Manuale per il Corso di Formazione per Volontari della Croce Rossa Italiana

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1 Manuale per il Corso di Formazione per Volontari della Croce Rossa Italiana Comitato Provinciale di Massa-Carrara Marzo 2014

2 Indice 1 Introduzione 3 2 Origini e Storia del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Ferdinando Palasciano Florence Nightingale Battaglia di Solferino - 24 giugno Henry Dunant Il Diritto Internazionale Umanitario La prima Convenzione di Ginevra Il Diritto Internazionale Umanitario Il Movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa La struttura internazionale Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) Agenzia Centrale delle Ricerche La Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa I Principi Fondamentali L Emblema Breve storia dell emblema Uso dell emblema Abuso dell emblema La Strategia Obiettivi 2020 della Croce Rossa Italiana Codice Etico e di Buona Condotta per i Soci e i Dipendenti della Croce Rossa Italiana Nota di Modifica ed Interpretazione del Codice Etico Bibliografia 46 2

3 Capitolo 1 Introduzione L obiettivo del corso è di fornire nozioni di base comuni a tutti i Volontari C.R.I.. particolare il corso mira a: In far conoscere storia, peculiarità e specificità dell Associazione e del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa tutto, nonché della sua azione; diffondere e rinforzare i Sette Principi Fondamentali, sensibilizzando alla cultura ed ai valori del Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; offrire al Volontario che vuole aderire alla Croce Rossa Italiana, una preparazione di base, garantendo omogeneità in termini di formazione e qualità sull intero territorio nazionale; assicurare ai nuovi Volontari una visione completa del contesto locale, nazionale ed internazionale, fornendo strumenti di orientamento nella scelta dei servizi da svolgere; informare e formare il Volontario con conoscenze pratiche ed utili; far acquisire a ciascun Volontario la capacità di porre in essere i gesti salvavita. La selezione e l accesso dei Volontari C.R.I. si caratterizzano per assenza di discriminazioni dovute a sesso, razza, età, salute, orientamento sessuale o altre condizioni personali. Per diventare Volontario C.R.I. occorre essere in possesso dei seguenti requisiti: a. espressa volontà di adesione ai principi del Movimento di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa; b. cittadinanza italiana o di uno Stato dell Unione Europea o di uno Stato non comunitario, purchè in regola con i permessi previsti dalla normativa vigente in materia; c. età minima di quattordici anni; d. assenza di condanne, con sentenza passata in giudicato, per uno dei reati comportanti la destituzione dai pubblici uffici; e. versamento della quota di Socio ordinario della C.R.I., come stabilita dal Comitato Centrale; 3

4 f. impegno a svolgere volontariamente e gratuitamente le attività, anche di tipo intellettuale e professionale, da espletare in maniera organizzata e con carattere continuativo, idonee a consentire il raggiungimento dei fini statutari dell Associazione. Inoltre, per i minorenni, è richiesta l autorizzazione dei genitori o di chi ne esercita la tutela. Il corso si conclude con un esame teorico-pratico inerente gli argomenti trattati, ivi comprese le manovre di primo soccorso. Sono ammessi agli esami coloro che hanno frequentato almeno 14 ore del corso. Tutti coloro che supereranno l esame con esito positivo, riceveranno l attestato di qualifica di Volontario della Croce Rossa Italiana, nonché il tesserino di Socio Attivo. Tutti i partecipanti al corso che avranno frequentato almeno 14 ore del corso riceveranno un attestato di frequenza. Superata la verifica finale del corso di formazione di base, il Volontario C.R.I. seguirà un periodo di tirocinio teorico-pratico, finalizzato ad acquisire competenza specifica sulle attività da svolgere, prendere cognizione delle principali normative vigenti, integrarsi con gli altri Volontari C.R.I. e con il personale dipendente, al fine di creare quel legame di fiducia e rispetto che è alla base di ogni associazione. Il Volontario C.R.I. potrà inoltre accedere agli ulteriori corsi di formazione specialistici previsti dalle aree di attività della C.R.I. e rientranti negli obiettivi strategici e nella carta dei servizi. Croce Rossa. Persone in prima persona. 4

5 Capitolo 2 Origini e Storia del Movimento Internazionale della Croce Rossa e Mezzaluna Rossa Sino agli inizi del XIX secolo, i servizi di sanità militare degli eserciti, erano gravemente carenti e male equipaggiati, quando non addirittura del tutto assenti; non era prevista alcuna forma di protezione in favore dei feriti o del personale sanitario, che avrebbe dovuto soccorrerli. Vengono solitamente ricordate tre figure storiche, le prime due come precursori dell idea della Croce Rossa, l ultima, ma non meno importante, come il suo fondatore. 2.1 Ferdinando Palasciano Durante i moti di Messina del 1848, un medico chirurgo di Capua, Ferdinando Palasciano, giovane ufficiale dell esercito borbonico, avvertì il dovere morale di prestare le sue cure anche ai feriti nemici, nonostante l ordine tassativo dato dal generale Filangieri di non curare i ribelli siciliani. Ciò gli valse la minaccia di essere passato per le armi ma, per intercessione di Re Ferdinando, suo amico e sostenitore, la condanna venne tramutata in un anno di carcere da scontare a Reggio Calabria. Anche durante la reclusione, Palasciano, continuò ad assistere i feriti napoletani che i battelli portavano da Messina.Dopo la scarcerazione si interessò ancora ai problemi di sanità militare, lottando con energia, affinché venisse riconosciuta la neutralità dei feriti in guerra. Caduta la monarchia borbonica, Palasciano, poté esporre liberamente le sue idee e, in occasione del Congresso Internazionale dell Accademia Pontaniana, svoltosi a Napoli nell aprile del 1861, affermò: Bisognerebbe che tutte le Potenze belligeranti, nella Dichiarazione di guerra, riconoscessero reciprocamente il principio di neutralità dei combattenti feriti per tutto il tempo della loro cura, e che adottassero rispettivamente quello dell aumento illimitato del personale sanitario durante tutto il tempo della guerra 5

