ANALISI SULLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI ALLEVAMENTO BOVINO

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1 ANALISI SULLE PRINCIPALI TIPOLOGIE DI ALLEVAMENTO BOVINO Quanto costa costruire le diverse tipologie di stalla I costi di costruzione delle stalle variano da circa euro/capo per i bovini da ingrasso fino a euro/capo per le vacche da latte, per le quali la variabilità dell investimento è elevata: da a euro/capo. Al momento della scelta bisogna però tener presente che il tipo di stalla influisce pesantemente sui futuri costi di gestione Paolo Rossi, Alessandro Gastaldo L edilizia ha assunto negli ultimi 40 anni un importanza crescente nel comparto agrozootecnico e ha permesso, unitamente al progresso scientifico e tecnologico in altri ambiti coinvolti nella produzione (genetica, alimentazione, igiene, meccanizzazione), il progressivo miglioramento delle tecniche produttive e l aumento del reddito dell azienda agricola. L edilizia zootecnica è tanto più rilevante in una realtà produttiva come quella della Pianura Padana, nella quale i principali comparti produttivi (bovino, suino, avicolo) si sono sviluppati con sistemi di allevamento in regime di stalla e spesso con elevata concentrazione di animali. Per questo cerca di fornire risposte a numerose esigenze, che per semplicità possono essere raggruppate nelle seguenti due categorie. Fabbisogni degli allevatori. Fra questi elenchiamo: miglioramento delle prestazioni produttive degli animali; limitazione delle patologie; adeguata assunzione degli alimenti e dell acqua con limitazione degli sprechi; migliore organizzazione del lavoro e risparmio di manodopera nelle operazioni di stalla; limitazione dei consumi energetici e sfruttamento di risorse energetiche alternative. Imposizioni normative. Riguardano i seguenti aspetti: impatto ambientale; benessere animale; qualità igienico-sanitaria delle produzioni; salute e sicurezza dei lavoratori; assetto urbanistico e paesaggio. A ulteriore testimonianza di quanto sia rilevante l edilizia per il settore zootecnico, è importante ricordare che la stragrande maggioranza delle indicazioni e dei parametri misurabili riportati dalle normative europee sul benessere animale fa riferimento ad aspetti prettamente edilizi (sistemi di stabulazione, superfici minime d allevamento, controllo ambientale dei ricoveri, sistemi per l alimentazione e l abbeverata, tipi di pavimento). Le nuove strutture di allevamento o gli interventi di ristrutturazione di ricoveri esistenti, inoltre, oltre a richiedere investimenti particolarmente impegnativi, che possono incidere in modo rilevante sul bilancio aziendale, condizionano fortemente e per lungo tempo la vita e la produttività degli animali e dell uomo. I ricoveri zootecnici, quindi, rappresentano un mezzo di produzione di straordinaria importanza, che può fare le fortune di un azienda agrozootecnica, ma anche creare molti problemi se la progettazione e la realizzazione non sono state curate da tecnici preparati e aggiornati. È utile ricordare, però, che una buona stalla non può supplire a carenze gravi nella gestione dell allevamento; questa semplice constatazione può essere verificata in molte situazioni reali, quando il management insufficiente vanifica la validità della dotazione strutturale e impiantistica dell azienda, così come è possibile constatare anche l opposto e cioè che una gestione particolarmente curata e attenta riesce a limitare i danni di strutture di allevamento carenti e inefficienti. In sostanza, la qualità delle strutture di allevamento è elemento fondamentale che non si discute, punto di partenza per ogni azienda zootecnica che voglia ottenere reddito dai propri animali, ma poi serve dell altro. Per dirla con una battuta: «Una cosa è la qualità del veicolo, un altra è l abilità del conducente». Elemento certamente determinante nelle scelte in materia di ricoveri zootecnici è il costo di costruzione, ovvero l ammontare dei costi che bisogna sostenere per realizzare l opera a regola d arte, secondo le caratteristiche di progetto, con le dotazioni tecnologiche previste. Proprio il calcolo dei costi di costru- Foto 1 - Stalla per vacche da latte con zona di riposo a cuccette groppa a groppa Foto 2 - Stalla per bovini da rimonta con zona di riposo a lettiera inclinata e zona di alimentazione piana senza lettiera S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/

