DOSSIER CINA Missione imprenditoriale in Cina (Chongqing, Shanghai, Pechino) 30 maggio 4 giugno 2010

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1 DOSSIER CINA Missione imprenditoriale in Cina (Chongqing, Shanghai, Pechino) 30 maggio 4 giugno 2010 A cura del Settore Infrastrutture di Mercato

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3 CONTENUTO Presenza e operatività del sistema bancario italiano in Cina ed altri elementi di approfondimento su questioni economico-finanziarie Dati macroeconomici relativi alla Cina e ai rapporti con l Italia Dati di sintesi sul sistema bancario cinese 3

4 DOSSIER CINA Presenza e operatività del sistema bancario italiano in Cina ed altri elementi di approfondimento su questioni economico-finanziarie 5

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6 Indice I. Presenza e operatività del sistema bancario italiano in Cina 1.1 Presenza delle banche italiane in Cina e collaborazione con intermediari locali 1.2 Dati sull operatività delle banche italiane con la Cina 1.3 Esposizione del sistema bancario italiano e rischio Paese II. Elementi di approfondimento sull evoluzione del sistema bancario e finanziario della Cina 2.1 Struttura del sistema bancario e finanziario cinese 2.2 Ostacoli all accesso al mercato ed all operatività delle banche estere in Cina 2.3 Mercato del credito e performance del sistema bancario 2.4 Prospettive di applicazione dell Accordo di Basilea 2 e utilizzo degli IFRS (cenni) 7

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8 1. Presenza e operatività del sistema bancario italiano in Cina Presenza delle banche italiane in Cina e collaborazione con intermediari locali In Cina (escluso Hong Kong) sono presenti complessivamente 11 gruppi bancari (Banca Carige, Banca MPS, Banca Popolare dell Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banca Popolare di Vicenza, Banco Popolare, BNL BNP Paribas, Intesa Sanpaolo, UBI Banca, Unicredit, Veneto Banca) con 15 uffici di rappresentanza (7 Shanghai, 6 Pechino, 2 Canton), 3 filiali (Shanghai), 1 ufficio di mandato (Pechino) e 2 Italian desk (Pechino e Shanghai). Prospetto riepilogativo delle presenze in Cina (dati aggiornati ad aprile 2010) CITTA BANCA TIPO CANTON BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA UFF. RAPPR. CANTON UNICREDIT SpA UFF. RAPPR. PECHINO BANCO POPOLARE UFF. RAPPR. PECHINO BANCA CARIGE UFF. MANDATO PECHINO UNICREDIT BANK UFF. RAPPR. PECHINO BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA UFF. RAPPR. PECHINO Bank Austria Creditanstalt (Unicredit Group) UFF. RAPPR. PECHINO INTESA SANPAOLO UFF. RAPPR. PECHINO UNICREDIT SpA UFF. RAPPR. PECHINO BANCO POPOLARE ITALIAN DESK SHANGHAI UBI BANCA UFF. RAPPR. SHANGHAI BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA FILIALE SHANGHAI BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA UFF. RAPPR. SHANGHAI BANCA POPOLARE DI SONDRIO UFF. RAPPR. SHANGHAI BANCO POPOLARE UFF. RAPPR. SHANGHAI BANCA POPOLARE DI VICENZA UFF. RAPPR. SHANGHAI UNICREDIT SpA FILIALE SHANGHAI VENETO BANCA UFF. RAPPR. SHANGHAI INTESA SANPAOLO FILIALE SHANGHAI HVB Group (Unicredit Group) UFF. RAPPR. SHANGHAI BANCA NAZIONALE DEL LAVORO (Gruppo BNP Paribas) ITALIAN DESK Fonte: ABI 1 Il presente documento è stato redatto sulla base delle seguenti fonti: Asian Development Bank, Banca d Italia, European Union Chamber of Commerce in China, China Banking Regulatory Commission, Economist Intelligence Unit, elaborazioni ABI, Fondazione Italia-Cina, Fondo Monetario Internazionale, 9

9 Ad Hong Kong sono presenti nove gruppi bancari (Unicredit, Intesa Sanpaolo, Banca MPS, Banca Popolare di Vicenza, Banca Popolare dell Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio, Banco Popolare, Ubi Banca e Veneto Banca) attraverso 4 filiali e 7 uffici di rappresentanza. Prospetto riepilogativo delle presenze in Hong Kong (dati aggiornati ad aprile 2010) CITTA' BANCA TIPO HONG KONG UNICREDIT GROUP FILIALE HONG KONG INTESA SANPAOLO FILIALE HONG KONG HVB Group (Unicredit Group) FILIALE HONG KONG BANCA MONTE DEI PASCHI DI SIENA FILIALE HONG KONG HVB Group (Unicredit Group) UFF. RAPPR. HONG KONG BANCA POPOLARE DI VICENZA UFF. RAPPR. HONG KONG BANCA POPOLARE DELL'EMILIA ROMAGNA (SINTESI 2000) UFF. RAPPR. HONG KONG BANCA POPOLARE DI SONDRIO (SINTESI 2000) UFF. RAPPR. HONG KONG BANCO POPOLARE UFF. RAPPR. HONG KONG UBI BANCA UFF. RAPPR. HONG KONG VENETO BANCA (SINTESI 2000) UFF. RAPPR. Fonte: ABI Nel corso degli anni Intesa Sanpaolo, Unicredit, Credit Agricole (capogruppo Cariparma e Banca Friuladria) e BNP Paribas (capogruppo BNL) hanno ottenuto l autorizzazione ad operare in valuta locale (renminbi o yuan). Banca MPS, invece, sulla base del raggiungimento dei requisiti previsti dalla regolamentazione locale, ha in corso l iter amministrativo per l autorizzazione alla piena operatività in valuta locale. Presenza di capogruppo estere di banche italiane In Cina sono presenti BNP Paribas, capogruppo di BNL, e il gruppo Crédit Agricole, capogruppo di Cariparma e Banca Friuladria. In particolare, BNP Paribas è presente con una struttura pienamente operativa anche in valuta locale (sussidiaria) con filiali a Pechino, Tianjin, Guangzhou ed un ufficio di rappresentanza a Chengdu. Dispone, inoltre, di una filiale a Shanghai - facente capo alla capogruppo francese - dedicata all attività wholesale in valuta estera; infine, la banca è presente a Hong Kong. Crédit Agricole è presente nel paese con una sussidiaria e filiali operative a Beijing, Guangzhou, Shanghai, Tianjin, Xiamen e con un ufficio di rappresentanza a Shenzhen; la banca è inoltre presente con una filiale a Hong Kong. ICE, ISTAT, PricewaterhouseCoopers, SACE, Sintesi 2000 srl, The Institute of International Finance, The 10

