Innovazione dei processi costruttivi
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- Albana Lentini
- 8 anni fa
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1 INNOVAZIONE NEI PROCESSI COSTRUTTIVI ANCE VICENZA, 25/02/2015 ANDREA MERCUSA SYDNEY OLYMPIC EQUESTRIAN CENTRE Key words: Building certification/labelling - energy - environmental - quality 1
2 Oggi: L edilizia non è più mass market ma è più una nicchia dove servono perizia e competenza La flessione (crisi) coinvolge, principalmente, i prodotti di scarsa qualità La qualità nel settore delle costruzioni è, oramai, una scelta obbligata 2
3 Ci sono 2 modi per rispondere alla crisi: Tagliare i costi della qualità Scelta più semplice e immediata, apparentemente più vantaggiosa Tagliare i costi della non qualità Attraverso accorgimenti e comportamenti mirati a ridurre: errori, ritardi, rilavorazioni, contenziosi dovuti alla posa in opera errata, alla non conoscenza delle leggi specifiche, etc. Ma la qualità (e gli sforzi in essa contenuti) deve essere certificata 3
4 La qualità in edilizia è, oggi: Sicurezza e Prestazione Innovazione protezione Comfort Sostenibilità Prestazione energetica e prestazione ambientale 4
5 Un edificio può avere un ottima prestazione energetica (ad esempio < 10 kwh/m 2 a) ma una pessima prestazione ambientale (ad esempio, può contenere sostanze nocive) E viceversa DIFFERENZA TRA BIOSOSTENIBILE E BIOCOMPATIBILE L AMIANTO E BIOSOSTENIBILE MA NON E BIOCOMPATIBILE IL LEGNO E BIOCOMPATIBILE MA NON E BIOSOSTENIBILE Ugo Sasso, fondatore INBAR 5
6 LA CERTIFICAZIONE NELLE COSTRUZIONI Il processo di certificazione è il mezzo con cui molte aziende prendono coscienza dei propri limiti e sono stimolate a MIGLIORARE è una leva dell innovazione e della COMPETITIVITÀ Introduce, di fatto, una barriera all entrata che riduce le competenze più limitate e favorisce gli skills più qualificati riconosce gli sforzi (ricerca, innovazione, conoscenza) di chi lavora in QUALITÀ è una questione di FILIERA dove ogni anello della catena deve dare il proprio contributo 6
7 Qual è l obiettivo di una certificazione? Rendere VISIBILE e CONFRONTABILE il prodotto (edificio) e gli sforzi in esso contenuti Il BENESSERE dell utente finale Una certificazione è credibile e merita la fiducia del mercato (sia di chi costruisce sia di chi acquista) se c è un sistema di controllo efficace, pervasivo, basato sui risultati (su indicatori prestazionali) AI VARI LIVELLI! 7
8 I sistemi di certificazione nelle costruzioni Certificazione dei sistemi di gestione aziendale Certificazione dei prodotti (pre processo processo edilizio) Certificazione degli edifici I sistemi di certificazione volontari degli edifici 8
9 I sistemi di certificazione degli edifici Haute Qualité Environnementale Building Research Establishment Environmental Assessment Methodology I sistemi di certificazione degli edifici Sono necessariamente dei work in progress! Ogni sistema di certificazione deve evolversi continuamente: per migliorarsi, per adeguarsi alla normativa in evoluzione, per recepire ed assimilare il progresso delle tecniche e delle tecnologie di costruzione 9
10 I sistemi di certificazione degli edifici di tipo a PUNTEGGIO con RATING TOOL di tipo PRESCRITTIVO QUANTITATIVO a TARGET MINIMO il risultato è la somma di un punteggio il risultato è un indice UN EDIFICIO PUÒ AVERE QUALSIASI CERTIFICAZIONE DI UN ENTE TERZO RICONOSCIUTO Sistema a punteggio ESIT ITACA LEED BREEAM 10
11 Sistema prescrittivo, con target CASACLIMA Sistema prescrittivo, con target PASSIVE HOUSE 11