2 Tabella 1 - Caratteristiche delle stalle per le diverse categorie di bovini Stalla ( 1 ) Capienza Tipologia di stabulazione Gruppi Tipo di sala di mungitura L1A 100 vacche da latte 2 file di cuccette groppa a groppa 2 gruppi in produzione ( capi) autotandem poste L1S 100 vacche da latte 2 file di cuccette groppa a groppa 2 gruppi in produzione ( capi) spina di pesce poste L2S 216 vacche da latte 4 file di cuccette groppa a groppa 2 gruppi in produzione ( capi) spina di pesce a uscita rapida poste L2P 216 vacche da latte 4 file di cuccette groppa a groppa 2 gruppi in produzione ( capi) pettine poste L3P 432 vacche da latte 8 file di cuccette groppa a groppa 4 gruppi in produzione ( capi) pettine poste e 1 gruppo di asciutte (72 capi) L3G 432 vacche da latte 8 file di cuccette groppa a groppa 4 gruppi in produzione ( capi) giostra radiale 24 poste e 1 gruppo di asciutte (72 capi) L4S 128 vacche da latte 2 file di cuccette testa a testa con recuperi 2 gruppi in produzione ( capi) spina di pesce poste ( 2 ) e 1 gruppo di asciutte (24 capi) R1 70 bovini da rimonta 1 fila di box con zona di riposo a lettiera permanente e zona di 4 gruppi (22 manze gravide, 16 manze «vuote», alimentazione piana senza lettiera 20 manzette, 12 vitelle) R2 70 bovini da rimonta 1 fila di box a lettiera inclinata con pendenza anteriore 4 gruppi (22 manze gravide, 16 manze «vuote», 20 manzette, 12 vitelle) R3 70 bovini da rimonta 1 fila di box con zona di riposo a lettiera inclinata con pendenza 4 gruppi (22 manze gravide, 16 manze «vuote», anteriore e zona di alimentazione piana senza lettiera 20 manzette, 12 vitelle) C1 80 vacche da carne + vitelli 1 fila di box con zona di riposo a lettiera inclinata con pendenza 5 gruppi da 16 vacche+vitelli anteriore e zona di alimentazione piana senza lettiera C2 80 vacche da carne + vitelli 2 file di cuccette testa a testa con corsia della paglia-zona vitelli 2 gruppi da 40 vacche+vitelli centrale a lettiera I1 208 vitelloni da ingrasso 2 file di box a pavimento totalmente fessurato con corsie di 26 gruppi da 8 capi smistamento interne I2 208 vitelloni da ingrasso 2 file di box a lettiera inclinata a pendenza posteriore con corsie 26 gruppi da 8 capi di smistamento esterne I3 208 vitelloni da ingrasso 2 file di box a lettiera inclinata a pendenza anteriore e zona di alimentazione piana senza lettiera con corsie di smistamento esterne 26 gruppi da 8 capi ( 1 ) La sigla è così composta: la prima lettera indica il tipo di allevamento (latte, carne, ecc.), mentre il numero indica la tipologia di stabulazione. Per le lattifere, dopo il numero c è un altra lettera che indica il tipo di sala di mungitura. L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala mungitura a giostra. ( 2 ) La zona di mungitura è posta all interno del corpo stalla. zione dei ricoveri zootecnici è il principale obiettivo di un progetto di ricerca condotto dal Crpa di Reggio Emilia, con finanziamento della Regione Emilia-Romagna, nell ambito del Piano stralcio 2003 per la ricerca e la sperimentazione (legge regionale n. 28/98). Il progetto, ancora in corso, prevede la redazione di oltre 40 progetti tipo di strutture d allevamento per i comparti bovino, suino, ovino, caprino, avicolo e cunicolo. In questo articolo si illustrano sinteticamente i risultati del primo anno di attività, che ha riguardato le stalle per i bovini. A ogni bovino la sua stalla Nel comparto bovino sono state esaminate diverse casistiche di allevamento per bovini da latte (BL), bovini da rimonta (BR), bovini da carne (BC) e bovini da ingrasso (BI) e si sono scelte 15 tipologie di stalla, considerate più rappresentative, anche per l aspetto della determinazione dei costi di costruzione (tabella 1). Per le vacche da latte sono stati redatti i progetti di 7 tipologie di stalla, optando per la sola stabulazione libera con zona di riposo a cuccette (foto 1), certamente la soluzione più importante e diffusa, e variando la capienza complessiva delle stalle, l organizzazione interna e la tipologia di sala di mungitura. Per i bovini da rimonta (foto 2) si sono scelti 3 schemi di stalla diversi per tipologia di stabulazione (a lettiera permanente o inclinata soltanto in zona di riposo, a lettiera inclinata su tutta la superficie), uguali per capienza complessiva e per suddivisione dei gruppi di bovini: 12 vitelle dopo lo svezzamento (da 2 a 6 mesi); 20 manzette (da 6 a 12 mesi); 16 manze vuote (da 12 a 20 mesi); 22 manze gravide (da 20 mesi a poco prima del parto). Per l allevamento delle vacche fattrici (linea vacca-vitello) sono state previste 2 tipologie di