10 Partecipazioni di banche italiane in intermediari bancari locali Intesa Sanpaolo. Nel 2005 è stata costituita, a Shanghai, la SIBAC (Shanghai Sino Italy Business Advisory Co. Ltd), joint-venture tra Intesa Sanpaolo, SIMEST e Bank of China. La struttura è specializzata sia nella consulenza commerciale e finanziaria alle imprese italiane che per la realizzazione di investimenti diretti in Cina, sia nel fornire sostegno ad operatori cinesi che sviluppano progetti in partnership con imprese italiane (in Italia ed in Cina). Dal 2006 Intesa Sanpaolo è partner, con China Investment Bank ed Export-Import Bank of China (due policy bank cinesi), nel Mandarin Capital Partners. Esso rappresenta il più grande fondo di private equity focalizzato sull asse Italia-Cina. Il fondo, che dopo il secondo closing del 28 Dicembre 2007 ha raggiunto una dotazione finale di milioni, investe in aziende italiane e cinesi di medie dimensioni, prevalentemente non quotate, con prospettive di incremento della redditività attraverso l attuazione di progetti di internazionalizzazione rispettivamente in Cina e in Europa. Nel febbraio 2007 il Gruppo è entrato nel campo assicurazioni vita, con l acquisto del 19,9% del capitale di Union Life, società che si colloca tra le prime dieci compagnie del mercato; successivamente è stato acquistato il 49% (partecipazione massima consentita dalla legge locale agli investitori esteri nel settore) di Penghua Fund Management, una delle principali società di asset management sul mercato cinese. In osservanza alla legge bancaria cinese, che pone un limite massimo del 25% agli investimenti esteri in una banca del Paese, con un limite del 20% per singolo investitore, nel luglio 2007 Intesa Sanpaolo ha firmato un accordo per l acquisizione di una partecipazione del 19,99% nella Qingdao City Commercial Bank (QCCB). La Banca si trova nello Shandong, Provincia che sta svolgendo un ruolo importante nella crescita dell economia cinese ed è seconda nel Paese in termini di PIL. Intesa Sanpaolo, infine, ha un ruolo attivo nella Camera di Commercio Italo-Cinese ed è tra i membri fondatori del Centro di Alti Studi sulla Cina Contemporanea e della Fondazione Italia - Cina. UBI Banca. Dal 2006 è operativa nel Paese una joint-venture di gestione del risparmio, Lombarda China Fund Management, nella quale il Gruppo UBI partecipa con una quota del 49% (il restante 51% è detenuto da due soci cinesi). La società, che opera esclusivamente con clientela locale (240 mila clienti a fine 2009), ha un patrimonio gestito di poco meno di 5 miliardi di renminbi (circa 550 milioni di euro al cambio attuale) distribuito su cinque diversi fondi. Nell anno in corso verranno collocati due nuovi fondi. People s Bank of China, The World Bank, UNCTAD. 11

11 BNL Gruppo BNP Paribas. BNP Paribas ha una partecipazione qualificata del 12,6% nella banca commerciale cinese Bank of Nanjing, che svolge attività commerciale corporate e retail con management di provenienza BNPP. Sintesi 2000 srl. E una società specializzata nella consulenza e assistenza a società bancarie e/o finanziarie e in particolare nell analisi dei rischi dei mercati esteri (rischio paese e bancario). Costituita nel 2000, il capitale è suddiviso in quote paritetiche tra Banca Popolare dell Emilia Romagna, Banca Popolare di Sondrio e Veneto Banca. Sono attivi uffici a Hong Kong e Shanghai. Accordi di collaborazione tra banche italiane e banche cinesi Alla presenza diretta si aggiungono una serie di accordi di collaborazione tra banche italiane e intermediari locali. In particolare, da un indagine effettuata presso il Gruppo di lavoro Relazioni Internazionali composto dai maggiori gruppi bancari italiani, è emerso che 9 di tali gruppi hanno stipulato accordi di collaborazione con controparti bancarie cinesi (Bank of China, Standard Chartered Bank, China Merchants Bank, Shenzhen Development Bank) al fine di sviluppare il business, assistere la rispettiva clientela nelle transazioni commerciali e finanziarie, nonché di gestire le rimesse degli immigrati Dati sull operatività delle banche italiane con la Cina I rapporti interbancari tra le banche italiane e quelle cinesi sono generalmente regolari e non sono state segnalate particolari problematiche. Al fine di disporre di un quadro dettagliato ed aggiornato circa l operatività dell industry bancaria con la Cina, nel mese di aprile 2010 l ABI ha condotto una specifica indagine presso il Gruppo di Lavoro Relazioni Internazionali, composto dalle maggiori banche più attive sui mercati esteri. Nella tabella che segue sono riportati i risultati quantitativi dell indagine, alla quale hanno risposto dodici tra i maggiori gruppi bancari. Plafond Complessivo (mln di ) (totale impegni in essere e disponibilità a aprile 2010) Plafond utilizzato (mln di ) con Sace senza Sace Totale con Sace export Altro senza Sace export Altro Totale Util./ Totale Totale a breve 5, , % Totale a m.l.t. * 4, ,5 0 4, % Totale* 10, , ,6 4,5 0 4, % (*) Si segnala che il plafond SACE a medio-lungo è comprensivo di alcuni importi utilizzabili anche sul breve termine. 12

12 Complessivamente risulta un plafond stanziato per la Cina di milioni di euro, di cui milioni utilizzati (46% del totale). Pressoché la totalità del plafond stanziato (99% del totale) non prevede copertura assicurativa ed è allocato per il 73% sul breve termine, prevalentemente con finalità export. Il plafond SACE invece, che rappresenta l 1% del plafond totale, è per il 44% allocato sul medio-lungo termine e per la restante parte per il breve termine. Per quanto riguarda il livello di utilizzo delle risorse, si rileva che il 99% circa del totale utilizzato (pari a circa milioni di euro) è senza copertura SACE: di questo per il 71% impiegato per finanziamenti per l acquisto titoli di Stato e di partecipazioni in società private (1.912 milioni di euro) e per il 29% per finalità export (781 milioni di euro). Con riferimento alle indicazioni settoriali fornite dalle banche interpellate, le attività maggiormente finanziate sono le esportazioni di carpenteria meccanica/macchinari industriali, accessori per sartoria e confezioni di abbigliamento, conceria pellami, prodotti chimici, prodotti elettronici. Dalle medesime rilevazioni condotte nel 2006 e nel 2007 era risultato un plafond complessivo rispettivamente pari a 4,5 miliardi di Euro (utilizzato al 32,5%) e a 5,2 miliardi di euro (utilizzato al 32%) Esposizione del sistema bancario italiano e rischio Paese Esposizione creditizia Secondo i più recenti dati della Banca dei Regolamenti Internazionali (BRI), a fine settembre 2009, l esposizione del sistema bancario italiano verso la Cina era pari a 2,451 miliardi di USD, equivalenti al 11,5% dell esposizione italiana verso il totale dei Paesi in Via di Sviluppo. Alla stessa data l esposizione della Spagna verso la Cina risultava pari a 3,145 miliardi di USD, la Francia era esposta per 17,856 miliardi di USD, la Germania per 15,008 miliardi di USD, il Belgio per 3,789 milioni di USD e l Austria per 1,948 milioni di USD. 13