12 PROTOCOLLO ITACA PROTOCOLLO LEED PROTOCOLLO CASACLIMA PROTOCOLLO ITACA Green Building Challenge ACCREDIA Sustainable Building Tool Sustainable Building Method International initiative for a Sustainable Built Environment ORGANISMI DI ISPEZIONE (31/07/2013) in fase di progetto in fase d opera e d esercizio REGIONI NAZIONALE MARCHIO DI QUALITÀ (2011) registrato da ITC-CNR e da iisbe Italia CONTROLLO IN FASE d OPERA IRcCOS Istituto di Ricerca e certificazione per le Costruzioni Sostenibili 12
13 PROTOCOLLO ITACA SBMethod Principio fondamentale dell SBMethod è la quantificazione, attraverso un punteggio di prestazione, del livello di sostenibilità di una costruzione rispetto alla prassi costruttiva tipica della regione geografica di riferimento, definita come benchmark PROTOCOLLO ITACA La prestazione rispetto ai criteri di valutazione è riferita a una scala di punteggio da 1 a Prestazione inferiore allo standard e alla pratica costruttiva corrente Prestazione minima accettabile. Rappresenta la prestazione standard (l edificio rispetta le normative vigenti) Lieve miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti e alla pratica corrente Moderato miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti e alla pratica costruttiva corrente Best practice migliore pratica costruttiva corrente. Significativo miglioramento della prestazione rispetto ai regolamenti vigenti e alla pratica corrente 4 Moderato incremento della migliore pratica costruttiva corrente Eccellenza Prestazione considerevolmente avanzata rispetto alla migliore pratica 5 costruttiva corrente 13
14 PROTOCOLLO ITACA PER LE NUOVE COSTRUZIONI E PER LE RIQUALIFICAZIONI L analisi i della prestazione degli edifici i avviene attraverso una matrice di riferimento articolata in: aree di valutazione (5), categorie (19 protoc. 2011), criteri (34 protoc. 2011) seguendo una struttura a livelli gerarchici. AREE DI VALUTAZIONE A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità dell ambiente interno E) Qualità del servizio PROTOCOLLO ITACA LEED Aree di riferimento BREEAM Categories Protocollo ITACA Aree di valutazione A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità ambientale indoor E) Qualità del servizio 14
15 PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE 2011 RESIDENZIALE NUOVA COSTRUZIONE AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA CRITERIO CRITERIO CRITERIO PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE 2011 RESIDENZIALE NUOVA COSTRUZIONE AREA DI VALUTAZIONE CATEGORIA CRITERIO CRITERIO 15
16 AREA DI VALUTAZIONE ITACA - FRAMEWORK REGIONE DEL VENETO 2009 CATEGORIA CRITERIO (quantitativo o qualitativo) peso relativo (categoria) peso assoluto (generale) PROTOCOLLO ITACA ESEMPIO: PIANO CASA REGIONE DEL VENETO 16
17 A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità ambientale indoor E) Qualità del servizio PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE 2011 UNI TS A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità ambientale indoor E) Qualità del servizio PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE
18 A) Qualità del sito B) Consumo di risorse C) Carichi ambientali D) Qualità ambientale indoor E) Qualità del servizio PROTOCOLLO ITACA NAZIONALE 2011 RISTRUTTURAZIONI PROTOCOLLO ITACA In virtù di un accordo con ACCREDIA (09 luglio 2013) sono state definite le prescrizioni per l accreditamento degli Organismi di Ispezione. Ispezioni sia in fase di progetto e che di realizzazione Il h i fi l i d dl di Il processo ha previsto, finora, una auto valutazione da parte del gruppo di progettazione, con la possibilità di essere analizzata e convalidata da enti certificatori (validazione iisbe) 18