6 Con questo discorso, che ebbe una vasta eco in tutta Europa e che, tre anni più tardi, sarà alla base della Convenzione di Ginevra, Palasciano proclamò, per la prima volta, uno e forse il più importante dei principi fondamentali della Croce Rossa. Figura 2.1: Ferdinando Palasciano (Capua, 13 giugno 1815 Napoli, 28 novembre 1891), chirurgo e politico italiano, considerato uno dei precursori della Croce Rossa. 2.2 Florence Nightingale Florence Nightingale, di famiglia borghese britannica, si dedicò all assistenza negli ospedali e nel 1854 allo scoppio della guerra di Crimea, organizzò, benché fortemente osteggiata dalle autorità militari, un gruppo di donne, sue connazionali, che a Scutari, curò in un ospedale da campo i feriti inglesi. La Nightingale era nota tra i soldati come la signora della lanterna, poiché con un lume si aggirava fra i letti ed aveva per ognuno un gesto di conforto. Figura 2.2: Florence Nightingale (Firenze, 12 maggio 1820 Londra, 13 agosto 1910) infermiera britannica nota come La signora con la lanterna. è considerata la fondatrice dell assistenza infermieristica moderna. 2.3 Battaglia di Solferino - 24 giugno 1859 La Battaglia di Solferino fu combattuta fra l esercito austriaco e quello franco-piemontese durante la seconda guerra di indipendenza italiana. Insieme alla battaglia di San Martino, Croce Rossa. Persone in prima persona. 6

7 fu la più lunga (dalle 12 alle 14 ore di combattimento) e la più sanguinosa combattuta per l indipendenza e l unità d Italia e superò in proporzione le perdite della pur cruenta battaglia di Waterloo. Vi parteciparono complessivamente più di soldati. Gli austriaci persero uomini e vennero presi prigionieri, i franco-piemontesi e prigionieri. Nell Ospedale e nelle Chiese di Castiglione sono stati depositati, fianco a fianco, uomini di ogni nazione.francesi, Austriaci, Tedeschi e Slavi, provvisoriamente confusi nel fondo delle cappelle, non hanno la forza di muoversi nello stretto spazio che occupano. Giuramenti, bestemmie che nessuna espressione può rendere.risuonano sotto le volte dei santuari. Mi diceva qualcuno di questi infelici:- Ci abbandonano, ci lasciano morire miseramente, eppure noi ci siamo battuti bene!.malgrado le fatiche che hanno sopportato malgrado le notti insonni, essi non riposano e, nella loro sventura implorano il soccorso dei medici e si rotolano disperati nelle convulsioni che termineranno con il tetano e la morte[...]. 2.4 Henry Dunant Stralci da Un souvenir de Solferino di Henry Dunant I principi proclamati da Palasciano presero forma grazie all opera di Henry Dunant, considerato a pieno titolo il fondatore della Croce Rossa. Dunant nasce a Ginevra il giorno 8 maggio Nel 1843 entra a far parte di un gruppo di giovani della Chiesa Libera. Nel 1855 fonda a Parigi l Alleanza delle Unioni Cristiane dei Giovani (YMCA).Qualche anno più tardi si reca in Algeria per affari, si affeziona alla cultura locale, studia l Islam e prende lezioni di arabo. Nel 1858 fonda una società cereagricola, la Società Anonima dei Mulini di Mons- Djemila, ma nonostante i presupposti favorevoli non riesce ad ottenere il terreno scelto. Dopo vari tentativi decide allora di parlare personalmente con Napoleone III, essendo quel territorio colonia francese. Ma l Imperatore si trova in Lombardia, alla testa dell esercito francese in favore dell indipendenza italiana contro gli Austriaci, comandati da Francesco Giuseppe. Quando Dunant arriva in Lombardia, nel pieno della II guerra d indipendenza italiana, scoppia a Solferino, il 24 giugno del 1859, una delle battaglie più sanguinose che l Europa abbia mai vissuto. Dunant rimane sconvolto dal numero impressionante dei feriti e dei morti, ma soprattutto dal fatto che essi vengano abbandonati a loro stessi; più di persone giacciono sul campo di battaglia. Qui si svolge una lotta corpo a corpo, orribile, spaventosa; Austriaci ed Alleati si calpestano, si scannano sui cadaveri sanguinanti, s accoppano con il calcio dei fucili, si spaccano il cranio, si sventrano con le sciabole o con le baionette; è una lotta senza quartiere, un macello, un combattimento di belve, furiose ed ebbre di sangue; anche i feriti si difendono sino all ultimo: chi non ha più un arma afferra l avversario alla gola, dilaniandogliela con i denti. Impotente di fronte a queste scene di dolore e di disperazione, Dunant cerca invano medici, chirurghi e infermieri che possano alleviare le sofferenze di tanti uomini. Croce Rossa. Persone in prima persona. 7

8 Il sole del 25 illuminò uno degli spettacoli più orrendi che si possano immaginare.il campo di battaglia è coperto dappertutto di cadaveri; le strade, i fossati, i dirupi, le macchie, i prati sono disseminati di corpi senza vita e gli accessi di Solferino ne sono letteralmente punteggiati. Nei paesi tutto si trasforma in ambulanze di fortuna: chiese, conventi, case, pubbliche piazze, cortili, strade, passeggiate. Il numero dei feriti è così considerevole che è impossibile provvedervi. Allora si verificano scene pietose come quelle del giorno precedente, benché di genere affatto diverso; l acqua e i viveri non mancano e nondimeno i feriti muoiono di fame e di sete; vi sono filacce in abbondanza ma non mani sufficienti per applicarle sulle ferite.è dunque indispensabile, bene o male, organizzare un servizio volontario. Dunant organizzò un azione di soccorso con l aiuto di donne e bambini. Siamo tutti fratelli è il motto che ripeteva per cercare di convincere gli abitanti ad operare su tutti i malati indipendentemente dalla loro nazionalità, un concetto assolutamente innovativo nella realtà ottocentesca. Adibì chiese, case private, si procurò acqua, cibo, biancheria, e bende e tornò ripetutamente sui campi di battaglia per raccogliere altri feriti. Nonostante tutto è ben consapevole dell insufficienza dei soccorsi in rapporto alle necessità. Se ci fossero stati aiuti sufficienti per provvedere al servizio di raccolta dei feriti nella pianura di Medole, in fondo ai burroni di S. Martino, sulle pendici del monte Fontana o sulle alture di Solferino, non si sarebbero lasciati per lunghe ore, il 24 giugno, in preda ad angosce crudeli e nell amaro dimore dell abbandono quel povero bersagliere, quell ulano o quello zuavo che, cercando di sollevarsi nonostante l atroce sofferenza, faceva inutilmente segno da lontano, con la mano, perché si inviasse una barella dalla sua parte, ed infine non si sarebbe corso il terribile pericolo, il giorno seguente, di sotterrare dei vivi assieme ai morti, come purtroppo è probabilmente avvenuto! [... ] è dunque indispensabile, bene o male, organizzare un servizio volontario. Si rendono perciò necessari infermiere e infermieri volontari, diligenti, preparati, iniziati a questo compito, che, ufficialmente riconosciuti dai comandanti delle forze armate, siano agevolati ed appoggiati nell esercizio della loro missione. Infine, in un epoca in cui si parla tanto di progresso e di civiltà, visto che purtroppo le guerre non possono essere sempre evitate, non urge insistere perché si cerchi, in uno spirito d umanità e di vera civiltà, di prevenire o almeno mitigarne gli orrori? Con questo proposito, dopo la fine della guerra, Dunant torna a Ginevra, ma non riesce a dimenticare quelle atrocità. Trasferisce tutta la sua amarezza, le emozioni, l angoscia e l impotenza provate durante quella strage in un libro: Un souvenir de Solferino. Il suo fine è quello di sensibilizzare l opinione pubblica per la realizzazione del suo progetto: creare una Società di soccorso volontario in ogni Stato, con il compito di organizzare ed addestrare squadre per l assistenza dei feriti in guerra. Propone che i feriti ed il personale sanitario vengano ritenuti neutrali dalle Parti belligeranti, protetti da un segno distintivo comune. Croce Rossa. Persone in prima persona. 8