13 ESPOSIZIONE CREDITIZIA (miliardi di USD) 1, ,451 3,145 15,008 17,856 Italia Spagna Francia Germania Austria Belgio Fonte: elaborazione su dati BRI Profilo di rischio A maggio 2010 le agenzie Standard & Poor s, Fitch e Moody s assegnano alla Cina un rating pari rispettivamente A+, A+ e A1 con outlook stabile. Per quanto riguarda la valutazione del rischio Paese effettuata dalla SACE a maggio del 2010, la Cina si colloca nella categoria di rischio più bassa (L3) con outlook stabile. S & P Fitch Moody s Sace Foreign Outlook Foreign Outlook Foreign Outlook Foreign Outlook A+ Stable A+ Stable A1 Positive L3 Stable 2. Approfondimenti sull evoluzione del sistema bancario e finanziario della Cina 2.1 Struttura del sistema bancario e finanziario cinese Il settore bancario e finanziario cinese si presenta estremamente complesso e articolato. Secondo le ultime stime della China Banking Regulatory Commission (CBRC) - Autorità responsabile della Supervisione bancaria creata nel 2003 a dicembre 2008 il numero di 14

14 istituzioni bancarie e finanziarie 2 operanti nel Paese era pari a 5.634, peraltro in forte riduzione rispetto alle rilevate a dicembre Istituzioni bancarie e finanziarie Financial leasing companies; 12 Money brokerage firms; 3 Financial asset management companies; 4 Finance cooperatives of entreprise groups; 84 Postal savings bank; 1 Foreign banks; 32 Mutual credit companies; 10 Lending companies; 6 Village and township banks; 91 Trust companies; 54 Auto finance companies; 9 Policy bank; 3 Large commercial bank; 5 Joint-stock commercial City banks; commercial 12 banks; 136 Rural cooperative banks; 163 Urban credit cooperatives; 22 Rural commercial banks; 22 Rural credit cooperatives; 4965 Fonte: Elaborazione ABI su dati CBRC Il settore impiega oltre 2,7 milioni di dipendenti, di cui circa la metà nelle banche statali specializzate 4. 2 La CBRC denomina istituzioni bancarie l insieme degli intermediari riportati nel grafico. 3 Tale riduzione risulta principalmente da una serie di operazioni di fusione che hanno portato il numero di cooperative rurali da alle attuali Secondo le ultime stime della CBRC, a fine 2008 operavano nel settore addetti, ripartiti come segue: Policy banks (56.483); Large commercial bank ( );Joint-stock commercial banks ( ); City commercial banks ( ); Urban credit cooperatives (7.080);Rural credit cooperatives ( ); Rural commercial banks (38.526);Rural cooperative banks (63.770); Village and township banks (1.629); Lending companies (45); Mutual credit companies (52), Finance cooperatives of enterprise groups (4.879); Trust companies (4.916);Financial leasing companies (552); Auto finance companies (1.539);Money brokerage firms (144);Postal savings bank ( );Financial asset management companies (8.907);Foreign banks (27.812). 15

15 Complessivamente, a fine 2008, gli asset del sistema bancario e finanziario ammontavano a miliardi di renminbi (RMB) 5 (circa 9140 miliardi di USD), in aumento del 18,6% rispetto al A quella data, secondo le stime pubblicate da Sintesi 2000, le banche statali, pesavano complessivamente per il 78% del totale asset. A fine 2008 le passività erano invece pari a miliardi di RMB (circa miliardi di USD, +18,2%), mentre il capitale proprio ammontava a miliardi di RMB (circa 556 miliardi di USD, +25%). Infine, il valore totale di prestiti e depositi aveva raggiunto rispettivamente i e miliardi di USD. Secondo l ultimo bollettino pubblicato dalla CBRC, gli asset e le passività del settore sono cresciuti ulteriormente facendo registrare, a marzo 2010 rispettivamente miliardi di RMB (in aumento del 21,3% rispetto a quanto registrato a marzo 2009) e miliardi di RMB (+ 21,5%). Totale attivo e passivo sistema bancario e finaziario ( ) Mld RMB Totale asset Passività totali Fonte:Elaborazioni ABI su dati CBRC 5 Secondo le ultime stime della CBRC, dal 1978 il volume degli asset del sistema bancario hanno subito un rapida espansione (circa 323 volte nell arco di 30 ann)i; tale crescita equivale ad un incremento annuo medio del 21,2%. Fonte: CBRC Annual Report

16 Total asset delle istituzioni bancarie Miliardi di RMB ( ) Istituzioni bancarie Policy Bank Large Commercial Banks Joint-stock Commercial Banks City Commercial Banks Rural Commercial Banks 38,4 56, Rural cooperative Banks Urban credit Cooperatives ,4 Rural Credit Cooperatives Non-bank financial institutions Postal Saving Bank Foreign Banks Fonte: Annual report 2008 CBRC Costituiscono il settore bancario cinese sei principali categorie di operatori, di cui si riassumono le principali caratteristiche nei paragrafi successivi. - State-owned commercial banks SCB (Banche statali specializzate) - Policy banks (Banche statali di sviluppo) - Joint-Stock Commercial Banks (JCB) - Rural Credit co-operative (Cooperative di credito rurali - RCC) - City commercial banks (Cooperative di credito urbane ) - Banche estere e joint-ventures Sono altresì presenti nel Paese istituzioni parabancarie quali Trust and Investment Coporations, Asset Management Companies 6, Finance Companies, Financial Leasing Companies, Auto Financing Companies 7 e Postal Saving Institutions. In particolare, la China Postal Savings Bank, tramite la propria rete di uffici, opera su tutto il territorio cinese offrendo servizi finanziari di base; a dicembre 2008 il servizio di raccolta del risparmio postale incideva per il 3,5% del totale degli assets di settore. 6 Le Asset Management Companies sono state istituite nel 1999 e nel 2000 col compito di assorbire i non performing loans delle banche statali cinesi, utilizzate dal Governo centrale e dagli esecutivi locali quali strumenti di sostegno ai piani economici. 7 A fine 2008, gli asset del settore ammontavano a 38,12 miliardi di RMB (circa 5,5 miliardi di USD). Fonte: CBRC- Annual Report