19 PROTOCOLLO ITACA Con l attestato di ispezione il committente dimostra la conformità del proprio progetto o edificio al Protocollo ITACA Gli ispettori possono appartenere al personale tecnico degli organismi di ispezione, o essere liberi professionisti appositamente formati ed inseriti nello specifico elenco PROTOCOLLO ITACA RAPPORTO DI ISPEZIONE IN FASE DI PROGETTO: Relazione di valutazione in fase di progetto Validazione della Relazione di valutazione (o analisi documentale) in fase di progetto Rapporto di validazione Rapporto di Ispezione RAPPORTO DI ISPEZIONE IN FASE DI COSTRUZIONE: Lista di controllo Relazione di conformità Validazione della Relazione di conformità Visite ispettive 19
20 PROTOCOLLO ITACA ESIt è la certificazione di qualità del Protocollo ITACA dal 2011 E un marchio registrato da ITC-CNR e da iisbe Italia PROTOCOLLO ITACA Protocollo ITACA RESIDENZIALE 2011 (edifici nuovi od oggetto di ristrutturazione) Protocollo ITACA UFFICI 2011 Protocollo ITACA EDIFICI COMMERCIALI 2011 Protocollo ITACA INDUSTRIALI 2011 Protocollo ITACA EDIFICI SCOLASTICI Protocollo ITACA EDIFICI RICETTIVI In fase di sviluppo il protocollo per la valutazione degli edifici storici ed edifici ad impatto zero 20
21 PROTOCOLLO ITACA Regioni che hanno adottato, in varie forme con vari scopi, il Protocollo ITACA per la sostenibilità: Marche, Puglia, Umbria, Piemonte, Friuli Venezia Giulia, Veneto, Liguria, Toscana, Lazio LEED e GBC LEED Leadership in Energy and Environmental Design 21
22 Aree di riferimento con prerequisiti vincolanti LEED e GBC LEED NC
23 LEED e GBC Aree di riferimento HOME - Edifici residenziali 2014 LEED e GBC Area di Riferimento 3: EA - Energia e Atmosfera EA credito 1 OTTIMIZZAZIONE DELLE PRESTAZIONI ENERGETICHE OBIETTIVO: Raggiungere livelli crescenti di prestazioni energetiche per edifici e impianti al di sopra dei valori minimi richiesti dalla normativa, al fine di ridurre gli impatti economico-ambientali associati al consumo eccessivo di energia HOME
24 LEED e GBC Area di Riferimento 3: EA - Energia e Atmosfera OPZIONE 2: Simulazione energetica in regime dinamico dell intero edificio HOME 2014 LEED e GBC Prerequisiti obbligatori - HOME Edifici Residenziali 2014 Area di Riferimento Sostenibilità del sito Gestione delle acque Energia e atmosfera Materiali e risorse Qualità ambientale interna Innovazione nella progettazione Priorità regionale Prerequisito obbligatorio Prevenzione dell inquinamento da attività di cantiere Riduzione consumo di acqua per uso domestico Prestazioni energetiche minime 1 Raccolta e stoccaggio dei materiali riciclabili 2 Gestione rifiuti da demolizione e costruzione 1 Controllo delle emissioni di gas di combustione 2 Protezione dagli inquinanti provenienti da autorimesse 3 Protezione dal radon 4 Sistema di estrazione nei bagni e nelle cucine 24
25 LEED e GBC Edifici Residenziali 2014 GBC HOME Si applica: A tutti gli edifici esclusivamente residenziali di qualsiasi volumetria se la loro altezza non eccede i 4 piani Agli edifici esclusivamente residenziali di qualsiasi altezza ma con superficie utile netta contenuta in mq. Agli edifici residenziali che integrano funzioni terziarie, a determinate condizioni LEED e GBC HOME (GBC Italia) LEED 2009 Italia, Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni (NC Italia) Italia, Scuole Nuove Costruzioni e Ristrutturazioni (Scuole Italia) for New Construction and Major Renovations (NC) LEED CS Core & Shell (involucro e struttura) LEED FOR SCHOOLS LEED EB: OM Existing Buildings: Operations & Maintenance LEED ID + C Interior Design and Construction LEED ND Neighborhood & Development (aree urbane e comunità) LEED for HEALTHCARE LEED Historic Building (Edifici costruiti prima del 1945) 25