9 Il libro è un vero successo, ha una vasta risonanza in tutta Europa e crea immediatamente un clima favorevole alla realizzazione concreta degli ideali in esso contenuti. Nel 1862 Dunant aderisce alla Società ginevrina di Utilità Pubblica ed insieme ad altri cinque cittadini svizzeri - il giurista Gustave Moynier, il generale Henry Dufour e i due medici Louis Appia e Theodore Maunoir - fonda una Commissione di lavoro, il Comitato ginevrino di soccorso dei militari feriti prima cellula di quello che diventerà il Comitato Internazionale della Croce Rossa. Il Comitato dei cinque porta avanti le idee proposte da Dunant nel suo libro ed il 26 ottobre 1863 organizza, a Ginevra, una Conferenza Internazionale alla quale partecipano 18 rappresentanti di 14 Paesi che, il 29 ottobre, firmano la Prima Carta Fondamentale Le dieci risoluzioni in essa contenute definiscono le funzioni ed i mezzi dei Comitati di soccorso e costituiscono l atto di nascita del Movimento. Croce Rossa. Persone in prima persona. 9

10 Capitolo 3 Il Diritto Internazionale Umanitario Diritto: insieme di regole esterne alla morale o alla religione che disciplinano i rapporti sociali. Internazionale: indica l appartenenza del diritto umanitario al diritto internazionale pubblico come specie e genere. Le norme internazionali regolano le relazioni tra stati o, più esattamente, tra membri della comunità internazionale. Umanitario: tale termine è stato aggiunto alla locuzione generale con l intento di sottolineare il fine delle norme: tutelare l umanità in un momento in cui sono andati perduti stabilità e valori. Tutelare significa creare un sistema capace di proteggere la persona indipendentemente dalla razza, religione o sesso. L espressione Diritto Internazionale Umanitario ha sostituito l inesatta locuzione diritto della guerra, utilizzata fino agli anni 50; inesatta perché troppo restrittiva: con guerra intendiamo un confronto armato tra due o più stati condotto dalle rispettive forze armate e regolate dal diritto internazionale, ma non ogni azione violenta è guerra. In tale espressione è sottintesa una caratteristica fondamentale: il DIU si applica solo in caso di conflitto armato. Per conflitto armato si intende un confronto: fra due o più entità statali; fra un entità statale e una entità non statale non interna (guerra di liberazione); fra una entità statale e una fazione dissidente; fra due etnie diverse all interno di un entità statale. È di fondamentale importanza capire che il DIU non si occupa di definire se la causa del conflitto è giusta o sbagliata, legittimando l utilizzo della forza (JUS AD BELLUM: diritto di usare la forza, disciplinato nella Carta delle Nazioni Unite del 1945), ma tenta di regolamentare le modalità di svolgimento, proteggendo le vittime (JUS IN BELLO: diritto nella guerra, si applica alla nascita del conflitto, indipendentemente dalle sue ragioni). Le seguenti regole, redatte dal CICR, riassumono l essenza del DIU ed i suoi contenuti principali: Le persone che non prendono, o non possono più prendere, parte alle ostilità hanno diritto al rispetto della propria vita e della propria integrità fisica e mentale. Queste persone devono essere protette e trattate con umanità in qualsiasi circostanza, senza alcuna distinzione di carattere sfavorevole. 10

11 è assolutamente proibito uccidere o ferire un avversario che si arrende o che non può più prendere parte al combattimento. I feriti e i malati devono essere raccolti e curati dalla Parte in conflitto che li detiene in proprio potere. Il personale sanitario e gli stabilimenti, i trasporti e le attrezzature sanitarie devono essere rispettati e protetti. La Croce Rossa, la Mezzaluna Rossa e il Cristallo Rosso su campo bianco sono il segno protettivo di queste persone e di questi materiali e devono essere rispettati. I combattenti che sono stati catturati e i civili che si trovano sotto l autorità della parte avversaria hanno diritto al rispetto della loro vita, della loro dignità, dei loro diritti personali e delle loro opinioni (politiche, religiose, ecc.); devono essere protetti contro ogni forma di violenza e di rappresaglia. Hanno diritto a scambiarsi notizie con le proprie famiglie e a ricevere aiuti materiali. Tutti devono godere delle garanzie giuridiche fondamentali e nessuno può essere ritenuto responsabile di un atto che non ha commesso. Nessuno può essere sottoposto a torture fisiche o mentali, a punizioni corporali crudeli o degradanti o ad altri trattamenti simili. Né le parti in conflitto né i membri delle loro forze armate hanno un diritto illimitato nella scelta dei metodi e dei mezzi di combattimento. È proibito usare armi o metodi di combattimento che possono causare perdite inutili o sofferenze eccessive. Le parti in conflitto devono distinguere in ogni momento tra civili e combattenti in modo da risparmiare la popolazione e i beni civili. Né la popolazione civile nel suo insieme né le singole persone che la compongono possono essere oggetto d attacco. Gli attacchi devono essere diretti solo contro obiettivi militari. Nel 22 agosto 1864 per nasce un primo trattato tra Stati valido per qualunque guerra futura: la Convenzione di Ginevra del 1864 promossa da Henry Dunant e il Comitato dei Cinque. Per questa ragione, si può affermare che il Diritto Internazionale Umanitario e il Movimento Internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa hanno la medesima origine. Ma questo rapporto non è limitato a quella Convenzione, perché durante gli ultimi 150 anni il CICR ha continuato incessantemente a collaborare con gli Stati per l ampliamento e il miglioramento del DIU. 3.1 La prima Convenzione di Ginevra Il conflitto che scoppia, nel febbraio 1864, tra la Prussia e la Danimarca, in occasione del quale agiscono per la prima volta le nascenti Società Nazionali di soccorso, evidenzia le difficoltà frapposte dai governi al loro operare, ostacoli che possono essere superati solo attraverso l assunzione di un serio impegno da parte degli Stati circa la protezione da assicurare al personale ed alle strutture destinate alla cura dei feriti. Il riconoscimento ufficiale dell attività delle Società di soccorso deve quindi avvenire mediante la conclusione di un trattato internazionale. Il governo svizzero offre il proprio appoggio all iniziativa convocando, l 8 agosto 1864, una conferenza diplomatica alla quale partecipano i rappresentanti di 12 governi, compresi gli Stati Uniti, unica Potenza non europea rappresentata. Croce Rossa. Persone in prima persona. 11