17 a) Banche domestiche State-owned commercial banks - SCB Il settore bancario cinese è dominato dalle cinque State-owned commercial banks (SCB): Industrial and Commercial Bank of China (ICBC), Bank of China (BOC), China Construction Bank (CCB), Agricultural Bank of China (ABC) e Bank of Communications (BoCom). Secondo le ultime stime della CBRC, a marzo 2009 le cinque SCB pesavano per il 52,6% sia degli asset totali, ovvero circa miliardi di RMB, (5.346 miliardi di USD ) sia dei depositi totali, ovvero circa miliardi di RMB (5.046 miliardi di USD) 8. Originariamente le banche statali erano state create come istituti di credito speciale, competenti rispettivamente per il settore primario (di competenza dell ABC), le transazioni all estero (di competenza della BOC), il credito a breve termine industriale e commerciale (di competenza dell ICBC), il credito a lungo termine al settore industriale ed edile (di competenza della CCB) e il finanziamento delle telecomunicazioni e dei trasporti (di competenza della BoCom). Negli anni tale ripartizione di competenze si è progressivamente attenuata ed oggi le banche competono sull intera gamma di attività creditizie. Peraltro, Il Governo ha comunque continuato ad utilizzarle quale strumento di sostegno ai piani economici, per la canalizzazione di risorse pubbliche ad attività economiche ritenute prioritarie, nonché per il finanziamento delle grandi imprese statali (SOEs - State Owned Enterprises). Come indicato nella tabella sottostante, relativa alle cinque SCB, nel 2008 l ICBC pesava per il 16,94% sugli asset di settore, la CCB per il 13,12%, l ABC per il 12,18%, la BOC per il 12,07% e la BoCom per il 4,66%. Banche Totale Asset delle Big Five (2008) Asset (US$ mln) Quote di mercato (%) Profitti netti * (US$ m) Industrial and Commercial ,94% Bank of China (ICBC) China Construction Bank (CCB) ,12% Agricultural Bank of China ,18% (ABC) Bank of China (BOC) ,07% Bank of Communications ,66% (BoCom) Fonte: The Banker Agosto 2009 *Profitti ante tassazione ma che tengono conto degli accantonamenti per NPL. 18

18 Policy banks Le tre banche statali di sviluppo (policy banks) sono state costituite nel 1994 al fine di assorbire le competenze sull attività di finanziamento delle SCB a valere su fondi statali. Esse perseguono obiettivi di politica macroeconomica e progetti di interesse pubblico a seconda della loro specializzazione e, pertanto, non svolgono attività in concorrenza con le banche commerciali e non possono accettare depositi della clientela. Più in particolare, la China Development Bank è responsabile per il finanziamento delle infrastrutture e dei progetti statali, l Agriculture Development Bank è attiva nel finanziamento al settore agricolo e la Export-Import Bank of China offre finanziamenti e coperture assicurative a supporto del commercio con l estero. A dicembre 2008 le tre banche detenevano complessivamente il 9,96% degli asset di settore; più in particolare, come evidenziato nella tabella sottostante, la quota di mercato della China Development Bank Corporation era pari al 6,63%, mentre l Agricultural Development Bank e l Export-Import Bank of China pesavano rispettivamente per il 2,35% e lo 0,98% del settore. Totale asset delle banche statali di sviluppo (2008) Banche Asset (US$ mln) Peso di settore China Development Bank Corporation ,63% Agricultural Development Bank ,35% Export-Import Bank of China ,98% Totale ,96% Fonte: sintesi 2000 Joint-stock commercial banks (JCB) Le JCB sono banche di dimensione ridotta rispetto alle Big Five, ma che svolgono un ampia gamma di attività, anche grazie ad iniziative congiunte che consentono loro di superare i limiti dimensionali e il conseguente raggio di azione. Ad esempio, al fine di competere con le SCB, nel 2001 dieci JCB hanno unificato le proprie reti di sportelli, permettendo alla clientela retail di effettuare versamenti o prelievi presso qualunque dipendenza delle banche interessate dall accordo. Complessivamente le JCB risultano più efficienti rispetto alle SCB, in quanto dotate di modelli di governance e condizioni economico-finanziarie migliori. Tra le principali JCB vi sono la China Bohai Bank (banca di proprietà privata), la China CITIC Bank, (controllata dallo Stato), la China Everbright Bank (controllata da uno dei principali gruppi industriali 8 Secondo le ultime stime dell EIU, a marzo 2009, gli asset e i depositi complessivi delle banche e delle istituzioni finanziarie ammontavano rispettivamente a e miliardi di RMB (rispettivamente e miliardi di USD), 19

19 statali cinesi), la Hua Xia Bank e la China Minsheng Banking Corporation (entrambe di proprietà privata). Oltre agli istituti di credito sopra menzionati, rientrano in questa categoria anche le grandi banche regionali, il cui capitale è detenuto a maggioranza da investitori privati locali, nate soprattutto nelle regioni costiere, quali la Shanghai Pudong Development Bank, la Guangdong Development Bank, la Shenzen Development Bank (SDB), la China Merchants Bank e l Industrial Bank. Complessivamente, a dicembre 2008, come indicato nella tabella sottostante, le 12 JCB detenevano una quota di mercato del 15,69% 9 mentre, secondo fonti più recenti 10, a marzo 2009 pesavano per il 14,2% del totale asset del settore bancario e finanziario e per il 14,3% dei depositi. Banche Totale Asset delle JCB (2008) Asset (US$ mln) Quote di mercato (%) China Merchants Bank ,73 Shanghai Pudong Development ,27 China CITIC Bank ,06 China Minsheng Banking Corp ,82 Industrial Bank ,77 China Everbright Bank ,48 Hua Xia Bank ,27 Guandong Development Bank ,95 Shenzhen Development Bank ,82 Evergrowing Bank ,26 China Zheshang Bank ,15 China Bohai Bank ,11 Fonte: sintesi 2000 Cooperative di credito (rurali e urbane) In Cina esistono due tipologie di cooperative di credito, rurali ed urbane, che si dinstinguono tra loro per origini e finalità. a) Rural Credit co-operative- RCC (Cooperative rurali) Le cooperative rurali, nate negli anni cinquanta, sono state rapidamente trasformate in imprese di Stato. I vincoli dettati dalla pianificazione economica e una governance inadeguata hanno contribuito al deterioramento delle condizioni finanziarie di questi intermediari, rendendoli di fatto dipendenti dai sussidi pubblici. Conseguentemente, il 9 Fonte: Sintesi Fonte: CBRC. 20