26 LEED e GBC Mappatura del prodotto LEED CERTIFICA GLI EDIFICI, NON CERTIFICA I PRODOTTI ma i prodotti possono aiutare a conseguire i crediti Servizio mappatura prodotti LEED Database di prodotti che soddisfano i requisiti del protocollo LEED (ad oggi 815 prodotti inseriti) LEED e GBC MATERIALI E RISORSE (NC e R e HOME) Credito 5: Materiali Regionali - Estratti, lavorati e prodotti a distanza limitata L intero edificio potrà ottenere 1 o 2 punti nel caso in cui il progettista riesca a dimostrare di avere utilizzato, per la costruzione dell edificio, materiali e prodotti da costruzione che siano stati estratti, recuperati, lavorati e fabbricati, per almeno il 10% (o il 20%) del valore economico totale dei materiali utilizzati nel progetto, entro un raggio di 350 km dal sito di realizzazione del progetto stesso. Tale raggio aumenta fino a km, nel caso in cui i suddetti materiali siano trasportati per via ferroviaria e/o marittima. QUALITA AMBIENTALE INTERNA Credito Materiali basso emissivi: pitture (NC e R) Finalità: Ridurre all interno dell edificio i contaminanti che risultano odorosi, irritanti e/o nocivi per il comfort ed il benessere degli installatori e degli occupanti Requisiti: Le pitture usate all interno dell edificio devono attenersi ai limiti di VOC 26
27 LEED e GBC MAPEI - MAPELASTIC LEED e GBC Idropittura KERAKOLL - KERAKOVER ECO QUARZITE 27
28 CASACLIMA Edifici certificati, ad oggi, più di 6000 CASACLIMA CASACLIMA R RISANAMENTO Sono certificazioni di sostenibilità CASACLIMA WORK&LIFE FINESTRA QUALITÀ CLIMA HOTEL 3 anni CASACLIMA WINE CASACLIMA SCHOOL 28
29 CASACLIMA NATURE La valutazione di sostenibilità si articola nella verifica quantitativa di: Requisito Benchmark Efficienza energetica dell involucro Efficienza energetica complessiva Impatto ambientale dei materiali da costruzione Indice di efficienza dell involucro 50 kwh/m 2 a (CasaClima B) Indice delle emissioni 20 kg CO 2 /m 2 a Indice di qualità ecologica dell edificio (ICC) 300 pt OBBLIGATORI Impatto idrico Riduzione del 35% dell impatto idrico rispetto ad un edificio standard Tariffe per la certificazione di qualità CasaClima nuovi edifici Verifica delle prestazioni acustiche mediante collaudo acustico in opera. Rispettare i Comfort acustico limiti di fonoisolamento previsti nella Direttiva Tecnica Illuminazione naturale Qualità dell aria interna Protezione gas radon Garantire un Fattore medio di luce diurna 2% per gli edifici residenziali, 3% per gli edifici scolastici Presenza VMC e/o utilizzo negli ambienti interni di materiali e prodotti che rispettano i limiti di emissione (VOC, formaldeide) come definiti in Direttiva Tecnica Deve essere garantita una concentrazione di gas radon negli ambienti interni inferiore ai 200 Bq/m³ per i nuovi edifici. Inferiore ai 400 Bq/m³ per gli edifici esistenti CASACLIMA CASACLIMA NUOVE COSTRUZIONI DIRETTIVA TECNICA CASACLIMA NATURE DIRETTIVA TECNICA SPECIFICA CASACLIMA R RISANAMENTO DIRETTIVA TECNICA SPECIFICA (per involucro e per impianto) FINESTRA QUALITA CASACLIMA REGOLAMENTO E PROCEDURA SPECIFICA (con manuali di posa e manutenzione) 29
30 Tariffe per la certificazione di qualità CasaClima nuovi edifici CASACLIMA STANDARD SOPRALLUOGHI Superficie fino a 1500 m² inclusi due sopralluoghi; Superficie oltre i 1500 m² inclusi tre sopralluoghi. In caso di necessità evidenti (es. irregolarità segnalate dall Auditore durante gli Audit standard), l Agenzia CasaClima potrà eseguire sopralluoghi aggiuntivi al costo di IVA ciascuno Tariffe per la certificazione di qualità CasaClima Risanamento CASACLIMA R RISANAMENTO 30
