Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l applicazione l F.A.C.S.

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1 Università degli Studi di Trieste Dottorato di ricerca in medicina materno infantile, pediatria dello sviluppo e dell educazione, educazione, perinatologia XIX ciclo Dott.ssa Vanessa Greco Analisi della comunicazione tra pediatra e madre attraverso l applicazione l del metodo F.A.C.S. di P. Ekman e W.V. Friesen

2 Il progetto di ricerca OBIETTIVI DELLA RICERCA: 1. Analizzare il linguaggio non verbale nel rapporto pediatra e madre correlato al vissuto emozionale di entrambi 2. Esaminare le differenze nella comunicazione determinate dalla variabile pediatra maschio/pediatra femmina 3. Esaminare le varianti nella comunicazione determinate dalla variabile pediatri giovani e pediatri esperti

3 Metodologia della ricerca 1. Decodificazione dell espressione espressione facciale e delle emozioni del pediatra e della madre del bambino durante la visita mediante il metodo F.A.C.S. 2. Utilizzo di due videocamere al fine di registrare simultaneamente le espressioni facciali di entrambi i soggetti presenti nell ambulatorio 3. L analisi mediante il F.A.C.S. avverrà 3 volte: entrata della madre e del bambino in ambulatorio comunicazione dell esito esito della visita effettuata uscita della madre e del bambino dall ambulatorio ambulatorio

4 Schema di analisi delle riprese mediante il F.A.C.S. Totale delle visite: 22 1 per ciascuna sede ambulatoriale presente nella Regione Friuli Venezia Giulia 3 analisi facs per la madre e 3 per il pediatra 6 facs per ogni visita 22 X 6 = 132 facs SOGGETTI: 8 pediatri esperti maschi 8 pediatre esperte femmine 6 specializzandi in pediatria presso il Burlo Garofalo di Trieste (2 maschi e 4 femmine)

5 Il Facial Action Coding System di P. Ekman e W.V. Friesen È un sistema di codifica che si basa sull identificazione e la misurazione di unità visibili di comportamento facciale Ogni movimento facciale singolarmente riproducibile e individuabile visivamente è stato indicato come AU (Action Unit): 44 AU relative ai movimenti del volto 14 AU che rendono conto dei cambiamenti nella direzione dello sguardo e nell orientamento della testa

6 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 1 Sollevare l interno della fronte Frontalis, Pars medialis 2 Sollevare l esterno della fronte Frontalis, Pars lateralis 4 Avvicinare e abbassare le sopracciglia Depressor Glabellae, Corrugator supercilii, Depressor supercilii 5 Sollevare le palpebre superiori Levator Palpebrae Superioris 6 Sollevare le guance Orbicularis Oculi, Pars Orbitalis 7 Serrare le palpebre Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis

7 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 8 Le labbra l una contro l altra Orbicularis Oris 9 Corrugare il naso Levator Labii Superioris Alaquae Nasi 10 Innalzare il labbro superiore Levator Labii Superioris 11 Depressore della piega nasolabiale Levator anguli Oris (a.k.a. Caninus) 12 Innalzare gli angoli delle labbra Zygomaticus major 13 Gonfiare le guance (guance prominenti) Zygomaticus minor

8 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 14 Fossette Buccinator 15 Depressore degli angoli delle labbra Depressor anguli oris (a.k.a. Triangularis) 16 Depressore del labbro inferiore Depressor labii inferioris 17 Sollevare il mento Mentalis 18 Corrugare le labbra Incisivii Labii Superrioris and Incisivii Labii Inferioris AD 19 Esibizione della lingua

9 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 20 Tendere le labbra Risorius w/platysma 21 Tensore del collo 22 Protendere le labbra (bocca ventosa) Orbicularis Oris 23 Labbra tese Orbicularis Oris 24 Compressore delle labbra Orbicularis Oris 25 Separa le labbra Depressor Labii inferioris or Relaxation of Mentalis or Orbicularis Oris