stalla, una a lettiera inclinata e una a cuccette, entrambe della capienza di 80 vacche con relativi vitelli. Per le stalle da ingrasso, infine, sono stati redatti i progetti di 3 diverse tipologie di stalla (a pavimento fessurato, a lettiera inclinata solo nella zona di riposo, a lettiera inclinata su tutta la superficie), tutte con box collettivi da 8 capi ciascuno e con capienza massima di 208 vitelloni del peso vivo finale di 600 kg. Progettazione dei ricoveri e calcolo dei costi Per ciascuna delle stalle definite è stato redatto il progetto, articolato nei seguenti punti: dimensionamento analitico delle aree (zone di stabulazione, corsie di servizio, zone di movimentazione, zone di mungitura, ecc.) e dei volumi interni, con rappresentazione grafica a mezzo di pianta e sezione tipo; calcoli strutturali relativi alla struttura portante e alle fondazioni dell edificio. Allo scopo si sono assunti una portanza del terreno piuttosto bassa (δt amm = 5 N/cm 2 ), in modo da rendere valido lo schema strutturale per una più vasta gamma di territori, e un sovraccarico accidentale da neve di 1,8 kn/m 2 ; calcolo delle portate di ventilazione e dimensionamento delle superfici ventilanti; calcolo e dimensionamento delle reti fognarie; definizione degli impianti tecnologici e delle attrezzature zootecniche; calcolo delle esigenze di stoccaggio dei reflui, nel rispetto delle norme vigenti nella regione Emilia-Romagna, e progettazione delle opere esterne per il deposito del letame e del liquame (concimaie, vasche, pozzetti di sollevamento). Le caratteristiche costruttive generali delle stalle progettate possono essere così riassunte: fondazioni a plinti di calcestruzzo armato gettati in opera, struttura portante del corpo stalla e del corpo mungitu- 22 S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/2005

3 SIGLE E CATEGORIE Indicazioni per la lettura delle tabelle e dei costi Definizioni delle superfici Superficie coperta (SC). È la superficie coperta all interno dei fabbricati, al netto dei muri perimetrali. Nella stalla BL4S, invece, la superficie coperta è la superficie del tetto in proiezione orizzontale, in quanto le aree coperte dagli sporti laterali sono a tutti gli effetti aree coperte della stalla. Superficie di stabulazione (SS). È la superficie disponibile per la stabulazione degli animali. Lotti della stalla Corpo stalla. È costituito dalle opere edili, dagli impianti e dalle attrezzature relativi alla stalla vera e propria (corpo principale), cioè all insieme delle superfici coperte destinate alla stabulazione degli animali e alle operazioni di foraggiamento. Corpo mungitura. È costituito dalle opere edili, dagli impianti e dalle attrezzature relativi alla zona di mungitura, di norma in edificio separato da quello principale. Nella stalla BL4S la zona di mungitura è compresa all interno del corpo stalla. Opere esterne per stoccaggio deiezioni. Sono costituite dalle opere edili esterne alla stalla, destinate allo stoccaggio dei reflui zootecnici (letame e liquame). Categorie di lavori Scavi e rinterri: scavi di sbancamento, scavi a sezione ampia e a sezione ristretta, compresi rinterri e trasporto dei materiali di risulta. Struttura portante e copertura edifici: opere di fondazione (plinti, travi di collegamento), struttura portante prefabbricata d acciaio e copertura completa. Pavimenti e sistemazione orizzontale: vespai, pavimenti, marciapiedi, piazzali, cuccette, cunette per deiezioni, cordoli in vista, platee, basamenti e solette. Tamponamenti e sistemazione verticale: travi reggimuro, tamponamenti, pareti interne non portanti, architravi, muretti, intonaci, tinteggi, rivestimenti e pareti di concimaie e vasche per liquami. Serramenti: porte, portoni, finestre e reti frangivento. Canalizzazioni, fognature e opere da lattoniere: canali di gronda, pluviali, frontalini, scossaline, converse, tubazioni in PVC, pozzetti di scarico e di ispezione, canali grigliati e fosse di tipo Imhoff. Impianto idrico e di riscaldamento completo di autoclave, tubi di acciaio zincato di tipo Mannesman, valvole di intercettazione, rubinetti erogatori, abbeveratoi automatici, sanitari per bagno, centrale termica, radiatori e termostrisce radianti. Impianto elettrico completo di quadri di comando, linee di alimentazione di motori elettrici, interruttori, punti luce per interno ed esterno e impianto di messa a terra. Impianto di mungitura completo di poste. Impianto di asportazione dei reflui: gruppi propulsori oleodinamici o meccanici, raschiatori