20 Governo ha posto tali cooperative sotto la supervisione della Agricultural Bank of China, rispetto alla quale attualmente operano de facto come sussidiarie. Contemporaneamente alle cooperative rurali di Stato si sono affiancati fondi cooperativi rurali, ovvero cooperative rurali indipendenti volte a sopperire alle carenze del sistema bancario nel comparto del credito al settore primario. A seguito del processo di consolidamento e di ristrutturazione del settore, il numero di cooperative rurali operanti in Cina è passato da (nel 2006) a (nel 2007), per poi ridursi ulteriormente a a settembre I dati di bilancio di queste entità non sono disponibili e, secondo alcuni analisti, numerose RCC verserebbero in situazione di grave difficoltà finanziaria 11. Il livello ufficiale di NPL per le RCC era pari a 3,59% a fine marzo 2009, in diminuzione rispetto al 3,68% dell anno precedente. b) City commercial banks (Cooperative urbane) La seconda categoria di cooperative di credito, di più recente costituzione, è nata alla fine degli anni ottanta allo scopo di finanziare le piccole e medie imprese operanti nei centri urbani. Le cooperative urbane, controllate da municipalità e da enti pubblici locali, operavano inizialmente solo nelle città in cui avevano sede ma, si è progressivamente ampliato il raggio di azione a seguito di una serie di fusioni che hanno portato alla creazione di intermediari più grandi e dinamici. Le principali cooperative urbane sono la Shenzhen Urban Credit Co-operative Bank e la Shanghai City United Bank, che offrono servizi principalmente al segmento delle piccole e medie imprese, con un graduale ampliamento del business alle grandi imprese di Stato (State Owned Enterprises SOEs). A marzo 2009 operavano nel Paese 136 cooperative urbane, con una quota pari al 6,4% degli asset del settore bancario e al 6,4% dei depositi; il livello di NPL si attestava al 2,17%, in riduzione rispetto al 2,90% di marzo b) Banche estere e joint-ventures Secondo gli ultimi dati pubblicati della CBRC, a fine 2008 operavano nel Paese 116 filiali di 75 banche estere (rappresentanti 25 nazioni) e 237 uffici di rappresentanza di 196 banche estere (di 46 Paesi). Inoltre, banche estere di 12 nazionalità diverse disponevano di Fonte: Sintesi Fonte: Country Finance 2009, EIU. 21

21 sussidiarie (con 157 filiali) a cui si aggiungevano 2 joint-venture banks (con 5 filiali e una sussidiaria) e 2 società finanziarie interamente a capitale estero. Head offices of locally incorporated banks Branches and subsidiaries of locally incorporated banks Banche estere in Cina Wholly Jointventure Foreign foreignfunded banks banks banks Wholly foreignfunded finance companies Totale Foreign bank branches Totale Fonte: CBRC Prime 10 banche estere per n di dipendenti (2009) Banche N di dipendenti HSBC (UK) Standard Chartered Bank (UK) Citibank (US) Bank of East Asia (Hong Kong) Hang Seng Bank (Hong Kong) Royal Bank of Scotland (UK) Mizuho Corporate Bank (Giappone) DBS (Singapore) 850 Deutsche Bank (Germania) 600 Société Générale (Francia) 600 Fonte: PricewaterhouseCoopers, Banche estere in Cina 2009 Nel 2008 gli asset complessivi delle banche estere, pari a circa miliardi di RMB, equivalenti a 196 miliardi di USD (in aumento del 7,37% rispetto all anno precedente), rappresentavano solo il 2,16% del totale asset di settore, in diminuzione rispetto alla quota del 2,4% del I profitti netti delle banche estere hanno invece fatto registrare un significativo incremento (+96,1% rispetto al 2007), raggiungendo 11,92 miliardi di RMB, equivalenti a 1,7 miliardi di USD, mentre il livello di NPL era invece pari a 0,83%. Dipendenze e asset delle banche estere ( ) Dipendenze* Asset (100 mln RMB) % sul totale asset 1,84% 1,91% 2,11% 2,38% 2,16% *include head offices e branches delle sussidiarie, filiali di banche estere. Fonte: CBRC 22

22 A fine 2008, 27 sussidiarie e 58 filiali di banche estere avevano ottenuto l autorizzazione a svolgere attività in valuta locale (RMB); alla stessa data 51 banche erano state autorizzate ad effettuare operazioni di trading su derivati. Per quanto riguarda l acquisizione di partecipazioni bancarie, secondo le stime della CBRC, gli intermediari esteri hanno investito circa 32,8 miliardi di USD nelle istituzioni locali (dati a fine 2008). Tra le operazioni più recenti, si segnala quanto segue: Banco Bilbao Vizcaya ha portato la sua quota di partecipazione in CITIC Bank da 4,8% a 10,07% (febbraio 2009); Hang Seng Bank e Wing Lung Bank, entrambe di Hong Kong 13, hanno acquisito quote pari rispettivamente al 20% e al 4,99% di Yantai City Commercial Bank (febbraio 2009); United Overseas Bank di Singapore si è aggiudicata il 15,38% di China s Evergrowing Bank (giugno 2008); Intesa Sanpaolo e Rothschild Continuation Holdings (Svizzera) hanno acquistato quote pari rispettivamente al 20% e al 5% in Qingdao City Commercial Bank (luglio 2007); Hong Leong Bank (Malesia) ha ottenuto il 19,99% di Chengdu City Commercial Bank. Nonostante l aumento di operazioni di acquisto di partecipazioni registrate negli ultimi anni, complessivamente la presenza delle banche estere nel Paese risulta ancora ridotta, e ciò anche in conseguenza del sussistere di una serie di limitazioni all accesso al mercato e all operatività in loco, esaminate nel paragrafo successivo. 2.2 Ostacoli all accesso al mercato ed all operatività delle banche estere in Cina L operatività delle banche italiane in Cina, e più in generale delle banche straniere, è tuttora ostacolata da un contesto operativo locale ancora distante dagli standard internazionali e da un quadro normativo in alcuni aspetti poco chiaro, che lascia spazi di interpretazione all Autorità di vigilanza. L ingresso della Cina nel WTO, avvenuto nel 2001, avrebbe dovuto comportare un significativo processo di riforma e di apertura del settore bancario cinese ed il conseguente superamento di molti vincoli entro dicembre 2006, ma la reciprocità rispetto alle condizioni offerte dai rispettivi sistemi bancari alle filiali di banche cinesi all estero è ancora lacunosa. Le disposizioni in materia bancaria, in vigore dall 11 dicembre 2006, hanno introdotto sostanziali modifiche nel quadro regolamentare per gli intermediari esteri solo nel caso di costituzione di sussidiarie, favorendo di fatto queste ultime rispetto all apertura di filiali. Non sono state invece eliminate le numerose 13 Hong Kong è una regione amministrative locale (SAR) della Repubblica Popolare Cinese che gode di autonomia amministrativa grazie al principio: "un solo paese, due sistemi". E stata costituita nel 1997 quando la sovranità della regione è stata trasferita dal Regno Unito alla Repubblica Popolare Cinese. Le regioni amministrative speciali gestiscono in modo autonomo le corti d'appello, il sistema legale, le politiche per il rilascio del passaporto, la moneta, il controllo doganale, le politiche di immigrazione, l'estradizione; non controllano invece le relazioni diplomatiche e la difesa nazionale. 23

