IMPIANTI GAS MEDICALI ED EMODIALISI
|
|
- Adriano Vecchio
- 8 anni fa
- Visualizzazioni
Transcript
1 IMPIANTI GAS MEDICALI ED EMODIALISI Relatore Ing. Daniele MEGNA Presidente AIIGM SEMINARIO ANTE 2012 XX Corso Nazionale di Aggiornamento Tecnici Emodialisi Dialisi: tradizione e futuro Hotel Corallo Riccione, Aprile 2012
2 L ASSOCIAZIONE ITALIANA IMPIANTI GAS MEDICALI Costituita nell Ottobre 2010 da diverse Aziende che operano nel settore degli impianti e dei dispositivi per gas medicali. NORMAZIONE FORMAZIONE QUALIFICAZIONE CONFRONTO EMISSIONE POSITION PAPER Pazienti TUTELA DELLA SALUTE E DELLA SICUREZZA Operatori sanitari Strutture ospedaliere 2
3 NORMAZIONE L AIIGM partecipa attivamente ai lavori delle commissioni tecniche degli Enti di normazione di riferimento anche a livello internazionale. PARTECIPAZIONI LIVELLO INTERNAZIONALE A COSA HA PARTECIPATO? Commissione Tecnica ISO TC 121 SC/6 Medical gas systems Orlando USA, Gennaio 2011 Vancouver CANADA, Giugno 2011 Melbourne, AUSTRALIA, Gennaio 2012 Kyoto GIAPPONE, Giugno 2012 LIVELLO NAZIONALE A COSA HA PARTECIPATO? Commissione Tecnica dell UNI Impianti Gas Medicali 3
4 FORMAZIONE e QUALIFICAZIONE L AIIGM elabora e promuove un sistema di formazione e di qualificazione per operatori di aziende del settore, per soggetti utilizzatori degli impianti gas medicali sulla corretta gestione operativa, conformemente alle innovazioni introdotte dalle norme tecniche. CORSO DI FORMAZIONE UNI - AIIGM CORSI DI FORMAZIONE 2012 A COSA HA PARTECIPATO? La gestione operativa degli impianti gas medicali compressi e per vuoto e degli impianti di evacuazione dei gas anestetici Aprile 2012 e Maggio 2012 SESSIONE DI SPECIALIZZAZIONE AIIGM A COSA HA PARTECIPATO? Gestione operativa di impianti gas medicali: la persona autorizzata (PA) Sessione di specializzazione con riferimento alle norme ISO e UNI (riservato ai partecipanti al corso di formazione UNI - AIIGM) 25 Maggio 2012, Politecnico di Milano 4
5 CONFRONTO SU TEMATICHE DI INTERESSE SPECIFICO ED EMISSIONE DI POSITION PAPER L AIIGM stimola il dibattito e la condivisione democratica di problemi di interesse specifico del settore, siano essi di natura tecnica, normativa, scientifica, economica, legale e sociale al fine di poter pervenire a soluzioni unitarie e condivise, anche mediante l emissione di appositi documenti («position paper»). Istituzione della COMMISSIONE NORME, REGOLAMENTI, LEGGI E DIRETTIVE interne ad AIIGM. EVENTI 2012 A COSA HA PARTECIPATO? CALENDARIO EVENTI OCCASIONI DI CONFRONTO 2012 COSA HA PARTECIPATO? 16 MAGGIO 2012, EXPOSANITÀ BOLOGNA SALA MOZART - PAD SEMINARIO AIIGM AIBIO: IMPIANTI GAS MEDICALI: PROGETTAZIONE E GESTIONE Il ruolo della figura professionale del bioingegnere 17 MAGGIO 2012, EXPOSANITÀ BOLOGNA SALA MOZART - PAD SEMINARIO AIIGM SIAIS: LA GESTIONE OPERATIVA DEGLI IMPIANTI GAS MEDICALI L azione congiunta del fabbricante e della struttura sanitaria OTTOBRE 2012, SECONDO CONVEGNO NAZIONALE AIIGM Azienda Ospedaliera Universitaria OO.RR. San Giovanni di Dio e Ruggi D'Aragona, SALERNO 5
6 CONFRONTO SU TEMATICHE DI INTERESSE SPECIFICO AIIGM, sarà presente con uno stand ad EXPOSANITÀ Maggio 2012, Bologna Settore HOSPITAL Padiglione 25 Stand A103 6
7 PERCHÈ ASSOCIARSI AD AIIGM? Costante aggiornamento sulla normativa cogente in quanto AIIGM partecipa ai lavori normativi nazionali ed internazionali ed accesso a linee guida di riferimento, a documenti specifici ed a position paper ad uso di aziende operanti nel settore ed aziende ospedaliere. Stimolazione del dibattito e della condivisione democratica di problemi di natura tecnica, normativa, scientifica, economica, legale e sociale legati al settore degli impianti e dei dispositivi gas medicali in quanto l Associazione si pone come interlocutore per i committenti e per gli enti istituzionali. Instaurazione di forme di solidarietà e collaborazione con altre associazioni e fra i Soci stessi dell Associazione. Partecipazione ad attività formative qualificanti a condizioni vantaggiose. Possibilità di prendere parte agli eventi promossi e organizzati da AIIGM quali seminari, giornate studio, convegni, congressi. Vantaggi nell acquisizione della norme grazie alla collaborazione di AIIGM con gli Enti di Normazione. 7
8 COME ASSOCIARSI AD AIIGM? Esistono quattro tipologie di soci: SOCI FONDATORI SOCI ORDINARI SOCI SOSTENITORI SOCI FREQUENTATORI Le PERSONE FISICHE (ad es. professionisti delle strutture sanitarie) possono iscriversi ad AIIGM come SOCI FREQUENTATORI. Consultare l area dedicata sul sito COSA FARE PER ASSOCCIARSI Contattare la Segreteria dell AIIGM e richiedere i moduli per l adesione ai seguenti riferimenti: tel segreteria@aiigm.it 8
9 Direttive, Leggi e Norme Tecniche 9
10 Direttive, Leggi e Norme Tecniche DOCUMENTI INTERPRETATIVI Compliance and Enforcement group MEDDEV - Linee guida emesse dai gruppi di lavoro sulle quali si è ottenuto il consenso del MDEG (Medical Devices Expert Group ) NB-MED - Raccomandazioni Linee guida emesse dal gruppo Coordination of Notified Bodies Medical Devices sulle direttive 90/385/CEE,93/42/CEE e 98/79/CE 10
11 Direttive, Leggi e Norme Tecniche DIRETTIVE RIGUARDANTI L AMBITO MEDICO. 90/385/CE (AIMDD): dispositivi medici impiantabili attivi (D.lgs. 507 del ) 98/79/CE (IVDD): relativa ai dispositivi medico-diagnostici in vitro (D.lgs. 332 del ) 93/42/CE (MDD): dispositivi medici (D.lgs. 46 del e D.lgs. 95 del ) Queste tre direttive sono state emendate dalla Direttiva 47/2007/CE che in Italia è stata recepita con D.lgs. 37 del (in vigore dal ) 11
12 Direttive, Leggi e Norme Tecniche Decreto 22 Gennaio 2008, n. 37 Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13, lettera a) della legge n. 248 del 2 dicembre 2005, recante riordino delle disposizioni in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici - (Gazzetta ufficiale 12/03/2008 n. 61). Decreto Legislativo 9 Aprile 2008, n. 81 «Attuazione delle direttive CE riguardanti il miglioramento della sicurezza e della salute dei lavoratori durante il lavoro» Decreto 18 Settembre 2002 Ministero dell Interno. Approvazione della regola tecnica di prevenzione incendi per la progettazione, la costruzione e l esercizio delle strutture sanitarie pubbliche e private Decreto Legislativo 2 febbraio 2002, n. 23 Direttiva 99/36/CE in materia di attrezzature a pressione trasportabili TPED Decreto Legislativo 25 febbraio 2000, n. 93 Direttiva 97/23/CE in materia di attrezzatura a pressione PED Decreto Legislativo 24 febbraio 1997, n. 46 recepisce la Direttiva Comunitaria 93/42/CEE e s.m.i. (in particolare Dlgs. 37/2010) Consensus Statement NB-MED 12