a ribaltina completi di asta rigida e guida a U, pompe sommergibili per sollevamento liquame. Attrezzature complete di rastrelliere, cancelli, divisori, battifianchi per cuccette e recinzioni di protezione per vasche liquami e simili. Dall importo complessivo sono sempre escluse le spese tecniche di progettazione e direzione lavori, le spese per allacciamenti idrici ed elettrici e l Iva di legge. Va inoltre sottolineato che, per il comparto bovino da latte, è escluso l eventuale impianto automatico di alimentazione. ra, dove presente, di tipo prefabbricato d acciaio zincato a caldo, a due falde, costituita da pilastri in profilati HE, travi principali a capriata tipo Polanceau o in profilati IPE, arcarecci in profilati IPE, cupolino di aerazione e copertura in pannelli isolanti autoportanti con struttura a sandwich; tamponamenti perimetrali, dove presenti, in blocchi cavi di calcestruzzo leggero colorati e idrorepellenti dello spessore di 0,25 m e tamponamenti ventilanti in tavolame di legno di abete dello spessore di 25 mm; pavimentazioni piene di calcestruzzo nelle corsie di foraggiamento e di servizio, nelle zone di stabulazione e nelle aree esterne (piazzali e marciapiedi); pavimentazione in lastre irregolari di porfido nella sala di mungitura e nell area di attesa; pavimentazione in piastrelle di gres porcellanato nella fossa di mungitura e nei locali di servizio della zona di mungitura; impianto di asportazione delle deiezioni costituito da raschiatori ad asta rigida, completi di gruppi propulsori oleodinamici e di ogni altro accessorio; non sono compresi gli impianti necessari per il trasferimento dei reflui dalle strutture di raccolta temporanea agli stoccaggi; impianto di mungitura costruito secondo le norme ISO, completo di pompa e regolatore del vuoto, pulsatori elettronici, tubazioni del latte e del vuoto, gruppi di mungitura, vasi misuratori, gruppo terminale con pompa del latte, programmatore di lavaggio, poste, cancelli e quant altro necessario al regolare funzionamento; attrezzature di stalla complete per la suddivisione degli animali in gruppi, comprendenti rastrelliere, battifianchi completi di tubo allineatore, cancelli a 3 o a 4 linee di tubi, recinzioni fisse a 3 o a 4 linee di tubi, piantane e piastre a muro, il tutto in profilati d acciaio zincati e con opportuni spazi di fuga per l operatore; concimaie a platea con pareti perimetrali su 3 lati dimensionate per uno stoccaggio minimo di 4 mesi e vasche liquami interrate o fuori terra di calcestruzzo armato gettato in opera dimensionate per uno stoccaggio minimo di 4 mesi (vacche da latte e bovini da rimonta) o 6 mesi (bovini da carne). Sono compresi i pozzetti di sollevamento per liquame posti all esterno dei ricoveri; non sono compresi, invece, eventuali manufatti necessari per il trasferimento del letame alla concimaia. Dopo la realizzazione dei 15 progetti tipo, sono stati calcolati i relativi costi totali di costruzione mediante computo metrico estimativo, scorporandoli in diverse sezioni, sia con riferimento alle singole parti della stalla, sia rispetto alle varie categorie di lavori appositamente codificate. In particolare ogni stalla è stata suddivisa nei seguenti 3 lotti: corpo stalla (corpo principale); corpo mungitura (corpo secondario); opere esterne per stoccaggio reflui. Nel grafico 1 sono illustrate le incidenze percentuali di queste 3 sezioni della stalla nelle 15 tipologie progettate. Il costo totale di costruzione, inoltre, è stato ulteriormente scorporato in 11 categorie di lavori (vedi riquadro in questa pagina): scavi e rinterri; struttura portante e copertura edifici; pavimenti e sistemazione orizzontale; tamponamenti e sistemazione verticale; serramenti; canalizzazioni, fognature e opere da lattoniere; impianto idrico e di riscaldamento; impianto elettrico; impianto e poste di mungitura; impianto di rimozione dei reflui; attrezzature. S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/

