilancio d esercizio è redatto con chiarezza e rappresenta in modo veritiero e corretto la situazione patrimoniale, la situazione finanziaria ed il risultato economico dell esercizio; i conti di bilancio trovano corrispondenza nella contabilità aziendale che, a sua volta, rispecchia integralmente e fedelmente i fatti amministrativi intervenuti nell esercizio. La nota integrativa è redatta in Euro e vengono esposte unicamente le tavole che presentano importi per l esercizio. Gli arrotondamenti sono stati calcolati all unità di Euro. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 27

28 Le informazioni di natura quantitativa sono composte essenzialmente da voci e tabelle che sono redatte rispettando gli schemi previsti dalle disposizioni del Governatore della Banca d Italia del 14 febbraio 2006 come modificato dal Regolamento del 16 dicembre In ossequio alla Legge Quadro sui Confidi n.362/2003, la Società ha adottato le norme stabilite per le società cooperative, optando per i requisiti della mutualità prevalente necessari per l iscrizione all Albo delle Cooperative istituito con D.M. 23 giugno In ordine alla mutualità prevalente ed al tipo di scambio mutualistico operato, si dichiara che, considerando il fatto che l'operatività della Società è rivolta esclusivamente verso i soci, permangono le condizioni di prevalenza di cui all art primo comma lett.a) del c.c. Sezione 3 Eventi successivi alla data di riferimento del bilancio. Come ampiamente descritto nella Relazione sulla Gestione, nel corso dei primi mesi del 2012 la Società è venuta a conoscenza della messa in liquidazione del Consorzio regionale di secondo livello Artigiancredit Piemonte, avvenuta all inizio del Questa informazione ha comportato una attenta e prudente valutazione delle poste di bilancio attive e passive verso Artigiancredit. Si rimanda alla Relazione sulla Gestione, punto 4, per quanto riguarda il dettaglio delle valutazioni operate e si evidenzia in questa sede che le principali poste di bilancio che sono state rettificate sono: partecipazione detenuta in Artigiancredit e classificata nel portafoglio titoli disponibili per la vendita che è stata azzerata con un impatto a conto economico di Euro ; valutazione del fondo rischi su garanzie prestate adeguatamente e prudentemente allineato; valutazione dei crediti per riassicurazioni Artigiancredit i quali non hanno subito modifiche in seguito alle considerazioni già esposte nella Relazione sulla Gestione. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 28

29 A.2 PARTE RELATIVA AI PRINCIPALI AGGREGATI DI BILANCIO 1 Attività finanziarie disponibili per la vendita 1.1 Criteri di classificazione Si tratta di attività finanziarie non derivate che non sono classificate come crediti, attività finanziarie detenute sino alla scadenza o attività valutate al fair value. Tali attività sono detenute per un periodo di tempo non definito e rispondono all eventuale esigenza di ottenere liquidità o di far fronte a cambiamenti nei tassi di interesse, nei tassi di cambio o nei prezzi. Sono classificati come investimenti finanziari disponibili per la vendita i titoli del mercato monetario, altri strumenti di debito ed i titoli azionari; sono inclusi i possessi azionari che configurano partecipazioni di minoranza, non qualificabili quali partecipazioni di controllo o collegamento. 1.2 Criteri di iscrizione e cancellazione Le attività incluse in tale categoria sono inizialmente rilevate alla data di regolamento, al loro fair value, che è pari al costo dell operazione, eventualmente rettificato dei costi e dei ricavi di transazione direttamente attribuibili all operazione; gli interessi su strumenti fruttiferi sono contabilizzati secondo il metodo del costo ammortizzato. Le attività disponibili per la vendita possono formare oggetto di trasferimento in altri portafogli, nei limiti e con le modalità definite dalle modifiche introdotte ai principi IAS 39 e IFRS 7, approvate dallo IASB e recepite dalla Commissione Europea con il Regolamento n.1004 del La Società non ha effettuato nell anno 2011 riclassificazioni di attività finanziarie disponibili per la vendita. Non sono ammessi trasferimenti di attività finanziarie da altri portafogli. Gli strumenti finanziari del portafoglio disponibile per la vendita ceduti a terzi non vengono cancellati dal bilancio se sostanzialmente tutti i rischi e i benefici connessi all attività finanziaria restano in capo al cedente. 1.3 Criteri di valutazione Successivamente alla rilevazione iniziale, le attività sono valutate al fair value. I titoli azionari il cui fair value non può essere attendibilmente determinato sono valutati al costo. L attività di valutazione viene affidata ad un provider esterno alla società. Qualora vi sia qualche obiettiva evidenza che l attività abbia subito una riduzione permanente di valore (impairment), si determina l ammontare della perdita, che è pari alla differenza tra il valore di carico (costo di acquisizione al netto delle eventuali perdite per riduzione di valore già precedentemente rilevate nel Conto Economico) e il fair value. 1.4 Criteri di rilevazione delle componenti reddituali Gli utili e le perdite derivanti dalle variazioni del fair value sono rilevati nel patrimonio netto alla voce 170 Riserve da valutazione - ad eccezione delle perdite per riduzione di valore (impairment) e degli utili e delle perdite su cambi di attività monetarie (titoli di debito) - fino a quando l attività finanziaria non è alienata, momento in cui gli utili e le perdite cumulati sono iscritti nel Conto Economico alla voce 90a) Utili (Perdite) da cessione o riacquisto di attività finanziarie. COGART CNA Bilancio 31 dicembre 2011 Pagina 29

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