10 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 26 Abbassare la mascella Masseter; Temporal and Internal Pterygoid Relaxed 27 Stiramento delle labbra Pterygoids, Digastric 28 Risucchio delle labbra Orbicularis Oris AD 29 Protrusione della mascella AD 30 Spostamento laterale della mascella 31 Tenere la mascella serrata/stretta

11 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio AD 32 Mordere il labbro AD 33 Sbuffare AD 34 Gonfiare le guance AD 35 Succhiare le guance AD 36 Spingere la lingua contro la guancia AD 37 Passarsi la lingua sulle labbra

12 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 38 Dilatare le narici Nasalis; Pars Alaris 39 Comprimere le narici Nasalis; Pars transversa and depressor septi nasi 41 Caduta delle palpebre Relaxation of levator palpebrae superioris 42 Tenere le palpebre a fessura Orbicularis oculi 43 Occhi Chiusi Relaxation of Levator Palpebrae Superioris; Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis 44 Stabismo Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis

13 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 45 Lampeggio (battito delle sopracciglia) Relaxation of Levator Palpebrae Superioris; Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis 46 Sbattere le palpebre (ammiccamento) Relaxation of Levator Palpebrae Superioris; Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis 51 La testa girata verso sinistra 52 La testa girata verso destra 53 Testa volta verso l alto 54 Testa volta verso il basso

14 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 55 La testa inclinata a sinistra 56 La testa inclinata a destra 57 La testa rivolta in avanti 58 La testa volta all indietro 61 Gli occhi girano a sinistra 62 Gli occhi girano a destra

15 Gli esempi di AU con l indicazione dei muscoli coinvolti in ogni movimento descritto AU Descrizione Muscolo facciale Immagine di esempio 63 Occhi in su 64 Occhi in giù 65 Occhi sbarrati 66 Occhi incrociati

16 Codici dei movimenti della testa Codice M55 + Au14 M56 + Au14 M57 + Au 17 + Au24 Descrizione Testa inclinata a sinistra In M55 l inizio della Au 14 (fossette) è immediatamente preceduta o accompagnata dall inclinazione della testa a sinistra. Testa inclinata a destra In M56 l inizio della Au 14 (fossette) è immediatamente preceduta o accompagnata dall inclinazione della testa a destra. Testa in avanti In M57 l inizio di Au17 (solleva il mento) + Au24 (pressione delle labbra) è immediatamente preceduto, accompagnato o seguito da uno spostamento della testa in avanti Immagine di esempio

17 Codice M59 + Au17 +Au24 M60 M83 + Au14 Codici dei movimenti della testa Descrizione Immagine di esempio Annuire. In M59 l inizio di Au17 (solleva il mento) + Au24 (pressione delle labbra) è immediatamente preceduto, accompagnato o seguito da uno scuotimento della testa da su in giù. Scuotimento della testa da una parte all altra In M60 l inizio di Au17 + Au24 è immediatamente preceduto, accompagnato o seguito da uno scuotimento della testa da parte a parte. La testa viene sollevata, girata o scossa da destra a sinistra In M83 l inizio di un movimento simmetrico di Au14 (fossette) è immediatamente preceduto e accompagnato dal movimento della testa che viene sollevata, girata o scossa da destra a sinistra. Altri codici in questo gruppo sono M55, M56, M61, M62, M68 e M69.

18 Codici dei movimenti degli occhi Codice Descrizione Immagine di esempio M61 + Au14 M62 + Au14 M68 + Au4, Au5, Au7 o Au14 Occhi girati a sinistra In M61 l inizio di Au14 (fossette) è immediatamente preceduto, accompagnato o seguito da un movimento degli occhi verso sinistra. Occhi girati a destra In M62 l inizio di Au14 (fossette) è immediatamente preceduto, accompagnato o seguito da un movimento degli occhi verso destra. Gli occhi si muovono in su e di lato e tornano giù con un movimento continuo. M69 + Au4, Au5, Au7 o Au14 Presenza di un movimento degli occhi o della testa che si rivolgono ad un altra persona coinvolta nella conversazione.