13 DUALITÀ ATTREZZATURA DI LAVORO DISP. MEDICO OPERATORE SANITARIO UTILIZZATORI PAZIENTE 1 ATTREZZATURA DI LAVORO 4 2 DISPOSITIVO MEDICO 3 D.Lgs. 46/97 s.m.i. 3 D.Lgs. 81/08 s.m.i. 3 13
14 COMPLESSITÀ DEGLI IMPIANTI 14
15 COMPLESSITÀ DEGLI IMPIANTI 15
16 VANTAGGI DI UN IMPIANTO GAS MEDICALI È un sistema sicuro, comodo e conveniente per fornire gas medicali al personale medico e paramedico Sicuro perché elimina i tipici rischi associati alla presenza di bombole di gas ad alta pressione nei reparti (movimentazione, stoccaggio, rumorosità) Comodo perché i punti di utilizzo sono ad innesto semplice e rapido, posizionati nei punti di utilizzo a muro, su pareti attrezzate o altri supporti Conveniente perché la centralizzazione permette di contenere i costi di installazione e di ottimizzare la manutenzione delle centrali di alimentazione 16
17 ESEMPIO SCHEMA DI PRINCIPIO bar 200:8 bar 7 8:4 bar bar 1 Centrale di alimentazione 5 Sorgenti di alimentazione 2 Rete di distribuzione 6 Sistema di riduzione della pressione di centrale (o di PRIMO STADIO) 3 Punti di utilizzo 7 Sistema di riduzione della pressione di linea (o di SECONDO STADIO) 4 Sistema di monitoraggio e allarme 17
18 ESEMPIO SCHEMA DI PRINCIPIO Centrale di alimentazione 5 Sorgenti di alimentazione 2 Rete di distribuzione 6 Sistema di riduzione della pressione di centrale (o di PRIMO STADIO) 3 Punti di utilizzo 7 Sistema di riduzione della pressione di linea (o di SECONDO STADIO) 4 Sistema di monitoraggio e allarme 18
19 LE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO I Fabbricanti di impianti gas medicali applicano la norma tecnica armonizzata Le norme UNI EN ISO ed UNI EN ISO rimandano a standard particolari per le caratteristiche tecniche dei materiali e dei componenti (es. unità terminali, tubi in rame, ecc..) che devono essere installati sugli impianti. 19
20 LE NORME TECNICHE DI RIFERIMENTO ISO Unità terminali per impianti di distribuzione dei gas medicali - parte 1: unità terminali per l'utilizzo con gas medicali compressi e vuoto; ISO Unità terminali per impianti di distribuzione di gas medicali - parte 2: unità terminali per impianti di evacuazione dei gas anestetici; ISO 5359 Tubi flessibili per bassa pressione per l'utilizzo con i gas medicali; ISO Riduttori di pressione per l'utilizzo con i gas medicali - parte 2: riduttori di pressione di centrale e di linea; ISO Unità di alimentazione per uso medico; ISO Collegamenti flessibili per alta pressione per l'utilizzo con gli impianti per gas medicali; EN Copper and copper alloys - Seamless, round copper tubes for medical gases or vacuum. 20
21 STRUTTURA DELLA NORMA ISO (1/2) La norma UNI EN ISO prevede i seguenti capitoli: 1. Scopo e campo applicativi 2. Riferimenti normativi 3. Termini e definizioni 4. Requisiti generali 5. Centrali di alimentazione 6. Sistemi di monitoraggio e di allarme 7. Reti di distribuzione 8. Valvole di intercettazione 9. Unità terminali, raccordi gas-specifici, unità di alimentazione per uso medico, riduttori di pressione e manometri 10. Marcatura e colori distintivi PARTE PROGETTUALE E REALIZZATIVA 11. Installazione delle tubazioni collaudo, convalida e certificazione 12. Informazioni da fornire a cura del fabbricante PARTE OPERATIVA 21
22 STRUTTURA DELLA NORMA ISO (2/2) La norma UNI EN ISO prevede anche i seguenti Allegati informativi: A. Tipiche rappresentazioni schematiche delle centrali di alimentazione e dei sistemi di distribuzione di area B. Linee guida per l ubicazione dei collettori per le bombole, delle aree di stoccaggio delle bombole e dei contenitori per liquidi criogenici e non criogenici C. Esempio di procedura per il collaudo e la convalida D. Tipica modulistica da utilizzare per la certificazione degli impianti di distribuzione dei gas medicinali E. Relazione tra temperatura e pressione F. Lista di controlli per la gestione dei rischi G. Gestione operativa H. Razionale 22
23 LA NORMA ISO Destinatari La norma è destinata a chiunque sia coinvolto nelle fasi di progettazione, realizzazione, collaudo e funzionamento delle Strutture Sanitarie e dei relativi servizi per il trattamento dei pazienti. Scopo e campo applicazione La norma si applica a: Impianti di distribuzione per i seguenti gas medicinali (Ossigeno, Protossido di azoto, anidride carbonica, miscele di ossigeno e protossido di azoto) Impianti di distribuzione per i seguenti gas (aria arricchita d ossigeno, aria per alimentare strumenti chirurgici, azoto per alimentare strumenti chirurgici) Impianti di distribuzione per il vuoto Si applica inoltre a: Ampliamenti delle reti di distribuzione esistenti Modifiche delle reti di distribuzione esistenti Modifiche o sostituzione delle centrali di alimentazione o delle sorgenti di alimentazione 23
24 LA NORMA ISO Non intercambiabilità fra differenti reti di distribuzione, mediante una corretta progettazione Continuità di erogazione di gas e vuoto alle pressioni specificate, prevedendo adeguate sorgenti di alimentazione Utilizzo di materiali appropriati Pulizia dei componenti Corretta installazione Previsione di sistemi di monitoraggio ed allarme Corretta marcatura della rete di distribuzione Collaudi, accettazione e certificazione Purezza dei gas distribuiti dall impianto di distribuzione Corretta gestione operativa 24
25 LA NORMA ISO Garanzia della continuità di erogazione Assicurare la fornitura di gas medicali al paziente anche in condizione di singolo guasto La centrale di alimentazione deve comprendere almeno tre sorgenti di alimentazione (primaria, secondaria e di riserva) Il layout della rete di distribuzione deve ridurre i rischi di danneggiamento meccanico delle tubazioni Ogni posto letto/posto paziente deve essere alimentato da almeno due riduttori di pressione collegati in by-pass e in modo permanente alla rete di distribuzione 25
26 LA NORMA ISO La norma ISO 7396 richiede un intervento concreto di collaborazione con il fabbricante da parte della Struttura Sanitaria durante tutto il ciclo di vita dell impianto, dal concepimento alla dismissione, passando dalle fasi di progettazione, realizzazione, accettazione e gestione operativa. Questo in quanto la Struttura Sanitaria è l utilizzatore dell impianto e responsabile della futura gestione operativa dello stesso. Si passa dal concetto di fornitura (fornitore: il Fabbricante, cliente: la Struttura Sanitaria) al concetto di collaborazione. 26
