PREMESSA disagio scolastico Difficoltà di apprendimento Difficoltà relazionali/emozionali Apatia FINALITA OBIETTIVI
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- Baldassare Salerno
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1 DISAGIO 0
2 PREMESSA La scuola ha il compito di creare le condizioni che favoriscano nell alunno la costruzione di un immagine positiva di sé poiché l esperienza scolastica riveste un ruolo importante per il processo di crescita della persona ed incide profondamente sull identità dell individuo. Per disagio scolastico si intende una condizione di difficoltà che si manifesta all interno della vita scolastica sul piano relazionale, comportamentale e degli apprendimenti. È indispensabile prestare attenzione ai segnali di disagio o difficoltà a partire già dalla scuola dell infanzia e dalla scuola primaria. Pur non essendo stata individuata in questi ordini di scuola una figura specifica di riferimento, vi è la completa disponibilità da parte delle responsabili dell area 8 a lavorare con tutte le insegnanti che rilevino problematiche ed a mettersi in contatto con gli specialisti del caso. Il disagio a scuola si può manifestare in diversi modi: Difficoltà di apprendimento Gli alunni interessati hanno un rendimento scolastico non adeguato alle potenzialità stimate e spesso non riescono a raggiungere i traguardi minimi irrinunciabili. Difficoltà relazionali/emozionali Si evidenziano attraverso aggressività di tipo fisico o verbale rivolta a compagni, insegnanti, oggetti e con iperattività, basso livello di attenzione e di tolleranza alle frustrazioni, reazioni emotive eccessive (sia in positivo che in negativo), ansia. Apatia Si esprime con una totale mancanza di motivazione, curiosità e interesse. Gli effetti negativi di queste situazioni di disagio investono al tempo stesso gli alunni, le loro famiglie e gli insegnanti. La scuola è un osservatorio privilegiato delle condizioni di ogni alunno, deve mettersi in condizione di decodificare quei segnali di disagio che gli allievi esprimono prima che la sofferenza diventi tanto grave da rendere difficile, ed a volte impossibile, l intervento di aiuto. FINALITA Contrastare e prevenire il disagio sociale. Promuovere il benessere psicofisico individuale e collettivo come risorsa preziosa della vita sociale Favorire il processo di integrazione della persona nel proprio ambiente Promuovere spazi di confronto tra agenzie educative Attuare forme di collaborazione inter-istituzionale OBIETTIVI Ridurre i fattori di rischio che impediscono la socializzazione e l apprendimento Favorire l integrazione e la socializzazione dei minori in difficoltà Favorire l inserimento, l integrazione e la partecipazione alla vita della scuola di alunni stranieri 1
3 Creare un clima scolastico positivo e più accogliente Sviluppare e potenziare le abilità sociali e le competenze degli alunni Valorizzare le competenze genitoriali e sostenere le responsabilità personali e familiari Organizzare eventi ed attività che possano agire positivamente sullo stile di vita degli alunni. AZIONI Il lavoro è articolato in più momenti. RACCOLTA DATI Durante l intero anno scolastico e per tutti gli ordini di scuola si provvederà a rilevare quali e quanti alunni soffrano di disagio scolastico ed educativo attraverso colloqui periodici con gli insegnanti, gli operatori dei Servizi Sociali e gli educatori delle Agenzie educative presenti sul territorio. COORDINAMENTO Saranno condivise le informazioni tra Scuole, Servizi Sociali e Agenzie educative per poter offrire un servizio autentico agli alunni, agli insegnanti ed ai genitori. COMUNICAZIONE È necessario migliorare la comunicazione sulle situazioni problematiche all interno dell Istituto Comprensivo. I risultati degli incontri con gli specialisti, le informazioni fornite dagli stessi o dalle famiglie devono essere comunicati a tutti gli insegnanti che lavorano con gli alunni interessati per avere una base comune e condivisa d azione. Nei passaggi di scuola da un ordine all altro è importante il passaggio di informazioni precise e dettagliate sulle situazioni più difficili e sulle strategie messe in atto. STRATEGIE Rilevazione degli interventi già attuati, della loro efficacia e proposta di interventi attuabili per le singole situazioni. PER LA SCUOLA SECONDARIA in questi primi mesi dell anno scolastico sono stati realizzati i seguenti interventi: Organizzazione progetto Spazio di ascolto con la dott.ssa F. Neri per gli alunni ed eventuale interessamento dei docenti dei Consigli di Classe che dovessero richiederlo. Richiesta ai coordinatori per i Consigli di Classe di novembre di individuare gli alunni in situazione di disagio con relativa verbalizzazione per avere una precisa documentazione dei passaggi fatti dalla scuola. Richiesta ai coordinatori per i Consigli di Classe di novembre di individuare gli alunni cui suggerire la partecipazione alle attività di recupero presso il C.A.G. o con operatori volontari presso la scuola. Sono pervenute poche segnalazioni per l attività con il C.A.G. e solo per le classi prime; i genitori sono stati informati. L attività dei volontari è iniziata nelle classi terze con il prof. G. Tamborini per il recupero dei contenuti fondamentali di 2