12 La Conferenza si conclude, il 22 agosto 1864, con l adozione della prima Convenzione di Ginevra per il miglioramento della sorte dei feriti in campagna. Il documento, composto da dieci articoli, garantisce neutralità e protezione alle ambulanze e agli ospedali militari, al personale delle equipe sanitarie e al materiale utilizzato. La protezione viene estesa anche alla popolazione civile che si adoperi per i soccorsi ai feriti. La croce rossa su sfondo bianco viene adottata quale simbolo di protezione e neutralità riconosciuto a livello internazionale. L emblema, privo di significato religioso, è scelto invertendo i colori federali della bandiera svizzera, in omaggio al paese ospitante. Viene stabilita, inoltre, la regola fondamentale secondo la quale i militari feriti o malati, saranno raccolti e curati, qualunque sia la nazione a cui essi appartengano. La prima Convenzione di Ginevra del 1864, dettando norme atte, per quanto possibile, a rendere meno crudele la guerra, e riconoscendo la dignità della persona umana e la neutralità del ferito di guerra, costituisce un passo decisivo nella storia del Diritto Internazionale Umanitario. Nel periodo successivo all adozione della Convenzione del 1864 e man mano che gli Stati ne ratificano il testo, vengono create numerose Società Nazionali della Croce Rossa, anche in Stati non appartenenti all area culturale europea. 3.2 Il Diritto Internazionale Umanitario Con la Convenzione di Ginevra del 1864 si fanno spazio, nel Diritto Internazionale Umanitario, dei principi umanitari che si affermeranno a livello internazionale molto velocemente. Da questo momento risultano garantite le attività delle Società Nazionali di soccorso che, sotto l emblema della croce rossa, sono destinate ad agire come servizio ausiliare della sanità delle forze armate. Se è vero da un lato che il Diritto Internazionale Umanitario ha subito grandi sviluppi da quella prima Convenzione, è anche vero che questi non sono altro che l aggiornamento e l ampliamento dei principi universali essenziali stabiliti dalla stessa. I principi della Convenzione di Ginevra del 1864 sono, infatti, riconfermati ed ampliati della Dichiarazione internazionale concernente le leggi e gli usi della guerra ripresi poi nei testi dell Aja del 29 luglio 1899, nei quali viene adottata, tra l altro, una convenzione per l adattamento dei principi sottoscritti nel 1864 alla guerra marittima. Una serie di convenzioni relative ai conflitti armati -guerra terrestre, marittima, neutralità, ecc.- viene adottata all Aja il 18 ottobre La prima guerra mondiale evidenzia le lacune delle norme fino ad allora formulate e nel 1929 vengono adottate due convenzioni, una per il trattamento dei prigionieri di guerra, l altra per migliorare la protezione dei feriti e dei malati sulla base della passata esperienza. Durante la seconda guerra mondiale la sorte delle persone coinvolte nelle ostilità, ed in particolare della popolazione civile, è tragica. Alla fine del conflitto si avverte fortemente l esigenza di rivedere le convenzioni vigenti e nel 1946, convocata dal Consiglio Federale Svizzero, si riunisce a Ginevra una Conferenza diplomatica che, il 12 agosto 1949, adotta quattro convenzioni. Regole precise proteggono gli internati civili; i diritti e i doveri di una Potenza occupante sono chiaramente stabiliti; sono vietate le rappresaglie e le deportazioni. I Convenzione per il miglioramento della sorte dei feriti e dei malati delle forze armate in campagna; Croce Rossa. Persone in prima persona. 12

13 II Convenzione per il miglioramento della sorte dei feriti, dei malati e dei naufraghi delle forze armate su mare; III Convenzione relativa al trattamento dei prigionieri di guerra; IV Convenzione relativa alla protezione delle persone civili in tempo di guerra. Con queste gli Stati firmatari si impegnano a curare amici e nemici senza alcuna distinzione, a rispettare l essere umano, la dignità della donna, i diritti della famiglia, i costumi e le convinzioni religiose.si impegnano, inoltre, a vietare trattamenti disumani o degradanti, a catturare ostaggi, a effettuare stermini, torture, esecuzioni sommarie, saccheggi, atti di violenza e la distruzione indiscriminata dei beni privati. I delegati del Comitato Internazionale della Croce Rossa vengono autorizzati a visitare i campi di prigionieri di guerra, gli internati e ad intrattenersi con i detenuti senza testimoni. Il 4 maggio del 1954 viene adottata all Aja una Convenzione per la protezione dei beni culturali in caso di conflitto armato. Il 10 dicembre del 1976 le Nazioni Unite adottano una Convenzione sul divieto di utilizzare tecniche di modifica dell ambiente naturale per scopi militari o per qualsiasi altro scopo ostile. Nel 1977, una nuova Conferenza Diplomatica adotta due Protocolli aggiuntivi alle Convenzioni di Ginevra del 1949, destinati appunto a completare le norme di protezione previste dalle quattro Convenzioni di Ginevra: Il I Protocollo ne estende il campo di applicazione e di controllo, identificando meglio il personale ed il materiale sanitario, e meglio assicurando la protezione della popolazione civile dagli effetti delle ostilità nei conflitti armati internazionali. Il II Protocollo si preoccupa della protezione delle vittime dei conflitti armati non internazionali, mediante una serie di disposizioni destinate ad assicurare la tutela dei feriti, dei malati e della popolazione civile in generale e, in particolare, dei civili privati della libertà. Il 10 ottobre del 1980 viene adottata a Ginevra una Convenzione sul divieto e la limitazione dell impiego di talune armi classiche, che possono essere ritenute capaci di causare effetti traumatici eccessivi o di colpire in modo indiscriminato. Croce Rossa. Persone in prima persona. 13