27 L OSSIGENO: RISCHI ASSOCIATI Sostanza classificata pericolosa dalla normativa vigente Ossidante: può reagire violentemente con i materiali combustibili e alimenta fortemente la combustione Gas più pesante dell'aria, può accumularsi in spazi chiusi al livello del suolo o al di sotto di esso L'inalazione continua di concentrazioni superiori al 75% può causare nausea, vertigini, difficoltà respiratorie e convulsioni Alcuni materiali non combustibili in aria possono incendiarsi in presenza di un atmosfera arricchita di ossigeno (maggiore del 23%) Compressione adiabatica 27
28 ESEMPI DI PERICOLI (1/2) Pericolo: Mantenimento combustibili nel locale Pericolo Impossibilità di accedere al quadro per eventuali azionamenti 28
29 ESEMPI DI PERICOLI (2/2) Pericolo: Utilizzo di prodotti non appropriati Azioni correttive: Inserire le buone pratiche nei documenti gestionali 29
30 LA NORMA ISO CONCEPT DISMISSIONE PROGETTAZIONE GESTIONE OPERATIVA INSTALLAZIONE ACCETTAZIONE 30
31 LA NORMA ISO Impianti per gas medicinali, vuoto ed DOCUMENTI evacuazione dei gas anestetici COLLAUDI Le fasi di collaudo MESSA La documentazione a corredo La messa in servizio IN MANUTENZIONE Le attività di verifica e manutenzione SERVIZIO 31
32 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA Utilizzo Gestione dei rischi Gestione modifiche Verifiche stoccaggi Manutenzione correttiva Gestione Gestione emergenze GESTIONE acquisti OPERATIVA Verifiche funzionali Permessi di lavoro Gestione appaltatori Manutenzione preventiva Verifiche di prestazione 32
33 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA PROCEDURE DOCUMENTATE Le procedure documentate richieste sono le seguenti: Gestione della documentazione e delle registrazioni Gestione della formazione e della comunicazione Gestione delle emergenze Gestione dei permessi di lavoro Gestione della manutenzione preventiva Gestione delle riparazioni Gestione delle sorgenti di alimentazione Stoccaggio e movimentazione delle bombole Gestione degli appaltatori 33
34 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA La gestione operativa riguarda tutte le figure della struttura sanitaria coinvolte a vario titolo nella gestione quotidiana degli impianti, ad esempio: tecnici medici LE FIGURE COINVOLTE personale infermieristico addetti al controllo qualità responsabili amministrativi 34
35 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA LE FIGURE CHIAVE Le figure chiave con specifiche responsabilità nell ambito della politica di gestione operativa degli impianti sono le seguenti: Responsabile Esecutivo (RE) Responsabile Tecnico delle Strutture (RTS) Persona Autorizzata (PA) Persona Competente (PC) Controllore della Qualità (CQ) Medico Designato (RMD) Infermiere Designato (RID) Persona Designata (PD) 35
36 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA ESEMPIO DI ORGANIGRAMMA RE DIRETTORE GENERALE STRUTTURA SANITARIA RTS RESPONSABILE UFFICIO TECNICO CQ FARMACISTA RMD MEDICO DESIGNATO PA PERSONA AUTORIZZATA PC MANUTENTORE PD TECNICO DESIGNATO PD PERSONA DESIGNATA RID INFERMIERE DESIGNATO PD PERSONA DESIGNATA UFFICIO TECNICO FARMACIA REPARTI ECONOMATO PERSONALE QUALITÀ PC INSTALLATORE PC MANUTENTORE PD FORNITORE GAS FORNITORI 36
37 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA LE FIGURE CHIAVE La stessa persona può ricoprire più di un ruolo Alcune figure chiave possono essere esterne alla struttura sanitaria Alcune figure chiave possono avere altre responsabilità non correlate agli impianti di distribuzione dei gas medicali Il Responsabile Esecutivo (RE), il Responsabile Tecnico delle Strutture (RTS) e la Persona Autorizzata (PA) possono avere responsabilità per più impianti, anche localizzati in Presidi Ospedalieri diversi 37
38 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA LE FIGURE CHIAVE Va in ogni caso identificata, da parte della struttura sanitaria, una Persona Autorizzata (PA) che è responsabile: della gestione quotidiana degli impianti di garantire che gli impianti siano utilizzati in sicurezza ed in modo efficiente 38
39 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA PERSONA COMPETENTE (PC) PC deve avere adeguate conoscenze tecniche, formazione ed esperienza per eseguire correttamente i lavori a lui assegnati e deve conoscere i rischi correlati ad un impianto di distribuzione dei gas medicali Il nominativo di PC va trascritto su un Registro delle Persone Competenti mantenuto da RTS PC può essere un dipendente della struttura sanitaria oppure il dipendente di un fornitore qualificato PC può identificarsi con l INSTALLATORE o il MANUTENTORE degli impianti di distribuzione dei gas medicali 39
40 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA CONTROLLORE DELLA QUALITÀ (CQ) È nominato per iscritto da RE Deve essere una persona qualificata e avere specifiche conoscenze, formazione ed esperienza relative ad impianti gas medicali È responsabile della qualità dei gas medicinali distribuiti dagli impianti a tutte le unità terminali e somministrati ai pazienti, per garantire che essi siano conformi alle specifiche della farmacopea, in particolare per i gas prodotti in loco CQ si deve interfacciare con PA prima che l impianto sia messo in servizio per la prima volta e dopo qualsiasi manutenzione o modifica, per garantire che il gas abbia la qualità richiesta CQ può identificarsi con il FARMACISTA 40
41 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA INFERMIERE DESIGNATO (RID) RID agisce da interfaccia tra il settore tecnico e il suo specifico reparto RID è responsabile del rilascio del permesso di interruzione programmata dell alimentazione dei gas medicinali nel suo reparto Mentre l impianto è interessato da lavori, RID deve assicurare che il servizio di erogazione dei gas medicinali nel suo reparto sia mantenuto in sicurezza RID deve garantire che tutte le persone interessate del suo reparto siano state avvisate dell interruzione dell impianto e di quali unità terminali non possono essere usate Tutti i RID devono essere formati sull uso degli impianti gas medicali nei loro reparti e sulle azioni da intraprendere in caso di emergenza causata dall impianto gas medicali RID può identificarsi con un INFERMIERE/CAPOSALA, specificamente nominato e con adeguate conoscenze degli impianti di distribuzione dei gas medicali 41