19 Codici dei grossi movimenti del corpo Codici Descrizione Sniffare Parlare Oscillare Masticare Sollevare le spalle Scuotere la testa all indietro e in avanti Annuire Spalancare gli occhi Spalancare gli occhi parzialmente

20 UPPER FACE ACTION UNITS Frontalis, Pars Medialis Frontalis, Pars Lateralis Orbicularis Oculi, Pars Orbitalis Depressor Glabellae, Corrugator supercillii, depressor supercilii Orbicularis Oculi, Pars Palpebralis

21 LOWER FACE ACTION UNITS UP/DOWN ACTIONS Levator Labii Superipris Alaquae Nasi Levator Labii Superioris Depressor anguli oris - Triangularis Depressor labii inferioris Mentalis

22 LOWER FACE ACTION UNITS HORIZONTAL ACTIONS Risorius/Platysma Buccinator

23 LOWER FACE ACTION UNITS OBLIQUE ACTIONS Zygomaticus minor Levator anguli Oris - Caninus Zygomaticus major

24 LOWER FACE ACTION UNITS ORBITAL ACTIONS Orbicularis Oris Orbicularis Oris Incisivii Labii Superioris and Incisivii Labii Inferioris

25 LA NOMENCLATURA DEI MUSCOLI DEL VOLTO

26 GLI UNDICI MUSCOLI CHIAVE DELL ESPRESSIONE FACCIALE 1. Orbicularis oculi 2. Levator palpebrae 3. Levator labii superioris 4. Zigomatico maggiore 5. Risorius/Platysma 6. Frontalis 7. Orbicularis oris 8. Corrugator 9. Triangularis 10. Depressor labii inferioris 11. Mentalis

27 Sorpresa Collera Paura Disgusto Felicità Emozioni di base Tristezza Sono universali (condivide da tutte le culture) Se sono sincere solitamente sono simmetriche Tutte le altre azioni compiute con il volto sono emozioni secondarie o non-emozioni (atti che regolano l interazione verbale, commenti sulla comunicazione, messaggi volontari) L espressione delle emozioni, nella nostra cultura, ci induce ad inibire l esibizione delle emozioni negative e ad esaltare quelle degli stati d animo positivi Le espressioni emotive si esprimono in modo più intenso e, a volte, esclusivo in situazioni sociali

28 Importante è la loro collocazione rispetto al discorso (se ad esempio la mimica della collera si presenta dopo che si sono dette parole di minaccia è verosimilmente fasulla). Se sono genuine hanno un tempo di attacco e di stacco (quanto ci mettono a comparire e scomparire); non ci sono regole fisse, se non per la sorpresa, in cui i tempi devono essere brevissimi perché sia sincera. Emozioni di base Micro espressioni (espressioni complete, ma brevissime) Espressioni soffocate (espressioni parziali che durano più a lungo delle microespressioni)

29 ASIMMETRIA Paura Asimmetrica nel lato inferiore sin. Collera Asimmetrica nel lato inferiore sin. Felicità Asimmetrica nel lato inferiore destro La parte sinistra del volto esprime in modo più intenso le emozioni; perciò, il volto può risultare asimmetrico. Se tentiamo di camuffare l espressione di una certa emozione con un altra espressione la più genuina mostrerà una maggiore accentuazione nel lato sinistro. Le espressioni prodotte involontariamente sono più asimmetriche di quelle prodotte volontariamente.