4 Grafico 1 - Incidenze percentuali delle tre sezioni della stalla sul costo totale di costruzione (*) Grafico 2 - Costi di costruzione unitari delle stalle (*) Incidenza sul costo totale (%) L1A L1S L2S L2P L3P L3G L4S R1 R2 R3 C1 C2 I1 I2 I3 Stalla Opere esterne stoccaggi o reflui Corpo mungitura Corpo stalla (*) La prima lettera della sigla indica il tipo di allevamento, il numero indica la tipologia di stabulazione e l ultima lettera per le lattifere il tipo di sala di mungitura (vedi tabella 1). L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala di mungitura a giostra. Nelle stalle da latte il costo del corpo mungitura può incidere dal 17 al 30% dei costi totali, mentre le strutture per la gestione dei reflui pesano per l 11-13%. Costo (euro/posto) L1A L1S L2S L2P L3P L3G L4S R1 R2 R3 C1 C2 I1 I2 I3 Per lattifere Per bovini da carne Stalla Per bovini da rimonta Per bovini da ingrasso (*) La prima lettera della sigla indica il tipo di allevamento, il numero indica la tipologia di stabulazione e l ultima lettera per le lattifere il tipo di sala di mungitura (vedi tabella 1). L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala di mungitura a giostra. Il costo delle stalle da latte varia da circa a euro/posto. I computi metrici estimativi sono stati eseguiti con riferimento a un Elenco prezzi unitari (Epu) appositamente allestito e per lo più derivato dal Prezzario regionale per opere e interventi in agricoltura, revisione e aggiornamento 2002, realizzato dal Crpa per conto della Regione Emilia- Romagna. I prezzi delle voci di costo che hanno evidenziato particolari variazioni negli importi unitari in questi ultimi 3 anni sono stati aggiornati. Superfici e costi In tabella 2 sono riassunti i valori di superficie coperta e di superficie di stabulazione delle 15 stalle. Per quanto riguarda la superficie coperta, viene riportato sia il dato riferito al totale della superficie, sia quello relativo al solo corpo stalla; i due valori, ovviamente, sono diversi solo nelle stalle per vacche da latte per la presenza della zona di mungitura. I valori di superficie coperta per capo hanno grande influenza sul costo a capo e sul costo a metro quadro delle stalle, vista la relazione fra costo di costruzione e superficie coperta di un edificio. In linea generale, le stalle che presentano il più basso valore di superficie coperta per capo sono anche quelle che hanno il più basso costo per capo e il più alto Grafico 3 - Andamento del costo di costruzione di stalle per vacche da latte Costo unitario (euro/posto) Numero capi Nelle stalle da latte il costo di costruzione per posto vacca aumenta del 37% passando da una capienza di 400 a una di 100 vacche. costo per 1 m 2 di superficie coperta (tipico esempio la stalla per vitelloni I1 con 2 file di box a pavimento fessurato con corsie di smistamento interne), anche se le cose possono essere complicate dal fatto di avere, nella medesima stalla, superfici a costi unitari molto diversi (ad esempio corpo stalla e corpo mungitura). Di seguito vengono presi in considerazione i costi di costruzione unitari delle diverse stalle, ovvero i costi parametrati al capo (grafico 2), al metro quadro di superficie coperta e al metro quadro di superficie di stabulazione. Stalle per lattifere Le stalle per i bovini da latte progettate (L) evidenziano costi totali per capo variabili da un minimo di circa euro per le stalle più grandi a un massimo di circa euro per quelle più piccole, con differenze molto modeste fra stalle a medesima capienza ma a diversa tipologia di sala di mungitura. Per queste stesse stalle si registrano costi totali per 1 m 2 di superficie coperta totale variabili da 320 a 400 euro, mentre il costo del solo corpo stalla parametrato a 1 m 2 di superficie di stabulazione varia da 316 (stalla L4S con 2 file di cuccette testa a testa e sala di mungitura a spina di pesce poste, esclusa la struttura portante d acciaio e la copertura di competenza della zona di mungitura) a 385 euro. Ovviamente, la riduzione del costo unitario all aumentare della capienza (grafico 3) è principalmente dovuto alla riduzione della superficie unitaria della zona di mungitura, che passa da 2,1 m 2 /capo nella stalla a 2 file di cuccette groppa a groppa con sala autotandem poste (L1A) a 0,7 m 2 /capo nella stalla a 8 file di cuccette groppa a groppa con sala a giostra (L3G) (tabella 2). Questo fatto comporta una notevole diminuzione del costo per capo della zona di mungitura all aumentare della capienza della stalla. Più variegato, invece, è l andamento dei costi unitari parame- 24 S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/2005

