Di Carlo Bazzocchi, Andrea Asirelli e Stefano Tellarini

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1 home >> schede tecniche colturali di sintesi >> Patata Patata Introduzione Di Carlo Bazzocchi, Andrea Asirelli e Stefano Tellarini Come tutte le colture rincalzate, la patata è considerata una di quelle colture in cui il passaggio alla gestione biologica è ritenuto più facile, anche in virtù del possibile controllo parassitario con i prodotti fitosanitari a disposizione, ma l'agricoltura biologica è un'agricoltura di prevenzione che opera soprattutto nel miglioramento della fertilità del terreno, al fine di contenere, ridurre o eliminare i problemi di coltivazione. La "ri-"sistemazione" del terreno, finalizzata alla riduzione dei ristagni idrici; le rotazioni, per il contenimento delle malerbe e dei parassiti ed il miglioramento del contenuto della sostanza organica, sono pratiche agronomiche essenziali per una corretta e più facile produzione. LA COLTIVAZIONE DELLA PATATA Rotazione La patata è una cultura estremamente importante, insieme al pomodoro da industria per le aziende biologiche negli areali della pianura padana. Diventa un cardine nelle rotazioni estensive con cereali, medica e proto-oleaginose ed anche su rotazioni più intensive incentrate su cucurbitacee (soprattutto melone ma anche zucchino e zucca) fagiolino, cipolla e con sovesci, fino ad essere presenti nelle rotazioni ultraintensive di piccole aziende orticole. Se la patata è importante per le rotazioni anche le rotazioni sono importanti per la patata in funzione dell'ottenimento di un letto di semina pulito, di una bassa pressione di elateridi e di una ritardata infestazione della prima generazione di dorifora. In determinate condizioni può essere assolutamente opportuno, per l'ottimizzazione della coltura della patata, un inserimento nella rotazione di colture da sovescio, se

2 autunno-primaverile con leguminose, crucifere e cerealicole, se estivo con grano saraceno, sudanese o miglio.. Principali fattori limitanti la produzione Nella coltivazione della patata i principali fattori limitanti la coltura sono: le malerbe gli elateridi. La dorifora Il contenimento delle malerbe e degli elateridi può essere efficace, ovviamente, operando una corretta gestione agronomica, quali rotazioni, lavorazioni del terreno, sovesci, irrigazioni, etc. La dorifora richiede l'utilizzo di prodotti antiparassitari che solo negli ultimi anni sono stati autorizzati in agricoltura biologica in Italia. Preparazione del letto di semina e semina In agricoltura biologica si preferiscono, quando possibile, lavorazioni superficiali, che possano rispettare la fertilità del terreno. Per tanto sono consigliate lavorazioni che non superano i cm di profondità. E' ovvio che se il terreno soffre di ristagno è consigliata una ripuntatura a profondità superiori, tale da permettere un buon drenaggio dell'acqua. E' buona pratica ricorrere alla "falsa semina", eventualmente anche ripetuta, per avere un miglior controllo delle malerbe soprattutto nella fase iniziale di germogliamento della patata. Tale pratica consiste nella preparazione del letto di semina, fare germogliare le piante infestanti e ripassare superficialmente con attrezzatura meccanica per distruggere quanto nato sul campo e poi procedere alla normale semina dei tuberi. Il sesto di semina è ovviamente determinato dalla macchina rincalzatrice reperibile dall'azienda, utilizzata anche per il controllo delle malerbe. La distanza da fila a fila varia normalmente fra cm ed i tuberi sono posti sulla fila a cm. La densità pertanto prevede 5-6 tuberi interi o 6-7 porzioni di tubero a metro quadrato. E' tradizione e consigliato il trapianto dei tuberi in luna calante (luna nuova) o secondo il ritmo siderale, seguito dai biodinamici, in luna discendente.