30 LE ESPRESSIONI EMOZIONALI DEL VOLTO SORPRESA RABBIA FELICITÀ

31 LE ESPRESSIONI EMOZIONALI DEL VOLTO PAURA TRISTEZZA DISGUSTO

32 SORPRESA Le combinazioni: AU1+AU2+AU5B+AU26 AU1+AU2+AU5B+AU27 AU1+AU2+AU5B AU1+AU2+AU26 AU1+AU2+AU27 AU5B+AU26 AU5B+AU27 I tratti caratteristici della sorpresa sono: La pelle sotto le sopracciglia è tirata Delle pieghe orizzontali attraversano l intera fronte Gli occhi sono aperti; le palpebre superiori sono sollevate e le inferiori abbassate Il bianco degli occhi la sclera è visibile sopra l iride e spesso anche sotto Le sopracciglia sono sollevate, così da apparire curvate e più in alto Il mento è abbassato aprendo così le labbra e rendendo parzialmente visibili i denti La bocca non è né tesa né tirata

33 RABBIA Le combinazioni: Oppure tutte queste senza 4/5/7/10 I tratti caratteristici della rabbia sono: Le sopracciglia sono abbassate e unite Delle pieghe verticali appaiono fra le sopracciglia Le palpebre inferiori sono tese e possono o non essere sollevate Le palpebre superiori sono tese e possono o non essere abbassate dall azione azione delle sopracciglia Gli occhi hanno un espressione dura e fissa e possono apparire sporgenti Le labbra possono mostrarsi in due pose: premute strettamente l una l contro l altra l con gli angoli tirati verso l esterno l e abbassati; oppure aperte assumendo una forma squadrata mentre l individuo grida Le narici possono essere dilatate, ma questo non è un atteggiamento esclusivo della collera, perché possiamo osservarlo anche nella tristezza Se la collera è mostrata solo in una o due aree del volto il suo significato diventa ambiguo

34 Le combinazioni: FELICITÀ I tratti caratteristici della felicità sono: L espressione di felicità si mostra sulla parte inferiore del volto e sulle palpebre inferiori Gli angoli delle labbra sono tirati indietro e verso l alto La bocca può o non essere aperta, con l esposizione o meno dei denti La piega naso labiale diventa più marcata o visibile Le guance sono sollevate Sotto le palpebre inferiori si possono osservare delle pieghe; inoltre le palpebre possono essere sollevate, ma non tese A lato degli occhi possono comparire le «zampe di gallina» AU6+AU12 AU6 Au12C/D

35 È unico fra le espressioni del viso, perché mentre le altre mimiche emotive richiedono l azione coordinata di più muscoli, per mostrare gioia basta muovere un solo muscolo che produce il sorriso (Au12 innalzare gli angoli delle labbra zygomaticus major). Sono numerose le emozioni positive segnalate dal sorriso: gioia, piacere fisico o sensoriale, soddisfazione, divertimento, ecc. Ma si sorride anche quando si è infelici o intimoriti. SORRISO L elemento comune a quasi tutti i sorrisi è il cambiamento d aspetto prodotto dal muscolo zigomatico maggiore: quando si contrae, solleva gli angoli della bocca, stira le labbra, solleva le gote, rigonfiando la pelle sotto gli occhi e provocando le «zampe di gallina». È il segnale che più spesso è usato per dissimulare un emozione o per dimostrare una piacevolezza che non si prova.

36 Sorriso sentito Le labbra sono tese e sollevate agli angoli, si notano «borse» sotto gli occhi, occhi lucidi e «zampe di gallina».. Gli zigomi appaiono più «liftati». Sorriso di circostanza È esibito quando si vuole simulare piacevolezza. I muscoli sono piùp atonici.

37 Sorriso nervoso La persona cerca di dissimulare la paura; spesso gli angoli delle e labbra sono stirati orizzontalmente, verso gli orecchi, così le labbra assumono una forma rettangolare o sono atteggiamenti simili ad una smorfia. Le sopracciglia sono sollevate e unite, gli occhi «sbarrati». Sorriso triste Il sorriso è spesso accennato e gli occhi e le sopracciglia hanno l espressionel di tristezza.

38 Sorriso beffardo È un sorriso di disprezzo. Si osserva un rigonfiamento agli angoli i della bocca, spesso una fossetta e un inclinazione verso l alto l di uno ed entrambi gli angoli delle labbra. Sorriso luciferino È un misto di collera e piacere (sadismo). Le labbra appaiono tirate, le sopracciglia abbassate e unite e gli occhi socchiusi.