23 barriere che discriminano le filiali di banche estere (la modalità operativa attualmente di maggior interesse per le banche italiane) rispetto alle banche cinesi, e che non sempre sono giustificabili come misure prudenziali volte a garantire la stabilità del settore bancario cinese. Di seguito si illustrano le limitazioni di maggior rilievo rilevate sia dalla Federazione Bancaria Europea (febbraio 2010) che dalla European Union Chamber of Commerce in China 14 e condivise con i maggiori gruppi bancari italiani operanti in Cina. Limitazioni all acquisto di partecipazioni in banche locali: la partecipazione massima al capitale consentita ad una banca estera è pari al 20%, con un limite complessivo alla quota riconducibile ad azionisti esteri pari al 25%. Peraltro, a seguito della crisi finanziaria internazionale, alcuni intermediari esteri hanno ceduto recentemente parte delle loro quote di minoranza in banche locali; a fronte di tali disinvestimenti, la CBRC ha annunciato l estensione del periodo di lockup per le partecipazioni da tre a cinque anni, limite che potrebbe scoraggiare ulteriormente nuovi investimenti da parte di intermediari esteri nel settore, con il conseguente minor trasferimento di know how e best practices al comparto bancario cinese; Limitazioni alla costituzione di sussidiarie e ambito di operatività: a) la possibilità di costituire sussidiarie è limitata alle banche che detengono assets per un valore totale almeno pari a 10 miliardi di USD; inoltre la sussidiaria deve mantenere un capitale minimo pari a 1 miliardo di RMB (attualmente pari a circa 140 milioni di USD); b) esiste un sistema autorizzativo lungo e complesso, che ritarda in modo significativo la possibilità di offrire servizi alla clientela: dopo l ottenimento della licenza per la costituzione della sussidiaria, richieste separate devono essere presentate per l ottenimento delle licenze per operare sul segmento corporate e su quello retail; c) la creazione di una rete di filiali è limitata dal fatto che per ogni branch è necessario ottenere la relativa autorizzazione, che non è rilasciata per l apertura di più filiali simultaneamente; d) le sussidiarie non figurano tra i soggetti presso i quali le filiali di banche estere possono detenere il deposito obbligatorio pari al 30% del proprio capitale circolante (che deve ammontare ad almeno 100 milioni di RMB, ovvero circa 14,6 milioni in USD); la banca depositaria deve essere necessariamente cinese ed è designata dalla Banca Centrale. Tale limite pone le sussidiarie su un piano di svantaggio rispetto alle banche cinesi e ne limita ulteriormente l accesso al mercato; e) le sussidiarie non possono beneficiare della joint liability della casa madre e conseguentemente del suo rating, con tutti i vantaggi che ne derivano; inoltre, le restrizioni in materia di controlli operabili da parte della casa madre sulla propria 14 Fonte: European Union Chamber of Commerce in China Position Paper 2009/

24 controllata comportano un aggravio di costi amministrativi per quest ultima, nonché una serie di conseguenze sul piano legale e fiscale; f) sebbene le sussidiarie siano soggette ai medesimi requisiti di capitale e di asset-libability management delle banche domestiche, il requisito dell 8% di capitale regolamentare deve essere rispettato su base giornaliera, e il livello effettivo di capitale deve essere in ogni momento proporzionato al volume di affari e al profilo di rischio della banca (requisito che non sembrerebbe richiesto alle banche locali); g) a partire dalla fine del 2011 dovrà essere rispettato un ratio del 75% tra prestiti e depositi; si tratta di un ratio che avrà un impatto negativo sia per le sussidiarie di piccola e media dimensione che per le sussidiarie di nuova costituzione, che non dispongono di network adeguati ed hanno limitate capacità di raccolta. Limitazioni alla costituzione di filiali di banche estere e ambito di operatività: a) prima di richiedere una licenza per aprire una filiale, la banca estera deve aver avuto un ufficio di rappresentanza sul territorio cinese per almeno due anni; b) al momento della domanda, è richiesto alla banca di detenere asset per un valore complessivo almeno pari a 20 miliardi di USD (ammontare doppio rispetto a quello richiesto per la costituzione di sussidiarie); c) è previsto un requisito minimo di capitale obbligatorio applicabile alle singole succursali pari all 8%, nonostante queste ultime non siano entità giuridiche indipendenti e le direzioni centrali forniscano garanzia incondizionata sule passività delle filiali, come peraltro esplicitamente richiesto dalla regolamentazione; d) il 30% del capitale circolante di ogni singola filiale deve essere depositato presso una banca locale indicata dalla PBoC, impedendo altri depositi più remunerativi; in alternativa è previsto che tale importo sia investito in buoni del Tesoro con una durata non inferiore a 6 mesi; e) la proporzione tra attività e passività correnti non deve risultare inferiore al 25% (ma il funding a lungo termine ottenuto da succursali estere è incluso erroneamente nel comparto delle passività correnti, riducendo l indice di liquidità dal momento che le attività correnti coprono unicamente i finanziamenti a breve termine). Inoltre il saldo degli attivi in valuta estera (del Paese di origine) e valuta locale non deve essere inferiore al saldo delle passività denominate nelle due valute (requisito che però è calcolato su base consolidata per tutte le filiali aperte dalla medesima banca sul territorio cinese); f) dopo aver ottenuto una licenza ad operare in valuta estera, le filiali possono richiedere l autorizzazione a svolgere attività in RMB solo se dimostrano di aver operato nel Paese da almeno tre anni, di cui due in utile; viene richiesto a tal fine un livello minimo di capitale circolante di 300 milioni di RMB (circa 44 milioni di USD) per operare in sia in valuta che in RMB, e di 200 milioni di RMB (quasi 30 milioni di USD) per operare solo in valuta. Inoltre, il limite più rilevante riguarda l ambito di operatività in valuta locale: le filiali possono operare 25