14 Capitolo 4 Il Movimento internazionale di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa 4.1 La struttura internazionale Il Movimento Internazionale della Croce Rossa è un organizzazione internazionale, non governativa che si pone come obiettivo quello di coordinare un ampio movimento di soccorso umanitario che agisce, per l appunto, sotto l emblema della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. I membri del Movimento sono: il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR); la Federazione Internazionale delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa (FICR); le 189 Società Nazionali, che rappresentano più di 13 milioni di volontari attivi in tutto il mondo. Gli organi del Movimento sono: il Consiglio dei Delegati (che si riunisce ogni due anni), composto da rappresentanti del CICR, della Federazione e delle Società Nazionali e si pronuncia su questioni di dottrina o su problematiche che interessano tutte le componenti del Movimento, ponendo particolare attenzione sulle procedure da seguire. La Commissione Permanente della CR, che ha il compito di coordinare l attività tra CICR e FI, ed è formata da nove membri: due del CICR, due della FI, cinque eletti dalla Conferenza Internazionale e si riunisce ogni sei mesi. Assegna la Medaglia Dunant a chi si è distinto per il servizio in Croce Rossa. Prepara inoltre la Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. la Conferenza Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa, che si tiene ogni quattro anni e riunisce oltre alla CR, anche i rappresentanti degli Stati firmatari delle Convenzioni di Ginevra. La Conferenza è la massima autorità del Movimento; ne determina le grandi opzioni, sia a livello della dottrina e del Diritto Umanitario, che dell azione e del Movimento. 14

15 Figura 4.1: Schema del Movimento Croce Rossa. Persone in prima persona. 15

16 4.1.1 Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR) Il Comitato Internazionale della Croce Rossa (CICR), istituzione umanitaria privata, indipendente, neutrale, con sede a Ginevra, opera come intermediario neutrale nelle situazioni di conflitto armato internazionale e non. In virtù delle regole del Diritto Internazionale Umanitario (DIU), del quale è promotore, il CICR assicura protezione e assistenza alle vittime, che si tratti di prigionieri di guerra, di feriti o di malati, di profughi o di persone che vivono in territori occupati e non. L organo supremo del CICR è un assemblea composta di cittadini svizzeri (venticinque al massimo), eletti per cooptazione. Il mandato del Presidente del CICR è di quattro anni, rinnovabile. Il CICR è diretto da un Consiglio esecutivo di sette membri (il Presidente, il Vicepresidente permanente, due altri membri dell Assemblea, il Direttore Generale, il Direttore delle operazioni, il Direttore della Dottrina e Diritto). Il personale dell istituzione, essenzialmente svizzero, conta circa 650 collaboratori e collaboratrici a Ginevra e circa un migliaio di delegati in una cinquantina di delegazioni nel mondo, ivi compreso il personale messo a disposizione dalle Società Nazionali (medici, paramedici e tecnici) cifra alla quale bisogna aggiungere parecchie migliaia d impiegati locali. Il Comitato Internazionale della Croce Rossa è finanziato dai contributi volontari delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, dai governi firmatari le Convenzioni di Ginevra del 1949 e i Protocolli e dai lasciti e dalle donazioni dei privati. Le funzioni del Comitato Internazionale possono essere schematicamente distinte in due grandi settori: lo sviluppo e la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario (DIU) da una parte, la protezione e l assistenza delle vittime dei conflitti armati dall altra. CICR: sviluppo e diffusione La conoscenza del DIU costituisce una condizione indispensabile perché questo diritto sia rispettato. Una delle cause non ultime della violazione delle sue norme è, infatti, la non conoscenza delle stesse da parte di coloro che dovrebbero metterle in pratica. È per questo che il CICR si occupa di formare e informare sia i civili che i militari. Di fondamentale importanza è il suo ruolo a livello internazionale per il perfezionamento delle norme del DIU. Sin dalla stesura della Prima Convenzione di Ginevra del 1864, il CICR ha proposto progetti e sensibilizzato gli Stati alla firma delle Convenzioni. CICR: protezione e assistenza Il Comitato Internazionale della Croce Rossa, grazie ai principii di neutralità ed imparzialità esercita una funzione di intermediario tra le vittime dei conflitti armati e gli Stati. Il suo intervento consiste innanzi tutto nel recarsi presso le persone da proteggere (prigionieri di guerra, civili in zone occupate, etc.). I delegati del CICR visitano così gli ospedali, i campi, i luoghi di lavoro, e di prigionia. Sia che le attività del CICR si svolgano nel quadro delle Convenzioni, sia che siano realizzate fuori dal campo di applicazione del DIU (detenuti di sicurezza ), esse vengono condotte secondo criteri precisi. Ad esempio così come è stabilito nelle Convenzioni solo i delegati del CICR possono vedere tutti i prigionieri (tutti i detenuti) e possono parlare con loro liberamente, senza testimoni; hanno accesso a tutti i luoghi di detenzione e possono ripetere le visite. Le visite del CICR riguardano le condizioni materiali e psicologiche della detenzione e non i motivi di questa. Il CICR Croce Rossa. Persone in prima persona. 16

17 distribuisce beni di soccorso, se v è bisogno (sia ai detenuti che alle loro famiglie). Le relazioni su queste visite sono riservate; sono trasmesse esclusivamente alle autorità detentrici (così come, in caso di prigionieri di guerra, alla Potenza d origine). Naturalmente l intervento del CICR non si limita alla sola assistenza dei prigionieri (detenuti), ma ricopre un ruolo fondamentale nella protezione e cura della popolazione civile, vittima più colpita dai conflitti moderni, dato il carattere spesso indiscriminato dei combattenti e l uso di armi sempre più sofisticate. Per portare aiuto ai civili, il CICR realizza vasti programmi di assistenza: questi hanno anche una funzione di protezione, perché permettono alle vittime di sopravvivere e rendono più difficili le vessazioni contro di loro. Per compiere questa attività il CICR dispone a Ginevra d una struttura composta, da una parte, dalla Divisione generale dei soccorsi, e dall altra, dalla Divisione generale delle attività sanitarie. La Divisione generale dei soccorsi si dedica essenzialmente a individuare i bisogni, poi ad organizzare, gestire e controllare i programmi d assistenza: valutazioni sul posto, studio dei mercati locali, delle possibilità di stoccaggio e trasporto, acquisizione di derrate alimentari (acquisto, doni) e invio a destinazione (per nave o aereo, affittati ad hoc); rapporti con i donatori (Governi, società nazionali, Unione Europea, Agenzie dell ONU, ecc.); gestione dei magazzini, controllo della realizzazione dei programmi e, infine, formazione di delegati specializzati. I compiti della Divisione Generale delle attività sanitarie si sono diversificati in funzione dell evoluzione del conflitti dopo la Seconda Guerra Mondiale. Infatti, ai bisogni primordiali di medicine e materiale sanitario per curare i feriti, si è aggiunta l esigenza di affrontare con un approccio globale i problemi sanitari di cui soffrono le vittime: epidemie, condizioni igieniche precarie, denutrizione, eccetera. Tra le vittime dei conflitti armati, vi sono dei feriti che resteranno invalidi, paralizzati o amputati. Per loro, il CICR ha sviluppato, da circa vent anni, attività che comprendono sia le cure ai malati (operazioni chirurgiche, fisioterapia, rieducazione), sia la fabbricazione di protesi o apparecchi ortopedici necessari a ridare loro una certa autonomia di movimento Agenzia Centrale delle Ricerche Prima della nascita della Croce Rossa e delle Convenzioni di Ginevra, chi cadeva in mano al nemico non aveva modo, praticamente, di dare notizia di se. Era stato trovato morto sul campo di battaglia e gettato - cadavere anonimo - in una fossa comune? Era vivo, internato in un ospedale o in un campo del nemico? Nessuno poteva saperlo, né l esercito cui apparteneva, né la sua famiglia. Nel , durante la Guerra franco-prussiana, il CICR trovò il modo di rovesciare questa situazione. Esso ottenne dai due belligeranti le liste dei feriti e dei prigionieri e poté così informare i governi e le famiglie. Nasceva l agenzia Centrale delle Ricerche (ACR) del CICR. Suoi compiti sono: ottenere, registrare e trasmettere ai famigliari ogni notizia che permetta di identificare le vittime; Croce Rossa. Persone in prima persona. 17