4 matematica. Dal mese di gennaio la prof.ssa D. Coretti inizierà l attività di recupero di inglese con il gruppo dello scorso anno ed attualmente nelle classi seconde. Il prof. S. Veggiato inizierà l attività di recupero di inglese nelle classi prime dal mese di gennaio. Incontri con la pedagogista dott.ssa S. Evangelista sia per osservazioni in una classe su richiesta degli insegnanti, sia per la supervisione nella lettura di diagnosi e stesura di P.d.P. per alunni con D.S.A. Collaborazione con la referente della scuola secondaria per gli alunni stranieri per organizzare gli interventi della facilitatrice con alunni di 1B, 2B. Incontro con responsabili dei Servizi Sociali Comunali per la presentazione delle figure cui fare riferimento qualora si presentino situazioni di disagio/difficoltà sia degli alunni che familiari. Tali figure professionali vanno dagli assistenti sociali al pedagogista, allo psicologo al mediatore familiare. È possibile anche invitare i genitori a rivolgersi a tali persone per chiedere un intervento gratuito. Nel mese di febbraio verrà organizzato dall Ufficio di Piano di Sesto Calende un incontro sul tema della segnalazione rivolto a tutti gli insegnanti per una formazione sui diritti/doveri previsti dalle leggi e sulle buone prassi da adottare in questi casi. Incontro con la Direttrice del C.F.P. Ticino Malpensa di Somma Lombardo per la partecipazione alla stesura di un progetto sulla prevenzione della dispersione scolastica rivolto agli alunni delle classi seconde su bando della Regione Lombardia. Organizzazione eventi relativi al progetto Ben-Essere con particolare attenzione alle giornate a tema sulla salute e l ambiente. 3
5 PROGETTO RECUPERO ALUNNI IN DIFFICOLTA SCUOLE SCUOLA PRIMARIA E.DE AMICIS VERGIATE- SCUOLA PRIMARIA MEDAGLIE D ORO CORGENO SCUOLA PRIMARIA K. WOJTYLA CIMBRO SCUOLA SECONDARIA DI PRIMO GRADO DON MILANI REFERENTI Scuola primaria E. De Amicis Vergiate - INS. TERZAGHI Scuola primaria Medaglie D oro Corgeno INS. GENTILE Scuola primaria K. Wojtyla Cimbro INS. AZZONI Scuola secondaria di primo grado Don Milani INS. CATARINELLA PREMESSA Il progetto si propone come continuità ai precedenti progetti di recupero di alunni in difficoltà realizzati nei precedenti anni scolastici. FINALITA aiutare gli alunni in difficoltà con un lavoro individualizzato o in piccoli gruppi in modo da diminuire situazioni di svantaggio favorire l integrazione degli alunni stranieri consolidando la conoscenza della lingua italiana accrescere l autostima, attraverso il miglioramento dei risultati di comunicazione e di apprendimento. sviluppare negli alunni le potenzialità linguistiche, logiche, operative ed espressive OBIETTIVI promuovere le capacità di ascolto, lettura, comprensione e composizione di testi arricchire il lessico con vocaboli nuovi esprimersi oralmente e comporre pensieri e testi utilizzando adeguate strutture linguistiche e sintattiche acquisire i linguaggi specifici delle diverse discipline migliorare attenzione e concentrazione in un ambiente silenzioso, in un rapporto individualizzato e/o in un gruppo ristretto 4
6 DESTINATARI Alunni italiani e stranieri delle diverse classi PERSONALE COINVOLTO Insegnanti che hanno dato la loro disponibilità in ore aggiuntive all insegnamento ESPERTI ESTERNI Insegnanti volontari esterni DESCRIZIONE DELLE ATTIVITA esercitazioni orali e scritte concordate con l insegnante di classe lettura e comprensione del testo spiegazione e memorizzazione dei vocaboli sconosciuti esposizione con linguaggio appropriato esercizi ortografici e grammaticali scrittura di esperienza e di testi vari esercitazioni logico-matematiche studio con metodo delle diverse discipline TEMPI DI ATTUAZIONE Durante l anno scolastico. NUMERO, DISTRIBUZIONE E DURATA DEGLI INTERVENTI Secondo le esigenze dei vari plessi MODALITA DI VERIFICA Semplici prove scritte e orali predisposte dall insegnante di recupero e dall insegnante di classe in relazione alle attività svolte 5
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