3 Sulla fila fin tanto che la pianta non ha coperto l'intera superficie, è possibile utilizzare l'erpice strigliatore, attrezzatura meccanica di recente introduzione, in grado di contrastare le malerbe pur rispettando la coltura. Concimazione La valutazione della dotazione di elementi nutritivi nel terreno di coltivazione ci permette di individuare gli apporti di concimanti necessari per la coltura della patata. In agricoltura biologica si prediligono gli ammendanti, per migliorare il contenuto di sostanza organica e la fertilità. Non è ovviamente escluso un eventuale utilizzo di concimi previsti dal Regolamento dell'agricoltura biologica, normalmente interrati alla lavorazione del terreno in presemina. L'azoto è l'elemento che maggiormente influenza, oltre che le rese, la qualità della produzione. Esso favorisce infatti lo sviluppo di tuberi grossi, influisce sulla concentrazione degli zuccheri riduttori e sulla presenza di sostanza secca all'interno del tubero e modifica, inoltre, il colore di alcuni prodotti trasformati (chips). Facilita lo sviluppo della coltura soprattutto quando la pianta è giovane, aumentando la superficie fogliare e ritardando, insieme al potassio, la senescenza delle foglie. Somministrazioni eccessive e tardive provocano un allungamento del ciclo vegetativo, con gravi ritardi nell'epoca di raccolta, inoltre incidono negativamente sul contenuto di sostanza secca nei tuberi; inoltre inducono nelle piante una maggiore su scettibilità nei confronti delle malattie crittogamiche e favoriscono la produzione di tuberi deformati. E' però vero che se il terreno è ben dotato di sostanza organica, le lavorazioni meccaniche effettuate per il contenimento delle malerbe, sono in grado di poter mineralizzare, e pertanto rendere disponibile alla coltura, sufficienti quantità di quest'elemento nutritivo. Il potassio è l'elemento maggiormente assorbito e interviene direttamente nei processi metabolici della pianta, influenzando la for mazione e la traslocazione dei prodotti di riserva. Insieme al fosforo concorre al rafforzamento dei tessuti meccanici della pianta. Di serbo Il controllo delle malerbe può essere fatto solo con mezzi meccanici o fisici (pirodiserbo), non è possibile in agricoltura biologica ricorrere ad alcun altro mezzo. Per tanto il controllo delle malerbe è affidato, come espresso precedentemente, dall'azione di macchine quali: erpici-strigliatori e rincalzatori oltre ad una corretta gestione dell'azienda nel contenimento generale delle malerbe.

4 Ultimamente si stanno diffondendo pratiche di controllo mediante l'utilizzo di pacciamatura, soprattutto biodegradabile di origine cellulosica o amidacea. Difesa fitosanitaria Tracheomocosi (Verticillium dahaliae, V. albo-atrum e Fusarium oxysporum) La rotazione delle colture è sicuramente la miglior prevenzione su questo tipo di fungo tellurico. La sanità e soprattutto integrità del materiale di propagazione riducono i danni che questo patogeno può provocare alla patata. L'umidità e terreni poco drenanti favoriscono l'insorgere della malattia. Esistono in commercio miscele di microrganismi antagonisti dei funghi patogeni tellurici (Gliocladium virens, Trichoderma hamatum, Streptomyces sp, Pseudomonas putrida) in grado di fornire risultati incoraggianti. Peronospora (Phytophthora infestans) La prevenzione imperniata sull'utilizzo di materiale di propagazione sano ed il successivo impianto su terreni che non sono stati coltivati negli anni precedenti con altre solanacee, è buona pratica agronomica. L'infestazione primaria, poco appariscente prende avvio dagli elementi di conservazione del fungo presenti sia nei tuberi-seme sia sui residui della vegetazione precedente. Ovviamente piante troppo vigorose, molte volte derivanti da concimazioni troppo ricche di azoto, predispongono la coltura all'attacco di questo patogeno. Questa patologia è sensibile per quanto riguarda i prodotti dell'allegato 2-B soprattutto al rame, e pertanto è il prodotto più utilizzato in agricoltura biologica, inoltre possono essere utilizzati più come coformulanti che come antiparassitari veri e propri: la propoli ed i sali di potassio. Data la difformità e la non titolazione dei prodotti commerciali è impossibile fornire dosaggi precisi. Alcune indicazioni potrebbero essere le seguenti (per 100 litri di acqua): - prodotti a base di propoli 0,8-1 l/ha. di sol. idro-alcoolica al 20%; - sali di potassio (sapone) 2 l o kg/ha.