18 trasmettere la corrispondenza tra i familiari separati dagli avvenimenti (quando i mezzi di comunicazione sono interrotti); ricercare le persone disperse o i cui parenti siano rimasti senza notizie; rilasciare, infine vari documenti e attestati (certificati di prigionia o di morte, documenti di viaggio, per esempio). Da più di un secolo l ACR svolge un lavoro gigantesco. Oggi gli schedari manuali sono sostituiti dai computer, anche se i metodi di lavoro restano identici: pazienza, tenacia, precisione. Gli archivi dell ACR contengono più di 60 milioni di schede individuali. Tutte queste attività sono realizzate a Ginevra e sul posto, con la collaborazione delle Società Nazionali di Croce Rossa e Mezzaluna Rossa, molte delle quali dispongono di propri servizi per le ricerche La Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa Durante la Prima Guerra Mondiale, molte Società si rafforzarono e si ampliarono, in ragione dell accresciuto volume delle loro attività. Il ritorno della pace non significò automaticamente la fine delle sofferenze: vaste regioni d Europa erano preda di devastanti flagelli - epidemie, esodi di popolazioni, rifugiati e senza patria privi di tutto. Le Società Nazionali, che erano ben organizzate e rodate dalle attività svolte in tempo di guerra, proseguirono sullo slancio, organizzando vaste campagne a favore di popolazioni affamate o in movimento, soprattutto in Europa Orientale. A quell epoca ben pochi Stati avevano un Ministero della Sanità, e non esisteva alcuna organizzazione internazionale in condizione di coordinare delle azioni di soccorso di amplio respiro. Fu tuttavia la creazione della Società delle Nazioni che diede l impulso ad uno sviluppo importante del Movimento. In effetti un dirigente della Società Nazionale Americana, Henry P. Davison, convocò nel 1919 una conferenza medica internazionale e propose, in tale occasione, di federare le Società Nazionali della Croce Rossa in un organizzazione paragonabile alla Società delle Nazioni, al fine di condurre una crociata permanente e universale per migliorare la salute, prevenire le malattie e alleviare le sofferenze. Venne così fondata la Lega delle Società della Croce Rossa (dalla fine del 1991, Federazione Internazionale delle Società della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa). Essa stabilì la sua sede dapprima a Parigi, poi a Ginevra, dove si stabilì definitivamente, a partire dal Organo federativo delle Società Nazionali, la Federazione ha il ruolo di ispirare, incoraggiare e sostenere, in ogni tempo e modo, l azione umanitaria delle Società che ne fanno parte, dando così il suo contributo al mantenimento e alla promozione della pace. Inoltre la Federazione ha il compito di facilitare lo sviluppo delle Società Nazionali, di coordinare le loro operazioni di soccorso in favore delle vittime delle catastrofi naturali e di assistere i rifugiati fuori dalle zone di conflitto; infine, essa appoggia il CICR e le Società Nazionali nel settore dello sviluppo e della diffusione del Diritto Internazionale Umanitario e nella promozione dei Principi Fondamentali. La Federazione ha come organo supremo un Assemblea Generale, nella quale ogni Società dispone di un voto, che si riunisce ogni due anni. Il segretariato permanente della Federazione, a Ginevra, dispone di circa 200 collaboratori di una cinquantina di nazionalità, nonché di delegati tecnici sul terreno. I servizi del Segretariato sono diretti da un Segretario Generale, nominato dall Assemblea Generale. Croce Rossa. Persone in prima persona. 18

19 Il finanziamento della Federazione è assicurato dalle quote associative annuali delle Società Nazionali membro e dai contributi volontari destinati ai programmi di soccorso e di sviluppo. In quanto federazione delle Società Nazionali, la Federazione è un organismo non governativo di carattere internazionale; essa gode dello statuto di membro consultivo del Consiglio Economico e Sociale delle Nazioni Unite (ECOSOC) e, in tale veste, può farsi portavoce delle Società Nazionali nell ambito del citato organismo. Alle Società Nazionali - spesso di nascita recente - dei paesi in via di sviluppo, la Federazione assicura un aiuto prezioso, inviando consiglieri, monitori, esperti, materiale e talvolta finanziamenti. Anche le Società in formazione beneficiano di questo appoggio. Un altra attività, più appariscente e meglio conosciuta, è quella realizzata in caso di catastrofi naturali, di disastri, di epidemie. Dal 1923, anno in cui un terremoto provocò in Giappone morti e milioni di senza tetto, non c è regione al mondo in cui la Federazione non sia intervenuta. Le statistiche indicano che in media ogni settimana si verifica un cataclisma importante; ogni tre settimane, la catastrofe è così dannosa che le sue conseguenze non possono essere affrontate con i soli mezzi del paese colpito. È in questo caso che entra in gioco la Federazione, coordinando, su scala internazionale, l attività di emergenza svolta dalla Società Nazionale. In questo quadro, la Federazione può essere chiamata a lanciare alle Società Nazionali degli appelli per ottenere contributi in denaro; essa invia sul posto degli esperti, riceve e smista i doni, acquista articoli non reperibili sul posto e li mette a disposizione di squadre specializzate (soprattutto mediche) sui luoghi della catastrofe. A questa funzione vitale si aggiunge l altra, anch essa molto importante, della preparazione dei soccorsi in previsione delle calamità: essa comprende l adozione di misure preventive nei paesi a rischio (in particolare la costruzione di ricoveri e l installazione di sistemi di allarme), nonché la gestione di una rete di magazzini internazionali che consentono di assicurare soccorsi d urgenza standard in tempi record. Un altra competenza della Federazione consiste nell assistenza ai profughi fuori dalle zone di conflitto. A tal fine, la Federazione è stata spesso chiamata a svolgere attività di soccorso come partner operativo dell Alto Commissariato dell ONU per i Rifugiati (AC- NUR o HCR). Da qualche anno, il problema dei profughi e delle persone in movimento nel mondo ha assunto dimensioni tali da richiedere l impegno di tutto il Movimento. Tra gli altri impegni della Federazione risalta quello relativo alla protezione della salute. Questo compito, già formulato al tempo della fondazione della Federazione, nel 1919, ha dato vita a svariate attività nel settore dell educazione sanitaria, della trasfusione del sangue, delle cure sanitarie di base e delle vaccinazioni. Nel settore della trasfusione del sangue, vari paesi hanno affidato alle rispettive Società Nazionali, in esclusiva, la competenza in materia. La Federazione incoraggia attivamente la diffusione del Codice di etica per il dono e la trasfusione del sangue, approvato nel 1980 dalla Società Internazionale della Trasfusione del Sangue (SITS). Infine, la Federazione, a fianco del CICR al quale spetta la competenza principale, assiste le Società Nazionali nelle loro attività di diffusione dei Principi Fondamentali della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa e del Diritto Internazionale Umanitario. Croce Rossa. Persone in prima persona. 19