25 in RMB solo con riferimento a controparti corporate, mentre non possono offrire servizi sul segmento retail, sul quale è ammessa esclusivamente la raccolta di depositi a vista di importo superiore a un milione di RMB. Peraltro, si sottolinea come le limitazioni imposte alle filiali di banche estere fossero in precedenza parzialmente compensate da un prelievo fiscale preferenziale rispetto alle banche cinesi (15% contro 33%); da gennaio 2008 tuttavia l aliquota è stata uniformata per tutti gli intermediari bancari al 25%. Controlli sui flussi di capitale cross-border operati da banche estere (filiali e sussidiarie): a fini di monitoraggio del rischio le banche estere operanti in Cina sono soggette ad un attento controllo per quanto concerne i flussi di capitale; in particolare, è richiesta una preventiva autorizzazione finalizzata a verificare la rischiosità (e legalità) di assets che una banca estera intenda trasferire presso una propria branch o sussidiaria presente sul territorio cinese. Quote sull emissione di debito estero a da parte di banche onshore: la State Administration of Foreign Exchange (SAFE) fissa limiti all importo massimo di debito estero che le banche operanti in Cina possono emettere, al fine di contenere la capacità degli intermediari locali di contrarre impegni in valuta estera (che può successivamente essere convertita in valuta locale per attività di lending). In particolare, il debito estero a breve è stato recentemente oggetto di controlli e limitazioni più stringenti. Considerato che le banche estere presenti in Cina dipendono maggiormente dalla raccolta offshore (ivi incluse le operazioni infragruppo, a cui si applica anche una withholding tax del 10%), data la loro limitata capacità di funding sul mercato locale, tali quote risultano per esse particolarmente penalizzanti. Sebbene tali controlli siano giustificati principalmente dall esigenza delle Autorità cinesi di evitare operazioni di speculazione sulla valuta locale e promuovere uno sviluppo controllato dell attività onshore, rimane l esigenza di allentare i limiti imposti, almeno con riferimento al debito a breve trade-related, che non impatterebbe sull offerta monetaria; permane altresì l esigenza di ampliare le opportunità di funding delle banche estere sul mercato locale. 2.3 Mercato del credito e performance del sistema bancario Mercato del credito Secondo gli ultimi dati della CBRC, a fine 2008 il totale dei finanziamenti bancari in essere ammontava a miliardi di RMB (circa miliardi di USD), in aumento del 17,9% rispetto all anno precedente, come evidenziato nel grafico sottostante. Più in particolare, i finanziamenti a breve termine hanno raggiunto miliardi di RMB, equivalenti a 26

26 1.888 miliardi di USD, (+12,3% rispetto al 2007) e quelli a medio lungo termine i miliardi di RMB, equivalenti a miliardi di USD (+20,2%), mentre il credito al consumo era pari a miliardi di RMB, equivalenti a 541 miliardi di USD (+14,1%), e gli anticipi su fatture a miliardi di RMB, equivalenti a 278 miliardi di USD (+ 49,9%). Anche i depositi bancari hanno fatto registrare una crescita costante dal 2003, anno in cui ammontavano a miliardi di RMB (circa miliardi di USD), fino ad attestarsi a miliardi di RMB nel 2008 equivalenti a miliardi di USD, (in aumento del 19,3% rispetto al 2007). Più in particolare, nel 2008 i depositi retail e corporate ammontavano rispettivamente a miliardi di RMB equivalenti a miliardi di USD, (+25,7% rispetto al 2007) e miliardi di RMB equivalenti a miliardi di USD (+13,5% ) 15. Depositi e finanziamenti in essere ( ) 1000 Mld RMB % 76% 74% 72% 70% 68% 66% 64% Depositi Finanziamenti Rapporto Finanziamenti/ Depositi (%) % Fonte: Annual report 2008 CBRC Nel corso del 2009 si è assisto ad una crescita ancora più marcata del volume di credito concesso (+30%), quale conseguenza del massiccio piano di stimolo fiscale volto a rilanciare l economia cinese. Nello stesso periodo, il rapporto prestiti/pil è aumentato dal 100% al 127%. L impatto della crisi finanziaria globale sul settore bancario cinese è stato limitato rispetto ad altre economie, e ciò anche grazie alle misure adottate dal Governo volte a compensare gli effetti negativi, legati principalmente al forte calo delle esportazioni, 15 Fonte: Annual report CBRC 27

27 nonché alla riduzione degli investimenti diretti esteri in entrata 16. L ampia liquidità (soprattutto sotto forma di depositi retail 17 ), favorita dalle manovre espansive attuate principalmente attraverso le banche pubbliche, ha consentito al sistema bancario cinese di non incontrare difficoltà come è avvenuto in altri Paesi. Nel novembre 2008 le Autorità cinesi hanno infatti dato avvio ad un piano biennale di stimolo fiscale, stanziando miliardi di RMB (586 miliardi di USD), pari a circa il 13% del PIL. Di tali risorse, una quota rilevante è stata destinata al finanziamento di attività fisse da realizzare attraverso le State-owned commercial banks 18. Più in particolare, le risorse sono state impiegate principalmente per la realizzazione di progetti nel comparto delle infrastrutture (a marzo 2009 la quota allocata al settore è stata ridotta dal 45% al 38% del totale), nonché per lo sviluppo di programmi con finalità sociali nell ambito della sanità e dell educazione (le risorse destinate a tali programmi sono state portate dall 1% al 4% del totale); il pacchetto di stimolo fiscale ha previsto altresì tagli fiscali, incentivi al consumo e trasferimenti alle famiglie. Circa la metà delle risorse messe a disposizione dal piano sono state utilizzate tra novembre 2008 e dicembre 2009, lasciando ancora ampia disponibilità per l anno in corso 19. In conseguenza di questa iniezione di liquidità, nel 2009, il finanziamento bancario ha raggiunto la cifra record di miliardi di RMB (1.405 miliardi di USD) 20 - di cui miliardi di RMB unicamente nei primi sei mesi dell anno (1.083 miliardi di USD) -, ovvero circa il 29% del PIL; nel 2007 e nel 2008 i nuovi finanziamenti ammontavano rispettivamente a e miliardi di RMB (circa 526 e 717 miliardi di USD) 21. Nel 2009, l aggregato monetario M2 è cresciuto del 27,7%, in eccesso rispetto al target del 17%, fissato dalla PBoC. 16 Il flusso di investimenti diretti esteri ha continuato ad affievolirsi anche nei primi sette mesi del 2009 per poi riprendere quota nel mese di agosto; complessivamente nel 2009 gli IDE, pari a 90 miliardi di USD, hanno fatto registrare una riduzione del 17%. Fonte: Asia Development Outlook I cambiamenti nella struttura demografica, in particolare l aumento della fascia di popolazione anziana, ha contribuito ad accrescere la richiesta di prodotti di risparmio. Le Nazioni Unite stimano che la proporzione della popolazione cinese di età superiore ai 65 anni aumenterà rapidamente, da un incremento di 7,6% nel 2005 a 16,3% nel A settembre 2009, le 5 banche statali specializzate e le joint-stock commercial banks avevano concesso circa il il 74% dei nuovi finanziamenti; tale percentuale riflette il forte legame fra questi istituti e le imprese statali finanziate, in particolare quelle operanti nel settore delle infrastrutture. Complessivamente, le tre banche di sviluppo pesavano il 16% dei nuovi finanziamenti, seguite dalle City commercial banks (8%) e dalle banche rurali (2%). Per quanto riguarda invece la destinazione del credito, l 80% dei nuovi finanziamenti concessi è andato a favore del segmento corporate (di cui circa 2/3 a medio lungo termine per progetti collegati ad importanti opere infrastrutturali) mentre la percentuale rimanente (20%), è stata impiegata nel settore retail. 19 Fonte: Asian Development Outlook Un quarto dei finanziamenti bancari è stato dedicato a progetti infrastrutturali (aeroporti, ferrovie e reti autostradali) mentre il 15% è stato utilizzato per il finanziamento di proprietà immobiliari. Le imprese pubbliche sono i principali beneficiari di questa tipologia di finanziamento. Fonte: Asian Development Bank Outlook Fonte: European Business in China Position Paper. 28