5 L'azione del rame è preventiva. Dopo ogni pioggia o rugiada o elevata umidità è necessario intervenire con un trattamento, tanto che nelle zone particolarmente umide o piovose si eseguono trattamenti a calendario a distanza di 7-10 giorni l'uno dall'altro. I prodotti a base di rame hanno dimostrato maggiore efficacia utilizzati prima dell'evento piovoso piuttosto che dopo, purché non sia superata la soglia di ml. di pioggia. Afidi in genere ( Myzus persicae, Macrosiphum euphorbiae, Aphis nasturtii, Aulacorthum solani, Aphis fabae ) L'afide è raramente un problema per la coltivazione della patata, infatti lo sviluppo di questi insetti avviene quando sono presenti nell'ambiente coccinellidi o altri predatori o parassiti in grado di controllarli. In caso forte attacco ed in assenza di insetti utili, si può ricorrere a trattamenti con piretro alla dose di 800 g/ha per un prodotto al 4% di p.a. con eventualmente aggiunta di olio minerale estivo: da 4 kg/ha; sono preferibili i trattamenti nelle ore successive al tramonto. Tale trattamento è in grado di aiutare il controllo della dorifora. Se l'infestazione non è molto alta od estesa, lavaggi con sali di potassio, saponi molli, alle dosi consigliate dall'etichetta, possono contenere la popolazione. Tali lavaggi, che rispettano maggiormente l'entomofauna utile, è consigliabile effettuarli la mattina presto; eventualmente ripetuti dopo pochi giorni. Elateridi (Agriotes lineatus, A. Litigiosus Rossi, A. Obscurus, A. Sputator) Non fare seguire la patata ad un prato o ad una coltura poliennale o ad altra coltura che abbia subito evidenti danni da elateridi. Evitare terreni in cui l'umidità sia permanente anche in estate, soprattutto a livello dei tuberi, ovviamente i terreni mal irrigati sono maggiormente predisposti all'attacco di quest'insetto: sono da evitare forti e ristagnati bagnature. In caso di attacco precoce ridurre le irrigazioni può spingere l'insetto verso zone più profonde ed umide, pertanto evitare irrigazioni vicino alla raccolta, che possono favorirne la risalita. Gli attacchi nei terreni non irrigati si verificano prevalentemente in primavera od in autunno perché questi insetti nelle altre stagioni, migrano negli strati più profondi del terreno per ripararsi dal freddo e dalla siccità.