5 Tabella 2 - Superficie coperta (SC) e di stabulazione (SS) delle stalle Stalla ( 1 ) SC totale (m 2 /capo) SC solo corpo stalla (m 2 /capo) SS (m 2 /capo) L1A 14,27 12,17 8,44 L1S 14,20 12,17 8,44 L2S 12,50 10,61 8,45 L2P 12,43 10,61 8,45 L3P 11,71 10,61 8,45 L3G 11,31 10,61 8,45 L4S 13,71 12,48 8,39 R1 8,93 8,93 6,10 R2 7,11 7,11 4,40 R3 7,84 7,84 5,12 C1 ( 2 ) 15,77 15,77 9,77 C2 ( 2 ) 14,40 14,40 10,4 I1 4,49 4,49 2,50 I2 5,23 5,23 3,51 I3 5,46 5,46 4,00 ( 1 ) La prima lettera della sigla indica il tipo di allevamento, il numero indica la tipologia di stabulazione e l ultima lettera per le lattifere il tipo di sala di mungitura (vedi tabella 1). L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala di mungitura a giostra. ( 2 ) Superfici riferite alle vacche fattrici senza considerare i vitelli allevati con le madri. Le stalle che presentano il più basso valore di SC per capo sono anche quelle che hanno il più basso costo per capo e il più alto costo per metro quadrato di SC. Tabella 4 - Incidenze percentuali del costo delle diverse opere sul costo totale di costruzione Stalla ( 1 ) scavi e rinterri struttura portante e copertura edifici pavimenti e sistemazione orizzontale tamponamenti e sistemazione verticale Categorie di lavori ( 2 ) serramenti canalizzazioni, fognature e opere da lattoniere impianto idrico e di riscaldamento impianto elettrico impianto di mungitura impianto di asportazione dei reflui L1A 2,47 32,04 15,65 19,98 2,58 4,78 2,18 3,76 9,81 3,13 3,62 L1S 2,45 31,81 15,47 19,81 2,56 4,68 2,16 3,70 10,65 3,11 3,60 L2S 2,38 34,62 15,66 17,29 2,35 3,74 1,80 3,41 10,90 3,57 4,26 L2P 2,36 34,50 15,58 17,02 2,38 3,63 1,74 3,34 11,57 3,59 4,29 L3P 2,46 36,88 16,05 16,10 2,55 3,51 1,47 3,35 8,96 4,08 4,59 L3G 2,46 36,95 15,79 16,09 2,58 3,30 1,35 3,29 9,24 4,22 4,74 L4S 2,29 32,89 16,80 13,49 1,45 4,60 2,73 4,44 13,00 3,29 5,01 R1 3,48 39,18 18,24 19,76 4,81 3,53 0,88 3,17 2,60 4,35 R2 3,10 34,98 19,15 22,69 7,61 3,76 0,67 3,17 1,55 3,32 R3 3,07 35,78 19,28 21,45 7,12 3,53 0,63 3,08 2,62 3,44 C1 3,54 40,71 22,48 17,46 2,79 3,29 0,63 3,04 1,66 4,40 C2 3,80 39,96 18,65 18,84 3,51 3,36 0,59 3,28 3,59 4,43 I1 3,40 29,08 20,90 24,43 4,47 2,98 0,67 2,55 3,92 7,60 I2 3,26 34,36 20,80 19,46 6,81 2,98 0,68 2,44 1,77 7,42 I3 3,40 34,98 20,18 20,26 5,74 2,99 0,67 2,47 1,65 7,66 ( 1 ) La prima lettera della sigla indica il tipo di allevamento, il numero indica la tipologia di stabulazione e l ultima lettera per le lattifere il tipo di sala di mungitura (vedi tabella 1). L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala di mungitura a giostra. ( 2 ) Le diverse categorie di lavori fanno riferimento a quanto riportato nel riquadro di pag. 23. In tutte le stalle da latte la voce più rilevante è: «Struttura portante e copertura edifici», che vale circa 1/3 dell ammontare totale della spesa stimata; le percentuali maggiori si registrano nelle due stalle più grandi. attrezzature Tabella 3 - Costi unitari di costruzione per posto Stalla ( 1 ) Costo totale per posto (euro) Costo totale per m 2 di SC (euro/m 2 ) ( 2 ) Costo corpo stalla per m 2 di SS (eruo/m 2 ) ( 2 ) L1A L1S L2S L2P L3P L3G L4S ( 3 ) R R R C1 ( 4 ) C2 ( 4 ) I I I ( 1 ) La prima lettera della sigla indica il tipo di allevamento, il numero indica la tipologia di stabulazione e l ultima lettera per le lattifere il tipo di sala di mungitura (vedi tabella 1). L = lattifere, R = rimonta, C = linea vacca-vitello, I = ingrasso, A = sala mungitura autotandem, S = sala mungitura a spina di pesce, P = sala mungitura a pettine, G = sala di mungitura a giostra. ( 2 ) SC = superficie coperta, SS = superficie di stabulazione. ( 3 ) Compresa struttura portante d acciaio e copertura di competenza della zona di mungitura. ( 4 ) Superfici riferite alle vacche fattrici senza considerare i vitelli allevati con le madri. Le stalle destinate ai bovini da rimonta mostrano costi totali per capo non molto diversi tra loro, da a euro, e le differenze sono legate alla diversa superficie coperta complessiva. trati alla superficie della zona di mungitura o al numero di poste, con massimirispettivamente per la stalla con 2 file di cuccette testa a testa e sala di mungitura a spina di pesce poste (L4S) (quasi euro/m 2 ) e per la stalla con 2 file di cuccette groppa a groppa, con sala autotandem poste (L1A)(quasi euro/posta). Nelle stalle delle lattifere il corpo stalla incide molto in quelle grandi ma meno in quelle più piccole, dove aumenta considerevolmente l incidenza del corpo mungitura. Le opere esterne per lo stoccaggio dei reflui hanno un incidenza abbastanza costante, poco influenzata dalla capienza della stalla. Relativamente all incidenza percentuale delle diverse opere (grandi categorie di lavori) sul costo di costruzione (tabella 4), in tutte le stalle la voce più rilevante è quella della struttura portante e copertura edifici, che vale circa 1/3 dell ammontare totale della spesa stimata; le