39 Le combinazioni: PAURA I tratti caratteristici della paura sono: Le sopracciglia sono sollevate e unite assieme; il lato esterno delle sopracciglia appare piuttosto angolato Le rughe sulla fronte compaiono al centro, ma non attraverso la fronte intera Le palpebre superiori sono sollevate, esponendo la sclera e le palpebre inferiori sono tese e stirate La bocca è aperta e le labbra sono entrambe tese e tirate indietro La bocca appare più ampia oppure tirate lateralmente e verso l internol AU1+AU2+AU4+AU5+AU20+AU25, U26 oppure AU27 AU1+AU2+AU4+AU5+AU25, AU26 oppure AU27 AU1+AU2+AU4+AU5+AU20Sinistro o 20Destro+AU25+AU26 oppure AU27 AU1+AU2+AU4+AU5 AU1+AU2+AU5 con o senza 25, 26, 27 AU5+20 con o senza 25, 26, 27

40 TRISTEZZA I tratti caratteristici della tristezza sono: Gli angoli interni delle sopracciglia sono sollevati La pelle sotto le sopracciglia assume una forma triangolare, con gli angoli interni orientati verso l altol Gli angoli delle palpebre superiori sono sollevati Gli angoli delle labbra sono piegati verso giù e le labbra sono tremolanti Le combinazioni: AU1+AU4+AU11+AU15 con o senza AU54 e AU64 AU1+AU4+AU15 con o senza AU54/64 AU6+15 con o senza 54/64 AU con o senza 54/64 Au1+4+15B+17 con o senza AU11+15B con o senza AU11+17

41 DISGUSTO Le combinazioni: AU9 AU9+AU16+AU15, AU26 AU9+AU17 AU10 AU10+AU17 AU10+AU16+AU25, AU26 I tratti caratteristici del disgusto sono: Il disgusto si mostra principalmente nella parte inferiore del volto e nell espressione delle palpebre inferiori Il labbro superiore è sollevato Il labbro inferiore è sollevato e spinto in su verso il labbro superiore oppure è abbassato e leggermente protruso Il naso è arricciato e alla sua radice si possono osservare delle pieghe che convergono verso il centro Le guance sono sollevate Compaiono delle pieghe orizzontali od oblique sotto le palpebre inferiori e queste sono spinte verso l alto, ma non tese Le sopracciglia sono abbassate, coprendo in parte le palpebre superiori

42 Comunicazione non verbale Tutto quel complesso di segnali, gesti, movimenti del corpo, posture, espressioni del volto, direzione dello sguardo, vicinanza e posizione spaziale, contatto corporeo, orientazione, toni di voce ed altri aspetti non verbali del discorso, abiti e ornamenti del corpo. INFORMATIVO: quando veicola un significato condiviso da altri soggetti oltre che dal diretto interlocutore COMUNICATIVO: indica esclusivamente quegli atti inviati da un soggetto solo a una persona precisa, a cui vuole comunicare qualcosa INTERATTIVO: fa riferimento ai gesti che si usano all interno di un contesto gruppale in cui i membri si influenzano vicendevolmente con il proprio comportamento

43 Funzioni della CNV Un «linguaggio di relazione» per segnalare le modifiche intercorrenti nelle relazioni interpersonali (atteggiamenti) Lo strumento principale per comunicare emozioni Un linguaggio simbolico per rappresentare l immagine l di sé agli altri Una sommatoria di elementi per chiarificare il messaggio trasmesso dal linguaggio verbale Svolge la funzione di lasciare trapelare contenuti profondi non sottoposti a controlli o censure consci e inconsci Un elemento di regolarizzazione negli scambi interpersonali (tempo, pausa, parlato) Un elemento di sostituzione del linguaggio parlato in particolari situazioni