28 Per quanto riguarda invece i provvedimenti presi con riferimento al settore finanziario, la Banca Centrale cinese, The People's Bank of China (PBOC), ha rimosso i limiti alle quote di finanziamento 22, ridotto gli obblighi di riserva e abbassato i tassi di interesse. La CBRC parallelamente ha però incoraggiato le banche cinesi ad aumentare gli accantonamenti per rischio di credito. Come evidenziato nella tabella sottostante, dopo l incremento avvenuto nel primo semestre del 2009, le autorità hanno iniziato ad introdurre misure per contenere l offerta di credito, al fine di evitare il rischio di bolle speculative sul mercato immobiliare 23, l aumento dell inflazione e il deterioramento della qualità del portafoglio delle banche. Finanziamento bancario (gennaio marzo 2010) Nuovi finanziamenti bancari (RMB miliardi) Tasso di crescita dei finaziamenti totali % gen-08 mar-08 mag-08 lug-08 set-08 nov-08 gen-09 mar-09 mag-09 lug-09 set-09 nov-09 gen-10 Fonte: CEIC Data Company Stime ADB Finanziamenti bancari (RMB mld) Tasso di crescita % Per il 2010, il Governo cinese ha annunciato per l aggregato M2 il medesimo target di crescita del 2009, pari al 17% 24, nonché un ammontare massimo di nuovi finanziamenti pari a miliardi di RMB (1.097 miliardi di USD), ovvero circa il 70% della media dei nuovi finanziamenti concessi nel periodo Nel novembre del 2007, al fine di rallentare il processo di over-heating dell economia e controllare l inflazione, la PBOC aveva richiesto alle banche con licenze per operare in RMB di ridurre i finanziamenti in valuta locale per un periodo indeterminato. 23 I prezzi delle proprietà residenziali e commerciali in 70 città cinesi sono saliti del 7, 8% nell arco del 2009 e il rallentamento nell offerta di credito potrebbe indurre una riduzione negli acquisti di immobili di proporzioni tali da far crollarne i prezzi. Tra le misure restrittive adottate si segnalano l innalzamento dei requisiti di riserva obbligatoria, la reintroduzione delle tasse sui passaggi di proprietà di immobili nei cinque anni dall acquisto, l innalzamento del tasso di interesse su mutui non legati all acquisto della prima casa, la richiesta di anticipi di importo più elevato, ecc. 29

29 Il grado di penetrazione dei prodotti finanziari e lo sviluppo dei sistemi di pagamento nel Paese, anche se in rapida crescita, è ancora inferiore rispetto agli standards internazionali; ad esempio, meno del 5% della popolazione possiede una carta di credito ed il livello di utilizzo della moneta elettronica è ancora limitato. Non Performing Loans Uno dei principali elementi di vulnerabilità del sistema bancario cinese è ancora rappresentato dal peso dei crediti in sofferenza, nonostante il notevole miglioramento a seguito di un piano di ristrutturazione del sistema bancario cinese messo in atto negli ultimi anni. Alla fine degli anni novanta, in considerazione delle difficoltà in cui versava il sistema bancario -in vista della liberalizzazione del mercato dei servizi finanziari prevista per l inizio del 2007 in base all accordo di adesione della Cina al WTO 25 - le autorità cinesi hanno avviato un vasto piano di ristrutturazione del sistema, che si è articolato in tre tappe: a) la creazione nel 1999 e nel 2000 di Asset Management Companies (AMCs) a cui sono stati trasferiti crediti in sofferenza delle banche statali; b) l avvio, tra il 2003 e il 2008, di un processo di ricapitalizzazione che ha interessato le SBC vis-à vis alcune difficoltà, quali inadeguate politiche di accantonamento, inefficienze operative, elevati costi e il peggioramento del livello di Non Performing Loans. Più in particolare, nel gennaio del 2004, Bank of China e China Construction Bank sono state ricapitalizzate per un totale complessivo di 45 miliardi di USD (ripartiti in modo paritetico), anche al fine di rafforzarne la competitività in vista della maggiore integrazione nel mercato internazionale a seguito dell adesione al WTO; nell aprile del 2005 anche l Industrial and Commercial Bank of China è stata ricapitalizzata per un ammontare di 15 miliardi di USD, così come l Agricultural Bank of China che, a novembre 2008, ha beneficiato di un iniezione di capitale pari a 19 miliardi di USD 26. Come conseguenza del piano di ristrutturazione, la percentuale dei NPL di settore sul totale prestiti si è ridotta progressivamente negli anni (cfr. tabella che segue). Nel 2003 i crediti in sofferenza delle banche commerciali 27, secondo la classificazione five-tier 28, 24 Si sta assistendo al rallentamento dell aggregato monetario M2, passato dal 29,5% a novembre 2009 a 25,5% a febbraio Fonte: CINA Economia, aprile 2010 Intesa Sanpaolo 25 La Cina è entrata a far parte dell Organizzazione Mondiale del Commercio l 11 dicembre La ristrutturazione delle banche pubbliche ha comportato anche la chiusura di migliaia di sportelli, tagli al personale per di decine di migliaia di dipendenti ed il collocamento di quote di minoranza del capitale delle banche pubbliche sulla Borsa di Hong Kong. 27 Le banche commerciali comprendono le State-Owned Commercial Banks, le Joint-stock commercial banks, le city commercial banks, le rural commercial banks e le banche estere. 28 Tale classificazione prevede la suddivizione dei NPL in 5 categorie ovvero, normal, special mention, substandard, doubtful, loss 30

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