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1 Ma di cosa stiamo parlando? Spiegare l'economia e la finanza Trento, 19 novembre 2014 Roberto Tamborini Università di Trento, Dipartimento di Economia e Management

2 Spread

3 Lo spread è la differenza tra il tasso di rendimento di due titoli finanziari con le stesse caratteristiche (tipologia, durata, ecc.). Il titolo valutato a maggior rischio tendenzialmente paga uno spread proporzionale alla rischiosità percepita dagli investitori Media annua degli spread mensili dei titoli di Stato a lungo termine rispetto alla Germania, (%) GRE POR IRE ITA SPA L'esplosione degli spread colpisce soprattutto 5 paesi (GRE, POR, IRE, SPA, ITA), tra il 2010 e il 2012 Gli spread cadono rapidamente ai valori iniziale dopo l'annuncio della BCE a "fare qualsiasi cosa necessaria" per salvare l'euro (giugno 2012)

4 Come funziona lo spread? Il debito pubblico consiste di obbligazioni di diversa durata (struttura per scadenza) breve (BOT 3-1 anno mesi) medio (BTP 5 anni) lungo (BTP fino a 30 anni) con diverso calcolo dell'interesse ("cedola") fisso (BOT, BTP) variabile, indicizzato (CCT) Con l'obbligazione, l'emittente (lo Sato) s'impegna a pagare all'investitore il tasso d'interesse (ogni tre, sei, dodici mesi) per ogni euro investito + l'intero capitale alla scadenza.

5 Ma quel che conta non è il tasso d'interesse nominale, ma il tasso di rendimento effettivo incassato dall'investitore e pagato dallo Stato Esempio Titolo annuale tasso d'interesse nominale 5% prezzo di acquisto del titolo 0,98 tasso di rendimento = 1, = 7,1% 0,98 spread Il TdR è inversamente proporzionale al prezzo, e generalmente è diverso dal tasso nominale

6 Perché è importante? Quotazione giornaliera del BTP , 9%; Marzo prezzo scende, spread sale prezzo sale, spread scende Quando uno Stato viene ritenuto rischioso, la domanda per i suoi titoli di debito è scarsa, il prezzo scende e il TdR sale premio per il rischio. L'andamento giornaliero è irrilevante per lo Stato (che continua a pagare il TdR all'emissione) ma può indicare un tendenza all'aumento per le prossime emissioni.

7 Cosa sappiamo degli spread? Fattori nazionali -livello debito/pil -sostenibilità dell'aggiustamento fiscale -prospettive di crescita (minor debito/pil, maggior gettito fiscale) Fattori esterni e spuri - rischiosità generale del sistema (es. fallimenti bancari, rottura dell'euro, politica monetaria USA) - effetti di "contagio" e "panico" (se si comincia con la Grecia ) - previsioni che si autorealizzano e "concorsi di bellezza"

8 Austerity

9 Austerity è stata la Parola dell'anno secondo il dizionario Merriam-Webster con più di click nell' edizione online Austerità, o consolidamento fiscale, è una politica di bilancio del governo intesa a ridurre il disavanzo corrente (indebitamento della p.a.) e a rendere sostenibile il debito pubblico (stabilizzare o ridurre il rapporto debito/pil, pagare regolarmente gli investitori, accedere a nuovi finanziamenti a costi stabili). Generalmente si tratta di un manovra fiscale restrittiva, ossia una combinazione di maggiori imposte e/o minore spesa pubblica

10 Come si misura l'austerità? % del PIL annuale Un anno di austerità: riduzione del disavanzo pubblico primario (spesa pubblica al netto degli interessi entrate fiscali totali) in rapporto al PIL corrente Quattro anni di austerità transatlantica: ZE RUE NA 2009 anno di massima espansione fiscale globale in risposta alla Grande Recessione del L'austerità non è stata una politica esclusiva della ZE, ma di tutta l'area transatlantica in risposta all'espansione fiscale precedente Tuttavia è stata attuata in modi diversi: in Europa (ZE+RUE) "terapia shock" e poi a decrescere, in NA meno intensa e più uniforme