44 Funzioni della CNV Ripetizione: conferma la comunicazione verbale, rafforzandola (ad esempio, dico di essere d accordo d e annuisco con il capo). Contraddizione: si contrappone e contraddice quanto viene affermato verbalmente (ad esempio, si afferma di sentirsi rilassati e felici e ci spuntano le lacrime). Sostituzione: sostituisce il messaggio verbale (ad esempio, uno sbadiglio e gli occhi che si chiudono comunicano noia o stanchezza). Accentuazione: rimarca e rafforza il linguaggio verbale (ad esempio, si dice vai fuori e si indica la porta con l indice)

45 I canali della CNV Aspetti non verbali del parlato Comportamento spaziale (o prossemico) 1. Distanza interpersonale 2. Orientamento 3. Contatti corporei 4. Postura Comportamento motorio gestuale Comportamento mimico del volto 1. Espressioni del volto (emozioni) 2. Sguardo e contatto visivo Aspetto esteriore 1. Conformazione fisica 2. Abbigliamento

46 Aspetti non verbali del parlato Due interlocutori non interagiscono solo attraverso messaggi verbali e variazioni linguistiche (scelta della lingua, uso di un linguaggio semplice o elaborato, scelta delle forme e dei tempi, ecc.) ma attraverso variazioni non propriamente linguistiche (il tono, il timbro, l intensità,, le pause, ecc.) indipendenti dal contenuto (ad esempio tamburellare con le dita, battere i piedi, raschiamenti di voce, sospiri, soffiare il naso, le sfumature e le inflessioni della voce, ecc.) Paralinguistica (Trager 1958) comprende i fenomeni fonici del linguaggio articolato e tutte le diverse sonorità producibili oralmente Qualità della voce (tono, risonanza, età,, sesso, provenienza) Le vocalizzazioni (insieme dei suoni): qualificatori vocali (intensità,, timbro ed estensione) e segregati vocali («Uhm( Uhm», «Ah»)

47 Il comportamento spaziale o prossemico La prossemica è quella branca della psicologia che studia i comportamenti spaziali, ovvero il modo in cui ci collochiamo nello lo spazio e regoliamo le nostre distanze rispetto agli altri e all ambiente ambiente È nella natura degli animali, uomo compreso, esibire uno specifico o tipo di comportamento che noi definiamo «territorialità» La distanza scelta dipende da un rapporto di transazione nel quale si distinguono: il tipo di relazione fra gli individui che interagiscono il loro sentimento della situazione ciò che stanno facendo Il nostro spazio personale rivela la nostra posizione sociale, il nostro sesso, la nostra personalità,, il tipo di relazione che stiamo intrattenendo o desideriamo intrattenere, il nostro grado di soddisfazione, insoddisfazione e disagio

48 TIPO DI ZONA Distanza interpersonale Edward T. Hall, 1966 RELAZIONI APPROPRIATE QUALITÀ SENSORIALI Intima (0 45 cm) Contatti intimi (fare l amore, confortare, accarezzare) e contatti praticati in sport come la lotta o il pugilato. L odore e il calore sono gli input sensoriali dominanti. Il modo primario di comunicare passa dalle vocalizzazioni al toccarsi. Personale ( cm) Contatti fra amici e interazioni quotidiane con persone che si conoscono. Minore importanza per odore e calore rispetto alla distanza intima. La vista diventa il canale sensoriale dominante. La comunicazione avviene prevalentemente in modo verbale e non con il tatto.

49 Distanza interpersonale Edward T. Hall, 1966 TIPO DI ZONA Sociale ( m) RELAZIONI APPROPRIATE Contatti impersonali, con persone che non si conoscono o per affari. QUALITÀ SENSORIALI Odore e calore sono input minimi. Le informazioni date dai canali visivi sono meno dettagliate rispetto alla distanza personale. Le comunicazioni avvengono vocalmente ad un normale livello di voce. Non è possibile toccarsi. Pubblica (Più di 3.5 m) Contatti formali fra un individuo (ad esempio un attore o un politico) e il pubblico. Odore e calore assenti. L input visivo non è dettagliato. Comportamenti non verbali esagerati per migliorare e integrare la comunicazione verbale.