20 Figura 4.2: I 7 principi. 4.2 I Principi Fondamentali Il Movimento della Croce Rossa opera nel campo dell aiuto umanitario sulla base di sette principi fondamentali comuni, adottati dalla XX Conferenza Internazionale della Croce Rossa svoltasi a Vienna nel 1965, che costituiscono lo spirito e l etica della Croce Rossa e della quale sono garanti e guida. Essi sintetizzano i fini del Movimento ed i mezzi con cui realizzarli. UMANITÀ Figura 4.3: Umanità. Nata dalla preoccupazione di recare soccorso senza alcuna discriminazione ai feriti nei campi di battaglia, la Croce Rossa, sotto il suo aspetto internazionale e nazionale, si sforza di prevenire e di alleviare in ogni circostanza le sofferenze degli uomini. Essa tende a proteggere la vita e la salute e a far rispettare la persona umana, favorisce la comprensione reciproca, l amicizia ed una pace duratura fra tutti i popoli. Non è dunque solo il soccorso, prettamente detto, la preoccupazione primaria della Croce Rossa; il Movimento giudica quale obiettivo primario dei suoi interventi anche la prevenzione alla sofferenza, ed è per questo che tutti gli operatori della Croce Rossa nel mondo si preoccupano di diffondere l educazione alla salute, la conoscenza dei principi fondamentali del Diritto Internazionale Umanitario e dei principi della Croce Rossa che devono, in ogni caso, essere alla base della coscienza di ogni uomo. Croce Rossa. Persone in prima persona. 20

21 L azione che il Comitato Internazionale pone in essere per lo sviluppo, il controllo e la diffusione del Diritto Internazionale Umanitario è la base fondamentale della pace tra gli uomini. Visto, infatti, che è impossibile che le guerre siano abolite, è importante che in ogni uomo sia formata una coscienza che si fondi sul diritto, un diritto che lo stesso nome definisce umanitario, affinché l Uomo e la sua dignità siano rispettati in ogni frangente. Ma la Croce Rossa non intende la pace esclusivamente come semplice assenza di guerra bensì come un processo dinamico di cooperazione tra tutti gli Stati e i popoli, che si fondi sul rispetto della libertà, dell indipendenza, della sovranità nazionale, dell uguaglianza, dei diritti dell uomo, e su una giusta ed equa ripartizione delle risorse destinate a soddisfare i bisogni dei popoli. NEUTRALITÀ Figura 4.4: Neutralità. Al fine di conservare la fiducia di tutti, si astiene dal prendere parte alle ostilità e, in ogni tempo, alle controversie di ordine politico, razziale, religioso e filosofico. Poiché la Croce Rossa agisce, come si è visto, anche in tempo di conflitto armato, essa pone la sua struttura al servizio della collettività senza appoggiare o favorire gli interessi di alcuno Stato in particolare. È questa la garanzia perché essa ottenga la fiducia da parte di tutti. IMPARZIALITÀ La Croce Rossa non fa alcuna distinzione di nazionalità, di razza, di religione, di condizione sociale e appartenenza politica. Si adopera solamente per soccorrere gli individui secondo le loro sofferenze dando la precedenza agli interventi più urgenti. Vengono eliminati così i concetti di superiorità ed inferiorità ridando ad ogni uomo pari dignità. INDIPENDENZA La Croce Rossa è indipendente. Le Società nazionali, ausiliarie dei poteri pubblici nelle loro attività umanitarie e sottomesse alle leggi che reggono i loro Croce Rossa. Persone in prima persona. 21

22 Figura 4.5: Imparzialità. Figura 4.6: Indipendenza. rispettivi paesi, devono però conservare un autonomia che permetta di agire sempre secondo i principi della Croce Rossa. Questo principio non si riferisce soltanto ai poteri pubblici ma a tutto ciò che può far deviare la Croce Rossa dai fini prepostasi. Anche se la Croce Rossa è sovvenzionata principalmente dallo Stato cui appartiene, essa deve mantenere la propria autonomia nei confronti di ingerenze politiche, avendo come scopo la sola ed esclusiva attività umanitaria e pur collaborando in questa con lo Stato. VOLONTARIATO Figura 4.7: Volontariato. Croce Rossa. Persone in prima persona. 22