11 Chi è stato più austero? Restrizione fiscale cumulata NA Nei 4 anni post-crisi, l'europa è stata l'epicentro dell'austerità, con una restrizione fiscale cumulata di ca. 3,5% del PIL contro il 2,2% del NA -4 ZE RUE

12 ... ma grandi differenze in Europa Restrizione fiscale cumulata in Europa, All'interno della ZE, austerità in base al grado di rischio dei conti pubblici ZE7 ITA ZE4 RZE RUE Il vero epicentro mondiale dell'austerità sono stati i 4 paesi a rischio default (GRE, SPA, POR, IRL) sottoposti ad aiuti condizionati ('Troika') L'Italia "borderline" tra i paesi sicuri (ZE7) e quelli più rischiosi

13 E' servita l'austerità? Disavanzo fiscale in % del PIL, ZE7 ITA ZE4 RUE RZE Generale rientro dei disavanzi fiscali verso il limite del 3% (i paesi ZE4 hanno avuto dilazioni) I paesi virtuosi, troppo virtuosi?

14 Rapporto % debito/pil, ZE7 ITA ZE4 RZE RUE L'austerità non ha frenato l'aumento del debito/pil L'aumento del debito/pil è stato maggiore dove maggiore è stata l'austerità (ITA e ZE4) Nella ZE, le differenze di austerità spiegano statisticamente l'84% delle differenze di aumento del debito/pil

15 L'austerità ha fatto danni? "Nessuno in Europa vede un conflitto tra austerità e crescita. Stiamo attuando un processo di consolidamento fiscale amico della crescita" (W. Schauble, Ministro delle Finanze della RFT, Wall Street Journal, ) "La [bassa] crescita delle economie della ZE è stata influenzata da altri fattori, a parte l'austerità [ ] I paesi che hanno subìto perdite di competitività prima della crisi, sono cresciuti meno dopo la crisi" (L. Bini Smaghi, Vox-EU, )

16 Cinque anni dopo la Grande Recessione Tasso di crescita cumulato, ZE7 RZE RUE NA Due problemi della ZE -un'area gravemente depressa (ITA+ZE4) - i paesi migliori sono cresciuti meno di RUE e NA Nella ZE le differenze di austerità spiegano statisticamente il 48% delle differenze di crescita ITA ZE4

17 Recessione e deflazione: l'italia rimane bloccata 1 ottobre 2014 L'Italia resta in deflazione: a settembre -0,3% i prezzi al consumo (-0,1% annuo). E l'istat parla di «nuova flessione del Pil nel terzo trimestre».

18 Deflazione

19 Le variazioni dei prezzi sono uno dei fenomeni economici che ci tocca più da vicino, ma quanta confusione La deflazione è l'opposto dell'inflazione... L'inflazione è la velocità (% mensile, trimestrale, annuale) con cui crescono i prezzi Si ha deflazione quando l'inflazione scende rapidamente verso zero (i prezzi aumentano di poco o nulla) o diventa negativa (i prezzi diminuiscono)

20 Come si misura l'inflazione? L'inflazione si misura come variazione % di un appropriato indice dei prezzi. L'indice più noto e importante è l'indice dei prezzi al consumo (cioè il "prezzo medio" del nostro carrello della spesa tipo) Indice dei prezzi al consumo (2010=100), Italia x

21 L'IPC è importante perché 1/IPC misura il potere d'acquisto della moneta Potere d'acquisto di 100 (L ) del alta inflazione bassa inflazione 4.5 =1/

22 Siamo in deflazione? Tasso d'inflazione annuale (IPC), Italia e ZE, ITA ZE

23 Perché la deflazione è un problema? La deflazione si manifesta durante una recessione, e tende a peggiorarla, in quanto: - indica una persistente insufficienza della domanda di prodotti - l'aspettativa che i prezzi scendano ancora, fa posporre gli acquisti sia di beni di consumo che di beni capitali - i costi possono aumentare più dei prezzi, riducendo i margini di profitto e l'incentivo a produrre - il costo dei debiti "in termini reali" aumenta (tasso d'interesse reale = tasso d'interesse nominale tasso d'inflazione)

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