50 Orientamento Si definisce orientazione l angolo con cui le persone si situano nello spazio rispetto all altro altro interlocutore Costituisce elemento di comunicazione di atteggiamenti interpersonali AMICIZIA COLLABORAZIONE RAPPORTO GERARCHICO

51 Contatti corporei (Comunicazione digitale) Rappresenta la forma più primitiva di azione sociale Interessa molte parti del corpo e assume forme diverse (accarezzare, are, abbracciare, baciare, leccare, stringere, pizzicare, colpire, ecc.) c.) Esistono differenze interculturali sull uso uso del segnale ad esempio gli inglesi e i giapponesi ne fanno scarso uso: risulta eccitante te e fastidioso al contempo gli africani e gli arabi invece ne usano molti di più Abbiamo 5 categorie di contatto corporeo nelle relazioni interpersonali (Heslin,, 1974) 1. Funzionale /Professionale (il contatto dipende dal ruolo dei soggetti getti rapporto medico paziente) 2. Sociale (esempio di saluto) 3. Amichevole (esempio gesti di conferma) 4. Intimo affettuoso (esempio giocare con i bambini) 5. Sessuale (rapporti) 5.

52 Postura Segnale in gran parte involontario nel processo comunicativo (in piedi, seduto, disteso, in ginocchio, ecc.) Vi sono: 1. Posture dominanti/superiori (portamento eretto, testa piegata all indietro, mani sui fianchi, posizione centrale) 2. Posture inferiori/sottomesse 3. Posture denotanti amicizia o ostilità 4. Posture denotanti status o posizione sociale (portamento eretto e posizione centrale di fronte agli altri) 5. Posture convenzionali e pubbliche 5. La postura comunica l intensitl intensità dell emozione emozione non il tipo di emozione ed è poco controllabile rispetto al volto e al tono della voce (P. Ekman e W. V. Friesen) Ogni postura è determinata dalla situazione in cui ci troviamo e dalla specifica situazione di interazione che stiamo vivendo Può riflettere il nostro stato d animo, d i nostri atteggiamenti, il ruolo e lo stato sociale che ricopriamo, l immagine l che abbiamo del nostro corpo

53 Comportamento motorio gestuale (o cinesico) La comunicazione cinesica indica l insieme l dei gesti che noi compiamo, più o meno involontariamente, mentre comunichiamo con il mondo (movimento delle nostre braccia, mani, gambe, piedi, bacino, occhi, ecc.) Si considerano non i singoli elementi del comportamento motorio, ma tutti insieme (P. Ekman e W. V. Friesen): espressioni del volto movimenti del volto movimenti delle mani movimenti degli arti

54 Gesti «emblematici» (emblems) Tipologie di gesti P. Ekman e W. V. Friesen sono segnali intenzionali che possono essere tradotti in parole (scuotere la mano per salutare, chiamare con la mano) Gesti «illustratori» (illustrators) illustrano il comportamento verbale e ne chiariscono il contenuto o (riprodurre la forma dell oggetto di cui sto parlando) Gesti che esprimono stati emotivi (affect( displays «indicatori dello stato emotivo») esprimono emozioni primarie (l atto di scuotere un pugno in segno di rabbia) Gesti che regolano l interazione l (regulators( - regolatori) controllano il flusso della comunicazione (segnali di attenzione e di feed back, cenni col capo, espressioni del volto, spostamento della postura, ecc) Gesti di adattamento (adaptors( adaptors): non sono intenzionali e rappresentano il modo di soddisfare bisogni situazionali (appresi nell infanzia vengono riproposti dall adulto adulto inconsapevolmente) - auto adattivi (self( adaptors) (movimenti di manipolazione del proprio corpo che gli individui realizzano nel corso dell interazione) - centrati sull altro (alter( adaptors) (scambiare oggetti o contatti fisici con un altra persona) - diretti su oggetti (object( adaptors) ) (contatto con oggetti - giocare con la penna)