42 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA PERSONA DESIGNATA (PD) PD è una persona adeguatamente formata su specifici compiti da eseguire sugli impianti di distribuzione dei gas medicali A PD sono date responsabilità per eseguire particolari operazioni sugli impianti, ad esempio: sostituzione delle bombole prova periodica dei sistemi di allarme PD può identificarsi con QUALSIASI PERSONA FORMATA ED AUTORIZZATA ad eseguire determinate operazioni sugli impianti di distribuzione dei gas medicali (dipendente settore tecnico, infermiere, dipendente del fornitore dei gas medicinali, ecc.) 42
43 IL SISTEMA DI GESTIONE OPERATIVA LA PERSONA AUTORIZZATA (PA) PA è nominata per iscritto da RE PA deve avere adeguate conoscenze tecniche, formazione ed esperienza tali da poter comprendere tutti i rischi associati al funzionamento di un impianto di distribuzione dei gas medicali 43
44 LA GESTIONE OPERATIVA LA PERSONA AUTORIZZATA (PA) PA deve avere una profonda conoscenza dell impianto assegnato e deve essere indipendente dall'appaltatore che esegue lavori su tale impianto PA è responsabile di: rilasciare e gestire permessi per eseguire lavori sull impianto garantire che tutti i reparti coinvolti siano avvisati dell interruzione dell impianto e della durata stimata dei lavori assicurare che tutte le unità terminali identificate come fuori uso o che richiedono attenzione siano etichettate in modo appropriato
45 LA GESTIONE OPERATIVA LA PERSONA AUTORIZZATA (PA) PA è quindi, a differenza delle altre figure chiave viste, una figura completamente nuova nel panorama tecnico sanitario nazionale PA può identificarsi con un tecnico di alto profilo del settore/ufficio tecnico della struttura sanitaria, con profonda conoscenza degli impianti di distribuzione dei gas medicali
46 GRAZIE PER LA VOSTRA ATTENZIONE 46
Impianti di evacuazione gas anestetici
Impianti di evacuazione gas anestetici La gestione degli eventi avversi (Orazio Scuderi A.O. Niguarda Ca Granda) Milano, 17 aprile 2013 Impianti di evacuazione gas anestetici Definizioni Normative Tipologie
DettagliLa UNI 11100:2011 e la Gestione Operativa degli impianti gas medicali
La UNI 11100:2011 e la Gestione Operativa degli impianti gas medicali Elio PATETTA Dottore in Ingegneria Biomedica Vice Presidente AIIGM POLITECNICO DI MILANO, 20 Maggio 2011 SOMMARIO Gli impianti gas
DettagliDott. Arch. Gian Carlo Scarpini
L IMPORTANZA DELLA GESTIONE OPERATIVA DA PARTE DELLA STRUTTURA SANITARIA: l Allegato G della norma UNI EN ISO 7396-1, campo di applicazione, obiettivi responsabilità e funzioni chiave coinvolte. Relatore
DettagliGli impianti di Gas Medicali: Aspetti Tecnici Gestionali e di Qualità secondo la Norma EN ISO 7396-1 2010
DIREZIONE GENERALE SANITÀ E POLITICHE SOCIALI LINEE DI INDIRIZZO IN MATERIA DI GESTIONE DEI GAS MEDICALI: SISTEMA ORGANIZZATIVO E CONTROLLI Gli impianti di Gas Medicali: Aspetti Tecnici Gestionali e di
DettagliDalla «Fabbricazione All accettazione» IDGM - SDEGA
LO STATO DELL ARTE NELLA GESTIONE DEI GAS MEDICALI IN REGIONE EMILIA-ROMAGNA Dalla «Fabbricazione All accettazione» IDGM - SDEGA Durabilità e funzionalità Miglioramento normativo introduzione di nuovi
DettagliI GAS MEDICINALI NELLE STRUTTURE SANITARIE: ASPETTI LEGISLATIVI E GESTIONALI. Giovedì 23 maggio 2002 Sala Congressi Milan Marriott Hotel
I GAS MEDICINALI NELLE STRUTTURE SANITARIE: ASPETTI LEGISLATIVI E GESTIONALI Giovedì 23 maggio 2002 Sala Congressi Milan Marriott Hotel TECNOLOGIE DI PRODUZIONE E DISTRIBUZIONE DI ARIA MEDICALE PRESSO
DettagliDIRETTORE GENERALE. Visto lo Statuto Aziendale;
DIRETTORE GENERALE Richiamato il Decreto del Presidente della Giunta Regionale n. 100 del 31 maggio 2013 "Azienda Ospedaliero- Universitaria Careggi. Nomina del Direttore Generale"; Ricordato che con provvedimento
DettagliGAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici
GAS IN SANITA Medicinali e Dispositivi Medici Preparazione di Aria Medicinale in Ospedale Ruoli e compiti del Farmacista Leonardo Ferrari I GAS utilizzati in AMBITO SANITARIO possono essere classificati,
DettagliIMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI E DEL VUOTO
IV Conferenza Nazionale sui Dispositivi Medici IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI E DEL VUOTO La Norma UNI EN ISO 7396-1 Ing. Carlo M. Giaretta Commissione Tecnica U4204 dell UNI Apparecchi per
DettagliLa gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010
La gestione dei gas medicinali nelle aziende sanitarie ai sensi della UNI EN ISO 7396-1:2010 Gli impianti gas medicinali e le Apparecchiature Biomedicali Giampiero Pirini Bologna 30/11/2011 Giampiero Pirini
DettagliLA GESTIONE DEI GAS MEDICINALI NELLE AZIENDE SANITARIE AI SENSI DELLA UNI EN ISO 7396-1:2010
LA GESTIONE DEI GAS MEDICINALI NELLE AZIENDE SANITARIE AI SENSI DELLA UNI EN ISO 7396-1:2010 Le misure organizzative per implementare un sistema di gestione degli impianti di distribuzione dei gas medicinali
DettagliAMBIENTE DI LAVORO SALDATURA FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE E SICUREZZA NEL MONDO DELLA SALDATURA. 24 maggio 2007, Vicenza
ULSS N.6 VICENZA SPISAL Servizio Prevenzione Igiene e Sicurezza negli Ambienti di Lavoro con il contributo Istituto Italiano della Saldatura SALDATURA & AMBIENTE DI LAVORO FOCUS DAY REGIONALE SULLA SALUTE
DettagliANALISI DEI REQUISITI DELLO STANDARD UNI EN ISO 7396-1 E 2 (prima parte)
ANALISI DEI REQUISITI DELLO STANDARD UNI EN ISO 7396-1 E 2 (prima parte) Relatore Ing. Daniele MEGNA Presidente AIIGM PROVIDER ACCREDITAMENTO ECM CORSO DI FORMAZIONE CARATTERISTICHE E PROGETTAZIONE DEGLI
Dettagli14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA. Ing. Antonio Avolio Consigliere AIPS All right reserved
14 giugno 2013 COMPETENZE E QUALIFICHE DELL INSTALLATORE DI SISTEMI DI SICUREZZA A.I.P.S. Associazione Installatori Professionali di Sicurezza Nata per rispondere alla fondamentale aspettativa degli operatori
DettagliModalità di approvvigionamento di gas medicinali singoli e miscele e la responsabilità del farmacista. Prof.ssa Paola Minghetti
Modalità di approvvigionamento di gas medicinali singoli e miscele e la responsabilità del farmacista Prof.ssa Paola Minghetti GAS DA SOMMINISTRARE ALL UOMO AD USO TERAPEUTICO MEDICINALI Assoggettati a
DettagliIl contributo dell' Ingegneria g Clinica alla gestione dei gas medicinali secondo la UNI EN ISO 7396
Il contributo dell' Ingegneria g Clinica alla gestione dei gas medicinali secondo la UNI EN ISO 7396 Giampiero Pirini Ingegneria Clinica Azienda Ospedaliero Universitaria Ferrara Segreteria Scientifica
DettagliPO 01 Rev. 0. Azienda S.p.A.