percentuali maggiori si registrano nelle due stalle più grandi. La seconda opera in ordine decrescente è la sistemazione verticale (opere in elevazione, tamponamenti, intonaci, ecc.), con incidenze variabili dal 13,5 al 20%. La percentuale minore si registra, ovviamente, nella stalla con 2 file di cuccette testa a testa e sala di mungitura a spina di pesce poste (L4S), in quanto tale soluzione non prevede tamponamenti fissi per il corpo stalla. Fra le opere in elevazione della stalla sono particolarmente rilevanti le travi reggimuro e i tamponamenti laterali, con relativi intonaci e tinteggi; questo porta alla semplice constatazione che l incidenza di questa voce è tanto maggiore quanto minore è la larghezza del fabbricato. Su percentuali leggermente inferiori alla precedente si pone la voce pavimenti e sistemazione orizzontale (vespai, basamenti, massetti, ecc.), che varia fra il 15,5 e il 17% circa. Un altra voce con una forte incidenza sul costo globale di costruzione è quella relativa all impianto di mungitura; essa ha tendenzialmente una percentuale minore nelle stalle più grandi, mentre raggiunge l incidenza maggiore nella stalla con 2 file di cuccette testa a testa e sala di mungitura a spina di pesce poste (L4S). Stalle da rimonta e da carne Le stalle destinate ai bovini da rimonta (R)mostrano costi totali per capo non molto diversi tra loro, da a euro, e le differenze sono chiaramente legate alla diversa superficie coperta complessiva; infatti, il costo per 1 m 2 di superficie coperta mostra un ordine inverso, con il costo minore per la stalla che presenta il costo a capo maggiore (tabella 3). Le stalle per le vacche da carne (C) hanno costi per capo piuttosto alti (ben oltre i euro/capo), anche se bisogna ricor- S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/

6 dare che questo costo unitario è parametrato alle sole vacche, mentre la stalla ospita anche i vitelli allattanti; inoltre si rammenta che in genere questo tipo di allevamento prevede la stabulazione in stalla per un periodo limitato dell anno e che, proprio per questo, si tende ad adottare soluzioni costruttive a basso costo, eventualmente autocostruibili dalle maestranze aziendali, mentre nel nostro caso, per rendere confrontabili i valori, si è optato per strutture analoghe alle altre stalle. In ogni caso il confronto con gli altri ricoveri è interessante e mostra come queste siano le strutture con il più basso costo totale per 1 m 2 di superficie coperta. Tabella 5 - Costi di costruzione per allevamenti da latte compresa la rimonta interna Quota di rimonta (%) (*) Dimensione allevamento Vacche (n.) Bovini da rimonta in stalla (n.): manze mes (n.) manzette 6-12 mesi (n.) vitelle 2-6 mesi (n.) Bovini in stalla Vitelle in box singolo esterno Costo per allevamento (euro) Stalla per vacche Stalla per bovini da rimonta Totale Totale per vacca (*) I costi di costruzione sono calcolati in funzione delle dimensioni dell allevamento, considerando due quote di rimonta. Le strutture per la rimonta interna incidono sul costo totale dal 23 al 3,8%. Stalle da ingrasso Le stalle per i bovini da ingrasso (I), nonostante la notevole diversità delle 3 tipologie progettate, mostrano costi totali per capo praticamente identici (poco meno di euro/capo); la cosa si può spiegare con il fatto che la tipologia più costosa per 1 m 2 di superficie coperta o per 1 m 2 di superficie di stabulazione, cioè quella a fessurato, è anche quella che attribuisce meno superficie per capo. In questo caso, inoltre, si ha un effetto di compensazione sul costo complessivo, nel senso che le stalle che costano di più come edificio (quella I2 a 2 file di box a lettiera inclinata a pendenza posteriore con corsie di smistamento esterne e quella I3 con 2 file di box a lettiera inclinata a pendenza anteriore e zona di alimentazione piana senza lettiera con corsie di smistamento esterne) costano meno come opere esterne per lo stoccaggio dei reflui. Riguardo all incidenza percentuale delle diverse opere (tabella 4), in tutte le stalle la voce più onerosa è quella relativa alla struttura portante e alla copertura edifici, pari mediamente a più di 1/3 dell ammontare del costo totale; nell unico caso in cui l incidenza scende al di sotto del 30% (stalla I1 a 2 file di box a pavimento fessurato con corsie di smistamento esterne) si ha la contemporanea forte incidenza di altre opere che raggiungono il massimo assoluto o quasi (sistemazione orizzontale al 20,9%, sistemazione verticale al 24,43% e attrezzature