55 Il comportamento mimico del volto Il volto è l area del corpo più importante sul piano espressivo e comunicativo Rappresenta il canale privilegiato atteggiamenti interpersonali per la trasmissione degli È composto da due aree specializzate: inferiore (bocca e naso) superiore (occhi, sopracciglia, fronte) Le espressioni del volto hanno la funzione, durante l interazione, l di comunicare ciò che sentiamo a livello emozionale, di sostenere, facilitare e accompagnare il discorso e di manifestare aspetti tipici t della personalità dell individuo L espressione del volto nelle sue possibilità di variazione è usata anche in stretta combinazione con il linguaggio sia in colui che parla sia nell ascoltatore Le sopracciglia forniscono un commento continuo e puntuale secondo lo seguente schema (Argyle, 1972): Sopracciglia completamente inarcate: incredulità Sopracciglia semiinarcate: sorpresa Sopracciglia normali: indifferenza Sopracciglia semiabbassate: perplessità Sopracciglia completamente abbassate: collera

56 La tipologia dei segnali P. Ekman e W. V Friesen Il volto è in grado di veicolare informazioni attraverso quattro classi di segnali: Segnali «statici statici» e relativamente permanenti, determinati dalla struttura ossea e dalle masse di tessuto che compongono il viso. Segnali «lenti» determinati da cambiamenti che avvengono con il tempo e apportano delle mutazioni nell apparenza della faccia di un individuo (la comparsa di rughe). Segnali Segnali «artificiali» causati da trattamenti esterni (l applicazione di cosmetici o il fatto di indossare gli occhiali). Segnali «rapidi» che comportano modificazioni dell attivit attività neuromuscolare e provocano dei cambiamenti visibili dell apparenza del viso. Segnali

57 Il comportamento visivo I movimenti degli occhi svolgono un ruolo di estrema importanza nel corso dell interazione sociale Lo sguardo è parte integrante dell espressione espressione globale del volto ed è altamente espressivo Funzioni dell interazione visiva: comunica atteggiamenti interpersonali (interesse, preferenza o dominanza) instaura relazioni stretto legame con la comunicazione verbale regolare la sincronizzazione nell ambito di un dialogo segnale per avviare incontri, nel salutare, per indicare che si è capita un idea espressa dall altro altro - Se non si guarda l interlocutore l si manifesta l impressione l di rifiuto o indifferenza - Se si guarda intensamente e in silenzio si rafforza l impressione l di essere un deviante o strano (Exline( Exline,, 1972) - Un altro fattore importante sono le variazioni individuali in rapporto alle modalità abituali d uso d dello sguardo: 1. Le persone estroverse fanno maggiore uso dello sguardo e usano occhiate o più lunghe degli introversi 2. Chi ha bisogno di affiliazione usa maggiormente lo sguardo in situazione amichevole o di collaborazione 3. Chi è dominante lo usa di più in situazioni competitive 4. Le donne lo usano di più mentre parlano con una persona verso cui provano simpatia, gli uomini mentre ascoltano la stessa persona

58 I segnali dello sguardo Alto Immaginazione a sinistra: passato a destra: futuro o ipotesi Centro Rappresentazioni verbali Basso Sensazioni Occhi in alto a destra immagini costruite Occhi in alto a sinistra immagini ricordate Occhi in centro sfuocati immaginazione Occhi in linea mediana a destra dialogo interno Occhi in linea mediana a sinistra ascolto parole o discorsi Occhi in basso a sinistra ascolto suoni o rumori ri Occhi in basso a destra sensazioni

59 L Aspetto esteriore Cook M. (1971) Segnali statici (non mutano durante il corso dell interazione) Il volto La conformazione fisica L abbigliamento Il trucco L acconciatura dei cappelli Lo stato della pelle Segnali dinamici (mutano nel corso dell interazione) Orientazione Distanza Postura, gesti e movimenti del corpo Espressione del volto Direzione dello sguardo Tono di voce Ritmo e velocità dell eloquio eloquio

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