INDICE 1 GENERALITA... 2 2 RESPONSABILITA... 2 3 MODALITA DI GESTIONE DELLA... 2 3.1 DEI NEOASSUNTI... 3 3.2 MANSIONI SPECIFICHE... 4 3.3 PREPOSTI... 4 3.4 ALTRI INTERVENTI FORMATIVI... 4 3.5 DOCUMENTAZIONE
DettagliLA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016
LA GESTIONE DEI GAS E LA NUOVA NORMATIVA Genova, 4 febbraio 2016 Approfondimenti sulla gestione dei gas medicinali : Il punto di vista dell industria Stefania Mariani I GAS UTILIZZATI IN OSPEDALE In ambito
DettagliGas e miscele medicinali. Nuovi orizzonti per la salute dell uomo
Gas e miscele medicinali. Nuovi orizzonti per la salute dell uomo Il farmaco gas Tra le nuove frontiere della medicina, i gas medicinali rappresentano una delle risorse di maggiore interesse nella lotta
DettagliINDICE. Istituto Tecnico F. Viganò PROCEDURA PR 01. Rev. 2 Data 20 Maggio 2009. Pagina 1 di 9 TENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI
INDICE 1 di 9 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. TERMINOLOGIA E ABBREVIAZIONI 4. RESPONSABILITÀ 5. MODALITÀ OPERATIVE 5.1. Redazione e identificazione 5.2. Controllo e verifica 5.3. Approvazione 5.4.
DettagliA.O. MELLINO MELLINI CHIARI (BS) GESTIONE DELLE RISORSE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 3. INFRASTRUTTURE...
Pagina 1 di 6 INDICE 1. MESSA A DISPOSIZIONE DELLE RISORSE...2 2. RISORSE UMANE...2 2.1. GENERALITÀ... 2 2.2. COMPETENZA, CONSAPEVOLEZZA E ADDESTRAMENTO... 2 3. INFRASTRUTTURE...3 4. AMBIENTE DI LAVORO...6
DettagliIl Punto di vista dell Organismo notificato
Il Punto di vista dell Organismo notificato II Conferenza Nazionale dei Dispositivi Medici 17/19 Marzo 2008 - Villa Erba - Cernobbio Relatore: Gabriele Lualdi - Istituto di Ricerche e Collaudi M. Masini
DettagliNORME ISO 7396-1 e ISO 7396-2
NORME ISO 7396-1 e ISO 7396-2 Relazioni con il D.M. 18/09/2002 - La Guida AIIGM Elio PATETTA Dottore in Ingegneria Biomedica Vice Presidente AIIGM CORSO DI FORMAZIONE CARATTERISTICHE E PROGETTAZIONE DEGLI
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ
MANUALE DELLA QUALITÀ RIF. NORMA UNI EN ISO 9001:2008 ASSOCIAZIONE PROFESSIONALE NAZIONALE EDUCATORI CINOFILI iscritta nell'elenco delle associazioni rappresentative a livello nazionale delle professioni
DettagliSistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici
Sistema europeo di regolamentazione per i dispositivi medici Il campo di gioco Nuovo Approccio all'armonizzazione tecnica e Approccio Globale alla valutazione della conformità L'articolo 95 paragrafo 3
DettagliProcedura Gestione Settore Manutenzione
Gestione Settore Manutenzione 7 Pag. 1 di 6 Rev. 00 del 30-03-2010 SOMMARIO 1. Scopo 2. Generalità 3. Applicabilità 4. Termini e Definizioni 5. Riferimenti 6. Responsabilità ed Aggiornamento 7. Modalità
DettagliRaccomandazioni generali Il CIG consiglia che: Corsi di formazione propedeutici a percorsi di qualificazione/certificazione siano tenuti da docenti
Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione degli operatori del post contatore gas ai sensi della norma UNI 11554 e del PdR 11/2014. Premessa Il presente documento riporta indicazioni
DettagliIMPIANTI GAS MEDICINALI
IMPIANTI GAS MEDICINALI LA GESTIONE DELLA MANUTENZIONE IMPIANTI DI DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI VITTORIO NISTRIO DIRETTIVA 93/42 DISPOSITIVI MEDICI LA DISTRIBUZIONE DEI GAS MEDICINALI AI PAZIENTI AVVIENE
DettagliUNI 9994-2 (U70001742) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio
1 UNI 9994-2 (U70001742) Apparecchiature di estinzione di incendi - Estintori di incendio Parte 2: definizione di conoscenza, abilità e competenza del Tecnico Manutentore di estintori d incendio Marino
DettagliDELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449
DELIBERAZIONE DELLA GIUNTA PROVINCIALE 14 marzo 2013, n. 449 Modifica della deliberazione 18 luglio 2008, n. 1820 (Sistema di accreditamento per l'affidamento in gestione degli interventi formativi cofinanziati
DettagliLA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI GAS MEDICALI A REGOLA D ARTE
LA PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI GAS MEDICALI A REGOLA D ARTE Relatore Ing. Daniele MEGNA Presidente AIIGM PROVIDER ACCREDITAMENTO ECM CORSO DI FORMAZIONE CARATTERISTICHE E PROGETTAZIONE DEGLI IMPIANTI
DettagliTENUTA SOTTO CONTROLLO DEI DOCUMENTI
Pagina 1 di 5 INDICE 1. SCOPO 2. CAMPO DI APPLICAZIONE 3. RESPONSABILITA 4. DESCRIZIONE DELLE ATTIVITÀ 5. INDICATORI DI PROCESSO 6. RIFERIMENTI 7. ARCHIVIAZIONI 8. TERMINOLOGIA ED ABBREVIAZIONI 9. DOCUMENTI
DettagliUNI CEI 11352 - Certificazione dei servizi energetici
UNI CEI 11352 - Certificazione dei servizi energetici La norma UNI CEI 11352 "Gestione dell'energia - Società che forniscono servizi energetici (ESCo) - Requisiti generali e lista di controllo per la verifica
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT SYSTEMS) AUDITOR/RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT
srl Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI ITSMS (IT SERVICE MANAGEMENT
DettagliIMPIANTI GAS MEDICINALI CORSI DI FORMAZIONE
IMPIANTI GAS MEDICINALI CORSI DI FORMAZIONE Presentazione Un impianto in servizio presso una struttura ospedaliera, per quanto ben progettato, realizzato e completo delle adeguate certificazioni che attestino
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL CORSO PER ESPERTI IN MARKETING & COMUNICAZIONE
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: corsi@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA QUALIFICAZIONE DEL 1 22.03.2002 Rev. Generale
DettagliLa garanzia della qualità e della continuità dell erogazione dei gas. Dott.ssa Enrica Maria Proli Farmacia USCS Policlinico A.