6 Per ridurre eventuali danni è consigliata, in primavera, la raccolta anticipata per quelle patate di tipo "novelle o primaticce". Efficacia nel contenimento di quest'insetto è attribuita al panello di ricino. Di recente sperimentazione è l'utilizzo di Beauveria bassiana, un fungo entomo-patogeno, di cui sono in commercio prodotti fitosanitari. Dorifora ( Leptinotarsa decemlineata ) Alla raccolta un danno sulla pianta del 20-25% di apparato fogliare mancante a causa della dorifora non riduce la produzione, perciò non è necessario trattare l'insetto. L'imenottero parassitoide utilizzato nel nuovo continente in lotta biologica non è efficace nei nostri climi. La lotta microbiologica è imperniata sull'utilizzo del Bacillus thuringiensis, sottospecie tenebrionis alla dose di 3 kg/ha e sottospecie Kurstaki ceppo EG alla dose di 1,5-2 l/ha. Tali prodotti esplicano la loro efficacia specialmente sulle larve giovanili di 1 e 2 età, riducendosi drasticamente sulle larve mature e sugli adulti. Per queste caratteristiche dei precedenti Bacillus è consigliato intervenire alla schiusura delle uova o sulle larve agli stadi giovanili e ripetere il trattamento a distanza di 4-6 giorni. Il rame utilizzato per il controllo della peronospora pare renda meno appetibile la pianta alla dorifora. La migliore efficacia è data dal Rotenone (p.a. 6%) dose circa 2 kg o l/ha addizionato all'olio estivo 1 l/ha. Il piretro pur rimanendo un prodotto efficace esplica la sua azione per in periodo limitato, 1-2 giorni; sono necessari perciò tanti trattamenti ripetuti da renderlo sconsigliabile nel periodo estivo. I prodotti a base di Neem, p.a.. azadiractina, alla dose di etichetta dei vari prodotti commerciali hanno dimostrato efficacia nel contenimento di tale insetto e pertanto possono costituire un'alternativa. Vale la pena ricordare alcune macchine macchina trainate o portate che aspirano gli insetti dalla coltura senza danneggiarla. La scelta varietale

7 La scelta ricade, soprattutto visti i principali fattori limitanti della coltura, su varietà di veloce copertura del suolo, di adattamento ad una fertilizzazione organica e di precoce raccolta, al fine di anticipare gli attacchi degli elateridi oltre ad una maggior tolleranza alle avversità. Per gli areali della pianura padana hanno trovato diffusione nelle realtà biologiche le varietà: Agata, Ambra, Primura. In terreni dove la presenza di elateridi può ritenersi limitata è possibile coltivare varietà medio-tardive anche a buccia rossa, fra le altre riportiamo alcune caratteristiche varietali: KENNEBEC Patata a pasta bianca. Varietà semi-precoce di origine canadese con tuberi grossi e tondeggianti. Adatta per trasformazione industriale. Negli ambienti montani, in assenza di acqua è consigliabile l'impianto di questa vecchia e rustica cultivar. AGATA Patata a pasta gialla. Varietà precoce, produttiva ed a buccia liscia. Presenta resistenza alla raccolta meccanica. Adatta per terreni di medio impasto ed argillosi. Poca sostanza secca. Sensibile alla peronospora. La conservabilità senza antigermoglianti chimici è scarsa. La polpa dal punto di vista culinario è abbastanza soda. AMBRA Patata a pasta gialla. Varietà che si sta dimostrando interessante per la coltivazione in biologico, è medio-precoce. Liscia. Produttiva. La conservabilità senza antigermoglianti chimici è ottima: caratteristica molto interessante per il biologico. La polpa dal punto di vista culinario è abbastanza soda. MONALISA Patata a pasta gialla. Varietà medio-precoce adatta per raccolta meccanica e con buona conservabilità. Sensibile alla virosi PVY-NTN. LISETA Patata a pasta gialla. Varietà a maturazione media; buona regolarità, adatta per terreni di medio-impasto; media attitudine alla conservabilità. Sensibile alla peronospora sul

8 cespo, ma non sui tuberi. KURODA Tra quelle a buccia rossa è una delle migliori, presenta tuberi uniformi. E' una varietà tardiva adatta alla trasformazione industriale, ha molta sostanza secca. Sensibile alla scabbia, tollera la peronospora (foglia: media, tuberi: buona). Commercializzazione Il prodotto patata "biologica", quello che ha trascorso il periodo opportuno per potersi fregiare di tale indicazione commerciale, è molto richiesto dal mercato sia del fresco sia per l'industria di trasformazione, mentre difficilmente trova sbocchi commerciali nella filiera del biologico il prodotto in "conversione". I prezzi alla produzione negli ultimi anni non sono mai scesi sotto ¼ di /kg circa cent. /kg. indietro HOME avanti

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