al 7,6%). La stalla che ha la percentuale maggiore per struttura portante e copertura edifici (stalla per vacche da carne C1 con 1 fila di box con zona di riposo a lettiera inclinata con pendenza anteriore e zona di alimentazione piana senza lettiera) è anche quella che ha la maggiore luce interna dell edificio, pari a circa 20 m. La seconda opera in ordine decrescente è costituita da tamponamenti e sistemazione verticale, con incidenze variabili dal 17,5 al 24,5%. Le percentuali maggiori si registrano nella stalla a fessurato per la presenza delle pareti delle fosse di veicolazione del liquame. Fra le opere in elevazione della stalla sono particolarmente rilevanti le travi reggimuro e i tamponamenti laterali, con relativi intonaci e tinteggi; anche in questo caso si giunge alla conclusione che l incidenza della voce tamponamenti e sistemazione verticale è tanto maggiore quanto minore è la larghezza del fabbricato e infatti la stalla per bovini da rimonta (R2) con 1 fila di box, a lettiera inclinata con pendenza anteriore, con quasi il 23% di incidenza, è quella con la minore larghezza fra tutte quelle progettate. Un discorso del tutto analogo vale per la voce serramenti, che incide in modo rilevante nelle stalle a minore larghezza interna e molto meno nelle grandi stalle; un altro motivo della bassa incidenza dei serramenti nelle stalle per vacche da carne è il fatto che in queste sono state previste reti frangivento al posto delle tradizionali finestre. La voce pavimenti e sistemazione orizzontale varia dal 18 al 22,5% circa; in questo caso ha grande influenza l entità dei vespai, particolarmente elevata nelle stalle a lettiera inclinata. Un altra voce con una forte incidenza sul costo globale di costruzione del corpo stalla è quella relativa alle attrezzature; essa è tendenzialmente bassa nelle stalle per rimonta o vacche fattrici (3,3-4,4%) e su valori elevati nelle stalle per vitelloni (7,4-7,6%). In quest ultimo caso, ovviamente, gioca un ruolo fondamentale la suddivisione degli animali in tanti piccoli gruppi, con moltiplicazione dei divisori metallici e dei cancelli necessari a delimitare i box. Tutte le rimanenti categorie di lavori mostrano incidenze abbastanza ridotte, fatta salva la voce impianto movimentazione reflui, che nei casi delle stalle I1 da ingrasso con 1 fila di box a pavimento fessurato con corsie di smistamento interne e delle stalle per vacche da carne C2 con 2 file di cuccette testa a testa con corsia della paglia e zona vitelli centrale a lettiera raggiunge quasi il 4% del costo totale. Da notare che la voce scavi e rinterri ha un incidenza abbastanza costante in tutte le stalle esaminate e lo stesso si può dire per le voci relative agli impianti idrico ed elettrico e alle fognature. Costi di allevamenti da latte Allo scopo di definire il costo di costruzione di allevamenti completi da latte sono stati dimensionati degli allevamenti tipo, con differenti parametri produttivi e con diversa capienza complessiva. In particolare si è partiti dalle dimensioni delle stalle da vacche progettate e da quelle capienze si è calcolato il numero totale di capi della mandria in due ipotesi: quota di rimonta del 24%; quota di rimonta del 18%. Le consistenze dei 3 allevamenti nelle due ipotesi sono riportati in tabella 5. Per il calcolo del costo complessivo di costruzione delle stalle necessarie per ospitare le diverse mandrie, nell ipotesi che tutte le strutture debbano essere costruite ex novo, si applicano i costi unitari delle stalle per vacche da latte e quelli delle stalle per bovini da rimonta, opportunamente adattati alla dimensione della mandria e al fatto che si ottengono delle «economie» nella costruzione delle opere esterne per lo stoccaggio dei reflui. I costi complessivi calcolati per le 6 differenti situazioni impostate sono riassunti. Con riferimento alla singola vacca della mandria, i costi di costruzione variano da un minimo di circa euro, nel caso dell allevamento più grande con la più bassa quota di rimonta, a un massimo di circa euro per l allevamento più piccolo con la quota di rimonta maggiore. Le stalle per la rimonta incidono sul costo totale per una quota variabile dal 23 al 38%, con i valori più alti negli allevamenti a maggiore capienza. Paolo Rossi, Alessandro Gastaldo Centro ricerche produzioni animali Reggio Emilia p.rossi@crpa.it La bibliografia verrà pubblicata negli estratti. 26 S UPPLEMENTO A L INFORMATORE AGRARIO 39/2005

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