La garanzia della qualità e della continuità dell erogazione dei gas Dott.ssa Enrica Maria Proli Farmacia USCS Policlinico A. Gemelli RIFERIMENTI LEGISLATIVI Gas Medicinali Decreto Legislativo n 178/91
DettagliISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova
ISO/IEC 17025 : 2005 per i Laboratori di Prova Perugia, 30 giugno 2005 D.ssa Daniela Vita ISO/IEC 17025:2005 1 Differenza tra UNI EN ISO 9001:2000 e ISO/IEC 17025:2005 La norma UNI EN ISO 9001:2000 definisce
DettagliSCHEMA 0 STORIA. Schema certificativo CP004 0.1 DOCUMENTI ESTERNI DI RIFERIMENTO
SCHEMA per la certificazione del controllo della produzione in fabbrica ai fini della marcatura CE dei profilati cavi di acciai non legati e a grano fine per impieghi strutturali di cui alle norme UNI
DettagliMODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO.
ALLEGATO A MODELLO ORGANIZZATIVO REGIONALE PER LA GESTIONE DEL RISCHIO CLINICO. il sistema organizzativo che governa le modalità di erogazione delle cure non è ancora rivolto al controllo in modo sistemico
DettagliDM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI
DM.9 agosto 2000 LINEE GUIDA PER L ATTUAZIONE DEL SISTEMA DI GESTIONE DELLA SICUREZZA TITOLO I POLITICA DI PREVENZIONE DEGLI INCIDENTI RILEVANTI Articolo 1 (Campo di applicazione) Il presente decreto si
DettagliNOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG
Pagina 1 di 5 NOTA: Il presente documento è un estratto del documento originale impostato su carta intestata CIG Comitato italiano Gas reperibile sul portale CIG Programma corsi di formazione per qualificazione/certificazione
DettagliDipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST
Dipartimento Salute e Sicurezza LA FORMAZIONE OBBLIGATORIA PER I LAVORATORI QUALCHE UTILE SUGGERIMENTO PER GLI RLS E RLST 1 Formazione dei lavoratori e dei loro rappresentanti (art.37 d.lgs.81/08) 1. Il
Dettaglibuilding applications TECNO Med
Europa Metalli S.p.A. building applications TECNO Med copper inside tecno Med Campi di utilizzo Medico-ospedaliero Stabilimenti termali nel rispetto e nei limiti previsti dalle normative Tubi di rame per
DettagliALLEGATO. 1 Modulo Offerta Economica fornitura dei gas Aic e dei gas Fu e degli altri gas
ALLEGATO. 1 Modulo Offerta Economica fornitura dei gas Aic e dei gas Fu e degli altri gas GAS LIQUIDI USO QUANTITA / ANNO Ossigeno liquido AIC Medicale Mc 200.000 Ossigeno liquido AIC per FREELOX Medicale
DettagliApplicazione D.M. 18 Settembre 2002 agli impianti gas medicali: Parte 2: Requisiti specifici
Applicazione D.M. 18 Settembre 2002 agli impianti gas medicali: Parte 2: Requisiti specifici Elio PATETTA Dottore in Ingegneria Biomedica Vice Presidente AIIGM POLITECNICO DI MILANO, 13 Dicembre 2011 SOMMARIO
DettagliAutore: Flavio Banfi Organizzazione: ITALCERT S.r.l. Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto 2
Convegno: SEMINARIO AICQ SICEV SICEP 20 maggio 2011 Intervento: Valutatori per la Certificazione CE di prodotto Autore: Flavio Banfi Direttore Tecnico ITALCERT S.r.l. ITALCERT : Certificazione sistemi
DettagliIL DIRETTORE GENERALE per il mercato, la concorrenza, il consumatore, la vigilanza e la normativa tecnica
DECRETO 19 maggio 2010 Modifica degli allegati al decreto 22 gennaio 2008, n. 37, concernente il regolamento in materia di attività di installazione degli impianti all'interno degli edifici. IL DIRETTORE
DettagliSISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE
SISTEMI DI MISURAZIONE DELLA PERFORMANCE Dicembre, 2014 Il Sistema di misurazione e valutazione della performance... 3 Il Ciclo di gestione della performance... 5 Il Sistema di misurazione e valutazione
DettagliSISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA Capitolo 4
1. REQUISITI GENERALI L Azienda DSU Toscana si è dotata di un Sistema di gestione per la qualità disegnato in accordo con la normativa UNI EN ISO 9001:2008. Tutto il personale del DSU Toscana è impegnato
DettagliCORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP
T E C N O S F E R A sas Management Innovation & Business solutions ConsorzioInteruniversitarioRegionalePugliese CENTRO DI ATENEO DI SERVIZI PER LA QUALITÀ CORSO DI FORMAZIONE PER ASPP - RSPP Premessa Il
DettagliIl sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37
Il sistema dei controlli VV.F. Il D.M. 22 gennaio 2008, n. 37 1 D. M. 22/01/2008 n.37 Ministero dello Sviluppo Economico - Regolamento concernente l'attuazione dell'articolo 11- quaterdecies, comma 13,
DettagliIL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE
IL SISTEMA DI GESTIONE AMBIENTALE PER UN COMUNE Relatore: LIFE 04 ENV/IT/494 AGEMAS Obiettivi del sistema di gestione ambientale Prevenzione, riduzione dell inquinamento Eco-efficienza nella gestione delle
DettagliDocente. Università degli Studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze dei Materiali
Docente Dott. Maurizio Crippa Università degli Studi di Milano Bicocca, Dipartimento di Scienze dei Materiali PARTE QUINTA SOLUZIONI PER LA GESTIONE OPERATIVA DEI GAS MEDICINALI IL RUOLO DEL FARMACISTA
DettagliMANUALE DELLA QUALITA Revisione: Sezione 4 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA
Pagina: 1 di 5 SISTEMA DI GESTIONE PER LA QUALITA 4.0 SCOPO DELLA SEZIONE Illustrare la struttura del Sistema di Gestione Qualità SGQ dell Istituto. Per gli aspetti di dettaglio, la Procedura di riferimento
DettagliSGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA
SGSL UN SISTEMA PER LA GESTIONE DELLA SICUREZZA SUL LAVORO NELLA SCUOLA COSA È IN PRATICA UN SISTEMA DI GESTIONE? L insieme delle regole e dei processi di funzionamento di un organizzazione. Comprende:
DettagliIl panorama normativo: gli obblighi del datore di lavoro ai sensi dell art. 71 comma 8
Settore Ricerca, Certificazione e Verifica Dipartimento Tecnologie di Sicurezza SEMINARIO Macchine e attrezzature di lavoro: i controlli del datore di lavoro sugli apparecchi di sollevamento materiali
DettagliMANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6
MANUALE DELLA QUALITÀ Pag. 1 di 6 INDICE GESTIONE DELLE RISORSE Messa a disposizione delle risorse Competenza, consapevolezza, addestramento Infrastrutture Ambiente di lavoro MANUALE DELLA QUALITÀ Pag.