23 La Croce Rossa è un istituzione di soccorso volontaria e disinteressata. Volontario è chi aderisce ad un organizzazione di sua spontanea volontà, senza alcuna costrizione. Ciò non toglie che le sue prestazioni possano essere retribuite. In Croce Rossa, infatti, vi sono volontari che danno le loro prestazioni gratuite nel tempo libero e coloro che sono in tutto e per tutto dipendenti di essa, ma tutti devono aver fatto una scelta ben precisa e libera, con il desiderio di aderire ai principi fondamentali e, soprattutto, di aiutare il prossimo sofferente. In Croce Rossa è importante non solo avere l attitudine al lavoro da svolgere, sia esso amministrativo, tecnico, sanitario, ma soprattutto occorre avere in sé la convinzione e la forza morale di vivere in spirito di servizio. UNITÀ Figura 4.8: Unità. In uno stesso Paese può esistere una ed una sola Società di Croce Rossa. Deve essere aperta a tutti ed estendere la sua azione umanitaria a tutto il territorio. L unità della Croce Rossa è un elemento di pace all interno della nazione. Questo principio comprende anche l estensione su tutto il territorio dell opera della Croce Rossa. È, infatti, necessario che l organizzazione della Croce Rossa sia capillare e pertanto la sua presenza è in ogni città e paese. Il principio d Unità è un invito a tutti coloro che operano all interno della Croce Rossa a sentirsi componenti affiatati ed uniti in una sola associazione, con gli stessi diritti e gli stessi doveri, ma soprattutto aventi alla base del proprio impegno lo stesso spirito umanitario e gli stessi ideali. In un mondo sempre più interdipendente, è più che mai attuale la volontà di cooperare per salvare l Uomo. UNIVERSALITÀ La Croce Rossa è un istituzione universale in seno alla quale tutte le Società hanno uguali diritti ed il dovere di aiutarsi reciprocamente. Ogni azione di solidarietà, ogni programma di sviluppo della Croce Rossa si fonda sulla visione globale dei bisogni e, su questa base, essa forgia strutture e risposte adeguate. Croce Rossa. Persone in prima persona. 23

24 Figura 4.9: Universalità. L isolativismo è superato e nessun individuo, nessun Paese, anche se lo potrebbe, agisce da solo. Tutti i programmi di sviluppo e di soccorso hanno per obiettivo l affermazione delle capacità delle popolazioni a far fronte a situazioni di crisi, l aiuto della Croce Rossa è teso a rafforzare le loro capacità, a dare loro i mezzi e la forza per essere protagonisti del loro futuro. 4.3 L Emblema Breve storia dell emblema 1863 I delegati del Comitato Internazionale scelsero come emblema, in omaggio alla Svizzera, una croce rossa su fondo bianco, ottenuta invertendo i colori della bandiera della confederazione elvetica, prescindendo da qualsiasi considerazione religiosa Prima Convenzione di Ginevra art7. Una bandiera distinta ed uniforme sarà adottata per gli ospedali, i posti di pronto soccorso e durante le evacuazioni. Essa dovrà essere, in ogni caso, accompagnata dalla bandiera nazionale. La bandiera ed il bracciale porteranno una Croce Rossa su sfondo bianco La Turchia, in guerra da sei mesi con la Russia, dichiarò che l emblema con la croce rossa contrastava con le convinzioni religiose delle sue truppe e di conseguenza chiese di poter utilizzare come segno distintivo la mezza luna rossa in campo bianco. Tale emblema venne in seguito adottato anche da numerosi paesi arabi o di predominanza mussulmana 1929 L Impero Persiano adottò un terzo emblema: il sole e il leone rossi su fondo bianco La I Convenzione di Ginevra sancisce che: In omaggio alla Svizzera il segno araldico della croce rossa su sfondo bianco, formato con l inversione dei colori federali, è mantenuto come emblema e segno distintivo del servizio sanitario degli eserciti. Tuttavia, per i paesi che impiegano come segno distintivo, in luogo della croce rossa, la mezzaluna rossa o il sole e leone rossi su sfondo bianco, questi emblemi sono parimenti concessi nel caso della presente convenzione. Croce Rossa. Persone in prima persona. 24

25 1980 L Iran annunciò l adozione dell emblema della mezzaluna rossa su sfondo bianco, al posto del sole e leone rossi A seguito delle richieste da parte di Israele, di riconoscere la stella di David come emblema aggiuntivo, il movimento della Croce Rossa ha quindi sviluppato un nuovo simbolo: il cristallo rosso, emblema del terzo protocollo, all interno del quale potranno essere inseriti i simboli locali o anche nessun simbolo Anche Israele adotta l emblema del terzo protocollo, rinunciando all uso della Stella di David, conservandolo però per usi interni e utilizzando il cristallo rosso nelle missioni all estero Uso dell emblema L emblema viene utilizzato per due motivi. Uso protettivo È lo scopo fondamentale: in tempo di guerra l emblema è la manifestazione visibile della protezione conferita dalle Convenzioni di Ginevra. È destinato a segnalare ai combattenti che persone (volontari delle Società Nazionali, personale sanitario, delegati del CICR, ecc.); unità sanitarie (ospedali, di pronto soccorso, ecc.) e mezzi di trasporto (via terra, mare e aria) sono protetti dalle Convenzioni di Ginevra e dai loro Protocolli Aggiuntivi. L emblema, usato come segno protettivo, deve essere visibile tra i combattenti. Uso distintivo L uso distintivo dell emblema è destinato ad indicare, in tempo di guerra come di pace, che una persona o un oggetto è collegato al Movimento Internazionale della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. L emblema serve anche per ricordare che queste istituzioni lavorano in conformità ai Principi fondamentali del Movimento Abuso dell emblema Tutti gli Stati hanno l obbligo di adottare misure per prevenire e reprimere in ogni tempo qualsiasi abuso dell emblema. In particolare, devono approvare una legislazione sulla protezione dei simboli della Croce Rossa e della Mezzaluna Rossa. Ogni uso non espressamente autorizzato dalle Convenzioni costituisce abuso grave. I casi che seguono sono esempi tipici: Grave abuso L uso dell emblema della Croce Rossa o della Mezzaluna Rossa in tempo di guerra per proteggere combattenti armati o equipaggiamento militare è considerato un atto di perfidia e un crimine di guerra. Si può citare a titolo di esempio il caso di ambulanze o elicotteri contrassegnati con l emblema e che trasportano combattenti armati, oppure depositi di munizioni mascherati con bandiere di Croce Rossa. Croce Rossa. Persone in prima persona. 25

26 Imitazione Si definisce imitazione l uso di segni che possono essere confusi con l emblema della Croce Rossa o Mezzaluna Rossa (simili ad esempio per forma o colore). Possono essere considerate quali imitazioni anche una croce rossa recante al suo interno un disegno o un altra croce di colore diverso sovrapposta. Uso improprio Comprende l uso dell emblema da parte di gruppi o persone non autorizzate (imprese commerciali, singoli, medici, farmacisti) e da parte di persone che normalmente ne hanno diritto, ma che lo esibiscono per intenti che non sono coerenti con i Principi fondamentali del Movimento (ad esempio, chi lo utilizza per parcheggiare dove non potrebbe). Figura 4.10: Croce rossa Figura 4.11: Mezzaluna rossa Figura 4.12: Cristallo rosso Figura 4.13: Sole e leoni rossi Figura 4.14: Stella di David richiesta da Israele Figura 4.15: Cristallo Rosso con Stella di David Croce Rossa. Persone in prima persona. 26

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