31 Tariffe per la certificazione di HOME Edifici residenziali L Area della Superficie Lorda (ASL) è la somma delle aree delle superfici degli spazi all'interno dell'edificio, includendo cantine, piani finiti intermedi / sopraelevati, soppalchi e attici con un'altezza interna libera minima di 2,2 metri Registrazione Certificazione PASSIVE HOUSE PASSIVE HOUSE INSTITUTE DARMSTADT PASSIVE HOUSE ITALIA PASSIVE HOUSE INSTITUTE ITALIA 31
32 SACERT ZEB COSA SIGNIFICA CERTIFICARE UN EDIFICIO 32
33 L edilizia ha vissuto per decenni un ritardo culturale; ora è il contrario Grazie, anche, ai sistemi di certificazione La Certificazione, i obbligatoria i o volontaria: favorisce il progresso scientifico e tecnologico dà impulso alla ricerca stimola il mercato influenza i tecnici premia le imprese virtuose 33
34 Recupera il PROGETTO ESECUTIVO Rockwool La Certificazione i FA SELEZIONE fra i tecnici e le imprese! premiando i soggetti più motivati imponendo standard o livelli di prestazione da raggiungere 34
35 La Certificazione evolve la REGOLA dell ARTE LA REGOLA DELL ARTE L'appaltatore non può ignorare "lo stadio dello sviluppo raggiunto in un determinato momento dalle capacità tecniche relative a prodotti, processi o servizi basati su scoperte scientifiche, tecnologiche e sperimentali pertinenti (Norma UNI-CEI_EN 45020/1998) La regola dell'arte è un concetto evolutivo si adegua continuamente al momento storico, al progresso tecnologico, scientifico e culturale 35
36 Esempio: Blower Door Test ANALISI BDT: SAIGE E UN SALTO QUALITATIVO, CULTURALE, TECNOLOGICO E INNOVATIVO PER L INTERO SETTORE Esempio: Blower Door Test CASACLIMA NUOVE COSTRUZIONI E RISANAMENTO OBBLIGO Blower DoorTest secondo il metodo A UNI EN (edificio in uso) SEMPRE, indipendentemente dalla classe energetica e dalla tipologia costruttiva Classe Energetica Involucro C valore limite n 50,lim = 2,0 h (-1) ±0,1 B valore limite n 50,lim = 1,5 h (-1) ±0,1 A valore obiettivo n 50,lim = 1,0 h (-1) ±0,1 Gold valore obiettivo n 50,lim = 0,6 h (-1) ±0,1 R valore obiettivo n 50,lim = 3,0 h (-1) ±0,1 LEED Edifici residenziali EA PREREQUISITO 1 - Prestazioni energ. minime OBBLIGO Blower Door Test secondo il metodo A UNI EN (edificio in uso) Valore limite = 2.0 h (-1) ±0,2 PASSIVE HOUSE OBBLIGO Blower Door Test secondo il metodo A UNI EN (edificio in uso) Valore limite = 0.6 h (-1) 36
37 Esempio: Ventilazione Meccanica Controllata CASACLIMA R RISANAMENTO SE SI ISOLA DALL INTERNO VMC OBBLIGATORIA PROTOCOLLO ITACA Criterio D Area di Valutaz. Qualità Ambientale Indoor Categoria Ventilazione Strategie progettuali per garantire i ricambi d aria necessari nei locali Esempio: Ponti termici CASACLIMA R RISANAMENTO OBBLIGO SCHEDA PONTI TERMICI con: metodo di risoluzione adottato particolare costruttivo 37
38 LA MISURAZIONE CONTRIBUISCE A CERTIFICARE LA QUALITA INDAGINE IR: Saige Il processo di certificazione è il mezzo con cui molte imprese e professionisti prendono coscienza dei propri limiti e sono stimolate a crescere 38
39 CERTIFICAZIONE QUALITÀ PRESTAZIONE energia sostenibilità LA CERTIFICAZIONE CONTRIBUISCE A DIFFONDERE LA CULTURA DELLA PRESTAZIONE (EFFETTIVA!) E DELLA QUALITÀ DEGLI EDIFICI GRAZIE PER L ATTENZIONE INNOVAZIONE NEI PROCESSI COSTRUTTIVI ANCE VICENZA, 25/02/2015 ANDREA MERCUSA Certificatore Sacert Consulente CasaClima 2 livello termografia e prove n.d. UNI EN ISO 9712 andrea.mercusa@gmail.com SYDNEY OLYMPIC EQUESTRIAN CENTRE 39
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