DettagliSVILUPPO, CERTIFICAZIONE E MIGLIORAMENTO DEL SISTEMA DI GESTIONE PER LA SICUREZZA SECONDO LA NORMA BS OHSAS 18001:2007
Progettazione ed erogazione di servizi di consulenza e formazione M&IT Consulting s.r.l. Via Longhi 14/a 40128 Bologna tel. 051 6313773 - fax. 051 4154298 www.mitconsulting.it info@mitconsulting.it SVILUPPO,
Dettagli«Gestione dei documenti e delle registrazioni» 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI...
Pagina 1 di 6 INDICE 1 SCOPO... 2 2 CAMPO DI APPLICAZIONE E GENERALITA... 2 3 RESPONSABILITA... 2 4 DEFINIZIONI... 2 5 RESPONSABILITA... 2 5.3 DESTINATARIO DELLA DOCUMENTAZIONE... 3 6 PROCEDURA... 3 6.1
DettagliSettore. Farmaceutico CONTROLL0 TECNOLOGICO DELLA CONTAMINAZIONE
Settore Farmaceutico CONTROLL0 TECNOLOGICO DELLA CONTAMINAZIONE FARMACEUTICO Buona fabbricazione Verso la fine degli anni settanta, emerse nell industria farmaceutica la necessità di garantire il massimo
DettagliIstituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro
Istituto Superiore Per la Prevenzione E la Sicurezza del Lavoro Dipartimento Territoriale di BRESCIA Via San Francesco d Assisi, 11 25122 BRESCIA Competenze ed Obblighi degli Organismi Notificati, dei
DettagliAZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA
AZIENDA SPECIALE CONSORTILE PER I SERVIZI ALLA PERSONA PROGRAMMA PER LA TRASPARENZA E L INTEGRITA Approvato con delibera del Consiglio di Amministrazione n.41/2014 INDICE PREMESSA... 3 1. LE PRINCIPALI
DettagliDOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO
«DVR _ STRESS LAVORO CORRELATO» Pagina 1 di 9 DOCUMENTO DI VALUTAZIONE DEL RISCHIO STRESS DA LAVORO CORRELATO (Art. 28 comma 1 D. Lgs. 9 aprile 2008 n.81 così come modificato dal D.Lgs. 106/09) conforme
DettagliGESTIONE DELLA FORMAZIONE E
08/02/2011 Pag. 1 di 7 GESTIONE DELLA FORMAZIONE E DELL ADDESTRAMENTO DEL PERSONALE 1. SCOPO... 2 2. APPLICABILITÀ... 2 3. DOCUMENTI DI RIFERIMENTO... 2 3.1. Norme... 2 3.2. Moduli / Istruzioni... 2 4.
DettagliMarcatura CE. Controllo di produzione in fabbrica - FPC. Segnaletica stradale. Caratteristiche energetiche prodotti per edilizia
ICMQ Certificazioni e controlli per le costruzioni La certificazione dei prodotti Le tipologie di certificazione rilasciate da ICMQ riguardano sia le certificazioni cogenti, cioè obbligatorie secondo la
Dettaglicome qualificato, con effettivo svolgimento delle mansioni individuate nella norma UNI 11554.
_SCPGAS DESCRIZIONE FIGURA PROFESSIONALE Figura professionale che opera sugli impianti a gas di tipo civile alimentati da reti di distribuzione. UNI EN ISO 17024:2012 UNI 11554:2014 Prassi di Riferimento
DettagliLA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08
LA MANUTENZIONE DELL IMPIANTO ELETTRICO SECONDO IL DLgs 81/08 DEFINIZIONE Per manutenzione di un impianto elettrico si intende l insieme delle attività tecnico-gestionali e dei lavori necessari per conservare
DettagliREGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA
REGOLAMENTO PER L ORGANIZZAZIONE E LA GESTIONE DELLE EMERGENZE ALL INTERNO DEGLI EDIFICI DELL UNIVERSITA (Emanato con D.R. n. 1215 del 28 giugno 2007, pubblicato nel Bollettino Ufficiale n. 69) Sommario
DettagliI modelli normativi. I modelli per l eccellenza. I modelli di gestione per la qualità. ! I modelli normativi. ! I modelli per l eccellenza
1 I modelli di gestione per la qualità I modelli normativi I modelli per l eccellenza Entrambi i modelli si basano sull applicazione degli otto principi del TQM 2 I modelli normativi I modelli normativi
DettagliLA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014
LA NUOVA EDIZIONE DELLA NORMA CEI 11-27 2014 COSA CAMBIA PER LA SICUREZZA NEI LAVORI ELETTRICI OBBLIGATORIA DAL 1 FEBBRAIO 2015 27 gennaio 2015 Autore: www.portaleconsulenti.it LA NUOVA EDIZIONE DELLA
DettagliManuale CAP 1. SISTEMA QUALITA
CAP 1. SISTEMA QUALITA 1. SCOPO Lo scopo del presente manuale è definire e documentare, a livello generale, le politiche, l'organizzazione, i processi e le risorse relative al Sistema del Rotary Club...
DettagliCentro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione
Centro Tecnico per la Rete Unitaria della Pubblica Amministrazione Area Rete Unitaria - Sezione Interoperabilità Linee guida del servizio di trasmissione di documenti informatici mediante posta elettronica
DettagliIl Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida
Il Regolamento REACh e la Check Compliance: proposta di Linee Guida Piero Franz- Certiquality Bologna - 20 Giugno 2011 CERTIQUALITY IN ITALIA SEDE DI MILANO UFFICIO DI VENEZIA FONDATO NEL 1989 CERTIQUALITY
DettagliIL MINISTRO DEL LAVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI di concerto con IL MINISTRO DELLA SALUTE
Decreto del Ministero dell interno 4 febbraio 2011 Definizione dei criteri per il rilascio delle autorizzazioni di cui all art. 82, comma 2, del D.Lgs. 09/04/2008, n. 81, e successive modifiche ed integrazioni.
DettagliREGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE
COMUNE DI GHISALBA (Provincia di Bergamo) Approvato con Delibera di Giunta Comunale n. 111 del 13/10/2014 REGOLAMENTO SULL ISTITUZIONE ED IL FUNZIONAMENTO DEL NUCLEO DI VALUTAZIONE 1 Sommario Art. 1 -
DettagliControlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza
Controlli e verifiche periodiche della illuminazione di emergenza Ing. Roberto Vinchi Associazione Imprese di Impianti tecnologici Unione Industriale di Torino D.Legs. 81/08 e s.m.i. CAPO III - Gestione
DettagliInterpretazione Normativa. Lavori elettrici sotto tensione - requisiti imprese autorizzate
Ti trovi in: CNA Interpreta / Ambiente e sicurezza / Sicurezza / Impianti elettro-termo-idraulici / Aspetti generali per Impianti elettro-termo-idraulici Torna all'elenco 15/7/2011 Lavori elettrici sotto
DettagliSTRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO
STRUTTURE METALLICHE IN ACCIAIO La marcatura CE UNI EN 1090-1. Il primo passo è il conseguimento dell Attestato di Denuncia Attività da parte del Consiglio Superiore dei Lavori Pubblici e l iscrizione
DettagliPROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI
legali 0 18/05/09 1 6 PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI INDICE PROCEDURA DI GESTIONE DELLE PRESCRIZIONI LEGALI...1 INDICE...1 1 Scopo...2 2 Campo di applicazione...2 3 Terminologia ed abbreviazioni...2
DettagliGESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE
1 GESTIONE DEL RISCHIO NEI DISPOSITIVI MEDICI: DALLA CLASSIFICAZIONE ALLA COMMERCIALIZZAZIONE Ing. Enrico Perfler Eudax s.r.l. Milano, 23 Gennaio 2014 Indice 2 Il concetto di rischio nei dispositivi medici
Dettagli-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI
-CERTIFICAZIONE DI SISTEMA UNI EN ISO 9001- STRUMENTO DI QUALIFICAZIONE DELLE IMPRESE NEGLI APPALTI PUBBLICI Norma ISO 9001 e sue applicazioni Iter di certificazione e sistema di accreditamento Sistemi
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE UNI EN ISO 22000 PACKAGING
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it Pag. 1 di 5 SCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO
DettagliAUDIT AI SENSI DELL ARTICOLO 4, PARAGRAFO 6 DEL REGOLAMENTO CE 882/2004 PROCEDURA
REGIONE LOMBARDIA DIREZIONE GENERALE SALUTE Unità Organizzativa Governo Della Prevenzione e Tutela Sanitaria Struttura Tutela della Persona, Promozione della Salute e Igiene Degli Alimenti AUDIT AI SENSI
DettagliRubrica Chiarimenti del 2.07.2010
Si forniscono i seguenti chiarimenti: Quesito n.1. Rubrica Chiarimenti del 2.07.2010 Risposta n.1 Gli importi di gara per l acquisto di O 2 liquido / gassoso, considerate anche le quantità richieste, derivano
DettagliAllegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri
Allegato A al CCNL 2006/2009 comparto Ministeri AREA FUNZIONALE PRIMA ( ex A1 e A1S ) Appartengono a questa Area funzionale i lavoratori che svolgono attività ausiliarie, ovvero lavoratori che svolgono
DettagliSCHEDA REQUISITI PER LA CERTIFICAZIONE DEGLI AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI SISTEMI DI GESTIONE DELL ENERGIA (S.G.E.)
Viale di Val Fiorita, 90-00144 Roma Tel. 065915373 - Fax: 065915374 E-mail: esami@cepas.it Sito internet: www.cepas.it sigla: SH 193 Pag. 1 di 5 AUDITOR / RESPONSABILI GRUPPO DI AUDIT DI (S.G.E.) 0 01.10.2013
DettagliL importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza
L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della formazione continua nell ambito della sicurezza Trento, 13 novembre 2013 2 L importanza della conoscenza dell evoluzione normativa e della
DettagliIl glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC.
Il glossario della Posta Elettronica Certificata (PEC) Diamo una definizione ai termini tecnici relativi al mondo della PEC. Avviso di mancata consegna L avviso, emesso dal sistema, per indicare l anomalia
DettagliIl processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali
Il processo di marcatura CE riferito agli impianti gas medicali Soggetti coinvolti nel processo di Marcatura CE Fabbricante: la persona fisica o giuridica responsabile della progettazione, della fabbricazione,
Dettagliaggiorna le disposizioni per gli accertamenti documentali sugli impianti di utenza NUOVI (di nuova installazione);
FEBBRAIO 2014 Il 6 febbraio 2014 l Autorità per l Energia Elettrica e il Gas (AEEG) ha emanato e pubblicato sul proprio sito la Delibera n. 40/2014/R/gas, Disposizioni in materia di accertamenti della
DettagliPercorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature
Percorso n 3 Convalide e controlli sulle apparecchiature Convalida delle LAVAENDOSCOPI 1 Fulvio Toresani CONVALIDA Convalide e controlli sulle attrezzature Prove di Tipo / Prove di Fabbrica Prerequisiti
DettagliLe novità subentrate sono le seguenti: 1. CAPITOLO 3 TERMINI E DEFINIZIONI
La nuova normativa UNI 9994-1 edizione 06/2013: Estintori d incendio - Manutenzione Dopo 10 anni ecco, rivista e aggiornata alle esigenze del mercato, la nuova norma tecnica UNI 9994-1 (prima parte), in
DettagliSecurity Network. Certificazione dei. istituti di vigilanza. Certificazione delle centrali operative e di telesorveglianza
Certificazione degli istituti di vigilanza Security Network Certificazione dei professionisti della security Certificazione delle centrali operative e di telesorveglianza IMQ Security Network Con l entrata
DettagliSistema di gestione della Responsabilità Sociale
PGSA 05 Sistema di Gestione la Responsabilità PROCEDURA PGSA 05 Sistema di gestione la Responsabilità Rev. Data Oggetto Redatto da Approvato da 01 2 Prima emissione Resp. RSGSA Direzione 1 PGSA 05 Sistema
DettagliRUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO
RUOLI E FUNZIONI DEI SOGGETTI DEL SISTEMA PREVENZIONISTICO QUALIFICA RUOLO FUNZIONI E MANSIONI DIRIGENTE SCOLASTICO DATORE DI LAVORO Definisce gli interventi, le priorità, le necessità finanziarie, riguardo
DettagliORGANI DI VIGILANZA. Titolo III- Capo I Artt. 68-73. Decreto Legislativo n.81/2008. Giuseppe Fazio 1
ORGANI DI VIGILANZA Titolo III- Capo I Artt. 68-73 Decreto Legislativo n.81/2008 Giuseppe Fazio 1 Definizioni Attrezzature di lavoro Attrezzature di lavoro Qualsiasi macchina, apparecchio, utensile o impianto
DettagliLINEE GUIDA IN MERITO ALL ACQUISTO E ALL USO DI MACCHINE E/O APPARECCHI ELETTRICI SOMMARIO
Pag. 1 / 6 1 MODIFICHE 2 PREMESSA 3 DEFINIZIONI SOMMARIO 4 PRINCPALI NORMATIVE DI RIFERIMENTO 5 MESSA IN SERVIZIO E UTILIZZO 6 INDICAZIONI PER UN CORRETTO ACQUISTO 7 SICUREZZA E MARCATURA CE 8 PROTOTIPI
DettagliIl Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali
RESPONSABILITA D IMPRESA D.lgs. 231/01 L EVOLUZIONE DEI MODELLI ORGANIZZATIVI E DI GESTIONE 27 maggio 2014 ore 14.00 Il Modello 231 e l integrazione con gli altri sistemi di gestione aziendali Ing. Gennaro
DettagliORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA
ORDINE DEI DOTTORI COMMERCIALISTI E DEGLI ESPERTI CONTABILI DI BASSANO DEL GRAPPA Allegato C) alla delibera dell 1/02/2016 PIANO TRIENNALE DI FORMAZIONE DEL PERSONALE DIPENDENTE IN MATERIA DI ANTICORRUZIONE
Dettagli